“La montagna si tutela anche andando incontro alle esigenze della gente che la abita, compresi molti anziani, come i proprietari delle baite: spesso sono impossibilitati ad occuparsi delle pratiche e dei pagamenti relativi alla regolarizzazione dei fabbricati rurali e si vedranno così costretti all’abbattimento, depauperando irrimediabilmente il patrimonio storico e culturale delle nostre montagne”. E’ la preoccupazione della vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Daniela Ruffino (FI), che sulla vicenda degli avvisi di pagamento inviati dall’Agenzia delle Entrate a migliaia di contribuenti proprietari delle baite e delle altre strutture interessate chiede “una ferma alzata di scudi da parte di Anci. In particolare Anci Piemonte deve far sentire la sua voce con più forza e continuità, così come Uncem. Per quanto riguarda la Regione mi farò portavoce dei tanti sindaci della Val Sangone e di altre zone che ho sentito in questi giorni, e coinvolgerò la Città Metropolitana”. “Le azioni che tutti – dai Comuni, alle associazioni culturali, alle categorie economiche- stiamo portando aventi da tempo e con fatica per la valorizzazione della montagna torinese e piemontese- aggiunge la vicepresidente dell’Assemblea regionale – rischiano di fallire se, dallo Stato, si esigono tributi eccessivi e si producono nuova burocrazia e costi per i cittadini. In molti casi si tratta di edifici pericolanti e in disuso, che rappresentano però le radici della nostra cultura: bisogna salvarli e con essi salvare il futuro della montagna”. “Si sospenda, dunque, la richiesta dei pagamenti e si provveda ad un serio esame della questione – conclude Ruffino – così da invogliare i proprietari a non abbattere le baite ma, anzi, a renderle nuovamente fruibili attraverso incentivi che si riveleranno preziosi per lo sviluppo dell’economia delle nostre montagne”.
Festa de l’Unità dal 1° settembre
Lunedì 28 agosto, alle ore 12.00, presso la sede del Partito Democratico, in Via Masserano 6/A, a Torino, conferenza stampa di presentazione della FESTA DE L’UNITÀ, che si svolgerà presso lo Sporting Dora (Corso Umbria 83) dal 1 settembre al 18 settembre. Alla conferenza stampa interverranno il Segretario Provinciale del PD Torino Fabrizio MORRI, il responsabile organizzativo Saverio MAZZA, il tesoriere Gioacchino CUNTRÒ e il responsabile della Festa Roberto GENTILE che illustreranno il programma dell’edizione 2017.Venerdì 1 settembre è prevista la presenza del Presidente del Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo On. Gianni PITTELLA che affronterà il tema dei populismi, mentre sabato 2 settembre sono in programma l’incontro con il Presidente nazionale dell’ANPI Carlo SMURAGLIA e la tavola rotonda sul Jobs Act alla quale interverranno i rappresentanti di CIGL, CISL e UIL.
Ogni giorno il web e i giornali ci dilettano con polemiche a distanza tra esponenti del Pd locale e nazionale. Siamo ancora in periodo di congresso. Ed è quasi logico polemizzare, visto che ci sono più candidati alle segreterie. Insomma, chi dovrebbe essere il numero uno della provincia o della Regione. Ma il congresso non c’ è già stato? Il nazionale…non quelli locali. Non ho capito come si vota ed è irrilevante al fine di una interna vita democratica. Ma probabilmente essenziale per la scelta dei 100 capolista che saranno sicuramente parlamentari, visto che per loro non varrà la preferenza. Renzi ha già fatto sapere che deciderà solo lui, facendo intendere che premierà soltanto i fedelissimi. Gli altri, se vogliono correre, si devono sbattere nel cercare le preferenze tra il popolo. Si capisce in questo modo perché ci sono candidature provenienti dalla stessa componente renziana. Ma c’ è dell altro? Speriamo, con la consapevolezza che i cosiddetti contenuti politici abbiano qualche valenza . Il che vuol dire che l’ iscritto pd scelga in base, appunto, anche ad una proposta. Il tutto ripropone una domanda: qual è la filosofia politica proposta? Francamente non so e non capisco. Ma desidero raccontarvi ciò che mi è successo tre settimane fa. L’ onorevole Anna Rossomando mi ha invitato ad un dibattito a Villadossola, Festival de l’Unità. Con lei scherzo : ma Renzi ha dato il permesso? La risposta: qui ha vinto la mozione Orlando. 160 km e siamo arrivati. Mi ritrovo catapultato in una enclave di comunisti rigorosamente iscritti al Pd. Effigie di Enrico Berlinguer, Stelle Rosse con relativa grigliata. Tanti, vi assicuro, tanti ma tanti volontari con magliette rosse che ricordano il 70° dalla fondazione della casa del popolo. Insomma mi ritrovo catapultato nel passato di un festival del Partito comunista Italiano.
Proprietà della struttura la locale Fondazione Ds presieduta da Pippo Calandra, iscritto attivista e dirigente del PCI della Vall Ossola. Patrizio, che ci fai qui? Cerco qualcosa che forse ho trovato. Una novità che arriva dal passato. Piuttosto che ci fai tu iscritto al Pd? Alternative per chi vuole fare politica di sinistra in questo nostro paese. Iscritti,Pippo? Dimezzati da 1200 a 600. Qui a Villa teniamo duro e lavoriamo 5 mesi all’anno per questo Festival .Del resto Patrizio hai alternative?
No, faccio notare che non è compito mio trovarle: io al massimo spettatore. Spettatore che vorrebbe assistere alla commedia del congresso con un maggiore coinvolgimento politico. Francamente non vedo tutto ciò in queste polemiche agostane. Si dice che le speranze sono le ultime a morire. Affievoliscono ed aumenta l’astensione.
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Eletta un anno fa la sindaca di Torino ha sempre detto e ripetuto : datemi un po’ di tempo e sarò una sindaca migliore di Piero Fassino. Il tempo mi serve per capire e poi farò. Se abbiamo compreso bene il 30 Agosto scadono i termini per presentare il progetto per i fondi per la metro linea 2. Progetto prontamente sospeso più di sei mesi fa. Risulta la convocazione di una riunione del Consiglio comunale il 4 settembre per decidere come definire il progetto che scade ad Agosto.Nel mentre il Ministro Delrio fa la spola da Roma e dopo il Chiampa nazionale ha incontrato la Chiara imbarazzata che supplica : ci sono anche io. Ripetendo: datemi del tempo. Ignavia, approssimazione? Qui non stiamo parlando di politica…cerchiamo di essere logici e non capiamo. Non capiamo perché il progetto è stato sospeso 6 mesi fa. Ma probabilmente essendo il loro grande capo un guitto, sicuramente un grande uomo di spettacolo, tutto con pentastellati diventa spettacolo. Ma qui la tragedia si è trasformata in farsa. Torino piange, non può ridere. E l’unica consolazione è che le ferie agostane rendono tutto ovattato. Resta la tragica domanda: che sarà del futuro di Torino? Non vi preoccupate, è già pronta la risposta: vedremo, è colpa delle scelte fatte in passato dal Pd. Noi ci limitiamo ad osservare: quando i fatti, ripetendosi, confermano le paure, la paura diventa terrore che quello che si temeva stia avvenendo. Venaria, anche un po’ arrabbiata, si è dovuta sostituire a Torino per il G 7. Ora si perdono finanziamenti e possibilità di realizzare linee metropolitane. Cara Chiara Appendino, non c è limite al peggio. E se non si farà la colpa è solo sua, perché il tempo per imparare è finito.
Patrizio Tosetto
Come gli altri capigruppo ho ricevuto anch’io la tardiva convocazione della Sindaca Chiara #Appendino per la riunione del 4 settembre sul tema del salvataggio dei fondi ministeriali per la progettazione della #Linea2 della metropolitana che i colpevoli e irresponsabili ritardi dell’amministrazione del #M5S hanno messo a rischio. Ormai credo, salvo miracoli, praticamente in modo definitivo. Ovviamente auspico che l’iniziativa della Sindaca, di cui cercherò di capire nei prossimi giorni i profili di effettiva concretezza (che adesso mi sfuggono un po’) possa avere successo. Per motivi politici di interesse della Città e, me lo si consenta, anche un po’ per ragioni personali. Quando infatti nel 2015 grazie all’azione del Governo e dei parlamentari del PD ottenemmo dal Ministero i fondi per la progettazione della Linea 2, con il collega Assessore Claudio Lubatti e gli uffici di Viabilità e Urbanistica della Città avviammo l’iter della gara di progettazione, con la convinzione che questa fosse un’opera fondamentale per la Città. I consueti “benaltristi” dentro e fuori i palazzi della politica, tra cui tutto, in blocco, il #M5S (ma non solo loro), ci criticarono dicendo che “ben altre” erano le priorità della Città, anche sul trasporto pubblico. A quelle critiche, talvolta feroci e personali, anche animate dell’imminente campagna elettorale, rispondemmo andando avanti, consapevoli che tra il progetto e la realizzazione di opere così complesse occorrono comunque anni e convinti che un buon progetto infrastrutturale è condizione essenziale per ottenere i fondi per realizzare l’opera, anche in termini di credibilità istituzionale verso il ministero. E lavorando cercando di accelerare al massimo l’avvio della progettazione. È con un grande rammarico quindi che abbiamo osservato come #Appendino e la sua squadra di Assessori siano riusciti per semplice sciatteria a portare la Città a questo punto. In questi mesi bastava ascoltare i nostri consigli e andare semplicemente avanti e non fermare la gara, già avviata. In questo quadro e con il massimo spirito di collaborazione istituzionale possibile, andremo alla riunione formato conferenza (saranno decine i presenti), ascolteremo cosa ha da dire la Sindaca, come giustificherà il suo comportamento e su chi stavolta proverà a scaricare le sue responsabilità e le ribadiremo cosa ininterrottamente e coerentemente dal luglio 2016 abbiamo sostenuto in Sala Rossa sull’importanza di concludere la gara e, arrivati a questo punto, provare almeno a evitare i ricorsi di chi sarà escluso. Noi non abbiamo mai cambiato opinione sulla Linea 2 e sulla sua importanza per Torino. Noi mai. Riteniamo la progettazione dell’opera fondamentale per la Città, arrivati a questo punto anche a prescindere dai fondi del ministero, e pensiamo che si debba comunque andare avanti nella gara anche qualora il finanziamento ministeriale venisse revocato a causa dei colpevoli ritardi dell’amministrazione, rimodulando, se necessario, le previsioni finanziarie del Comune già a partire dal prossimo assestamento di bilancio. Speriamo di non vedere anni di lavoro buttati alle ortiche.
Stefano Lo Russo
Capogruppo Pd Comune di Torino
(da Facebook)
Legge elettorale, ora vediamo chi bluffa
Tra pochi giorni sapremo con certezza chi, sulla riforma della legge elettorale, fa sul serio e chi invece continua a bluffare. Non c’e’ una terza via rispetto a questa riflessione. Tutti sanno che andare al voto con un sistema elettorale che garantisce, nella concreta situazione politica italiana, la quasi scientifica ingovernabilita’ e’ una scelta irresponsabile ed avventurosa. Una scelta che, come hanno piu’ volte ribadito gli osservatori delle cose politiche del nostro paese, ricadrebbe esclusivamente sulle spalle di chi ha ostacolato, seppur in forme diverse, l’approvazione di una legge che garantisce la governabilita’ e permette ai cittadini di scegliersi i propri rappresentanti senza cancellare il pluralismo che caratterizza da sempre il nostro paese. Ora, sono almeno 3 i punti su cui si puo’ e si deve intervenire alla ripresa dei lavori parlamentari. Innanzitutto va inserito il premio di maggioranza alla coalizione. In Italia, del resto, la politica e’ sempre stata sinonimo di “politica delle alleanze”. Pensare di azzerare questo postulato essenziale e strutturale della politica italiana e’ semplicemente lunare. Rinnegare le alleanze, respingere le coalizioni e pensare che l’autosufficienza politica ed elettorale dei singoli partiti siano un toccasana per rinnovare la politica e rilanciare l’azione di governo e’ altrettanto fantasioso. Dunque, serve il premio di maggioranza alla coalizione, almeno per chi ha a cuore le sorti democratiche del nostro paese. In secondo luogo va inserita la possibilita’, concreta e non fittizia, per i cittadini di potersi scegliere i propri rappresentanti in Parlamento. E su questo versante non ci sono mille soluzioni. Ma solo 2. O le preferenze o i collegi uninominali. E’ noto a tutti che la rincorsa delle preferenze genera quel malcostume politico a tutti noto. Finalmente i grandi organi di informazione ne stanno parlando approfonditamente e senza retorica in queste ultime settimane. Le preferenze, accompagnate da campagne elettorali milionarie, non possono essere dipinte come il metodo migliore per ridare credibilita’ alla politica e, soprattutto, per dare la possibilita’ a chi non e’ ricco di poter partecipare attivamente alla vita politica nel proprio paese. E l’unica alternativa, appunto, alle preferenze sono e restano i collegi uninominali. La stagione politica, per intenderci, che ha caratterizzato il sistema elettorale denominato “mattarellum”. E’, questa, dunque, l’unica possibilita’ concreta per avvicinare l’eletto all’elettore, per risanare le campagne elettorali vista la dimensione dei collegi e per rimuovere alla radice la designazione centralistica dei candidati. E, in ultimo, evitare atti di forza nel varare la nuova legge elettorale. Ovvero, battere i tentativi, sempre latenti quando si parla di questi temi, di cucire una legge elettorale a propria immagine e somiglianza. Certo, non sono ammesse e non sono piu’ tollerabili le furbizie di alcuni partiti a cui abbiamo assistito nella recente discussione parlamentare. Su questo versante verificheremo anche il tasso di maturita’ e di serieta’ delle varie forze politiche in campo. Insomma, adesso siamo arrivati alla prova del nove. E non attorno ad una legge qualsiasi ma su quella legge che, da sempre, viene definita come “la madre di tutte le riforme”.
Giorgio Merlo
La sindaca Chiara Appendino annuncia così su Facebook l’estensione della raccolta differenziata porta a porta a San Salvario: ” Come anticipato qualche mese fa, grazie al grande lavoro dell’assessorato all’Ambiente della Città di Torino, di Amiat e di tutti gli uffici, la raccolta differenziata porta a porta diventa operativa anche a San Salvario. Come molti sanno si tratta di un quartiere importantissimo dove, per varie ragioni, il tema dei rifiuti è risultato talvolta delicato. In questo modo diamo una risposta concreta per una gestione più efficace, sostenibile ed ecologica. Voglio ringraziare sin da ora tutte le cittadine e i cittadini che si impegneranno a cambiare le loro abitudini per il bene di tutta la Comunità”.
“Alle forze dell’ordine esprimo la mia vicinanza e l’apprezzamento di rappresentante delle istituzioni e di cittadina per il lavoro svolto, anche in questo mese di agosto, al servizio della comunità piemontese e a tutela della sicurezza e della legalità”.
Così la vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Daniela Ruffino(FI), che sottolinea inoltre: “l’azione delle forze dell’ordine e degli alpini impegnati anche nella nostra regione nell’operazione “strade sicure” presso le stazioni ferroviarie e l’aeroporto di Torino- Caselle, è ancora più encomiabile alla luce dei recenti feroci attentati terroristici, che fanno ben comprendere quanto sia difficile e rischioso il lavoro dei tutori dell’ordine”.
“La collaborazione tra le istituzioni e le forze di polizia, proprio sul fronte della lotta al terrorismo – prosegue la vicepresidente – ha conseguito in questi giorni risultati importanti con l’espulsione dal Piemonte e dal territorio nazionale di soggetti ritenuti pericolosi. L’opera degli agenti, dei carabinieri, dei finanzieri e degli uomini della polizia municipale non è naturalmente circoscritta a questi casi eccezionali, ma si manifesta nella quotidianità contro i furti, le truffe agli anziani, gli episodi di piccola e grande criminalità, la lotta allo spaccio”.
“Mi sembra dunque doveroso, in particolare in questo periodo di vacanza per la maggior parte di noi, rivolgere un ringraziamento a chi lavora costantemente per la nostra sicurezza, su tutti i fronti”, conclude Ruffino.
“Quello della Metro 2 è un problema complicato che ancora non è risolto: c’è il rischio di perdita dei finanziamenti”. Così la pensa il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ieri in città per un vertice con il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino sui trasporti locali piemontesi. Inntanto la sindaca di Torino, Chiara Appendino, incontrerà la prossima settimana il ministro, proprio per fare il punto sulla situazione della seconda linea della metropolitana . “I tempi – ha spiegato all’Ansa Delrio – non coincidono con quelli che ci siamo dati per l’erogazione dei fondi. Abbiamo messo molti soldi su questo sistema, ma abbiamo messo anche delle regole. Dei limiti. Io non voglio che i soldi vadano perduti ma i tempi sono questi”.
“La gestione “unitaria” del Pd a livello torinese in vista del prossimo congresso locale credo sia una condizione politica indispensabile. E questo al di la’ delle richieste delle innumerevoli e sempre crescenti correnti e sottocorrenti presenti nel Pd torinese. Una gestione unitaria si impone dopo la pesante sconfitta elettorale al Comune di Torino dell’anno scorso e, soprattutto, per la crisi politica che ha investito il partito in questi ultimi anni. Gestione unitaria che, come ovvio, non cancella le differenze politiche, profonde, tra la maggioranza renziana e la sinistra politica, sociale e culturale del Pd”.
Giorgio Merlo Direzione Nazionale Pd. Esponente Sinistra Dem
La Regione Piemonte e la Città di Torino avvieranno nel più breve tempo possibile un percorso tecnico per arrivare ad una precisa definizione dei costi del trasporto pubblico nel capoluogo, in modo da poter assumere le opportune decisioni. Sono le conclusioni alle quali sono giunti il vicepresidente della Regione, Aldo Reschigna, l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco, e gli assessori al Bilancio e ai Trasporti della Città di Torino, Sergio Rolando e Maria Lapietra, nel corso di un incontro che hanno avuto per parlare di GTT e Agenzia della mobilità.