POLITICA- Pagina 586

Rifondazione, volantinaggio a Mirafiori

Lunedì 19 febbraio, dalle ore 12,45 alle 14,30. come “Potere al Popolo” di Torino, saremo davanti alla porta 20 della Fca (ex Fiat) Mirafiori in corso Settembrini per incontrare le lavoratrici e i lavoratori e dare loro il materiale informativo della nostra lista. Saranno presenti tra gli altri Paolo Ferrero, coordinamento nazionale di “Potere al Popolo”, Simone Ciabattoni e Gianluca Vitale, rispettivamente capolista nei collegi plurinominali di Camera e Senato, Rosella Satalino e Ngandu Mukendi detto Gippo’ rispettivamente candidati collegio uninominale per Camera e Senato. In occasione del presidio volantinaggio, Paolo Ferrero con i candidati terrà alle 12,45, una conferenza stampa.

 

La Fiat è l’emblema delle politiche di sfruttamento e spoliazione della forza lavoro che il padronato ha condotto in Italia in tutti questi anni. Contro lo strapotere e la strafottenza del padronato “Potere al Popolo” è impegnata in una campagna di mobilitazione per il riconoscimento dei diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori e dei tanti che, purtroppo, il lavoro e il reddito non ce l’hanno.

 

Cancellazione del Jobs Act, delle leggi Fornero su lavoro e pensioni, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, lavorare meno lavorare tutti sono tra gli obiettivi immediati che Potere al Popolo annovera nel proprio programma.

 

 

Ufficio stampa Rifondazione Comunista Torino

Ignoranza e violenza politica al tempo delle elezioni

Mi sono fatto persuaso che una delle basi su cui si fonda la violenza politica è l’ignoranza. Ignoranza di quello che è stato, di quello che è e di quello che potrà essere. Ignoranza di chi esercita questa violenza fisica e verbale e di chi  la giustifica, di chi vuole ergersi a Stato in assenza dello Stato e di chi è contro lo Stato stesso. E ora la campagna elettorale amplifica. Il violento di per se è  ignorante. Ma ci sono gli epigoni. Pronti nel dire che la violenza dell’amico è meno violenta di quella del nemico di sempre: l’altro. Così a sinistra i centri sociali tutto sommato sono “giustificati” se si presentano nei cortei incappucciati o con i caschi. Sono giustificati anche perché sono no tav. E poi “quel provocatore” di Renzi che vuole persino  far sfilare quelli del PD. Anche a destra le cose non sono migliori, anzi se possibile peggiori. Alcuni sono imprigionati nella ideologia fascista con contaminazioni naziste. Del resto si sa che un grande limite della destra liberale italiana è l’ essere condizionata dalla pesantissima dittatura,  quando forse i treni arrivano puntuali ma il razzismo e la guerra erano di casa. Così anche loro diventano vittime di se stessi e delle loro coperture. La Meloni cacciata a forza da Livorno ha parlato di Casa Pound o di terza posizione: sono ragazzi. Sdrammatizzare per poi enfatizzare i confronti elettorali politici facendoli sempre più diventare una gazzarra. Tutti contro tutti, sempre, dando sulla voce e facendo diventare l’interruzione prassi quotidiana, con il solo obiettivo di  negare l’avversario politico che  diventa un nemico, e come tale da abbattere. Altro che confronto. Altro che normale dialettica democratica: negare con violenza fisica e verbale, l’urlo come sopraffazione. Se si fa presente che la costituzione è antifascista obiettano perché non è anche anticomunista. Ed ecco la voluta ignoranza che si può definire anche mistificazione. Cosi come le Foibe che sono state ” ineluttabili conseguenze alle nefandezze dei fascisti”. E ricordo aberranti slogan degli anni ’70 come “le sedi fasciste si chiudono col fuoco con dentro i fascisti ed è troppo poco”. Perchè mi indigno? In fondo ci sono sempre stati questi fenomeni di violenza. Mi indigno proprio perché la Storia non insegna nulla. Dunque?. Cosi la violenza dei centri sociali è giustificata se non motivata dalla cosiddetta violenza capitalista. Ed il bisogno di un dittatore dall’attuale caos prodotto dai clandestini. Non scappano dall’Africa per fame, ci invadono per violentare le nostre donne. Omettendo la realtà dei  campi di sfruttamento del caporalato, ad esempio in Puglia. Stravolgendo la realtà e inventandola con la diffamazione del nemico politico. Purtroppo potremmo andare avanti a forza di esempi. Tutti sulla falsariga della menzogna e non per la ricerca della verità. L’obiettivo dei violenti è fin troppo chiaro: indebolire le istituzioni democratiche. Loro con la violenza sono fagocitanti. Un nichilismo totale. Ammesso che sappiano  chi erano i nichilisti. Ma le forze politiche non si facciano illusioni, abbassino i loro toni. Da troppi anni la politica sembra preda della paralisi, da anni i partiti sono in continua campagna elettorale con l’unico scopo di minare la credibilità dell avversario. Bisogna invertire la tendenza e scegliere chi governa anche in base al suo sapere, ripristinare la normale dialettica democratica. Ma forse  non abbiamo più tempo.
Patrizio Tosetto

Chiamparino e Silvja Manzi a confronto

Venerdì 16 febbraio dalle 12.30 alle 14.30 all’Associazione radicale Adelaide Aglietta (via San Dalmazzo 9bis/B) il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino dialogherà con Silvja Manzi, candidata con Più Europa con Emma Bonino, e Riccardo Moschetti, Segretario Gioventù Federalista Europea della sezione di Torino sul ruolo attuale e futuro dell’Europa. Moderano l’incontro Miruna Brocco, Coordinatrice dell’associazione, e Antonio Romano.  L’Europa è una realtà delicata e complessa, ma indispensabile. È l’Europa dei diritti, della caduta delle barriere, della giustizia, della partecipazione, dei vantaggi, delle criticità, dell’Erasmus, delle politiche ambientali, dei voli low cost, dei nazionalismi che rinascono e dei mezzi per contrastarli, dell’entropia, della crescita economica, dei diritti umani, delle garanzie, della governance. È l’Europa che diventerà un giorno Stati Uniti d’Europa, dal progetto nato tra il 1941 e il 1944, ancora così vivo e urgente ottanta anni dopo. Dato che RARA è l’unica radio in vetrina della città, la sede dell’Associazione rimarrà aperta al pubblico dalle 12.30 alle 14.30 per interventi da parte degli interessati. Anche questa puntata, più unica che rara, sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina facebook dell’Associazione Aglietta.

PD, GIORGIS: “CONFRONTO SERENO MA NON CON ESPONENTI CASAPOUND”

“Qualche giorno fa sono stato invitato a partecipare al dibattito “Votati alla cultura” organizzato dal Polo Culturale Lombroso 16, (in programma il prossimo venerdì 16 febbraio, in via Lombroso 16, alle ore 21)” – spiega il candidato alla camera Andrea Giorgis Ho subito accettato l’invito, sia per l’argomento trattato, sia per stima nei confronti degli organizzatori. “Leggo però ora che tra i relatori potrebbe esserci anche un esponente di CasaPound. Come ho anticipato agli organizzatori, credo che un confronto proficuo e sereno si possa svolgere solo tra persone e forze politiche che si riconoscono nei principi dell’antifascismo, dai quali è nata e sui quali si fonda la nostra democrazia costituzionale. Del resto, la cultura o è plurale e democratica e quindi antifascista, o non è. Non si tratta di rifiuto del confronto, ma di necessità che il confronto, pur tra diversi, muova da alcune fondamentalissime e comuni premesse che, purtroppo, CasaPound non condivide”.
***

COMUNICAZIONE 

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati, segreterie o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

#TiVotoSoloSe

Il Coordinamento di cittadine/i, associazioni, enti e istituzioni locali contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi promuove una conferenza stampa che si terrà lunedì 19 febbraio alle ore 11,00 nella sala Gandhi del Centro Sereno Regis per illustrare la campagna #TiVotoSoloSe, un appello ai candidati alle elezioni del 4 marzo a sottoscrivere l’impegno affinché l’Italia ratifichi il Trattato ONU per la proibizione delle armi nucleari. Il 7 luglio 2017 è stato approvato all’ONU uno storico Trattato che proibisce le armi nucleari. Esso è stato votato da 122 Stati, ma non da quelli detentori di armi nucleari né dai loro alleati,  tra cui l’Italia. Il Nobel per la Pace 2017, assegnato all’ICAN, l’organizzazione internazionale che lavora da tempo per l’abolizione delle armi nucleari, a cui anche noi aderiamo, è un segno di incoraggiamento, e al tempo stesso un messaggio rivolto a tutti gli Stati. Noi condividiamo le preoccupazioni espresse tra gli altri da Papa Francesco con sempre maggiore forza e frequenza, il Presidente Mattarella nel  discorso di Capodanno, e riteniamo che il tema del disarmo nucleare sia di vitale importanza per tutti noi e debba far parte del dibattito elettorale.Per queste ragioni abbiamo chiesto ai candidati alle elezioni politiche del 4 marzo di sottoscrivere l’impegno ad approvare, se eletti, il Trattato ONU. Paolo Candelari, Giampiero Leo, Valter Nuzzo a nome del coordinamento illustreranno le ragioni di questa iniziativa e le adesioni pervenuteci. Nel sito www.tivotosolose.it pubblicheremo le adesioni dei candidati, oltre a materiale informativo del coordinamento e della campagna, tra cui il testo del Trattato.

***

COMUNICAZIONE 

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati, segreterie o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

 

Marco Francia: “Esprimere solidarietà alle Forze dell’Ordine non è solo formalità”

Il Candidato per la coalizione del centrodestra del collegio “Torino 1” Marco Francia ha dichiarato:
 
“Alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi durante una manifestazione di delinquenti contro le forze dell’ordine, voglio esprimere piena solidarietà ai nostri valorosi carabinieri che insieme alla  polizia da sempre difendono il territorio garantendo l’ordine nelle città.  Gli italiani per bene, quelli che “non ne possono più‘” sono e saranno sempre dalla loro parte.  Ci piacerebbe che anche le alte cariche istituzionali,sempre solerti nell’esprimere il loro disappunto per fatti di cronaca spesso in modo per lo meno inopportuno, ci facessero sapere il loro pensiero e il loro stato d’animo di fronte ad un uomo dello stato picchiato selvaggiamente per strada da  delinquenti. Peccato non ci siano pervenuti segnali precisi in tal senso.”
***

COMUNICAZIONE 

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati, segreterie o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

 

“Potere al Popolo ha raccolto 90 mila firme”

Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista ed esponente di Potere al Popolo ha rilasciato questa dichiarazione:

“A Torino l’appello firmato da oltre cinquanta – ma tant@ altri stanno firmando in queste ore – tra funzionari e attivisti sindacali, delegati Rsu e Rsa,tutti di area Cgil, a sostegno della lista di “Potere al Popolo” non fa notizia. Una vera e propria vergogna che è la palese dimostrazione della faziosità e dell’oscurantismo praticato dalla maggior parte degli organi di informazione. Per molti di questi organi “Potere al Popolo” non esiste, pure essendo l’unica lista presente in tutta Italia dopo aver fatto il pieno nella raccolta firme, per la precisione dopo aver raccolto oltre 90 mila firme. In compenso l’informazione, su alcuni giornali, viene data prendendo ad esclusivo riferimento la presenza di quattro schieramenti o forze politiche. Tutto il resto non esiste o più precisamente non esiste “Potere al Popolo”, i candidati che ne fanno parte, le iniziative che vengono promosse, i lavoratori e le lavoratrici che lo sostengono. Vi pare informazione? No di certo. Questa è censura, il non voler rendere conto che la crisi e il discredito della politica politicante sta aprendo varchi di nuova partecipazione e di nuova volontà di cambiamento. Ci dispiace per lorsignori. Questi varchi non saranno certo rinchiusi dal clima di censura”.

***

COMUNICAZIONE 

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati, segreterie o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

SANITA’, RUFFINO (FI): L’ASSESSORE ALLA SANITA’ TROPPO IMPEGNATO NELLA CAMPAGNA ELETTORALE PER RIAPRIRE IL REPARTO DI OFTALMOLOGIA AL SAN LUIGI DI ORBASSANO

L’assessore alla Sanità sarà troppo impegnato nella campagna elettorale per pensare alla salute dei piemontesi?“. A chiederselo é la candidata alla Camera dei Deputati per Forza Italia, Daniela Ruffino.

Il nodo del contendere é chiaro: “Il 19 gennaio era stata recapitata dalla Regione Piemonte la richiesta della direzione dell’Ospedale San Luigi di Orbassano, per la riapertura del reparto di Oftalmologia. La Regione ad oggi non avrebbe risposta di fatto bloccando la riattivazione delle sale operatorie e quindi arrecando nuovo sconcerto tra il personale sanitario e confusione tra i malati e i loro familiari“. Conclude Ruffino: “Saitta aveva assunto in Commissione e in Consiglio regionale impegni precisi sulle tempistiche per la riattivazione del reparto di Oftalmologia a Orbassano. Una promessa ribadita in occasione dell’inaugurazione del pronto soccorso. Denunciamo invece che quanto detto é rimasta lettera morta. L’attività dell’assessorato alla Sanità non può bloccarsi a causa della campagna elettorale. Sempre sperando che il Partito Democratico non abbia nuovamente cambiato idea e non voglia più provvedere a riattivare un servizio d’eccellenza che veniva offerto al San Luigi“.

***

COMUNICAZIONE 

In vista delle prossime elezioni politiche il quotidiano “il Torinese” pubblica gratuitamente in questo spazio interventi, comunicati e notizie inviatici da candidati, segreterie o esponenti politici di tutti i movimenti e partiti. Scrivere a: edizionibest@libero.it

Museo Egizio: + Europa con Emma Bonino: “Peggiore il silenzio di Forza Italia delle minacce di FdI”

 
Manifestazione a sostegno del direttore Greco

Il minacciato licenziamento da parte di Fratelli d’Italia del direttore del Museo Egizio Christian Greco è insieme una manifestazione di analfabetismo giuridico e di irresponsabilità politico-istituzionale. Come in teoria anche la Meloni dovrebbe sapere il direttore del Museo non è nominato dal Ministro della Cultura e non può essere da questi licenziato. E soprattutto il suo lavoro dovrebbe essere valutato in base al valore e al prestigio culturale e all’efficienza economica dell’istituzione, non in base a criteri “etnico-razziali”.

Lo dichiarano Carmelo Palma Igor Boni, candidati per la lista “+Europa con Emma Bonino” in Piemonte.

“Più della minaccia sgangherata del partito della Meloni, a fare impressione oggi è il silenzio tombale di Forza Italia e degli altri partiti del centro-destra, che a quanto pare ritengono anch’essi che un’istituzione culturale debba subordinare le promozioni commerciali a un criterio discriminatorio. Ovviamente – concludono Palma e Boni – a Christian Greco va il massimo della solidarietà di + Europa e ci auguriamo che entro pochi giorni si possa organizzare una manifestazione di sostegno al direttore del Museo Egizio, che ci impegniamo a promuovere con altri candidati e forze politiche della coalizione.”

APPELLO PER LA DIFESA DELL’IDENTITÀ LIBERALE

Oggi, 9 febbraio, data simbolica per la Libertà perché ricorre la proclamazione della Repubblica Romana, noi liberali, iscritti al Partito Liberale Italiano, desideriamo esprimere il nostro forte disagio in merito alle decisioni prese dal partito in questa campagna elettorale fortemente condizionata dall’ennesima legge elettorale illiberale. Per onore di coerenza e per la passione verso gli ideali del Liberalismo, mai dimentichi del valore incorruttibile dell’intransigenza che ha da sempre contraddistinto i fautori della difesa e della promozione delle Libertà dell’uomo, non possiamo nascondere lo sgomento di fronte alla scelta di candidature di esponenti del PLI sotto la bandiera della Lega attraverso presumibili “accordi politici” o “intese elettorali”, la cui natura, le cui condizioni e i cui contenuti non sono stati nemmeno previamente deliberati dagli Organi collegiali previsti dallo Statuto. Abbiamo a cuore il mantenimento dell’identità liberale del nostro partito, convinti che ciò debba avvenire anche quando si tratta di prendere decisioni,specialmente se si tratta di elezioni politiche, laddove i principi del Liberalismo debbono essere la condicio sine qua non affinché si decida un programma o un’alleanza elettorale. È, pertanto, opportuno ricordare la centralità del Manifesto Liberale di Oxford del 30 novembre 1997, contenente l’Agenda liberale per il XXI secolo, al fine di “riflettere sulle risposte liberali alle sfide e alle occasioni che si presentano alla soglia di un nuovo millennio”. Siamo convinti che “l’unico partito di centro che si possa pensare”, per citare Benedetto Croce, tra i padri fondatori del Partito Liberale Italiano, ha senso solo se presente e attivo in quanto partito, ed in quanto partito né di sinistra né di destra.

 

Roma, 9 febbraio 2018

 

Massimiliano Giannocco

componente della Direzione nazionale del PLI)