POLITICA- Pagina 582

Torino tra luci ed ombre dell’amministrazione pentastellata

Ne parliamo con il capogruppo dei Moderati in Consiglio comunale, Silvio Magliano

 

“Il turismo rappresenta un asse portante per la Città di Torino – spiega il Capogruppo dei Moderati in Consiglio comunale e regionale, Silvio Magliano – Auspico che si apra a Torino un Tavolo di Lavoro per il Turismo, cui possano partecipare tutti i soggetti coinvolti ed in cui si possa mettere in atto una strategia non tanto basata sull’immediatezza dei dati quantitativi, quanto su una più ampia programmazione a medio e lungo termine. In questo modo, attraverso una programmazione almeno su scala triennale delle iniziative culturali e fieristiche che coinvolgono la città, sarà possibile da parte degli operatori turistici, albergatori ed investitori del settore intervenire in modo mirato, dando al turismo quella visione di ampio respiro che permette da anni di farne una delle fonti essenziali di ricchezza per il territorio torinese”.

“La Città di Torino è stata protagonista nelle scorse settimane – prosegue Silvio Magliano – dell’increscioso episodio dell’incendio che si è propagato in una parte della Cavallerizza Reale in via Verdi. Mi ero già dichiarato contrario, durante la precedente gestione Fassino, all’autogestione di un bene che è stato suggellato quale patrimonio dell’Unesco, e lo sono egualmente oggi, in quanto l’idea della gestione dei beni comuni declinata in autogestione è inefficace. Non è assolutamente attuabile che possano gestire strutture di questo tipo sedicenti gruppi non autorizzati. Sono, invece, necessari vincoli giuridici chiari e regole precise per regolare l’uso ed il recupero di spazi di rilievo storico ed architettonico come questi”.

“La giunta torinese – specifica il capogruppo Silvio Magliano – appare in uno stato di sempre maggiore confusione, soprattutto all’indomani delle dimissioni del Comandante della Polizia Municipale Emiliano Bezzon, che, dopo aver affrontato con grande professionalità negli ultimi anni battaglie di ben altra portata, è ora stato costretto a rassegnare le dimissioni per la vicenda dei monopattini, soltanto perché ha fatto applicare le regole e per un’imposizione dei consiglieri di maggioranza. La vicenda dei monopattini presenta, infatti, un aspetto surreale, anche se fa emergere un quadro retrostante molto più serio e grave. Il Comandante dei Vigili urbani aveva espresso la sua volontà di andarsene già tempo fa, percependo la mancanza di un adeguato supporto da parte dell’Amministrazione. La delega alla Polizia municipale era stata scaricata dalla sindaca a Finardi, ora è stata abbandonata da quest’ultimo. La giunta, ancora una volta, dimostra di trovarsi in uno stato di assoluta e pericolosa confusione, mancante di un adeguato coordinamento tra sindaca ed assessori”.

 

Mara Martellotta

Ilaria Orsi di Trana al Parlamento europeo con un messaggio anti-povertà

Ilaria Orsi, 23 anni, attivista locale e Giovane Ambasciatrice di ONE di Trana si è recata al Parlamento europeo con altri 30 giovani volontari provenienti da tutta Europa per incontrare eurodeputati di diversi gruppi politici.

I giovani attivisti anti-povertà erano a Bruxelles per esortare i membri del Parlamento europeo a sostenere maggiori investimenti nella cooperazione allo sviluppo e a sottoscrivere una dichiarazione di intenti in supporto alla lotta contro la povertà estrema. Attraverso la firma della dichiarazione, la classe politica europea si è impegnata a garantire che l’Ue mantenga le sue promesse nei confronti dei più poveri del mondo con la prospettiva di raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030. Quasi un terzo dei membri del Parlamento europeo ha appoggiato la campagna dei Giovani Ambasciatori ONE. Se formassero un gruppo, i 201 eurodeputati firmatari supererebbero in numero il Partito Popolare Europeo (PPE), attualmente il gruppo politico più grande formato da 182 eurodeputati.

Nella loro azione contro la povertà estrema e per un mondo più equo, i Giovani Ambasciatori di ONE godono dell’appoggio dell’opinione pubblica: come dimostrato da un recente sondaggio condotto dall’Ue, l’86% dei cittadini europei crede, infatti, che sia importante sostenere le persone nei paesi in via di sviluppo.

Ilaria ha affermato: “Gli eurodeputati sanno che i fatti contano più delle parole. Il loro sostegno alla dichiarazione di intenti per mettere fine alla povertà estrema deve essere tradotto in misure concrete per accertarsi che l’Ue mantenga le promesse fatte e per garantire che nessuno sia lasciato indietro.”

Emily Wigens, Direttrice di ONE in Europa, ha aggiunto: “Ai leader europei si presenta un’opportunità da non sprecare per garantire un futuro libero dalla povertà estrema.  I membri del Parlamento europeo ci sostengono. Adesso sta ai leader europei e alle decisioni che vorranno prendere per il futuro del nostro pianeta e dei suoi abitanti. Noi li esortiamo ad agire adesso per porre fine alla povertà estrema entro la scadenza fissata dalla comunità internazionale al 2030. I leader europei devono ascoltare i loro cittadini e concordare un bilancio pluriennale europeo che possa contribuire a creare un mondo dove tutti, a prescindere dal paese di appartenenza, possano condurre una vita dignitosa e avere accesso a pari opportunità.”

Cos’è ONE

ONE è un’organizzazione che opera con campagne e attività di sensibilizzazione per combattere la povertà estrema e le malattie prevenibili, soprattutto in Africa. Apolitica, ONE mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a lavorare di concerto con i leader politici per combattere l’AIDS e le malattie prevenibili, aumentare gli investimenti per l’istruzione, l’agricoltura, la sanità e l’alimentazione e chiedere ai governi maggiore trasparenza nei programmi di lotta alla povertà. Per saperne di più visita: one.org

 

Programma “Youth Ambassador”

Gli ambasciatori ONE sono un gruppo di giovani volontari estremamente motivati, selezionati tramite bando pubblico, che conducono attività di sensibilizzazione in tutta Europa per porre fine alla povertà estrema. Sollecitano un impegno concreto dei responsabili politici, lavorano con i mezzi di comunicazione per aumentare la visibilità delle campagne ONE e incoraggiano il pubblico a sostenere le petizioni e le altre azioni ONE con attività online ed eventi locali. Per saperne di più visita: one.org/youthambassadors.

 

La Campagna “ONE Vote”
201 eurodeputati hanno firmato la dichiarazione di intenti per porre fine alla povertà estrema entro il 2030 appoggiando la campagna ONE Vote. Questa campagna, condotta dai giovani attivisti di ONE, fa appello ai leader europei, esortandoli ad agire per garantire un mondo dove nessuno sia lasciato indietro, in Europa e all’estero. I sostenitori della campagna hanno firmato una dichiarazione di intenti impegnandosi ad usare il loro mandato per portare avanti la lotta contro la povertà estrema. Per saperne di più visita: onevote2019.org

 

Grimaldi, Accossato e Todros: “Mantenere l’alta complessità di Sant’Anna e Regina Margherita”

Parco della Salute: “un obiettivo a cui non si può rinunciare. Basta giocare sul futuro di donne e bambini!”

“Garantire l’autonomia e l’elevata qualità delle cure in campo materno-infantile: questo era l’obiettivo per assicurare una sempre maggiore qualità del servizio sanitario, tramite un aumento dei posti letto e una maggiore integrazione tra servizi ospedalieri e territoriali. Non si può rinunciare a questo traguardo. Quella a cui si è giunti mi sembra una soluzione di comodo che rischia di snaturare il progetto del Parco della Salute”.

Così il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi, e le esponenti di Articolo Uno Silvana Accossato e Tullia Todros commentano le notizie trapelate e rivelano che il Regina Margherita e Sant’Anna non saranno trasferiti nel nuovo polo sanitario.

“Avevamo chiesto un’attenzione particolare nei confronti di alcuni percorsi di cura, ma a quanto pare non c’è stata” – proseguono. – “La realtà unica di ‘policlinico pediatrico’ del Regina Margherita, ma soprattutto la ginecologia e l’ostetricia del Sant’Anna devono stare all’interno del Parco della Salute, perché soltanto la presenza di reparti specialistici medici e chirurgici nella stessa struttura garantisce la sicurezza delle donne, che altrimenti potrebbero vedersi costrette a essere trasportate in ambulanza dal Sant’Anna (che accoglie la maggioranza delle partorienti) al Parco della salute. Il Sant’Anna non ha tutte le specialità che gli permettono di farsi carico da solo della salute delle donne. Stiamo dunque dicendo che le donne non hanno diritto di accesso al Parco della Salute? L’assenza di una cabina di regia e di uno sguardo complessivo sulle cure del paziente non può che portare disagi e sprechi di risorse. La Regione non se lo può permettere, ma soprattutto le persone assistite non se lo meritano. Inoltre questa decisione rischia di essere una vera pietra tombale di tutto il processo che rischia di dover ricominciare da capo. Basta indiscrezioni, dopo aver negato le comunicazioni in aula chiederemo con un Question time cosa la Giunta ha in mente”.

Referendum, via libera anche dal Piemonte alla proposta  sulla legge elettorale 

“Questo è soltanto l’inizio di un percorso – spiega il capogruppo Lega Salvini a Palazzo Lascaris, Alberto Preioni – che dovrà portare a far esprimere i cittadini su una questione molto importante: il modo di eleggere i propri rappresentanti. Ed è un grande risultato: far decidere ai cittadini da chi vogliono essere governati. Un sistema più semplice, sul modello di quanto già avviene per i sindaci: chi ottiene anche solo un voto in più, sarà maggioranza. Sono soddisfatto di questa legge, darà stabilita e governabilità al paese. Restituiamo a 60 milioni di Italiani il diritto di scegliere una legge elettorale decisa, moderna ed efficiente”

“Oggi abbiamo presentato l’emendamento n. 56 che è integralmente sostitutivo del testo della proposta di deliberazione – dichiara Sara Zambaia. -L’esigenza di sostituzione derivava da due esigenze formali: la prima, di cogliere l’opportunità di uniformarci ulteriormente a livello tecnico alle istanze della Corte di Cassazione in merito al quesito referendario, e la seconda, quella di adottare il medesimo modello deliberativo delle altre regioni al fine di uscire con una deliberazione maggiormente concertata sia a livello tecnico che politico. A differenza di quanto pretestuosamente sostengono le minoranze, – così la consigliera Zambaia – la scelta di presentare un emendamento come questo non è assolutamente sintomatico di un testo precedentemente non corretto. Il testo della deliberazione è ed era corretto già ben prima della presentazione dell’emendamento, ma la volontà di perfezionarlo ulteriormente è un’opportunità aggiuntiva che abbiamo ritenuto di cogliere proprio al fine di uniformarci alle istanze della Corte”.

Parco della Salute, Salizzoni: “Occorre avere una chiara visione del futuro”

 “LE IPOTESI DI CIRIO SUL MATERNO-INFANTILE RISCHIANO DI FAR SALTARE IL PROGETTO”

“Garantire la sostenibilità economica. Senza dimenticare le periferie”

“Mi auguro che quando si ipotizza di scorporare qualche ospedale dal progetto del Parco della Salute, si siano fatti bene i calcoli, altrimenti si correrebbe il rischio di mettere sul percorso un sasso capace di far deragliare il treno di una delle più grandi infrastrutture sanitarie, di ricerca ed innovazione del nostro Paese. Giusto salvaguardare l’autonomia funzionale del Regina Margherita, ma quando Cirio annuncia che resterà fuori dal Parco della Salute, lo fa perché ha in mente il progetto di una nuova torre pediatrica? Se è così, dove farla e con quali soldi?”: così il vice Presidente del Consiglio regionale Mauro SALIZZONI commenta le dichiarazioni del Presidente Cirio e dell’assessore alla Sanità Icardi in occasione dell’inaugurazione del nuovo reparto di oncoematologia pediatrica.

“Ho apprezzato la prudenza dell’assessore Icardi sullo scorporo eventuale della parte materno-ginecologica – aggiunge Mauro SALIZZONI – perché il Sant’Anna deve essere parte di un ospedale ad alta complessità per garantire la sicurezza delle madri e dei bambini: le gravidanze a rischio e patologiche devono essere trattate in una struttura ospedaliera con tutte le specialità medico-chirurgiche necessarie ad affrontare le complicanze”. “Nessuno ha mai messo in discussione l’autonomia funzionale della parte pediatrico-infantile – aggiunge Mauro SALIZZONI – ma spero che tutti abbiano ben chiaro che fra dieci anni, quando il Parco della Salute sarà realizzato, il Regina Margherita sarà un ospedale di 70 anni, inesorabilmente vecchio, quasi coevo del Ponte Morandi, privo di criteri antisismici. Quindi, se si ipotizza uno scorporo, bisogna prima approfondire il tema della sostenibilità finanziaria. Un conto è passare dagli attuali 4 ospedali (Molinette, Cto, Sant’Anna e Regina Margherita), con i loro alti costi di gestione, ai futuri 2 ospedali (Parco e Cto) come previsto dal progetto iniziale, altro, invece, è prevedere comunque 3 o addirittura 4 ospedali”.

“Inoltre – aggiunge Mauro SALIZZONI – non è forse il caso di fornire di maternità e di pediatria anche le periferie dimenticate di Torino? Ad esempio, potenziando il San Giovanni Bosco anche con nuove strutture, trasferendo lì 1500 dei 6500 parti che vengono fatti attualmente Sant’Anna e dotandolo di un reparto pediatrico? Come possiamo accettare che una partoriente di Barriera di Milano o un bambino che ha la tonsillite debbano attraversare tutta la città per farsi assistere? Forse è il caso di occuparsi concretamente delle periferie, garantendo servizi di qualità, anziché limitarsi ad evocarle in campagna elettorale”.

Ravetti (Pd): “La Regione metta in campo tutte le iniziative per tutelare i lavoratori di Novi Ligure e Racconigi”

Da Palazzo Lascaris

“Ho chiesto di approvare un atto di indirizzo sulla crisi della ex Ilva, come segno di vicinanza ai lavoratori del gruppo di tutti gli impianti interessati: oltre a Taranto e Genova, anche quelli dello stabilimento di Novi Ligure, che occupa ottocento dipendenti, e quelli di Racconigi” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti.

“Il gruppo angloindiano ArcelorMittal ha notificato ai commissari straordinari dell’azienda la volontà di rescindere l’accordo per l’affitto con acquisizione delle attività di Ilva Spa e di alcune controllate, acquisite secondo l’accordo chiuso il 31 ottobre 2018” spiega Ravetti.

“Dal momento che la decisione dell’azienda, se confermata, assumerebbe un carattere molto grave anche per l’occupazione nella nostra regione, con questo atto di indirizzo chiedo che la Giunta regionale si attivi con urgenza perché il Governo nazionale convochi immediatamente i vertici di ArcelorMittal per individuare tutte soluzioni possibili per tutelare i lavoratori interessati” conclude il Presidente Ravetti.

Quale memoria per il futuro europeo?

Riceviamo e pubblichiamo

Nelle scorse settimane,il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione relativa “ all’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa.Di quale memoria si parli è chiaro: equiparazione delle esperienze di comunismo e nazi-fascismo,diffida circa l’uso ed il mantenimento nella sfera pubblica dei simboli del comunismo,invito alla rimozione di monumenti e riferimenti tuttora esistenti in parchi,piazze e strade a eventi e personaggi del comunismo.Contro questa posizione della maggioranza del parlamento europeo il Partito Comunista Italiano organizza un presidio di protesta in piazza Castello Torino sabato 9 novembre 2019 dalle ore 10,00 alle ore 18,00.Con comizio alle ore 15,30 del compagno Bruno Steri della segreteria nazionale del PCI .

Cavallerizza: presidio di FI Giovani

Martedì 5 novembre mentre si svolgerà l’incontro in Prefettura con il Ministero dei Beni Culturali sul tema dello stanziamento dei fondi per il recupero della Cavallerizza, dalle ore 11,45 sotto la Prefettura in Piazza Castello si svolgerà un presidio organizzato dal movimento di giovanile di Forza italia.
 

Dice  Tommaso Varaldo (Forza Italia Giovani):  “La Cavallerizza è un patrimonio della città riconosciuto dall’Unesco che è stato lasciato al degrado dei centri sociali. Ci sono voluti due incendi e quasi cinque anni di occupazione abusiva perché l’attenzione mediatica cadesse su questa situazione vergognosa. Noi è dal primo giorno di occupazione che chiediamo lo sgombero. Spendere i 5 milioni di euro promessi dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, per il recupero del bene e consegnare la gestione della nuova Cavallerizza agli occupanti? E’ pura follia, la loro esclusione dal futuro della Cavallerizza sia una condicio sine qua non per lo stanziamento effettivo dei fondi. Il nostro presidio per dire STOP ILLEGALITA’, LA CAVALLERIZZA TORNI ALLA CITTA’. Alla Città e non agli abusi e al loro degrado”

Scanderebech: “Appendino sbaglia, a pagarne è il Comandante Bezzon”

Dichiara la Consigliera comunale Scanderebech “La Sindaca e l’Assessora Lapietra chiedano scusa al Comandante Bezzon e non si accettino le sue dimissioni. Se la politica sbaglia, non è giusto che un tecnico, che ha solo applicato una normativa faccia un passo indietro. Bezzon ha tutta la mia solidarietà”. Prosegue Scanderebech: “Ho richiesto una commissione urgente, per analizzare con i diretti interessati coinvolti, il tema della normativa sui monopattini. Al tavolo ho chiesto che partecipino anche motorizzazione e assicuratori”

“Ma quale Lapietra, a lasciare sia Appendino”

Riceviamo e pubblichiamo

“Monopattini elettrici, già si alzano le prime voci che chiedono le dimissioni dell’Assessora. Ma la sola responsabile di questo e di tutti gli altri disastri di questa Amministrazione è la Sindaca”

Sento già qualcuno invocare le dimissioni dell’Assessora Lapietra dopo la brutta figura dei monopattini elettrici, ma è una logica che non accetto. L’unica responsabile del disastro è la Sindaca. Una Sindaca ormai in completo stato confusionale.

Il pesce puzza dalla testa. È evidente che un’Amministrazione che non sa gestire una questione banale come quella dei monopattini non saprà gestire partite molto più complesse e strategiche. Una tra tutte: la Metro 2.

Stucchevole il balletto dei rimpalli di responsabilità tra Lapietra e Bezzon: stucchevole perché quest’ultimo risponde, nel suo ruolo, proprio alla Sindaca. Ma dov’era Appendino quando il tema era all’ordine del giorno in Giunta? A presenziare a inaugurazioni? A stringere mani? A tagliare nastri?

E l’Assessore Finardi, mai citato da nessuno ma fino a prova contraria titolare della delega alla Polizia Municipale? A che cosa punta la Sindaca? A liberarsi di due Assessori non più graditi?

La Giunta è un organo collegiale e come tale agisce e pianifica (o per lo meno prova a farlo). Di questo organo la Sindaca dovrebbe essere il vertice e la guida. Invece ormai in questa Città ogni membro della Giunta fa quello che gli pare e la Sindaca è del tutto incapace di gestire e guidare la collegialità della Giunta.

Basta scaricare Assessori solo perché Appendino è in imbarazzo, dovendo districarsi tra ideologia e governo.

Sia lei a lasciare, per il bene di Torino.

 

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.