

“L’approvazione da parte del Senato della proposta di legge sulla riduzione del numero dei parlamentari è un’altra promessa mantenuta. In Europa, l’Italia è il secondo Paese per numero di parlamentari, dietro solo al Regno Unito. Questo provvedimento, una battaglia che la Lega conduce da anni, produrrà importanti risultati in termini di efficacia e di risparmi: ci sarà un taglio di 345 del numero dei componenti del Parlamento, meno 230 deputati e meno 115 senatori, con una diminuzione anche di quelli di nomina presidenziale e degli eletti all’estero. Disposizioni che avranno ricadute anche sui territori: per il Piemonte, la proposta prevede da 22 a 14 senatori (-36,4%, popolazione media per senatore 311 abitanti), da 23 a 15 per Piemonte 1 (-34,8%) e da 22 a 14 per Piemonte 2 (-36,4%): da 67 a 43 in totale. Il risultato sarà un notevole taglio dei costi della politica, un risparmio di 500 milioni di euro in cinque anni, ovvero più risorse da utilizzare per i cittadini, e organi istituzionali più snelli, più efficaci ed efficienti”
sen. Giorgio Maria Bergesio
on. Flavio Gastaldi
“L’approvazione da parte del Senato della proposta di legge sulla riduzione del numero dei parlamentari è un’altra promessa mantenuta. In Europa, l’Italia è il secondo Paese per numero di parlamentari, dietro solo al Regno Unito. Questo provvedimento, una battaglia che la Lega conduce da anni, produrrà importanti risultati in termini di efficacia e di risparmi: ci sarà un taglio di 345 del numero dei componenti del Parlamento, meno 230 deputati e meno 115 senatori, con una diminuzione anche di quelli di nomina presidenziale e degli eletti all’estero. Disposizioni che avranno ricadute anche sui territori: per il Piemonte, la proposta prevede da 22 a 14 senatori (-36,4%, popolazione media per senatore 311 abitanti), da 23 a 15 per Piemonte 1 (-34,8%) e da 22 a 14 per Piemonte 2 (-36,4%): da 67 a 43 in totale. Il risultato sarà un notevole taglio dei costi della politica, un risparmio di 500 milioni di euro in cinque anni, ovvero più risorse da utilizzare per i cittadini, e organi istituzionali più snelli, più efficaci ed efficienti”
sen. Giorgio Maria Bergesio
on. Flavio Gastaldi
Se il governatore Chiamparino ha scelto la giornata di ieri, sabato, per presentare il suo manifesto per il sì in vista delle elezioni regionali, anche Forza Italia non è stata con le mani in mano e sempre sabato – pressoché in contemporanea con l’iniziativa del presidente della Regione – ha allestito gazebo a Torino “per raccogliere firme a difesa delle nostre eccellenze sanitarie che la Giunta Chiamparino vuole cancellare”, spiega il vicepresidente del gruppo azzurro a Palazzo Lascaris, Andrea Tronzano. “Ancora una volta scendiamo in piazza a difesa della salute dei
piemontesi. Non è concepibile che Saitta e Chiamparino abbiano messo nero su bianco la fine del Regina Margherita, del S. Anna e del CTO. Altro che fake news: i piemontesi devono sapere che cosa spetta loro se dovessero ridare sciaguratamente la fiducia a Chiamparino”. Per l’esponente di Forza Italia, promotore di una petizione online a tutela del Regina Margherita “L’Oftalmico resta la prova del loro modello di sanità: oggi non esiste più, spezzettando equipe e macchinari in giro per Torino, senza investimenti e con medici che scappano dal Piemonte. Anche domani continua la nostra battaglia per rimettere al centro del programma della Regione il malato e le necessitò dei suoi familiari”. Nelle immagini il gazebo azzurro di Tronzano in via Roma.
Se il governatore Chiamparino ha scelto la giornata di ieri, sabato, per presentare il suo manifesto per il sì in vista delle elezioni regionali, anche Forza Italia non è stata con le mani in mano e sempre sabato – pressoché in contemporanea con l’iniziativa del presidente della Regione – ha allestito gazebo a Torino “per raccogliere firme a difesa delle nostre eccellenze sanitarie che la Giunta Chiamparino vuole cancellare”, spiega il vicepresidente del gruppo azzurro a Palazzo Lascaris, Andrea Tronzano. “Ancora una volta scendiamo in piazza a difesa della salute dei
piemontesi. Non è concepibile che Saitta e Chiamparino abbiano messo nero su bianco la fine del Regina Margherita, del S. Anna e del CTO. Altro che fake news: i piemontesi devono sapere che cosa spetta loro se dovessero ridare sciaguratamente la fiducia a Chiamparino”. Per l’esponente di Forza Italia, promotore di una petizione online a tutela del Regina Margherita “L’Oftalmico resta la prova del loro modello di sanità: oggi non esiste più, spezzettando equipe e macchinari in giro per Torino, senza investimenti e con medici che scappano dal Piemonte. Anche domani continua la nostra battaglia per rimettere al centro del programma della Regione il malato e le necessitò dei suoi familiari”. Nelle immagini il gazebo azzurro di Tronzano in via Roma.
“Grazie a Roberto Giachetti – candidato alle primarie PD – che ha ricordato a questa giunta comunale e a questo consiglio comunale che esiste una proposta di referendum consultivo sul TAV. La nostra richiesta di referendum, sottoscritta da circa 1000 torinesi, oggi trova finalmente il sostegno di uno dei massimi esponenti nazionali del PD ma non trova ancora una risposta dalla Sindaca di Torino. Ma è mai possibile che Chiara Appendino non abbia nulla da dire? Entro il 28 febbraio il Consiglio comunale deve decidere e se non deciderà nulla di fatto eliminerà la possibilità che il referendum si svolga nel 2019, in concomitanza delle elezioni europee. La realtà è che ai 5stelle non è mai fregato niente della partecipazione e della democrazia diretta; sono state solo parole al vento utili a raggranellare voti. Ora che i nodi vengono al pettine e che chiediamo concretamente di dare la parola ai cittadini, quella parola viene negata. Bella coerenza!”
Igor Boni (Coordinatore Gruppo +Europa Torino
“Grazie a Roberto Giachetti – candidato alle primarie PD – che ha ricordato a questa giunta comunale e a questo consiglio comunale che esiste una proposta di referendum consultivo sul TAV. La nostra richiesta di referendum, sottoscritta da circa 1000 torinesi, oggi trova finalmente il sostegno di uno dei massimi esponenti nazionali del PD ma non trova ancora una risposta dalla Sindaca di Torino. Ma è mai possibile che Chiara Appendino non abbia nulla da dire? Entro il 28 febbraio il Consiglio comunale deve decidere e se non deciderà nulla di fatto eliminerà la possibilità che il referendum si svolga nel 2019, in concomitanza delle elezioni europee. La realtà è che ai 5stelle non è mai fregato niente della partecipazione e della democrazia diretta; sono state solo parole al vento utili a raggranellare voti. Ora che i nodi vengono al pettine e che chiediamo concretamente di dare la parola ai cittadini, quella parola viene negata. Bella coerenza!”
Igor Boni (Coordinatore Gruppo +Europa Torino