Arresti no-tav, Prc: “Giustizia forte con i deboli”
DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA EZIO LOCATELLI
“Trent’anni di carcere per le manifestazioni No Tav del 2015 in Valsusa sono un’assurdità. In occasione di quella manifestazione un migliaio di manifestanti raggiunse il cantiere Tav osteggiati dalle forze di polizia. Per il lancio di sassi e fuochi d’artificio che ne è seguito sedici manifestanti sono stati trattati alla stregua di terroristi veri e propri. Inammissibile! La criminalizzazione della lotta No Tav è un approccio regressivo, un approccio del tutto sbagliato alle manifestazioni di opposizione ad un’opera inutile e distruttiva. Voglio sperare che i ricorsi avversi alle condanne comminate saranno accolti nella sede giudiziale successiva. Ma intanto occorre levare forte la voce contro una giustizia debole con i forti, forte con i deboli”.
“PRONTI A VOTARE ODG CONDIVISO PER COMMERCIANTI E ARTIGIANI”
“Il caos nato in Commissione Ambiente tra i consiglieri del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle contro il proprio assessore sulla delibera anti smog dimostra in modo palese il fallimento delle politiche ambientali messe in campo in tutti questi anni dalle giunte di centrosinistra prima e da quella grillano poi”. Ad affermarlo Andrea Fluttero e Andrea Tronzano, rispettivamente capogruppo e vice capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte. Prosegue Tronzano: “Mi pare paradossale vedere il Pd scagliarsi contro le azioni previste dalle delibere della Regione e del Comune di Torino. Per anni hanno fatto demagogia sull’argomento penalizzando imprese e lavoratori, ora si ergono a difensori degli automobilisti. Stanno raccogliendo quello che hanno seminato negli ultimi trent’anni. Il Movimento dimostra invece di essere l’evoluzione incancrenita del Pd: semplicemente radicalizzano quanto da sempre teorizzato a sinistra con effetti nefasti sul mondo produttivo”. Aggiunge Fluttero: “Credo che il fallimento sia totale. Continuiamo a riproporre le stesse politiche da anni, rendendole sempre più gravose e limitanti per i cittadini ma i dati sull’inquinamento non migliorano, anzi. Anche sul fronte del cambio del parco auto siamo indietro: di anno in anno parliamo di andare in deroga per tutta una serie di categorie di cittadini. E’ sintomo che anche sul fronte degli incentivi al cambiamento dei propri mezzi di trasporto siamo ancora all’anno zero. Credo che su questo punto ci sia molto da lavorare e che Pd e M5S debbano recitare il mea culpa”. Conclude Tronzano: “In commissione ho proposto un ordine del giorno bipartisan per evitare di politicizzare lo scontro ed ho quindi dato la nostra disponibilità a costruirlo insieme in modo da venire incontro a tutti gli artigiani e commercianti che rischiano di non poter più circolare per Torino. I cittadini però devono aprire gli occhi: da anni Forza Italia e il centrodestra combatte per avviare politiche innovative sul fronte del contenimento degli agenti inquinanti e per alleggerire la pressione fiscale sull’auto, si pensi al bollo come tassa di circolazione e non di possesso, ma Pd e Movimento ci osteggiano a livello ideologico”.
“Per tutelare i lavoratori anche il Governo si assuma le proprie responsabilità”
Il 9 ottobre, si sono recati al Ministero del Lavoro l’Assessora regionale Gianna Pentenero e i curatori fallimentari di Comital-Lamalù, le due aziende di Volpiano dichiarate fallite a giugno dal tribunale di Ivrea, per capire se nel cosiddetto «decreto Genova» che riattiva la cassa integrazione per i lavoratori delle aziende che hanno cessato la produzione, potevano rientrare anche i 127 dipendenti dei due stabilimenti volpianesi, senza stipendio da giugno. Purtroppo nessuna novità positiva è emersa da questo incontro, benché il Ministro Di Maio avesse garantito di voler risolvere il problema con l’ultimo decreto. Il bando per l’acquisizione, appena scaduto, non ha ottenuto alcuna offerta e il 10 ottobre, l’incontro delle 12 in Regione con i lavoratori non è stato dirimente, anzi, a quanto pare l’Assessora avrebbe suggerito di licenziare subito tutti i lavoratori perché possano accedere alla Naspi. Il gruppo LeU è da tempo promotore di una legge sul reddito di autonomia e sul salva muti, che servirebbero proprio ad arginare casi come questo. Inoltre Marco Grimaldi è stato il promotore del cosiddetto fondo salvasfratti, strumento utile almeno per gli operai che hanno contratti d’affitto. “Conosciamo le norme dello Stato e sappiamo bene che l’unico modo per ottenere la Naspi è il licenziamento, ma il nostro compito è trovare altre soluzioni, se pensiamo che la politica sia qualcosa in più rispetto a una mera attività da funzionari” – dichiara il Capogruppo di LeU Marco Grimaldi. – “Ci aspettiamo dalla Regione un serio impegno a ricondurre il Governo alle proprie responsabilità e una verifica di tutti gli strumenti utili per fare fronte alla situazione, come per esempio la possibilità per i lavoratori di accedere da subito ai fondi salva mutui e salva sfratti”.
“Il futuro del Barattolo? È immerso nella nebbia”
Poche, confuse e comunque non chiaramente esplicitate le idee della Giunta, che si dimostra sempre più inadeguata di fronte a questo problema.Non cambiano le condizioni oggettive: mi chiedo perché, allora, dovrebbero rientrare le diverse criticità connesse allo svolgimento del suk. Il mercato di libero scambio rispetta le ultime circolari ministeriali? Lo chiederò all’Amministrazione con una mia prossima interpellanza.L’Assessore Giusta relaziona sul Barattolo durante la seduta della Conferenza dei Capigruppo, ma di fatto non dice nulla di chiaro e nulla di certo. L’unica cosa sicura (o almeno presentata come tale) è che le sedi attualmente valutate per il trasferimento del Barattolo sono tre e che non tutte insistono sul territorio della Circoscrizione 7. Poche idee e confuse, dunque: la relazione odierna altro non è che l’ennesima fumata nera. La situazione è incancrenita e non si vedono spiragli. È evidente che la Giunta non sa neanche da che parte iniziare: figuriamoci essere in grado di gestire il fenomeno. Nel nuovo bando sono previsti 400 postazioni: troppe. La Circoscrizione ha più volte espresso l’esigenza di contenere questo numero, ma non ha mai ottenuto ascolto. Il mercato di libero scambio è un vero e proprio ricettacolo di illegalità: il numero dei sequestri operati dagli Agenti della Municipale lo testimonia. Ora sono curioso di ricostruire l’iter: come, perché e a che punto il bando si è arrestato? Come si è giunti, alla fine, a una nuova assegnazione a ViviBalon? Se le condizioni oggettive non cambiano, come si pensa che possano rientrare le diverse criticità da me segnalate in questi anni? Resta urgente il problema dei controlli e della presenza di più venditori rispetto al numero previsto. Il numero degli Agenti presenti nelle aree del suk deve essere incrementato. I cittadini riferiscono che, da quando il libero scambio è in via Carcano, in tutta la zona sono aumentati atti vandalici e furti negli appartamenti. Presenterò al più presto un’interpellanza per capire se e in che misura le ultime circolari ministeriali (a partire dalla circolare Gabrielli) siano rispettate durante lo svolgimento del Barattolo.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino
Elezioni regionali, si scaldano i motori
Mancano circa otto mesi alla campagna elettorale per le Regionali in Piemonte, che si terranno a maggio in concomitanza con le Europee
Le forze politiche stanno scaldando i motori. Nel centrosinistra , dove il presidente uscente Sergio Chiamparino, pare deciso a ripresentarsi, uno dei temi all’ordine del giorno è la deroga per consentire una candidatura anche per chi ha già fatto tre mandati amministrativi. La questione riguarda diversi big del Pd, come il vicepresidente della Giunta regionale, Aldo Reschigna (alla prese tra l’altro con il referendum secessionista della sua provincia del Vco) e il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti. Intanto i pentastellati sono in ballo proprio in queste ore con le “Regionarie”, le “primarie” online sulla piattaforma web Rousseau per scegliere i candidati alla Regione. Nel centrodestra Lega con il vento in poppa nei sondaggi. Il candidato presidente della coalizione di centrodestra-classico spetterà a Forza Italia, in pole position l’eurodeputato Alberto Cirio, poi le deputate azzurre Porchietto e Ruffino. Non perde tempo il vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Andrea Tronzano che, primo tra tutti, ha già iniziato a pubblicare spazi preelettorali sui quotidiani, illustrando le proprie proposte ai cittadini-elettori.
“Formalizzi disponibilità a Ministero Salute e convochi
subito tavolo tecnico in Assessorato con tutti gli operatori
interessati”
Dichiara Giulio Manfredi (giunta Associazione radicale Adelaide Aglietta):
A oltre tre anni dall’approvazione della legge regionale sulla
cannabis terapeutica (L. R. n. 11/2015) e a soli otto mesi dalle
elezioni regionali, l’Assessore Saitta ha dichiarato che la Regione
Piemonte chiederà formalmente al Ministero della Salute di autorizzare
altri enti alla produzione dei farmaci con cannabinoidi, poiché la
produzione dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze
è inadeguata a soddisfare la domanda (l’Itala ha già dovuto
approvvigionarsi all’estero, in gennaio in Germania ed ora in Olanda).
Sono d’accordo con l’Assessore Saitta che la decisione finale su chi
potrà affiancare Firenze nella produzione spetti al governo centrale;
ciò non toglie che la Regione Piemonte possa e debba fare delle
proposte di candidatura. E’ dal 2015 cha abbiamo a più riprese segnalato sia a Saitta sia alla
Commissione Sanità del Consiglio Regionale di verificare la
disponibilità sia dell’IPLA (Istituto Piante da Legno e per
l’Ambiente), istituto controllato dalla Regione Piemonte, sia dell’
“Istituto Bonafous” di Chieri (ente controllato dal Comune di Torino)
ma vi sono sicuramente altri enti disponibili, come peraltro segnalato
dal consigliere regionale Marco Grimaldi. L’Assessore Saitta, oltre a formalizzare la richiesta al Ministro
Grillo, convochi a tambur battente in Assessorato un tavolo tecnico
con tutte le organizzazioni interessate alla produzione in Piemonte di
cannabis terapeutica. Inoltre, visto che Saitta è anche coordinatore della Commissione
Salute nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, puo’ utilizzare
tale carica per richiedere alle altre Regioni di attivarsi nei
confronti del governo centrale per ampliare l’offerta dei farmaci
cannabinoidi.
M5S, “Regionarie” al via
Martedì 9 ottobre tutti gli iscritti al MoVimento 5 Stelle del Piemonte abilitati a votare su Rousseau (da Statuto possono votare gli iscritti entro il 22 giugno 2018 con un documento certificato), potranno votare per scegliere i candidati della futura lista M5S per la Regione Piemonte. Ogni iscritto avrà a disposizione 3 preferenze e potrà vedere solo i candidati della sua provincia: cliccando sul nome di ogni candidato potrà leggerne il profilo. Alla fine i 10 candidati più votati, almeno uno per provincia, potranno proporre la candidatura a Presidente. La votazione avviene sulla piattaforma Rousseau dalle ore 10 alle 19 di martedì , spiega il “Blog delle stelle”.
Al tempo di Matteo
“Amate i vostri nemici, fate del bene a chi vi odia e pregate per chi vi perseguita e vi calunnia……” cit. San Matteo evangelista
Non so qual era l’attore o la serie televisiva che ha ispirato, a metà degli anni’70, i genitori , nel decidere il nome, di due dei più amati, detestati e contestati esponenti politici degli ultimissimi anni. Così diversi ma anche simili tra di loro. Dopo gli inizi giovanili il consolidamento e poi , sfruttando il momento di difficoltà dei rispettivi partiti, il Partito Democratico e la Lega Nord, la fulminea ascesa con risultati e pronostici mai accaduti in Italia. Per il primo anche la rapida discesa, anzi, caduta , fragorosa, rovinosa. La conseguenza , essendo diventati, quelli italiani, partiti personali, l’implosione dello stesso PD che non riesce a staccarsi dal suo ex segretario. Le similitudini tra i due Matteo sono molte, dal rivolgersi direttamente agli elettori, dalla concezione personale del ruolo, dal mostrare i muscoli con l’Europa, dal non rispettare le regole, dall’avere “fastidio” per l’azione della Magistratura, dal fare promesse mirabolanti, dal minacciare gli avversari , sia interni che esterni, , i dipendenti pubblici e privati, gli artisti, gli uomini di cultura ed i giornalisti, insomma a non tollerare il dissenso. Non deve stupire , quindi, che una parte dell’elettorato sia lo stesso e che si sia spostato più che da un partito all’altro da un Matteo all’altro . L’italico comportamento ” gli italiani corrono sempre in soccorso del vincitore” cit., è quanto mai attuale. Dalle donne di Genova , quelle del ” selfie” in Chiesa durante i funerali delle vittime del ponte Morandi, che l’avevano , il “selfie”, fatto anche con il primo dei due, ai cartelli , personalizzati, di benvenuto in alcune città del sud. . I cartelli sono sembrati gli stessi, riciclati , non c’è stato nemmeno il bisogno di cambiare il nome. In un periodo di crisi , risparmiare per cartone e pennarello non guasta. Stupisce semmai la reazione di molti meridionali, che non dimenticando l’atavico senso di sudditanza per non dire di servilismo verso il potente di turno, corsi ad osannare il Matteo padano. Hanno dimenticato le offese ricevute e le proteste conseguenti avvenute solo pochi mesi prima. In attesa dei risultati dell’azione del nuovo governo , che rischia di essere devastante per il nostro paese già fiaccato dai problemi pregressi e dalle “‘ riforme” fatte, purtroppo, dal primo Matteo, molti pronosticano un rapido tonfo anche del secondo. Intanto un rischio, un pericolo, si profila all’orizzonte , che dopo il primo Matteo, Renzi, ed il secondo Matteo, Salvini, possa arrivare anche il terzo Matteo, Richetti, in corsa per la segreteria del Partito Democratico . D’altronde si dice che ” non c’è due senza tre”. Se mai dovesse succedere sarebbe una punizione che, nonostante i tanti difetti e colpe degli italiani, sarebbe eccessiva. Verrebbe da chiedersi : cosa abbiamo fatto veramente di male per meritarci un simile flagello?
“Due giorni di riflessione politica e culturale per rilanciare, laicamente, la tradizione del cattolicesimo politico italiano e per riscoprire quel ‘civismo’ politico che resta una carta decisiva anche in vista delle prossime elezioni regionali piemontesi. Al convegno di Susa, che si terrà presso la Casa San Francesco il 6 e 7 ottobre, intervengono politici, intellettuali, giornalisti ed esponenti del mondo associativo e professionale. ‘Le sfide della società contemporanea: globalizzazione, democrazia e cultura’ e’ il titolo del dibattito di sabato pomeriggio aperto da Giampiero Leo con gli interventi di Guido Bodrato, Alberto Chiara, Daniele Ciravegna e Alessio Ferraris. Il sabato sera sarà dedicato al confronto sul profilo politico e culturale di Rete Bianca, il movimento politico nato recentemente a Roma per avviare la ricomposizione dell’area cattolico democratica, popolare e sociale nel nostro paese dopo il tramonto dei partiti plurali e il ritorno delle identità. Domenica mattina il tema ruoterà attorno alla ‘sfida politica dei cattolici popolari nella società contemporanea dopo il voto del 4 marzo: per la presenza e oltre la rassegnazione’. Introdotti da Mauro Carmagnola, intervengono Valentino Castellani, Marco Follini, Giuseppe Sangiorgi e Paolo Viana. Conclude Giorgio Merlo. Il ritorno alla politica attiva dei cattolici democratici e popolari resta il punto centrale del convegno di Susa. E il contributo politico e culturale di Rete Bianca Piemonte rappresenta un momento decisivo ed importante per il rilancio pubblico di questa tradizione ideale”.