POLITICA- Pagina 555

"COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE CONTRO I RESPONSABILI DEI FATTI DI PIAZZA SAN CARLO"

Luca Cassiani (Pd): “La Regione Piemonte tuteli i cittadini piemontesi che hanno subito danni morali, di immagine e reputazione”

“Ho presentato un’interrogazione a risposta immediata, che verrà discussa nella seduta del Consiglio regionale di domani, con la quale, a distanza di alcuni mesi e alla luce di nuovi fatti, chiedo al Presidente della Giunta regionale se non abbia valutato di costituirsi parte civile nel processo contro i presunti responsabili dei fatti avvenuti in piazza San Carlo, a Torino, la sera del 3 giugno 2017, in occasione della proiezione della finale di Champions League” ha spiegato il Consigliere regionale del Partito Democratico Luca Cassiani.

“Il drammatico “bollettino sanitario” che registrò la morte di una donna di soli 38 anni, dopo 12 giorni di agonia, e il ferimento di 1500 persone  – ha proseguito Cassiani – si è aggravato, recentemente, a causa di un secondo decesso, quello di un’altra donna che, rimasta tetraplegica a seguito dei quei terribili eventi, dopo un calvario durato molto tempo, si è spenta a causa di un’infezione”.

“Il giudice dell’udienza preliminare – ha affermato il Consigliere Cassiani  – accogliendo le richieste avanzate dai legali di parte civile, ha stabilito che il Comune di Torino e il Ministero dell’Interno, insieme a Turismo Torino, saranno citati come responsabili civili per quanto accaduto la sera del 3 giugno e, alla luce di questa disposizione, si deve sottolineare che l’unica Istituzione che potrebbe difendere il grave danno di immagine arrecato al Piemonte e a Torino, non possa essere altri se non la Regione Piemonte”.

“Ritengo importantissimo  – ha concluso Luca Cassiani – che, anche valutando questi ultimi sviluppi, il Presidente della Giunta risponda affermativamente alla mia richiesta e non indugi, decidendo che la Regione Piemonte si costituisca parte civile e tutelando, in questo modo, tutti i cittadini piemontesi e l’istituzione che rappresentiamo per i danni morali, di immagine e reputazione subiti a causa dei tragici eventi del 3 giugno 2017”.

(foto: il Torinese)

La sindaca: “Vado avanti, sono serena”

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Il giorno più lungo di Chiara Appendino. In sala Rossa la sindaca ha risposto alla  richiesta di comunicazioni dei capigruppo di minoranza, del Partito Democratico, Stefano Lo Russo, di Forza Italia, Osvaldo Napoli e della Lista civica Morano, Alberto Morano, sulla presunta estorsione nei confronti della prima cittadina da parte del suo ex portavoce Luca Pasquaretta.

“Comprendo le richieste di comunicazioni – ha detto la sindaca – ma spero si possa anche comprendere che i tempi della politica non sempre coincidono con i tempi della giustizia. Questa mattina mi sono recata in Procura e ho risposto a tutte le domande. C’è stata la richiesta dell’autorità giudiziaria di secretare il mio interrogatorio e quindi non posso riferire, oggi, nel merito. Esprimo la mia volontà a farlo non appena gli atti non saranno più segreti. Ho massima fiducia nella magistratura, sono serena e proseguo con il mio mandato”.

Per Stefano Lo Russo (PD): “La richiesta di comunicazioni nasce dalla preoccupazione per le notizie apprese a mezzo stampa riguardanti l’inchiesta e il conseguente avviso di garanzia ricevuto dal suo ex portavoce per un presunto reato di estorsione. Accuse che se confermate sono di gravità inaudita perché tratteggiano un profilo di gestione discutibile delle informazioni in possesso di Pasquaretta e che tali informazioni abbiano potenzialità tali da mettere in discussione la sua permanenza alla guida della Città. Scontata la fiducia nella Magistratura auspichiamo, allora, sia fatta presto chiarezza. Per il bene della Città è importante sapere che il sindaco è nel pieno possesso delle sue funzioni operative e che nessuno possa tenerla sotto scacco. Per questo la invitiamo a fornire rassicurazioni nel merito, pur nell’esigenza del riserbo dovuto all’autorità giudiziaria”. Alberto Morano (Lista civica Morano): “prendiamo atto del riserbo dovuto e sappiamo che i tempi della giustizia sono diversi da quelli della politica. Proprio per questo, oggi lei dovrebbe dire che la sua attività è sempre stata improntata all’indipendenza che da nulla può essere incrinata”. Inoltre, su richiesta del capogruppo PD Stefano Lo Russo, è intervenuto  in Consiglio Comunale il vicesindaco Guido Montanari per fornire comunicazioni in merito alle notizie apparse sugli organi di stampa riguardanti   Pasquaretta, che avrebbe chiesto somme di denaro a un imprenditore per fargli avere appuntamenti con gli assessori Sacco, Montanari e Leon in merito al progetto di riqualificazione dell’ex Mazda Palace. Montanari ha dichiarato di essere “estremamente sorpreso” che qualcuno abbia potuto fare tali dichiarazioni: “Gli assessori sono a disposizione di tutte e tutti, senza alcuna mediazione”. Ha quindi invitato chiunque avesse notizie di procedure differenti ad avvisare gli inquirenti. Parole confermate poi dalla sindaca Chiara Appendino: “Il dialogo con la città c’è da sempre con cittadine e cittadini e certamente non passa da consulenze e impegni finanziari. Abbiamo sempre ricevuto tutti e continueremo a farlo: la Città è aperta e continuerà ad esserlo”.

 

(foto: il Torinese)

 

La sindaca: "Vado avanti, sono serena"

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Il giorno più lungo di Chiara Appendino. In sala Rossa la sindaca ha risposto alla  richiesta di comunicazioni dei capigruppo di minoranza, del Partito Democratico, Stefano Lo Russo, di Forza Italia, Osvaldo Napoli e della Lista civica Morano, Alberto Morano, sulla presunta estorsione nei confronti della prima cittadina da parte del suo ex portavoce Luca Pasquaretta.

“Comprendo le richieste di comunicazioni – ha detto la sindaca – ma spero si possa anche comprendere che i tempi della politica non sempre coincidono con i tempi della giustizia. Questa mattina mi sono recata in Procura e ho risposto a tutte le domande. C’è stata la richiesta dell’autorità giudiziaria di secretare il mio interrogatorio e quindi non posso riferire, oggi, nel merito. Esprimo la mia volontà a farlo non appena gli atti non saranno più segreti. Ho massima fiducia nella magistratura, sono serena e proseguo con il mio mandato”.

Per Stefano Lo Russo (PD): “La richiesta di comunicazioni nasce dalla preoccupazione per le notizie apprese a mezzo stampa riguardanti l’inchiesta e il conseguente avviso di garanzia ricevuto dal suo ex portavoce per un presunto reato di estorsione. Accuse che se confermate sono di gravità inaudita perché tratteggiano un profilo di gestione discutibile delle informazioni in possesso di Pasquaretta e che tali informazioni abbiano potenzialità tali da mettere in discussione la sua permanenza alla guida della Città. Scontata la fiducia nella Magistratura auspichiamo, allora, sia fatta presto chiarezza. Per il bene della Città è importante sapere che il sindaco è nel pieno possesso delle sue funzioni operative e che nessuno possa tenerla sotto scacco. Per questo la invitiamo a fornire rassicurazioni nel merito, pur nell’esigenza del riserbo dovuto all’autorità giudiziaria”. Alberto Morano (Lista civica Morano): “prendiamo atto del riserbo dovuto e sappiamo che i tempi della giustizia sono diversi da quelli della politica. Proprio per questo, oggi lei dovrebbe dire che la sua attività è sempre stata improntata all’indipendenza che da nulla può essere incrinata”. Inoltre, su richiesta del capogruppo PD Stefano Lo Russo, è intervenuto  in Consiglio Comunale il vicesindaco Guido Montanari per fornire comunicazioni in merito alle notizie apparse sugli organi di stampa riguardanti   Pasquaretta, che avrebbe chiesto somme di denaro a un imprenditore per fargli avere appuntamenti con gli assessori Sacco, Montanari e Leon in merito al progetto di riqualificazione dell’ex Mazda Palace. Montanari ha dichiarato di essere “estremamente sorpreso” che qualcuno abbia potuto fare tali dichiarazioni: “Gli assessori sono a disposizione di tutte e tutti, senza alcuna mediazione”. Ha quindi invitato chiunque avesse notizie di procedure differenti ad avvisare gli inquirenti. Parole confermate poi dalla sindaca Chiara Appendino: “Il dialogo con la città c’è da sempre con cittadine e cittadini e certamente non passa da consulenze e impegni finanziari. Abbiamo sempre ricevuto tutti e continueremo a farlo: la Città è aperta e continuerà ad esserlo”.

 
(foto: il Torinese)
 

Il rischio di Matteo Salvini

Laura Castelli in un’ intervista al Corriere della Sera sostiene: l’opposizione venga a riferire in Parlamento. Delirio totale con vaneggiamenti. Oramai lei è la vera ed unica leader grillina.Non Giggino o il Dibba di ritorno dal centro America, che si sente il nuovo Peron.Tanto meno Toninelli che ha fondato una corrente all’ interno dei grillini. Gaffe continua e  ignoranza al potere. No, vi assicuro è proprio lei, la Castelli, la leader incontrastata. Infatti stanno filtrando notizie su presunte sue trattative segrete con i leghisti su come sbrogliare la matassa.  Visto che la Tav si deve realizzare, il contentino sarebbe non fare la stazione di Susa per risparmiare. Direi proprio geniale, no? Con alcune precisazioni. Nel progetto originale non era prevista la stazione. Sono state accolte le richieste dei locali valsusini e modificando le cose si è voluta dare un’ occasione alla Valle. Ma le vie di Laura Castelli sono infinite. Con lei tutto e possibile. Così si prende come addetto stampa quel certo Pasquaretta allontanato dall’Appendino visti i suoi guai con la giustizia. E il triumvirato è fatto: Chiara Appendino, Laura Castelli e Luca Pasquaretta. Il trio Lescano della politica torinese pentastellata, tutti e tre accomunati dai guai giudiziari. Primato di cui noi torinesi non  siamo orgogliosi. E nelle nostre orecchie abbiamo ancora gli slogan dei grillini : onestà, onestà. Cambiano i ruoli ed anche i grillini cambiano. Un annetto fa un pentastellato mi diceva : fidati, fidati di noi. Ero dubbioso ma (penso) non prevenuto. Ed ho fatto bene a non fidarmi. Sulla Tav i grillini non sono credibili non solo perché sono no Tav, non sono credibili e basta. Non lo sono  per il loro quotidiano comportamento. Non è credibile il trio Lescano torinese per l’ assordante silenzio sulle proprie vicende giudiziarie, non lo è  Chiara Appendino che sta facendo fumo sulla situazione dei conti del Comune. Non è credibile Giggino che sostiene che l’attuale recessione è colpa dei governi precedenti.  Ma qui chi sta rischiando è anche Matteo Salvini con i suoi sodali. O si smarca velocemente o rischia di essere coinvolto in un vortice di cialtroneria. Ed ha buon gioco il Chiampa che sottolinea: Matteo Salvini dice che la Tav si farà. Lui è al governo. Riprenda i lavori. Il Piemonte ha bisogno di fatti, non di comizi elettorali.
Patrizio Tosetto

Alle elezioni con il “Piemonte nel Cuore”

“Vogliamo essere vicini alla gente con una politica fatta di gesti semplici e buon senso e lontano dal clamore, dando una casa a chi ha una sensibilità civica e non si sente rappresentato dai partiti politici”

Con queste parole Giorgio Rondano, sindaco di Camino (in Provincia di Alessandria) ha presentato l’associazione ‘Piemonte nel Cuore’, di cui è il presidente, che è stata presentato sabato 2 febbraio all’hotel Golden di Torino e che darà presto vita alla omonima lista civica del Piemonte. Come ha evidenziato subito dopo il consigliere regionale e capogruppo del Movimento nazionale per la sovranità, Gian Luca Vignale, uno dei principali animatori dell’iniziativa, associazione e lista nascono con un intento ben preciso: “cercare di rappresentare, di dare voce a Piemonte dimenticato, delle periferie, dei piccolissimi, piccoli e medi comuni, della pianura, della collina, della montagna, al Piemonte dell’industria, delle professioni, dell’artigianato, dell’agricoltura, del mondo del lavoro, dando anche uno sbocco naturale alle migliaia di liste civiche”. Sono, infatti, moltissimi i comuni, dove a governare sono appunto le liste civiche che non hanno una rappresentanza naturale a Palazzo Lascaris e per le quali si dovrà lavorare con “competenza, buon senso e pragmatismo”. Accanto a Rondano e Vignale a presentare ‘Piemonte nel cuore – che, ha detto Vignale, “non è stata una scelta casuale ma il frutto di uno studio attento che vede nel simbolo al centro proprio il Piemonte – c’erano l’imprenditore agricolo Roberto Barbero, il sindaco di Settimo Rottaro e segretario del Collegio dei Geometri di Torino, Massimo Ottogalli, il sindaco di Lanzo Torinese, Ernestina Assalto, Franco Cominetto, sindaco di Burolo e referente regionale dell’Associazione nazionale dei piccoli comuni, il coordinatore reginale del Nursind, Francesco Coppolella che ha criticato duramente le scelte della giunta Chiamparino in materia di sanità. La nuova formazione vede, dunque, un appoggio di diversi sindaci ed esponenti di amministrazioni comunali: Alpette, Lozzolo, Cafasse, Pessinetto, Oglianico, Quagliuzzo soltanto per citarne alcune. La formazione ‘correrà’ alle prossime elezioni per il centro-destra ma è sua obiettivo, in particolare, arrivare ad essere punto di riferimento per le numerose liste civiche del territorio, troppo spesso dimenticate dalla politica torinese. Tra presenti c’erano anche il coordinatore regionale dell’Mns, Marco Botta e il consigliere comunale di Alessandria della Lega, Pier Paolo Guazzotti che ha portato un saluto. Il presidente del Movimento Progetto Piemonte (e consigliere comunale di Villamiroglio) Massimo Iaretti (nella foto quadrata), dal canto suo, ha ricordato l’importanza di una forza che rappresenti le istanze dell’autonomia “dal momento che altre regioni si sono ormai mosse e stanno discutendo con il governo centrale, mentre con l’attuale esecutivo il Piemonte è rimasto al palo”. Iaretti ha, poi, sottolineato la necessità che la cultura identitaria non vada perduta. L’associazione verrà adesso presentata con una serie di iniziative nelle singole province, la prima della quali è venerdì 8 febbraio, alle ore 17.30, ad Alessandria al ristorante ‘Alli buoi rossi”.

red. To

Alle elezioni con il "Piemonte nel Cuore"

“Vogliamo essere vicini alla gente con una politica fatta di gesti semplici e buon senso e lontano dal clamore, dando una casa a chi ha una sensibilità civica e non si sente rappresentato dai partiti politici”
Con queste parole Giorgio Rondano, sindaco di Camino (in Provincia di Alessandria) ha presentato l’associazione ‘Piemonte nel Cuore’, di cui è il presidente, che è stata presentato sabato 2 febbraio all’hotel Golden di Torino e che darà presto vita alla omonima lista civica del Piemonte. Come ha evidenziato subito dopo il consigliere regionale e capogruppo del Movimento nazionale per la sovranità, Gian Luca Vignale, uno dei principali animatori dell’iniziativa, associazione e lista nascono con un intento ben preciso: “cercare di rappresentare, di dare voce a Piemonte dimenticato, delle periferie, dei piccolissimi, piccoli e medi comuni, della pianura, della collina, della montagna, al Piemonte dell’industria, delle professioni, dell’artigianato, dell’agricoltura, del mondo del lavoro, dando anche uno sbocco naturale alle migliaia di liste civiche”. Sono, infatti, moltissimi i comuni, dove a governare sono appunto le liste civiche che non hanno una rappresentanza naturale a Palazzo Lascaris e per le quali si dovrà lavorare con “competenza, buon senso e pragmatismo”. Accanto a Rondano e Vignale a presentare ‘Piemonte nel cuore – che, ha detto Vignale, “non è stata una scelta casuale ma il frutto di uno studio attento che vede nel simbolo al centro proprio il Piemonte – c’erano l’imprenditore agricolo Roberto Barbero, il sindaco di Settimo Rottaro e segretario del Collegio dei Geometri di Torino, Massimo Ottogalli, il sindaco di Lanzo Torinese, Ernestina Assalto, Franco Cominetto, sindaco di Burolo e referente regionale dell’Associazione nazionale dei piccoli comuni, il coordinatore reginale del Nursind, Francesco Coppolella che ha criticato duramente le scelte della giunta Chiamparino in materia di sanità. La nuova formazione vede, dunque, un appoggio di diversi sindaci ed esponenti di amministrazioni comunali: Alpette, Lozzolo, Cafasse, Pessinetto, Oglianico, Quagliuzzo soltanto per citarne alcune. La formazione ‘correrà’ alle prossime elezioni per il centro-destra ma è sua obiettivo, in particolare, arrivare ad essere punto di riferimento per le numerose liste civiche del territorio, troppo spesso dimenticate dalla politica torinese. Tra presenti c’erano anche il coordinatore regionale dell’Mns, Marco Botta e il consigliere comunale di Alessandria della Lega, Pier Paolo Guazzotti che ha portato un saluto. Il presidente del Movimento Progetto Piemonte (e consigliere comunale di Villamiroglio) Massimo Iaretti (nella foto quadrata), dal canto suo, ha ricordato l’importanza di una forza che rappresenti le istanze dell’autonomia “dal momento che altre regioni si sono ormai mosse e stanno discutendo con il governo centrale, mentre con l’attuale esecutivo il Piemonte è rimasto al palo”. Iaretti ha, poi, sottolineato la necessità che la cultura identitaria non vada perduta. L’associazione verrà adesso presentata con una serie di iniziative nelle singole province, la prima della quali è venerdì 8 febbraio, alle ore 17.30, ad Alessandria al ristorante ‘Alli buoi rossi”.

red. To

Il Balon di tutti e per tutti: Sinistra italiana promuove la petizione

Insieme alla consigliera di Torino in Comune Eleonora Artesio, Sinistra Italiana ha lanciato su change.org la petizione “ Il Balon di tutti e per tutti” per muovere alla Sindaca Chiara Appendino una richiesta ben precisa: «Non obbligate gli ambulanti del suk a trasferirsi in via Carcano, perché fanno parte della tradizione di Borgo Dora esattamente come il mercato del Balon. Non si governa una situazione complessa col pugno di ferro, nemmeno quando si gode di una maggioranza istituzionale, perché si può vincere in aula e perdere nella società». 

Questa storia, a cavallo di due secoli, non è proprietà di nessuno, perché è parte di tutti, di chi c’era e di chi c’è oggi. Tuttavia oggi il Balon, anziché restare storia comune, è conteso come un copyright, il luogo di incroci è rivendicato da perimetri e sbarramenti, l’economia informale è rappresentata come illegalità o come qualcosa di poco dignitoso. Eppure le persone continuano ad andarci, l’esistenza di una clientela (quindi di una utilità del libero scambio) non può essere negata e gli espositori sanno che canale Molassi e via Carcano non sono la stessa cosa: lo spirito dei luoghi non è lo stesso, le famiglie non sono le stesse, non è uguale ciò che si trova nei dintorni, dai negozi di antiquario alla ristorazione.  

Tra i primi firmatari della petizione, oltre al Segretario regionale Marco Grimaldi, gli ex assessori Ilda CurtiMarta Levi e Paolo Hutter, i consiglieri comunali Francesco Tresso e Chiara Foglietta, l’ex deputata Chiara AcciariniSilvja Manzi (Radicali Italiani), Edi Lazzi (FIOM Torino) per il mondo politico. Ma anche la società civile si sta muovendo: ci hanno “messo la faccia” l’attrice comica e torinese doc Luciana Littizzetto, il cantante Samuel Romano, la direttrice dell’istituto Gramsci Dunia Donatella Astrologo, i registiGianluca e Massimiliano De Serio, gli scrittori Marco Magnone e Hamid Ziarati, i professori Ugo Mattei e Francesco Pallante, il presidente della Fondazione Benvenuti in Italia Davide Mattiello, professionisti come Maurizio CilliGiuseppe Piras e Fabrizio Vespa e moltissimi residenti di Porta Palazzo.

Qui la petizione: http://chng.it/yzXswr8v

La tattica del tirare a campare diventa strategia

Da piccolo frequentavo anche le scuole di partito. Quelle che si svolgevano in sezione erano un po’ noiose. Ma ci toccava . Sicuramente quando si andava a Faggeto Lario era un’altra cosa. Dopo Como, in una villa di proprietà del partito, il PCI,  con aule refettorio e persino sala giochi e piccola spiaggetta dove prendere bagni di sole e d’acqua. Dopo aver fatto il proprio dovere… Ovviamente cioè dopo aver studiato e ci interrogavano pure . Pensate un po’, anche i relativi approfondimenti serali. E nelle occasioni speciali si trovava l’amore. Studio e vacanze insieme a fugaci ma appaganti amori. Chi parlava di indottrinamento chi di formazione. Si leggeva, si parlava e se volete ci si annoiava anche. Sono cose che sarebbero ritornate. Come al liceo, dove non mi entrava fisica o mate che anni dopo mi sarebbe stata utile e solo dopo l’avrei capito. Mi rendo conto che il sapere e la conoscenza tanto di moda non sono ultimamente.  In quegli anni mi spiegavano la diversità tra tattica e strategia. La tattica era fatta di  atti di carattere particolare per realizzare un insieme che veniva chiamato strategia. I singoli atti  potevano non essere coerenti tra loro. Strategia per raggiungere degli obbiettivi. Nessuna dissertazione filosofica, solo una questione di metodo. E del resto, si sa, più un metodo è coerente più è efficace. Ora (ammetto) non mi raccapezzo più. Avrò categorie interpretative obsolete. Ma non capisco proprio. Partiamo da Salvini e dalla Tav. Ha una sua personale commissione che gli ha relazionato. Costa di più non farla che farla. Dunque? La commissione di Toninelli è una colossale presa in giro. Salvini come si sa è vicepresidente del Consiglio di un governo che ha costituito una commissione considerata inutile e dunque dannosa.
***
Ma mi sa che attualmente è più importante apparire che risolvere. Poi con il gioco delle tre carte il Matteo Salvini è un campione se non il campione assoluto  del mondo. Così sull’autorizzazione a procedere. Prima mi processino pure non ho paura. Poi: ma non esiste proprio. Ora se tutto va bene ci vorranno due mesi per decidere ed intanto si avvicinano le elezioni. Ossequiosi i pentastellati partono dicendo prima si e poi autodenunciandosi come governo virano verso il no. Coerenza docet. Ed aggiungo: la classe non è acqua. Il Matteo gli ha fatto presente che se votavano no saltava il governo. E loro “mai e poi mai che perdiamo il posto faticosamente guadagnato”. E neanche poi molto all orizzonte Laura Castelli, la sottosegretaria che dovrebbe rappresentare noi torinesi. Dopo innumerevoli sforzi è riuscita ha raggiungere Appendino e Raggi. Finalmente anche lei ha il suo rinvio a giudizio. Si va a vedere il perché. Squallido ed indicativo che altre venti persone siano con lei indagate. Si fanno illazioni su che tipo di rapporto sia esistito tra una giovane candidata del Pd e Piero Fassino. I commenti sono disgustosamente eloquenti . Io in questo caso non sono garantista: li considero colpevoli. Ma (almeno in questo caso) non è colpa di Matteo Renzi. 
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E forse, dico forse, qualche responsabilità ce l’ha un certo Beppe Grillo di professione comico. Oramai superato se le trasmissioni a lui dedicate fanno flop. E il solerte Freccero ha già individuato il colpevole: Fabio Fazio.  Che c entra? Francamente mi sfugge, ma almeno la faccia di Freccero è salva. Ammesso che una faccia l’abbia. Lui prima craxiano, poi alla Corte di Silvio Berlusconi.  Ora nella Corte del Beppe. Ma tra i cortigiani manca il Principe di machiavelliana memoria. Diciamocelo, manca il governo del Paese.  Precisamente manca un tentativo di governo. Hanno un sola stella polare: tirare a campare. Così i dati Istat del passato  registravano che la crescita era prodotta da un governo truffaldino ed ora? Il governo subisce la recessione. Bene,  può sembrare incredibile ma simile castroneria e stata detta da  Luigi di Maio Vice presidente del consiglio che cinque giorni fa annunciava il nuovo Boom economico. Senza pudore. Sono sicuramente curioso di come verranno studiati questi anni di totale approssimazione. Anzi sono sicuro che già qualcuno sta studiando e soprattutto classificando le varie affermazioni fatte. Affermazioni neppure pensate ma immediatamente pubblicate su Facebook ecc. Sulla questione  Tav poi Toninelli vieta al Presidente Ponti di relazionare alla commissione trasporti.  Hanno paura e sono nel marasma più totale. Matteo Salvini a Chiomonte pro Tav. Loro sono nel caos e noi ne paghiamo le conseguenze. Più che io ad essere inadeguato sono loro. E tutto questo anche perché  sono andati dietro ad un Comico come Grillo, sul viale del tramonto. Ed anche qui siamo noi che ne pariamo le conseguenze. Mi rendo conto che in verità ho capito ma non accetto. Qualcosa si deve fare per far si che non nuocciano ancora a noi italiani, a noi torinesi.
Patrizio Tosetto

Lega: nel weekend 110 gazebo aperti

Nel week end 110 gazebo aperti in tutto il Piemonte per esprimere concreta solidarietà al Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, accusato di sequestro aggravato per il caso dei 177 richiedenti asilo della nave Diciotti 



“La Giunta delle elezioni e immunità del Senato della Repubblica – sottolinea l’on. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera e segretario della Lega in Piemonte – sta esaminando il caso in questi giorni, e siamo fiduciosi che sia la Giunta stessa, sia poi eventualmente il Senato prendano atto del fatto che Matteo Salvini ha semplicemente esercitato nel ‘caso Diciotti’ le proprie prerogative di Ministro, peraltro con il pieno appoggio di tutto l’Esecutivo. Ma il popolo della Lega, di fronte ad un simile attacco politico, non può che muoversi compatto, e far sentire in maniera forte e chiara l’appoggio al proprio Segretario. Siamo certi che, nonostante il maltempo che in questo fine settimana caratterizza tutto il Piemonte, la nostra Regione saprà mobilitarsi in massa per difendere l’esercizio della democrazia. Tra l’altro è logico attendersi che a difendere l’operato del Ministro in questo caso non siano solo i nostri militanti, ma appunto tutti coloro a cui sta a cuore l’autonomia del Governo, e le sue prerogative, che derivano da libere elezioni”.  La raccolta firme promossa in queste ore dalla Lega in tutta Italia riporta quanto segue “i sottoscritti intendono esprimere la propria solidarietà e il proprio sostegno alle politiche del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, che rischia da 3 a 15 anni di carcere per aver fatto il proprio dovere difendendo i confini italiani”.  L’elenco completo dei gazebo, con date e orari, è consultabile sul sito www.salvininonmollare.it 

Verso la lista civica del Piemonte

Viene presentata sabato 2 febbraio, alle ore 11, all’Hotel Golden, via dell’Arcivescovado 18 a Torino la nuova associazione civica che darà vita ad una lista civica per rappresentare il Piemonte alle prossime elezioni regionali. L’incontro fa seguito a precedenti momenti di confronto che sono serviti a delineare quella che sarà la linea di azione dell’associazione e della lista. Interverranno il consigliere regionale Gian Luca Vignale, sindaci, amministratori locali ed esponenti di vari settori della società piemontese, dalle libere professioni, al mondo del lavoro, della sanità, dell’impresa, dell’associazionismo e dell’autonomia.
Massimo Iaretti