POLITICA- Pagina 555

Vedere il bicchiere mezzo pieno è solo un’allucinazione

Sostenere che la maggioranza pentastellata torinese è a brandelli è un eufemismo

Tutti contro tutti. Chiaretta rassicura i torinesi, per ora non vado a Roma per dare una mano a Giggino.

Continua a serpeggiare il terrore tra i cittadini. L’ ex vicesindaco Montanari rappresenta le
istanze degli antagonisti sulla Cavallerizza. Ciarpame ideologico. E il piddino Del Rio viene a Torino e sull’
alleanza con i pentastellati sostiene che magari, forse, vedremo … si può fare. Con la solita
domanda: ha fatto tutto da solo o c’ è qualcuno che lo manda? Comunque cambiano i fattori ma
non il risultato finale: disastro per il centro sinistra. Invece buone nuove dalla Regione. Se tutto
va bene il 2020 sarà l’ anno dell’ inaugurazione del Grattacielo  in zona Lingotto.
Incrociare le dita è  d’obbligo. Dal 2000, se ne parla, ed il preliminare è del 2004. Come passa
il tenpo. Solo 6 anni fa il Chiampa disse: adesso ci penso io… ma non ci è riuscito. Destino cinico
e baro. Sono passati 20 anni tra fallimento di  imprese , materiali che non funzionavano e Fuskas
arrabbiato per lo stravolgimento del suo originale progetto. Insomma tutto come da norma
italica. Per il resto il solito tragico tran tran. Roberto Rosso sta in carcere, evidentemente i
magistrati non gli credono e Torino si sta avviando nel perdere altri 5000 posti di lavoro. Al
Governatore Cirio non  rimane che mettere la Regione in stato di crisi. L’ alessandrino come l’ alta
Langa stanno sprofondano. Embraco: è finito tutto ed i lavoratori sono disperati. I più campano
grazie alle famiglie. La rabbia è tanta ed incontenibile. C’ è solo spazio per la cassa integrazione
garantendo un reddito. Nel mentre il reddito di cittadinanza non ha prodotto nemmeno un posto
di lavoro. Altri soldi buttati.
Le gocce che hanno fatto traboccare un vaso stracolmo di errori. 40 anni di totale assenza di un
minimo di politiche industriali. Come ad esempio gli investimenti su ricerca del motore per auto.
In Piemonte si investiva (poco) sul motore diesel. Tutto il mondo faceva ricerca sul motore
elettrico ed ibrido.
Lamentarci ora è semplicemente inutile.
Anzi direi dannoso, dopo il danno anche la beffa. Ma non ci rimane altro da fare.
Almeno lamentarci. Prima avevamo il sospetto che i veri responsabili di questo sfascio
aspettassero degli utili idioti per scaricare su di loro le responsabilità. Ora ne abbiamo la
matematica certezza. Loro ci hanno messo la faccia prendendosi le ultime sberle da parte di
una realtà più forte della loro demagogica. A sinistra chi proprio non ci sta a future alleanze
è Gianguido Passoni con il suo Progetto Torino. Per i pentastellati un invito a nozze visto che
Passoni ha tutti i difetti possibili come essere competente e da 30 anni in politica. Competenza
ed esperienza aborrite dagli epigoni del giullare Beppe Grillo. Praticamente nessuna immediata
novità e la situazione sta peggiorando giorno per giorno. Come cantava Giorgio Gaber “Far finta
di essere sani”. Ed invece è esattamente l’ opposto. Siamo proprio malati ed infine dà fastidio chi
dice: dobbiamo essere ottimisti. Vedere il bicchiere mezzo pieno. Non riusciamo, però.

Pensiamo che vedere il bicchiere mezzo pieno sia una allucinazione di chi nel deserto
vede un’ oasi inesistente. Il pessimismo un atto dovuto. Un atto quasi morale , magari i politici
hanno uno scatto  d’orgoglio e invece di parlare solo faranno qualcosa.

 

Patrizio Tosetto

Tav, Ruffino (Fi): “Si acceleri su cabina di pilotaggio”

Sul tema della Torino-Lione l’on. Daniela Ruffino, deputata piemontese di FI ha dichiarato:

“È stato perso tempo prezioso per liquidare i quasi 100 milioni  di compensazioni dovuti ai Comuni valsusini. È auspicabile che la Regione, dietro impulso del presidente Alberto Cirio, acceleri il varo della cabina di pilotaggio così da tagliare drasticamente i tempi lunghi imposti dall’assenza, se non dal disinteresse fin qui mostrato dal governo. i Comuni valsusini fanno affidamento su quelle risorse per completare o approntare piani di sviluppo turistico, occupazionale, di messa in sicurezza del territorio”.

I Verdi e l’emergenza smog

“L’emergenza smog in tutto il Piemonte e sopratutto a Torino è una vera propria emergenza sanitaria al punto che l’agenzia europea per l’ambiente ha stimato in 87 mila i morti causati dall’inquinamento atmosferico”

Siamo esterrefatti che, di fronte a questa emergenza ambientale e climatica, gli interventi siano tanto inadeguati. Le nostre proposte per Torino per fronteggiare questa situazione di emergenza sono di incentivare forme di mobilità verso «emissioni zero», ampliando la rete ciclabile e incentivando car sharing e bike sharing, inoltre proponiamo di investire su politiche Green che favoriscono la riconversione di impianti di riscaldamento più datati, potenziare il trasporto pubblico locale e incentivando i cittadini torinesi e della provincia a lasciare a casa l’ auto offrendo un’ alternativa quando si limita la mobilità privata.
Per le Comunali di Torino del 2021, la nostra proposta che può contribuire a combattere l’inquinamento è “Piantare un Albero per ogni Residente”.
Crediamo fortemente che la riforestazione urbana sia la vera ricetta per combattere l’inquinamento.

Così in una nota dichiarano la Co-portavoce Regionale dei Verdi-Europa Verde Piemonte Tiziana Mossa ed il Referente del comitato di Europa Verde Torino Antonio Fiore. 

Grimaldi (LUV): “Icardi vuole dare il colpo di grazia al servizio pubblico”

Privati nei Pronto Soccorso

“Durante la scorsa legislatura sono stato il solo, in maggioranza, a oppormi alla ‘parificazione’ tra profit e no profit nella gestione del Gradenigo. La ragione è semplice: una S.p.a. non può gestire un presidio pubblico, banalmente perché usa quella veste per accaparrarsi nuovi clienti. ‘Clienti’, avete sentito bene, non certo cittadini titolari di un diritto”.

Così il Capogruppo di LUV, Marco Grimaldi, commenta l’ultima spregiudicata mossa dell’Assessore Icardi, che ha inaugurato un tavolo con i privati per aprire loro le porte dei pronto soccorso.

“Icardi dice di voler mettere fine a un’ipocrisia, ma lo fa uccidendo il paziente: la nostra sanità pubblica non può cedere il passo ai privati, specie nei pronto soccorso. Il privato non ha alcun interesse a contenere i costi evitando esami inutili, perché gli viene tutto rimborsato con ovvia lievitazione della spesa (pubblica). Inoltre non sono certo pochi i casi in cui – anche oggi – per le patologie più gravi i pazienti sono comunque costretti a rivolgersi alla sanità pubblica, l’unica in grado di garantire le giuste cure a ciascuno, a tutte le condizioni: sebbene sia sottofinanziata è ancora eccellente e giusta.”

Allontanamento zero, Fdi: “Molto flash, poco mob”

“Stamattina attendevamo la protesta indetta davanti al Consiglio Regionale contro il nostro ddl ‘allontanamenti zero’, ma non si è visto nessuno”

AFFIDI, MARRONE:  SU CHANGE POCHE FIRME, MENO DEI BAMBINI ALLONTANATI NEL SOLO PIEMONTE”

“Stamattina attendevamo la protesta indetta davanti al Consiglio Regionale contro il nostro ddl ‘allontanamenti zero’, ma non si è visto nessuno: diciamo che è stata una manifestazione molto flash ma poco mob” ironizza Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte, che aggiunge: “Scherzi a parte contro la nostra proposta si stanno mobilitando solo quelle lobby interessate, spesso anche economicamente, dal sistema dell’allontanamento selvaggio dei minori dalle loro famiglie. A sottoscrivere la petizione lanciata su change.org, però, dopo un mese on line sono appena duemila persone in tutta Italia, meno dei bambini allontanati nel solo Piemonte, ben 2597. Rassicuriamo le vittime di soprusi che andremo fino in fondo”.

“Reddito di cittadinanza VS Istruzione”

Incontro-dibattito lunedì 13 gennaio, ore 17:45, presso la Fondazione Luigi Einaudi di Torino

Nel corso dell’appuntamento si terrà la presentazione con l’autrice Anna
Maria Poggi del volume «Per un “diverso” Stato sociale. La parabola del
diritto all’istruzione nel nostro Paese».
Lunedì 13 gennaio alle ore 17:45, presso la Fondazione Luigi
Einaudi in via Principe Amedeo 34 a Torino, l’Associazione Nuova
Generazione per il Bene Comune propone un incontro dal tema “Reddito di
cittadinanza VS Istruzione”.
Nel corso dell’appuntamento si svolgerà inoltre la presentazione del
volume «Per un “diverso” Stato sociale. La parabola del diritto
all’istruzione nel nostro Paese» di Anna Maria Poggi, pubblicato nella
Collana Editoriale della Fondazione per la Scuola, edita dal “Il
Mulino”.
A discuterne con l’autrice, anche come modo per approfondire il tema che
dà il titolo all’incontro, saranno presenti Andrea Gavosto, Direttore
della Fondazione Agnelli, Silvia Petricci, dirigente scolastico dell’IIS
Ettore Majorana e Vincenzo Silvano, direttore della Scuola Paritaria
Santo Natale.
Gli interventi saranno moderati da Giuseppe Calabrese, CNR-Ircres.
Porterà i saluti il Presidente della Fondazione per la Scuola Ludovico
Albert.

Frejus, (Fi): “A Torino si privatizza mentre a Roma si statalizza”

“Importante è che un ampio arco di forze, da FI al PD, abbia alzato gli scudi in difesa degli interessi del Piemonte”

 RUFFINO-RUZZOLA: ” M5S LO VUOLE PRIVATO PER FARE CASSA”

“A Torino si privatizza mentre a Roma si statalizza. Il terremoto che scuote i Cinque Stelle non conosce tregua e le contraddizioni si moltiplicano. Capita così che a Torino il sindaco Chiara Appendino, nascondendosi dietro una sentenza del Consiglio di Stato, è disponibile a cedere le quote nella società Sitaf, gestore dell’autostrada Torino Bardonecchia e del traforo del Frejus e controllata con il 51% dal Comune, città metropolitana,  e Anas. Il 48% del capitale è della società Gavio.
È bene tenere presente che alla disponibilità del Comune fa da contrappeso l’indisponibilità della città metropolitana, che ha approvato un ordine del giorno, sostenuto da Centrodestra, PD e M5s, ad eccezione della sindaca che si è astenuta, in cui si ritiene strategica la quota di partecipazione in Sitaf e si dichiara necessario revocare la vendita, a condizione che altrettanto facciano Comune e Anas. Risulta per altro incomprensibile immaginare di vendere le quote nel momento in cui la messa in esercizio della seconda canna e l’annunciata chiusura del Bianco porteranno un indubbio aumento dei passaggi e relativi introiti nella casse della Sitaf. È di tutta evidenza che l’ultima parola spetta al governo. Importante è che un ampio arco di forze, da FI al PD, abbia alzato gli scudi in difesa degli interessi del Piemonte”.
Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia, e Paolo Ruzzola, capogruppo di Forza Italia alla Regione Piemonte

“Grande è la confusione sotto il cielo…” (cit.)

PAROLE ROSSE  Di Roberto Placido

La famosa frase attribuita al “Grande Timoniere”, Mao Tse Tung, e che alcuni fanno in realtà risalire a Confucio, si adatta perfettamente a quanto succede e si assiste a Torino. La continuazione è: …..e la situazione è eccellente.

Allora, in pieno clima rivoluzionario e con un grande Partito alle spalle, Mao poteva affermare quanto scritto sopra e vedere nella mobilità della situazione una grande opportunità. Nello specifico mi riferisco alla seconda invasione, la prima fu quella delle migliaia di moderne e colorate biciclette, di strumenti per la mobilità urbana. Così, “Una mattina, i torinesi , si sono svegliati ed han trovato l’invasor”, i Monopattini elettrici. L’idea interessante ed in linea con le moderne città, ma come spesso succede in Italia ed in particolare a Torino, senza un piano articolato di mobilità pubblica e privata. Così ne stiamo vedendo di tutti i colori, molto di più dei pur multi cromatici monopattini.

Trionfa l’inciviltà e la maleducazione favorite ed alimentate dalla completa assenza di una qualsiasi forma o parvenza di controllo o regole. Non parcheggiati ma, spessissimo, buttati in ogni angolo, per terra, sui marciapiedi, sulle corsie preferenziali, sulle vie pedonali, dove non dovrebbero né circolare né essere parcheggiati, sulle piste ciclabili, nei luoghi più incredibili. In movimento poi è ancora peggio, ti sbucano e sfrecciano dappertutto meno che sulle strade. Li vedi e devi schivarli sotto i portici, sui marciapiedi, le loro vere corsie preferenziali, nelle vie pedonali, in contromano sulle strade. Alla guida vedi di tutto, ragazzi ed adolescenti, molto spesso in due, signore malferme su “tacco 12”, attempati signori travolti da un’ansia di giovanilismo fuori tempo e fuori moda. Tutti rigorosamente senza casco.

 

Quelli invece che assolutamente non si vedono sono qualche sparuta rappresentanza dei circa duemila Vigili Urbani di Torino che, bisognerà andare a “Chi l’ha visto?”, non si capisce dove siano finiti. Dopo l’esagerazione di una multa di oltre mille euro per avere percorso con il proprio, personale e non a noleggio, monopattino elettrico un corso cittadino. La cosa fece molto scalpore, anche a livello nazionale, fino a portare il Comandante dei Vigili Urbani torinesi, in rotta con l’Assessore alla Mobilità Maria La Pietra ed il Sindaco Chiara Appendino, a dare le dimissioni per fare poi una rapida ed ingloriosa … retromarcia.

Un vero disastro che attende, mi auguro di no, un’incidente tragico per vedere qualche iniziativa da parte di chi avrebbe dovuto predisporre un vero piano per l’utilizzo dei monopattini elettrici e non solo il loro arrivo. Ma l’Assessore alla Mobilità di Torino Maria La Pietra, forse come riflesso incondizionato al proprio cognome, come si dice a Roma: “è de coccio”!

Quando i finanziamenti servivano anche per fare politica

Antonio Gramsci diceva che la verità è rivoluzionaria. Rivoluzionaria perché dirompente e ,  almeno per i suoi tempi, eversiva e di rottura. Ricerca di verità nei fatti quotidiani e ricerca della verità nei fatti storici

Il Professore Alberto Barbero ammonisce : difficile se non impossibile per uno storico interpretare un passato prossimo.

Soprattutto in Italia non c’è una memoria
condivisa e poi le fonti di informazione sono tante e contraddittorie tra loro. Risulta problematico
trovare in questo ginepraio quella verità tanto agognata. La Storia della prima Repubblica è
Storia recentissima. Terreno ideale per cimentarsi nella difficile arte di ricercare la verità. Altro
nemico della verità è l’ ideologia. Tutte le ideologie da qualsiasi parte arrivino. Le ideologie si
nutrono di dogmi. Verità a prescindere. Il postulato sta nella negazione della ricerca della verità.
Sono passati quasi 28 anni all’ inizio di Mani pulite. E ad ogni anno ritornano le polemiche di allora. Tangentopoli
spazzò via il sistema dei partiti di allora. Nessuno sopravvisse tranne la Lega che dopo aver
fatto vedere i cappi in Parlamento finì con Unberto Bossi , reo confesso condannato nel
processo Enimont.


Processo famoso per la bava alla bocca di Forlani e la tracotanza di Bettino Craxi.
Sempre per dovere di cronaca tutti i partiti furono condannati tranne il PCI.
Il finanziamento non regolare ( come amava dire Bettino Craxi) era vecchia storia. Finanziamenti
anche di potenze straniere. Così Giuseppe Saragat organizzò la scissione di palazzo Barberini
inventandosi i socialdemocratici italiani con i soldi dell Ambasciata Usa. Il Psi fino al 1956
prese i rubli russi. Dopo le rilevazioni dei crimini di Stalin da parte di Krusciov, Pietro Nenni
oltre a restituire il premio Stalin acconsentì e accettò i dollari.
Chi mantenne una certa linearità furono la DC con i dollari ed il PCI con i rubli. Per la verità le valigette
erano piene di dollari e non di rubli difficilmente convertibili.
Almeno per il PCI durò fino a metà degli anni 70. Magnificamente descritto da Gianni Cervetti nel
libro L’oro di Mosca, poi si decise che di quei rubli non ne aveva più bisogno. Il PCI doveva e voleva
essere indipendente dai sovietici. Enrico Berlinguer non doveva essere convinto.
Nel 1972 sovietici tentarono di assassinarlo, la colpa di non pensarla esattamente come
loro.


Vecchio vizio, dai tempi delle purghe staliniane. Anche gli Usa non erano da meno e passavano il
loro tempo ad organizzare colpi di Stato in nome della paura del comunismo, come ad esempio
in Cile. Diffuso il metodo dell’ assassinio politico. Non è una novità che morale ed etica non sono
mai andati d’accordo con la politica. E in questo caso il PCI non accetta più i rubli anche per
motivi etici. C’era un piccolo ostacolo ancora da superare : convincere Luigi Longo, Presidente
e fondatore del Partito, Ordinovista capo indiscusso nella guerra civile spagnola e
nella Resistenza. Il Compagno Gallo e tutti i comunisti si alzavano in piedi in segno di rispetto. Da
tempo era malato e non faceva più vita di partito e viveva ad Albano nelle colline romane.
Enrico Berlinguer diede il compito di informarlo ad un alto dirigente che di malavoglia dovette
accettare. Non era paura ma rispetto per il rivoluzionario di professione Gallo. All’ incontro il
dirigente la prese alla lontana timoroso di una risposta negativa di Luigi Longo.

 


Accadde esattamente l l’opposto. Longo dopo averlo ascoltato assentì  senza la benché minima
riserva . Era un rivoluzionario, non un ottuso. Grandezza del personaggio , grandezza della Storia.
Con la Esse maiuscola. Grandi verità, non dimentichiamoci. Il raffronto con l’ oggi è istintivo.
La grandezza di allora con la pochezza del presente. Ora sulla graticola c’ è Matteo Salvini con
i rubli ma non per questioni ideologiche. Sembra che sia solo una questione di forniture di gas
o di petrolio. Poi la vicenda dei 49 milioni di euro restituibili in 89 anni. Prima la vicenda della
Fondazione romana della Margherita. Il partito non esisteva più ma la fondazione continuava nel
ricevere dei finanziamenti dallo Stato e spendeva i soldi per il presidente e non per la politica.
Con un impressione: prima i finanziamenti irregolari servivano a  fare anche politica. Ora
servono solo a far vivere i politici che ne usufruiscono.

 

Patrizio Tosetto

M5S: “Nuova vita per il centro storico di Pinerolo”

Dal Movimento 5 Stelle di Pinerolo riceviamo e pubblichiamo

Abbiamo letto con piacere l’articolo [qui] dell’ Eco del Chisone ove si riportano le prime avvisaglie di una possibile nuova vita del centro storico di Pinerolo.

Si tratta della descrizione di un fatto oggettivo: nella Pinerolo storica si sono avviati nuovi locali di ristorazione, con la piacevole sorpresa che la conduzione è in mano a giovani. Può essere che questo fatto sia ascrivibile al caso e di certo è presto per annoverarlo fra i nostri risultati. Ma non possiamo nascondere la soddisfazione di vedere che gli sforzi fatti per ridurre le auto, nel susseguirsi di partecipate manifestazioni – l’ultima, quella natalizia, ha portato in centro centinaia e centinaia di persone-, nel cominciare a ridare decoro con le mattonelle d’autore o con il rifacimento di S.Agostino e, con sguardo al futuro, al primo grande intervento su Palazzo Acaja,  vanno nella stessa direzione di questi giovani imprenditori. Gli sforzi non si fermano,  si intensificanonel 2020 sarà l’ora della nuova illuminazione pubblica. Sempre nell’anno corrente verranno realizzati nuovi dehors che non più tassati e coordinati con gli esercenti, saranno omogenei per tipologia di arredo e colore. Ci si augura infine che  il contributo a fondo perduto elargito dal Comune spinga i proprietari dei locali a ritinteggiare e ripulire i portici ottocenteschi. La strada è tracciata da una visione globale ben precisa. Vivibilità scuoleattenzione al sociale, produzione e vendita a km zero in una nuova Piazza RomaTeatro Sociale continuamente pieno e pista ciclabile per una mobilità sostenibilePinerolo è sempre più un posto bello dove passare il proprio tempo ma è ancor di più bello viverci. E lo deve essere per chiunque.
M5S Pinerolo