POLITICA- Pagina 540

Modifiche alla legge sul turismo itinerante

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il Ddl 85 che modifica la legge regionale sui complessi ricettivi all’aperto e sul turismo itinerante, approvata nel 2019. Come ha spiegato l’assessore Vittoria Poggio, il provvedimento si è reso necessario dopo le osservazioni, i pareri e le impugnazioni da parte di alcuni Ministeri (Mibact e Interni) e dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato.

Nella relazione di Maggioranza Valter Marin (Lega) ha spiegato che sono stati apportati correttivi sulla compatibilità ambientale per quanto riguarda gli allestimenti ricettivi all’aperto, nonché sul rischio di generare confusione con le norme vigenti nel settore tecnico-edilizio.

Il primo relatore di Opposizione Raffaele Gallo, ha affermato che “alcune modifiche al testo del disegno di legge sul turismo itinerante sono effettivamente quelle richieste dal Governo, altre rispondono alla necessità di chiarimento o coordinamento del testo. Sul tema del garden sharing, invece, vogliamo portare avanti una riflessione ampia e articolata e per questo motivo abbiamo chiesto di stralciare tutte le parti che riguardano questo argomento”.

Temi su cui si è soffermata anche la seconda relatrice dei Gruppi di Minoranza Sarah Disabato (M5s), che ha ricordato come sia stata accolta all’unanimità la proposta di rinviare a un’ulteriore norma gli interventi non oggetto di rilievo governativo.

Il testo approvato contiene l’emendamento a firma dell’assessore Maurizio Marrone, con il quale vengono inasprite le sanzioni con il sequestro amministrativo del mezzo mobile di pernottamento insediato in aree non consentite

Rifondazione solidale con Nicoletta Dosio

Riceviamo e pubblichiamo
Iniziative e presidi di solidarietà si stanno svolgendo in queste ore in tutta Italia a seguito del vergognoso arresto di Nicoletta Dosio, storica attivista No Tav. La Procura Generale di Torino ancora una volta dà dimostrazione dell’ossessione repressiva contro il movimento. Rifondazione Comunista esprime tutta la sua vicinanza a Nicoletta e a tutti gli attivisti No Tav ingiustamente posti a misure di restrittive. Questa sera, 1 gennaio 2020, in occasione della fiaccolata di solidarietà che si terrà a partire dalle ore 18.00 a Bussoleno, saranno presenti Paolo Ferrero vice Presidente del Partito della Sinistra Europea ed Ezio Locatelli Segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Torino.
Basta con la criminalizzazione del movimento No Tav! La lotta non si arresta
Partito della Rifondazione Comunista Torino

Italexit su Embraco: “Inaccettabile stop UE”

Dopo vari tentativi falliti miseramente (tra cui la clamorosa truffa dei manager di Ventures, che hanno usato i soldi del rilancio per comprarsi auto di lusso), adesso anche l’Unione Europea decide di intromettersi nella vicenda Embraco imponendo lo stop alla fusione con la Acc di Belluno.

Embraco e Acc, oltre ad appartenere allo stesso settore (componentistica per frigoriferi), condividono la stessa storia di realtà produttive “sedotte e abbandonate” dai capitali stranieri. La loro chiusura non è stata causata dalla crisi del mercato di riferimento, anzi Whirlpool e Wanbao (gli ex proprietari) registrano profitti e ritmi di crescita record. Il motivo è esclusivamente legato alle recenti delocalizzazioni in paesi dove il costo del lavoro è più basso del 60-70% rispetto all’Italia.
La fusione tra queste due aziende creerebbe un polo internazionale d’avanguardia, garantendo un futuro a più di 700 lavoratori a rischio disoccupazione: tuttavia, essendo coinvolta nell’operazione anche Invitalia (ente pubblico controllato dal Ministero dell’Economia), la Commissione Europea ha bloccato la trattativa perché potrebbe violare le norme comunitarie su concorrenza e aiuti di Stato alle imprese. Tutto questo accade mentre la Acc ha già avviato la produzione per il 2021, ma soprattutto dopo che i governi di Germania e Francia hanno per anni investito decine di miliardi nelle proprie aziende (tramite la KfW tedesca e l’APE francese) senza mai incorrere in sanzioni o richiami dall’Europa.
Italexit con Paragone reputa inaccettabile questa interferenza da parte di Bruxelles, che ancora una volta dimostra di distinguere tra paesi di “serie A” e “serie B” in termini di libertà d’azione. Con queste premesse, inoltre, iniziative come Invitalia sono completamente inutili poiché, operando con una dotazione finanziaria irrisoria e comunque soggetta alla volontà di organismi sovranazionali, si riducono a palcoscenico per i soliti personaggi (tra cui l’immancabile Arcuri) per dire che il governo di turno è vicino alle sofferenze delle imprese. In questo momento storico lo Stato deve tornare ad essere imprenditore e dunque soggetto attivo nell’economia del paese: nei prossimi mesi ci saranno centinaia di vicende simili a quella di Embraco, se l’Italia non si libera immediatamente dal vincolo europeo è destinata a sparire
Italexit con Paragone

Gli auguri del presidente Allasia

“Desidero inviare a tutti i cittadini e le cittadine piemontesi i più sentiti auguri perché il 2020 sia un anno portatore di serenità, progetti costruttivi e segnali positivi di cambiamento”, dichiara Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale. È un auspicio che rivolgo anche per la nostra attività istituzionale, alla vigilia di un anno impegnativo e denso di appuntamenti”.

“Il 2019 si è concluso con un risultato storico: l’approvazione da parte del Consiglio regionale della delibera sull’autonomia differenziata”, continua Allasia. “Con il nuovo anno la nostra regione si appresta ad affrontare una sfida di maturità e serietà nella trattativa con il Governo per il riconoscimento di nuove competenze e – anche se il percorso non sarà semplice – sono certo che servirà a garantire migliori condizioni di efficienza e benessere per tutti i piemontesi. Accanto alle sfide ci sarà spazio anche per i festeggiamenti. Per il Piemonte il 2020 segna infatti un compleanno importante: 50 anni dall’istituzione dell’ente Regione, 50 di presenza a fianco dei cittadini, per il governo e la gestione del territorio. Questo traguardo verrà adeguatamente celebrato con una serie di iniziative volte a ripercorrere tradizioni, eventi, protagonisti e avvenimenti di cronaca che hanno contraddistinto la storia del nostro Piemonte”.

“Ma sarà anche l’occasione – conclude il presidente del Consiglio regionale – per ricordare e illustrare al meglio tutti i servizi e le azioni che la Regione mette quotidianamente in campo a favore dei suoi abitanti, in numerosi ambiti del vivere civile. Con la speranza che si possano presto aggiungere nuove competenze e nuovi servizi, allo scopo di migliorare sempre più la qualità di vita del Piemonte”.

Codice deontologico per gli amministratori regionali

Cirio: “Garantire la trasparenza dell’attività”

“E’ mia intenzione adottare un codice deontologico, sul tipo di quello in vigore per i commissari europei, per garantire la trasparenza dell’attività amministrativa degli assessori, dei consiglieri e dei direttori regionali, in modo che tutti gli incontri con i portatori di interessi vengano certificati”: è la novità annunciata dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno.

“Ci stiamo lavorando in questi giorni, anche alla luce degli episodi tristi che hanno caratterizzato la cronaca recente – ha proseguito – Non appena sarà pronto lo sottoporrò alla Commissione Legalità del Consiglio regionale, e spero che sarà il primo atto concreto di una buona prassi”.

Regione, Pd: “Bene rimpasto ma coinvolgendo competenze”

“Rimpasto? Purché non si faccia con il bilancino tra partner della maggioranza”

REGIONE. PD: “BENE CODICE DEONTOLOGICO MA PARTIAMO DA QUELLO CHE ESISTE GIÀ”.

“Ottima iniziativa ma partiamo da quello che in Italia esiste già. Ad esempio, la Regione Piemonte aderisce ad ‘Avviso Pubblico’: quindi, partiamo dalla Carta di Avviso Pubblico avendo la capacità di adattarla per la realtà piemontese”: con queste parole il Capogruppo Domenico RAVETTI commenta l’annuncio del Presidente Cirio di voler adottare un codice deontologico per i consiglieri regionali.

“Prendiamo spunto anche dalla carta etica approvata all’unanimità dall’ultima Commissione parlamentare Antimafia, e allarghiamo la sottoscrizione a tutti gli assessori della Giunta regionale e ai Dirigenti regionali – aggiungono i Consiglieri del Gruppo Pd Domenico ROSSI e Diego SARNO – Non si può pensare di risolvere tutto delegando alla Commissione regionale Legalità, che è necessaria ma non sufficiente. Serve anche un forte investimento da parte della Giunta”. “Cirio ha parlato anche di rimpasto: bene, purché sia l’occasione di coinvolgere nel governo del Piemonte competenze specifiche per la lotta alle mafie e la promozione della legalità, e non un’occasione per l’ennesimo bilancino fra i partiti della maggioranza” concludono Rossi e Sarno

Napoli (Fi): “Appendino? La svolta la daranno gli elettori”

Riceviamo e pubblichiamo

Come nell’operetta morale leopardiana del Venditore di almanacchi, il sindaco Chiara Appendino rassicura i torinesi che il 2020 sarà l’anno della svolta, cioè migliore del 2019

È così tutte le volte che si arriva a ridosso della notte di San Silvestro: si accendono le speranze per l’anno nuovo. La sola, vera speranza dei torinesi è di scavalcare il 2020 senza danni maggiori e arrivare al sospirato anno elettorale per mandare a casa una giunta che ha provocato molti e gravi danni al tessuto economico e sociale della città.Non mi sorprende la ricandidatura di Appendino. È giusto per un sindaco uscente chiedere il giudizio degli elettori. Mi sorprende, invece, la giravolta funambolica del PD, sulle barricate fino a qualche mese fa e oggi improvvisamente disponibile a intavolare un confronto con il M5s torinese. Di fronte a tanta disinvolta ipocrisia, il centrodestra ha il dovere di reagire chiamando a raccolta le migliori energie sociali della città. Il centrodestra deve costruire, a cominciare dal territorio, un patrimonio di credibilità e di autorevolezza impegnandosi a valorizzare il civismo. E un candidato civico è la scelta lungimirante e di buon senso da cui partire per superare divisioni e incomprensioni. Se restiamo fermi a battere la moneta del sovranismo e del populismo non ci aspetta un grande futuro.

 

Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al Comune

A Iaretti la delega all’Identità piemontese

Dal Piemonte / VILLAMIROGLIO

Il sindaco  Paolo Monchietto ha firmato da alcuni giorni il decreto di nomina con il quale conferisce al capogruppo della lista ‘Progetto Villamiroglio MPP’ Massimo Iaretti a delega alla ‘Identità Piemontese’

 

Si tratta di una delega pressoché unica in tutta la regione subalpina, finalizzata a valorizzare i valori, la storia, la cultura la tradizione, la lingua delle genti del Piemonte.

E non è un caso che venga attribuita in un comune di piccolissime dimensioni, al centro di una zona rurale e collinare, proprio in uno di quei luoghi dove i caratteri della ‘piemontesità’ si sono meglio conservati, pur tra mille difficoltà ed il mutare della società. “Ringrazio innanzitutto il sindaco Monchietto per questa opportunità – dice Massimo Iaretti – adesso si tratterà di lavorare per realizzare iniziative, che saranno concretizzate nelle prossime settimane, di carattere culturale, di recupero della memoria, di salvaguardia della lingua, che vadano a mantenere quel carattere identitario che deve essere proprio di ogni comunità, locale e regionale, e che in Piemonte sta rischiando di andare perento più che in altre realtà. Tutto questo dovrà avvenire senza dimenticare che il Piemonte è una regione d’Italia e l’Italia appartiene all’Europa e che viviamo in una società che è diventata multietnica, multiculturale e multireligiosa, tutti elementi di confronto che sono sicuramente un’opportunità, a patto di non dimenticare chi siamo e da dove veniamo, anziché negarli come si è fatto troppo spesso in passato. L’auspicio è che altri comuni provvedano ad istituire l’assessorato o la delega all’Identità Piemontese”. Massimo Iaretti è anche consigliere delegato alla cultura e turismo dell’Unione dei comuni della Valcerrina e fondatore e presidente del Movimento Progetto Piemonte, ed è profondamente innamorato dell’intero Piemonte, dalle fonti del Toce a Ceva, da Moncenisio al confine tra Monferrato e Lomellina.

Pinerolo, votato il bilancio di previsione

Riceviamo e pubblichiamo

 

Anche quest’anno, ormai è prassi, il Bilancio di Previsione è stato predisposto e votato in dicembre, dando la possibilità all’Amministrazione del Comune di Pinerolo di partire con un quadro operativo chiaro e finanziato. Come sempre  elementi positivi si accompagnano alcune criticità.

 

Per quanto riguarda la spesa corrente, ed in particolare i servizi a domanda individuale (mense, servizi scolastici, pedibus, Istituto Corelli, Teatro Sociale) il 2020 è improntato sulla continuità  sia sotto l’aspetto qualitativo che quello economico. Infatti le tariffe non sono state toccate, sebbene la qualità dei servizi ci sia stata riconosciuta ufficialmente come per quanto riguarda le mense scolastiche, qui la notizia.

La scelta è stata politica: stante la coperta finanziaria corta, a parità di tasse e di qualità dei servizi offerti chi continuerà a soffrire un po’ saranno le manutenzioni delle strade e del verde. E’ stato però predisposto un nuovo contratto e l’inserimento di personale presso gli uffici dei LLP che seguono queste attività: maggiore capacità organizzativa e di controllo sopperiranno, ci si augura, alle ristrettezze finanziarie.

Sul lato della riorganizzazione della macchina comunale quest’anno toccherà alla Polizia Urbana, recentemente rimpinguata di 8 nuovi agenti.

Sul lato investimenti invece l’attenzione è posta a realizzare le opere per cui si è tanto lavorato in questi 3 anni e mezzo.

L’elenco è lungo, qui vengono elencati solo le opere più significative:

Opere già finanziate nel 2019 da realizzare nel 2020:

LAVORI DI ADEGUAMENTO CAVALLERIZZA CAPRILLI 208’000.00
ADEGUAMENTO SISMICO SCUOLA COLLODI 723’000.00
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO SCUOLA COLLODI 766’000.00
ADEGUAMENTO SEDE NINO COSTA 141’000.00
MESSA IN SICUREZZA TRATTO DI CANALE ZONA CASCINA SANTO STEFANO 200’000.00
EX2105000 – COSTRUZIONE LOCULI CIMITERO URBANO IX AMPLIAMENTO E CANALE SCOLMATORE SUL LEMINA 377’000.00

Da oneri di urbanizzazione:

ADEGUAMENTO SISMICO CASA DEL BALILLA 491’460.00
EX2042000 – RIMOZIONE ETERNIT SCUOLA ELEMENTARE/MATERNA RIVA 200’000.00
EX1455000 – BENI MOBILI PER SCUOLE 20’000.00
PALAGHIACCIO – SPESE DI GESTIONE – MANUTENZIONE STRAORDINARIA 50’000.00
EX2016000 – MESSA A DIMORA NUOVI ALBERI 56’186.00
EX1127000 – MANUTENZIONE STRAORDINARIA SU IMPIANTI ILLUMINAZIONE PUBBLICA 68’500.00
COFINANZIAMENTO “PERCORSI CICLABILI SICURI” 559’416.00

Finanziati con alienazioni:

BILANCIO PARTECIPATIVO 100’000.00
SOSTITUZIONE GIOCHI NEI PARCHI 30’000.00
EX6062000 – INTERVENTI SU IMPIANTI SPORTIVI 59’516.00
EX1487000 – ARREDO URBANO 30’000.00
manutenzione straordinaria alloggi erp 30’000.00
MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE E MARCIPIEDI 300’000.00

Finanziati con mutui:

ADEGUAMENTO AUDITORIUM CORSO PIAVE 350’000.00
ADEGUAMENTO LOCALI EX SUMI PER NUOVA SEDE CISS 757’560.00
EX1029000 – RIQUALIFICAZIONE PIAZZA ROMA 950’000.00

Come al solito tantissima scuola con i fiori all’occhiello dello spostamento del CISS (Consorzio Intercomunale Servizi Sociali) presso l’ex università, la nuova Piazza Roma, l’adeguamento per una migliore fruibilità della Cavallerizza Caprilli, Auditorium di c.so Piave e finalmente copriamo il ritardo sul programma elettorale alla voce piantumazione di nuovi alberi e verde in generale.

Con tutto ciò “in cantiere”, far quadrare il bilancio non è stato facile. Le minori entrate superano i 200.000 € (mancati proventi da concessioni cimiteriali e la mancanza, rispetto allo scorso anno, di entrate straordinarie come il basso fabbricato fronte Ipercoop) e le maggiori uscite (incremento del fondo crediti di dubbia esigibilità, nuovo bando mense, spese CED) per 150.000 €.

A fronte di quanto sopra la decisione del gruppo consigliare è stata quella di non dare seguito all’ipotesi di un modesto aumento strutturale sull’addizionale IRPEF. Si trattava di ottenere fra i 300.000 ed i 400.000 €/anno grazie ad un aumento della percentuale dei addizionale IRPEF sugli scaglioni medi e medio-alti che sarebbero costati ai cittadini fra i 20 ed i 30€/anno.

Sebbene l’ipotesi sia stata vagliata con attenzione in quanto avrebbe consentito la certezza di veder finanziate tutte le varie iniziative fin da gennaio (anche quelle che, finora, sono state coperte in corso d’anno come le iniziative per le feste natalizie) si è chiesto all’Amministrazione di proseguire nella virtuosa ricerca di risparmi o aggressione dell’evaso. In sostanza la linea, certamente più faticosa, è quella di operare come fatto per il nuovo regolamento dei mercati e fiere che ha portato nelle casse del comune 75.000€ di tasse non pagate negli anni precedenti dai mercatali nel primo anno di applicazione.

Pertanto l’intera consiliatura 2016-2021 si avvia ad essere, nella sostanza, a carico fiscale invariato.

Per riassumere i punti di forza di questo bilancio sono:

  • Si è fatto fronte ad una riduzione importante delle entrate e ad un incremento di alcune voci di spesa senza ricorrere all’aumento della tassazione (IRPEF)
  • eliminazione completa del contributo discarica
  • indebitamento fortemente ridotto negli anni
  • buona disponibilità di cassa.

Mentre quelli critici sono:

  • Forte incidenza degli oneri di urbanizzazione sulla parte corrente (650.000 €), che inevitabilmente limitano la disponibilità di risorse sul titolo II (investimenti)
  • necessità di reperire risorse nell’arco dell’anno per coprire alcune spese nel secondo semestre del 2020
  • bilancio che necessiterebbe di un incremento delle entrate di tipo strutturale.

Discorso diverso riguarda la TARILa legislazione in materia prevede infatti che l’intero preventivo di spesa presentato dall’azienda che raccoglie e smaltisce i rifiuti vada caricato al contribuente.

In questo preventivo (chiamato Piano Tecnico Finanziario) l’adeguamento di alcune voci comporta un aumento dei costi pari all’adeguamento ISTAT. A pesare è stato però anche l’intervento di un nuovo fattore. Stante la rigidità delle tariffe imposte dall’Autorità, l’anno scorso si era operato col fine di evitare o quantomeno abbassare l’utile (cosa che se da un lato dimostra una buona gestione dell’azienda, dall’altro non è politicamente corretto il far utili sulle tasche dei contribuenti) facendo accollare a quest’ultima le spese di trasporto dei rifiuti all’inceneritore. Quest’anno, con l’approssimarsi di uno stravolgimento del sistema tariffario da parte dell’Autorità preposta, l’azienda non ha cautelativamente ripetuto l’operazione contabile portando così un aumento della tariffa del 3,16%.

Al di là di questo punto oggettivamente problematico, sul quale si inserisce anche il discorso di un adeguato “controllo analogo” (ossia il controllo che l’Amministrazione Comunale deve poter eseguire su un’azienda che opera “in house” esattamente come se operasse lei direttamente) di cui si riparlerà in futuro, il dibattito in Consiglio s’è svolto in piena tranquillità e con l’astensione di due gruppi di minoranza. E’ interessante infatti notare come più che del merito dell’atto che si andava a votare, si sia parlato del futuro del Sindaco… ci piace pensare che l’evidente assenza di criticità fornisca pochi spunti di critica.

Come sempre noi ce la mettiamo tutta e il bilancio sano con un indebitamento sempre più basso a fronte di grandi investimenti in patrimonio pubblico e scuola lo dimostrano… non ci resta che farvi i migliori auguri di buon Natale e felice 2020!

 

M5S Pinerolo

Patto per la Salute, Nursing Up: “Urgente incontro in Regione”

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Il nuovo Patto per la Salute apre alle assunzioni e crea la preziosa figura dell’infermiere di famiglia

 

Delli Carri: “Urgente un confronto in assessorato per programmare le ricadute sulla sanità del Piemonte”

Con il nuovo Patto per la Salute firmato lo scorso 18 dicembre tra Stato e Regioni, si è giunti ad un accordo che avrà ricadute in diversi ambiti della vita lavorativa e professionale di coloro che operano nell’ambito della Sanità Basti pensare che è previsto un aumento ai tetti di spesa, per poter dare seguito a nuove assunzioni, del 5%, arrivando quindi al 10% della spesa contro il 5% di qualche tempo fa, anche arrivando ad un graduale aumento che potrà toccare il 15% sul lungo periodo.

Non solo, nel nuovo Patto per la Salute vengono specificati importantissimi principi come quello della necessaria valorizzazione delle professioni sanitarie, siano essi infermieri, Ostetriche o professionisti della riabilitazione, e si torna anche a parlare di sblocco del trattamento accessorio.

Sono temi fondamentali che è necessario discutere quanto prima in un tavolo di confronto con l’assessorato alla Sanità, per programmare in modo puntuale e proficuo le ricadute che tali decisioni avranno sul sistema sanitario Piemontese.

Per questo il Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie, domanda all’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi di programmare quanto prima una convocazione dei rappresentanti degli infermieri, con i quali iniziare a tracciare un percorso costruttivo e appropriato, per dare seguito alle indicazioni del nuovo patto per la Salute, soprattutto per quel che riguarda le irrimandabili assunzioni, la gestione dei reparti che sono sempre più congestionati e in alcuni casi a rischio chiusura a causa delle razionalizzazioni imposte in questi anni dai direttori generali.

Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up, spiega: “Il nuovo Patto per la Salute porta con sé diverse novità che vanno approfondite in modo adeguato con l’assessorato.

Vi sono importanti aperture ai tetti di spesa che permettono finalmente nuove assunzioni; c’è l’introduzione della figura dell’infermiere di famiglia che crea quel ruolo chiave nella sanità del domani in cui la preparazione dei nostri professionisti potrà essere messa a frutto per i pazienti, soprattutto nelle cronicità, al fianco dei medici di medicina generale. Un ruolo prezioso che permetterà agli utenti di sentirsi meno soli, avendo beneficio dalla grande preparazione degli infermieri.

Se, dunque, le tante sfaccettature introdotte dal nuovo patto della salute hanno fatto parlare lo stesso assessore Icardi di un ‘nuovo inizio per la sanità anche in Piemonte’, è imprescindibile che tale nuovo inizio abbia un percorso di condivisione chiaro, con tempi certi e appropriatezza di applicazione. Per fare ciò è evidente che il primo passo concreto è un confronto con chi rappresenta coloro che ogni giorno negli ospedali piemontesi si scontrano con le tante necessità da affrontare. Facciamo in modo che questa non sia un’occasione sprecata.

Chiediamo dunque, il più velocemente possibile, che l’assessorato ci convochi per creare un piano di applicazione regionale del Patto per la Salute, partendo da assunzioni e appropriatezza degli interventi, che possa davvero aprire un nuovo futuro per la nostra sanità”.