POLITICA- Pagina 521

Decreto sicurezza, la posizione di Grimaldi (SI-LeU)

“Contento che il Consiglio si sia espresso per impugnare il DL, meno che i 5 Stelle lo difendano”

Martedì l’Assessora Cerutti ha dato comunicazioni in aula in merito alla posizione della Regione sul decreto sicurezza. Alcuni giorni fa la Giunta ha fatto sapere di valutare il ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto, dopo l’istituzione di un tavolo di crisi con l’Anci regionale per valutare l’impatto della legge sul territorio. Oggi l’aula ha accolto positivamente questa volontà. Il 18 dicembre scorso il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno che esprime contrarietà rispetto al decreto e impegna a proseguire i programmi di accoglienza avviati dalla Regione. In Piemonte risultano 10.380 persone nei Centri di accoglienza, di cui 5000 sarebbero prive del titolo previsto dal DL, dunque a rischio legalità. A Torino oltre 200 minori non accompagnati rischiano, al compimento dei 18 anni, di uscire dal percorso di accoglienza e finire in strada. Il decreto sicurezza minerà gli sforzi regionali per una distribuzione su tutto il territorio dell’accoglienza e smantellerà gli SPRAR gestiti dai Comuni, che hanno favorito percorsi di integrazione e relazione, ingolfando i Centri di Permanenza per Rimpatri (ex CIE), già luogo di numerose violazioni dei diritti fondamentali delle persone. Impedendo il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi umanitari, avrà inoltre ripercussioni sulla gestione dei servizi sanitari e assistenziali di competenza regionale. “Con questa legge odiosa si vuole negare in modo discriminatorio ad alcuni il diritto fondamentale alla salute, la possibilità di cercare o mantenere un contratto di lavoro, l’accesso ai servizi del territorio (i centri per l’impiego, un conto in banca, gli asili nido e le scuole dell’infanzia) e creare un esercito di invisibili” – dichiara il Capogruppo di LeU Marco Grimaldi. – “Per questo in Piemonte dobbiamo proseguire lungo la strada dell’accoglienza diffusa, continuare a fornire cure e servizi e impugnare il decreto. Sono orgoglioso che il Consiglio abbia sostenuto questa decisione, molto meno che il Movimento 5 Stelle si arrabatti per difendere il decreto sicurezza”.

Tav, Toninelli: “Spreco di denaro. Ne parlerò con la Lega”

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Il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli intervistato da Omnibus su La7 ha detto a proposito di Tav  che  “M5s è sempre stato contro un’opera che è uno spreco di denaro assoluto. Se l’analisi costi-benefici sarà negativa, ne parleremo con la Francia, la Commissione Ue e  all’interno del Governo, e ne parleremo assolutamente con la Lega, senza alcun pregiudizio”. E ha aggiunto: “è importante per me oggi  gestire bene il portafoglio di denaro pubblico, cosa che prima non è mai stata fatta. L’analisi è arrivata. La stiamo analizzando, ci vorranno pochi giorni per dire se è ok”.

Tav, Toninelli: "Spreco di denaro. Ne parlerò con la Lega"

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Il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli intervistato da Omnibus su La7 ha detto a proposito di Tav  che  “M5s è sempre stato contro un’opera che è uno spreco di denaro assoluto. Se l’analisi costi-benefici sarà negativa, ne parleremo con la Francia, la Commissione Ue e  all’interno del Governo, e ne parleremo assolutamente con la Lega, senza alcun pregiudizio”. E ha aggiunto: “è importante per me oggi  gestire bene il portafoglio di denaro pubblico, cosa che prima non è mai stata fatta. L’analisi è arrivata. La stiamo analizzando, ci vorranno pochi giorni per dire se è ok”.

Mala tempora currunt. Anzi, di più

Non mi riconosco più nel nostro Paese. Almeno in una classe politica che non perde occasione per polemizzare ed ascrivere a sé i meriti di  qualcun altro. In una eterna competizione che si chiama campagna elettorale
Mi sento apolide e francamente stanco con desideri di isolamento ed autocensura. Una classe politica che persino sull’arresto di Battisti polemizza. Dopo l’estradizione sarà completa la vittoria dello Stato italiano, come credo dello Stato brasiliano. Eravamo piccoli piccoli quando alle elementari ad educazione civica ci insegnavano che lo Stato è di tutti e fatto da tutti. Ma oramai l’ignoranza è dilagante. Non so se parte dalla società civile ed arriva alla società politica o viceversa. C’ è chi sostiene l’ inutilità dopo trent’anni della vendetta. Ignoranza pura. Lo Stato non si fa vendetta.  Lo stato applica le leggi e la giustizia. Ma mi sa che questa volontà di analisi razionale viene rifiutata dagli stessi nostri governanti. La propaganda è più forte di ogni altra cosa. Di ogni altra valutazione. Come ( ad esempio ) l’unità della nazione intorno allo Stato. Ne parlava all’inizio dell’Ottocento il filosofo idealista tedesco Fitche. Con Di Maio manco pretendiamo che lo conosca. Ma il Matteo lombardo-veneto dovrebbe essere impregnato di cultura e sapere il tedesco. Di contraltare, come una faccia della stessa medaglia, gli  individui della sinistra sbrindellata. Già molto arrabbiati per le manifestazioni i pro Tav non sopportano che Battisti venga definito un terrorista rosso. Sottolineano che il governo del Brasile sarà credibile solo se consegnerà anche  terroristi neri. Si danno la zappa sui piedi. Saranno ulteriormente credibili quando soddisferanno le italiane richieste anche sui terroristi neri. Anche. Da un lato il Matteo Fregolini si dà la medaglia di averlo arrestato . Singoli esponenti della sinistra sbrindellata che cercano giustificazioni per sminuire l’altro. Entrambi con il presupposto del falso. Entrambi con la netta certezza della propria e totale giustezza di un’idea che trova linfa vitale nell’altrui totale ingiusta idea. Lontani dall’ illuminismo. Dividersi  anche sul terrorismo è decisamente demenziale. Magari si guadagna nel breve tempo una manciata di voti, alimentando con la benzina il  fuoco non sacro delle polemiche. Altro nome della ingovernabilità di questo nostro Paese. E a Torino non siamo messi bene. Chiara Appendino si è incontrata con la sottosegretaria Laura Castelli per evitare il dissesto del nostro Comune. Arriverà il commissario? Siamo solo all’inizio di questo nuova tragedia. Il cambio del Sindaco ha semplicemente peggiorato le cose. Non tutta colpa loro. I torinesi hanno scelto un medico ed una medicina assolutamente inadeguati  Dunque è peggiorata la situazione. E l’ unica cosa da non fare è procrastinare le situazioni.  Assessori e consiglieri pentastellati si troveranno un lavoro. Un lavoro vero ancorché tanto lavoro non ci sia . Ma non mi si venga a dire che sei mesi dopo essere stati eletti non avevano capito. O per meglio dire ( forse ) la maggioranza dei pentastellati non aveva capito. Ma i capataz sicuramente avevano compreso e hanno tentato di salvare la situazione.  Ora tutto quello che c’era da vendere è stato venduto. Ed attrarre investimenti stranieri è pressoché impossibile. Così la risposta della Fiat non si è fatta attendere. Dopo questa finanziaria nessun investimento in Italia e dunque a Torino. Strumentale? Forse, ma non abbiamo la controprova. La tragedia rimane tragedia. Non diventa neanche farsa che in sé ha una dimensione di allegria Proprio ma proprio vero che non si può ascrivere solo ai pentastellati il dissesto.  I loro no hanno pesato e pesano come un macigno sulle sorte della. Città. No Tav. No Olimpiadi. No G7. NO è poi ancora NO. Vien voglia da dirgli tenetevi ben forte questi vostri no. No che portano ad un solo grande rifiuto. Il ministro Tria vuole e deve essere non allarmista. Ma in cuor suo sa che l’Italia sta entrando in recessione. Tutta l’Europa sta entrando se non è già in recessione. Meno consumi e  meno produzione. Meno lavoro. Di nuovo lo spettro di una pesante crisi. Ed il reddito di cittadinanza ha fatto il resto. Ovviamente in peggio. Lo ha fatto anche nella sua attuale indeterminazione voluta, tirando a campare fino alle elezioni prossime. Poi vedranno. Così la sommatoria di una crisi europea con una crisi italiana con una crisi di Torino. C’ è uno sconsolante filo che lega la vicenda del rimpatrio del terrorista Battisti con il possibile default del nostro Comune. Mai così profonda crisi sociale economica e politica del nostro sistema ha avuto una classe politica cosi incapace. Altro che mala tempora currunt. Di più, purtroppo.
Patrizio Tosetto

Bocciata la proposta di legge a “tutela del nomadismo e contro l’abusivismo”

Respinta dall’Aula la proposta di legge “Interventi a tutela del nomadismo e di contrasto all’abusivismo” presentata da Gianluca Vignale (Mns), già licenziata con voto negativo a maggioranza dalla sesta Commissione

Nella relazione di minoranza Vignale ha sottolineato  “il tentativo di dare organicità agli interventi a tutela e salvaguardia di chi vive all’interno dei campi attraverso una gestione a livello regionale del fenomeno, oggi gestito dalle singole amministrazioni comunali, anche per contrastare il fenomeno dei roghi”. La proposta di legge prevedeva l’individuazione di campi e di aree di sosta, l’istituzione di un commissario regionale con compiti di tutela dei minori presenti nei campi da soggetti o organizzazioni criminali, identificazione e censimento delle persone, individuazione di campi non autorizzati o abusivi e adozione delle misure per il loro sgombero. Previsti anche presidi di vigilanza attivi 24 ore al giorno per assicurare la sicurezza all’interno dei campi, anche attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici, e criteri di autorizzazione per essere ammessi, diritti e doveri, con particolare riferimento all’obbligo di scolarità per i minori. Nella relazione di maggioranza Marco Grimaldi (Leu) e Nadia Conticelli (Pd) hanno parlato di impianto discriminatorio del testo “che parla impropriamente di nomadi e non di rom e sinti camminanti – hanno detto – mescola competenze nazionali, regionali e territoriali e sovrappone organismi che già esistono e che vanno semplicemente fatti funzionare. Bisogna andare al superamento dei campi”. Nella discussione generale sono intervenuti i consiglieri Davide Bono (M5s) che ha espresso insoddisfazione per non essere arrivati ad un provvedimento condiviso, Andrea Fluttero (Fi), che ha ribadito la necessità di trovare soluzioni concrete al problema dei roghi, e Roberto Ravello (FdI) che ha espresso critiche rispetto alla gestione del fenomeno da parte del centrosinistra.

Servizio ferroviario SFM Torino. Rostagno (pd): “Assessore assicura rispetto termini”

“Nella seduta del Consiglio regionale di oggi ho presentato un’interrogazione a risposta immediata per sapere dall’Assessore ai Trasporti, Francesco Balocco, quali azioni l’Amministrazione regionale intenda intraprendere, per quanto di propria competenza, per assicurare che la procedura di affidamento del servizio ferroviario SFM Torino – “bacino metropolitano” si concluda nei termini stabiliti” ha spiegato il Vice Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Elvio Rostagno.

“L’Agenzia per la Mobilità Piemontese, infatti, il 22 settembre 2018 ha dato atto della conclusione della procedura diretta dell’affidamento del servizio e ha trasmesso agli Operatori Economici Trenitalia S.p.A. e Consorzio Stabile Rail.To la lettera d’invito a presentare l’offerta, indicando quale termine ultimo per tale presentazione il 21 dicembre 2018. Nei mesi scorsi sarebbe stato richiesto dagli Operatori Economici all’Agenzia di posticipare il termine di presentazione delle offerte e la nuova scadenza sarebbe stata fissata al 18 marzo 2019” ha proseguito Rostagno.

“L’Assessore Balocco, nella sua risposta, ha affermato che è stato inevitabile concedere una proroga richiesta da entrambi gli interlocutori e che c’è la sicurezza che gli Operatori Economici rispetteranno i tempi, consentendo all’Agenzia per la Mobilità di valutare le offerte e procedere al contratto. Proprio dell’esito di questa procedura dipende anche la riattivazione della tratta Torino – Torre Pellice” ha concluso Elvio Rostagno.

Servizio ferroviario SFM Torino. Rostagno (pd): "Assessore assicura rispetto termini"

“Nella seduta del Consiglio regionale di oggi ho presentato un’interrogazione a risposta immediata per sapere dall’Assessore ai Trasporti, Francesco Balocco, quali azioni l’Amministrazione regionale intenda intraprendere, per quanto di propria competenza, per assicurare che la procedura di affidamento del servizio ferroviario SFM Torino – “bacino metropolitano” si concluda nei termini stabiliti” ha spiegato il Vice Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Elvio Rostagno.

“L’Agenzia per la Mobilità Piemontese, infatti, il 22 settembre 2018 ha dato atto della conclusione della procedura diretta dell’affidamento del servizio e ha trasmesso agli Operatori Economici Trenitalia S.p.A. e Consorzio Stabile Rail.To la lettera d’invito a presentare l’offerta, indicando quale termine ultimo per tale presentazione il 21 dicembre 2018. Nei mesi scorsi sarebbe stato richiesto dagli Operatori Economici all’Agenzia di posticipare il termine di presentazione delle offerte e la nuova scadenza sarebbe stata fissata al 18 marzo 2019” ha proseguito Rostagno.

“L’Assessore Balocco, nella sua risposta, ha affermato che è stato inevitabile concedere una proroga richiesta da entrambi gli interlocutori e che c’è la sicurezza che gli Operatori Economici rispetteranno i tempi, consentendo all’Agenzia per la Mobilità di valutare le offerte e procedere al contratto. Proprio dell’esito di questa procedura dipende anche la riattivazione della tratta Torino – Torre Pellice” ha concluso Elvio Rostagno.

SALA ROSSA: IL 28 GENNAIO L’ELEZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA

Presidente e vice presidenti del Consiglio comunale di Torino saranno eletti dalla Sala Rossa il 28 gennaio prossimo. Secondo il Regolamento del Consiglio comunale, infatti, l’Ufficio di presidenza resta in carica 30 mesi dal momento del suo insediamento, all’indomani delle elezioni amministrative. L’attuale organismo, composto dal presidente Fabio Versaci, dalla vice presidente Serena Imbesi e dal vice presidente vicario Enzo Lavolta, essendo giunto al completamento di metà mandato, dovrà quindi essere rinnovato. Tuttavia, presidente e vice presidenti sono rieleggibili. 

SALA ROSSA: IL 28 GENNAIO L'ELEZIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA

Presidente e vice presidenti del Consiglio comunale di Torino saranno eletti dalla Sala Rossa il 28 gennaio prossimo. Secondo il Regolamento del Consiglio comunale, infatti, l’Ufficio di presidenza resta in carica 30 mesi dal momento del suo insediamento, all’indomani delle elezioni amministrative. L’attuale organismo, composto dal presidente Fabio Versaci, dalla vice presidente Serena Imbesi e dal vice presidente vicario Enzo Lavolta, essendo giunto al completamento di metà mandato, dovrà quindi essere rinnovato. Tuttavia, presidente e vice presidenti sono rieleggibili. 

Tronzano (FI): “La sanità tradita”

La sanità tradita. Tradita da una giunta regionale a guida Chiamparino che, senza una logica comprensibile, ha già oscurato una eccellenza come l’Oftalmico, spezzettandolo e rendendolo sostanzialmente monco e inutilizzabile. Ora si appresta a trattare i bambini come degli adulti in miniatura eliminando il primo ospedale pediatrico nato in Italia: il #Regina #Margherita #Oirm. Depotenzia inoltre tutto il materno infantile portando i posti letto pediatrici da 270 a 90 e annacquandolo nella Città della Salute. Inoltre, con una delibera di Giunta regionale del 2017 e un atto urbanistico immediatamente successivo della città di Torino, il polo materno infantile, #SantAnna e Regina Margherita, potrà tranquillamente essere abbattuto per costruire degli #appartamenti. Giù le mani dal Regina Margherita e dal polo Materno Infantile.”
Andrea Tronzano
Vicepresidente Gruppo Forza Italia – Consiglio regionale del Piemonte