POLITICA- Pagina 513

Adusbef e Moderati: “Gli incroci monitorati dai T-Red siano dotati di timer”

Riceviamo e pubblichiamo
“Anche l’Associazione dei Consumatori chiede alla Sindaca Appendino di introdurre un conto alla rovescia per misurare la durata della luce gialla.  Mi associo a questa richiesta, da me già formulata lo scorso lunedì in Consiglio Comunale”
La richiesta di introdurre timer con il conto alla rovescia, da me rivolta direttamente alla Giunta lo scorso lunedì in Sala Rossa, arriva anche da Adusbef. La richiesta è rivolta dall’Associazione dei Consumatori direttamente alla Sindaca Appendino: l’introduzione di simili dispositivi per il countdown eviterebbero disagi legati alla durata della luce gialla soprattutto nelle arterie a più veloce percorrenza e a più elevato rischio di tamponamenti. Condivido anche l’invito, espresso da Adusbef sia a livello nazionale sia locale, di procedere alla verifica di quell’anomalia che vede non consentita per diversi chilometri la svolta a destra su alcuni nostri corsi cittadini. Senza regole chiare e in assenza di una totale trasparenza nei confronti degli automobilisti mi risulta impossibile credere che i rilevatori delle infrazioni semaforiche siano stati introdotti da questa Giunta per intenti diversi dalla mera necessità di fare cassa.Non solo mi associo alle domande e alle proposte di Adusbef, ma me ne farò portavoce in occasione della prossima Commissione di approfondimento della mia interpellanza sul tema.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Le vignette di Mellana

Questa settimana una vignetta è dedicata ai piemontesi che hanno potuto apprezzare il raffinato umorismo del loro assessore regionale alla Sanità.
A proposito del mangiare, e bere credo, italiano faccio presente a chi di dovere  che il Moijto per essere tale, tra gli altri ingredienti vuole lo zucchero di canna,  la cui melassa serve a fare il rum cubano e l’angostura che viene prodotta nei Caraibi a Trinidad e Tobago.
Claudio Mellana

Taglio treni, interrogazione in Regione

Riceviamo e pubblichiamo

Il Consigliere Regionale della Lega Salvini Andrea Cerutti, dopo le funeste notizie apprese sul taglio dei treni diretti veloci, e le ultime dichiarazioni, ha deciso di depositare un’interrogazione in Regione Piemonte per avere maggiori informazioni e chiarimenti.

Dichiara il Consigliere Cerutti (Lega): “Se dal 15 dicembre entreranno in vigore i nuovi orari sarà un colpo molto pesante per il Piemonte che verrebbe in parte marginalizzato e perderebbe grandi risultati ottenuti sul piano della mobilità veloce. Infatti, parrebbe che sia Italo Spa (NTV) che Ferrovie dello Stato, intenda sopprimere molte tratte veloci dirette privilegiando una politica commerciale di scalo a Milano Porta Garibaldi. Questo significa una assenza totale di collegamenti diretti veloci ad esempio di Italo verso Venezia e una riduzione del 30% dei treni diretti veloci di Ferrovie verso Milano, Bologna e Firenze”.

Continua Cerutti (Lega): “In un momento in cui la Regione più che mai ha una forte idea nel voler andare ad un’altra velocità  con azioni concrete per portare avanti i lavori del trasporto ad alta velocità quale la TAV; dovrebbe con audacia essere invitata a mediare ed interloquire con queste politiche commerciali che rallenterebbero solo i cittadini della Regione, marginalizzando Torino e il Piemonte intero”.

Torino, ma chi l’ha detto che non sei bella? Però…

Antonello Venditti cantava : Torino ma chi  l’ ha detto che non sei bella ?

Non dirlo a noi che in questa città ci siamo nati e continuiamo ad amarla nonostante tutto  e nonostante tutti.

Ma ammettiamolo fino in fondo : sei proprio peggiorata, dalla pulizia alla quotidiana vivibilità.

Ed ora un altro triste primato: perdiamo posti di lavoro, i nostri figli scappano per studiare o
lavorare ed importiamo malavita organizzata. Barriera di Milano è tra le capitali italiane della Mafia
Nigeriana. E giusto per non farci mancare nulla le bande sono due con tutti i conflitti relativi .

Non bisognava essere dei geni per intuire che qualcosa non andava. Corso Giulio Cesare e Corso
Vercelli sono divisi in territorio per spacciatori. Per anni abbiamo urlato allo scandalo.

Ci veniva risposto: spacciano perché i bianchi le droghe le
comprano e le consumano. Il che vuol dire: dove vai porto pesci. Vuol dire che non si vuole
capire per non contraddire le proprie  ideologiche convinzioni. Vuol dire negare il fenomeno
perché incapaci di affrontarlo.

Vuol dire anche  parlare di solidarietà quando si deve invece reprimere. Il Tribuno di Matteo Salvini aveva
preannunciato rimpatri e censimento dei campi dei Rom, parole parole … Chiara Appendino
aveva promesso: con noi le periferie rifioriranno … parole…parole,,,,
Problemi non solo di oggi. Dai primi anni ’90  centinaia e centinaia di prostitute di
colore ” avamposto ” di organizzazioni criminali. Non solo a Torino, s’ intende.

Tutti i grandi centri e non solo. In Emilia e Romagna con interi quartieri allo sbando nella convivenza civile.

O a Padova dove sono stati costruiti muri per isolare i tossici. Oramai storie di ordinaria follia. Saremmo
ingenerosi se imputassimo tutte le colpe ai politici. Anche di una società civile che pensa solo
ed esclusivamente ai fatti propri. Individui sempre meno preoccupati delle conseguenze dei
propri atti.

La legge non vuole ignoranza. Viceversa l’ ignoranza è portata a giustificazione delle
irregolarità dei propri atti. Mi ha colpito la notizia delle infrazioni elevate dai semafori agli incroci
più pericolosi a Torino. 3 in funzione e 600 multe elevate perché sono passati con il rosso.

Incredibile no ? Una volta si diceva uomo avvisato mezzo salvato. Ergo, ci sono 600 persone a
cui non interessa nulla delle loro infrazioni. Non interessa nulla delle conseguenze. Ignoranza
e mala fede vanno a  braccetto. Sono l’ humus della diffusione della droga e delle varie delinquenze.
Unico antidoto è il sapere.

L’Ocse ha stabilito che abbiamo tra le peggiori scuole d’ Europa e i conseguenti peggiori scolari.

Con il solito ed endemico divario tra Nord e Sud.
La Storia ci insegna, o per meglio dire lo studio della Storia ci insegna, che gli imperi
collassano.

L’impero romano ne è l’esempio. Collassando hanno prodotto nuovi sistemi. Difficile ,
ora, intravedere altre soluzioni sociali. Avviene il collasso e basta. Mi sa che la nostra Citta è sull’orlo del baratro.

Si possono fare altri esempi di ignoranza e di omissione. Si ha conoscenza dell’
immigrazione ma si omettono le sue conseguenze sul quadro democratico. Un esempio per tutti.

La comunità rumena a Torino è censita intorno a 85mila unità. Tre anni fa avrebbe potuto votare e in
massa non l’ ha fatto.

Probabilmente ( oramai ) il 50 % dei Torinesi non sono nati a Torino. Esagero ? Va bene,
diciamolo in altro modo, in molte zone periferiche nelle scuole dell’ obbligo gli studenti sono
non italiani. La cittadinanza  diventa un fatto non solo di principio universale ma , attraverso l’integrazione,

un fatto democratico dunque di sistema. Sarebbe anche una risposta al
decadimento sociale che porta con sé l’uso delle droghe e la criminalita.

Miseria chiama miseria. Miseria economica ed anche ( se non soprattutto) culturale. Troppa
ignoranza imperante. Troppa.  Invece una volta il non sapere era un disvalore. Ora un sub valore. E la
pochezza imperversa nella società civile e nella società politica.

Difficile uscirne. Collassano i ponti. Possono collassare le città intere.

 

Patrizio Tosetto

Sanità, Parco della Salute: è polemica dopo le dichiarazioni dell’assessore

 ICARDI: «FORSE E’ IL MOMENTO DI COSTRUIRE UNA TORRE PSICHIATRICA PER RICOVERARE I RESIDUATI BELLICI DEL PD TORINESE»

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in merito alle polemiche giornalistiche sul progetto del Parco della Salute di Torino, ieri ha dichiarato:

« mercoledì ho passato la giornata al Ministero, incontrando i massimi dirigenti della Sanità nazionale e nessuno mi ha posto questioni sul Parco della Salute. Ho parlato a lungo con il ministro di temi importanti, come il Patto della Salute, fondamentali per i prossimi tre anni della Sanità nazionale. In chiusura, sapendo dell’incontro dei consiglieri regionali Chiamparino e Salizzoni con lo stesso ministro, gli ho chiesto se ci fossero dei problemi e lui mi ha rassicurato, sostenendo che non gliene risultano e che rinnova la sua disponibilità a collaborare. Non vedo, quindi, cosa ci sia da dire, se non che, dopo anni di immobilismo, il progetto è stato finalmente sbloccato da questa nuova Giunta regionale, con l’accordo di tutti i soggetti istituzionali di competenza e ora va avanti per la sua strada, che non esclude una riflessione più ampia sulla migliore collocazione dei reparti dei bambini. Alla luce dei fatti e di quanto, invece, si legge sui giornali, sto pensando di modificare il Piano di edilizia sanitaria con la costruzione di una torre psichiatrica, nella quale ricoverare i residuati bellici della Sinistra torinese».

Gli replica Marco Grimaldi (Liberi Uguali Verdi) “Negli ultimi tre giorni due giorni l’Assessore alla sanità Icardi ci ha spiegato che, a suo dire, facciamo interrogazioni in stile Stasi, che siamo la Pravda e che vuole rinchiudere la sinistra torinese in un ospedale psichiatrico. Io non so – commenta Marco Grimaldi  – che intenzioni abbia davvero Icardi, certo non ci pare che sia nella condizione psicologica adatta ad affrontare il lavoro di confronto necessario al suo ruolo. La sanità impegna l’80% del bilancio regionale: Cirio ha davvero intenzione di lasciarne la gestione nelle mani di una persona che per giorni parla di persone che devono aiutarlo a decidere il futuro del Sant’Anna, salvo infine svelare che queste tre persone non esistono?”.

Cronache dello sfascio

Attivato il Mose e sembra che funzioni. Domanda lecita: e farlo prima?
Per Ilva ed Alitalia il sindacato propone l’ intervento dello Stato salvaguardando l’occupazione.
Encomiabile. Domanda successiva: chi mette i soldi e dove li trovano? Piemonte senza sbocchi
al mare con Genova e Savona isolate. Sarà un caso, ma anche le esportazioni crollano in terra sabauda.

Embraco: salta l’ accordo  e Novi dolciaria è  in alto mare, mentre l’Ad di Unicredit comunica da Londra che ci sono 8000 esuberi di cui 6000 in Italia. Appunto, semplicemente comunica.

I ricercatori del Cnr sono disperati perché dal 2017 li avrebbero dovuti assumere e non ci
sono i soldi per la ricerca. In compenso sono stati spesi 9 miliardi per il  reddito di cittadinanza.
Complimenti Giggino, con la complicità di Salvini e Zingaretti. Purtroppo non finisce qui.
Si credeva che con Toninelli si fosse toccato il fondo. Errore. Parliamo di De Micheli, quota PD ed attuale
Ministro, partendo dalla non nomina del commissario italiano tav alle infrastrutture da
completare come Asti Cuneo. Il silenzio regna sovrano. Ed i No Tav rialzano la testa. Vero,
le opere vanno avanti, ma per forza d’ inerzia e perché l’Europa deve e vuole andare avanti.

Mamma mia. Non è finita. Taglio di treni dell’ alta velocità. Venezia e Roma rischiano di diventare
una lontana chimera. I parlamentari torinesi furibondi. Domanda: ammesso e non concesso che le Ferrovie
dello Stato siano private ( non è così  ma facciamo finta di crederci ) operano in concessione
statale. Il Ministro competente non ha nulla da dire? Niente di niente. Le ultime  discussioni
sul Salva Stati hanno riaperto (anche) la prospettiva di una bancarotta italiana.

Addirittura stanno rientrando imprenditori che avevano spostato le loro attività nei paesi dell’ Est. Si
sta aggravando e negativizzando tutto. Triste dirlo, triste ripeterlo, al problema Italia corrisponde
un problema più profondo in Piemonte, nella nostra regione, dove Torino oramai è sempre in fondo
alle classifiche. Illudersi è frustrante. Prepariamoci al peggio.

 

Patrizio Tosetto

Costanzo (M5S): “Mantenere impegni presi con lavoratori”

Riceviamo e pubblichiamo

“IL LAVORO SI PAGA NON A SUON DI CONFERENZE STAMPA O CON PIANI INDUSTRIALI ROBOANTI MA MANTENENDO GLI IMPEGNI PRESI”

“Il piano industriale presentato in pompa magna da IGI Group investimenti alla stampa e alle istituzioni – afferma Jessica Costanzo (M5S), presente alla conferenza stampa di oggi pomeriggio presso il castello di Parella – è sicuramente ben confezionato. I dubbi e i problemi però, permangono e sono diversi: come si fa a mostrare ottimismo e quando migliaia di lavoratori attendono gli stipendi arretrati da mesi? Si è parlato di ricapitalizzazioni, si sono mostrate cifre e sono state garantite nuove assunzioni a tempo indeterminato, mentre occorreva porre un primo e unico punto all’ordine del giorno: quello della erogazione dei pagamenti ai lavoratori. Su questo e su molto altro invece, le parole dei vertici di IGI Group sono state evasive e lacunose. Evidentemente, la priorità del nuovo Gruppo era quella di mostrarsi solido alle banche e al Tribunale che si pronuncerà il 20 sull’istanza pre-fallimentare. Nulla in contrario, ma non lo riteniamo sufficiente. E’ stata data evidente priorità all’accordo con i 320 creditori per la rinegoziazione del debito, e si è parlato di surroga come unico passo concreto per l’erogazione degli stipendi. Tuttavia non è più sufficiente: sappiamo che per molti lavoratori, vista la natura della loro attività a servizio anche del consorzio, non può essere attivata alcuna surroga dal momento che ci sono dei pignoramenti che bloccano le fatture.

Arrivare a normalizzare il pagamento dei salari – conclude Costanzo – è il primo e imprescindibile punto per poi affrontare tutte le altre questioni.

Disabili: dalle opportunità di lavoro nasce l’inclusione

“Purtroppo talvolta gli enti pubblici non rispettano le quote di assunzione riservate ai disabili. Dobbiamo essere noi i primi a dare l’esempio e pretendere che anche i privati seguano quanto prescritto dalla legge in questa materia. Mi sono già attivato presso la Regione Piemonte affinché noi si adempia integralmente alle disposizioni nelle future assunzioni, in modo che le quote siano precisamente rispettate”. Così Roberto Rosso, assessore ai Diritti civili in occasione della Giornata mondiale delle persone con Disabilità.

“E’ pur vero che il 49,7 per cento delle persone disabili sono impiegate nel pubblico, ma in generale sono ancora troppe le barriere fisiche e morali da abbattere per permettere a questi cittadini una vita più inclusiva e integrata. In questi mesi come assessore ai Diritti civili ho potuto incontrare molte persone che convivono con enormi difficoltà e ho conosciuto realtà virtuose come l’Anglat, Cas’Aglea e la Fand che si adoperano per dare voce a chi tutti i giorni si scontra con la discriminazione, ma anche per trovare soluzioni ai numerosi problemi, dai parcheggi all’accesso al lavoro”.

Il rapporto Istat ‘Conoscere il mondo della disabilità’, presentato  a Roma, “ci fa capire – aggiunge Rosso – quanto ancora ci sia da fare e quali siano le sfide che ci aspettano per garantire una vita dignitosa a queste persone che dimostrano di essere un esempio di forza per tutti”.

Dai dati emerge infatti che oltre tre milioni di persone in Italia sono disabili, più di seicentomila vivono in situazioni di isolamento. In due milioni di famiglie c’è una persona con limitazioni gravi e molto spesso questi nuclei familiari fanno fronte ai bisogni di assistenza e alle spese da soli. Famiglie che faticano a conciliare vita lavorativa e cura della persona, che si appoggiano spesso a una rete informale di aiuti i cui servizi sono però a pagamento. Anche dal punto di vista lavorativo la situazione non presenta dati confortanti, infatti solo il 31,3% dei disabili tra i 16 e i 64 anni ha un impiego.

“Su questo fronte – spiega l’assessore – mi sono sincerato che le Apl (Agenzie per il lavoro) possano inviare le comunicazioni in merito a concorsi e opportunità di lavoro per le categorie protette alle associazioni preposte, in modo da far circolare il più possibile le informazioni. Inoltre, da pochi giorni sul sito ‘Piemonte lavoro’ sono state inserite le voci su titoli di studio e qualifiche posseduti dagli iscritti alle categorie protette, due criteri che possono rivelarsi particolarmente utili alle imprese in cerca di personale”.

Regione, varato l’assestamento di bilancio

Più risorse per l’edilizia scolastica e le borse di studio universitarie, per le persone in situazione di fragilità e il riassetto idrogeologico, per le province e i commercianti vicini a cantieri a lungo termine, per gli studenti dei comuni montani.

Sono solo alcune delle decisioni assunte nell’assestamento di bilancio approvato  in Consiglio regionale con i voti della maggioranza.

Su proposta della Giunta regionale e della maggioranza sono stati stanziati 12,5 milioni a sostegno delle persone in situazione di fragilità (extralea); 1 milione per l’edilizia scolastica, cui si sono aggiunti altri 3 milioni su proposta di Fratelli d’Italia; 600 mila euro a sostegno delle cooperative e altrettanti a favore delle proloco; 1,65 milioni per le province; 1 milione per le consulenze alle aziende in difficoltà; 1,1 milioni per rimborsare i danni causati dai selvatici, cui sono stati aggiunti altri 800 mila con un emendamento del Pd.

E’ stato anche approvato un emendamento della Lega di 400 mila euro per finanziare gli abbonamenti ai mezzi pubblici degli studenti delle scuole superiori che vivono nei comuni montani;

Su proposta delle opposizioni sono state incrementate di tre milioni le risorse per il riassetto idrogeologico; altrettanti sono stati proposti da Luv per garantire la copertura di tutte le borse di studio universitarie; 500 mila euro, con un emendamento del M5s, vanno ai commercianti danneggiati dai cantieri a lungo termine; 150 mila sosterranno il Sacro monte di Oropa su iniziativa della Lega.

Le risorse recuperate dalla capitalizzazione di Finpiemonte e destinate al 2021, pari a 56 milioni di euro, sono state anticipate al 2019 e 2020, su proposta del Pd, a sostegno del sistema economico; 66 mila euro andranno, grazie a un emendamento di Fi, al soccorso alpino per ricostituire la spesa storica. Procedure più snelle, proposte sempre da Fi, permetteranno l’utilizzo più veloce di risorse del fondo di riserva per la protezione civile e per sostenere gli interventi di emergenza delle province nell’esercizio delle funzioni trasferite dalla Regione, ad esempio in seguito a frane sulle strade, a viabilità alluvionata, e altre emergenze; 4 milioni, infine, sono stati destinati alle Atc con un emendamento del Pd.

Il presidente del Consiglio Stefano Allasia ha ringraziato consiglieri e funzionari per l’andamento del dibattito: “L’assestamento del bilancio è un traguardo importante per il Consiglio, spero che sia di buon auspicio per una dialettica futura tra maggioranza e opposizione sempre più  costruttiva”.

Il capogruppo Pd Domenico Ravetti ha stigmatizzato l’assenza del presidente Cirio al momento del voto e attribuito all’assessore al bilancio Andrea Tronzano “una condizione di solitudine dalla sua stessa maggioranza. Noi non abbiamo fatto ostruzionismo sul provvedimento”, ha aggiunto, annunciando una opposizione più dura su altri temi come l’ “allontanamento zero”, la ludopatia e l’ambiente.

“Non mi sono mai sentito solo, ho sempre avuto l’apprezzamento della maggioranza e della giunta”, ha risposto Tronzano. “Con questo assestamento si conclude un periodo di assopimento della Regione e si apre l’era del centrodestra”,  ha aggiunto.

Apprezzamento è venuto dal capogruppo della Lega Alberto Preioni: “Sono soddisfatto del lavoro prodotto dal nostro Gruppo, grazie al quale sono ora previsti, nel prossimo biennio, investimenti pesanti in settori nevralgici che tradizionalmente soffrono, quali l’edilizia scolastica, lo sport, con una nuova attenzione alle zone montane”.

“Grazie al nostro lavoro, sono stati raggiunti importanti risultati”, commenta la capogruppo del M5s Francesca Frediani. “Tuttavia riteniamo il provvedimento nel suo complesso poco soddisfacente: In sede di bilancio di previsione ci daremo l’obbiettivo di finanziare adeguatamente tutti i temi importanti per i piemontesi”.

L’esame degli ordini del giorno collegati è stato rinviato alla prossima seduta del Consiglio regionale.

Traffico e viabilità in zona Stadio Olimpico: quali soluzioni?

Riceviamo e pubblichiamo

Giovedì 5 dicembre ore 21. Sala dei Centomila – c.so Orbassano 192/a, Torino

Lista civica “La Piazza”

Ne parliamo nel nuovo appuntamento de “I giovedì de La Piazza”, con i cittadini interessati insieme a Stefano Manelli (esperto di Ingegneria dei Grandi Eventi per Citec Italia). Sono stati invitati a partecipare Maria Lapietra (Assessore ai Trasporti, Infastrutture e Mobilità, Città di Torino), Luisa Bernardini (Presidente Circoscrizione 2) e Davide Ricca (Presidente Circoscrizione 8).

Oltre 350 cittadini di Santa Rita e dintorni attraverso una petizione presentata e illustrata a luglio 2019 in Commissione Urbanistica e Ambiente, hanno chiesto al Comune di realizzare uno studio di fattibilità relativo alla gestione del traffico locale, per rendere più fruibili i luoghi e per ridurre l’inquinamento ambientale in occasione dei grandi eventi allo Stadio Olimpico e PalaAlpitour.

Ma ad oggi non è ancora stata avviata alcuna azione.

La Piazza, che ha per prima promosso la petizione, intende riportare l’attenzione sul tema organizzando una serata di confronto tra cittadini, esperti e istituzioni.