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Lanzo presiede la Commissione Autonomia

Si è insediata oggi 30 luglio la Settima Commissione Autonomia, istituita dal Consiglio regionale del Piemonte il 7 luglio. Nella sua prima riunione, la Commissione ha eletto l’ufficio di presidenza: presidente Riccardo Lanzo (Lega, 21 voti), vicepresidenti Domenico Ravetti (Pd, 10 voti) e Davide Nicco (Fdi, 12 voti).

Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ha spiegato che lo scopo è quello di rendere il Piemonte una Regione più autonoma, con maggiori competenze: il percorso non sarà semplice ma Allasia si è detto certo servirà a garantire migliori condizioni di benessere ed efficienza a tutti i piemontesi, nel segno della sussidiarietà.

Per il neo presidente della Settima Lanzo, non solo si tratta, ai sensi della Costituzione, di portare avanti le istanze di autonomia differenziata nei confronti del governo centrale. Nel lavoro della “Autonomia”, si opererà anche nei confronti degli Enti locali piemontesi, per un maggiore e migliore raccordo tra le loro attività e quelle della Regione.

Lista civica “la piazza”: “Noi presenti nel 2021”

Con piacere notiamo che nel Centro-sinistra si rincorrono le dichiarazioni di chi vorrebbe coordinare le liste civiche e le forze della società civile che sono in grado di lavorare ad un progetto comune, in vista delle prossime elezioni amministrative del 2021.

Noi della lista civica La Piazza fin dal 2011 lavoriamo sul territorio della Circoscrizione 2 e, da allora, con orgoglio non abbiamo mai smesso di stimolare la partecipazione politica dei cittadini e di rappresentarli nelle istituzioni attraverso i nostri eletti.

Anche il 2021 ci vedrà protagonisti con una nostra lista in Circoscrizione 2 – Torino, con la nostra esperienza e con la nostra presenza di persone sul territorio, come sempre disponibili a contribuire al progetto che si va costruendo tra le forze che si riconoscono nel nostro metodo di azione politica e nei nostri valori: partecipazione, dignità della persona, solidarietà verso gli ultimi, antirazzismo, antifascismo e rispetto dell’ambiente.

 

Lista civica LA PIAZZA

M5S: “Terremo alta l’attenzione su Manital”

“La risposta all’interrogazione della nostra deputata Jessica Costanzo – afferma Massimo Fresc, consigliere comunale del M5S a Ivrea – non fa che confermare l’allarme sull’ex-colosso del Facility management con sede in via Di Vittorio. 

Come gruppo consiliare M5S a Ivrea, terremo alta l’attenzione sulla vicenda Manital e in particolare sulle ripercussioni nei confronti dei lavoratori del nostro territorio interessati dalla procedura fallimentare. Siamo in continuo contatto con i deputati del territorio e seguiamo da vicino la procedura di amministrazione straordinaria”.
“Dall’insolvenza della controllante Manitalidea – continua Fresc – si è purtroppo scatenato un effetto-domino: a cascata c’è stata l’insolvenza del consorzio, che a sua volta non ha quindi più pagato i diversi consorziati coinvolti nelle attività produttive, i quali non hanno potuto pagare le maestranze”.
“Siamo vicini alle migliaia di lavoratori privati del loro stipendio per troppi mesi, e non abbasseremo la guardia finché tutto l’insoluto non sarà stato debitamente versato” conclude Fresc.

“Un ennesimo regalo ai cacciatori”

Riceviamo e pubblichiamo / CACCIA:   LA REGIONE LIBERALIZZA PER I CACCIATORI LE STRADE INTERDETTE PER RAGIONI AMBIENTALI

“Ennesimo regalo ai cacciatori dalla maggioranza di centrodestra che determinerà l’aumento esponenziale dei danni all’agricoltura”

 

Il Tavolo Animali & Ambiente, cui aderiscono le Associazioni ENPA, LAC, LAV, Legambiente L’Aquilone, LIDA, OIPA, Pro Natura e SOS Gaia, apprende con sgomento che il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato con i voti della maggioranza di centrodestra filovenatoria la  proposta di legge 41 che prevede l’utilizzo di mezzi motorizzati su strade interdette per ragioni ambientali, (particolarmente fragili quelle di montagna), non solo ai soggetti incaricati ad esercitare operazioni di controllo faunistico, ma anche ai cacciatori.

Come ormai tutti sanno, tranne i nostri amministratori regionali (o fingono di non sapere), la caccia è la prima causa dell’aumento dei danni alle produzioni agricole e degli incidenti stradali.

Pensare di favorire il contenimento dei cinghiali attraverso la possibilità offerta ai cacciatori di accedere alle strade interdette per ragioni ambientali modificando la L.R.n.32/1982 che regola la conservazione del patrimonio naturale e dell’assetto ambientale è perlomeno illusorio.

Le mute di cani utilizzati dalle squadre di caccia al cinghiale, oltre ad avere impatti importanti sulle altre specie selvatiche, stanano i gruppi di cinghiali dalle aree boscate dove non causano danni e ne determinano la dispersione sul territorio. I cacciatori abbattono solitamente gli esemplari adulti di maggiori dimensioni perché producono una maggiore quantità di carne. Gli esemplari giovani vengono raramente presi di mira perché saranno le prede dell’anno seguente. Il branco è abitualmente condotto dalla femmina anziana (quella di maggiori dimensioni) che solitamente è tra le prime vittime. Essa, con messaggi ormonali, riesce a regolare quella che gli studiosi chiamano “sincronizzazione dell’estro” delle femmine giovani.  La sua uccisione determina la destrutturazione del branco, la dispersione dei giovani, la formazione di nuovi branchi e l’anticipazione del periodo fertile dei soggetti giovani.  La specie aumenta il tasso riproduttivo e compensa in breve tempo le perdite con il risultato che il  numero complessivo  degli animali aumenta invece di diminuire.

All’aumentare degli abbattimenti aumentano proporzionalmente  anche i danni.  

La Regione ha così anteposto il divertimento e “l’occupazione militare” del territorio da parte di una minoranza armata agli interessi dei coltivatori e di tutti gli altri cittadini.

Con la dispersione dei cinghiali causata dalla caccia e dalle attività di controllo aumentano gli attraversamenti stradali e gli incidenti e i fenomeni di colonizzazione delle aree periurbane e urbane.

Proprio lo scorso 20 giugno 2020 il “Tavolo Animali & Ambiente” ha realizzato il convegno on line

“CINGHIALE è ora di cambiare. La parola alla scienza. Strategie diverse per una convivenza pacifica con la fauna selvatica” che ha ampiamente motivato il fallimento delle azioni di contenimento del cinghiale attraverso gli abbattimenti e illustrato quali dovrebbero essere le azioni corrette per affrontare il problema dei danni prodotti dalla specie.

Gli interessati possono rivederlo al link  http://www.animaliambiente.it/convegnocinghiale2020.html

Giova ricordare che il cacciatore è l’unico soggetto che non ha interesse a vedere ridotto il numero dei cinghiali sul territorio!

L’approvazione dell’ordine del giorno proposto dal Movimento 5 Stelle volto ad attivare “programmi di sperimentazione che permettano l’allontanamento e il contenimento degli ungulati con metodi innovativi non cruenti” suona come una presa in giro perché i metodi ecologici e preventivi sono previsti dalla legge, esistono e sono efficaci e dovrebbero essere anteposti agli abbattimenti.

Per il Tavolo Animali & Ambiente                                         

Roberto Piana

LAC – Lega Abolizione Caccia

Alpignano eco-logica, futura e solidale

Riceviamo e pubblichiamo / Definite le tre nuove liste che sosterranno la candidatura a sindaco di Steven Palmieri 
 
Alpignano Eco-logica, Alpignano Futura e Alpignano Solidale: sono queste le tre nuove liste elettorali nate dal progetto “Facciamo squadra per Alpignano” che sosterranno la candidatura a sindaco di Steven Palmieri. 
Le tre liste rappresentano altrettanti punti chiave: l’attenzione all’ambiente, alla mobilità sostenibile e alla digitalizzazione; la volontà di innovare non solo attraverso nuovi strumenti, ma dando spazio a nuove energie in politica, in particolare i giovani e le donne; l’obiettivo di costruire una città inclusiva e solidale che non lasci indietro nessuno.
“ Queste liste si ispirano ai valori che più ci accomunano e che stanno alla base del gruppo che ha dato vita al progetto e che ne costituisce il cuore pulsante – dichiara il candidato sindaco Steven Palmieri –  Il richiamo alla città in ogni lista è un modo per sottolineare ancora una volta che la nostra è una proposta concreta fatta da alpignanesi per gli alpignanesi”.
Già definiti anche i tre simboli: quello di Alpignano Eco-logica richiama il profilo del Musinè, quello di Alpignano Futura, attraversato da una freccia che punta verso l’alto, rappresenta il focus sull’innovazione e sulle nuove generazioni, infine Alpignano Solidale ha al centro un cuore, a significare l’attenzione ai temi dell’inclusione sociale, dalle famiglie alle fasce più fragili della popolazione.
“ Abbiamo lavorato sodo per definire questi simboli e siamo molto fieri di poterli renderli pubblici già a luglio, perché questo dimostra la forte comunanza di intenti della nostra squadra, cosa tutt’altro che scontata, e per la quale ringrazio tutti i miei compagni di viaggio – aggiunge Palmieri –  Le tre liste sono il biglietto da visita del nostro progetto; siamo già al lavoro per ultimare il programma che conterrà tutte le nostre proposte per la Alpignano di oggi e di domani, da costruire insieme giorno dopo giorno”.

Locatelli (Prc-Se): “vanno accertate responsabilità su emergenza Covid”

“Un diversivo la commissione di indagine bipartisan”

“Evitiamo di illudere i cittadini che si possa arrivare ad accertare errori e responsabilità su quanto accaduto in fase di emergenza Covid con un diversivo. L’insediamento bipartisan  di una commissione di indagine in seno alla commissione sanità della Regione Piemonte, dopo aver negato la costituzione di una commissione di inchiesta, è un’arma spuntata che porterà poco o nulla” dichiara Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino. “Lo dico – continua Locatelli – – anche alla luce della mia decennale esperienza di Consigliere regionale di opposizione alle Giunte Formigoni in Lombardia riguardo l’istituzione di commissioni  innocue destinate a non concludere nulla. Ragion per cui mi sembrano del tutto fuori luogo le dichiarazioni di soddisfazione rilasciate dal Pd che ha ottenuto con voto unanime la presidenza di una commissione priva di poteri effettivi, sottoposta al controllo numerico della maggioranza di centrodestra che governa la regione. Una commissione che è un contentino poco rispondente alla domanda di accertamento di errori e responsabilità riguardo la gestione dell’emergenza in Regione Piemonte e le scelte di taglio della sanità pubblica che sono state perseguite nel corso degli anni da schieramenti di centrodestra e centrosinistra. Errori e responsabilità che, per quanto ci riguarda, con particolare riferimento a quanto accaduto nelle Rsa, abbiamo chiesto di perseguire tramite un esposto su cui la Procura della Repubblica ha aperto un filone di inchiesta”.

Scuola, Ruffino (Fi): “Cambio di passo o sarà cataclisma”

“Sulla riapertura delle scuole regna il caos. Famiglie e studenti sono stati abbandonati a loro stessi, gli enti locali non hanno ancora avuto indicazioni precise per la ripartenza.

Il sindaco di Rivoli (Torino), Andrea Tragaioli – ad esempio – è stato costretto a scrivere nuovamente una lettera al premier Conte e al ministro Azzolina per chiedere immediati chiarimenti sulle regole per l’avvio del nuovo anno scolastico.
Serve un percorso concordato, con il tempo scuola definito, con il tempo pieno garantito dal Ministero, con il servizio mensa e con un supporto ai costi di trasporto per la ‘Scuola Diffusa’ sul territorio.
Mancano meno di 50 giorni al 14 settembre e non abbiamo alcuna certezza, solo confusione, polemiche, un ministro presenzialista che non dà risposte chiare, un governo che persevera con la logica del rinvio.
Serve un cambio di passo immediato, oppure rischiamo di avvicinarci a grandi passi verso un vero e proprio cataclisma”.
Lo afferma in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.

Conformismo e vecchie ideologie

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IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Albisola Marina, vecchia meta dei torinesi nel secolo scorso,  ospiterà l’11 esima edizione di “Parole ubikate in mare“ sul tema “Libertà e rinascita“ con incontri con Moni Ovadia, comunista e nemico dichiarato di Israele, Dario Vergassola, Gad Lerner e Marco Revelli. La rassegna  è organizzata dalla libreria Ubik di Savona che ha da sempre un preciso orientamento politico  che non hanno più neppure le librerie Feltrinelli divenute molto più liberali 

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E’ evidente  l’identità  politica d’insieme che sarebbe accettabile, se non ci fosse come promotore anche il Comune di Albisola che dovrebbe rispettare certe regole. Una cultura a senso unico non è vera cultura perché la cultura è fondata sul confronto di opinioni. Dove  tutte le idee sono eguali o molto simili – diceva Mario Soldati – la libertà incomincia a mancare. Solo un vero pluralismo di idee può consentire ai cittadini di farsi un’idea personale fuori dal conformismo. E come si possa parlare di libertà e rinascita con personaggi ormai logorati dagli anni e dalla astiose polemiche che hanno provocato , appare un mistero. La rinascita, non si sa bene da cosa, può derivare, come diceva Gobetti, dalla diversità di idee che faccia nascere nuove idee. E’ strano che queste passerelle a senso unico trovino ancora gente disposta a dedicare loro una serata: sono la ripetizione delle solite, intollerabili sceneggiate televisive condotte da Lilli Gruber. E da quanto si sa,questi signori imperverseranno nel Ponente Ligure per tutto agosto invitati e ospitati da molti Comuni. Forse è davvero ora di cambiare aria, la libertà e la rinascita può arrivare solo dal ricambio o almeno da un’aggiunta di idee discordanti. Altrimenti c’è puzza di regime, non c’è affatto profumo di libertà. C’è odore di vecchie ideologie tramontate, un Amarcord degli anni 60 e 70 che nessuno che li ha vissuti, può rimpiangere.
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scrivere a quaglieni@gmail.com

Caso Manital, cosa sta succedendo?

“Il Governo ci ha comunicato l’avvio della procedura di amministrazione straordinaria nei confronti di Manitalidea spa a seguito della dichiarazione dello stato di insolvenza da parte del Tribunale di Torino il 4 febbraio scorso” afferma Jessica Costanzo, deputata M5S prima firmataria dell’interrogazione al Mise su Manitalidea spa a cui il Governo ha dato risposta.

“Per quanto riguarda quest’ultima – prosegue Costanzo – il quadro scoperto dal Tribunale è come sospettavamo sconcertante: erogazione dei pagamenti ai lavoratori e contabilità generale ferme al 30 settembre 2019, due sole unità operative rimaste (il direttore amministrativo e il responsabile della contabilità),  indisponibilità di tutti i conti correnti bancari oggetto di pignoramento da parte di oltre 100 creditori.
I Commissari hanno agito subito per aggiornare la contabilità generale e liberare, con grandi difficoltà, i conti correnti dai pignoramenti. Sono poi stati organizzati incontri con i clienti per migliorare la qualità dei servizi ed evitare, soprattutto, le rescissioni contrattuali.
Va detto che i dipendenti di Manitalidea a partire dal 4 febbraio 2020, ricevono regolarmente lo stipendio nonché le spettanze dovute, mentre per il pregresso, trattandosi di credito concorsuale, si dovrà attendere un po’ di lo stato passivo, la cui prima udienza di verifica si è tenuta il 9 luglio 2020″.

“Va poi chiarito – specifica Costanzo – che la procedura straordinaria ha riguardato solo Manitalidea SPA e non anche il Consorzio Manital, comunque controllato dalla prima per il 93 per cento. Questo purtroppo significa che i Commissari non dispongono attualmente di un alcun potere di gestione del Consorzio, ma solo di Manitalidea Spa. Il Consorzio è purtroppo una questione a parte, distinta da Manitalidea, e però di grande rilievo visto il suo peso in una serie di servizi erogati in tutt’Italia e fondamentali in epoca Covid (pulizie nelle scuole e in vari enti pubblici, ad esempio). Il problema è che dipendendo il consorzio da Manitalidea spa, le difficoltà finanziarie di quest’ultima si sono ripercosse sul Consorzio:  dall’insolvenza della controllante Manitalidea si è avuta a cascata l’insolvenza del consorzio, che a sua volta non ha quindi più regolarmente pagato i diversi consorziati coinvolti nelle attività produttive, i quali non hanno più potuto pagare le maestranze”.
“In ogni caso – chiarisce Costanzo – i Commissari hanno agito con tutte le loro prerogative e  dei risultati si sono ottenuti: Manitalidea ha provveduto innanzitutto a pagare le spettanze correnti ai consorziati, salvaguardandone l’operatività e scongiurandone il fallimento, e si è ottenuta la rimozione del consiglio di amministrazione in carica. E’ stato anche ristabilito un dialogo con importanti committenze (quali le scuole della Campania) per assicurare il riavvio delle attività ad oggi sospese. Infine, ottenendo provvedimento di sospensiva, si è  impugnato il procedimento di esclusione da importanti gare Consip («Caserme», «Beni Culturali» e «Sanità»).

“Ora – conclude Costanzo – il MiSE ha garantito che nell’ambito dei propri poteri di vigilanza e adottando ogni iniziativa di competenza, continuerà a monitorare la situazione al fine di rassicurare i lavoratori e mantenere i livelli occupazionali”.

Indagine Covid, Gallo-Valle (Pd): “Non è un tribunale”

 “Oggi finalmente si è insediato il Gruppo di Lavoro che si occuperà dell’indagine sul Covid-19, del quale sono stato designato coordinatore.

Sono molto soddisfatto perché, come ho più volte ribadito nei mesi scorsi, sarà uno strumento importante non solo per accertare i fatti, ma anche per elaborare linee guida importanti che ci consentiranno di affrontare il prossimo autunno e eventuali nuove ondate del contagio. Abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei piemontesi e dobbiamo lavorare per costruire le migliori condizioni sanitarie possibili” afferma il Consigliere regionale Pd Daniele Valle, Coordinatore della Commissione.

“L’indagine – spiega il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo – ci consentirà di confrontarci per migliorare la sanità nella nostra Regione e comprendere che cosa possa e debba essere modificato in questo campo. Potremo verificare lo stato dell’arte della nostra sanità e ridisegnarla. Abbiamo voluto con forza questa indagine perché capire che cosa non ha funzionato e quali errori sono stati commessi durante la pandemia potrà aiutarci a non ripeterli e a rispondere tempestivamente alle emergenze future. Nessun processo, quindi, ma una collaborazione costruttiva per migliorare il sistema sanitario”.