“La sventurata vicenda del grattacielo Regione serva da esempio”
Igor Boni (candidato primarie del centrosinistra per Radicali Italiani/+Europa):
Concordo con la proposta di Giorgio Donna (ex assessore comunale al bilancio e pianificare nella prima Giunta Castellani) di individuare un “project manager” che si assuma la responsabilità di gestire il progetto del nuovo “Parco della Salute”.
La Regione Piemonte dovrebbe fare tesoro dei suoi errori, testimoniati in modo visibile dal grattacielo della Regione Piemonte, che si trova proprio accanto a dove dovrà sorgere il Parco della Salute.
La Regione volle gestire tutta la fase di costruzione del grattacielo basandosi unicamente sulle sue strutture tecniche, che si sono dimostrate inadeguate.
Ora la Regione ha investito della responsabilità del “Parco della Salute” l’Azienda Ospedaliera “Città della Salute”, che ha chiaramente una diversa “mission” e non è costituzionalmente in grado di gestire un’opera così rilevante.
Ci vuole, invece, un soggetto terzo, che fa quello di mestiere, per gestire tutte le fasi del progetto, assumendosene le responsabilità.
Siamo agli inizi del cammino. C’è tutto il tempo per fare le scelte giuste. Senza presunzioni e approssimazioni che (il grattacielo insegna) alla lunga costano molto care all’intera comunità piemontese.
Dipenderà da quali persone andranno a votare. I conti ( politici ) sono presto fatti: Lavolta, diciamo così, forte tra la gente comune e Stefano lo Russo che ha ottenuto il 50% degli iscritti al Pd. Visto così, incredibilmente, avrebbe più fiato Lavolta. Con buona pace di Igor boni ( professione candidato) ed il civico… Manca il pezzo di Azione, Moderati e Italia viva. Ne vedremo delle belle. Un paio di liste tra “siamo più a sinistra di tutti ” e siamo solo noi che difendiamo i diritti civili. I pentastellati forse se c’ è bella stagione andranno in Val Susa a fare un po’ di caciara.
Nel commercio, tra le partite IVA, i professionisti, il mondo della ristorazione, del turismo e delle palestre si è perso oltre il 50% del fatturato. In questi ultimi dieci anni molti non hanno fatto la loro parte, molti grandi manager hanno pensato più a se stessi che agli interessi di Torino.