POLITICA- Pagina 450

Forza Italia: “Una commissione infanzia nel Chierese”

I Consiglieri Comunali di Chieri Rachele Sacco e Tommaso Varaldo hanno chiesto con una mozione, che sarà discussa nel Consiglio Comunale del 30 luglio, la costituzione della Commissione per l’Infanzia e l’Adolescenza del Chierese.  Per i Consiglieri “E’ necessario riaffermare la centralità della famiglia e la tutela dei minori” 
“Le inchieste sul sistema degli affidi e delle case famiglia stanno facendo emergere una situazione allarmante: un sistema che specula sulla pelle dei bambini tramite uno stretto legame politica-affari-servizi sociali. Non solo Bibbiano, Torino e altri casi ma qualche giorno fa anche a Pinerolo è stata revocata la concessione a una struttura per minori. La magistratura ha il compito di punire i colpevoli, i giornalisti di condurre le inchieste e la politica ha il compito di legiferare e deve pretendere trasparenza: questo settore muove quasi 4,5 miliardi di euro ogni anno, 12 milioni di euro al giorno, ma a livello nazionale non esiste nemmeno un registro dei bambini dati in affido. Si parla di 50mila bambini allontanati dalle famiglie e 100mila bambini destinati ai servizi sociali. Sono numeri che impongono trasparenza e vigilanza” affermano Rachele Saccco, Capogruppo di Progetto Per Chieri Salviamo l’Ospedale, e Tommaso Varaldo, Capogruppo di Forza Italia e Coordinatore Provinciale dei giovani azzurri
“Seppur riconoscendo il lavoro svolto da molti operatori del settore con professionalità riteniamo fondamentale e urgente una riforma del sistema nazionale e regionale – continuano i Consiglieri Comunali – Tutte le realtà che sui territori operano con i minori dovrebbero sedere a uno stesso tavolo per poter cooperare e condividere iniziative e segnalazioni perchè stiamo attraversando una fase di transizione in cui occorre tenere alta la guardia. Per questo chiediamo la costituzione di una Commissione consultiva e di rappresentanza del Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali del Chierese denominata “Commissione per la trasparenza, la vigilanza e la cooperazione per l’infanzia e l’Adolescenza” alla quale potranno partecipare i Comuni, l’Asl, la scuola, le forze sociali, associative, del volontariato che nel chierese operano con i minori. La principale finalità di questa Commissione – concludono i Consiglieri – è creare un organo territoriale di trasparenza, vigilanza e cooperazione per la tutela dei minori”

Rider, Artesio: “Il Comune li dimentica”

Riceviamo e pubblichiamo

Recente la notizia di un accordo esemplare per 200 rider fiorentini precari che saranno assunti con contratto subordinato e su parametri dei contratti nazionali della categoria Merci e logistica.

L’interlocutore datoriale è Runner pizza, i sottoscrittori le OOSS, il luogo di relazione il Comune di Firenze che, attraverso il Sindaco Nardella e l’assessore Vannucci, hanno istituito un tavolo tra le parti. Lieti per i rider di Firenze e pena per noi. Su mia iniziativa, il Consiglio Comunale di Torino ha approvato il 2 luglio 2018 una mozione “Carta dei diritti fondamentali nel lavoro digitale in contesto urbano”, col quale si chiedeva di istituire un tavolo di confronto tra le parti e di acquisire dalle altre Amministrazioni comunali, altrettanto coinvolte come Bologna e Milano, elementi comuni di percorso, lo afferma la consigliera di Torino in Comune Eleonora Artesio. Nel frattempo il Consiglio regionale del Piemonte, per iniziativa del consigliere Grimaldi, adottava una proposta di legge di iniziativa al Parlamento di divieto del cottimo per i servizi di consegna, con la motivazione della sicurezza stradale. Cosa è successo a Torino sul fronte politico istituzionale, a parte i procedimenti intentati dai rider al Tribunale del Lavoro? Niente, perlomeno niente di noto. Nonostante i miei solleciti al presidente di 3ª commissione, consigliere Russi, e all’assessore al lavoro Sacco, la mozione non è mai stata iscritta in verifica presso la commissione consiliare, quindi non è dato conoscere se il tavolo sia stato istituito e con quali esiti. La maggioranza 5stelle torinese è, almeno su questo tema, la più fedele al verbo di Di Maio: il decreto dignità risolverà ogni anomalia contrattuale, il reddito di cittadinanza sopperirà a ogni inadeguatezza salariale, ecc ecc ecc. Intanto “loro” non devono pedalare, se non sulle piste ciclabili, conclude Artesio.

Il Pd in Regione: “L’autonomia non si costruisce con gli slogan”

Da Palazzo Lascaris

Nel dare il benvenuto al professor Galli che, peraltro, apprezziamo ci preme fare alcune precisazioni su quanto è stato fatto dalla Giunta Chiamparino sul tema dell’autonomia.

Al di là della questione del mancato referendum per chiedere ai cittadini se volessero oppure no più autonomia, la cui indizione è stata una scelta politica, è importante precisare che il Piemonte ha presentato, nel dicembre 2018, la richiesta di applicazione del 116 alla ministra degli Affari regionali Erika Stefani.

Rileviamo, peraltro con soddisfazione, che il Prof Galli suggerirà alla Giunta Cirio di fare quello che già abbiamo fatto noi. Vale a dire distinguere tra funzioni e materie, ossia il principio che ha ispirato il documento che è sul tavolo della Ministra.

Per esempio, sui beni culturali avevamo chiesto addirittura di più della Lombardia, una strategia unitaria non soltanto sulla promozione, ma anche sulla tutela del patrimonio piemontese. Questo ci era consentito dal fatto che la nostra Regione era stata una delle prime a dotarsi di un Piano paesaggistico regionale, cosa non fatta da Veneto e Lombardia.

Ci pare evidente che le timidezze registrate in questi giorni sulle autonomie regionali siano imputabili esclusivamente alle contraddizioni del governo giallo-verde.

Per queste ragioni ci attendiamo che la discussione e gli approfondimenti sull’autonomia del Piemonte siano portati al più presto in aula anche attraverso l’istituzione della Commisione competente come richiesto dalla nostra mozione.

 

Il Gruppo regionale Pd

Nel mondo dei ciechi il Capitano diventa re

Sulla Tav ci risiamo,  bisticci su bisticci.  Con le immancabili violenze dei soliti noti in Valle Susa. Salvini vuole sostituire Tonilelli che blocca la gronda in Liguria e di Maio che rassicura Salvini che non vuole crisi di governo. Poi Conte che riceve il rifiuto netto dei governatori del Nord sulla bozza per la cosiddetta riforma delle autonomie. Nord contrario e Sud a difesa di qualcosa che tenta di salvare il salvabile per le proprie regioni.
Conte pugliese Di Maio napoletano e Salvini Asburgico. La coperta è corta. Ulteriori nodi al pettine di 150 anni d unità d’ Italia. E , guarda  caso, la Sicilia ha assunto 137 alti funzionari dai più considerati assolutamente inutili. Soldi non ce ne sono.  Ma sembra che non ne siamo preoccupati.  Chi pagherà il conto finale ? Non è dato sapere . Sicuramente non i Siciliani che li hanno assunti.  Potere delle regioni a statuto speciale.  Avviene anche in Trentino ma lì, almeno fino ad oggi , alla fine dell’ anno i conti sono in pareggio.  Eppure non ce lo vedo Matteo Salvini aver contro Zaia e Fontana che scrivono una lettera a tutti i Ministri. Non si sa mai che il Presidente Conte faccia finta di non aver ricevuto . Matteo Salvini ha sempre bisogno di prendersela con qualcuno.  Ecco, sta passando Toninelli che si sta chiedendo dov’ è. Che non fosse un’ aquila lo si era capito dopo 15 giorni. Si è persino inventato una galleria al Brennero. Ora è inutile infierire con il più evanescente Ministro nella storia della Repubblica italiana. Ora ci fa tenerezza.
Nessuno gli aveva detto che anche Conte era per la Tav.  E Giggino fieramente scandisce il suo  slogan preferito:  il posto di lavoro non si tocca, il mio posto di lavoro. Anche Laura Castelli ha aderito alla corrente Di Maio.  So’ ragazzi.  Chi non sono solo ragazzi sono i No Tav violenti. Precisazione d’ obbligo, anche se saremmo curiosi di conoscere cosa vuole o può fare chi dicendosi non violenta, continua nel dire che la Tav deve essere bloccata.  Sconforto di Jacopo Fo, totalmente traditi i No Tav, la spinta propulsiva rivoluzionaria dei pentastellati si  è esaurita.  Domanda.  A tutti ma proprio tutti era noto che solo il Parlamento poteva far saltare il tutto. E allora  perché non si è chiesto subito al Parlamento che cosa ne pensava? Semplice.  Non ci sarebbe stata la sceneggiata di quest’ anno.
Perché Matteo Salvini diserta regolarmente i vertici Europei sull’ immigrazione? Semplice, sul caos e sceneggiate Rambo ci campa sopra.  Viceversa che cosa direbbe? Pochino, lui che è oramai dipendente dai comizi. Troppa buona adrenalina per il Capitano con tendenze ad essere Capo di Stato maggiore. Sul sabotaggio delle centraline a Firenze complimenti a chi doveva sovrintendere alla sicurezza di questi impianti. Non mi risulta che al governo qualcuno si sia agitato per individuare i  responsabili. Caos premessa delle sceneggiate. Altra domanda.  Perché Matteo Salvini non va alle elezioni? A detta di tutti farebbe il pieno.  Matteo è un grande tattico.  Vuole raggiungere da solo il 40 %. Come fare? Non disturbare il Sud e collegarsi alle elezioni regionali del Veneto e Lombardia.  Se gli riesce questo equilibrismo il gioco é fatto.
Ecco all’ orizzonte la sinistra che agita lo spauracchio dei Leghisti . Non si agitano perché proprio all’ orizzonte.   Pd  e potenziali alleati si dedicano alla loro vocazione e missione politica.  Litigare.  Litigare e litigare . Bel programma, estremamente appagante ed intrigante per l’ elettorato. Anche qui mi viene voglia di piangere. Il Pd dovrebbe rivendicare l’ ottimo lavoro svolto dal Ministro Minniti.  Dario Franceschini critica la gestione di Matteo Renzi di cui è stato un indiscusso protagonista. E fin qui nulla di nuovo.  Uomo per tutte le stagioni.  Ma la vera ciccia è l’accordo con i Pentastellati per ridimensionare Salvini.  Tradotto: un altro regalo fatto a Matteo Salvini.  Indubbiamente il Capitano è attualmente il più bravo. Ma come si dice: in un mondo di ciechi l’ orbo è Re.
Patrizio Tosetto

Il vero statista non si limita a lusingare le masse

Di Pier Franco Quaglieni

La politica, la cultura e la storia

In un lucido articolo il grande Dino Cofrancesco, che si rivela sempre di più un pensatore politico di rango e una delle coscienze critiche più alte oggi esistenti in Italia, ha evocato il pensiero di Vincenzo Cuoco per spiegare la vittoria di Trump e di Salvini. Cuoco aveva partecipato alla Rivoluzione partenopea del 1799 nel Regno di Napoli e dall’esilio milanese, dove fu in amichevole contatto con il Manzoni, scrisse una esemplare riflessione critica sulla vicenda napoletana,evidenziando i limiti del giacobinismo di stampo illuministico di chi non seppe cogliere i bisogni del popolo e pretese astrattamente di imporre una Repubblica di stampo francese in una realtà sociale profondamente diversa . Quei conati rivoluzionari generarono  per reazione il Sanfedismo : le plebi meridionali non si schierarono dalla parte delle élites rivoluzionarie, ma andarono in soccorso del cardinale Ruffo di Calabria che stava reprimendo la rivoluzione voluta per emancipare dall’alto quelle stesse  plebi.  Certo Trump e Salvini sono degli incolti e forse non sanno neppure che Cuoco sia esistito, ma inconsciamente hanno percepito le verità insite nella sua opera.

In sintesi, la concretezza dell’agire politico che deve bandire le astrazioni ideologiche, riallacciandosi alla grande lezione del Machiavelli secondo cui gli uomini dimenticano prima la morte del padre che la perdita del patrimonio, come ricorda Cofrancesco .   Se noi vediamo in questa luce l’immigrazione incontrollata e le periferie urbane degradate rispetto ai richiami evangelici del Papa o a quelli ateizzanti di Gino Strada o di Roberto Saviano ci accorgiamo che certe nobili idee si rivelano delle utopie incapaci di cogliere il disagio  reale dei cittadini. Si tratta di una cosa che il ministro Minniti , corazzato di cultura storicista, aveva capito e cercato di interpretare concretamente.  Il popolo si muove per bisogni ed interessi  e non per ideali, scriveva Cuoco agli albori dell’Ottocento, facendo tesoro degli errori dei rivoluzionari napoletani che forse non avevano letto a sufficienza gli stessi illuministi napoletani in particolare il grande Antonio Genovesi studiato splendidamente dal sommo Franco Venturi.

Sembra paradossale e quasi inverosimile che chi coglie i fermenti della pancia della gente, si rifaccia a Cuoco. Eppure e’ così . Certo però non basta cogliere quei fermenti che portano voti , ma un vero politico, un vero statista sa anche indicare la strada per superare le criticità,  senza limitarsi a lusingare le masse che vanno comunque politicamente indirizzate, se non educate. La politica è anche questo, a partire da Mazzini per giungere a Gramsci. I grossolani agitatori di piazza come le anime belle che sognano senza indagare la “verità  effettuale “, per dirla col Machiavelli, sono destinate presto o tardi al fallimento. Ovviamente senza esagerare nel volerle educare perché altrimenti appare sempre in agguato un regime illiberale , se non autoritario o perfino totalitario. E’ un pericolo che Cofrancesco sente in modo particolare ed ha sicuramente ragione di diffidare dalle vulgate del politicamente corretto .

In ogni caso qualche  lettura non guasta mai anche per i politici perché la cultura non è, come diceva Mussolini, un che di superfluo, ma di essenziale per chi voglia tentare di essere uno statista e non solo un politicante  o un mestierante della politica, come diceva Pannunzio.  Lo stesso Mussolini, in verità , era tutto fuorché un incolto. E’ anche per questo, in fondo, che Salvini non può essergli paragonato.

 

scrivere a quaglieni@gmail.com

“Il Piemonte ha bisogno della stazione Porta Canavese”

LE DICHIARAZIONI DI VALLE – BONOMO (PD)

Cosa aspetta la Regione Piemonte a dire la sua sul progetto della stazione “Porta Canavese”?” afferma il Consigliere Regionale Daniele Valle, riferendosi ad “uno studio commissionato proprio dalla Regione e RFI dello scorso anno che ha riconosciuto i nodi di Novara e Chivasso come i più adatti ad ospitare una stazione AV“.

Nello specifico Porta Canavese sarebbe un nodo di interscambio cruciale fra l’alta velocità Torino-Milano, la linea storica Torino-Milano e il nodo di Chivasso che congiunge le linee ferroviarie Aosta-Chivasso, Asti-Chivasso, Alessandria-Casale-Chivasso. Quest’opera permetterebbe al Chivassese di guadagnare un’ora sui tempi di percorrenza verso Milano rispetto al transito via Torino e rappresenterebbe un’opportunità di sviluppo socio-economico per il territorio, soprattutto dal punto di vista turistico per il Canavese e il Monferrato” sostiene Valle.

Anche secondo la deputata Francesca Bonomo “La stazione Porta Canavese è più che mai fondamentale per il rilancio e la valorizzazione di un territorio troppo spesso dimenticato. Un’opera, realizzabile con una spesa contenuta, che avrebbe però una ricaduta enorme su un’area vasta che va dall’Eporediese al Ciriacese. I turisti potrebbero raggiungere in poco tempo ad esempio Ivrea, il parco nazionale del Gran Paradiso, il castello di Agliè…” .

Si sono già espressi a favore dell’opera la Regione Valle d’Aosta, la Città Metropolitana di Torino, Confindustria Canavese, l’Agenzia dello Sviluppo del Canavese e oltre 100 sindaci dell’area interessata. Secondo Valle “manca solo una presa di posizione tempestiva e netta della Regione Piemonte, che non può più attardarsi, per questo presenterò un’interpellanza sul tema al fine di fare chiarezza“.
Siamo pronti a dare tutto il nostro sostegno in Parlamento” conclude Bonomo “anche dai banchi dell’opposizione, affinché il nostro territorio possa avere una fermata dell’alta velocità.”

I tempi tramontati di Nenni e Mussolini

Gli untorelli non vanno mai in vacanza o in pensione per fine attività.  Grazie al web spargono il loro veleno, la loro peste . Tra le ultime loro prodezze il caso di Hansel e Gretel. Dopo 24 ore dall’ arresto degli indagati avevano già deciso: colpevoli delle più spregevoli colpe. Gli untorelli sapevano tutto e soprattutto sono tutti psichiatri psicologi pedagoghi, in particolare esperti giuristi e magistrati. Anche qui giudici inquirenti e giudici giudicanti. Se dopo le 24 ore qualcosa cambia non è importante.  La peste è stata seminata. Lo psichiatra Claudio Foti ora è un po meno colpevole (anche se emergerebbero a suo carico presunti maltrattamenti in famiglia). Arrestato, ha portato le registrazioni di alcune sue sedute. La conseguenza è stata la revoca degli arresti domiciliari. Dunque?  Francamente non si può andare avanti così.  L’ inarrivabile è sempre  Lui Giggino di Maio.  Per rassicurare il suo alleato di governo esordisce : mai con il PD complice dei soprusi di Bibbiano, salvo poi scoprire che i pentastellati piemontesi hanno finanziato la onlus Hansel e Gretel. Ovvio che i pentastellati non sono complici degli eventuali abusi degli indagati come é altrettanto ovvio che il PD non è complice degli eventuali abusi fatti dai sindaci iscritti al PD.  Ecco la parola magica: eventuali.  Ma agli untorelli non importa nulla di queste precisazioni. Untorelli che si dividono in due grandi categorie.  La maggioranza inconsapevole in buona fede trova in questi falsi la giustificazioni alle proprie frustrazioni.  La seconda è minoritaria come numero consapevole.  Vede in queste non verità il mezzo per raggiungere altri scopi considerati più nobili.  Entrambi pericolosi per un minimo di convivenza civile. Non è in gioco la politica, il governo, ma sono in gioco le più elementari regole di civismo ed un minimo di tolleranza.  E ci  si rifugia nella storia.  Pietro Nenni alla morte di Benito Mussolini fu addolorato umanamente.  Così come Benito Mussolini gli salvò per ben due volte la vita. Entrambi romagnoli, entrambi amici e poi nemici. Una umanità che non ti aspetteresti per quei drammatici tempi.  Una umanità che pretendi per questo sconclusionato e drammatico presente.
Patrizio Tosetto

Boni: “Di nuovo ‘i diversi’, gli omosessuali, divengono l’obiettivo da colpire”

Riceviamo e pubblichiamo
RADICALI: FRASI VICEPRESIDENTE CANNATA INQUALIFICABILI E TERRIBILI
“Come nei momenti più bui della storia”
“Pochi giorni fa un altro esponente di Fratelli d’Italia della nuova giunta di Vercelli aveva dato del ‘parassita’ ad un invalido al 100%. Oggi si apprende che Giuseppe Cannata, Vicepresidente del Consiglio comunale di Vercelli, ha scritto sulla sua pagina ‘ammazzateli tutti ste lesbiche, gay e pedofili’. Frasi inqualificabili e terribili. Questi sono i frutti avvelenati che raccogliamo dopo mesi nei quali le più alte cariche del Governo e del Parlamento, a partire da Matteo Salvini e Giorgia Meloni, hanno sdoganato insulti, invettive, parole violente senza precedenti. I supposti nemici diventano ‘zecche’ o ‘parassiti’. Secondo Cannata devono morire; devono essere ammazzati per il solo fatto di essere omosessuali. Questi inqualificabili figuri stanno avvelenando i pozzi della nostra democrazia e del nostro vivere civile e non si rendono conto che quell’acqua avvelenata presto o tardi la berranno anche loro. Presto o tardi di queste Istituzioni che sfregiano ogni giorno avranno estremo bisogno.La storia si ripete e non se ne rendono conto questi protagonisti di second’ordine. Di nuovo ‘i diversi’, gli omosessuali, divengono l’obiettivo da colpire come in altri momenti bui della nostra storia è accaduto. Noi lottiamo per la difesa dello Stato di Diritto, dei diritti civili, della libertà sessuale e, perfino, dell’educazione”.
 Igor Boni “Direzione nazionale Radicali Italiani”

Tav: Molinari (Lega), stop ‘No’ 5S: “rispettare accordi internazionali”

 “Grazie ai ‘No’ dei 5S alle opere il Paese ha perso già abbastanza tempo. La smettano di trovare ancora scuse sul Tav, che invece va realizzato nel rispetto del contratto di Governo e degli accordi internazionali. Ora avanti tutta senza ‘se’, senza ‘ma’ e senza ulteriori ritardi per consentire agli italiani di viaggiare di più e meglio, spendendo e inquinando meno”. Così il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari.

Quanto ci costa “l’irrevocabile spostamento” del suk in via Carcano?

Riceviamo e pubblichiamo

“Nel frattempo, il disastro resta totale in Canale Molassi”

 

La Giunta presenta un nuovo Regolamento in Commissione, ma la situazione è fuori controllo. Altro che delibera “irrevocabile”, ogni settimana in Canale Molassi il suk si espande. La politica ha rinunciato anche solo a provare a gestire il fenomeno. Il totale fallimento nella gestione del Barattolo corrisponde al generale fallimento nella guida della Città. In questo contesto sorgono delle domande: quanto ha speso la collettività per mettere via Carcano nelle condizioni strutturali di ospitare questo fallimentare progetto? A quanto ammonta per la Città il mancato introito? Ho fatto un accesso agli atti per avere dati e risposte. E ancora: questo investimento corrisponde alla volontà dei Cinque Stelle di spostare definitivamente in Vanchiglietta questo fallimentare progetto? Che cosa ne pensano i residenti? Ribadisco ancora una volta il mio totale NO a questa ipotesi.

 

Ogni benedetto weekend un numero più grande di abusivi si accalca in San Pietro in Vincoli. Ogni benedetto sabato via Carcano resta deserta, in barba a una delibera che è “irrevocabile” solo nelle fantasticherie della Sindaca, mentre i fatti dimostrano, da sei mesi a questa parte, il contrario.Qualcuno pensava davvero che lo spostamento sarebbe davvero avvenuto “entro giugno”? Dopo l’ennesima promessa sgretolatasi alla prova dei fatti, anche i più fiduciosi si saranno dovuti ricredere.

Ho presentato un accesso agli atti per sapere a quanto esattamente ammonti l’importo per i lavori di posa e sistemazione dell’impianto fognario in via Carcano e con quali fondi sia finanziato il lavoro, nonché quali altri lavori siano previsti per l’area, affinché sia strutturalmente in grado di ospitare questo fallimentare progetto: anche su questo fronte, attendo risposta. Così come attendo risposta in merito alla quantificazione dei mancati incassi per il mercato di libero scambio del sabato.

Mi chiedo, inoltre, se questi investimenti corrispondano alla volontà dei Cinque Stelle di fare di via Carcano la sede definitiva del mercatino dell’illegalità. Che cosa ne pensano i residenti di Vanchiglietta? Mi oppongo totalmente a questa folle ipotesi.Suk è degrado, illegalità, totale mancanza di sicurezza. Bambini che si gettano nei cassonetti dei rifiuti. Mezzi di soccorso che, in caso di emergenza, fanno fatica a transitare nel dedalo di lenzuoli e stand.La Giunta è totalmente impotente di fronte a un problema che non è stata in grado di gestire dal punto di vista politico e che ora, inevitabilmente, diventa materia del Tavolo di Sicurezza.

 

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.