“Dobbiamo dire al Presidente Cirio che i fondi ottenuti dai comuni piemontesi per i progetti di riqualificazione urbana non dipendono affatto dalla regia regionale, che infatti non c’è stata.
I progetti sono stati selezionati sulla base di criteri individuati a livello nazionale.
Il complessivo buon successo dei comuni piemontesi dimostra la presenza di una solida tradizione amministrativa che andrà messa a sistema per non perdere le occasioni rappresentate dal PNRR e dai prossimi Fondi Europei.
Risalta l’assenza di progetti della Città di Biella, unico capoluogo di provincia piemontese non presente in graduatoria, nonostante l’abbondante presenza di aree dismesse.
Come Partito Democratico siamo poi molto felici che il progetto della Città di Cuneo compaia tra i migliori in Italia”.
Raffaele Gallo, presidente Gruppo consiliare Partito democratico
Paolo Furia, segretario regionale Partito democratico
Il Movimento Progetto Piemonte si schiera decisamente a favore dell’iniziativa promossa a livello nazionale dal Partito Radicale e dalla Lega per una ‘Giustizia Giusta’. Il presidente Massimo Iaretti, consigliere comunale a Villamiroglio e Luigi Cabrino, consigliere comunale a San Giorgio Monferrato hanno firmato sabato scorso a Casale Monferrato per tutti i sei referendum: riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, Responsabilità diretta della Magistratura, Equa valutazione dei magistrati, Separazione delle carriere dei magistrati, Limiti agli abusi della custodia cautelare ed Abolizione del decreto Severino. Il Movimento Progetto Piemonte ritiene che tutti i quesiti referendari siano assolutamente da sostenere e che qualunque sia il loro esito non vadano ad intaccare, anzi a rafforzare, quelle garanzie di indipendenza e di autonomia del Magistrato previste dalla Carta Costituzionale. “L’iniziativa referendaria – dice Massimo Iaretti – è anche uno stimolo al Parlamento a
politicaL’area ha subito un forte restyling qualche anno fa, ma oggi sono sorte nuove criticità.