POLITICA
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PRIMO PIANO – Mani Pulite e vite spezzate: una lunga striscia di morte
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PRIMO PIANO – Mani Pulite e vite spezzate: una lunga striscia di morte
Sabato 14 Dicembre nella sala Pasquale Cavaliere di Corso Siccardi, si è svolta l’inaugurazione della nuova sede di Europa Verde Piemonte, un momento importante per il movimento.
Durante l’evento, l’europarlamentare Benedetta Scuderi e il professor Sergio Bellucci hanno dialogato su un tema di grande attualità: il futuro dell’intelligenza artificiale.
La sede è stata dedicata a Pasquale Cavaliere, una figura simbolo per il movimento e creare uno spazio fisico che potesse fungere da punto di riferimento. Un luogo dove raccogliere idee, scritti e persone, convinte che la giustizia climatica e sociale debbano essere affrontate in modo concreto ed efficace.
Questa inaugurazione rappresenta un importante punto di partenza, reso possibile grazie alla collaborazione di un gruppo coeso, efficace e appassionato. Oggi abbiamo gettato solide basi per il futuro.
Europa Verde Piemonte
88 anni complessivi di carcere: sono queste le richieste di pena nel processo che si sta svolgendo in questi giorni a Torino contro il centro sociale Askatasuna di corso Regina. L’attività politica, certamente militante e radicale, di un centro sociale fortemente radicato nella città e in una lotta fondamentale come quella contro la devastante realizzazione del TAV in Val di Susa viene ridotta ad “associazione a delinquere”. Bisogna respingere con forza questa equiparazione, nel caso specifico e prima che venga estesa ad altre espressioni di movimento e di lotta, sulla scia di quel ddl Sicurezza che siamo tutt* impegnati a contrastare. Il conflitto, riferito alle molteplici contraddizioni determinate dal sistema capitalistico in cui siamo immersi, e’ sempre stato il motore di ogni avanzamento della società. E’ più che mai necessario oggi, con i venti di destra che soffiano impetuosamente verso una sempre più accentuata repressione, difenderne le possibilità di espressione, non solo in astratto, ma nel vivo delle lotte. Perciò occorrerà seguire con attenzione ciò che avverrà nei prossimi giorni nelle aule del tribunale, per scongiurare un esito repressivo che ricadrebbe inevitabilmente su tutte le espressioni di lotta che, faticosamente ma in maniera sempre più estesa, si stanno esprimendo in questa fase, sul terreno sociale, politico, sindacale. Coerentemente con la nostra storia e con il nostro impegno, non mancheremo di farlo.
Rifondazione Comunista Torino
Grazie alla Lega, in manovra arrivano anche 8 milioni e mezzo di euro per il prolungamento della linea 1 della metropolitana di Torino fino a Cascine Vica, a cui potranno presto aggiungersi altre risorse.
“La Lega ha risposto alla richiesta della Regione Piemonte – sottolinea l’on. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera – in merito alla necessità di coprire gli extracosti della Metropolitana 1 di Torino, ed è costantemente al lavoro, al servizio dei cittadini piemontesi, per rendere la nostra Regione più dinamica e competitiva”.
“Agli 8,5 milioni previsti dall’ordine del giorno a prima firma Riccardo Molinari – spiegano i deputati della Lega della provincia di Torino Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto – si potranno aggiungere ulteriori altre risorse che sempre grazie a un ordine del giorno della Lega saranno destinate alla Regione Piemonte e che chiederemo di vincolare a questo fine. Questi fondi potranno coprire gli extra costi dovuti all’innalzamento dei prezzi dei materiali, consentendo di mettere finalmente in funzione la tratta sino a Cascine Vica, nel comune di Rivoli. Rispettiamo così un impegno assunto con tutti i cittadini del territorio e con i tanti commercianti e residenti che in questi anni hanno sopportato lunghi disagi e ritardi, con ripercussioni anche sulla viabilità stradale soprattutto nei territori di Collegno e Rivoli”.
LETTERA APERTA DI BORGHI – FREGOLENT – NALLO
Negli ultimi giorni, la città di Torino è stata teatro di un’inquietante operazione propagandistica da parte del movimento politico Italia Unita. Manifesti con slogan come “Proteggiamo i nostri figli insieme alla Russia” e “La Russia sconfiggerà il terrorismo” sono comparsi in ben dieci punti della città, un fatto che rappresenta un vero e proprio schiaffo per chi crede nei valori democratici sanciti dalla nostra Costituzione.
La libertà di espressione è un pilastro della democrazia, ma non può e non deve essere utilizzata come strumento per diffondere menzogne e giustificare crimini di guerra. Gli stessi valori che consentono queste affissioni sono quelli che in Russia vengono sistematicamente repressi, come dimostra la vicenda di Aleksandra Skochilenko, l’artista russa condannata a sette anni di carcere per aver semplicemente espresso la sua opposizione al regime. La narrazione proposta da Italia Unita non solo distorce la realtà, ma insulta le vittime delle atrocità russe in Ucraina, dalle fosse comuni di Bucha agli stupri e alle esecuzioni sommarie.
Propaganda russa: una minaccia che si estende anche ai social media
La disinformazione non si ferma ai manifesti. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Monde e confermato dai servizi di intelligence francesi, il Cremlino ha orchestrato un’operazione di manipolazione sui social network coinvolgendo circa 2.000 influencer europei, di cui almeno 20 avrebbero accettato pagamenti per diffondere propaganda russa su piattaforme come Instagram e TikTok. Questo allarme, lanciato anche dal Ministro francese Jean-Noel Barrot, riguarda tutta l’Europa, Italia inclusa. Come Italia Viva abbiamo chiesto al governo italiano di verificare se influencer del nostro Paese siano stati coinvolti e di mettere in atto misure concrete per proteggere i più giovani, particolarmente vulnerabili alla disinformazione online.
Un appello al sindaco: rimuovere i manifesti e difendere la verità
È inaccettabile che una città come Torino sia ostaggio di una campagna propagandistica in netto contrasto con i nostri valori democratici. Chiediamo al sindaco Lo Russo e di intervenire immediatamente per rimuovere questi manifesti e impedire che simili episodi si ripetano. La disinformazione è un’arma insidiosa, utilizzata per minare la coesione europea e giustificare un’aggressione che un giorno la storia giudicherà senza appello.
L’Italia deve dimostrare fermezza. La difesa della democrazia e dei valori europei passa anche dalla capacità di opporsi con determinazione a ogni forma di propaganda. Come Borghi, Fregolent e Nallo, ribadiamo il nostro impegno per sostenere l’Ucraina e i suoi cittadini, e per difendere la libertà e la verità, contro ogni menzogna.
Nonostante il freddo invernale, lo spirito dei Giovani Democratici e del Partito Democratico è rimasto caldo e vivace questo sabato, prendendo alla lettera le parole di Enrico Berlinguer, citate anche sulla tessera PD di quest’anno, “casa per casa, strada per strada”, hanno organizzato un banchetto informativo davanti alla stazione ferroviaria di San Maurizio.
L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di giovani e cittadini, aveva lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere firme per garantire trasporti pubblici gratuiti per gli under 26. Il gazebo, allestito strategicamente davanti alla stazione, è stato un punto di riferimento per chiunque volesse informarsi sulla proposta e confrontarsi.
“GRUGLIASCO: CHE COSA STA FACENDO LA REGIONE? SI PREVEDA UN TAVOLO DI CONFRONTO VERO PER RISCRIVERE IL FUTURO DELL’INDUSTRIA”
19 dicembre 2024 – “Le situazioni di Trasnova e Yazaki Italia si inseriscono nel contesto più ampio della gravissima crisi dell’automotive che sta interessando il settore a livello internazionale. In Piemonte il calo delle commesse ha colpito tutte le aziende del comparto. Il 30 novembre sono terminati gli ammortizzatori sociali per la Trasnova e, a seguito della cancellazione da parte di Maserati delle commesse relative alla fornitura di cablaggi per automobili, Yazaki ha deciso di avviare una procedura di licenziamento collettivo per 52 lavoratori su 75, con un impatto devastante sulle famiglie coinvolte” spiega la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.
“Abbiamo appreso – prosegue la Consigliera regionale Pd – che venerdì 13 dicembre Trasnova ha inviato alla Regione Piemonte una richiesta per verificare la sua disponibilità a fornire ulteriori strumenti di sostegno, ma, a oggi, non risulta vi sia chiarezza su che cosa la Giunta intenda fare. Ho, quindi, presentato un’interrogazione per sapere dall’Assessore Chiorino se siano stati avviati tavoli di confronto con Trasnova e Yazaki per valutare soluzioni alternative finalizzate a tutelare i livelli occupazionali e a sostenere lavoratori e famiglie come, per esempio, un fondo straordinario”.
“Ci attendiamo risposte immediate e concrete – afferma Laura Pompeo – e sarebbe davvero importante prevedere un tavolo di confronto vero per capire qual è l’azione programmatoria e di sostegno al futuro dell’industria della nostra Regione. Lo sarebbe per queste aziende, ma anche per tutte le altre interessate da questa gravissima crisi”.
“Un altro esempio che sottolinea l’esigenza di un tavolo regionale che ragioni sul futuro di tutto il comparto automotive. Da Stellantis all’indotto non possiamo continuare a inseguire le emergenze, ma occorre uno spazio che concerti la nuova politica industriale del Piemonte per un settore trainante” ha aggiunto la Presidente del gruppo Pd Gianna Pentenero.
cs
E’ morto a 72 anni, dopo una malattia, Matteo Brigandì, dirigente della Lega Nord fin dalle origini del movimento, già avvocato del Caroccio e di Umberto Bossi. Brigandì. Era originario di Messina, sempre pronto alla battuta, con il suo inseparabile sigaro toscano, arrivato a Torino è stato parlamentare al Senato tra il 1994 e il 1996, poi alla Camera tra il 2006 e il 2013. Fu anche membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura, consigliere regionale e poi assessore in Piemonte.
Roberto Rosso e Marco Fontana, rispettivamente segretari Provinciale e Cittadino di Forza Italia a Torino sugli scontri avvenuti oggi nel capoluogo piemontese attaccano: «A Torino ormai è evidente che i movimenti antagonisti e di estrema sinistra si sentono liberi di poter agire indisturbati. Altro che Palestina Libera, qua l’obiettivo è la destabilizzazione dei Paese con una chiara matrice eversiva. Si attacca Unione Industriale, il Politecnico, il Provveditorato… per intimidirli. I continui attacchi alle forze delle ordine sono poi il sintomo di una strategia della tensione che punta a provocare lo Stato alla reazione per avvallare l’idea di uno Stato Autoritario e fascista che sta solo nelle loro fantasie. Il problema è che per raggiungere i loro chiari scopi politici ci vanno di mezzo le forze di polizia, i cittadini e il patrimonio della città. Una situazione intollerabile, figlia di una Amministrazione Cittadina che continua a dialogare con chi sta dietro a questi fatti, Askatasuna. La legittimazione a cui abbiamo assistito in questi mesi è un fatto politico gravissimo perché ha assicurato una patente di legalità a chi è illegale ed eversivo. Con un processo in corso ci si sarebbe aspettati più cautela senso dello Stato da parte di chi ha l’onere di amministrare in nome di tutti Torino e il fatto che il Sindaco abbia fatto il Ponzio Pilato proprio qualche settimana fa evitando lo sgombero del centro sociale dovrebbe preoccuparci perché è un ulteriore invito al laissez faire di chi come gli antagonisti dialoga solo con la violenza e le minacce. Il rischio è che quello a cui assistiamo sia solo l’antipasto…».