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Elezioni politiche 25 settembre 2022 Come si vota

Andremo a votare in un’unica giornata, domenica 25 settembre, muniti di documento d’identità e tessera elettorale.Non c’è più l’età minima di 25 anni per eleggere i senatori, basta aver compiuto la maggiore età:18 anni.

Gli eletti saranno 600 (non più 945) 400 deputati e 200 senatori.

La legge elettorale si chiama “Rosatellum” da Ettore Rosato, attuale deputato di Italia Viva.
I 600 parlamentari verranno eletti con un misto di sistema maggioritario e proporzionale.

Un terzo dei seggi di Camera e Senato viene assegnato con il maggioritario per mezzo dei collegi uninominali in cui vince chi prende più voti.Gli altri due terzi vengono attribuiti con la quota proporzionale.

Al seggio riceveremo 2 schede:una per la Camera ed una per il Senato.

Tracceremo una x sul simbolo della lista o sul nome del candidato dell’uninominale.In ogni collegio uninominale sarà eletto chi avrà la maggioranza dei voti.Non esiste il voto disgiunto!
Al voto proporzionale possiamo scegliere un partito da noi preferito all’interno della coalizione semplicemente tracciando x sulla lista desiderata.
Ogni singolo candidato può presentarsi solo in un collegio uninominale ed al massimo in 5 proporzionali.

È importante ricordare che ci sono 2 sbarramenti di percentuale: al proporzionale ottengono seggi solo liste
che arrivano al 3%,se si è in coalizione la percentuale è 10%

Se un partito fa parte della coalizione ed ottiene meno del 3% i suoi voti vengono redistribuiti alle altre liste che superano il 3%.
Se un partito non ottiene neanche l’1% tutti i voti spariscono nel nulla

Enzo Grassano

Buon voto a tutti

È proprio il primo giorno d’autunno. Tempo uggioso, con quella naturale tristezza.

Tristezza per un presente decisamente angosciante con Putin che vuole dichiarare guerra al modo mobilitando trecentomila riservisti. Come si è dimostrato nella seconda guerra mondiale, difficile se non impossibile cercare di ragionare con un pazzo. E intanto 4 miliardi di persone hanno assistito ai funerali della Regina Elisabetta. Qualcosa non torna. All’Est i russi difatto hanno distrutto tutto, se non altro dal punto di vista morale. Ma anche all’occidente le cose non quadrano. Anche il binomio capitalismo e democrazia fa acqua da tutte le parti. Sono dieci mesi che si parla del caro bollette e praticamente non si è fatto nulla per affrontarlo se non dire agli italiani, praticamente, arrangiatevi. Santa pazienza.
Ed ovviamente dalle nostre parti le cose non tornano. Dall’ Italia scendendo in Barriera di Milano, passando dal Piemonte e “planando” a Torino.

Immondizia presso via Cigna. Ammetto che francamente da Lo Russo mi aspettavo di più ed in tempi più rapidi. Qui non siamo a Roma dove non c’è lnceneritore. Qui , addirittura c’è il termovalorizzatore. Eppure le periferie soffrono come l’isola pedonale di via Di Nanni. La  Chiesa di San Bernardino fino a cinque anni fa era una piccola Svizzera ora in preda a ragazzotti di dubbia civiltà. Momenti e situazioni molto ma molto tristi. E i guai per lo Russo non finiscono qui. Deve tagliare le spese passando da 7 milioni a due per manutenzione strade. Tra buche e spazzatura assomigliamo  troppo a Roma.
Decisamente un non buon viatico per il Pd che proprio queste elezioni anticipate proprio non le voleva. Ma ora si “balla” e si deve ballare. Molta apprensione dei candidati.
Molta apprensione per ciò che rimane del Partito. Non solo non sarà il partito con più voti, ma l’insieme non è molto gradito.  Sintesi? Isolamento, Isolamento, Isolamento.
Chi gongola sono i pentastellati. Altro che 10%:  di più, molto ma molto di più. Gli arrabbiati tornano a loro. Capita anche nelle migliori famiglie. Il terzo polo a Torino non sfonda puntando al centro, non solo politico ma anche geografico. Chi vincerà? Su questo, mi sembra, non ci sono dubbi: Giorgia Meloni. Più che il centro destra vincerà lei che era una borgatara  di Garbatella e diventerà Presidente del consiglio. Tra le altre cose Garbatella è uno dei più bei quartieri di Roma con pregiatissime opere architettoniche.
Altro discorso per Berlusca e Salvini.
Decisamente ed irrimediabilmente in fase calante. Con un primato da raggiungere: pochi votanti figli di un voto chiamante d’opinione. Tant’è che i comizi sono poco affollati da ambo le parti. Del resto televisione  e internet sono più comodi.  Piaccia o non piaccia la nostra democrazia è un po’ stanchina. Con il sempre diffuso  “non voto tanto non cambia nulla” .
Effettivamente. Comunque buon voto a tutti.
Non vedo ragionevoli alternative. Ho votato per la prima volta il 6 giugno 1975. Era la prima volta che votavano  i 18enni. Che emozione.
Che contentezza. Vero, oggi vince un distacco quasi rassegnato “condito” da rassegnata stanchezza. Vero, verissimo. Ma non vedo ragionevole alternativa al voto. Dunque buon voto a tutti.

Patrizio Tosetto

Torino al voto, i numeri

NUMERI e CURIOSITÀ

633.911 è il numero del corpo elettorale torinese suddiviso fra 335.308 femmine e 298.603 maschi.

Le sezioni elettorali in tutto il territorio cittadino sono 919 per un totale di 3.756 scrutatori nominati.

40 seggi speciali cioè quelli costituiti da un presidente e due scrutatori, nominati appositamente perché gli elettori sono ricoverati in luoghi di cura con più di 100 posti letto e 45 seggi “volanti” (ufficio distaccato di sezione) dove il presidente, il segretario e uno scrutatore vanno a raccogliere il voto in luoghi di cura con meno di 100 posti letto o al domicilio; gli altri 3 componenti (tra cui il vicepresidente) rimangono in sezione.

I torinesi che votano per la prima volta sono 1.855 (921 femmine e 934 maschi) e quelli che compiono 18 anni il 25 settembre sono 17 (10 femmine e 7 maschi).

I centenari sono 359 (306 femmine e 53 maschi).

I compensi esentasse, previsti dalla Legge, sono:

presidenti € 187

scrutatori – segretari € 145

scrutatori di seggio speciale: € 90

presidenti di seggio speciale: € 61

I presidenti e gli scrutatori di seggio sono stati tutti nominati regolarmente.

Info:

www.comune.torino.it/elezioni/politiche2022.shtml

www.comune.torino.it

Ufficio Elettorale tel. 011.01125245 – 011.01125580 – 011.01125229

Elezioni: orari, indirizzi, informazioni utili dal Comune

Domenica 25 settembre 2022 si vota per l’elezione dei membri del Senato e della Camera dei Deputati.

I seggi saranno aperti dalle ore alle 7 ore 23.00 di domenica 25 settembre e successivamente, dopo il calcolo dell’affluenza finale, inizieranno le operazioni di spoglio.

La Città di Torino invita gli elettori a controllare la propria tessera elettorale e ricorda che in caso di tessera smarrita o con gli spazi tutti timbrati occorre richiedere un duplicato o una nuova tessera.

La tessera elettorale può essere richiesta presso l’Ufficio elettorale di corso Valdocco n.20  oppure presso le anagrafi di circoscrizione.

Ufficio Elettorale Corso Valdocco, 20

Venerdì 23 settembre ore 8.00 – 18.00

Sabato 24 settembre ore 8.00 – 18.00

Domenica 25 settembre ore 7.00 – 23.00

Anagrafi decentrate: Nei giorni di venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 e settembre, provvederanno al rilascio delle tessere elettorali, e osserveranno il seguente orario:

Circ. 2 – Via Guido Reni, 96/16

Circ. 3 – C.so Racconigi, 94

Circ. 5 – Via Stradella, 192

Circ. 8 – C.so Corsica, 55

venerdì 23 settembre

dalle 8.30 alle 14.00 e

dalle 14.30  alle 18.00

sabato 24 settembre

dalle 8.30 alle 14.00 e

dalle 14.30  alle 18.00

domenica 25 settembre

dalle 7.00 alle 23.00

Deterioramento – Smarrimento: nel caso di smarrimento l’elettore può richiedere un duplicato della tessera elettorale, previa autocertificazione, senza necessità di denuncia all’Autorità competente; nel caso di deterioramento l’elettore può richiedere un duplicato della tessera elettorale previa riconsegna della tessera deteriorata.

Per il rilascio del duplicato occorre esibire un documento di riconoscimento, mentre per l’emissione di una nuova tessera occorre esibire, oltre al documento d’identità, la vecchia tessera con tutti i diciotto spazi per la certificazione del voto timbrati.

Coloro che si trovano nell’impossibilità di recarsi presso gli uffici comunali e hanno la tessera elettorale con gli spazi esauriti, possono stampare il proprio attestato sostitutivo della tessera elettorale sul portale di Torino Facile, valido solo per la consultazione di domenica.

Documenti necessari da esibire al seggio per esercitare il voto: un documento di riconoscimento personale (qualsiasi documento di identificazione munito di fotografia rilasciato dalla Pubblica Amministrazione; patente di guida; ricevuta carta identità elettronica), la tessera elettorale personale a carattere permanente.

Per l’identificazione degli elettori sono valide anche le carte di identità e gli altri documenti di identificazione rilasciati dalla pubblica amministrazione, anche se scaduti, purché siano sotto ogni altro aspetto regolari e assicurino la identificazione dell’elettore.

In mancanza di un idoneo documento, l’identificazione può avvenire per attestazione di uno dei componenti del seggio che conosca personalmente l’elettore.

COME SI ESPRIME IL VOTO, I NUOVI MAGGIORENNI, LE MISURE ANTI COVID AI SEGGI ELETTORALI

All’elettore vengono consegnate due schede, una per la Camera e una per il Senato.

Le schede recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista, a fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nomi dei candidati del collegio plurinominale.

Il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.

Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale e a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata.

In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione, in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista in tutte le sezioni del collegio uninominale.

I nuovi maggiorenni. Potranno votare gli iscritti alle liste elettorali del Comune di Torino che abbiano compiuto i 18 anni di età entro il 25 settembre sia per i candidati della Camera dei Deputati che per quelli del Senato della Repubblica.

Le misure anti covid ai seggi elettorali. Per prevenire il contagio durante le operazioni di voto, i ministeri dell’Interno e della Salute hanno siglato un protocollo con le misure anti covid da rispettare durante le elezioni.

Non è richiesto il Green Pass per recarsi al seggio e non è prevista la misurazione della temperatura. E’ obbligatorio indossare la mascherina per i componenti del seggio, mentre per gli elettori è fortemente raccomandato. All’interno degli edifici verrà garantita la pulizia degli spazi, il ricambio dell’aria e saranno allestiti percorsi differenziati di entrata e uscita per evitare assembramenti. Inoltre, all’interno del seggio elettorale, dovrà essere garantita la distanza minima di un metro sia tra i componenti del seggio che tra questi e gli elettori.

I cittadini stranieri non possono partecipare alle Elezioni politiche.

TAGLIANDO ANTIFRODE

Come per il 2018, anche per questa tornata elettorale le schede sono dotate di un’appendice cartacea munita di tagliando antifrode, ovvero un codice progressivo generato in serie. L’elettore dopo aver esercitato il voto, restituisce la scheda ai componenti di seggio i quali controllano che la corrispondenza del numero del tagliando sia lo stesso di quello annotato prima della consegna della scheda sulla lista sezionale, solo dopo il riscontro, il presidente inserisce la scheda nell’urna.

Lepri, Pd: Ruolo strategico della formazione

Riceviamo e pubblichiamo

“RISPONDO ALL’APPELLO DI CONFAP E FORMA SUL RUOLO STRATEGICO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO E LA COESIONE SOCIALE. NON SOLO LICEIZZAZIONE: SERVONO COMPETENZE TECNICHE.”.

Il candidato alla Camera del Partito Democratico risponde all’appello di Confap e Forma e rilancia l’impegno per consolidare in Parlamento il ruolo della formazione professionale nelle politiche attive del lavoro, nella formazione iniziale dei giovani e nell’inclusione delle persone più svantaggiate.

 

 “Non solo liceizzazione: servono competenze tecniche. Da Torino, città per eccellenza della formazione e del capitale umano, rispondo all’accorato appello di CONFAP e FORMA, le organizzazioni che rappresentano gli enti accreditati della formazione professionale”, dichiara l’onorevole Stefano Lepri, ricandidato in Parlamento nel collegio nord ovest di Torino. “Torino deve confermarsi e rafforzarsi come riferimento nazionale dei giovani e degli adulti per la formazione, orientandola verso la transizione tecnologica, digitale e green. A Torino vi è una storica, radicata e avanzata rete di formazione professionale, che a livello regionale coinvolge più di 17.000 ragazzi sui corsi di IeFP obbligo di istruzione e circa 14.000 persone sui percorsi della direttiva mercato del lavoro, oltre agli occupati inseriti in percorsi più brevi di formazione continua individuale e in apprendistato. Gli enti accreditati hanno saputo strutturare percorsi in sintonia con i bisogni delle imprese, limitando la dispersione scolastica al di sotto del 10% e garantendo alla quasi totalità degli studenti un’occupazione dopo il termine dei corsi. Un fiore all’occhiello del nostro territorio, che va sostenuto in ogni modo.

Ce lo ha ricordato anche la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che, proprio una settimana fa, nel suo discorso sullo stato dell’Unione, ha proposto che il 2023 diventi l’Anno europeo delle competenze e in particolare della formazione continua.

I pilastri del sistema di formazione professionale sono 3:

  1. L’Istruzione e formazione professionale (IeFP) nell’anno formativo 2020-21 ha interessato in Italia 151.641 allievi tra 14 e 18 anni, caratterizzandosi come ambiente formativo orientato all’inclusione sociale (il 7,5% degli allievi è disabile e il 13,6 % è di origine straniera) e utilizzando una metodologia attiva, fondata sull’esperienza reale e sull’alleanza con le imprese. A tre anni dal completamento del percorso di IeFP lavora il 69% dei diplomati e il 62% dei qualificati. La spesa annua per la formazione professionale ordinamentale IeFP è complessivamente di 680 milioni di euro; il costo annuo pro-capite medio per allievo della IeFP (poco meno di 5.500 euro) è molto inferiore al costo annuo/studente dell’istruzione professionale statale (8.736,15 euro).
  2. Un ulteriore importante segmento della formazione ordinamentale è rappresentato dall’IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore): un anno di preziosa formazione superiore rivolta sia ai diplomati IeFP sia ai diplomati della scuola secondaria superiore.
  3. La FP Formazione Professionale riguarda ampie fasce di popolazione adulta, tra cui alcune categorie di persone svantaggiate sul mercato del lavoro. La FP deve essere considerata la principale politica attiva del lavoro, come previsto nel Programma GOL con diffuse azioni di upskilling e reskilling, sia per il reinserimento lavorativo sia per il miglioramento dei percorsi di carriera. Qualificare il sistema di formazione professionale italiano, certificarne la qualità, valorizzare le reti nazionali, sviluppare programmi anche sovra-regionali in collaborazione con le imprese è strategico per lo sviluppo del Paese. La spesa annua per la formazione professionale non ordinamentale, finanziata dallo Stato, dalle Regioni, dall’Unione Europea e dai Fondi interprofessionali, è stimata (dati 2021) in 900 milioni di euro.

Faccio pertanto miei i punti contenuti nel documento programmatico inviato qualche giorno fa da CONFAP e FORMA alle forze politiche:

1.  Rendere stabile e implementare l’offerta di IeFP in tutte le Regioni, finanziandola in modo  continuativo e con adeguati parametri;

2.  Sviluppare su tutto il territorio nazionale l’offerta formativa di IFTS (Istruzione e Formazione  Tecnica Superiore);

3.  Assicurare una sede nazionale unitaria per la Governance della IeFP nel rispetto delle  competenze regionali;

4.  Investire sull’orientamento degli studenti, a partire dalla scuola secondaria di primo  grado valorizzando la proposta della IeFP;

5.  Implementare il potenziale della FP nell’accompagnamento delle trasformazioni  organizzative e produttive indotte dalle transizioni digitale e ambientale;

6.  Consolidare il ruolo della FP nelle politiche attive del lavoro;

7.  Valorizzare l’apporto della FP nelle politiche sociali e giovanili, a partire dall’inclusione delle  persone più svantaggiate;

8.  Estendere anche al sistema IeFP, al pari dei sistemi dell’istruzione pubblica e paritaria, gli  interventi di sostegno agli investimenti e quelli emergenziali, a cominciare dai ristori per i  costi energetici, particolarmente urgenti in questa fase di grave crisi.

C’è molto da fare. La formazione professionale non è una scuola di serie B, ma una realtà che dà un forte contributo all’occupazione e alla lotta alla dispersione scolastica. Di formazione professionale si è parlato troppo poco, anche nel PNRR. Questo gap va colmato con un chiaro indirizzo politico. Serve più programmazione, più stabilità, più orientamento e meno burocrazia.

Stefano LEPRI – deputato e candidato del PD a Torino

+Europa e i diritti

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+Europa: evento finale dedicato ai Diritti a Torino alle 18
Con Magi e i candidati saranno presenti Cucco, Battaglia, Curti e altri

venerdì 23 settembre, a partire dalle ore 18, presso la sede torinese del comitato elettorale della lista “+Europa con Emma Bonino” (via san Dalmazzo 9 bis/b), si terrà l’evento di chiusura della campagna elettorale intitolato +Europa = +Diritti.

Sui diritti civili da difendere, su nuovi diritti civili da conquistare e affermare, si confronteranno anche tanti ospiti, fra i quali Enzo Cucco, Alessandro Battaglia, Ilda Curti, Yuri Guaiana, Claudio Uberti e molti altri, a sostegno di Riccardo Magi, candidato della coalizione di centrosinistra nel collegio uninominale di Torino 01.

Al termine dell’evento è previsto un rinfresco.

«La parola “diritti” è forse una delle più usate in campagna elettorale, forse una delle più abusate. – ha dichiarato Riccardo Magi, candidato della coalizione di centrosinistra nel collegio uninominale di Torino 01 e capolista dei collegi plurinominali di Piemonte 1 per la lista +Europa con Emma Bonino – Noi vogliamo fare tesoro, ancora una volta, di quello che ci ha lasciato Marco Pannella, che collegava sempre la parola “diritti” alla parola “persona”. Se non si àncora la lotta per i diritti civili vecchi e nuovi al vissuto della singola persona, si rischia di fare un discorso astratto, buono per tutti gli usi ma in realtà inutile, retorico, ipocrita.
Bisogna sempre partire dalla persona, dal singolo individuo, irripetibile, e operare per espandere le sue libertà, le sue possibilità, a 360 gradi, dalle libertà sessuali ai nuovi diritti digitali. +Europa non vuole essere il sindacato dei diritti – prosegue Magi – vuole cercare di mettere le persone, la persona, in grado di scegliere per sé.
Senza mai dimenticare che alla parola “diritti” – conclude il candidato – deve fare sempre da contraltare la parola “doveri”. È questa la vera libertà, che è sempre fragile, sempre in costruzione; il resto sono chiacchiere, illusioni e anche, purtroppo, speculazioni sulla pelle delle persone.»

Elezioni, Molinari (Lega): Pace fiscale per il Piemonte

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“Nel nostro Piemonte sono in arrivo 200mila cartelle esattoriali.

Dati choc confermati da Salvini a tutela dei cittadini piemontesi, avanti tutta con la Lega e la pace fiscale. Milioni di cartelle in tutto il Paese, infatti, svuoteranno le tasche degli italiani in un momento storico già emergenziale dopo una pandemia, con una guerra in corso e i prezzi delle bollette alle stelle. In queste condizioni gravose, l’unica soluzione di buon senso sarebbe la pace fiscale, rottamazione e saldo e stralcio. In questo modo lo Stato incasserebbe miliardi di euro che altrimenti non potrebbe mai recuperare. Un giusto accordo per tutti i piemontesi onesti che, dovendo magari pagare piccole somme diventate enormi negli anni tra interessi e sanzioni, troverebbero il giusto accordo con l’Agenzia delle Entrate, senza esserne più perseguitati”.

Lo dichiara il coordinatore regionale della Lega in Piemonte, Riccardo Molinari.

Torino Bellissima: nuove uscite dal gruppo di Paolo Damilano

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“Dopo lunghe riflessioni dovute alle scelte fatte in questi mesi, riteniamo la nostra partecipazione al percorso di Torino Bellissima, concluso”, così Claudio DesiròResponsabile Organizzazione della Città Metropolitana, ed i Responsabili dei tavoli di Competenza Alessandra Girardello (Commercio), e Pietro Piazzolla (Istruzione), annunciano le dimissioni dalla struttura organizzativa del movimento civico di Paolo Damilano.
“Dopo aver conseguito un ottimo risultato elettorale, si sono disperse risorse umane e tempo prezioso senza intraprendere un reale percorso di consolidamento e crescita di un progetto che sarebbe potuto diventare un soggetto politico di grande peso nella nostra Città ed in tutto il Piemonte“, aggiungono.
“All’interno della lista civica si evidenzia la mancanza di una visione politica strategica che indichi quali azioni si vogliano portare a termine e quali direzioni si vogliano intraprendere e mantenere per il futuro. Le scelte, anche in contraddizione tra esse, non vengono condivise e sembrano seguire l’interesse di taluni più interessati al proprio riposizionamento, in base agli umori ed alle simpatie del momento, piuttosto che essere fatte nell’interesse di una crescita del gruppo. Dopo la decisione di rompere i rapporti con il centrodestra della Città, la decisione di sostenere la stessa coalizione alle politiche lascia interdetti. Scelta lecita ed in parte condivisibile, ma che evidenzia la grande confusione strategica che sta di fatto bloccando l’azione politica del gruppo”, continuano i 4 dimissionari.
“Ringraziamo Paolo Damilano e tutti gli amici che hanno condiviso con noi l’avventura di Torino Bellissima ed auguriamo loro una buona prosecuzione di lavoro, nell’interesse comune per la nostra splendida Città”, concludono.
Claudio Desirò
Alessandra Girardello
Pietro Piazzolla

Impegno Civico, Castelli: meno tasse e sostegno a famiglie e imprese

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 “L’unico voto utile per consentire alle famiglie di non impoverirsi e alle imprese di non fallire in questo momento durissimo è il voto a Impegno Civico.

Sostenere le liste solitarie di Calenda e Conte significa soltanto dare man forte al trio sfascia conti Meloni-Salvini-Berlusconi, che già litigano sulle cose da fare e hanno fatto promesse da 160 miliardi di euro. Il nostro Paese ha bisogno di un Governo stabile e di proposte chiare e realizzabili: Impegno Civico ha messo in campo una serie di misure da adottare subito dopo il voto, finanziabili con gli introiti derivanti dall’aumento dell’Iva e dalla crescita economica”. Lo afferma Laura Castelli, esponente di Impegno Civico e candidata alla Camera dei deputati in Piemonte nelle elezioni del 25 settembre.
“Dobbiamo fare al più presto un decreto Taglia Bollette per ridurre dell’80% i costi energetici di famiglie e imprese. Sono 120mila le aziende che rischiano di chiudere i battenti, con 370mila lavoratori e lavoratrici che temono di perdere l’occupazione. Non andare in loro soccorso oggi significa poi dover affrontare costi economici e sociali ancora maggiori”, prosegue.
“Gli imprenditori, però, non potranno stringere i denti all’infinito e devono essere aiutati – aggiunge -. Noi vogliamo ridurre le tasse, per questo proponiamo di cancellare l’Irap per le società di capitali, così come abbiamo già fatto per le società di persone nella scorsa legge di Bilancio. Sull’Irpef, invece, intendiamo ridurre gli scaglioni da 4 a 3, con una ulteriore riduzione delle aliquote, per dare ossigeno al ceto medio e ai meno abbienti”.
“Lo Stato deve mettere le imprese in condizione di fare il loro mestiere, semplificando procedure e burocrazia e potenziando le infrastrutture ferroviarie e viarie, per rendere più efficiente e funzionale la logistica. I cittadini possono fidarsi di Impegno Civico perché abbiamo già dimostrato di mantenere gli impegni in passato: Luigi Di Maio ha ottenuto l’approvazione del decreto dignità, il reddito di cittadinanza, il taglio dei parlamentari e il patto dell’Export, che nel 2021 ha fatto registrare il dato di quasi 50 miliardi di euro per le esportazioni del nostro Made in Italy”, conclude.

Alleanza Verdi Sinistra chiude la campagna elettorale

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SERATA DI CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE

di

ALLEANZA VERDI SINISTRA

“VOTA CHI OSA. IL TEMPO DEL CORAGGIO”

giovedì 22 settembre
a partire dalle 21.00
al Bauhaus
Piazzetta Accademia Militare, 3
(ingresso da via Verdi 5)
Torino

Alle 21.30 i candidati e le candidate Valentina Cera, Andrea John Déjanaz, Marco Grimaldi ed Enrico Manfredi prenderanno la parola e risponderanno alle domande del pubblico.

Nel corso della serata, dalle 21.00 fino all’01.00 si alterneranno alla consolle:

Chicca Vancini
Federica Ceppa
Giorgio Valletta
Gipo Di Napoli
Ivan Cazzola
Luca Morino
Pippo De Masi
Pisti
RILLS
Roberto Spallacci
Seba MC Sebastiano Musica
The Sweet Life Society
Fabrizio Vespa
Wood Step