POLITICA- Pagina 253

Torino riflette su se stessa. Declino e prospettive future

Venerdì 18 novembre dalle ore 17.30 alle 19 nella Sala delle Colonne del Municipio di Torino avrà luogo un evento organizzato dal Gruppo Consiliare Lista Civica per Torino dal titolo: “Le cause profonde del declino. Idee per riaccendere il motore dello sviluppo”. Introduce il capogruppo della Lista Civica per Torino ed esponente di +Europa/Radicali Silvio Viale, l’evento verterà sulla ricerca di Massimo di Braccio, CEO di Kkien, società torinese di ricerche di mercato, che avrà l’onere e l’onere di illustrare le ragioni del declino di Torino e di svelare il mistero a partire dal quale provare a rilanciarla. Verranno illustrati i dati relativi al sentiment della popolazione torinese, al di là delle solite metriche con le quali si cerca di capire la società. In particolare di una città, come quella di Torino, che in epoca di PNRR e di Big Data, deve prendere l’ultimo treno dell’innovazione e cercare di evolversi dalla primaria vocazione industriale che l’ha sempre contraddistinta. Parteciperanno Igor Boni, Presidente di Radicali Italiani, Anna Prat, esperta di rigenerazione urbana e Francesca Salvadori, autrice, docente, Fondazione Contrada Torino onlus.

Italia Liberale e Popolare: “Sull’Iran tutto tace”

Da più di due mesi è in corso in Iran la protesta di un intero popolo che chiede libertà. Manifestazioni pacifiche che il Regime oscurantista reprime con violenza e delle quali il sistema di informazione nazionale ed il mondo politico sembrano non volersi accorgere.
“Nel corso di questi mesi si sono superate le 300 vittime, i 5000 feriti ed i 14 mila arresti, per i quali il Parlamento Iraniano ha chiesto la pena di morte. Le repressioni violente sono quotidiane e spesso sfociano in una pioggia di proiettili che la polizia morale scatena sulla folla di manifestanti pacifici. Tutto questo avviene nel pressoché disinteresse generale del sistema politico italiano e con una scarsa rilevanza mediatica generale”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare.
Di tutto questo, nei nostri telegiornali e sulle principali testate in edicola, non si parla, se non con rari accenni. Anche la politica sembra disinteressata e, a differenza di altri Paesi, come Francia, Germania o Canada, che hanno condannato il Regime degli Ayatollah e preso una posizione chiara, l’Italia continua a voltare lo sguardo altrove, disinteressandosi di quanto accade nel Paese islamico.
“L’unica voce fuori dal coro di assordante silenzio che circonda nel nostro Paese quanto avviene in Iran, permane il Partito Radicale che Sabato 19, per l’ottava settimana consecutiva, manifesterà a Roma a sostegno delle Donne Iraniane. Come Italia Liberale e Popolare siamo solidali con gli amici del Partito Radicale e con la Tesoriera del Partito, Irene Testa, da ieri sera impegnata in uno sciopero della fame ad oltranza, intrapreso con l’obiettivo di sensibilizzare il sistema di informazione, il nostro Governo ed il Parlamento a rompere il muro di silenzio e ad prendere una posizione concreta a favore di un popolo massacrato dal regime teocratico iraniano”, aggiunge Desirò.
La nostra Associazione ritiene che le Istituzioni Nazionali del Paese debbano esprimere al più presto una netta condanna nei confronti di un regime violento che sta massacrando il proprio popolo che non chiede altro che di poter godere di quei diritti di libertà di espressione personale, spesso sottovalutati e dati per scontati da noi occidentali.
Italia Liberale e Popolare

Sentenza Foodinho, Grimaldi (Verdi Sinistra): Da qui riconoscimento di tutti i rider di Glovo

“Un’altra importantissima sentenza  dalla sezione lavoro del tribunale di Torino: riconosciuta la natura subordinata del lavoro dei fattorini della piattaforma digitale Foodinho. Un riferimento per arrivare a riconoscere il lavoro subordinato di tutti i rider che operano sulla piattaforma di Glovo” – dichiara il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, commentando l’esito della causa intentata da un lavoratore contro Foodinho Srl (piattaforma Glovo), patrocinata da Nidil Cgil Torino.

“Il Tribunale ha accertato che ‘tra le parti si è instaurato […] un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato con il diritto del ricorrente all’inquadramento nel VI livello del CCNL Terziario, distribuzione e servizi” – prosegue Grimaldi, che ha depositato alla Camera la proposta di legge “Disposizioni inmateria di lavoro mediante piattaforme digitali”. – “Il Giudice ha anche riconosciuto come tempo-lavoro tutto l’orario dalla loggatura all’effettiva conclusione degli slot lavorativi, ovvero tutto il periodo di disponibilità offerto dai rider, indipendentemente dall’effettivo tempo di consegna al cliente. Foodinho dovrà pagare al lavoratore in causa le differenze retributive. La battaglia per i diritti, le tutele e la dignità di tutti i rider e le rider va avanti. I tribunali si sono espressi, è ora che la politica si assuma la responsabilità di mettere nero su bianco questi diritti!”

Ambrogio (Fdi): “Lo Russo parla di una città che non c’è”

“QUESTA AMMINISTRAZIONE VIVE SULLA LUNA?”
“Torino ha dovuto assistere all’ennesima passerella del Sindaco Lo Russo. Il primo cittadino ha deliziato il parterre delle OGR con una serie di affermazioni alquanto bizzarre o che, perlomeno, fanno trasparire quanto questa sinistra non sia in grado di affrontare i problemi reali dei torinesi e di dare soluzioni concrete ai problemi della città.
Tra i roboanti annunci che non trovano riscontro nella realtà, il Sindaco spiega come le anagrafi cittadine stiano lavorando a pieno regime, dimenticando che ancora non tutte le circoscrizioni possono contare su un sistema tanto necessario quanto essenziale. Probabilmente il Sindaco non vede la chilometrica coda che ancora ogni giorno si forma davanti all’anagrafe centrale.
Il sindaco Lo Russo poi procede con proposte difficilmente realizzabili, come la linea ad alta velocità per la tratta Torino-Savona, non accorgendosi dello stato degradante del trasporto locale cittadino. Infine, nell’analizzare gli stanziamenti alle manutenzioni, il Sindaco extraterrestre non vede, o finge di non vedere, la crescente pila di pratiche per risarcimento danni dovute a incidenti causati dalle buche disseminate nelle strade torinesi.
Insomma, con questa amministrazione viene spontanea una semplice domanda: ma vivono sulla luna?”.

Sen. Paola Ambrogio

C’era il popolo di Torino ai funerali di Casalegno

Il 16 novembre del 1977 fu ferito a morte Carlo Casalegno. Dopo, il lugubre comunicato delle Brigate Rosse. Abbiamo colpito un servo dei padroni.

Vice direttore della Stampa era colpevole di scrivere contro i terroristi e per la democrazia. Anni tremendamente drammatici. Torino ed il Piemonte ne furono protagonisti. Nel bene e nel male.
Ora come allora non c’erano dubbi. Il bene era l’antiterrorismo ed il male assoluto il terrorismo nero e rosso. Quella sera ero uscito con gli amici, amici e soprattutto compagne e compagni. Il giorno dopo sciopero operaio e studentesco. Lo ammetto subito che non fu un successone. Tanti e fin troppi i punti oscuri dentro il cosiddetto  movimento. Aree di giustificazionismo? Direi proprio di sì. Una sorta, in alcuni casi fin troppo esplicita di complicità. Questo omicidio cominciò nel cambiare le cose all’interno, appunto del  movimento.
Per primo il figlio di Casalegno. Era stato un dirigente di Lotta Continua che a Torino di fatto fu fondata nel 69. Un anno prima c’era stato il suo scioglimento al congresso di Rimini. I ragazzi che volevano fare la rivoluzione avevano capito che non potevano fare la rivoluzione. Prese corpo la cosiddetta  Antonomia Operaia. Metà del servizio d’ordine di Lotta Continua aderì ad Autonomia Operaia e metà  in Senza Tregua. Gente violenta . Entrambi teorizzavano e praticavano la violenza, la violenza di massa. Quella che per capirci si presentava ai cortei con le chiavi inglesi i caschi ed i passamontagna. Molti di loro erano armati e andavano in montagna e ” giocavano ” a fare i partigiani. Dove la drammaticità si incontrava con il ridicolo. Ebbene il figlio di Casalegno, in un articolo sul giornale Lotta Continua disse : basta con la violenza.
Avevo vent’anni, e ieri come adesso ho solo provato disprezzo per i terroristi o per chi voleva e credeva di risolvere tutto politicamente con la violenza. Ieri come allora mi sono chiesto : perché si comportano così? Dopo ho anche letto a tal proposito. La risposta, evidentemente è complessa. Dunque talmente articolata che è difficile cercare di fare una sintesi. La storia è anche storia di individui. Con i loro pregi e loro difetti. Difficile, se non impossibile trovare dei pregi nei terroristi. E tra i loro difetti ci metterei, al primo posto la stupidità mista ad arroganza.
Chi si credevano di essere nell’ergersi giudici e boia al tempo stesso? Me lo sono sempre chiesto trovando la sola risposta nella loro arrogante stupidità. Si sono inventati  una realtà che non esisteva,  scambiando le loro illusioni come volontà dei più. Basta ascoltare i loro proclami. Deliranti,  e parlano a nome di tutta la classe operaia e a nome di tutto il popolo. La violenza è l’omicidio come tragica conseguenza. Sono anni che non si cancellano dalla memoria. A volte c’è la tentazione. Ma è inutile e probabilmente dannoso. Memoria del funerale di Carlo Casalegno con corso Vinzaglio invaso da una moltitudine di persone. Dagli operai in tuta all’impiegato in giacca e cravatta, alla casalinga.
Tanta ma tanta gente di ogni estrazione sociale e dunque anche politica. Li’ c’era proprio tutto il popolo di Torino. Con le istituzioni  e lo Stato nelle sue diverse articolazioni. Capivi che la rassegnazione e indifferenza dei giorni precedenti diventava partecipazione e volontà d’agire. Anche per ciò il terrorismo rosso e nero è stato sconfitto.

PATRIZIO TOSETTO

Pd: “dalla Regione nessun contributo all’Europride”

La Giunta Cirio bocca l’emendamento del Partito democratico che prevedeva un contributo di 50mila euro per tre anni per la candidatura all’Euro Pride del 2027

 

 «L’Euro Pride del 2027 è un evento di grande rilevanza, che porterebbe centinaia di migliaia di persone a Torino e in Piemonte, oltre ad essere un’occasione di approfondimento e di discussione sui temi dei diritti. Torino e il Piemonte si sono sempre dimostrate sensibili alle tematiche del mondo LGBTQI+, sostenendo eventi ed iniziative in grado di attirare turisti e promuovere i nostri territori a livello internazionale. Eppure, la Giunta Cirio ha bocciato l’emendamento proposto dal Pd che prevedeva uno stanziamento di 50mila euro per un triennio a favore del Comitato Organizzatore dell’Euro Pride, dimostrando una chiusura davvero incomprensibile. Evidentemente il rifiuto della Regione Piemonte di patrocinare il tradizionale Torino Pride non era un caso isolato, ma vi è un evidente pregiudizio omofobo in questa Giunta regionale che porta perfino a rinunciare alle ricadute positive di una manifestazione internazionale di tale portata. Presenteremo un Ordine del giorno con cui chiederemo di istituire un capitolo ad hoc per sostenere la candidatura all’Euro Pride: vedremo al momento del voto se il centro destra sceglierà i diritti, oppure si piegherà al nuovo corso sovranista invocando “dio, patria e famiglia”, ovviamente quella tradizionale».

Raffaele GALLO

Capogruppo PD Consiglio Regionale Piemonte

Daniele VALLE

vice Presidente Consiglio regionale del Piemonte

Italia Viva, assemblea provinciale

Domenica 13 novembre nella accogliente sede della Famija Moncalierese, si è svolta la prima Assemblea di Italia Viva Provincia Torino.

I graditi saluti del Sindaco di Moncalieri Paolo Montagna hanno preceduto le relazioni introduttive dei Coordinatori Provinciali Angela Ferrero e Roberto Gentile.

E’ seguita la presentazione del lavoro dei tavoli tematici fra i quali il Tavolo Sanità che da tre anni studia in modo approfondito la difficile situazione della sanità piemontese e che ha offerto una serie di proposte operative.

Quindi si è aperto il dibattito vivace, schietto e di alto livello da parte di tutti gli intervenuti, ed in particolare del Sindaco di Fenestrelle Bouquet che con la sua presenza ci ha portato anche la voce ed i problemi delle ” Terre alte “.

Gradito ed applaudito il collegamento con la Presidente del partito Teresa Bellanova che si è impegnata ad essere presente al prossimo appuntamento assembleare.

 

Il messaggio che l’Assemblea ha espresso è quello di una adesione al progetto politico nazionale di progressiva unione con il Partito di Azione sottolineando la necessità di vedere accolte nel nuovo contenitore le molte esperienze positive maturate in IV in questi tre anni di vita.

Per tutti l’appuntamento a Milano ed alla prossima assemblea di Italia Viva Metropolitana.

RSA, Canalis (Pd): “Bocciato emendamento in soccorso ai Comuni”

La Dgr del 7 settembre sull’adeguamento delle tariffe nelle Rsa, Cdi e Cdia non teneva conto delle difficoltà dei Comuni e la Giunta Cirio non ha rimediato con risorse integrative.

15.11.2023 – La Dgr del 7 settembre sull’adeguamento delle tariffe per le prestazioni di assistenza residenziale dei presidi socio-sanitari residenziali (Rsa) e semi-residenziali (Cdi, Cdia) per anziani è stata licenziata senza un confronto con i Comuni e con gli Enti Gestori delle Funzioni socio assistenziali.

Il risultato è che ora gli enti locali sono in forte difficoltà perché, mentre l’aumento della tariffa sulla quota sanitaria trova copertura nel Sistema sanitario regionale, l’aumento sulla quota alberghiera/sociale ricade interamente sugli utenti e sui Comuni. Che non ce la faranno. Lo ha dichiarato anche ANCI Piemonte in una nota del 27 settembre. Il maggior costo per i bilanci di Comuni e Consorzi sarà di quasi 4 milioni di euro, senza alcuna misura regionale che lo neutralizzi e non faccia saltare il sistema.

È di interesse delle stesse associazioni rappresentative delle Rsa che le rette vengano pagate dagli utenti e perché ciò avvenga la Regione deve dare una mano, soprattutto in una fase così critica per le famiglie.

Eppure oggi la Giunta Cirio ha respinto l’emendamento a mia prima firma che soccorreva i Comuni.

Le tariffe necessitavano effettivamente di un adeguamento, essendo ferme dal 2013, ma la Giunta Cirio non può pensare di cavarsela solo con questa Dgr: oltre a soccorrere i Comuni nel sostenere l’aumento della quota alberghiera/sociale, deve garantire la saturazione dei posti letto in convenzione (nel 2020 spese 238 milioni di euro invece dei 268 annunciati), aumentare il numero di posti letto in convenzione e soprattutto riformare il modello di cura, dai minutaggi all’integrazione sociosanitaria. Senza sostituire la spesa sanitaria con i voucher sociali del Fondo Sociale Europeo.

Diciamo NO ad un arretramento finanziario della sanità sulle politiche per gli anziani piemontesi!

Monica CANALIS – vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale

Moderati, bilancio di un anno a Palazzo Civico

A un anno dal voto i consiglieri comunali dei Moderati Simone Fissolo e Ivana Garione stilano un bilancio del loro primo anno d’attività in Consiglio comunale a Torino

A un anno dal voto i Moderati hanno stilato un bilancio della loro attività in Consiglio Comunale, nel corso di un incontro avvenuto sabato 12 novembre scorso presso l’Hotel Fortino, in strada del Fortino 36.
Alla presenza dell’onorevole Mimmo Portas, del capogruppo dei Moderati in Consiglio Regionale Silvio Magliano, dell’Assessore comunale all’Istruzione, Giovani e Periferie Carlotta Salerno, di alcuni consiglieri di Circoscrizione e di un nutrito pubblico di cittadini, il Capogruppo Simone Fissolo e la Vicecapogruppo Ivana Garione hanno presentato il loro impegno degli ultimi 12 mesi, i temi di cui si sono occupati e quelli su cui intendono puntare nel prossimo futuro.
“La campagna elettorale – spiega Simone Fissolo – ha rappresentato un momento fondamentale nella mia vita. Il programma che ho presentato nel 2021 per chiedere la fiducia ai cittadini è rimasto e rimarrà sempre disponibile sul mio sito, perché continua ad essere il faro della mia attività in Comune. Il programma comprende tre temi trasversali, quali le politiche giovanili per la formazione e il lavoro, la tematica dell’accessibilità e quella della famiglia. Riguardo ai giovani, sono molto felice che siano in arrivo 4.5 milioni di euro riguardanti le politiche giovanili”.
“Per quanto riguarda il tema dell’accessibilità, mi sto occupando della nomina del Disability Manager chiedendo un rimborso per la sua figura e sostenendo i lavori del Consiglio a supporto del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche. Mi sono adoperato affinché il Comune comunichi con forza le agevolazioni IMU verso il Terzo Settore e affinché le associazioni ottengano i rimborsi che sono loro dovuti”.
“Gli obiettivi che mi ho posto in campagna elettorale – aggiunge Simone Fissolo – mirano a rendere Torino una città viva, europea e intelligente”.
“E proprio perché la città deve essere intelligente e performante, mi sono occupato della cartellonistica partecipata, che risulta molto utile per comunicare ai cittadini lo stato di avanzamento dei lavori in un determinato cantiere, affinché non ci siano più incomprensioni e malumori”.

“Un altro settore di cui mi sono interessato è stato quello della cybersecurity, dopo aver constatato la debolezza del sistema informativo a seguito dell’attacco hacker al Comune di Torino del novembre dello scorso anno. Quello della cybersecurity è un tema cruciale perché cruciale è la protezione dei dati dei cittadini: è necessario aumentare la consapevolezza del rischio e la sicurezza informatica dei portali istituzionali della pubblica amministrazione. Fortificare la struttura protettiva è un compito inderogabile e aver sottolineato l’importanza di questo tema era per me doveroso”.
Altrettanto denso l’impegno della Consigliera comunale Ivana Garione, che in campagna elettorale ha ascoltato in modo attento e partecipe i singoli cittadini e l’esposizione delle loro problematiche.
“Per me – spiega la consigliera dei Moderati Ivana Garione – risulta fondamentale dare importanza e rivolgere l’attenzione a quelle che sembrano piccole cose ma che creano disagio ai cittadini; tali sono stati gli interventi da me promossi, dal taglio dei rami sporgenti sulle carreggiate, alla riaccensione dei lampioni, all’eliminazione degli stalli per i bike sharing inutilizzati, fino alla richiesta di multipli interventi all’Amiat per la rimozione dei rifiuti, in merito ai quali la nostra città risulta ancora piuttosto in ritardo”.
“Anche l’installazione delle eco isole non ha ancora risolto il problema della gestione rifiuti. Mi sono anche adoperata per la eliminazione dei miasmi nel quartiere Mirafiori”.
“Ho ritenuto fondamentale” – aggiunge Ivana Garione – “sostenere la riattivazione delle prestazioni ordinarie degli ambulatori di via Gorizia e di via del Ridotto sospese per far posto a due centri tamponi. Sono inoltre convinta che la Regione Piemonte debba garantire l’apertura di una casa di comunità presso il Maria Adelaide”.
“Fra i miei atti ho richiesto al Comune di sensibilizzare i cittadini nei confronti dei DCA (disturbi del comportamento alimentare). Fondamentale è anche la richiesta fatta alla Regione di istituire la figura dello psicologo base al fine di aumentare i servizi territoriali” – aggiunge Ivana Garione – “abbiamo richiesto come Gruppo dei Moderati in Comune un aumento del numero delle telecamere e assunzione di maggior polizia, consapevole del fatto che i problemi di sicurezza più rilevanti sono concentrati nella periferia Nord di Torino. Inoltre, mi impegnerò favore di un potenziamento della comunicazione con le singole Circoscrizioni”.
Il 5 dicembre prossimo i Moderati festeggeranno i diciotto anni dalla loro fondazione come movimento politico.

Mara Martellotta

Donazioni organi, Ianno’ (Libero pensiero): “Quali risultati?”

Dal Gruppo Torino Libero Pensiero di Palazzo Civico riceviamo e pubblichiamo

Il Comune di Torino nel 2017 ha attivato, in collaborazione con il Coordinamento Regionale delle Donazioni e dei Prelievi di Organi e Tessuti, la registrazione della dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti all’Ufficio Anagrafe.

“Una manifestazione di volontà indice di civiltà, un atto gratuito, anonimo e solidale – sottolinea il consigliere Giuseppe Iannò, che ha presentato un’interpellanza per fare il punto della situazione – che ha salvato con un trapianto tante persone e si è trasformato in un messaggio di speranza. Sarebbe auspicabile promuovere una campagna culturale a partire dal mondo della scuola e della famiglia, per rendere ogni cittadino consapevole, che il donare sia un gesto che può realizzare un grande sogno: quello della vita.”

La dichiarazione di volontà a donare organi e tessuti è regolamentata dalla legge n.91 del 1° aprile 1999 e dal decreto ministeriale dell’8 aprile 2000 e l’art. 23  con una disposizione transitoria, introduce il principio del consenso o del dissenso esplicito. A tutti i cittadini viene data la possibilità (non l’obbligo) di esprimere la volontà in merito alla donazione dei propri organi.

Dal 2017, i cittadini torinesi maggiorenni possono esprimere la volontà in tema di donazione organi anche agli sportelli dell’Anagrafe di tutto il territorio cittadino, all’atto di richiesta di emissione della carta d’identità elettronica, dichiarazione modificabile in qualsiasi momento da parte di chi l’ha effettuata. Analoga offerta è proposta dal Sistema Nazionale Trapianti, con la possibilità di esprimere la volontà presso le ASL o l’AIDO.

Quanti sono stati i torinesi che nel quinquennio, hanno aderito alla donazione di organi? Il personale degli Uffici Anagrafici è adeguatamente formato su questo tema delicato, per illustrare tale facoltà di scelta al cittadino? L’Amministrazione Comunale ha intenzione di sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza su questa importante tematica di civiltà?

Tutte domande a cui ha risposto l’Assessore Tresso e nell’ordine:

alla data del 22 ottobre sono state rinnovate 447036 Cie, in 142605 pari al 32% ha espresso parere positivo, 85072 pari al 19% parere positivo, 219359 pari al 49% non si espressa e all’Aido hanno aderito in 227717. L’Amministrazione comunale sensibile al tema pensa di adottare totem informativi e volontari per spiegare un argomento, che spesso spaventa.