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E' nata Sara. Chiara Appendino diventa mamma

appendinoLa candidata ha dichiarato che si dedicherà alla città e alla propria famiglia

 

La candidata  sindaco di Torino per il Movimento 5 stelle,  Chiara Appendino, di 31 anni, è diventata mamma. Al Mauriziano, infatti, è nata Sara, primogenita della consigliera di Palazzo Civico e del marito, Marco Lavatelli. La candidata ha dichiarato che si dedicherà alla città e alla propria famiglia: la maternità non ostacolerà la campagna elettorale.

Con Dickens al passo del Sempione

dickens sempione 3Quella del viaggio notturno dell’autore di David Copperfield e del Canto di Natale resta , tra tutte le descrizioni, una delle più belle. Dopo la partenza prima dell’alba da Milano, a sera inoltrata –  raggiunta Domodossola – la comitiva si procurò una piccola vettura con la quale cominciò la salita per il passo del Sempione

 

Alle cinque del mattino, Milano rimase ben presto dietro a noi, e, prima che la statua dorata, posta in cima alla guglia del Duomo si perdesse nell’azzurro del cielo, le Alpi, presentando una meravigliosa confusione di creste e di picchi maestosi, di nubi e di neve, troneggiavano sul nostro cammino“. Così racconta Charles Dickens la partenza da Milano, in una fredda giornata di fine novembre del 1844, per il viaggio di ritorno verso l’Inghilterra. Furono molti gli scrittori, poeti, musicisti e letterati che utilizzarono il passo del Sempione per  valicare le alpi nel 1800  – di cui più di un centinaio tra il 1815 e il 1845 -, lasciando un ricordo scritto delle loro impressioni, spesso con parole ammirate per la bellezza della natura e del paesaggio . Da Lord Byron e Samuel Rogers che ne trasse l’ispirazione per la raccolta di poesie “Italy” , pubblicate nel 1827 con le incisioni di William Turner che,  a sua volta, transitandovi per la prima volta nel 1819 , lungo il percorso tracciò molti disegni nel suo taccuino di schizzi. Un elenco importante che va da Chateaubriand a Stendhal, da Gogol a Wagner, Dumas, Balzac, Mendelsson, Gustave Flaubert.

 

Ma quella del viaggio notturno dell’autore di David Copperfield e del Canto di Natale resta , tra tutte le descrizioni, una delle più belle. Dopo la partenza prima dell’alba da Milano, a sera inoltrata –  raggiunta Domodossola – la comitiva si procurò una piccola vettura con la quale cominciò la salita per il passo del Sempione. A questo punto vale la pena percorrere  il passo del Sempione in compagnia del racconto di  Charles dickens sempione1Dickens. “Erano le dieci della sera quando arrivammo a Domodossola, ai piedi del passo del Sempione; ma siccome la luna splendeva luminosa, e non c’ era neppure una nuvola nel cielo stellato, non era tempo di andare a letto, o di andare in qualsiasi altro luogo, se non avanti. Per ciò ci procurammo una piccola vettura e, dopo qualche momento d’ indugio, cominciammo la salita. Eravamo verso la fine di novembre, e, siccome la neve era alta quattro o cinque piedi sulla strada battuta della cima (in altri punti la neve fresca ammassata dal vento era di già assai più alta), l’ aria fredda mordeva la carne. Ma la serenità della notte e la stupenda bellezza della strada, con le ombre impenetrabili e l’ oscurità profonda, con l’ improvvise voltate, dopo le quali si passava subitamente nei tratti rischiarati dalla luna, e l’ incessante scroscio dell’ acqua cadente, resero ad ogni passo il viaggio sempre più meraviglioso. Lasciandoci dietro ben presto i tranquilli villaggi italiani, addormentati nel chiarore lunare, la strada cominciò a svolgersi tortuosa fra masse nere di alberi e, dopo un po’ di cammino, emerse in una zona più spoglia e assai ripida e faticosa, sulla quale la luna risplendeva alta e lucente. A poco a poco il frastuono delle acque divenne più forte, e la stupenda strada, dopo aver traversato il torrente su di un ponte, penetrò fra due muri massicci di rocce perpendicolari, i quali ci tolsero interamente la luce della luna e ci lasciaron solo la vista di alcune stelle, che brillavano sulla stretta lista di cielo al di sopra di noi. Poi perdemmo anche queste, nella profonda oscurità di una caverna della roccia…”.dickens sempione 2

 

Così, tra il chiarore della neve e il cielo invernale gonfio di stelle, attraversarono le tortuose gole di Gondo in mezzo ad un paesaggio aspro e selvaggio. Dickens raccontò d’ essersi fermato, verso l’alba,  a far colazione “ in una casa di legno solitaria, ben riscaldata da una stufa” e poi,  proseguendo il viaggio su una slitta trainata da quattro cavalli, nella neve,  raggiunse il Passo. Un’impresa dal sapore epico, da raccontare con parole adeguate: ” ..eravamo appunto sulla cima della montagna e davanti a noi si ergeva la rozza croce di legno che ne indica la massima altezza sul livello del mare, quando la luce del sole sorgente rischiarò ad un tratto il deserto di neve, colorando questa di rosso scuro. La solitaria bellezza della scena era allora al massimo dello splendore. Nessuno può immaginare uno spettacolo più grandioso...”. La discesa fu meno difficoltosa  e in breve tempo, superati gli ultimi dirupi,  agli occhi  di Dickens e dei suoi compagni di viaggio comparve l’abitato di Briga. Idealizza, da par suo, l’ingresso nella patria di Guglielmo Tell dove si aprono allo sguardo “regioni più calde, aria più quieta, un paesaggio più dolce dove nella rugiada rischiarata dal sole e scintillante come oro e argento si alzavano i tetti di una città svizzera“. Era la città di Briga, dai  tetti rosso-bruni, con le tre torri di palazzo Stockalper, ornate da cupole a cipolla a simboleggiare i tre Re Magi Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. La descrizione del viaggio dello scrittore britannico, al netto del romanticismo ( che non guasta affatto) offre l’immagine di un viaggio che, a quell’epoca, rivestiva un fascino del tutto particolare. Quella di Dickens, tra l’altro, è una narrazione in controtendenza rispetto agli altri racconti di viaggio attraverso il Sempione:l’itinerario va dall’Italia alla Svizzera, racconta un ritorno verso casa e non, come avveniva solitamente, un ingresso nel “luogo del dolce far niente, dell’arte, della letteratura, dove la vita segue un ritmo naturale”, cioè l’Italia. Prestando attenzione al paesaggio, alla natura, alle persone ma anche  ai tempi di viaggio, ai punti di sosta, ai vari mezzi di trasporto, Dickens dimostrò di essere un eccellente “reporter di viaggio”.

Marco Travaglini

 

Oculisti mobilitati in Piemonte

BANDIERE REGIONESalvaguardia della chirurgia vitreoretinica convenzionata

  

Dal 1 gennaio 2016 la Regione Piemonte ha eliminato la possibilità di ricovero in Day Hospital, con pernottamento o ricovero ordinario, presso i centri convenzionati, per cui interventi di chirurgia vitreo-retinica non sono più erogabili da parte di tali centri.Contrari a questa decisione, oltre 190 oculisti hanno sottoscritto la mozione che il Consigliere regionale Alfredo Monaco ha presentato per chiedere che “il Consiglio regionale impegni il Presidente della Giunta e la Giunta regionale a ritoccare in adeguamento le tariffe dei DRG 36 e 42 alla coerenza onerosa delle complesse realtà operative, a garantire la sicurezza della chirurgia vitreo-retinica assicurandone il regime di ricovero e ad assegnare posti letto di ricovero alle strutture convenzionate capaci di garantire per congruità numerica e qualità l’evasione della domanda di chirurgia vitreo-retinica”.

 

La chirurgia vitreo-retinica, come ad esempio l’intervento per distacco di retina o gli interventi di vitrectomia nella retinopatia diabetica proliferante, eseguita da un numero ridotto di oculisti per la sua difficoltà, non può essere assimilabile alla chirurgia ambulatoriale, ma richiede un ricovero ordinario o un Day Hospital a seconda delle situazioni: tali ricoveri non saranno più possibili nelle strutture convenzionate e di conseguenza in tali strutture non si potranno più effettuare simili interventi.

 

In particolare saranno penalizzati i centri torinesi convenzionati di Villa Maria Pia ed il Koelliker che erogano servizi di chirurgia vitreo-retinica di altissima qualità ed hanno trattato in questi anni una grande quantità di casi provenienti non solo dal capoluogo piemontese, ma da tutte le province del Piemonte, coprendo una vasta parte della domanda. Sinora hanno costituito un valido supporto all’attività delle strutture sanitarie pubbliche e sono stati un prezioso riferimento per gli oculisti ambulatoriali territoriali realizzando un’importante integrazione ospedale territorio tesa a soddisfare la richiesta sanitaria dei pazienti.

 

La Regione Piemonte vanta queste eccellenze operative del torinese che hanno fatto fronte anche al bisogno di regioni limitrofe come la Valle d’Aosta e la Liguria. Si tenga poi presente che la formazione di un chirurgo oculista nel trattamento delle patologie vitreo-retiniche è articolata e complessa, anche in termini di oneri sociali, e le professionalità di tale livello sono un patrimonio pubblico da tutelare, custodire e valorizzare, non da disperdere.

Come superare la gelosia e vivere serenamente una storia d'amore

gelosia bambini
La gelosia mina la nostra serenità e induce a comportarci in maniera irrazionale. Ecco come superarla

 

E’ un dubbio, un tormento, un’ossessione che il partner si innamori di un’altra e ci abbandoni. La gelosia mina la nostra serenità e ci fa andare il sangue alla testa, rendendoci meno lucidi e inducendoci a commettere degli spropositi. Ma ecco come vincerla e come superare la gelosia.

 

Superare la gelosia, aumentare l’autostima
Se siamo gelose ci sottostimiamo, consideriamo il partner più importante di noi stesse. Abbiamo una bassa considerazione di noi stesse e creiamo una relazione di dipendenza dall’altro per paura di non esserne all’altezza. Dobbiamo, invece, occuparci un po’ di più di noi stesse e aumentare la nostra autostima: solo così, sentendoci all’altezza o addirittura superiori all’altro, possiamo superare la gelosia.

 

Superare la gelosia, fare autoanalisi
Analizziamo le nostre emozioni e cerchiamo di capire se il sentimento di gelosia ha un fondamento o sono soltanto nostre fissazioni ingiustificate. O forse vogliamo semplicemente tornare a provare un po’ di batticuore e quindi ci inventiamo nuovi motivi per provare emozioni forti…

 

Superare la gelosia, non parlarne con il partner
Bisogna evitare di essere cupi, soli, tristi. Non dobbiamo pensare troppo alla gelosia, ma cambiare, fare qualcosa per distrarci, spostare la mente altrove. Gelosia genera gelosia e continuare a rimuginare non aiuta certo a superare la gelosia. 

 

Superare la gelosia, chiedere aiuto a un esperto

Per capire quando il limite della normalità viene superato, guardiamo come modifica i nostri comportamenti. Quando l’ansia, i dubbi o il dolore diventano così intensi da spingerci ad azioni che distruggono il rispetto di noi stessi e dell’altro. Quando non è episodica e transitoria, ma costante, vuol dire che sta diventando patologica, cioè ci fa solo del male. In questo caso, per superare la gelosia è necessario rivolgersi a un esperto, prima che sia troppo tardi.

(www.dilei.it)

Emilio Solfrizzi in Sarto per signora, ovvero i meccanismi perfetti di Feydeau

SARTO TEATRO ALFIERITra scambi d’identità, amori segreti e sotterfugi, la divertente commedia ambientata a Parigi snocciola le avventure del dottor Molineaux che, fresco di matrimonio ma dal comportamento piuttosto disinvolto, per poter incontrare l’ultima conquista, escogita per sé una professione che è quella mai messa in atto di sarto

 

Da martedì 19 (fino a venerdì alle ore 20,45, sabato ore 15,30 e 20,45, domenica ore 15,30) a domenica 24, sul palcoscenico dell’Alfieri, Sarto per signora di Georges Feydeau, interprete Emilio Solfrizzi e con tra gli altri Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Barbara Bedrina e Fabrizio Contri. Traduzione, adattamento teatrale e Regia sono firmati da Valerio Binasco, da alcuni anni uno dei nomi più importanti del panorama teatrale italiano. Tra scambi d’identità, amori segreti e sotterfugi, la divertente commedia ambientata a Parigi snocciola le avventure del dottor Molineaux che, fresco di matrimonio ma dal comportamento piuttosto disinvolto, per poter incontrare l’ultima conquista, escogita per sé una professione che è quella mai messa in atto di sarto. Come in altri capolavori, Feydeau muove i propri meccanismi con un passo velocissimo, costruendo assurde situazioni, gag che mettono lo scompiglio tra i tanti personaggi, colpi di scena magistralmente congegnati; il suo gioco d’autore eccellente, la sua comicità perfetta si rivelano ancora oggi strutture costruite appositamente per riempire il vuoto di valori di una società borghese fondata solo sull’apparenza. L’attualità del commediografo sta nel fatto che il pubblico odierno, davanti ai suoi lavori, non li considera affatto come figli di un’epoca determinata, passata e superata, ma coglie in essi una relazione con la società attuale. Sottolinea ancora Binasco: “Come spesso accade, tra le righe di un capolavoro di leggerezza, ci sono poi tanti livelli da esplorare. Quello più impressionante, per me, è la cura che questo grande scrittore dedicava a tutti i dettagli del comico. E’ una macchina che scorre velocissima, la sua, ma il meccanismo è delicato e minuzioso. Bisognerà stare attenti a non trascurare nemmeno il rumore della maniglia di una porta, perché è “pensato” per contribuire a quella sinfonia perfetta che sono i suoi copioni”.

(e. ra.)

ALLE MOLINETTE LA SUPER TAC CHE ABBATTE LE RADIAZIONI DEL 90%

molinetteL’ accuratezza è così elevata che il direttore della Radiologia universitaria, Giovanni Gandini, ha annunciato di voler mettere la macchina a disposizione per un nuovo studio sulle mummie del Museo Egizio

 

Alle  Molinette è stata installata una nuova Tac, la Tc Revolution, che in soli 0,28 secondi è capace  di esaminare un organo con estrema precisione. La velocità permette di eliminare le inesattezze del movimento, per esempio del cuore. Le radiazioni vengono abbattute del 90%, con un guadagno per la salute del paziente. L’ accuratezza è così elevata che il direttore della Radiologia universitaria, Giovanni Gandini, ha annunciato di voler mettere la macchina a disposizione per un nuovo studio sulle mummie del Museo Egizio.

 

(Foto: il Torinese)

Il Filosofo, o l’arte di imbambolarti con le parole

filosofoOggi vi dirò del Filosofo, uomo in genere piacevole ma non bellissimo, 
istruito e tutto sommato sensibile, che sa rigirarvi come un calzino grazie 
alla Forza Delle Parole

 
Bentornate mie care nel meraviglioso mondo dell’Uomo Tipo. Categorie di uomini 
che è meglio conoscere per evitare come la peste.

Oggi vi dirò del Filosofo, uomo in genere piacevole ma non bellissimo, 
istruito e tutto sommato sensibile, che sa rigirarvi come un calzino grazie 
alla Forza Delle Parole.

Attente, perchè l’esemplare in questione in genere presenta una Doppia vita 
(potrebbe essere fidanzato), mostra una depressione più o meno latente e una 
scarsa capacità di Vivere La Vita Vera. In genere questa Specie ha come habitat 
naturale Oggetti Dietro Cui Nascondersi, possibilmente con uno schermo o un 
display.

Quindi fiumi di messaggi dalla portata notevole (Molto Molto Accattivanti, 
attente fanciulle a capire se è solo profumatissima aria fritta), e-mail 
intense che dicono con vocaboli aulici Più o Meno Niente.
Voi noterete la sensibilità, la poesia e per un attimo dimenticherete di 
avere a che fare con l’Arte di Imbambolarti Con Le Parole: si sa noi ragazze 
andiamo pazze per chi ci corteggia in maniera non scontata con un briciolo di 
poesia, e non possiamo che esserne lusingate.
Un piccolo campanello d’allarme forse suonerà nella nostra testa, ma il 
romanticismo potrebbe coprire i nostri occhi con spesse fette di prosciutto.

Tranquille, quando si tratterà di incontrarsi e avere un Contatto Faccia a 
Faccia (che poi è l’unico che conta) il Filosofo si rivelerà per quello che é: 
dalla gestualità incerta, lo sguardo che vaga, il suo camminare indietro a mò 
di gambero su quello che vi aveva promesso e ribadito allo sfinimento, mostrerà 
la sua Pavida Natura da coniglio.

Alcune potrebbero scoprirlo dopo un Incontro Ravvicinato del III tipo, altre 
prima, il Filosofo potrebbe non fare alcuna manovra di avvicinamento, mollando 
la presa prima di cominciare

Qualunque Contatto.. e questo rimane il mistero emblematico dell’uomo moderno: 
L’Inutilità di Esistere.

 

Federica Billone

 

www.tuttigliuominidilola.it

Prima tappa per dare nuova vita a Palazzo del Lavoro

palazzo lavoro bruciatoPALAZZO LAVORO RENDERING L’assessore Lo Russo su Fb:” Dopo anni di degrado di questo importantissimo edificio e di code chilometriche bloccati in auto finalmente si avvia un grande progetto di riqualificazione urbana

 

L’assessore comunale all’ Urbanistica, Stefano Lo Russo, annuncia sulla sua pagina Facebook: “Lunedì 18 gennaio in Sala Rossa arriverà la delibera di approvazione definitiva dell’Accordo di Programma che permetterà l’avvio della riqualificazione del Palazzo del Lavoro e la realizzazione del nuovo sottopasso sotto la rotonda di corso Maroncelli”. Prosegue l’assessore:” Dopo anni di degrado di questo importantissimo edificio e di code chilometriche bloccati in auto finalmente si avvia un grande progetto di riqualificazione urbana che cambierà il volto della porta sud della Città. Una grande fatica ma ne è valsa la pena”.

Il turismo è (più) bello se sostenibile: in Piemonte sono 24 i borghi "ecologici" da visitare

Italian alpine village for sale on eBayUn  borgo che può vantare il titolo di “sostenibile” deve avere determinate caratteristiche. I comuni  del network si trovano su tutto il territorio piemontese e si distinguono come “comunità ospitante”. Ovvero “una nuova forma di accoglienza che prevede l’attribuzione al turista di una sorta di “cittadinanza temporanea”

 

 

Il turismo responsabile in Piemonte ha tra i suoi punti di eccellenza il progetto “Borghi sostenibili”  della Regione Piemonte, che guida il turista responsabile nella scelta di luoghi caratterizzati da sostenibilità ambientale. Un dettagliato articolo apparso di recente sul sito www.lifegate.it riporta d’attualità un tema spesso trascurato, quello appunto del   turismo sostenibile “Una attività turistica è sostenibile – si legge nell’articolo – quando si sviluppa in modo tale da mantenersi vitale in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterando l’ambiente (naturale, sociale e artistico) e non ostacolando o inibendo lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche. Questa la definizione, formulata nel celebre Rapporto Brundtland della World Commission Environment and Development istituita dall’Onu nel 1987”

 

 

Un  borgo che può vantare il titolo di “sostenibile” deve avere determinate caratteristiche. I comuni  del network si trovano su tutto il territorio piemontese e si distinguono come “comunità ospitante”. Ovvero “una nuova forma di accoglienza che prevede l’attribuzione al turista di una sorta di “cittadinanza temporanea”, un canale privilegiato per accedere alla vita più intima della comunità che comporta un impegno a conoscerne e a rispettarne l’identità storica e ambientale. Essere quindi un concittadino, vivere la comunità, esserne parte”.

 

 

il Piemonte può contare oggi su 24 borghi sostenibili,  visitabili in tutte le stagioni regalando emozioni sempre nuove. Consigliamo di consultare il sito borghisostenibili.it dove per ogni borgo sono indicati itinerari, manifestazioni e caratteristiche eco sostenibili.  Nel Torinese, scrive ancora Lifegate: “Avigliana è un buon punto da cui patire per visitare la Sacra di San Michele in Val di Susa e pedalare verso altri piccoli ma suggestivi centri come Almese e Caselette. Sempre per i ciclisti, questa volta davvero esperti, da Pourrier frazione di Usseaux  parte il leggendario Tour dell’Assietta lungo la strada militare che da colle delle finestre si inerpica fino a Sestriere, uno degli itineari ciclo-escursionistici più avvincenti della Val Chisone e Val di Susa”.

Vino, tessile e dolci: Vola l'export piemontese che doppia la crescita media italiana

TESSILEIl Monitor dei distretti del Piemonte di Intesa Sanpaolo  calcola per il quarto trimestre del 2015 “una nuova crescita per le esportazioni dei distretti piemontesi” e una chiusura dell’anno con un aumento intorno al 9%

 

Svizzera, Francia e Stati Uniti sono i mercati dove l’export dei distretti  è cresciuto di più in valori assoluti. Il terzo trimestre del 2015 l’export dei distretti piemontesi è in netta crescita, con una performance del 6%, dato migliore della media italiana che segna un +3,6%.  Da ben nove trimestri i distretti piemontesi hanno un ritmo di crescita superiore al resto dello stivale. Riscontri positivi per l’oreficeria di Valenza, il dolciario di Alba e Cuneo (7,4%), la nocciola e la frutta piemontese (+8,4%) e le macchine tessili del Biellese(+44,6%) grazie a nuove commesse dalla Cina.

 

Il Monitor dei distretti del Piemonte di Intesa Sanpaolo  calcola per il quarto trimestre del 2015 “una nuova crescita per le esportazioni dei distretti piemontesi” e una chiusura dell’anno con un aumento intorno al 9%, in accelerazione rispetto al 2014. Nel terzo trimestre sono aumentate anche le esportazioni di altri quattro distretti: la rubinetteria di Cusio-Valsesia (+2,7%), il tessile di Biella (+2%), il riso del Vercellese (+3,8%) e i frigoriferi industriali di Casale (+0,4%). Invece l’export dei due poli tecnologici Ict e Aerospazio della regione è  di nuovo negativo.

 

Le esportazioni di vini di Langhe, Roero e Monferrato, seppur con un terzo trimestre negativo, grazie  agli ottimi risultati negli Stati Uniti, nel periodo gennaio-settembre si sono attestate sui livelli di massimo storico toccati nel 2014. Lo stesso discorso vale per il caffè, le confetterie e il cioccolato torinese che vede l’aumento delle esportazioni. Oltre a Svizzera, Francia e Stati Uniti, buone performance sono state ottenute sul mercato cinese (Cina e Hong Kong) dove si è registrato un balzo dei flussi di export di macchine tessili di Biella e di oreficeria di Valenza. Sono state così superate le difficoltà incontrate in Russia e in Germania.