LIFESTYLE- Pagina 371

Sgombero di 25 persone dall'ex clinica San Paolo

polizia sommossa

La struttura di corso Peschiera, all’angolo con piazza Sabotino è presidiata simbolicamente dagli antagonisti del centro sociale Gabrio

 

E’ stato effettuato in Borgo San paolo a Torino, lo sgombero dell’ex clinica Casa Bianca San Paolo, da anni occupata da immigrati africani. La polizia ha trovato all’interno 25 persone, per lo più di nazionalità eritrea. Sarà compito del Comune alloggiarle in altre strutture. La struttura di corso Peschiera, all’angolo con piazza Sabotino è  stata presidiata simbolicamente dagli antagonisti del centro sociale Gabrio.

 

(Foto: archivio il Torinese)

Il violoncellista Isserlis debutta nel celebre Concerto n. 1 di Sostakovic

auditorium rai

Composto e eseguito per la prima volta da Rostropovic

 

Il violoncellista Steven Isserlis debutta giovedì 5 novembre alle 20.30, all’Auditorium Rai di Torino,  nel Concerto n. 1  in mi bemolle maggiore di Dmitrj Sostakovic, una pagina che il  musicista ha anche inciso con l’Orchestra della Radio di Francoforte e Paavo Jarvi, ottenendo ampi consensi. Isserlis ha suonato con prestigiose orchestre internazionali come i Berliner Philarmoniker,  la Philharmonia Orchestra e la NHK Symphony,  oltre a essere un noto scrittore di volumi su grandi compositori e di favole musicali per bambini.

 

La fama dei concerti per violoncello e orchestra di Sostakovic è strettamente legata al nome di Rostropovic. Fu, infatti, il grande violoncellista russo, scomparso nel 2007,  l’ispiratore e il dedicatario, nonché il primo esecutore di questi concerti. La composizione sfoggia una melodia orientaleggiante,  ispirata alla città natale del violoncellista russo,  la musulmana Baku, in Azerbajdjan. Il tono solare e gaio della composizione riflette probabilmente lo stesso carattere di Rostropovic. La prima esecuzione avvenne il 4 ottobre 1959 al teatro Marinskij di Leningrado,  in una Russia che, negli anni immediatamente successivi alla morte di Stalin,  avvenuta nel ’53, stava voltando pagina.

 

A dirigere il concerto di giovedì 5 novembre, con replica venerdì 6 novembre, alle 20.30, sarà il maestro Juray Valcuha,  direttore principale dell’Orchestra Rai,  che aprirà il concerto con l’Ouverture da “Il franco cacciatore” di Maria Von Weber, pagina scritta nel 1821, che ben sintetizza i temi dell’estetica romantica nella sua declinazione germanica, con il prevalere del clima faustiano,  dei gesti eroici e della natura selvaggia. Verrà inoltre eseguita la Quinta Sinfonia di Prokof’ev in si bemolle maggiore, composta nel 1944, e accolta con grande entusiasmo a Mosca l’anno successivo. Massiccia, granitica, esprime uno stato d’animo che fu lo stesso compositore a spiegare, affermando: “Nella Quinta Sinfonia ho voluto cantare l’uomo libero e felice, la sua forza, la sua generosità e la purezza della sua anima”.

 

Ponendo in relazione questa affermazione con il periodo di composizione della sinfonia, l’estate del 1944, e con le reazioni di entusiasmo suscitate alla sua prima esecuzione,  avvenuta a Mosca il 13 gennaio del ’45, si è inclini a  coglierne un riflesso degli avvenimenti dell’epoca,  l’eco trionfale della vittoriosa liberazione del territorio russo dalle truppe tedesche, e l’adesione a un ottimistico spirito patriottico. In realtà la Quinta Sinfonia è la meno russa di quelle di Prokof’ev e la più tedesca per appartenenza culturale. Questa Sinfonia esprime una fiducia nell’uomo libero, ma tale fede è di ordine morale e autobiografico,  risiede, cioè, nelle scelte personali dell’artista. La composizione viene, infatti, a configurarsi come terra d’incontro di spiriti eletti, incuranti delle atrocità della storia.

 

 Mara Martellotta

 

Al teatro Astra le Tre sorelle di Cechov, storia di assenza e di vuoto

astra teatro

Sogni incapaci di tradursi in realtà:  il capolavoro cechoviano inaugura la narrativa del Novecento

 

Dopo Zio Vanja,  un altro celebre testo di Anton Cechov approda al teatro Astra, le Tre sorelle,  per la regia di Emiliano Bronzino, in una produzione del Teatro Piemonte Europa. La vera anima dei personaggi è in questo testo teatrale rappresentata dalle cose non dette; ciò rende l’universo drammaturgico dell’autore russo a noi vicinissimo,  anche a distanza di più di un secolo dalla stesura delle sue opere. Cechov anticipa, infatti, le rimozioni,  i soprassalti di coscienza e le inquietudini tipiche dell’epoca contemporanea. Tre sorelle è un testo dai molteplici livelli interpretativi simbolici, il cui tema centrale è rappresentato dal tempo. L’atteggiamento contraddittorio con cui le tre protagoniste vivono lo scorrere del tempo emerge già dalle prime battute della piece; il tempo in cui vivono i personaggi è uscito dai binari e, invece di proseguire in maniera lineare, sembra bloccato in un circolo chiuso, in un eterno ripetersi della stessa situazione, in cui il futuro può essere solo sognato, a volte immaginato, ma quasi sempre irraggiungibile.  Se si pensa a una via di fuga, questa potrebbe essere Mosca, luogo di un ricordo ormai cristallizzato, verso cui tutte e tre le protagoniste vorrebbero scappare,  un ricordo, che, come tale, vive ormai relegato in un passato lontano. Considerato una vetta del teatro cechoviano, le Tre sorelle rappresenta una dissertazione sul tema della felicità e dell’infelicità, sospese tra un tempo allegro e uno crepuscolare,  tra commedia di atmosfera e commedia di carattere. Nel teatro di Cechov, capace, come quello goldoniano, di grandi affreschi di personaggi, questa piece rappresenta la storia di un’assenza e di un vuoto. Nel presente la vita è naufragio e agonia e i desideri più profondi non hanno la forza di tradursi in atti di volontà. I personaggi invocano un futuro migliore, ma vengono poi a scontrarsi con l’impossibilità di realizzarlo. In questa vana attesa, anticipatrice di quella di un Godot che non arriverà mai, Cechov inaugura prepotentemente la grande narrativa del Novecento,  mettendo a nudo rituali, ipocrisie e fallimenti dei suoi personaggi. Tra gli interpreti figurano Gisella Bein,  Alberto Onofrietti,  Marcella Favilla,  Stefano Moretti, Maria Alberta Navello.

 

Dal 27 ottobre all’8 novembre 2015 al Teatro Astra. Sala Grande.

 

Mara Martellotta

Festa d'Autunno 2015 a Piossasco: tradizioni e menù a km 0

OLYMPUS DIGITAL CAMERASi inizia giovedì 5 novembre alle ore 20 con la “Cena della tradizione piemontese”

 

Alle porte di Torino dal 5 al 9 novembre torna l’ormai consolidata Festa d’Autunno, con svariati appuntamenti volti a risvegliare i gusti e i sapori di un tempo. Si inizia giovedì 5 novembre alle ore 20 con la “Cena della tradizione piemontese”, che si terrà all’interno della tensostruttura in Piazza Primo Levi. Alcuni macellai di Piossasco scendono in campo per allestire un menù da veri buongustai: battuta di carne cruda, vitello tonnato, cotechino con fonduta, agnolotti al ragù bianco, risotto salsiccia e porri, brasato al forno con cipolle in agrodolce, capretto al forno con patate e dolce della casa. Il tutto innaffiato da acqua, vino, caffè e digestivo.Il venerdì alle ore 21.30 la stessa location ospiterà “Ridi Piossasco”, uno spettacolo di cabaret a cura di AJ Eventi con i comici di Colorado Stefano Chiodaroli e Mauro Villata. Per la cena, invece, l’Osteria 68 in Via Torino propone un menù tutto piemontese, che si potrà gustare anche il sabato.

 

Per i meno sedentari sabato alle ore 9.30 il ritrovo è in Piazza San Vito con il “Trekking d’autunno”, un percorso ad anello a cura dell’Associazione Studio ArteNa per vivere con semplicità la natura e i panorami più belli di Piossasco. Alle ore 11 segue la “Biciclettata nel Feudo dei Nove Merli”, con partenza in Via Aleardi sulla pista ciclabile che collega la città a Scalenghe. Giunti a destinazione ci si potrà rifocillare con un pranzo al sacco o presso il ristorante La Ruota. Per chi lo volesse la giornata proseguirà alle ore 14 con la visita alla Chiesa di Santa Maria Assunta a Pieve di Scalenghe e alle ore 15 alla Chiesa della Confraternita dello Spirito Santo di Airasca. Si conclude a suon di musica con il concerto “My days” in Piazza Primo Levi alle ore 21.30: un tributo live ai Bon Jovi allietato da panini caldi con salsiccia, hamburger e birra a cura dell’Agriturismo Spirito di Prateria.

 

La festa culmina domenica 8 novembre con un fitto programma di eventi. Al Corteo per la Giornata dell’Unità Nazionale in partenza alle ore 9 dal Parco della Rimembranza in via Nino Costa seguirà alle ore 10.30 “Ti racconto il Borgo”, una visita guidata all’Antico Borgo di San Vito, eletto Luogo del Cuore nel censimento promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Il gruppo dei ciceroni volontari racconterà con autentica passione uno dei luoghi più suggestivi della città, situato alle pendici del Monte San Giorgio. Dalle ore 10 alle ore 17 in Piazza XX Settembre vi saranno “Prodotti della terra e piccola fattoria in piazza” e “Il pane come una volta”, due occasioni per riassaporare vecchie tradizioni mai dimenticate. La piazza centrale della città infatti consentirà un salto nel passato, con la piccola fattoria, l’esposizione di macchine agricole, la mungitura e la produzione della toma piemontese con l’Azienda Agricola Valinotto e La Patuana, oltre alla vendita e alla degustazione di prodotti a km 0 in numerosi stand gastronomici. Percorsi didattici gratuiti attendono gli amanti di farine e lieviti naturali, per poi cuocere il proprio impasto di pane casalingo nel forno allestito in piazza con il supporto dell’Associazione Amici in pasta.

 

Punta di diamante della giornata il “Gran Bollito in piazza” alle ore 12 in Piazza Primo Levi, a cura del gruppo degli allevatori e agricoltori di Piossasco: carpaccio di vitello con castelmagno, agnolotti al ragù, gran bollito misto con cotechino, contorni e charlotte creole. Il Ristorante Il Mulino, Cascina Chiantori, Spirito di Prateria e la Trattoria La Società, dal canto loro, offrono per il pranzo gustose alternative con menù tematici a base di carne. Nel pomeriggio poi, a partire dalle ore 15, in Piazza Tenente Nicola l’Associazione Alter82 presiede lo stand sportivo (pallacanestro, minibasket, arti marziali) e intrattiene i più piccoli con divertenti attività ludiche.

 

Lunedì 9 la tradizionale Fiera Mercato di San Martino chiude la manifestazione, dipanandosi per le vie del centro con numerose bancarelle e l’immancabile profumo autunnale di caldarroste.

 

Lara Garibaldi

Per info e prenotazioni:

Fondazione A. Cruto – 334.6135614 info@fondazionecruto.it www.fondazionecruto.it

Osteria 68 – 011.2077903 osteria68@gmail.com www.osteria68.com

Ristorante Il Mulino – 011.9041995 ilmulino_piossasco@libero.it www.ilmulino-piossasco.it

Agriturismo Cascina Chiantori – 348.8047129 agrichiantore@gmail.com www.agrichiantore.it

Agriturismo Spirito di Prateria – 011.9066385 www.spiritodiprateria.it

Trattoria La Società – 011.9064277

 

Elisoccorso salato per le chiamate inappropriate

Elicottero-118Fino ad oggi compartecipazione da parte dell’utente era ferma alla tariffa unica di tremila euro

 

Le chiamate inappropriate all’elisoccorso d’ora in avanti avranno un costo elevato per non residenti: la quota sarà di 120 euro al minuto di volo, oltre a120 euro di diritto di chiamata. la decisione è stata presa in Giunta dalla  Regione. Fino ad oggi compartecipazione da parte dell’utente era ferma alla tariffa unica di tremila euro. Le risorse risparmiate, saranno impiegate per il miglioramento dei servizi  ai cittadini.

L’evoluzione del ruolo della donna con Rita El Khayat a Torino e Rivoli

Una delle più note intellettuali del Marocco e del Maghreb, scrittrice, etno-psichiatra, psicanalista e antropologa, sarà protagonista di un doppio appuntamento, promosso dalla Consulta delle Elette del Consiglio regionale del Piemonte

 

elRita El Khayat, una delle più note intellettuali del Marocco e del Maghreb, scrittrice, etno-psichiatra, psicanalista e antropologa, sarà protagonista di un doppio appuntamento, promosso prima a Torino e poi a Rivoli, dalla Consulta delle Elette del Consiglio regionale del Piemonte. Dialogherà con l’ospite Stefanella Campana, responsabile della versione italiana del sito delle Culture del Mediterraneo Babelmed e giornalista de “La Stampa”.

 

Primo appuntamento venerdì 6 novembre, alle ore 16, nell’aula consiliare di Palazzo Lascaris – via Alfieri, 15 – Torino, occasione in cui Rita El Khayat traccerà un ritratto “a tutto tondo” di sé e delle proprie esperienze. Il secondo incontro, dal titolo:“L’evoluzione del ruolo della donna  in campo artistico e culturale  nello scenario degli ultimi 40 anni” si terrà, invece, sabato 7 novembre,  alle 16 presso la sala conferenze della Casa del Conte Verde, in Via Fratelli Piol, 8 a Rivoli.

“La presenza di Rita El Khayat – sottolinea il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus – testimonia l’attenzione e l’impegno costanti dell’Assemblea piemontese nei confronti delle tematiche femminili e sulla tutela diritti, attraverso l’operato del Comitato per i Diritti umani e degli organismi consultivi regionali”.

 

All’incontro di Torino, con il presidente Laus interverranno la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino, delegata alla Consulta delle Elette del Piemonte e la presidente della Consulta delle Elette, Stefania Batzella che, il giorno successivo, coordinerà i lavori dell’appuntamento di Rivoli.

 

“La presenza di una figura così significativa nel campo della lotta per l’affermazione dei diritti e del ruolo della donna – commenta Ruffino  – contribuirà a stimolare il dibattito su tematiche di attualità sociale sulle quali il Consiglio regionale è da sempre sensibile”.

 

“Sono certa che attraverso la preziosa testimonianza di Rita El Khayat – dice Batzella – la Consulta delle Elette fornirà all’opinione pubblica l’occasione di riflettere sull’importanza dell’impegno “al femminile” in campo culturale e sociale”

 

Rita El Khayat ha scritto una quarantina di opere sulla psichiatria e sulla condizione esistenziale delle donne nel mondo arabo. Candidata per ben due volte al Premio Nobel per la Pace detiene molti primati nel suo Paese: prima donna psichiatra, prima donna medico del lavoro, prima voce femminile e produttore presso l’emittente televisiva marocchina ed il centro cinematografico marocchino. Le è stata conferita nel 2006 la cittadinanza onoraria italiana.

Chiampa fuori dal buco: Palazzo Chigi lancia il decreto salvagente per il rosso da 6 miliardi

chiampa BICI

“Una Regione con un bilancio in questa situazione – dice Chiamparino – non può fare da guida a tutte le Regioni. Mi devo dedicare di più al lavoro nella Regione Piemonte”

 

La buona notizia potrebbe arrivare  lunedì, quando il Consiglio dei ministri, varando il decreto ‘salva-regioni’, potrebbe dare una boccata di ossigeno ai conti in rosso della Regione Piemonte.  Sergio Chiamparino, in polemica non apertamente dichiarata con il premier Matteo Renzi, aveva presentato il 22 ottobre le proprie dimissioni da presidente della Conferenza delle Regioni, irrevocabili ma congelate fino a quando non sarà concluso l’esame della legge di stabilità.

 

Le motivazioni della decisione, aveva detto il governatore,  sono legate al giudizio della Corte dei Conti sul bilancio 2014 del Piemonte, che aveva certificato un buco di quasi 6 miliardi di euro. “Una Regione con un bilancio in questa situazione – ha sostenuto Chiamparino – non può fare da guida a tutte le Regioni. Mi devo dedicare di più al lavoro nella Regione Piemonte. La questione delle anticipazioni ai fornitori legata al dl 35 non riguarda solo il Piemonte, che è stata solo la prima Regione a incappare nel procedimento. Il decreto che avevamo concordato non prevede spalmature del debito, ma modalità di contabilizzazione di quel disavanzo che non deve essere restituito due volte dalle Regioni, che già lo stanno restituendo attraverso i rispettivi stati patrimoniali”.

 

Ora il tanto auspicato decreto, ideato su misura per il Piemonte ma che darà sollievo anche ad altre Regioni, per sanare a contabilizzazione delle anticipazioni dello Stato per pagare i debiti della pubblica amministrazione, dopo l’intervento della Consulta

Divorzio Agnelli – Winter: a rischio il tesoro di famiglia?

emma-winter-agnelli

Pare che John Elkann abbia appreso con sconcerto la notizia della bravata di Andrea

 

Andrea Agnelli, dopo la sua scappatella con Deniz Akalin, ex modella turca moglie di Francesco Calvo, il direttore commerciale della Juventus, divorzia da Emma Winter che non lo ha voluto perdonare. Calvo ha interrotto la sua relazione con la società bianconera con una buonuscita milionaria ed ora è direttore commerciale al Barcellona. Agnelli vive solo in una casa aTorino, mentre Emma si è trasferita a Londra con i due figli. Pare che John Elkann abbia appreso con sconcerto la notizia della bravata di Andrea, uno shock legato anche ai danni economici che potrebbero colpire la Famiglia per  il contenzioso giudiziario che potrebbe essere avviato dalla  Winter: Agnelli e l’ex moglie erano infatti sposati in comunione dei beni . E’ a rischio il tesoro di famiglia ?

Concordia al via con la stagione teatrale

concordia teatro

concordia papaleoAnche quest’anno, alcuni grandi protagonisti calcheranno le scene del Teatro, catturando ed appassionando il pubblico con spettacoli di prosa, cabaret, lirica, danza, circo contemporaneo, teatro ragazzi e grandi concerti

 

Si è svolta nei giorni scorsi la conferenza stampa che ha visto la presentazione della nuova stagione teatrale 2015/2016 del Teatro della Concordia di Venaria Reale. Le caratteristiche particolari del Concordia, all’insegna della modernità e della flessibilità di utilizzo, hanno permesso di mantenere anche per quest’anno le peculiari caratteristiche di eterogeneità culturale della programmazione; caratteristiche che hanno reso questo Teatro uno dei punti di riferimento metropolitani per lo spettacolo dal vivo.

 

Il Teatro Concordia ha messo a punto per questo cartellone 2015/2016 una stagione eclettica e significativa, grazie anche alla sinergia e al contributo di tutti i suoi collaboratori. Con la Fondazione Piemonte dal Vivo ad esempio – ricordiamo che la Fondazione ha ottenuto nel 2015 il riconoscimento ministeriale di Circuito Regionale Multidisciplinare – la collaborazione è diventata sempre più significativa e fondamentale, evidenziando così il forte radicamento del Concordia nel tessuto teatrale dell’area metropolitana e del territorio regionale.

 

Anche quest’anno, alcuni grandi protagonisti calcheranno le scene del Teatro, catturando ed appassionando il pubblico con spettacoli di prosa, cabaret, lirica, danza, circo contemporaneo, teatro ragazzi ed infine grandi concerti. Insomma un fil rouge che parte dall’opera, coinvolge il mondo della scuola con spettacoli realizzati a stretto contatto con gli istituti scolastici, e arriva ad esempio fino all’appuntamento con il Mentalismo di Marco Bellantuono, la grande novità di questo cartellone.

 

Quest’anno più che mai, il Concordia vive e pulsa negli occhi degli spettatori e nel duro lavoro dei collaboratori, dimostrando che questo Teatro “è di tutti e soprattutto rivolto a tutti”.Non resta che aspettare con curiosità ed un pizzico di impazienza il mese di Novembre, affinché “il buon spettacolo” abbia inizio.

 

Simona Pili Stella

 

Tra gli spettacoli: Rocco Papaleo, con “Una piccola impresa meridionale” (13 gennaio), Paolo Rossi, con  “Molière: la recita di Versailles” (4 marzo), e Juri Ferrini:  “Cyrano de Berge­rac” (4 febbraio). Poi la lirica con il “Barbiere di Siviglia” il 5 dicembre e la “Boheme” il 16 febbraio 2016.

 

Info: www.teatrodellaconcordia.it

 

Gli scambi: Il mercato globale sottopone le aziende a sfide critiche

imprese

E’ necessario promuovere una Compliance specializzata per l’export che possa essere strumento adottabile ed adattabile in modo proporzionato alla complessità dimensionale e operativa delle aziende coinvolte. Si tratta di uno strumento di tutela specifica per le aziende e il loro management che operano nell’ambito dell’import/export, che richiede professionalità ad hoc che padroneggino le normative internazionali

 

di Paolo Pietro Biancone *

 

Il mercato globale sottopone le aziende a sfide critiche legate alle attività di importazione ed esportazione. Il rischio di sanzioni legali e pecuniarie per la mancata applicazione delle norme internazionali è alto e ha conseguenze rilevanti per la continuità di impresa. Le aziende devono quindi fare i conti con nuovi aspetti professionali legati all’export compliance. Si tratta di un nuovo strumento per ridurre i rischi legati alle importazioni ed esportazioni, che fornisce sostegno fondamentale alle Organizzazioni di qualsiasi dimensione nella gestione del Compliance Risk, ossia il rischio di sanzioni legali o amministrative, perdite finanziarie o deterioramento della reputazione per il mancato rispetto di leggi, regolamenti e legislazione, codici di condotta e best practices (Dual Use, Sanzioni, Dlgs 231 ecc.), per tutte le attività d’importazione ed esportazione. L’Export Compliance nasce dall’esigenza di rispondere a normative a livello internazionale e nazionale sempre più complesse, che richiedono metodi e standard di Governance e di conformità (Compliance) adeguati per tutelarsi dalle pesanti sanzioni legali.

 

Il metodo chiave di Management dei rischi derivanti da una mancata od erronea conformità alle norme, individuato e sviluppato internazionalmente da Università, operatori economici, organizzazioni di standard e certificazione, autorità regolatrici è la Compliance normativa: in un mondo globalmente integrato, la cooperazione a livello europeo ed internazionale è possibile solo con strumenti specializzati ed efficienti conformi alle leggi. Da qui l’esigenza di professionalità che siano in grado di comprendere le diverse normative vigenti nei vari Paesi e siano in grado di formalizzare strumenti di management a tutela del rischio derivante dall’Export Compliance. Il tutto a tutela della governance aziendale che si assume in proprio il rischio di eventuali sanzioni e penalità dovute al mancato rispetto delle norme internazionali in tema di export.

 

In particolare, vi è la necessità di promuovere una Compliance specializzata per l’export (Export Compliance) che possa essere strumento adottabile ed adattabile in modo proporzionato alla complessità dimensionale e operativa delle aziende coinvolte. Si tratta di uno strumento di tutela specifica per le aziende e il loro management che operano nell’ambito dell’import/export, che richiede professionalità ad hoc che padroneggino le normative internazionali e comprendano le peculiarità di ogni singola azienda, al fine di ridurre con strumenti ad hoc il rischio. Per rispondere a questa necessità la risposta strategica individuata e sviluppata in modo collaborativo sia negli USA (BIS) che nella UE è un Framework multidisciplinare (ECF) implementato da EIFEC (l’organizzazione europea che promuove e mantiene il Framework per l’Export Compliance) (www.eifec.eu).

 

Nell’ambito del Framework EU di Export Compliance (ECF) è stato attivato l’EU Universities Network for Export Compliance (EUNIFEC) coordinato dall’Università di Torino e il Politecnico di Torino. Si tratta di un’alleanza strategica tra le principali università tecnologiche e di management europee con obiettivi principali: in primo luogo, integrare a livello nazionale, i principi, gli standards, le best practices, le procedure operative, per permettere un metodo comune a tutti i paesi EU per il controllo delle esportazioni quali strumenti adottabili ed adattabili in modo proporzionato alla complessità dimensionale e/o operativa degli operatori. Importante è essere un supporto tecnico per le decisioni dei Governi ed Autorità nazionali e dei responsabili politici, quali custodi del più alto livello di conoscenza. Così come è opportuno stabilire e mantenere un sistema esperto per assistere le Autorità Nazionali e gli esportatori a valutare e determinare / classificare se un prodotto (per il suo contenuto tecnico) è conforme ai sensi dei Regolamenti ( Dual Use, Sanzioni ecc.). Infine, saranno promossi corsi accademici e master, con oggetto la formazione di qualificati professionisti con capacità di Export Compliance.

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

Department of Management

University of Turin