LIFESTYLE- Pagina 368

L’etica del coraggio

Dal Centro di Autoformazione, umanizzazione e Efficienza Aziendale, nato su iniziativa di Marco Casalegno, titolare del Relais Rocca Civalieri a Quattordio (Al), Roberto Rossi, human coach, propone alcune pillole ispirate all’”etica del coraggio”, che impronta il suo metodo di autoformazione

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Pillole di Roberto Rossi da Rocca Civalieri

1)    La difesa verbale ha molti vantaggi: non ti fa arrabbiare, non ti manda in ansia, non stai sotto “schiaffo” emotivo, non subisci lo stress altrui e godi della chiara visione di chi sa decidere.

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2)     Il silenzio, utilizzato come difesa verbale, mette più ansia a chi ci aggredisce di qualsiasi altra parola. Può fare più paura di qualsiasi minaccia. Di fronte alle destabilizzazioni è sempre meglio tirare dritto.

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3)    In un confronto dove ti incalzano, in una congiura, durante un “duello” verbale o in una qualsiasi destabilizzazione emotiva, la difesa verbale ti aiuta a decidere l’andamento del confronto.

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4)    Quando sei messo al centro dell’attenzione e corri il rischio di una “invasione” di parole destabilizzanti, con la difesa verbale non rischi di essere piegato, prendi tempo, abiliti le tue ragioni e termini il confronto restando in equilibrio.

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5)    Di fronte al delirio di qualsiasi persona puoi controllare le tue emozioni, lascia morire il fuoco dell’aggressività ed evita le infiltrazioni del disagio che ti circonda; governa i trasporti emotivi altrui e pensa a tranquillizzare il cuore respirando profondamente.

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6)    Non lascarti inquinare dalle parole inquietanti perché infettano il cuore; resta connesso alla stima e al rispetto di te stesso.

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7)    Discutere non deve diventare un incubo o qualcosa che stufa o nausea. L’arte dell’umorismo difensivo è parte dell’intelligenza più acuta; è per pochi e vince sempre.

 

Torino si profuma di “Essenziale”

Torino si profuma di “Essenziale”, la rassegna dedicata all’olfatto (nata da un’idea di Luca Ferrua), organizzata dal Circolo dei lettori (in partnership con vari marchi, fondazioni e associazioni) che per la terza edizione – da giovedì 1 a sabato 3 dicembre- aggiunge una coinvolgente novità. Quest’anno, per la prima volta, entra e diffonde note olfattive anche nei luoghi simbolo del capoluogo subalpino, dalla Mole Antonelliana al Museo Egizio. Un fitto e aromatico programma di incontri con i nasi più famosi e dotati, workshop, lezioni, percorsi olfattivi ed installazioni per guidare il pubblico alla scoperta della purezza del profumo che può essere trait d’union tra cielo e terra, tra uomo e divino.

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E si perché, come afferma il guru dei profumi Michael Edwards (autore della bibbia “Fragrances of the world”) “…Le fragranze possono essere più di un piacevole accessorio. Un grande profumo è un’opera d’arte, poesia silenziosa, invisibile linguaggio del corpo. Può risollevare le nostre giornate, arricchire le nostre notti, creare pietre miliari nella nostra memoria. Una fragranza è emozione liquida”.

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Per tre giorni Torino incarna tutto questo a partire dall’Inaugurazione il cui onore spetta al naso internazionale Laura Bosetti Tonatto, (giovedì 1 dicembre ore 18 al Circolo dei lettori,Via Bogino 9) con la lezione “I profumi dell’anima”: affascinante viaggio nella collezione di fragranze che il pubblico potrà annusare. A seguire aperitivo time con “The spirit of Martini”: drink creati dai bartender del essenziale2Circolo, (Barney’s bar). Mentre alle 21 va in scena il reading “Il profumo”, ispirato al famoso romanzo di Patrick Süskind, con l’attore Michele Di Mauro che incarna il protagonista Jean-Baptiste Grenouille, dotato di un olfatto raro che gli permette di percepire qualunque odore. E sullo sfondo sonorizzazioni di Frank Sativa e suggestioni olfattive di Laura Tonatto per un appuntamento che travalica le parole ed è esperienza anche musicale e sensoriale. Quest’anno è tutta la città che si profuma: fragranze, aromi e parole si diffondono nei luoghi simbolo come Mole Antonelliana e Museo Egizio, ma vanno anche “…per le vie del borgo….l’anima a rallegrar” passando per boutique, profumerie, ristoranti, bistrot e cocktail bar. Città profumata è in programma venerdì (a partire dalle ore 18) e tra gli appuntamenti prevede una mostra fotografica di Giovanni Gastel; la visita guidata ai costumi degli antichi Egizi; il racconto di Steve Della Casa sull’aleggiare dei profumi nei film horror e gialli; fragranze gourmand al cioccolato con Guido Gobino e Roberto Drago; la degustazione di cocktail firmati da bartender di fama internazione e cena di 4 portate creata ad hoc per la rassegna.

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essenziale-tonattoTra gli appuntamenti con chi i profumi li crea:

Venerdi 2 dicembre, (ore 18) “Un’essenza che parla di te”: la giornalista Giovanna Zucconi, titolare del brand Serra & Fonseca parte dalla nuova fragranza Eau de Moi, creata dal naso Nicola Bianchi, per raccontare tutto il lavoro, la chimica e la creatività che si celano dietro le note profumate.

Invece (19,30) entra in gioco il palato con la degustazione di cocktail e birre. Teo Musso (fondatore di birra Baladin), Ivano Tonutti (Master Herbalist di Martini), Pier Paolo Cavallli (bartender del Bar Zucca Torino), Dennis Zoppi (bartender dello Smile Tree) e Giacomo Donadio spiegano le note olfattive e l’equilibrio armonico racchiusi nelessenziale-maraffino vostro bicchiere.

Sabato (ore 11) il profumo è nei libri, con lo scrittore Aldo Nove che parla del suo ultimo “All’inizio era il profumo” (Skira): romanzo di formazione olfattiva in cui si amalgamano ricordi e il loro legame con gli odori, a partire da quello della pelle materna (in dialogo con Giuseppe essenziale-zucconiCulicchia). E aleggiano ancora aroma di infanzia e ricordi di vita odorosi nell’installazione interattiva del “naso” Meo Fusciuni. Cosa c’è dietro un profumo e la sua genesi lo raccontano invece il naso Luca Maffei e il direttore creativo di Laboratorio Olfattivo, Roberto Drago; dell’affinità tra fragranze e tessuti discorrono Aurora Carrara e Palmiro Péaquin (direttori creativi di Uermì); mentre Filippo Sorcinelli in “L’arte, lo Spirito, il linguaggio universale” ripercorre la nascita della sua linea di fragranze per la Curia. Tra gli altri appuntamenti della giornata: il confronto tra 5 professionisti di settori diversi, ma confinanti, sulla diatriba “Purity Vs Impurity” e il “naso” svizzero Andy Tauer che sottolinea il lato artigianale della profumeria. La giornalista Nicoletta Polla Mattiot presenta poi in anteprima la sua ultima fatica letteraria “Essenze di stile” (24Ore Cultura), carrellata sul costume femminile del secolo “profumato” da Coco Chanel a Madonna. A chiudere gli incontri è infine il direttore creativo di Beaufort London, Leo R. Crabtree, con le sue “Visioni marine” ovvero la carica evocativa di fragranze ispirate alla tradizione marinara.

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Da non perdere sono i workshop per adulti e bambini, autentiche full immersion nel magico mondo delle essenze, in cui carpire segreti e realizzare il proprio personalissimo profumo. Tra quelli in programma: “L’ayurveda tra oli e profumi” (venerdì ore 18) e “Mistiche alchimie” dedicato all’unguento impiegato come pratica mistica, legata alla purezza interiore (sabato ore11,30). E per i piccoli nasi tra 5 e 11anni l’appuntamento è sabato (ore 16) con il workshop “Di profumi e altre magie” in cui si divertiranno a ricreare l’odore della frutta di stagione.Must della rassegna poi è dare spazio alle degustazioni aromatiche perché la scoperta dei profumi transita anche dal palato. Come? Potete scoprirlo negli happy hours con Martini, al Brunch di Barney’s o nei golosi assaggi-degustazione di “Venature di cioccolato”. Non solo note olfattive ma anche musicali, infine, con il concerto d’organo dell’artista Filippo Sorcinelli, sabato sera (ore 21) presso l’Oratorio della Chiesa di San Filippo Neri che chiude la 3° edizione della rassegna il cui hastag è #lessenziale.

Laura Goria

Informazioni e programma su www.circololettori.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ stato un grande Bagna cauda day

MIGLIAIA I PARTECIPANTI TRA ASTI, PIEMONTE, LIGURA E MONDO

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Il Bagna Cauda Day 2016 si conclude con un grande successo di adesioni e partecipazione. Da venerdì a domenica nei 155 locali di Asti, del resto del Piemonte, della Ligura e del mondo si è celebrato il profumato rito della bagna cauda. Cuciniere e cucinieri, vignaioli, ortolani e migliaia di bagnacaudisti non si sono fatti fermare dalla pioggia e dal Tanaro in piena. Lo slogan che era sul bavaglio dato ai commensali “Siamo tutti nella bagna”, ha mantenuto la sua carica ironica ed è diventato scaramantico. Sabato e domenica è tornato il sole e la festa si è svolta regolarmente.Gli organizzatori dell’associazione Astigiani confermano che questa quarta edizione ha stabilito un nuovo record in numeri ed eventi. I social hanno testimoniato il successo delle centinaia di bagna cauda cucinate nel mondo, con un boom di foto e condivisioni. Superato largamente il tetto dei 10 mila partecipanti.

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Ad Asti il Bagna Cauda Market è stato ospitato nel Palatartufo di piazza Statuto, in sinergia con la Fiera del Tartufo, e l’ironico Barbera kiss, il bacio di mezzanotte, che ha visto centinaia di bagnacaudisti attendere i 12 rintocchi dell’orologio del Municipio accompagnati dalla musica della super big Band dei Fiati Pesanti che hanno riproposto, tra i loro brani jazz, il mitico “anciua blues”. Si è svolto anche l’annullo filatelico speciale realizzato da Poste italiane.Più di 120 i partecipanti, domenica mattina, alla prima Marcia della Bagna Cauda organizzata dalla società sportiva Vittorio Alfieri. Il Bagna Cauda Day si è celebrato con successo in tutto il Piemonte, da Casale a Torino da Ovada alle Langhe. Stanno arrivando foto anche degli eventi all’estero. Nei prossimi giorni si riunirà la giuria del Bagna Cauda Clic, il contest su Instagram organizzato con il Consorzio della Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato per premiare i migliori scatti del Bagna Cauda Day 2016. I premi saranno consegnati martedì 20 dicembre a Palazzo Alfieri (salone ex Biblioteca Astense) in occasione della presentazione del numero 18 della rivista Astigiani.  Il Bagna Cauda Day si è aperto con la consegna del premio “Testa d’Aj”, prima edizione, al poeta, scrittore e drammaturgo Guido Ceronetti e agli astigiani Piero Fassi, Rosalba Faussone e Antonio Guarene. In quell’occasione il magnifico rettore dell’Università di Pollenzo Piercarlo Grimaldi ha promesso di avviare il dossier per far sì che la bagna cauda diventi bene immateriale dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco.  In attesa di stilare il bilancio definitivo, gli organizzatori di Astigiani, augurando una lunga stagione di profumate bagna cauda, annunciano di aver già fissato le date del prossimo Bagna Cauda Day 2017 che si festeggerà il 24-25-26 novembre.

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Cibo per l’umore da “Food For Mood”

Il team punta molto alla qualità delle materie prime (ricordiamo, per esempio, la carne cruda piemontese nelle sue varianti spesso usata come regina del menù) ed a svariate tipologie di pane fragrante e digeribile

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“Cibo per l’umore”; questa è l’idea alla base del progetto di Enrica e Massimo, una coppia davvero creativa che da poco ha rinnovato il proprio locale “Food For Mood” in via Andrea Doria 3/C a Torino. Da loro si mangia sano, senza dover rinunciare al piacere del palato. La cucina è un ambiente sereno dove si creano accostamenti fantasiosi, dando così vita a panini caserecci, bruschette artigianali ed altre prelibatezze tostate sul momento per poi essere farcite con alimenti caldi e freddi.Oltre ad appagare la vista, qui si offrono al palato gusti superlativi senza appesantire. Come alla base di ogni street food, infatti, il locale offre veloci degustazioni anche da portar con sé a passeggio.Il team punta molto alla qualità delle materie prime (ricordiamo, per esempio, la carne cruda piemontese nelle sue varianti spesso usata come regina del menù) ed a svariate tipologie di pane fragrante e digeribile. Una squisitezza in tipico stile food for mood, da accompagnare ai panini o gustare come unico e sfizioso spuntino, sono le Chips; non le canoniche patatine fritte (spesso unte), ma sottili sfoglie di patate croccanti e saporite.

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La filosofia di vita di questo laboratorio artigianale si fonda sulla concezione per cui il benessere quotidiano sia dato per un 50% dall’appagamento del desiderio di cibo e per il restante 50% da qualità e metodologia di cottura. Ed é così che si imposta il locale, sul prendersi cura delle diverse tipologie di clienti: ci sono, infatti, piatti senza glutine, veggie e vegan; senza precotti o congelati. È fatta inoltre molta attenzione alle possibili intolleranze, in modo da garantire al pubblico una gradevole e mirata esperienza culinaria.

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Passione, gentilezza ed affidamento sui giovani, questo il mix che contraddistingue Enrica e Massimo e per il quale sono così apprezzati dalla loro clientela. Sono entrambi caratterizzati da una grande dote, oltre all’interesse per il benessere salutare ma gustoso: il lavoro di squadra, accompagnato da proposte in continuo mutamento e svariati programmi pensati per il futuro (catering, pranzi d’ufficio, eventi a tema ed altre belle novità).m Insomma, Food for Mood vuol dire mettersi costantemente in gioco, rielaborare e studiate; vuol dire chiacchiere, sorrisi e buon cibo…sentendosi a casa.

Federica Testa

I grandi vini del Piemonte arrivano a Roma

VINO DEL PIEMONTE, PARTE DA ROMA IL TOUR MONDIALE 2017

I grandi vini del Piemonte arrivano a Roma per raccontarsi e fare il punto sulle novità e sui programmi del 2017 di Piemonte Land, espressione di un patrimonio regionale di eccellenze. Un tour mondiale che parte idealmente dalla Capitale per toccare nel 2017 numerose città, da Bordeaux a Hong Kong.

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Le caratteristiche, i pregi e le storie dei vini che hanno fatto la storia del patrimonio enoico italiano e che, nel rispetto della propria peculiarità, si presentano nella Capitale come una squadra blasonata e vincente. Si presenta così “Il Piemonte a Palazzo”, l’evento promosso dal Consorzio Piemonte Land e supportato dalla Regione Piemonte, mercoledì 30 novembre alle ore 11.30 a Palazzo Brancaccio a Roma. Occasione per presentare a giornalisti e invitati le eccellenze del Piemonte: dal vino alla cucina (ci sarà lo chef stellato Maurilio Garola de La Ciau del Tornavento a far da ambasciatore), alla bellezza dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato riconosciuti Patrimonio dell’Umanità Unesco. Ma anche i risvolti socio-economici di una cultura fortemente improntata sull’agricoltura, in particolare sulla vite. Durante il dibattito, si racconterà l’ottima vendemmia 2016. Il talk show sarà condotto dalla giornalista Rai Camilla Nata.

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“Il vino è uno degli ambasciatori del Piemonte in tutto il mondo– dice Giorgio Ferrero, assessore all’Agricoltura Regione Piemonte – Un’eccellenza che porta con sé la storia, la tradizione, la cultura di un territorio che ha uno spazio importante nell’enogastronomia mondiale”. “Vogliamo dare al Piemonte un respiro nazionale e internazionale – dice il presidente di Piemonte Land Giorgio Bosticco – Per far conoscere le nostre colline, la loro cultura e la viticoltura a sempre più persone. Proprio il vino dà un contributo fondamentale non solo all’economia piemontese – è di circa un miliardo di euro il valore dell’export del vino piemontese – ma anche al turismo: si segnala l’arrivo di oltre un milione e seicento mila persone solo nell’area Unesco. La metà sono stranieri, ma nelle nostre attività non ci dimentichiamo degli italiani. Ci aspetta un 2017 intenso con attività, partecipazioni a fiere, eventi in tutto il mondo.  Da Piemonte a Palazzo, e dalla capitale, facciamo idealmente partire il tour 2017 delle nostre attività”.

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Chi è Piemonte Land of Perfection. Armonizza le strategie promozionali sui mercati nazionali e internazionali dei principali Consorzi del vino.  Ne fanno parte: Consorzio dell’Asti, Consorzio del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Consorzio della Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato, Consorzio del Gavi, Consorzio del Brachetto d’Acqui, Consorzio del Roero, Consorzio Caluso Carema e Canavese, Consorzio della Freisa di Chieri e Collina Torinese, Consorzio dell’Alta Langa, Consorzio dei Colli Tortonesi e la Vignaioli Piemontesi. Tutti insieme rappresentano oltre il 90% della produzione vitivinicola del Piemonte.

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Il Piemonte in numeri

18.000 mila aziende vitivinicole

43.500 ettari di vigneto (circa il 7% del vigneto Italia)

quasi 1 miliardo di euro il valore dell’export di vino  

Il Piemonte esporta circa il 60% del vino in bottiglia. Il 70% viene assorbito dai Paesi UE, il restante 30% dai Paesi extra UE

Camminare, guarire e raccontarlo

motella-camminareTre verbi familiari a Fabrizio Pepini, autore di questo sorprendente libro, intitolato “Camminare guarisce”, scritto con l’aiuto di Massimiliano Cremona, che ha conosciuto l’autore durante il cammino. Con la voce narrante di Carla De Chiara, che ha letto alcuni brani significativi, è iniziata la presentazione, al Bar Lago di Verbania. “Si prende coscienza di tante cose, vissute nella vita quotidiana” ha detto Cremona (voce e chitarra acustica, nel complesso de -Gli Animali Acustici- ma anche nel corso della presentazione) “ci siamo trovati nelle condizioni ideali: il lungo cammino sul percorso di Santiago di Compostela è solo un esempio, tra i vari percorsi, abbiamo fatto anche 200 km in Sardegna, 150 attorno al Trasimeno, abbiamo un lungo tour in programma, con tappe in diverse città d’Italia”.“Nel 2011 i medici mi avevano dato una prognosi nefasta “ha detto Pepini “ho dovuto lasciare il lavoro – in Belgio, nel campo della ristorazione – fare cicli di chemio e poi un autotrapianto osseo; quando mi sono sentito in grado, ho intrapreso questo lungo cammino”. Il messaggio, estremamente positivo, che l’autore vuol trasmettere nel suo libro, è “il camminare può guarire, ci si sente man mano rinascere. Dopo 5 anni non mi è arrivata nessuna recidiva”.Un progetto ambizioso? Un cammino dalla Grecia fino a Gerusalemme: nulla di mistico ma, come si può arguire dalle righe scritte da Papini, sono le conoscenze e le esperienze che arricchiscono il cammino della vita.

Elio Motella

Barbera kiss, il bacio di mezzanotte dei bagnacaudisti

bagna-2INVITO A BACIARSI IL 25 E 26 NOVEMBRE IN PIAZZA MEDICI AD ASTI

Si conferma come l’evento più glamour del Bagna Cauda Day che richiama ad Asti, a mezzanotte, centinaia di donne e uomini. È il Barbera kiss, il bacio di mezzanotte dei bagnacaudisti incalliti. “Per sfatare la credenza che dopo aver mangiato la bagna cauda non ci si possa amare” scherzano gli organizzatori.  Accadrà di nuovo quest’anno in piazza Medici nel cuore di Asti. Venerdì 25 e sabato 26 novembre allo scoccar della mezzanotte tutti i bagnacaudisti, sulle note della canzone “Non ti fidar di un bacio a mezzanotte” delle mitiche Gemelle Nete, sono invitati a un abbraccio collettivo e a un “coraggioso” bacio in piazza, per la durata di almeno i 12 rintocchi dell’orologio della torre Troyana. Vin brulè finale, offerto dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato. Il bacio di mezzanotte si potrà celebrare anche nei 155 ristoranti e locali fuori Asti, in Piemonte, in Liguria e nel mondo che aderiscono al Bagna Cauda Day. Nel castello di Casale Monferrato è previsto in contemporanea il “Bacio a corte”.

BAGNA CAUDA CLIC. Tutti sono invitati a fotografare il Bagna Cauda Day in ogni sua declinazione: dai piatti agli ingredienti, dalle tavole imbandite agli eventi collaterali, ai momenti conviviali, collettivi e divertenti come il Barbera Kiss.  Un concorso fotografico su Instagram organizzato insieme al Consorzio della Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato. Si può partecipare con un massimo di tre foto. È necessario seguire i profili Instagram @bagnacaudaday @barberadasti e taggare le foto con #BagnaCaudaDay2016 #barberadasti #siamotuttinellabagna #barberakiss e #mynameisbarbera. Le immagini saranno valutate da una giuria di esperti.  I vincitori riceveranno una cantinetta da sei bottiglie offerte dal Consorzio della Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato e altri premi. La premiazione avrà luogo a metà dicembre 2016, in occasione della presentazione del 18° numero della rivista Astigiani. “Siamo lieti – commenta il presidente del Consorzio della Barbera d’Asti Filippo Mobrici – di rinnovare la nostra partecipazione al Bagna Cauda Day, evento nato per riproporre uno dei piatti tipici della nostra zona, così come tipica è la Barbera d’Asti. Nella bagna cauda si possono infatti ritrovare le caratteristiche che rendono grande il nostro vino: l’esistenza di un rapporto storico con il territorio e la chiara localizzazione geografica sono infatti i tratti tipici della Barbera d’Asti, sposa ideale di questo piatto fortemente monferrino”.Il bando del Bagna Cauda Clic è scaricabile dal sito www.bagnacaudaday.it

Vinolento. Una cena a lume di… Calice!

Ogni angolo di mondo è evocativo, alcuni più di altri, ogni sapore ha il suo gusto, l’amaro è solo l’interpretazione fisica del ricordo per cui si è stabilito che qualcosa non fosse più parte di noi. Così ogni scelta è preceduta dalla familiarità che la condiziona, ogni luogo a suo modo è quel che realmente rappresenta e nel contempo la proiezione del vissuto di ognuno.

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E quel winebar in via Corte d’Appello, 13 è un po’ quel che si dice la ricostruzione di una memoria infante. Ambiente minimale, gli scaffali alle pareti su cui sono disposti i vini, per regione, rievocano un po’ quella cantina dove mio nonno lasciava le bottiglie verde scuro a riposo. Sul soffitto, a far luce, sono stati applicati dei lampadari realizzati con cesti di damigiane e tutto è ridotto all’essenziale. Siamo sempre coinvolti e distolti da un’infinità di distrazioni, dalla fretta di dover inseguire e perseguire, quante volte si può dire di aver assaporato, senza che fosse un gesto vinolento1standardizzato dalla routine? Trovo che l’essenzialità dei colori e delle forme che strutturano Vinolento, ristorante, enoteca e winebar in centro Torino, siano riusciti a intrappolare il gusto. Pochi tempi di attesa per poter gradire di quei piatti, curati nell’estetica e nel sapore. Consiglio di provare la caponata, la cucina è riuscita a superare quella che al primo anno di università preparava la mamma siciliana di una cara amica e si sa quanto la Sicilia sia madre della prelibatezza. L’abbinamento ravioli robiola e menta risottati al porro, le creme di zucca, castagne e zenzero e quel favoloso tortino al cioccolato sono alcune delle portate deliziose del posto. Il personale cordiale e ben preparato ha accompagnato la cena con la descrizione di alcuni dei 600 vini di cui dispone la cantina, con particolare attenzione per vini bio e naturali, una varietà di sensazioni distillate in un calice e un caffè sul finale, in modo da placare lo scontrarsi di memorie sul palato. Vinolento ha un suo sito web, per chi volesse approfondire, ma consiglio di rallentare con la frenesia e trovare il tempo di sperimentarlo in prima persona… Buon appetito!

Alessia Savoini

Cioccolato “Dalla Fava alla tavoletta”

CIOCCOLATOAlla sede Unitre – Corso Trento 13, Torino

Un pomeriggio dedicato al mondo del cioccolato, con un goloso itinerario e una degustazione guidata da un esperto di cioccolato d’eccellenza: è la proposta dell’Unitre Torino a tutti i suoi soci per sabato 26 novembre. I golosi e gli amanti del cioccolato potranno partecipare a “Dalla Fava alla tavoletta” dalle ore 15 alle 16 dalle ore 16.30 alle 17.30 con prenotazione obbligatoriapresso la Segreteria Unitre. L’evento è organizzato in collaborazione con L’Abbecedario Onlus, associazione di volontariato che ha come obiettivo il sostegno all’infanzia nei paesi disagiati, attraverso il supporto alla scolarità infantile e il miglioramento delle condizioni igienico sanitarie di base. Il costo della partecipazione all’incontro “Dalla fava alla tavoletta”, pari a 10 euro a persona, verrà devoluto a favore dell’associazione per contribuire ai progetti di tutela dell’infanzia in Mozambico e in altre realtà disagiate.

 

Info 011 4342450, info@unitretorino.net.

L’etica del coraggio

Dal Centro di Autoformazione, umanizzazione e Efficienza Aziendale, nato su iniziativa di Marco Casalegno, titolare del Relais Rocca Civalieri a Quattordio (Al), Roberto Rossi, human coach, propone alcune pillole ispirate all’”etica del coraggio”, che impronta il suo metodo di autoformazione

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1) Un attacco di rabbia non è mai un buon affare: ci fa perdere il senso della realtà e favorisce l’emotività con conseguenze imprevedibili. L’umanizzazione ci aiuta a prestare più atttenzione e gestire la rabbia.

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2) Uno sguardo più attento a come si muove la nostra emotività ci può aiutare a liberare i nostri sentimenti rendendoli motivatamente favorevoli.

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3) La rabbia nasce dai nostri pregiudizi, dalle nostre scelte spesso figlie di tradizioni, di atteggiamenti e di comportamenti sbagliati.

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4) Imparare a trasformare la rabbia in potenziali comunicazioni che facciano da “ascensore” al totale controllo, potenziare l’allerta per stare in guardia dall’energia negativa che la rabbia sprigiona trasformandola in positiva.

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5) E’ facile essere anestetizzati da un attacco di rabbia e dai nostri pregiudizi. In quei momenti rendiamo incomprensibile tutto.

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6) Quando alla rabbia viene data la possibilità di prevaricarci, il pregiudizio ci mette il “giunzaglio” emotivo che diventa padrone di noi stessi.

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7) Sostituire un pregiudizio è molto difficile, ma non impossibile: per non peggiorare la nostra situazione non dobbiamo diffonderlo.