LIFESTYLE- Pagina 327

Bere il territorio, vino e letteratura

L’Associazione Go Wine propone a Torino l’ormai tradizionale evento dedicato al Concorso Letterario Nazionale “Bere il Territorio” e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere l’iniziativa un punto di riferimento per i giovani appassionati al mondo del vino e della scrittura

Programma: Ore 17.00: Apertura della serata con il banco d’assaggio riservato a professionisti del settore e giornalisti Ore 18.30: Incontro con Luigi Moio e Gianni Mura, intervistati da Bruno Quaranta (La Stampa-Tuttolibri) e Massimo Corrado, consegna del premio speciale “Vino d’Autore”
Ore 19.15 – 22.00: Banco d’assaggio e degustazione

L’Associazione Go Wine propone a Torino l’ormai tradizionale evento dedicato al Concorso Letterario Nazionale “Bere il Territorio” e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere l’iniziativa un punto di riferimento per i giovani appassionati al mondo del vino e della scrittura.
Durante la serata verrà consegnato il premio speciale “Vino d’Autore” al professore Luigi Moio e al giornalista Gianni Mura, vincitori di questa edizione: alle ore 18.30 saranno intervistati dal giornalista Bruno Quaranta, del quotidiano La Stampa-Tuttolibri e da Massimo Corrado, presidente dell’associazione Go Wine.
A seguire, un interessante banco d’assaggio durante il quale sarà possibile degustare la selezione dei vini delle aziende italiane che compongono il comitato sostenitore del concorso e di quelle che sostengono il progetto culturale durante lo specifico evento di Torino.

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Al banco d’assaggio aziende e vini di: 
Bolmida Silvano – Monforte d’Alba (Cn); Cà del Bric – Montaldo Bormida (Al);
Ca ed Curen 
– Mango (Cn); Cantina Sociale di Castagnole Monferrato (At);
Cantine del Notaio 
– Rionero in Vulture (Pz); Caggiano Antonio – Taurasi (Av); 
Cascina Gentile 
– Capriata d’Orba (Al); Marisa Cuomo – Furore (Sa), 
Filippa Clario & Figli 
– Castiglione Tinella (Cn); 
Lano Gianluigi 
– Alba (Cn); Le Strie – Teglio (So); 
Orsolani –
 San Giorgio Canavese (To); Radicirpine – Partenopoli (Av); 
Ricchi F.lli Stefanoni 
– Monzambano (Mn); Torre Varano – Torrecuso (Bn); 
Vigneti Valle Roncati 
– Briona (No).
ed inoltre.. selezione di vini delle Regioni:  Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Conclude la degustazione: Antica Distilleria Sibona – Piobesi d’Alba (Cn).

Partner      

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GIOVEDÌ 1 FEBBRAIO 2018
Torino – Starhotels Majestic **** – Corso Vittorio Emanuele, 54

“BERE IL TERRITORIO”
Serata di presentazione e degustazione

Consegna del Premio Speciale “Vino d’Autore” a
Luigi Moio e Gianni Mura 

Il costo della degustazione è di € 18,00 (€ 12,00 Soci Go Wine – € 15,00 altre associazioni di settore). L’ingresso sarà gratuito per coloro che decideranno di associarsi a Go Wine direttamente al banco accredito della serata (benefit non valido per i soci familiari). L’iscrizione sarà valevole fino al 31 dicembre 2018.

ATTENZIONE: 
Per una migliore accoglienza è consigliabile confermare la presenza alla serata all’Associazione Go Wine, telefonando al n° 0173/364631 oppure inviando un’e-mail a stampa.eventi@gowinet.it entro le ore 12.00 di giovedì 1 febbraio p.v.

Il periplo del lago d’Orta

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Il lago d’Orta, o Cusio, è davvero particolare. Un po’ strano, dolce e malinconico ma – quando è il caso – orgoglioso e aspro come l’uva che  orna le toppie di Nonio e Pettenasco. “Di origine vallivo-glaciale” , come dicono gli esperti,  si alimenta con le acque dei torrenti Pescone, Fiumetta, Qualba, Pellino, Plesna e Lagna. Gli altri non sono poi gran cosa, come il Rial Camin, anche se – quando s’arrabbiano – nelle notti d’ira e di tempesta, possono far danno e versar lacrime. Le acque, irridendo la logica e il principio di gravità, defluiscono a nord,  attraversando Omegna nella Nigoglia per poi, in sequenza, transitare nella Strona e nella Toce e, alla fine di un viaggio nemmeno tanto lungo, trovar sfogo nel più largo e profondo lago Maggiore.

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Infatti, il Cusio, è un lago piuttosto raccolto: non piccolo ma nemmeno invadente. Si trova mediamente a 290 metri sul livello del mare , ha una profondità massima di 143 metri nelle acque di fronte a Oira e misura 13 chilometri e mezzo di lunghezza e poco meno di uno e mezzo in larghezza. Questo suo fatto d’essere orientato in senso contrario al verso dei maggiori laghi italiani che si raccolgono ai piedi delle Alpi, con la testata a sud e lo sbocco a nord, lo pone in sintonia con chi ne abita le sponde ( o forse è lui stesso a influenzare i cusiani? Chi può dirlo..). Testardo e caparbio, pronto all’abbraccio e alle tenerezze di un innamorato, a volte s’adira fino al punto di diventare livido e scuro. Comunque, dite pure quello che vi pare: a chi vive sulle sue sponde piace così. Il suo bordo meridionale, dalle parti di Gozzano,  benché eretto solo poche decine di metri sopra la superficie del lago, è comunque in grado di proteggerlo dai negativi influssi del clima della pianura,  garantendo – soprattutto d’estate – quel refrigerio dall’afa padana che gli abitanti della bassa novarese, da Borgomanero in giù, possono vedere solo con il binocolo. Non a caso, quando la canicola estiva morde le risaie, sulla statale del lago d’Orta è un via vai di auto da far invidia a quei posti dove  improvvisamente appaiono, piangendo, madonne e santi sui muri. La sponda sud, si diceva, è situata nel territorio di Gozzano che, tra l’altro, ha un bel lido che molti nemmeno conoscono, e forse il bello sta anche in questo. Spostandoci verso nord , seguendo la serpentina di curve della “statale 229” ( ora regionale, con lo stesso numero) che sale e scende, costeggiando a sinistra  il lago e a destra ville e parchi, si passa da Imolo per raggiungere il bivio di Orta: a sinistra si va in paese, a destra si sale verso la frazione alta di Legro ( il paese dipinto, con le case che offrono alla vista i loro muri dove sono raffigurate scene da film famosi)  e, ancora più su, a Miasino, Ameno, Armeno , fino alla vetta del Mottarone.

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Proseguendo dritti  sulla statale si arriva a Pettenasco e alla Punta di Crabbia . L’altra sponda , quando cala la sera, si presenta piuttosto buia mentre di giorno i paesi della riva occidentale s’intravvedono l’uno sopra l’altro:  Pella, Ronco e Oira giù, a pelo dell’acqua; Alzo, sovrastata da Boleto e dalla rupe di granito bianco sulla quale sorge il santuario della Madonna del Sasso, e poi Cesara e Nonio a mezza montagna, con i campanili che svettano in lontananza sopra il verde dei boschi. Da Crabbia in poi la dolcezza del lago finisce  e il bel sorriso del Cusio, quello largo e aperto,  si piega in una smorfia. Le due sponde si guardano un po’ in cagnesco,strette fra ripide montagne: il Camisino e il monte delle Quarne ad ovest e il Mottarone ad est. Il lago sembra assottigliarsi , trasformandosi in un cuneo acuto che si conficca nel cuore di Omegna, infrangendosi contro i “pastori”, la saracinesche di largo Cobianchi che ne regolano il livello, governandone gli umori delle acque. Da Omegna si può proseguire il viaggio salendo da via Comoli fino all’incrocio “delle tre strade” e da lì imboccare il tracciato che percorre la sponda occidentale del lago, fiancheggiando il Montezuoli, attraversando Brolo, il paese dei gatti, e Nonio. La strada, imboccando una valle stretta e verde dove non si percepisce la presenza del lago ( a meno che, nel bel mezzo dell’abitato noniese,  non si scelga di svoltare e scendere a picco verso Oira, fino a lambirne le sponde)  porta a Cesara.

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Volendo si può salire, a sinistra,  verso le frazioni di Grassona e Egro, dove c’è un maestoso belvedere che schiude allo sguardo la prospettiva lacustre. Proseguendo diritti sulla strada, senza deviare verso Arola e la Colma, ci si riavvicina all’acqua del Cusio. Varrebbe la pena dello sforzo una rapida deviazione sulla dolce asperità del Monte San Giulio, godendosi il panorama, prima di incontrare Ventraggia e Alzo che, con Pella ( bella quasi come Orta, sul lago) e i “paesi di mezzo” come Artò, Centonara e Boleto ( che, insieme, appartengono alla municipalità di Madonna del Sasso) sono le terre degli scalpellini. Un po’ come Mergozzo – sull’omonimo lago – e Baveno, sul lago Maggiore, con le cave di granito. A lago c’è Ronco, gioiello di pietra. Da lì a San Maurizio d’Opaglio, con le sue industrie e le sue botteghe artigiane dove si  producono i rubinetti, il passo è breve e lo è ancor più da lì fino a Gozzano, tornando al punto di partenza di questo periplo attorno al lago.

Marco Travaglini

La camminata della Merla

Domenica 28 si è svolta la seconda edizione della Camminata della Merla sul territorio di Brusasco e come nell’edizione precedente la tradizione è stata rispettata, anche se non era particolarmente freddo il maltempo sotto forma di nebbia si è presentato puntuale a ricordarci che siamo in pieno inverno. Ma nonostante la scarsa visibilità i camminatori non si sono fatti prendere dalla pigrizia ma sono accorsi numerosi sulle colline del Monferrato. Oltre un centinaio infatti si sono regolarmente presentati alla partenza dell’escursione, accolti tra l’altro dal Vicesindaco Beppe Valesio che ha portato il benvenuto dell’Amministrazione Comunale. Alle 14 gli escursionisti sono quindi partiti dirigendosi verso la frazione di Marcorengo dove alcuni tenui raggi di sole attendevano il gruppo, insieme al Vicesindaco ed al Vicepresidente della Proloco Sig. Cavalitto che con la consueta simpatia e precisione ha relazionato sulle origini e le leggende della frazione che in passato era Comune indipendente. A seguire una visita alla bella Chiesa di San Pietro. Si riprendeva quindi il cammino per scendere verso Borgo Garibaldi ed entrare infine all’interno del Castello di Brusasco e visitare il suo splendido parco tra i resti del castello medioevale. La tenacia dei partecipanti è poi stata ripagata da un caldo e dolce ristoro all’interno dell’Agriturismo del Luogo molto apprezzata visto la giornata fredda e umida. La pausa è stata occasione anche per premiare le due giovani partecipanti che erano riuscite a trovare la “Merla” lungo il percorso. Riprese le forze il gruppo rientrava verso il punto di partenza attraversando ancora lo splendido parco del Castello, e dopo i saluti finali tutti hanno fatto ritorno a casa appagati dall’esperienza tra le colline. Il prossimo appuntamento è previsto per domenica 11 febbraio in quel di Coniolo (AL) per il Trekking di San Valentino.

Crème caramel zenzero e limone

creme caramel

Compatto, dalla giusta consistenza, lucido e setoso con il caratteristico strato di caramello piacevolmente agrumato

Latte, uova, zucchero, vaniglia, limone e un tocco di..zenzero. Questi i pochi ingredienti alla base di un semplice ma divino dolce al cucchiaio. Compatto, dalla giusta consistenza, lucido e setoso con il caratteristico strato di caramello piacevolmente agrumato, insolitamente profumato.

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Ingredienti per 6/8 stampini

 

500ml di latte fresco intero

4 uova intere

100gr.di zucchero piu’ 4 cucchiai

½ stecca di vaniglia

1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato

1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata

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Portare quasi ad ebollizione il latte con la bacca di vaniglia (incisa) e la scorza di limone grattugiata. Togliere dal fuoco, lasciare intiepidire e filtrare. In un recipiente sbattere leggermente le uova con 100gr. di zucchero e versare a filo il latte tiepido. Preparare il caramello con 4 cucchiai di zucchero, poca acqua e lo zenzero. Versare subito il caramello negli stampini, coprire con il composto di latte e cuocere a fuoco bassissimo a bagnomaria per circa 45 minuti. Lasciar raffreddare. Servire freddo.

 

Paperita Patty

 

Dolci rose di sfoglia

Un dessert alle mele delicato e profumato, perfetto anche quando si ha poco tempo, facilissimo, economico e decisamente scenografico. Una base di pasta sfoglia arrotolata farcita con semplici fettine di mele e marmellata. Deliziose.

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Ingredienti

1 Rotolo di pasta sfoglia fresca rettangolare

2 mele

2 cucchiai di marmellata di albicocche o pesche

Burro, zucchero, limone q.b.

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Sbucciare le mele, privarle del torsolo e affettarle sottilmente. Passarle in padella per pochi minuti con una noce di burro, poco succo di limone e un cucchiaio di zucchero. Lasciar raffreddare. Stendere la pasta sfoglia, tagliarla a strisce di circa 5 cm. di larghezza. Spennellare le strisce con la marmellata leggermente diluita con un cucchiaino di acqua e disporre le fettine di mele sovrapposte facendole sbordare leggermente dalla pasta. Comporre la rosa arrotolando la striscia di sfoglia su se stessa. Sistemare le rose in una teglia rivestita di carta forno, spolverizzare di zucchero a velo e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 30 minuti.

Paperita Patty

La piramide dei bisogni del cane

Desiderare che il nostro cane sia educato con noi e nel contesto sociale è il sogno di ogni proprietario, ma troppo spesso, ahimè, dimentichiamo che il cane non è una macchinetta e non nasce “imparato”. Spesso ci ritroviamo adavere cani indisciplinati o stressati perché frasi come “Il mio cane mangia e dorme, cosa vuole di più? La farei anche io una vita così!”, oppure “Ha a disposizione tutto il giardino, che cane fortunato!” sono purtroppo ancora in uso, avendo così la ferma convinzione che se il cane, per esempio, fa i bisogni in casa, distrugge i mobili quando è da solo, scava in giardino o è ingestibile in alcune situazioni ci sta facendo i dispetti. Quelli che noi consideriamo tali, in realtà, sono sempre l’espressione di un disagio. La piramide dei bisogni, elaborata dallo piscologo Abraham Maslow, analizza le necessità dell’essere umano inserendoli in una scala ove, partendo dalla base, l’individuo si realizza passando per i vari stadi (da quello dei bisogni primari a quelli dell’autorealizzazione).

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E’ possibile passare al livello successivo di appagamento dei bisogni solo quando lo step precedente è stato completamente raggiunto. La stessa piramide può essere adattata ai bisogni del cane. I bisogni vengono suddivisi in tre macroaree: bisogni primari, bisogni sociali e bisogni del sé. I bisogni primari sono suddivisi in bisogni fisiologici, ovvero cibo, acqua, riposo e movimento, e bisogno di sicurezza. I bisogni fisiologici sono fondamentali seppur a volte possono essere dati per scontati, ma costituiscono la condizione indispensabile per poter accedere ai gradini più alti. I cani sono molto abitudinari, per cui mangiare più o meno allo stesso orario e sempre nello stesso posto (possibilmente un luogo tranquillo) li rende più sereni. Anche il riposo dovrebbe essere fatto in modo regolare e in un luogo né affollato, né di passaggio. Il cane ha altresì bisogno di movimento; dedicare loro tempo di qualità durante la passeggiata o il gioco sarebbe buona usanza. I bisogni di sicurezza, riguardano invece la garanzia di avere qualcuno che si occupi di lui; la chiarezza comunicativa, la coerenza e il rispetto delle regole all’interno del contesto familiare giocano un ruolo fondamentale.

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I bisogni sociali comprendono il bisogno di appartenenza, che si traduce nel far parte di un gruppo anche attraverso la cooperazione, e il bisogno di stima, ovvero il sentirsi gratificato nel fare ciò per cui ci si sente più capaci. Imparare a osservare il proprio cane, permette anche di capire le sue attitudini, per dargli la possibilità di esprimere al meglio il suo potenziale attraverso uno sport o delle attività ludico-ricreative. In cima alla piramide troviamo il bisogno del sé, ovvero l’autorealizzazione, che viene raggiunta attraverso la possibilità di fare esperienze sempre nuove e stimolanti che portano alla crescita cognitiva del singolo. Si tratta di un percorso in continua evoluzione e formazione, posto che non ci si stanca mai di imparare. La soddisfazione dei loro bisogni ci permetterà di poter godere appieno del nostro amico a 4 zampe, avendo come obiettivo quello di trovare un equilibrio tra la sua corretta salute psicofisica e la nostra relazione con lui.

 

Francesca Mezzapesa

Educatrice cinofila – Istruttrice Rally Obedience

La finestra sul cortile

Da Torino a Hollywood, Moni moni bags

Questa settimana vorrei scrivere di una cara amica di infanzia che è diventata una famosa stilista di borse e accessori d’oltreoceano, tanto che le sue creazioni di ispirazione bohemienne hanno affascinato tante star internazionali come Paris Hilton, Jessica Alba, Halle Berry, Kristen Bell, Ashlee Simpson e Selma Blair. Lei è Cinzia Moniaci creatrice del Brand Moni Moni.  Nata e cresciuta a Torino, dopo aver conseguito la laurea in scienze della comunicazione ed una specializzazione alla Sorbona di Parigi, nel 1997 si trasferisce a Los Angeles, dove tutt’ora risiede ed esercita la sua attività di imprenditrice, stilista e cantante. Cinzia, infatti è anche la frontwoman della band musicale The Perfect Nines, dove insieme a suo marito Rico, chitarrista, canta e compone canzoni. Moni Moni nasce nel 2005, le sue creazioni sono caratterizzate da un’eleganza naturale e disinvolta. Esclusivamente made in Italy le borse Moni Moni vengono sottoposte ad un procedimento all’avanguardia di lavaggio, tintura e asciugatura che conferisce ai vari tipi di pellame un aspetto morbido, destrutturato, di ispirazione vintage.  Il lavoro artigianale e  la produzione 100% italiana hanno contribuito al grande successo della linea in America, anche se è il mercato asiatico che si contende la fetta di clientela più ampia. Lo stile che ritroviamo nelle borse di Cinzia Moniaci, è di ispirazione bohémien, gipsy, ma al tempo stesso elegante e di classe, confortevole e chic per ogni occasione. Dalla moda, alla musica, dal componimento dei testi delle canzoni della sua band, al disegno delle sue ultime collezioni di accessori (che includono anche una linea di occhiali), Cinzia è senza dubbio un’eclettica artista dalle molteplici sfaccettature e capacità che ha contribuito a dare valore alla moda italiana all’estero. Le sue borse bellissime si possono ammirare sul sito Moni Moni.com 

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I Bambini di Teheran MAO 27 gennaio – 11 febbraio 2017

I Bambini di Teheran è una video installazione di circa trenta minuti, poetica, delicata e dirompente, drammaticamente veritiera nei suoi aspetti storici.  La realizzazione dell’installazione torinese è in collaborazione con il MAO Museo d’Arte Orientale. Al visitatore rammenta uno dei periodi più bui dell’Europa del XX secolo, ma anche una storia di accoglienza, di quando fu l’Iran a farsi carico dei profughi polacchi, ebrei e cattolici, provenienti dall’Europa. Protagonisti del video sono quattro ebrei polacchi che all’inizio della Seconda guerra mondiale scapparono dalla Polonia invasa dai tedeschi verso la Polonia occupata dai sovietici. Da qui furono deportati nei campi di lavoro in Siberia, poi in Uzbekistan in orfanotrofi spesso gestiti da istituzioni cattoliche. Una tappa importante del loro lungo viaggio è Teheran, che il 25 agosto 1941 fu invasa dalle truppe britanniche e sovietiche, qui si fermarono oltre un anno e per questo sono chiamati i Bambini di Teheran. A unire le vicende personali dei quattro protagonisti, consapevoli di essere scampati all’Olocausto e della fortuna di aver ritrovato le famiglie in Israele, è la voce fuori campo di un quattordicenne, che a ogni tappa di questo lungo viaggio ricorda al pubblico le vicende storiche di quel periodo. Il cortometraggio I bambini di Teheran è stato pre-selezionato per la sezione Diritti Umani Oggi di Sguardi Altrove Film Festival che si terrà a Milano dal 12-19 marzo 2018. Ad accogliere il pubblico al piano nobile dello storico Palazzo Mazzonis sono le lettere: quelle in ebraico, in argilla, dell’artista Gabriel Levy e quelle in caratteri latini, tessuti con un filo di lana rosso, della giovane Ivana Sfredda. Se le lettere di Gabriel Levy sono collocate nella parete di sinistra e saranno illuminate da un faretto, quelle di Ivana Sfredda nella parete di destra al buio, perché i Bambini di Teheran avanzano, nel loro percorso, alla cieca, senza sapere quale sarà la loro destinazione successiva. Il visitatore è chiamato a far parte dell’opera I bambini di Teheran: un samovar per il tè accoglie il pubblico con la consueta ospitalità del popolo persiano; come avviene d’abitudine nelle case, prima di entrare nella sala il visitatore è invitato a togliersi le scarpe e ad accomodarsi sui tappeti a gambe incrociate oppure appoggiando la schiena ai cuscini. Gesti che vogliono alludere a qualcosa di profondo e di attuale: “quando si è ospiti, è opportuno rispettare le tradizioni, gli usi e i costumi locali”. Un messaggio che – osserva Farian Sabahi – “va letto anche in chiave contemporanea”.

Il video è disponibile con testi e sottotitoli in italiano, francese e inglese.

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Donazione Benappi a Palazzo Madama 

Giovedì 25 gennaio 2018 alle 17.00 Palazzo Madama presenta al pubblico una preziosa e inedita maiolica cinquecentesca, offerta generosamente in dono al museo da Anna, Mario ed Ezio Benappi in memoria del nonno Umberto e del padre Vittorio, che per primi intrapresero il mestiere di antiquari.L’identificazione e la corretta attribuzione dell’opera si devono all’architetto Massimo Meli, restauratore torinese ed esperto di ceramiche, che ha ricondotto l’opera all’ambito di Francesco Durantino, uno dei più importanti pittori di maiolica del Cinquecento in Italia, attivo tra Urbino, Perugia, Monte Bagnolo, Nazzano, Roma e infine Torino, dove si spostò nel 1575. La coppa – traforata e rivestita di smalto bianco sul quale è dipinta in stile compendiario la figura di un vendemmiatore – ha un grande valore storico, essendo il secondo esemplare conosciuto attribuibile alla produzione torinese del Durantino. Il secondo esemplare, simile ma poco più grande e con raffigurata una figura di uccellatore, fa già parte delle collezioni di Palazzo Madama grazie all’acquisto nel 1872 di Emanuele d’Azeglio ad un’asta a Londra – in cui fu battuta la concorrenza dell’attuale Victoria and Albert Museum – e la successiva donazione al museo civico torinese. La donazione Benappi aggiunge pertanto un nuovo e importante tassello alla storia della ceramica non solo torinese e apre la strada a future ricerche. Giovedì 25 gennaio 2018 ore 17 – Palazzo Madama Gran Salone dei Ricevimenti

 

Sabina Carboni

I tre coni del Gambero Rosso al gelato di Marchetti

Il gelato è l’emblema del peccato di gola cui cedere senza sensi di colpa, quella coccola dolce che conquista grandi e piccini in ogni momento della giornata. Torino è forse la città che vanta le migliori eccellenze d’Italia in fatto di gelato e la “Guida Gelaterie d’Italia 2018” di Gambero Rosso, presentata ieri al Sigep di Rimini, consacra il torinese Alberto Marchetti come una delle migliori gelaterie del nostro paese. Sono 40 in tutto lo stivale a meritare il più alto dei riconoscimenti, tre coni, e Torino può vantare ben 4 eccellenze: Alberto Marchetti, Marco Serra, Mara dei Boschi e Ottimo! Tre coni, il massimo riconoscimento, per premiare il gelato e il lavoro di Alberto. Il segreto del successo? Rispetto delle materie prime, qualità e genuinità, studio, ricerca, profonda conoscenza e passione per la propria professione. Una riconferma e una grande soddisfazione per il gelatiere che, insieme a Slow Food, ha portato la filosofia e i valori “buono, pulito, giusto” anche nel mondo della gelateria. Un premio per la sua città, Torino, che Alberto ama e valorizza con progetti e idee sempre nuovi. L’ultima in ordine temporale Casa Marchetti, il grande locale in piazza CLN dove è possibile scoprire tutti i segreti del gelato e incontrarsi per imparare, degustare, conoscere e fare nuove esperienza di gusto. Ed è già in cantiere un nuovo progetto, realizzato in collaborazione con diverse agenzie di viaggio, pensato per fare incoming in città, alla scoperta delle eccellenze gastronomiche e soprattutto del gelato…

Oroscopo di Platone dal 24 al 30 gennaio

La parola alle stelle

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CAPRICORNO

DENARO E LAVORO. Potete permettervi di recuperare un sogno nel cassetto, ora le condizioni sono ideali. Un pessimista vede solo il lato scuro delle nuvole, e si deprime; un filosofo vede entrambi i lati e se ne infischia mentre, un ottimista, non vede neanche le nuvole… perché cammina su di esse.

AMORE E ARMONIA. Un lungo viaggio potrebbe essere utile per far scoccare un nuovo amore o rinvigorire un rapporto che vi stava logorando. L’amore è come una diga, se si lascia una breccia dove possa infiltrarsi un filo d’acqua, a poco a poco questo fa saltare le barriere e arriva un momento, in cui nessuno riesce più a controllare la forza della corrente.

BENESSERE E SALUTE. Congiuntura astrali favorevoli regalano magiche ali alla vostra fantasia, consentendovi di trasformarla in progetti di immediata realizzazione: energie vitali, creatività e decisione saranno le vostre armi vincenti.


ACQUARIO

DENARO E LAVORO. 
Le cose piatte e chiare, definite e semplici spesso e volentieri non le prendete nemmeno in considerazione, ma la verità si agita nell’ombra e la pura apparenza nasconde sempre qualcosa d’altro. Non fatevi prendere da eccessive cautele, i pianeti vi tengono al riparo da grossi rischi e ricordatevi che, a volte, è proprio occupandosi d’altro che capita di trovare la soluzione a un problema.

AMORE E ARMONIA. Un certo gusto per la trasgressione vi stuzzica, fosse anche solo per smuovere il partner, valutate con attenzione fino a che punto spingervi.

BENESSERE E SALUTE. Energie straripanti e idee beatamente confuse: per una volta quello che desiderate è proprio deragliare dai soliti binari rassicuranti.


PESCI

DENARO E LAVORO. La vostra attività lavorativa può avere un momento di stasi o subire alcuni contrattempi ma non è proprio il caso di deprimersi anzi, è un’ottima occasione per rivedere i programmi e studiare nuove strategie in vista di un salto di qualità. Piccole mosse, all’apparenza banali, vi possono mettere sulla buona strada per raggiungere i vostri obiettivi.

AMORE E ARMONIA. Sussiste la possibilità di momenti di tensione nella vita affettiva, troppi dubbi e gelosie vi tormentano, se ci tenete al vostro rapporto cercate di cambiare atteggiamento e tutto si risolverà per il meglio.

BENESSERE E SALUTE. Le novità e gli impegni vi piacciono anche se vi stressano, concedetevi più svago. Una cura ricostituente vi darò tono…prudenza sulle strade!


ARIETE

DENARO E LAVORO. Vi viene richiesta maggiore organizzazione, le vostre intuizioni a volte non bastano e, a ingarbugliare un po’ le cose, arriva una scadenza improrogabile. Prima agirete e maggiori saranno le opzioni a vostra disposizione quindi…perché aspettare ancora?

AMORE E ARMONIA. Passata la tempesta dell’ultimo periodo, il cielo si rasserena e la passione riprende quota, chiacchere e sguardi potrebbero anche essere il preludio al vero impegno.

BENESSERE E SALUTE. Il medico ridimensiona l’entità di alcuni vostri problemi fisici ma ricordatevi che il rilassamento è la chiave per la salute, perché avvia la nostra capacità di guarigione naturale e innata.


TORO

DENARO E LAVORO. Non sopravvalutate le possibilità di riuscita in un affare che potrebbe rivelarsi complesso. Inaspettate novità ridanno slancio alle vostre entrate ma evitate gli investimenti azzardati. Momento d’oro per le attività artistiche.

AMORE E ARMONIA. Le passioni che celate vi turbano la coscienza ma la spinta è forte e viene dall’animo, che cela desideri nascosti e invisibili ad occhio nudo. Un bell’incontro vi potrà far vedere tutto sotto una luce diversa.

BENESSERE E SALUTE. Vi aspettate il peggio…e arrivano belle sorprese. Energetici, ottimisti e decisi ad alzare il tiro: così vi vuole il baldanzoso movimento astrale. Ottimo periodo per studio, attività sportive, per qualsiasi tipo di terapia e per cure di bellezza.


GEMELLI

DENARO E LAVORO. Avrete un intuito quasi medianico che vi farà superare gli ostacoli e vi renderà amati e popolari, ottime opportunità per la realizzazione di un progetto che avevate in programma o per chiudere una transazione finanziaria.

AMORE E ARMONIA. Non prendete decisioni affrettate, chiarite che cosa vi aspettate veramente dall’amore e cosa siete disposti a dare. Aria frizzante per chi è in coppia e nuovi incontri “fulminanti” per i single.

BENESSERE E SALUTE. Non lasciatevi spazientire né fatevi sfuggire parole imprudenti, attenti alla possibilità di alcune piccole confusioni mentali, irritabilità e calo visibile della pazienza.

 


CANCRO

DENARO E LAVORO. Dopo un accurato esame, pensate di accantonare un progetto che implica una grossa spesa, non esitate! In generale l’intesa con i colleghi è buona. Sul lavoro è il momento di muoversi, non posticipate nessuna decisione.

AMORE E ARMONIA. Imparate a non tenervi tutto dentro, soprattutto perché intorno a voi possono capirvi ed aiutarvi. Siate più dolci con gli altri ma anche con voi stessi.

BENESSERE E SALUTE. Ostacoli e aiuti imprevisti, se attentamente soppesati, alla fine si bilanciano. Ansia di libertà e desiderio di sconfinare dai soliti schemi.


LEONE

DENARO E LAVORO. Un colpo di fortuna vi agevolerà. Provate a cambiare alcune abitudini ed attitudini, una intersecazione astrale positiva vi sosterrà nelle imprese impegnative.

AMORE E ARMONIA. State attraversando una fase tiepida nei sentimenti, il cuore non occupa la prima posizione nei vostri pensieri sebbene, qualcuno che vi è vicino, farebbe della vostra felicità, una ragione di vita.

BENESSERE E SALUTE. Gli hobby ed il tempo libero sono una delle migliori medicine delle quali possiamo disporre ma, dobbiamo imparare ad usarle, per migliorare il nostro benessere psico-fisico.


VERGINE

DENARO E LAVORO. Siate concreti e riceverete stima e riconoscenza grazie alla piena padronanza dei vostri mezzi e delle vostre energie. Attenzione agli sprechi eccessivi.

AMORE E ARMONIA. Non è facile vivervi accanto, a volte siete insopportabili e ve ne rendete conto senza riuscire a porvi rimedio.

BENESSERE E SALUTE. Vi sentite rivoltati come un calzino….questo fatto può anche essere interpretato in positivo. La sofferenza vi ha cambiato rendendovi maggiormente consapevoli dell’importanza dei sentimenti e della cura del vostro corpo.


BILANCIA

DENARO E LAVORO. È un buon periodo che conferma le vostre capacità, connubio tra fortuna e abilità di fare che dinamizza il settore del lavoro e degli affari. L’intelligenza non vi manca, sappiate approfittarne.

AMORE E ARMONIA. Periodo appassionante e appagante, a parte qualche strana inquietudine. C’è qualcuno la cui sola presenza vi crea forti emozioni.

BENESSERE E SALUTE. Nonostante abbiate i nervi a fior di pelle, siete in buona forma fisica. Un’attività sportiva o del moto sono l’ideale per scaricarvi.


SCORPIONE

DENARO E LAVORO. Argomentate le vostre ragioni per evitare disapprovazioni. Nell’ultimo periodo avete lavorato sodo ed ottenuto tanto. Non lasciatevi mettervi i piedi sulla testa! Affrontate i problemi con senso di responsabilità.

AMORE E ARMONIA. Avrete piacevoli e rigeneranti opportunità in amore. Approfittatene per rinvigorire il vostro cuore generoso. Il partner vi capisce al volo e cerca di farvi felici.

BENESSERE E SALUTE. Siate aperti agli imprevisti, portano anche opportunità. Evitate drastici cambiamenti di alimentazione.


SAGITTARIO

DENARO E LAVORO. Spumeggianti, ottimisti ed intraprendenti, così vi vogliono gli astri e sembrerebbe che in questo periodo tutto (o quasi), vi sia permesso. Prestate attenzione alle persone che agiscono con troppa “faciloneria”.

AMORE E ARMONIA. Attenzione a non sprofondare nella noia, riscoprite la gioia di un evento mondano e di qualche piacevole uscita.

BENESSERE E SALUTE. Amicizie e nuovi progetti in primo piano, ma capirsi con gli altri non sempre è facile. Possibili malintesi se esagerate nell’offrire la vostra confidenza. Disco verde (ma con moderazione) al vino rosso ed ai dolci.

Pagina FB – Astrologia di Platone

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A Settimo Rottaro trionfa la cultura rurale

La cultura rurale ritorna viva più che mai a Settimo Rottaro, da venerdì 26 a domenica 28 gennaio prossimi, in occasione della sedicesima edizione della Sagra del Salam’d Patata, nel caratteristico paese in provincia di Torino. Si tratta di una sagra che vuol far riscoprire sapori genuini autentici, prendendo come spunto un tipico prodotto canavesano, il salame di patata, che nasce da ingredienti assolutamente naturali e poveri, quali alcune parti del maiale, unite alle patate bollite, rilevando un insaccato dal gusto leggero e particolare, tipicamente piemontese, ottimo se abbinato a un buon bicchiere di vino rosso, meglio se anch’esso piemontese.

Questa sagra vuol far rivivere quella cultura del maiale che era capace di far diventare una festa il periodo che andava dalla macellazione dell’animale alla cena di chiusura, che coinvolgeva un gran numero di abitanti del paese. Da questo evento annuale, quasi rituale, il Comune di Settimo Rottaro ha preso spunto per mettere in evidenza alcuni aspetti tipici della vita rurale, ormai caduti in disuso, in un’epoca come quella odierna del consumismo e della esasperata indistrializzazione. Da questo desiderio nasce una manifestazione capace di richiamare in vita il celebre detto dei nonni “Del maiale non si butta via niente”.

26 gennaio 2018: ore 19.30 Palasagra La Stra dal Purcat. Illuminati dalla luna, si percorreranno le strade e i sentieri di Settimo Rottaro, accompagnati dal gruppo “Running quelli del Martedì “, seguendo un percorso ad anello di circa 6.5 km. Per informazioni e prenotazioni telefonare ai numeri 347/7549378; 347/1033102; 338/1711908. Ristoro del Viandante. Presso il Palasagra piatti della tradizione.

27 gennaio: inaugurazione della Cantina Luca Gili, via IV Novembre 30. In occasione del convegno Luca Gili, esperto e appassionato conoscitore di enologia, aprirà per la prima volta le porte della sua cantina. Il convegno dal titolo ” Le tradizioni in cucina” sar un viaggio alla scoperta delle tradizioni culinarie rottaresi, ripercorrendo le scene di vita contadina, lo scorrere delle stagioni e i momenti conviviali a tavola, attraverso lo sguardo del giornalista e agronomo Alessandro Felis. Verrà presentato il progetto editoriale e sociale “Il ricettario rottarese”. Alle 20 al Palasagra cena su prenotazione con menu della tradizione, composto da piatti a base di carne di maiale.

28 gennaio: dalle 9 e per tutto il giorno “Del salame non si butta via niente”, filiera figurata della lavorazione del maiale. Osterie della tradizione presso i Cantoni Crearo, Castello, Maioletto e Villa, dove verranno proposti piatti della tradizione culinaria rottarese. Quest’anno sarà ospite la Pro Loco di Caluso con i suoi prodotti nella Mostra mercato di prodotti tipici agroalimentari. Vi sarà anche la Peisa dal Purcat, gara di stima del peso di un roseo porcellino. Alle 16 nella piazza della Chiesa la proclamazione e premiazione del vincitore della gara di stima.

Mara Martellotta