



Le collezioni di Casa Zuccala parfum protagoniste in occasione della Fiera del Miele di Marentino
Incastonata nel verde delle colline torinesi nel grazioso paese di Marentino, conosciuto per i suoi particolari rebus dipinti sulle case, sorge Casa Zuccala, dimora storica del XVII secolo.
Oltre alle 22 magnifiche stanze di quella che un tempo era la classica “vigna”, vale a dire la residenza di campagna delle famiglie borghesi, spicca un vasto giardino botanico di circa 7000 mq.
Tra le tante piante figurano specie autoctone ma pure altre provenienti da continenti lontani.
Nascono qui, su idea della proprietaria Laura Vanetti, 3 linee di profumi che prendono il nome della nobile dimora.
Abbiamo intervistato la creatrice di “Casa Zuccala Parfum”, che ce li racconta nell’intervista che segue.
1) Laura come nasce la passione per I profumi?
La mia passione nasce dalla mia prima esperienza nel mondo dei profumi diversi anni or sono grazie ad AROMIKA Parfum che mi ha dato modo di apprezzarne le molteplici fragranze e sperimentare la magia della nascita di una nuova fragranza unica e su misura. La possibilità di cimentarsi in questo gioco di incontri sorprendenti tra mono-fragranze ha fatto sì che nascesse in me l’amore, la curiosità e la passione per le diverse essenze. Una magica alchimia dei sensi che mi permette di offrire una esperienza personale e unica.
2) In particolare quando l’idea dei profumi Casa Zuccala?
L’idea di creare un brand dedicato ai Giardini botanici ed aromatici di Casa Zuccala è nata per offrire una esperienza olfattiva che raccontasse la sorprendente varietà di piante autoctone e non che crescono in un microclima ideale.
3) Da quali essenze del giardino botanico provengono gli elementi alla base dei profumi?
Pepe rosso di Sichuan, pepe nero, gelsomino selvatico, arance amare e dolci, limoni, rose antiche, mente, pachouli, uva, anice stellato e molto altro,
4) “Casa Zuccala Parfum” si compone, sino ad ora, di tre linee, ce le descrivi?
La Linea “Madam&Madmuaselle” che comprende profumi fioriti delicatamente dolci con note fresche di pepe e profumi dolci e avvolgenti caratterizzati da note agrumate.
La Linea “Monsieur” che comprende profumi speziati con note fresche e speziate e con note dolci ed avvolgenti.
La Linea “Environnement” comprende invece profumi per l’ambiente caratterizzati da due fragranze fresche e vivaci e due fragranze dolci e fruttate.
5) Dove avviene il processo produttivo?
“Casa Zuccala Parfum” si appoggia a CEC COSMO DEVI, un laboratorio che si trova a Barone Canavese e che utilizzando oli essenziali naturali produce le essenze conto terzi.
6) Chi è il “naso” che ha scelto ideato i profumi?
La persona che ha selezionato le mono – fragranze e ha composto i profumi sono io.
7) Hai curato anche la scelta del packaging, qual è il tuo obiettivo?
Packaging e grafica sono stati curati da me. L’idea è quella di conferire al prodotto un carattere elegante e di lusso.
8) Dove si potranno acquistare i profumi?
I profumi potranno essere acquistati presso la sede legale di Casa Zuccala Parfum in piazza Umberto I°, in Marentino (To), durante tutti gli eventi e le aperture di Casa Zuccala e nelle fiere.
9) Il giardino botanico presenta tantissime specie, hai in mente altri profumi per il futuro?
Assolutamente sì, sia profumi ispirati ad altre specie sia alla storia stessa di Casa Zuccala e ai molteplici segreti che questa dimora ancora cela.
10) Oltre ai profumi quali altri progetti?
Ho molti progetti in mente che non vedo l’ora di sviluppare e tanti appuntamenti-eventi con i miei profumi per tutti coloro che vorranno scoprire le mille sfumature olfattive di Casa Zuccala Parfum.
Domenica 24 settembre, a Marentino, in occasione della Fiera del Miele, Casa Zuccala, in via Profonda 0, aprirà le sue porte – dalle 10 alle 19 – ad un evento molto suggestivo che vedrà la presentazione congiunta delle collezioni 2023 dei profumi di Casa Zuccala parfum di Laura Vanetti e dei gioielli artigianali CreaTo di Barbara Lorenzo.
Alessandro Sartore
La dimora storica dedica l’edizione 2023 alla Terra: si spazia dalla passeggiata a piedi nudi ai talk, dai libri alla cena nel cortile
I numeri: 10 INCONTRI, 5 LABORATORI PER BAMBINI, UNA MOSTRA MERCATO
È dedicata a “La Terra! Ripartire dalla terra, guardarla, scoprirla, ascoltarla. Sopra, sotto, dentro. Per capirla e viverla” la Festa degli orti, in programma sabato 16 e domenica 17 settembre tra giardino e orto di Casa Lajolo, la dimora storica di via San Vito 23 a Piossasco. È organizzata dalla Fondazione Casa Lajolo con il patrocinio del Comune di Piossasco e il sostegno dell’Unione Europea – Next Generation Eu.
È una tradizione, qui, salutare e celebrare i colori che tingono il giardino e l’orto a settembre con questa iniziativa che combina, alla mostra mercato di qualità, un fitto calendario di appuntamenti: si ascoltano autori, si partecipa ai talk, si cammina a piedi nudi nell’erba, si cena nel grande cortile antistante la villa di metà Settecento. Quest’anno si è invitati a riflettere sul contributo che ciascuno può dare al Pianeta. Bastano anche gesti semplici: ed ecco, così, il laboratorio che permette di tornare a casa con un mini-orto e quello, particolarissimo, per costruire una vermicompostiera da utilizzare per gli scarti della cucina. Un invito alla consapevolezza, insomma, che l’iniziativa declina attraverso tanti incontri per adulti e ben cinque laboratori per bambini e, ovviamente, le loro famiglie.
La mostra-mercato
Domenica 17 dalle 10 alle 18 è in programma la mostra mercato che si caratterizza, da sempre, per la qualità della proposta. Il nome già rivela l’intento: si può certo comprare, ma anche scambiare e, soprattutto, guardare e imparare.
Così, ecco possibile lo scambio semi nello stand dell’Adipa, l’associazione nata all’Orto Botanico Comunale di Lucca grazie a un gruppo di esperti di piante ed abituali frequentatori di questa istituzione: si occupa della ricerca, la diffusione e la conservazione in coltivazione di piante rare ed insolite, siano esse spontanee o coltivate.
Altro stand da vedere quello Paolo Chirio di Seed Vicious,un’associazione no profit di «custodi di semi». Protagonisti ortaggi e aromatiche e, ovviamente loro, i semi.
E, ancora, c’è il pluripremiato vivaio Fratelli Gramaglia di Collegno, con una ricca proposta di aromatiche e ortaggi, il banco di piante annuali e perenni da fiore e da foglia di Laura Storero, il banco dei Volontari dell’Associazione Ricominciare con ortaggi prodotti nell’orto del carcere, i pomodori di Remo Baudino, conosciuto come Nonno Remo, appassionato collezionista e custode di semi di ortive, in particolare pomodori e altre solanacee.
E, ancora, si troveranno giochi in legno realizzati da Maurizio Branda, le ceramiche raku di Unomi Cristina Boselli di Torino, i cesti intrecciati da Marco Mo.
La mostra mercato ha una appendice culturale: domenica c’è la possibilità di visite guidate alla dimora, al giardino e all’orto, domenica anche in compagnia di Claudio Baldazzi, giardiniere esperto e noto volto green.
Gli incontri: un fitto programma
Sabato 16 settembre alle 11,30 nell’orto si inizia con “Da vigna a giardino, una storia di terra del Monferrato”, una conversazione con Giorgio Rolando Perino per la presentazione del suo libro “Il giardino gaudente. Autobiografia di un giardino”. L’incontro si conclude con il brindisi con i prodotti delle aziende del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli.
Sul prato, dalle 15 alle 16,30, va in scena “A piedi nudi nell’erba”, una passeggiata con l’associazione Artena per riconnettersi con la Terra. Chi lo desidera, potrà provare il barefooting, la camminata a piedi scalzi per riattivare le energie, riattivare i sensi, liberare la mente.
Alle 17,30, nellasala Boschera, il talk “Dal consumo di suolo alla cura della terra”. Si confronteranno su un argomento attualissimo Maria Cariota del Comitato torinese Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio e del Comitato Resistenza verde Torino, Alessandra Salvioli, ricercatrice micorrize Università di Torino, Daniele Bessone, ufficio stampa di Acea Pinerolese SpA e Riccardo Cucchiani, presidente dell’associazione Utopia Tropicale.Quindi l’aperitivo con i prodotti delle aziende del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli: a servirlo gli studenti dell’Istituto Prever di Pinerolo che presenteranno aziende del territorio particolarmente attente a coniugare ambiente, tradizioni, gusto. Sono l’Autin, il Caseificio Ferrero, Raspini e Agriturismo Turina.
Alle 20 la cena nel piazzale di Casa Lajolo. Titolo “A tavola vietato scartare!”: sarà Luca Vaudagna, chef del ristorante Civico22 di Piossasco, a proporre un menù realizzato con frutti e verdure dell’orto che, di norma, crediamo siano da buttare. Un inno alla fantasia ma anche un invito alla conoscenza degli ingredienti e rispetto per ciò che produce la Terra. Costo 40 euro tutto incluso. Prenotazioni: 3200121210- civico22.info@gmail.com – info@casalajolo.it.
Domenica 17 settembre alle 11, in sala Boschera,si ricomincia con “AOR, agricoltura rigenerativa per il futuro”: la coordinatrice di Deafal ong Agricoltura organica rigenerativa, Susanna Debenedetti,parla delle istanze per proteggere l’ambiente e coltivare con il minore impatto possibile.
Alle 12, nel giardino formale, “Terra e funghi” con l’esposizione di funghi e talk con i ricercatori del MUT, Mycotheca Universitatis Taurinensis, Università di Torino, con Alex Valle dell’Azienda Monalfungo di Monale (Asti), specializzata in funghi e produzione terricci, e con Andrea Bertone, tartuficoltore nella Bassa Langa. Anche in questo caso si chiude con aperitivo con i prodotti delle aziende del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli.
Alle 15, sempre nel giardino formale, “Il sovescio, questo sconosciuto”: l’incontro è dedicato a come rigenerare la terra e restituirle fertilità seminando piante adatte. La conversazione è con l’agronomo Alfredo Sunder, capo d’arte del tenimento agricolo della Casa Circondariale di Biella.
Alle 16 talk, nel giardino formale, dal titolo “Nel segreto della terra”. Microrganismi, insetti, funghi: la biodiversità come base della salute dell’ambiente, della bellezza del giardino e della bontà del raccolto. Parlano Lucia Bioletti, docente Università di Torino, micologa e dietistadell’ ASL TO3, Diana Pace diAdipa Piemonte, Alfredo Sunder, agronomo ed Elena Maggiora,garden designer.
Quindi, alle 17, nel giardino formale, incontro con il giardiniere Claudio Baldazzi e il libro “Il giardino pigro” che racconta diversi giardini, tra i quali quello della garden designer Elena Maggiora, che partecipa alla conversazione dedicata a come riconoscere i tipi di terreno e coltivare senza impoverire il substrato.Brindisi, quindi, di fine festa con i prodotti delle aziende del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli e alle 18 si chiude nel boschetto di tassi con la musica con i 27Reeds Sax Quartet,quartetto di sassofoni.
I laboratori per bambini
L’iniziativa guarda, da sempre, anche ai più piccoli con cinque laboratori in programma. Sono rivolti a loro ma ovviamente anche ai famigliari.
Sabato alle 16,30 laboratorio in giardino “Le sorprese della terra” che insegna l’attesa di mettere un seme e attendere. Lo conduce Paolo Parlamento: si torna a casa con un miniorto d’autunno per raccogliere rucola, lattuga, ravanelli e germogli.
Viene replicato anche domenica alle 12.
Domenica 17 settembre, invece, alle 10,30 si inizia con “Lombrichi al lavoro”, con Diana Pace, per costruire una vermicompostiera per produrre terriccio dagli scarti di cucina e dare una casa ai lombrichi.
Alle 15 “Terra e ceramica”, per capire come impastare la terra e creare oggetti con Cristina Boselli del laboratorio Unomi di Torino.
Infine alle 16,30 “Giochi da tavolo” con Re Soil Foundation con Alessandro Beltramo per imparare a capire la terra.
UTILITA’
Sabato 16 settembre: ingresso libero.
Visite guidate 8 euro. Ridotto giovani fino a 25 anni 6 euro; gratuito Abbonamento Musei e bambini sotto i 10 anni.
Domenica 17 settembre. Ingresso intero 10 euro. Ridotto giovani fino a 25 anni 8 euro. Abbonamento Musei 2 euro.Gratuito bambini sotto i 10 anni (visite a casa, giardino e orto-giardino incluse).
Novità di questa edizione l’ingresso omaggio per i residenti a Piossasco in ottica di accoglienza, costruzione di una rete sempre più solida sul territorio e consolidamento del ruolo di polo e aggregazione culturale della dimora.
Nella splendida cornice del Resort la Risacca del Club del Sole, nell’ambito della seconda edizione del Talent Vision 2023 del Patron Domenico Trotta si sono svolte le finali Nazionali dei Concorsi Premio Battiato del Patron Daniele Morelli, Miss Italia Universo della Patron Sissi Nasuti, il Festival Flacara del Patron Cristea Petre e il Got Talent Vision della patron Nadia Spataru.
Si è trattato di due serate all’insegna di una grande partecipazione di talenti emergenti provenienti da tutta Italia e di pubblico in cui ha primeggiato per le sue capacità e il suo talento una ragazza giovanissima di cui sentiremo certamente parlare nei prossimi anni, che si è distinta sia per le sue doti vocali sia per la sua presenza scenica durante le sfilate.
Si tratta di Eleonora Lucchese, 12 anni, di Verolengo, in provincia di Torino, che ha vinto il premio come miglior interprete per il concorso Premio Battiato e Miss Baby Mondo Italia Teen Nazionale Concorso Nazionale della Jasmin’s Cinema Moda and Dance.
Eleonora Lucchese è entrata di diritto alla Finalissima del Talent Vision che si svolgerà nel febbraio 2024, a Sanremo, durante il Festival della Canzone Italiana.
Mara Martellotta
LIBERAMENTE di Monica Chiusano
Lo specchio riflette esattamente ciò che vede: non sbaglia perché non pensa, troppo !
Molto spesso ci guardiamo allo specchio …
perché? non credo solo per agghindarci o per ricevere un riscontro effimero. Credo invece che in qualche modo andiamo cercando conferme molto più profonde …Forse perché abbiamo timore che i contorni ci possano giudicare ulteriormente.
La conferma però nasce spontanea : se proprio vogliamo trovare qualcuno disposto ad ascoltarci, guardiamoci allo specchio senza più aspettare la persona che ci cambierà la vita, perché solo guardando attentamente dentro lo stesso rispecchieremo il nostro desiderio e la soluzione per ottenerlo : noi stessi !
Abbiamo il mondo in tasca e basterebbe davvero un piccolo specchio per ricordarcelo . Portiamocelo sempre dietro !
La trasparenza ci aiuterà a conquistare persino il riflesso più incondizionato di errare .
Una Celebrazione Epica della Birra e dello Street Food in Anticipo all’Oktoberfest
CIRIÈ, 14/17 Settembre 2023 – È tempo di alzare i boccali e preparare le papille gustative, perché sta per tornare la festa più attesa dell’anno a Cirie: Cirie Beer & Street Food 2023! Quest’anno, dal 14 al 17 Settembre, la pittoresca città di Cirie sarà invasa dalla magica atmosfera della Festa bavarese in un avvincente anticipo all’Oktoberfest, e la birra ufficiale Paulaner farà da padrona di casa, come da tradizione.
La festa si svolgerà lungo il suggestivo Viale Martiri della Libertà, che si vestirà di biancazzurro, i colori tipici della festa bavarese, per accogliere tutti i partecipanti in un’ambientazione da fiaba. Sarà un’occasione unica per immergersi nella cultura bavarese, gustando birre autentiche, cucina straordinaria e tanta musica dal vivo.
Sapori dal Mondo, il rinomato organizzatore, leader indiscusso della cultura street food portata nelle piazze con passione e cura dei dettagli da oltre vent’anni, vi invita a partecipare a questo incredibile evento che celebra il meglio della birra e dello street food.
Ecco alcuni dei punti salienti dell’evento:
Birra Paulaner: Gustate le autentiche birre Paulaner, direttamente dalla Baviera. I maestri birrai saranno presenti per condividere la loro passione e le loro conoscenze con gli amanti della birra.
Street Food di Classe Mondiale: Scoprite una vasta gamma di cibo proveniente dai migliori food truck, con chef street selezionati che prepareranno delizie gastronomiche da tutto il mondo. Qui troverete tutto ciò che il vostro cuore e il vostro palato desiderano.
Atmosfera Festosa: Lasciatevi trasportare dalla gioia, dall’energia e dall’amicizia che caratterizzano l’Oktoberfest, qui a Cirie.
Area Family-Friendly: La festa è aperta a tutte le età, con un’area dedicata ai più piccoli, giochi, e molte attività per tutta la famiglia.
Mercato dell’Artigianato: Scoprite oggetti artigianali unici, souvenir e creazioni locali presso il mercatino dell’usato, del collezionismo e del piccolo antiquariato” in via Vittorio Emanuele II, tutta la giornata di Sabato 16.
Ciriè Music Festival: Sempre il Sabato 16, ultimo appuntamento della stagione con il Cirié Music Festival, evento organizzato dai Music Piemonteis 4.0. Concerto della Filarmonica Felettese in Piazza Caduti sul Lavoro (Piazza Rossetti) alle ore 21.00. Ingresso libero e gratuito.
5 appuntamenti di apertura straordinaria con performance sonore e degustazioni firmate Gerla 1927
Dal 14 settembre, ogni giovedì alle 19.30
Tenuta Gran Vigna Borgata Grange, 27 – 10040 Almese TO
Cinque di serate per godere di un luogo unico, con musica e performance, accompagnate da degustazioni a tema firmate Gerla 1927.
Alla Tenuta Gran Vigna di Almese – storico edificio il cui impianto originale risale al 1200 – dal 14 settembre prossimo e per ogni giovedì fino al 12 ottobre, sono in programma eventi e performance che esplorano il suono e la musica nelle sue espressioni più varie. Ogni performance è accompagnata da una degustazione di petites bouchées, ideata da Gerla 1927 (gerla1927.com), in abbinamento ad un calice di vino e ad un dolce.
Il programma apre il 14 settembre con l’arpa celtica del grande Enrico Euron, compositore, ricercatore, figura fra le più importanti in Europa per questo straordinario strumento. Il 21 settembre ci si immerge nelle note dei violini del talentuoso duo d’archi composto da Sara Audenino e Lucia Caputo. Entrambe diplomate al Conservatorio di Torino, le due violiniste eseguiranno con musiche di Jean-Marie Leclair, Mozart, Bartok e altri. Si cambia completamente genere il 28 settembre, con DJ set e video di Riccardo Morra: chillout e relax, immersi nel verde del parco della Tenuta. Il 5 ottobre è la volta di Christian Stefanoni con il suo Concerto Visivo. Compositore e produttore di musica elettronica, Christian Stefanoni traduce la sua passione per la musica strumentale in sonorizzazione di elementi video, spaziando dall’ambient music alla trance. Il programma si conclude il 12 ottobre con il duo Monica Fabbrini e Davide Liberti con Continuus, Voce e Contrabbasso. Una voce e un contrabbasso si inseguono, giocano, interagiscono esplorando gli innumerevoli modi in cui far vivere la musica. Messo in scena per la prima volta al Torino Jazz Festival nel 2021, prosegue il lavoro del duo nell’esplorazione dei registri timbrici naturali con l’apporto misurato dell’elettronica. Mantenendo alta la libertà creativa, il repertorio incrocia standard jazz, melodie popolari, ballad sognanti e brani di propria composizione.
IL PROGRAMMA
14 settembre, ore 19.30
ARPA CELTICA
Enrico Euron
21 settembre, ore 19.30
VIOLINO
Sara Audenino e Lucia Caputo
28 settembre, ore 19.30
DJ SET e VIDEO
Riccardo Morra
5 Ottobre, ore 19.30
CONCERTO VISIVO
Christian Stefanoni
12 ottobre , ore 19.30
VOCE.CONTRABBASSO
Monica Fabbrini e Davide Liberti
Ingresso su prenotazione
Costo a persona: 40 € – Informazioni e prenotazioni: T. +39 3488799972 – Mail: eventi@lagranvigna.com
Luogo: Tenuta Gran Vigna, Borgata Grange 27, Almese (To)
Cesare Beccaria, ma pare più verosimilmente Pietro Verri, già nel 1764 analizzò nel saggio “Dei delitti e delle pene” le pene irrogate nella società all’epoca.
E’ palese che il concetto di reato, e più in generale, di infrazione sia estremamente legato all’epoca ed alla latitudine in cui la pena è prevista: tutt’ora nel Vermont una moglie deve chiedere il permesso al marito per indossare la dentiera mentre nel Massachusetts è illegale per la donna stare sopra l’uomo durante un rapporto sessuale; nell’Arkansas è tuttora vigente una legge, promulgata nel 1800, che attribuisce al marito il diritto di picchiare la moglie, ma solo una volta al mese ed in Arizona è illegale detenere più di due vibratori in casa. Risulta chiaro che tali leggi, non ancora abrogate difficilmente trovino applicazione.
Pensiamo soltanto alla pena di morte, da noi soppressa una prima volta nel Granducato di Toscana nel 1786 e poi, definitivamente, con l’entrata in vigore della nostra Costituzione il 1° gennaio 1948 (l’ultima sentenza fu eseguita 5 marzo 1947, a La Spezia, con la fucilazione di Emilio Battisti, Aurelio Gallo e Aldo Morelli, condannati a morte per crimini commessi durante la Repubblica Sociale Italiana).
O, ancora, pensiamo ancora al “delitto d’onore” ed al “matrimonio riparatore” cancellati dal nostro codice penale il 5 settembre 1981che, fortemente sbilanciati a favore del maschio, erano di fatto un’assoluzione a priori per reati che ora sono invece sanzionati in modo pesante: per il primo si è passati dalla non punibilità all’aggravante del legame di parentela.
E che dire dei reati, ormai cancellati dal codice penali fin dalla fine degli anni ’60, di “adulterio” e di “concubinato”?
A mio parere, però, vi sono reati che, pur essendo universalmente considerati tali, sarebbero da punire in modo diverso, e non mi riferisco alla maggior severità della pena ma al maggior effetto deterrente.
E’ di questi giorni la proposta al vaglio del Governo di vietare il cellulare ai minori condannati per gravi reati: al di là dell’applicabilità di tale pena (qualche amico presterà loro il telefono) è evidente che il telefono sia diventato una prolunga del nostro corpo, un oggetto senza il quale non usciamo al punto che il legislatore, cercando una punizione che sia veramente tale e, al contempo, sia dissuasiva nei confronti della reiterazione del reato sceglie questo mezzo. Tra uscire e non messaggiare o telefonare, la seconda ipotesi sembrerebbe la più efficace.
Perché mandare in carcere chi è concusso, chi avvalendosi del proprio status di pubblico ufficiale lucra ai danni dello Stato, quindi di tutti i contribuenti? Molto meglio la confisca di tutto ciò che ha acquisito illecitamente, magari anche dei beni (mobili ed immobili) posseduti fuori dal reato, interdizione perpetua dai pubblici uffici (così non potrà reiterare il reato) introducendo, come sanzione, l’inidoneità alla funzione dirigenziale anche nel settore privato, il divieto di apertura della partita IVA ecc.
Sicuramente essere poveri non è piacevole, ma è molto più spiacevole essersi arricchiti e tornare nuovamente poveri per effetto di una condanna.
Il nostro ordinamento considera il carcere come un luogo ove il detenuto non soltanto sia punito per il reato commesso ma venga rieducato affinché non commetta più (gli stessi?) reati; è evidente che questo nobile intento dei nostri Padri costituenti, che all’art 27 della Costituzione hanno precisato che la condanna deve tendere anche alla rieducazione, sia purtroppo disatteso per motivi quanto mai variegati: mancanza di strumenti formativi, sovraffollamento delle strutture, carenza di personale di sorveglianza, taglio dei costi e così via.
Poiché sono convinto che prevenire sia più costruttivo che combattere, credo che un deterrente sia meglio che una punizione. Io sono in contatto epistolare con alcuni detenuti in alcune prigioni degli USA ed ho insegnato nella Casa circondariale di Torino e vedo la sostanziale differenza tra i due sistemi penitenziari; in Italia, data la non certezza della pena, i tempi giudiziari lunghi che possono portare alla prescrizione del reato (tranne l’omicidio, per il quale la prescrizione non esiste) e la speranza tipicamente nostrana di non essere beccati, il carcere non viene visto con quella gravità come, invece, avveniva qualche decennio fa.
Ritengo, pertanto, che sarebbe il momento di rivedere nel suo insieme tutto il sistema giudiziario e penitenziario: avete presente quando, a naja, commettevi un’infrazione al Codice di disciplina, venivi consegnato con CPR (Camera di Punizione di Rigore) e, al termine della naja, dovevi scontare ancora i giorni trascorsi in CPR? Ecco, era un ottimo sistema per non sbagliare. La CPR venne abolita nel 1978 quando altri istituti vennero creati a tutela di tutto il personale militare. Dimenticavi di salutare per primo un superiore o, come previsto dal 2° comma dell’art. 27, non rispondevi al saluto? A seconda dell’umore del superiore (e dal suo carattere) per 2-3 giorni non andavi in libera uscita, dimenticandoti cinema, pizza, ragazza, pub e così via.
Ora è all’esame del parlamento un provvedimento che dovrebbe riguardare tutti i giovani, in particolare per normare diversamente le sanzioni per violenza sessuale, baby-gang, ecc; in attesa di visionare il DdL spero di poter produrre per tempo alcuni emendamenti che, andando nella direzione prevista dalla nostra Carta costituzionale, da un lato reprimano la condotta deviata e, al contempo, rieduchino i giovani ad un corretto comportamento nella società.
Sergio Motta