LIFESTYLE- Pagina 14

Scienziati per un giorno. Sabato 22 marzo il campus della WINS

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Alla WINS World International School of Torino si può diventare scienziati per un giorno. Sabato 22 marzo il campus della WINS si trasformerà in una vera e propria base spaziale per accogliere i giovani esploratori del futuro al WINS Science & Tech Day. Dalle 15.30 alle 18.30 bambini e ragazze dai 4 ai 14 anni, insieme alle loro famiglie, avranno l’opportunità di lanciarsi in un‘avventura intergalattica tra scienza, tecnologia, innovazione e creatività. Si tratterà di una giornata gratuita e aperta a tutti, perfetta per avvicinare i ragazzi al mondo della scienza, della tecnologia e dell’esplorazione spaziale attraverso il gioco e la sperimentazione diretta. Come veri astronauti e ingegneri spaziali, i ragazzi potranno sperimentare di persona il fascino del cosmo grazie a molti laboratori interattivi. Dalla simulazione di un lancio sulla Luna, con i visioni VR di IFLY SIMULATOR per rivivere il leggendario viaggio dell’Apollo 11, dal decollo fino al rientro sulla Terra, alla missione Marte con INFINI.TO Planetario di Torino dove i giovani esploratori potranno guidare un rover marziano e raccogliere campioni di suolo alieno, programmare il robottino Cubetto su Marte imparando i concetti base della robotica e del coding, creare una SCRIBBING MACHINE, una macchina che disegna tracciati unici simulando il moto di un satellite nello spazio, e se è vero che non possono esserci viaggi stellari senza un mezzo di trasporto, grazie a BRICKS 4 KIDS i più piccoli potranno dar vita a veicoli spaziali e non con i celebri mattoncini Lego e Duplo, e i più grandi collaboreranno alla realizzazione di un mosaico collettivo diventando ingegneri per un giorno. Spazio anche ai laboratori di robotica e Game Design nei WINS LABS, dove sarà possibile progettare e programmare piccoli robot e programmare ex novo un personaggio dei videogiochi, e poi ancora “Giochiamo con le parole”, una palestra per la mente e per l’apprendimento, e il laboratorio del gruppo Larc realizzato in collaborazione con una psicoterapeuta. Tre sono i laboratori proposti da MU-CH Museo della Chimica, tra quiz ed esperimenti: so-mu-ch explosions, un piccolo esperimento esplosivo da fare in tutta sicurezza e dedicato ai più piccoli; CRAZY ROCKETS, mini gare di razze di carta costruite da piccoli ingegneri e STEAM QUIZ, un gioco a premi in cui diverse squadre si sfideranno a colpi di nozioni scientifiche e colpi di fortuna. Non solo spazio e scienza, ma anche creatività, al WINS Science & Tech Day con due attività dedicate al mondo dei fumetti e dell’illustrazione a cura della scuola internazionale di comics di Torino: dall’ideazione alla realizzazione di un personaggio completo nei suoi equipaggiamenti e abilità, allo sviluppo di una breve storia a fumetti. A seguito della pesca alla cieca di un prologo e di un finale, lo svolgimento interno della storia sarà affidato alla fantasia e alla creatività dei partecipanti.

WINS World International School of Torino – via Traves 28, Torino

Mail: info@worldinternationalschool.com

Tel: 011 1972111

Nidi di patate con provola

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Sfiziosi cestini di patate preparati con del semplice pure’ e farciti con provola. Pochi ingredienti per una coreografica preparazione da servire come contorno o antipasto, un’idea originale che si prepara velocemente, da realizzare anche in anticipo. Bella ed elegante, ideale per i vostri ospiti.

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Ingredienti

500gr. di patate

1 uovo

30 gr. di burro

30 gr. di parmigiano

Provola q.b.

Noce moscata, sale q.b.

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Lessare le patate, pelarle e preparare il pure’ con il burro, il parmigiano, l’uovo, il sale e la noce moscata. Mettere l’impasto in una sac a poche e su una teglia rivestita di carta forno, formare delle ciambelle che riempirete con dei dadini di provola. Cuocere in forno a 200 gradi per circa 15 minuti fino a doratura. Servire caldo.

Paperita Patty

Il lusso del gusto e dell’accoglienza… nella sua semplicità etica

Marcel Proust narrava : “Portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un pezzetto di madeleine. Ma nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di biscotto toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario..” Amabile interpretazione della delizia diviene il senso di queste parole…Un inno di delicata ammirazione che definisce il gusto come l’elevazione del piacere e di tutto ciò che esso può sussurrarci.… Mangiare è incorporare un territorio, è, che lo vogliate o no, un buon piatto, scoperta, brivido, stupore, sogno, prodigio, affinità, adorazione, qualità… e la capacità di saper scegliere nella delizia del panorama gastronomico… Se non fosse tutto questo, si chiamerebbe solo cibo. Pensateci bene: le ore più belle della nostra vita sono in gran parte collegate, con un legame più o meno tangibile, a un qualche ricordo della tavola e dell’ambiente che ha saputo ospitarla. Non si sa di nessuno che sia riuscito a sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare, ma esiste un lungo elenco appartenente a coloro che hanno sedotto spiegando quello che si stava per mangiare. Tutto questo ci insegna quindi anche la morale del cibo, della sua qualità e del suo valore.

Quante le citazioni, nel corso dei secoli, legate al cibo e alla cultura del gusto.? innumerevoli. Da qui riusciamo a comprendere come sia variegato e importante il pensiero dedicato all’alimentazione, all’approccio con l’alimento. Ci si nutre molto spesso solo per sfamarsi, ma ci si dimentica di nutrirsi per salvaguardare innanzitutto il nostro corpo e la nostra mente, perché la cultura dell’essere passa anche da qui. Per cui cibo, salute e ambiente sono strettamente connessi. Un’alimentazione più sana e sostenibile ha effetti positivi sul nostro corpo, come del resto anche l’ambiente dove la si consuma. Non c’è niente di meglio che trascorrere dei momenti in compagnia di amici, colleghi di lavoro e perché no, persino da soli, in un ambiente spazioso e funzionale, confortevole e perfettamente idoneo alle nostre esigenze.

Ci sono milioni di italiani e di stranieri, più o meno frenetici, che escono per andare a pranzo o per sorseggiare un aperitivo di fine giornata. Trasportati dalla curiosità di conoscere e sperimentare necessitano di un luogo dove poter entrare senza dover troppo pensare di aver fatto la scelta giusta su quel luogo di ristorazione, quello che dovrebbe divenire il miglior posto per loro. Un pubblico che si identifica in svariate fasce: dalla mamma che esce con il suo bambino a passeggio, agli studenti che cercano un posto dinamico per rifocillarsi ma anche per conversare e studiare con i propri amici, al funzionario di banca, alla commessa, all’imprenditore, al professionista stacanovista che brama una location dove mangiare velocemente senza spendere troppo, nel piacere però di un sano relax che possa offrigli ciò di cui davvero necessita il suo stomaco e il suo spirito.

Fra tutti questi personaggi, si lega un comune denominatore : agio e qualità. Cresce in loro l’attenzione verso gli ingredienti e al valore delle materie prime. Diviene quindi una chiave di lettura il poter contare su menù specifici per intolleranze e allergie e per il semplice desiderio di soddisfare tutti i tipi di gusti o quasi. Nasce per questo, nel cuore di Torino, il C’ENTRO FOOD GARDEN (via Arcivescovado 2 – 011.4174684 – info@italiantastesrl.com). Un’oasi di piacere, gusto, qualità e comunicazione. Non lo si può proprio definire un semplice luogo di ristorazione, o meglio, la semplicità in questo caso prende il suo punteggio di forza per la sua unicità a 360°. Potremmo denominarla forse come “la belle maison du monde”, dove ognuno di noi, straniero e non, può davvero navigare nell’appagamento e nella delizia del proprio piacere Colazione, pranzo, caffè e aperitivo divengono le soluzioni vincenti per grandi e piccini.

C’entro Food Garden è sicuramente un punto di ristoro innovativo, studiato accuratamente per le esigenze di un pubblico dinamico e spiritoso, un punto di ritrovo molto arioso , versatile e funzionale, studiato con elementi strutturali e di arredo all’avanguardia, con sedute comode e tavoli capaci di ospitare da un tête à tête a un momento conviviale, una casa ariosa e accattivante nella quale sostare senza noia, una serra artificiale che accarezza lo spirito di chi ne rimane attratto al primo impatto. Le sale da pranzo sono open space, ventilate e senza odore. Sono l’ambiente ideale per condividere il pasto con la famiglia e gli amici, creando un’atmosfera accogliente, perfetta per stare in piena comodità. Il colore verde impera sulle pareti con le gradazioni e le sfumature della natura che donano a questa location grazia e rilassatezza, mentre le sedute comode in midollino sussurrano all’ambientazione un nonsochè di coloniale. L’impatto è comunque internazionale, capace davvero di ospitare e soddisfare un pubblico proveniente da ogni dove, offrendo ad esso, oltre che una location davvero confortevole, anche una posizione geografica ottimale, nel cuore di una città meravigliosa, adiacente ai punti di interesse più famosi e caratterizzanti. Progettato minuziosamente da esperti del settore della ristorazione, al C’ENTRO FOOD GARDEN nulla è lasciato al caso. Inoltre la struttura e il suo staff sono anche in grado di organizzare eventi personalizzati sul posto, capaci di rendere davvero ottimale e originale ogni tipo di occasione conviviale, senza dimenticare la possibilità di gestire catering esterni, take away e delivery.

E’ una ambientazione questa destinata alla coltivazione del gusto e alla conservazione del suo piacere naturale, perché crea, mantiene e raccoglie la qualità dei suoi prodotti assolutamente sostenibili, selezionati per linee guida nutrizionali, offrendo oltretutto un rapporto di qualità/prezzo eccellente. Un vero tesoro di qualità e virtù. E’ praticamente finita l’era del “mangio ciò che voglio”, perché una cattiva alimentazione è pericolosa quanto il fumo, sebbene non ci sia la stessa consapevolezza nell’assumere abitudini alimentari sbagliate. Proprio per questo motivo lo staff di C’ENTRO FOOD GARDEN, ha affinato menù molto centrati sull’argomento, che vanno seguendo la stagionalità degli ingredienti, frutto di un’accurata ricerca sul territorio. La cosa assolutamente unica è che il servizio offre un panorama davvero eclettico di varietà gastronomiche, con il supporto di un team giovane e dinamico che al momento è in grado di improvvisare le tavolozze culinarie più disparate nel rispetto dei gusti di ognuno, esibendo il cibo a vista e disponendolo con autenticità e cura, supportato anche da tempi di breve attesa. I piatti più gettonati sono la verza, il cavolo nero, il cavolo rosso, il radicchio, le carote e i fagiolini in salsa di soia, i finocchi, gli spinaci , le cime di rapa alle mandorle tostate, la caponata siciliana, il ratatouille di verdura, la zucca ecc.. Per non parlare del salmone affumicato, il pollo grigliato in crosta di sesamo, le polpette al sugo, il pollo al curry e alle mandorle, il pollo con crema di zucca, il pollo ai peperoni… Torte salate (più di 20 gusti differenti) e torte dolci, un po’ come quelle che faceva la nonna, che certo non cucinava torte industriali ma si deliziava con uova fresche di galline allevate a terra e di limoni raccolti dall’albero in giardino. Frutta, verdura e i suoi centrifugati sono fatti al momento.

E poi ancora il flan di spinaci, di zucca, i formaggi, le uova sode, filetti di tonno , il riso basmati, il riso nero, venere e il riso integrale… Ed infine gli ingredienti fondamentali : qualità, cortesia e uno chef davvero eclettico sempre pronto a soddisfare personalmente il suo pubblico con passione e dedizione. C’entro Food Garden è un brand eccellente , gestito magistralmente da Roberto e Alessandro Garosci, che con grande esperienza ormai, hanno saputo coniugare eccellenza e professionalità con amore, impegno e stile. Qualità ormai sempre più rare, in una società ormai incapace di lavorare con etica, impegno e dedizione, dilaniata purtroppo dalla globalizzazione dei cibi, non curante di quella educazione alimentare e non solo, che disegna ormai la ristorazione come una banca indigesta di numeri, ma non di valori, addirittura da gustare… Il progetto di C’entro Food Garden fa quindi la differenza, ed è proprio quella la filosofia vincente che lo rende accogliente e unico, in grado quindi di offrire una cucina assolutamente naturale, con sapori e ricette capaci di soddisfare i gusti di tutti, alleggerendo i piatti per renderli digeribili anche dallo stomaco delicato dell’avventore del Terzio Millennio. Menù quindi di uno spirito allegro e oculato per il C’entro Food Garden è : “risotto di cultura, grigliata di nozioni con contorno di coscienza e dessert a base di sapere…”, della serie…dimmi cosa mangi, dove mangi e ti dirò chi sei! C’ENTRO FOOD GARDEN : Ci entro ? Si assolutamente.

MONICA DI MARIA CHIUSANO

Breakfast in America

IL PUNTASPILLI di Luca Martina

 

I primi cento giorni del nuovo Presidente statunitense sono stati sufficienti per tramutare l’idillio iniziale con i mercati finanziari in un incubo.

Cosa è successo e perché l’umore è cambiato così velocemente?

Per meglio comprenderlo dobbiamo ricordare i presupposti che hanno consentito a Donald Trump di guadagnare il suo secondo mandato.

I timori sulla salute di Joe Biden ne avevano certamente minato la credibilità ma l’elemento chiave, presente in tutti i dibattiti tra i candidati presidenziali, era stata l’inflazione, ritornata ad erodere i redditi degli americani negli ultimi anni dopo essere stata pressoché assente nei decenni precedenti.

Su questo aveva fortemente fatto leva il candidato repubblicano i cui auto-dichiarati super-poteri, da Trump a SuperTrump il passo è breve, avrebbero consentito di rendere l’America nuovamente grande e, soprattutto, senza inflazione.

La sconfitta della malabestia sarebbe arrivata attraverso una politica di deregolamentazione (minori regole, maggiore competizione, prezzi di beni e servizi più bassi) unita a severi controlli sugli aumenti dei prezzi praticati dalle aziende produttrici, per evitare ingiusti arricchimenti a danno dei consumatori.

Ma il menu elettorale presentava anche altre portate, non tutte così gradite, quali gli sgravi fiscali a famiglie ed imprese, il taglio del numero di dipendenti pubblici e, in cauda venenum, i pesanti dazi sulle importazioni.

Un programma così assortito aveva in qualche modo disinnescato i timori derivanti da un ulteriore passo indietro verso la più antica tradizione degli Stati Uniti, che sul protezionismo ed i dazi hanno costruito buona parte della loro storia (sino almeno alla creazione del GATT, dopo la Seconda Guerra Mondiale).

La prima colazione servita dalla nuova amministrazione ha però smentito le troppo ottimistiche previsioni degli analisti finanziari: in questi primi mesi il presidente ha battuto e ribattuto esclusivamente la grancassa delle sanzioni e dei dazi, ignorando le altre, più gradite, iniziative preannunciate.

E dire che, sul piano internazionale, il processo di pacificazione dell’Ucraina, sembra procedere speditamente anche grazie alla spinta statunitense ma, anche qui, alcune sorprendenti prese di posizione, sul Canada, la Groenlandia, il canale di Panama, e, meno inaspettatamente, il disimpegno nei confronti del contributo alla difesa dei Paesi europei, hanno contribuito ad innervosire gli investitori. Viene da chiedersi il perché di tanto accanimento…

La spiegazione potrebbe essere legata al ciclo elettorale: il neopresidente ha di fronte a sé l’intero mandato quadriennale e due anni alle elezioni di mid-term, che, rinnovando tutta la Camera dei rappresentanti e un terzo del Senato, potrebbero ridefinire l’assetto del Congresso statunitense.

È, quindi, forse questo il momento ideale per servire i piatti più indigesti ai mercati internazionali e per chiedere sacrifici agli stessi americani (il primo effetto dei dazi potrebbe essere quello di far ripartire l’odiata inflazione) avendo poi tutto il tempo, prima del ritorno alle urne, per servire in tavola le portate più appetitose, favorendo così una risalita del consenso elettorale del partito del presidente.

L’incertezza, si sa, è la cosa che più detestano i mercati finanziari e la strategia, spesso ondivaga e dai toni tutt’altro che ortodossi, di The Donald non sta facendo altro che complicare le cose.

Si tratta indubbiamente di un percorso molto rischioso: saltellare sul filo a strapiombo dei dazi e delle sanzioni è molto pericoloso e disattendere la promessa fatta sull’inflazione, che potrebbe ripartire spinta dalle imposte doganali, finirebbe per alienare a Trump una fetta importante degli elettori che lo hanno riportato alla Casa Bianca.

Se però il progetto fosse proprio quello di fare seguire, al bastone dei dazi, la carota (estratta, durante il primo mandato, alla fine di aprile), riuscendo, prima, a negoziare accordi ragionevoli per dare, poi, spazio alle manovre pro-crescita, allora la correzione delle borse potrebbe essere una semplice pausa (con un benefico riequilibrio delle valutazioni, in particolare delle “Magnifiche 7”) nel loro ciclo di crescita e non una duratura inversione di rotta.

È ben noto, infatti, che i mercati azionari possono subire oscillazioni anche molto violente ma i periodi di discesa peggiori (e più lunghi), i “mercati orso”, coincidono con le recessioni economiche.

Questa non sembrerebbe la situazione attuale, sebbene una cattiva gestione dell’impeto fustigatorio trumpiano (con i suoi possibili effetti sulla ripartenza dell’inflazione e le conseguenti ripercussioni negative sulla crescita economica) renderebbe assolutamente possibile un esito negativo, ancorché indesiderato.

D’altronde, in barba alla tanto decantata “efficienza dei mercati”, non sempre le borse hanno ragione ed infatti, come ci ricorda un vecchio adagio, attribuito all’economista Paul Samuelson, gli indici di Wall Street hanno previsto ben 9 delle ultime 5 recessioni…

Va anche detto che quanto descritto provocherà comunque, con tutta probabilità, una recessione “tecnica”  (breve e dovuta a fattori temporanei) nei primi due trimestri dell’anno: i timori sui dei dazi in arrivo stimola, da un lato, l’accelerazione all’acquisto dei prodotti importati, prima che questi ne siano colpiti (rendendoli più costosi), e questo va a detrimento del PIL (nel cui calcolo le importazioni sono computate con segno negativo, quando queste salgono ne riducono la crescita) e dall’altro potrebbe congelare, vista l’incertezza, le decisioni d’investimento e nuove assunzioni da parte delle imprese.

La giuria, insomma, deve ancora pronunciarsi ma quello che sembra certo è che le radici protezionistiche stanno trovando terreno estremamente fertile oltreoceano e noi europei ce ne dovremo fare una ragione, prendendo atto del fatto che, dopo più di sessant’anni, la globalizzazione sembra ormai essersi arrestata.

Speriamo solo che, a ragion veduta, il “breakfast americano” servito da SuperTrump consenta una digestione non troppo complicata e faccia dormire sonni tranquilli anche a noi, poveri investitori.

 

Alle cantine Morbelli di Ivrea si parla di sostenibilità

 Con Dario Casalini, alla guida dell’azienda di famiglia Oscalito giovedì 20 marzo

 

Torna una serie di incontri ospitati nelle storiche cantine Morbelli di Ivrea, progettati per far riflettere sul progresso sostenibile del Piemonte fra scienza, innovazione e cultura.

Giovedì 20 marzo si terrà il terzo appuntamento de “I Giovedì Morbelli”. Ospite della serata sarà Dario Casalini, già docente universitario di Diritto Pubblico, ideatore e presidente di Slow Fiber, autore del libro “Vestire buono, pulito e giusto”, edito da Slow Food Editore. Oggi è alla guida dell’azienda di famiglia Oscalito, che produce maglieria di alta qualità.

Casalini presenterà il suo libro che contiene il manifesto di Slow Fiber, associazione che nasce dall’incontro tra il movimento di Slow Food e alcune aziende Italiane virtuose appartenenti alla filiera del tessile.

L’impegno di questa associazione è quello di creare e promuovere modelli industriali capaci di offrire prodotti belli perché sani, puliti, giusti e durevoli, rispettosi della dignità degli esseri umani e del resto della natura nei suoi delicati equilibri.

Fondata nel 2022, Slow Fiber è composta da circa trenta aziende, tutte italiane, tutte con caratteristiche comuni, processi produttivi a ridotto impatto ambientale, rispetto per i diritti e la dignità dei lavoratori coinvolti nella filiera, valorizzazione delle competenze e saperi tradizionali e durevoli nel tempo. Tutte le aziende della rete hanno sede legale e operativa in Italia, hanno almeno il 70% dei fornitori di prossimità e investono in sostenibilità almeno l’1% del fatturato annuo.

L’evento, moderato dal giornalista Maurizio Menecucci, è aperto al pubblico fino ad esaurimento dei posti ed è gratuito.

Prenotazione su Eventbrite o via mail a morbelli@accordogroup.com

L’evento si terrà alle Cantine Morbelli alle 18.15 di giovedì 20 marzo in via Dora Baltea 20/a a Ivrea.

 

Mara Martellotta

Il Barolo e il Derthona sono andati in scena a Milano

 4a edizione
Giovedì 13 marzo 2025: si è tenuto un percorso di degustazione ideale fra le Langhe e i Colli Tortonesi nel cuore di Milano
Per il quarto anno consecutivo la Strada de il Barolo e grandi vini di Langa e Terre Derthona – Strada del Vino e dei Sapori dei Colli Tortonesi approdano a Milano per uno straordinario evento di degustazione promosso dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi e I Vini del Piemonte in partnership con Confcommercio Milano e con la collaborazione di Go Wine, associazione che promuove la cultura del vino e l’enoturismo.
Palazzo Bovara si trasformerà in un percorso ideale attraverso le Langhe e i Colli Tortonesi dove il pubblico di wine lovers e operatori del settore selezionati avrà l’occasione di degustare decine di etichette di Barolo Docg e Timorasso Derthona Doc che i produttori presenteranno di persona nelle loro molteplici sfaccettature, proponendo in degustazione cru e annate differenti.
Durante l’evento era previsto anche un salotto-degustazione con protagonisti Elisa Semino, la “Regina del Timorasso”, titolare dell’azienda La Colombera di Vho (AL), e Andrea Farinetti, titolare della storica cantina Giacomo Borgogno & Figli di Barolo (CN), che hanno raccontato la loro esperienza e proposto in degustazione vini particolarmente rappresentativi della loro produzione, non presenti ai banchi di assaggio allestiti nelle sale del palazzo. A condurre il salotto Francesco Quarna, DJ e vignaiolo, appassionato di viticoltura e di enogastronomia, che conduce il podcast “Deejay Wine Club” e “Summer Camp” in diretta su Radio Deejay.
Prima dell’apertura al pubblico era in programma una Masterclass di approfondimento su Barolo Docg e Timorasso Derthona Doc riservata (su invito) ai ristoratori e agli operatori del settore, organizzata in collaborazione con Confcommercio Milano ed EPAM – Associazione Provinciale Milanese Pubblici Esercizi, che è stata condotta da Davide Buongiorno, Diplomato Wine & Spirit Education Trust (WSET), Certified Educator WSET e giudice ai Decanter World Wine Awards.
PRODUTTORI DI TIMORASSO DERTHONA:
Cantine Volpi, Tortona (AL)
Claudio Mariotto, Tortona (AL)
Davico Stefano, Montemarzino (AL)
Ezio Poggio, Vignole Borbera (AL)
La Colombera, Tortona (AL)
6 La Stellara, Ovada (AL)
Paolo Poggio, Brignano Frascata (AL)
Sassaia, Capriata d’Orba (AL)
Tenute RaDe – Poderi Cusmano, San Marzano Oliveto (AT)
10 Terre di Sarizzola, Sarizzola (AL)
11 Vietti, Castiglione Falletto (CN)
12 Vigneti Repetto, Sarezzano (AL)
PRODUTTORI DI BAROLO:
Bel Colle, Verduno (CN)
Diego Morra, Verduno (CN)
Dosio Vigneti, La Morra (CN)
Giacomo Borgogno & Figli, Barolo (CN)
Gigi Rosso, Castiglione Falletto (CN)
Josetta Saffirio, Monforte d’Alba (CN)
L”Astemia, Barolo (CN)
Le Strette, Novello (CN)
Luigi Vico, Serralunga d’Alba (CN)
10 Poderi Colla, Alba (CN)
11 Savigliano Fratelli, Diano d’Alba (CN)
12 Sordo Giovanni, Castiglione Falletto (CN)
13 Vietti, Castiglione Falletto (CN)
PRODUTTORI FOOD:
Cascina Boschetto, Stazzano P.te (AL)
Cascina Roveta, Bubbio (AT)
Fork in Travel, Acqui Terme (AL)
Mosto Ardente, Castellino Tanaro (CN)
5 Banco di assaggio di prodotti agroalimentari di eccellenza delle terre Derthona
 
Ecco i vini che mi sono particolarmente piaciuti:

TIMORASSO

Sassaia

Derthona Riserva Platinum 2021
Vigne del 2004 a Val Curone e Val Grue vicino a Monleale, metri 410, terreno bianco tufo calcareo con un po’ di argilla, no macerazione, poi 8 mesi in Barrique Chassin .

Claudio Mariotto

Derthona Bricco San Michele 2023
Vigna di 20 anni a Sarizzola (AL), mt 200 versante sud-est, terreno argilloso con componenti calcare e marna Bianca, 15 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio .
Derthona Cavallina 2021
Vigne di 35 anni, metri 300 , versante sud-est, 10 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio.
Derthona Picasso 2017
Vigna di 50 anni, metri 350 ,terreno bianco e forti componenti di Marne di Sant’Agata, vinificato in acciaio

Davico Stefano

Derthona Regina 2023
Vigne di di 30 anni a Monleale e Monte Marzino ,metri 400, versante ovest terreno Marna sciolta, 48 ore sulle bucce ,vinificato in acciaio , tappo a vite.

La Colombera

Derthona 2023
Vigne del 1998, tra 200/250 mt, terreno Tortoniano, con componenti di argilla e calcare , solo tre ore sulle bucce ,vinificato in acciaio.
Derthona Santa Croce 2023
Vigna a Sarizzola in una cava di calce terreno bianco, vinificato in acciaio.
Derthona Il Montino 2021
Vigna del 1997, vicino alla cantina, terreno argilloso e poi calcareo .

Cantine Volpi

Derthona La Zerba 2023
Vigna del 2003 mt 250/300, terreno di marna Bianca sciolta , zero giorni sulle bucce, 10 mesi di cemento .

Borgogno

Derthona 2023
Vigna di 15 anni, versante sud-est, metri 300, Terreno principalmente sabbioso limoso, vinificato in acciaio.

BAROLO

Borgogno

Langhe Nebbiolo (100%) Bartomè 2022
Vigne a Barolo Cru Liste 30 e 50 anni ,200 mt , in cemento con 100% di raspo intero, 12 mesi di botte rovere di Slavonia da 5000 di media tostatura poi 2 mesi di cemento.
Barolo Comune di Barolo 2021
Cinque vigne di Barolo (Liste, Fossati, Cannubi, San Lorenzo, San Pietro, Case nere) , in cemento 15 giorni a cappello sommerso, poi 30 mesi di botte di rovere di Slavonia da 5000 poi di nuovo cemento.
Barolo Fossati 2020
Vigne del 1980 /90 di circa 30 anni, metri 340 versante sud est, terreno nella parte alta sabbioso poi sotto Marne e argilla, fermentazioni 15 giorni in cemento poi malolattica in botte di rovere di Slavonia da 5000 , 34 mesi in botte di rovere di Slavonia da 5000 poco tostate .

Sordo Giovanni

Nebbiolo d’Alba 2022
Vigna a Grinzane, terreno sabbioso, metri 250, in acciaio poi 12 mesi di botte grande di Slavonia da 1000 e poi di nuovo acciaio.
Barolo Ravera Novello 2020
Vigna degli anni 80 , terreno con Marne di Sant’Agata laminate, 60 giorni sulle bucce , in acciaio poi 24 mesi di botte di rovere di Slavonia da 5000 poi di nuovo acciaio .
Barolo Gabutti Castiglione Falletto 2020
Terreno Lequio ,60 giorni sulle bucce ,in acciaio poi 24 mesi di botte di rovere di Slavonia da 5000 poi di nuovo acciaio per 6 mesi.

Luigi Vico

Langhe Nebbiolo Serralunga 2021
Vigna Rivetta vicino alla cantina, terreno di Marne calcare, 400 m, 20 giorni sulle bucce, poi acciaio e poi 12 mesi botte austriaca da 2000, poi di nuovo acciaio .
Barolo Comune di Serralunga 2020
Vinificato 24 mesi botte francese da 1600
Barolo Prapo’ 2018
Vigna del 1990,28 giorni sulle bucce in acciaio poi 24 mesi di botte francesi da 2600 Garbellotto , il terreno di Lequio compatto, versante molto ripido e vecchio.
Fantastico.

Le Strette

Nebbiolo d’Alba Pasinot 2022
Vigna di 10 anni, 24 giorni sulle bucce poi 12 mesi di un mix di legni poi 12 mesi di rovere austriaco da 1000 e 1500
Barolo Corini – Pallaretta 2019
Barolo Bergera – Pezzole 2020
Entrambi dimostrano la mano del produttore su terreni bianchi e la propensione a lunghissimo invecchiamento e alla grandissima eleganza .
Alla prossima.
LUCA GANDIN

Scrittura olistica… per “ascoltare e ascoltarsi”

Il “mondo olistico” incontra la passione per la scrittura, in uno specifico corso che si terrà a Pianezza

Aperte le iscrizioni

Pianezza (Torino)

Cinque giorni di “Scrittura olistica e creativa”. E “terapeutica”. No, non sgranate gli occhi! La “scrittura olistica” (tranquilli!) è solo un filone della più ampia cultura o filosofia alla base del cosiddetto “benessere olistico” (dal greco antico “olos”, termine dal significato di “interezza” e “totalità”) con radici in antiche origini filosofiche orientali (India e Cina soprattutto, VI – XII secolo) e ben fermo nell’idea che ogni aspetto del nostro essere – fisico, emotivo, mentale e spirituale – contribuisca alla nostra salute, al nostro benessere e al nostro ben stare (con noi stessi e con gli altri) in generale. Con tale espressione vuole dunque intendersi semplicemente l’approccio ad un tipo di “scrittura totalizzante”, scrittura in grado di“rallentare la corsa, per ascoltare e ascoltarsi”. Non solo per narrare ciò che sta al di fuori o intorno a noi, ma per meglio conoscere e studiare il nostro “essere qui e ora”. Il che “permette di aprire gli orizzonti ed analizzare gli eventi e noi stessi con altri occhi, dandoci la possibilità di mettere in pratica l’armonia mente-corpo-spirito”. Scrivere, insomma, “per sentirci meglio”. E “scrivere di tutto”. Di ogni emozione, di ogni dubbio o sorpresa, del tuo essere e del tuo stare in un determinato momento e in un determinato luogo . In modo totalizzante. Per trovare una voce nel silenzio. Un bagliore nel buio. Una mano che ti guida. E non occorre essere già provetti mestieranti di penna, basta sentire un minimo di interesse per la scrittura, per l’annotare di te e della tua vita su un foglio bianco. Pronto a diventare pagina di confessione, un semplice strumento cui affidarti per dare sfogo alle tue ansie, ai tuoi sogni, alle tue paure e alle tue speranze.

Ad aiutarci in ciò può allora essere interessante seguire uno specifico corso di “scrittura creativa e terapeutica” per l’appunto, in programma a Pianezza, che prenderà il via mercoledì 26 marzo prossimo, ma per il quale sono già aperte le iscrizionicinque incontri, della durata di un’ora e mezza, organizzati e tenuti da Roberta Carozzi, naturopata o “Life coach”, e da Chiara Priante, giornalista e docente. Incontri che si terranno in “spazi aperti” ancora da concordare o, in caso di maltempo, nello studio della stessa naturopata in “Villa Bricca”, a Pianezza.

Ogni incontro sarà dedicato a uno dei cinque sensi. Si parte dall’“aromaterapia” per stimolare l’olfatto e dalla “musicoterapia” per lasciar fruire emozioni sospinti dall’udito; e, poi, esercizi ad hoc per risvegliare le “papille gustative”, “colori” per capire meglio come funziona la vista, “giochi” per il tatto. “ Tutti stimoli – spiega Chiara Priante – che, poi, ci porteranno a scrivere, a tirare fuori quello che abbiamo dentro: che sia un’emozione, un ricordo che arriva da lontano, una storia che avremmo sempre voluto raccontare”. In ogni incontro, un senso coinvolto e una storia. “Tra giochi di lessico, esercizi di scrittura creativa collettiva, trucchi per potenziare la nostra osservazione del quotidiano, brani di penne celebri da imitare, l’obiettivo è crescere attraverso le parole. E la cura da mettere nello sceglierle: con queste, disegniamo la realtà, immaginaria o reale che sia”.

Le lezioni sono in programma mercoledì 26 marzo, mercoledì 2, 9 e 16 aprile mercoledì 7 maggio, sempre alle 18,30. Il costo è di 20 euro a incontro o di 80 euro per l’intero corso.

Sottolinea ancora Roberta Carozzi“Attraverso una maggiore consapevolezza dei ‘cinque sensi’, si impara a muoversi con maggior curiosità e creatività nel mondo interiore e nella realtà che ci circonda: la percezione di quest’ultima è sempre e solo soggettiva. Ognuno coglie e ricorda la parte della realtà più aderente ai propri sensi: rielaborarla attraverso la ‘scrittura olistica-terapeutica’ permette di creare nuove visioni e consapevolezze funzionali al nostro benessere”.

Info e iscrizioni: via Whatsapp 340/3244152 o 328/1767403; via mail arte.rapiaolistica@gmail.com

g.m.

Nelle foto: Chiara Priante e Roberta Carozzi

Croccante focaccia simil-Recco

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Croccante al punto giusto, ha un gusto delicato. Che dirvi di piu’…. vi chiederanno il bis!

Certo, la focaccia di Recco e’ tutta un’altra storia… sono d’accordo con voi, questa e’ senza pretese ma vi piacera’, e’ croccante al punto giusto, ha un gusto delicato…che dirvi di piu’…. vi chiederanno il bis!

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Dose per 2 teglie rettangolari:

500gr.di farina 00

2 cucchiaini di zucchero

1 cucchiaino di sale

1 bustina di lievito secco

5 cucchiai di olio evo

275ml di acqua tiepida

500gr. di stracchino/crescenza

sale q.b

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Mettere la farina, lo zucchero, il sale nel mixer e miscelare, aggiungere poi la bustina di lievito e sempre miscelando l’olio. Aggiungere poco alla volta l’acqua e lasciar impastare per qualche minuto. Versare l’impasto sul piano del tavolo infarinato e iniziare ad impastare con energia sbattendo la pasta sul tavolo ripetutamente. Mettere l’impasto in una capiente ciotola, coprire con un tovagliolo e lasciar lievitare in luogo tiepido per 4 ore.

L’impasto raddoppiera’ di volume. A questo punto, stendere la pasta con il mattarello e sistemarla nella teglia rivestita di carta forno. Ungere leggermente l’impasto con olio miscelato a qualche goccia di acqua e coprire con pezzi di stracchino, salare, condire con un filo di olio e infornare a 250* per 15 minuti o fino a quando il formaggio inizia a dorare .

Servire subito aggiungendo, a piacere, rucola fresca. Se non avete tempo, o voglia, acquistare la pasta per pizza dal fornaio.

Buon appetito.

 

Paperita Patty

Scopri la magia di Tulipani Italiani: a Grugliasco sono 380mila

La stagione 2025 è alle porte, manca poco all’apertura. Nel campo di Arese, vicino a Milano, vi aspetta il più
grande U-PICK GARDEN d’Italia, dove potrete immergervi in un mare di colori tra 660.000 tulipani bellissimi e
variopinti, coltivati con cura per regalarvi un’esperienza unica. Nel frattempo, alle porte di Torino, nel campo
di Grugliasco, abbiamo piantato 380.000 splendidi fiori, pronti a sbocciare e a creare un panorama mozzafiato.
Una stagione ricca di emozioni e bellezza naturale vi attende, per vivere momenti indimenticabili a contatto con
la natura!
Nonostante le difficoltà legate all’aumento dei costi di bulbi importati dall’ Olanda, continuiamo con
passione a rendere i nostri campi un luogo unico e magico, dove la natura si esprime in tutta la sua bellezza. Ogni
anno cerchiamo di migliorare, introducendo nuove varietà di fiori (in questa stagione abbiamo aumentato il
numero di bulbi di Narcisi, Iris e Allium), installazioni uniche e attività per tutte le età, affinché ogni visita diventi
un’esperienza indimenticabile. La nostra missione è creare un legame speciale tra uomo e natura, promuovendo
uno stile di vita sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Con il vostro supporto e il vostro entusiasmo, possiamo
continuare a far sbocciare un futuro più verde, pieno di emozioni e colori. Restate connessi sui nostri canali
Instagram, Facebook, TikTok e Twitter per non perdere le novità e condividete con orgoglio i vostri momenti
più belli!
L’apertura dipende dalla temperatura e dalla stagione primaverile; i due campi apriranno probabilmente tra il
15 e il 22 marzo 2025 per continuare indicativamente fino alla fine di aprile. Vi aspettiamo per festeggiare la
Pasqua passeggiando e raccogliendo splendidi tulipani. La fioritura durerà al massimo sei settimane. Saremo
aperti 7 giorni su 7 dalle 9.00 alle 19.30, sabato e domenica dalle ore 8.30 fino alle 19.30. La pioggia non ci
spaventa. Saremo aperti anche nei giorni di brutto tempo, che dona ai fiori vita e freschezza. Approfittate di
questa occasione unica per immergervi nei colori e nei profumi della primavera! La chiusura è prevista solo nel
caso di mal tempo pericoloso per i visitatori.
Ogni giorno i filari nei campi cambieranno, trasformando il paesaggio in uno spettacolo unico e irripetibile! I
bulbi selezionati con cura, dai precoci ai tardivi, permetteranno ai visitatori di vivere l’esperienza di raccogliere
tulipani e immortalare momenti speciali per tutta la durata dell’evento. Come sempre, ci dedichiamo con
passione a offrire tulipani di qualità superiore, dai colori vivaci e intensi. Nel nostro Show Garden, un vero
paradiso per gli amanti dei fiori, potrete scoprire le varietà, lasciarvi incantare dalla loro bellezza e divertirvi
a cercare e raccogliere i vostri preferiti tra i filari multicolore.
Siamo ad Arese, in Via Luraghi 1, nel cuore del Parco delle Groane, immersi nei campi che si trovano di fronte
a IL CENTRO, nella suggestiva area conosciuta come La Valera. Desideriamo esprimere la nostra profonda
gratitudine alla direzione de IL CENTRO di Arese per il continuo supporto e la collaborazione costruttiva che ci
hanno dimostrato negli ultimi anni; un sentito ringraziamento anche al Comune di Arese e al corpo di Polizia
Locale di Arese, che con grande professionalità e disponibilità ci affiancano, garantendo sempre un prezioso
sostegno alle nostre attività.
Il campo di Grugliasco rappresenta per noi una straordinaria opportunità di condivisione e crescita. Grazie alla
collaborazione con l’Agriturismo Cascina Duc e alla famiglia di agricoltori che ci ospita, possiamo entrare in
contatto diretto con una realtà autentica, dove tradizione e innovazione si incontrano in armonia. Grugliasco,
con il suo fascino storico e il suo impegno per la sostenibilità, ci ispira ogni giorno a fare del nostro meglio per
valorizzare il territorio. L’entusiasmo e il calore dei visitatori sono il motore che ci spinge a crescere e a
migliorare, rendendo ogni stagione unica e indimenticabile. Continuare insieme questo cammino ci riempie di
gioia e gratitudine.

Edwin, Nitsuhe