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Il Mercatino di Natale di Santa Maria Maggiore

Il Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola inizia il mese dell’Avvento con la storica edizione 

Il mese di dicembre del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola si apre nel weekend dell’Immacolata a Santa Maria Maggiore, principale centro della Val Vigezzo. Qui, dal 9 all’11 dicembre, avrà luogo la 23a edizione del Mercatino di Natale. Le magiche atmosfere del borgo Bandiera Arancione faranno da cornice a duecento espositori, accuratamente selezionati, per un mercatino che è tra i più grandi del Nord Italia: presepi artigianali e casette in pietra e in legno, splendide ceramiche, curatissimi manufatti in vetro soffiato, originali decorazioni e addobbi natalizi e molti altri prodotti realizzati interamente a mano. E ancora, gli chalet delle Eccellenze Artigiane, con le specialità gastronomiche prodotte con cura e passione in queste terre tra monti e laghi.

Ad accompagnare e scaldare i visitatori del mercatino ci saranno come sempre le suggestive stufette ricavate nei tronchi d’abete e le tante prelibatezze offerte nei vari punti di ristoro: un “must” il profumato vin brulè o il corroborante caffè vigezzino, in accompagnamento ai golosi stinchéet o alle gustose caldarroste.

Porte aperte nel borgo, inoltre, agli splendidi e singolari musei: il celebre – e unico in Italia – Museo dello Spazzacamino, antico mestiere che in questi luoghi viene celebrato annualmente con un raduno internazionale, e la Casa del Profumo Feminis-Farina, che rende onore alla storia dell’Acqua di Colonia, nata proprio grazie a due emigranti di Santa Maria Maggiore.

Tante occasioni di sci con Neveazzurra  

 

Ma dicembre significa anche neve e sci e nel Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola sarà possibile lasciarsi sorprendere dall’offerta del comprensorio di Neveazzurra, che riunisce le stazioni sciistiche del Verbano Cusio Ossola: Valli dell’Ossola, Formazza, Devero, Divedro, Antrona, Anzasca, Vigezzo. Una realtà unica, collocata nell’alto Piemonte, che passa da Domobianca e giunge al Mottarone, da cui si ha una vista unica sui laghi.

Di particolare interesse la possibilità di uno skipass unico, acquistabile online (www.skiareavco.org), accedendo a un’area alpina straordinaria, che si sviluppa dai 1.000 agli oltre 4.000 metri di altitudine del massiccio del Monte Rosa e che conta 150 km di piste, servite da innevamento naturale e programmato e da 50 impianti di risalita.

 

Grazie alla snowfarm di Riale, in alta Val Formazza, il comprensorio di Neveazzurra ha aperto tra i primi in Europa, la stagione sportiva outdoor invernale sulle Alpi per gli appassionati dello sci di fondo: un anello di 2,5 km nell’incantevole conca del villaggio Walser.

 

Lo sci di fondo è anche praticabile nella stessa Formazza e a Santa Maria Maggiore, con un percorso agonistico di primo livello e  in Valle Anzasca lungo il circuito del Macugnaga Fondo Signal.

 

Per gli amanti dello sci di discesa, poco più in alto si trova il comprensorio di Macugnaga Monte Rosa, con 30 km di piste e 9 impianti, dove si scia ammirando il massiccio più suggestivo delle Alpi occidentali, il Monte Rosa con i suoi 4.634 metri. Qui le seggiovie del Belvedere riapriranno per il primo fine settimana di dicembre per il ponte dell’Immacolata” e nel weekend del 17 e 18 per poi entrare nel vivo della stagione e sciare tutti i giorni dal 23 dicembre. Le funivie del Monte Moro, invece, inaugureranno dal 26 dicembre, per le vacanze natalizie.

 

Da inizio dicembre nelle Valli dell’Ossola è possibile anche andare a sciare senza l’utilizzo dell’auto. A San Domenico Ski, che conta 7 impianti e 35 km di piste, ad attendere gli sciatori ci saranno tracciati di sci alpino di varia difficoltà con più di 1.100 metri di dislivello, uno snowpark, percorsi dedicati per ciaspole e sci alpinismo. La località è raggiungibile in bus da Milano, Varese e Novara con biglietto andata e ritorno a partire da 30 euro (compresi skipass, assicurazione e colazione): si chiama Sandobus e si acquista facilmente online. A inaugurare la stagione invernale 22/23 di San Domenico, il 2 dicembre, sarà lo chef stellato Alessandro Garzillo, che guiderà l’intero progetto di cucina del resort, curerà personalmente la filosofia e i menu di ogni ristorante, dal più tradizionale al più esclusivo, valorizzando i prodotti del territorio.

 

Domobianca, invece, il resort a 15 km di auto da Domodossola, che offre 8 impianti per 21 km di piste, se le condizioni meteo saranno favorevoli, la stagione invernale inizierà col ponte dell’Immacolata e il venerdì si potrà anche sciare in notturna. Una pista illuminata di quasi 3 km (tra le più lunghe d’Europa) è, infatti, a disposizione degli sciatori, insieme a uno snowpark e a un baby park, oltre a un percorso per sci alpinismo e uno per ciaspole.

 

Tra le numerose esperienze nel Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola per chi cerca emozioni di freeride e fuoripista va segnalato Devero Ski, praticabile in sicurezza tra i boschi di larice nel vallone di Misanco, mentre per una divertente discesa su una rotaia lunga 1.200 metri con slittini biposto non è da perdere la slittovia Alpyland, sul versante del Mottarone. E per una pausa di relax dopo una giornata sulla neve, luogo ideale sono i centri termali di Premia Bognanco.

 

Su sito lagomaggiorexperience.it/neveazzurra sono disponibili il servizio “bollettino neve” aggiornato quotidianamente dagli impiantisti, webcam in tempo reale posizionate sulle piste da sci per monitorare le condizioni meteo e neve, oltre a descrizioni dettagliate e Fatmap animate per tutte le stazioni del comprensorio sciistico di Neveazzurra. Nella sezione Ebook, si possono scaricare gratuitamente la Winter Map del comprensorio di Neveazzurra e la pubblicazione “Snow Trek – Guida ai percorsi con le ciaspole per tutta la famiglia“.

 

Una vacanza nel Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola si trasforma in un’esperienza che lascia il segno tra natura, relax, benessere, tradizioni e buon cibo.

 

Al via a Torino il tour del Coca-Cola Christmas Village “The Magic of Giving”

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Il Coca-Cola truck tour 100% elettrico in piazza Solferino, unFood Truck e una Area Fun solidali per sostenere Banco Alimentare

Torino, 4 dicembre  – Ha preso avvio a Torino il tour delCoca-Cola Christmas Village “The Magic of Giving”, che portala gioia del Natale lungo la Penisola, con un messaggio che punta a evidenziare la magia che nasce dalla condivisione e dal dono. Nella giornata di oggi Piazza Solferino ospita il Coca-Cola Truck 100% elettrico, grazie alla collaborazione con Volvo Trucks, e fino alle ore 22.30 si trasforma in un accogliente villaggio di Natale, in cui tutti possono respirare la magica atmosfera natalizia, oltre a donare a favore delle attività di Banco Alimentare.  Nel Villaggio è allestita un’Area Fun che proponegiochi dedicati ai visitatori, mentre un Food Truck offre la possibilità di gustare dell’ottima pizza accompagnata da una Coca-Cola. In queste aree sono presenti i volontari di Banco Alimentare del Piemonte per raccogliere fondi per la propria mission.

Per il sesto anno consecutivo Coca-Cola è infatti al fianco di Banco Alimentare per aiutare chi è in difficoltà, attraverso un’iniziativa che permetterà di sostenere la distribuzione di prodotti alimentari per 2 milioni di pasti[1]. Una partnership che nel corso degli ultimi 6 anni si è tradotta nella distribuzione di alimenti pari a 12 milioni di pasti [1].

Inoltre, il Christmas Village conferma l’impegno di Coca-Cola nel percorso di evoluzione sostenibile delle proprie confezioni, in Italia già tutte 100% riciclabili, e nella sensibilizzazione dei consumatori sul tema del riciclo, con l’installazione di una Recycling Machine per smaltire correttamente le bottiglie consumate durante l’evento. Nel villaggio sonodisponibili bottiglie Coca-Cola Zero Zuccheri in 100% plastica riciclata e Coca-Cola invita tutti i partecipanti ad approfondire il processo di riciclo e l’importanza di dare una seconda vita alle bottiglie in PET, facendo sì che una bottiglia torni a essere bottiglia. Sarà Coripet, il consorzio volontario senza scopo di lucro riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che si occuperà della raccolta ed avviamento al riciclo delle bottiglie.

RDS 100% Grandi Successi è la radio ufficiale del Coca-Cola Christmas Village. La principale radio di flusso italiana promuove il tour sui propri canali ed è inoltre presente all’interno del villaggio durante tutte le tappe, con attività speciali di intrattenimento e racconto dell’evento, attraverso la voce dei suoi principali conduttori e la musica 100% Grandi Successi.

1 pasto equivalente corrisponde a 500g di alimenti in base ai LARN – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana

Banco Alimentare

Banco Alimentare dal 1989 recupera in Italia alimenti ancora integri e non scaduti che sarebbero però destinati alla distruzione, perché non più commercializzabili. Salvati dallo spreco, riacquistano valore e diventano risorsa per aiutare chi si trova in difficoltà. Banco Alimentare opera ogni giorno in tutt’Italia attraverso 21 Organizzazioni Banco Alimentare dislocate sul territorio nazionale, secondo le linee guida della Fondazione Banco Alimentare Onlus. Grazie all’attività quotidiana della Rete, nel 2021 sono state distribuite oltre 120.000 tonnellate di alimenti a circa 7.600 strutture caritative convenzionate con le Organizzazioni Banco Alimentare territoriali consentendo loro di fornire aiuto alimentare a circa 1.700.000 persone bisognose in Italia. L’ultimo sabato di novembre Banco Alimentare organizza la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare® giunta nel 2022 alla sua 26° edizione. L’attività è possibile anche grazie al lavoro quotidiano di più di 1.800 volontari.

La prima pizza circolare si mangia a Torino

La rivisitazione di un grande classico della cucina italiana secondo i principi dell’economia circolare applicata al cibo, all’interno del progetto europeo FUSILLI,  si trova alla Locanda nel Parco a Mirafiori, grazie alla proposta dell’Università di Scienze Gastronomiche e del Pollenzo FoodLab.

La Pizza Circolare nasce all’interno del progetto europeo FUSILLI che, fino al 2024, mira a promuovere la transizione del sistema alimentare di 12 città europee attraverso Living Lab innovativi. A Torino grazie a FUSILLI si sperimentano innovazioni e azioni concrete all’interno del Turin Food Innovation Living Lab, un ecosistema di innovazione aperta condivisa e partecipata implementato principalmente nell’area di Mirafiori, che coinvolge gli abitanti e un’ampia gamma di portatori di interesse nello sviluppare e attuare politiche alimentari locali che soddisfino le quattro priorità FOOD 2030:

  1. alimentazione per diete sostenibili e sane
  2. sistemi alimentari intelligenti per il clima e sostenibili dal punto di vista ambientale
  3. circolarità e sistemi alimentari efficienti sotto il profilo delle risorse
  4. innovazione e responsabilizzazione delle comunità.

FUSILLI è l’acronimo di Fostering the Urban food System Transformation through Innovative Living Labs Implementation e a Torino è realizzato dalla Città di Torino e dalla Fondazione della Comunità di Mirafiori in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l’Università di TorinoOrti Generali come terze parti e il coinvolgimento, in varie azioni, di stakeholder sul territorio di Mirafiori come, in questo caso, la Cooperativa Sociale Mirafiori che gestisce la Locanda nel Parco.

La Città di Torino, da tempo attenta a promuovere una transizione del sistema alimentare cittadino attraverso l’adozione di soluzioni maggiormente sostenibili da un punto di vista sociale, economico e ambientale, con la partecipazione al progetto FUSILLI ha rafforzato il proprio impegno in questa direzione definendo una strategia olistica, sinergica ed integrata.

Parallelamente, l’implementazione del Turin Food Innovation Living Lab a Mirafiori ha offerto l’opportunità di creare uno spazio di sperimentazione condiviso volto a definire soluzioni co-progettate attraverso il coinvolgimento di un’ampia gamma di attori che agiscono nelle diverse dimensioni della filiera alimentare: produzione e trasformazione, distribuzione e logistica, consumo, gestione e riduzione dello spreco alimentare, nonché “governance”.

Il Living Lab implementato con il progetto FUSILLI insisterà su alcune tematiche di interesse strategico: promozione del modello di economia circolare, attività di educazione e sensibilizzazione sul rapporto cibo/salute, gestione dello spreco alimentare, recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari anche a fini solidaristici, tutela della biodiversità e promozione del cibo locale, rafforzamento dell’identità di quartiere e della capacità di resilienza degli abitanti. Benché caratterizzato come un banco di prova sperimentale a scala di quartiere (Mirafiori), il Turin Food Living Lab mira a replicare le soluzioni di successo in altre aree cittadine.

«La Pizza Circolare è un importante tassello della più ampia strategia alla quale la Città di Torino sta lavorando con impegno da tempo, volta ad accompagnare la transizione del sistema alimentare cittadino verso soluzioni in linea con le priorità Food 2030 dell’Unione Europea» sottolinea l’Assessora della Città di Torino alla Transizione ecologica e digitale, Chiara Foglietta «Non a caso la città ha inserito il tema dell’economia circolare come uno dei quattro pilastri su cui lavorerà il nuovo Gruppo Interdipartimentale, nato anche grazie agli spunti e alle sinergie con il progetto europeo FUSILLI, che ha l’obiettivo di realizzare politiche condivise e univoche in ambito alimentare».

Fondazione della Comunità di Mirafiori onlus da oltre 10 anni si occupa di coinvolgere gli abitanti in attività e in eventi di divulgazione legati ai temi della rigenerazione urbana e sociale, anche attraverso il cibo come occasione di socialità e di sostenibilità ambientale. Da 4 anni con Mirafood (la comunità urbana Slow Food per la valorizzazione del territorio di Mirafiori), con il progetto Mirafiori Quartieri Solidali e oggi, grazie a FUSILLI, si possono consolidare le azioni di sistema sul recupero del cibo e sostegno alimentare, si avviano nuove sperimentazioni sul tema della circolarità del cibo e si sviluppano strategie condivise per la valorizzazione delle tipicità e artigianalità locali come MA.MI food – Made in Mirafiori, il paniere di prodotti tipici di Mirafiori.

La sinergia tra amministrazione, enti del Terzo Settore, mondo accademico e cittadini, anche in questo caso, rappresenta un’importante valore aggiunto al territorio.

«Con il progetto FUSILLI, la Fondazione della Comunità di Mirafiori ha la possibilità di incrementare ulteriormente le azioni di valorizzazione dell’identità del territorio attraverso la cultura del cibo, attivate da anni e promosse fin dal 2018 con Mirafood. La Pizza Circolare è un’ulteriore tappa nella costruzione del sostegno allo sviluppo economico locale e si inserisce nel neonato paniere di prodotti del quartiere, MA.MI food – Made in Mirafiori, rispettosi dei principi del “cibo buono pulito e giusto” e motore di un maggiore benessere delle persone e dell’ambiente.» Anna Rosaria Toma, Presidente di Fondazione della Comunità di Mirafiori onlus.

La Pizza Circolare è una proposta gastronomica progettata dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e il Pollenzo FoodLab, laboratorio di sperimentazione e formazione per l’innovazione in cucina, in collaborazione con la Locanda nel Parco, il ristorante sociale della Casa nel Parco.

L’innovativo concept si fa portavoce dei principi della Circular Economy for Food (CEFF) che l’Ateneo ha promosso negli anni con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell’economia circolare applicata al food system.

«La Circular Economy for Food è quel modo di pensare ed agire sistemico, che parte dal porre al centro di ogni processo decisionale la tutela e la rigenerazione del capitale naturale a cui è associato quello umano, culturale ed economico, rispettando i limiti planetari ed offrendo allo stesso tempo uno spazio equo alla società civile. Il primo passo è cercare di evitare di compromettere i rapporti con il migliore fornitore di materia prima che il genere umano conosca, ovvero la Natura, per poi ragionare sulla valorizzazione di ogni eccedenza, l’inclusione sociale, l’utilizzo intero degli ingredienti, il recupero del saper fare in cucina e così via» afferma il prof. Franco Fassio curatore dell’iniziativa insieme alla designer sistemica Alessandra Savina ed al gruppo di lavoro del Food Lab, composto da Carol Povigna, Nahuel Buracco e Matteo Bigi, gastronomi e formatori che con la loro esperienza e creatività sfornano quotidianamente nuovi paradigmi gastronomici in cucina.

Seguendo le 3C della CEFF (Capitale, Ciclicità e Coevoluzione), la pizza valorizza i suoi ingredienti nella loro interezza, evitando la generazione di sprechi, esaltando la biodiversità naturale e culturale tipica del territorio e coinvolgendo la comunità con un prodotto nutriente e salutare per l’umanità e il pianeta (One Health).

La prima ricetta di pizza rivisitata che viene proposta a Locanda nel Parco mette in discussione la famosa 4 Stagioni. I “classici” topping come mozzarella, pomodoro, carciofini, olive, funghetti, prosciutto cotto, nella nuova versione progettata da Pollenzo sono sostituiti da verdure di stagione, dal formaggio tipico piemontese Mortrett, o dal Seirass del Fen, una ricotta stagionata Presìdio Slow Food.

Con l’aggiunta di erbe aromatiche del kitchen garden nei cassoni a Spazio WOW, ex fabbrica del quartiere rigenerata con vocazione green, e l’impasto a lunga lievitazione cotto in un forno a risparmio energetico, realizzato con materiale refrattario, in grado di mantenere la temperatura e ridurre i consumi.

La ricetta, nella sua versione invernale, include come ingredienti vegetali il cavolo broccolo, zucca Butternut, cavolo viola e porro: verdure che sono espressione stagionale del territorio piemontese.

La proposta gastronomica è pensata per essere versatile e replicabile per ogni stagione e lì rientra in un ragionamento più ampio che l’Ateneo pollentino sta portando avanti, con l’ambizione di rivisitare alcuni grandi classici della cucina italiana, in chiave sostenibile e circolare. Non si tratta, infatti, di un mix unico nel suo genere, ma di un modus operandi applicato ad una pizza vegetariana, qualcosa che l’antropologo francese Claude Lévi-Strauss definirebbe come un’azione di “bricolage contadino” ovvero di quella capacità delle società tradizionali di operare sui saperi materiali e immateriali ricombinandoli creativamente, per valorizzarli al massimo ed evitare la generazione di sprechi.

“La Gastronoma” è il nome della nuova pizza, ideato dagli studenti della Laurea Magistrale in Food Innovation & Management di UNISG, coinvolti nei test sensoriali che hanno portato alla generazione della ricetta invernale. Una pizza che porta in tavola la biodiversità naturale e culturale tipica di ogni territorio, riducendo al minimo gli scarti derivanti dalla sua produzione in chiave di economia circolare.

«L’obiettivo del Food Lab, contribuendo alla creazione di nuovi prodotti come La Gastronoma, è quello di diffondere un nuovo modo di fare, che ha radici nel passato, ma che allo stesso tempo non vuole assumere un atteggiamento nostalgico, ma far propria la consapevolezza che in questo stato di crisi ecologica mondiale, è opportuno che la modernità e l’innovazione si siedano al tavolo della tradizione, specie quando quest’ultima diventa portavoce di valori attualizzabili in soluzioni per il futuro» afferma Carol Povigna, coordinatrice del Pollenzo Food Lab.

La Locanda nel Parco è il ristorante gestito dalla Cooperativa Sociale Mirafiori, realtà presente in quartiere dal 1988. Il locale, nella ristrutturazione del 2021, è stato pensato con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale, attraverso l’applicazione dei principi dell’economia circolare. È un luogo di opportunità sia lavorative per chi è disposto a rimettersi in gioco con i propri talenti nonostante le profonde difficoltà vissute, che formative per i giovani: è un hub permanente della scuola di formazione professionale Engim San Luca.

Oltre a essere spazio di aggregazione e socializzazione aperto a tutti senza distinzioni, con attenzione alle persone più fragili, si propone cibo di qualità, che rispetta la stagionalità dei prodotti e con una grande attenzione alla provenienza degli alimenti, prediligendo i prodotti locali. Il nostro vino è biologico certificato e offriamo birre di piccoli produttori piemontesi.

La Pizza Circolare rappresenterà il fiore all’occhiello della proposta di pizze di Locanda nel Parco, punto di riferimento per il territorio, orientato a un’alimentazione sana e sostenibile, sia per l’ambiente che, economicamente, per i clienti.

La Pizza Circolare è disponibile a Locanda nel Parco (via Modesto Panetti, 1 – Torino) dal 2 dicembre 2022 tutti i giorni dal martedì alla domenica.
Consigliata la prenotazione al 345 6878874.

Alle “OGR” di Torino, un Salone dedicato ai “Vini Naturali”

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“Naturalmente Vino”

Sabato 3 e domenica 4 dicembre; venerdì 2 preview per “Notte Rossa Barbera”

Dicono gli organizzatori di “Torino Wine Week”: “Il miglior modo di celebrare l’arrivo dell’inverno è gustarne il sapore e poterlo esaltare anche a tavola”. E come non condividerne il nobile concetto? Nasce di qui l’idea della grande due giorni, sabato 3 e domenica 4 dicembre, dedicata al Salone di “Naturalmente Vino” e, in accompagnamento, alla “Notte Rossa Barbera”, organizzata quale preview, venerdì 2 e sabato 3 dicembre prossimi. L’appuntamento per “Naturalmente Vino” è all’interno degli spazi di “Snodo” alle “OGR – Officine Grandi Riparazioni” di corso Castelfidardo 12, a Torino, che ospiteranno oltre 50 produttori, non solo piemontesi, protagonisti di generose degustazioni e masterclass. Al centro del Salone e suoi grandi protagonisti i “vini naturali”, quelli che raccontano, nei profumi e nei sapori, la “sinergia” fra contadino e vigne, in un legame inscindibile con tradizioni e passioni a noi arrivate attraverso lunghe faticose corse del tempo. “Naturalmente Vino” , dicono gli organizzatori, “intende valorizzare e promuovere il lavoro di questi ‘Vigneron’, volto a far conoscere le loro storie e le loro produzioni a partire dai loro ‘terroir’, nell’impegno di salvaguardare la natura. Questo primo Festival dedicato ai vini naturali è stato pensato e progettato proprio con l’intento di rendere Torino sempre più portavoce autorevole di questa filosofia”. All’interno del Salone saranno presenti anche i panettieri e i pasticceri premiati dalla “Guida Pane e Panettieri 2023” e “Guida Pasticceri e Pasticcerie 2023”, per raccontare uno dei legami culinari più antichi: quello tra il vino e il pane.

Su www.torinowineweek.it tutti gli aggiornamenti relativi alle modalità di somministrazione e costi.

Inoltre, venerdì 2 e sabato 3 dicembre per “Naturalmente Vino”, si terrà la preview di “Notte Rossa Barbera”, organizzata dall’Associazione culturale “F.E.A”: la sagra diffusa del buon vino e cucina a prezzi popolari, con menù ispirati alla tradizione piemontese della “merenda sinoira” che si gustava nelle tipiche “piole”, e che coinvolgerà 10 trattorie torinesi. Per scoprire i i locali coinvolti visitare www.sottoilcielodifred.it/notte-rossa-barbera/le-piole (Menù fisso a 18 euro: assaggi di 4 antipasti + primo, acqua e caffè ).

La proposta è dunque quella di un lungo “weekend immersivo” negli spazi di “Snodo- OGR” e diffuso per la città.

Anche in occasione di “Naturalmente Vino” sarà inoltre possibile per gli operatori del settore enogastronomico accreditarsi nelle giornate del 3 dicembre e del 4 dicembre, direttamente su www.torinowineweek.it (priorità d’iscrizione e disponibilità limitata, per entrambe le giornate).

L’evento è realizzato con il supporto di Camera di commercio di Torino e con il patrocinio della Città di Torino. Partner di Torino Wine Week sono la Città del Gusto TorinoGambero Rosso, Fisar Torino, Torino DOC ed Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino. Per l’occasione si è inaugurata anche una nuova collaborazione con l’Associazione F.E.A. ETS nella realizzazione della “Notte Rossa Barbera”.

Orari della manifestazione: sabato 3 dicembre dalle 14 alle 21,30 e domenica 4 dicembre dalle 12 alle 20.

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AnziBesson apre l’outlet di Sauze

E LANCIA LA NUOVA LINEA PER IL TEMPO LIBERO E LA CITTÀ 

Di Augusto Grandi

Un campione dello sci sa come anticipare le porte della discesa. Dunque non stupisce che Giuliano Besson, discesista della Valanga Azzurra, abbia anticipato le difficoltà che si stanno prospettando nel settore del turismo alpino invernale. E sabato 3 dicembre, all’apertura dell’outlet di Sauze d’Oulx sulle montagne torinesi, il marchio AnziBesson presenterà la nuova linea che, accanto agli immancabili capi tecnici dedicati agli sciatori, vedrà la presenza di abbigliamento per il tempo libero ed anche per la città. Per donna, uomo, bambino.

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AnziBesson apre l’outlet di Sauze e lancia la nuova linea per il tempo libero e la città

Castelli di sabbia

LIBERAMENTE di Monica Chiusano


I castelli di sabbia, molto spesso, possono creare le illusioni degli intenti, quelle che facilmente si caricano amorevolmente di desideri, ma che si distruggono anche in un solo soffio di vento subito 
dopo averli abbozzati.

Eperò anche vero che i castelli di sabbia nascono per costruire il gioco delle verità, laddove la genialità e la manualità delluomo emergono come forze assolute.

La bellezza allora nasce spontanea perché diviene la più autentica delle volontà, anche se spesso si distrugge.

Impariamo a famigliarizzare un popiù concretamente con i nostri sogni, perché forse solo così potremo recuperare le nostre verità e provare a ricostruirli se non ad avverarli..!

Gerla 1927, il marron glacé secondo Evi Polliotto

E’ il dolcetto tipico dell’autunno sabaudo. Consumato soprattutto in accompagnamento a un tè caldo, diventa una merenda gustosa e, se realizzato a regola d’arte, neanche troppo nauseante per il quantitativo di zucchero utile alla sua glassatura.

Parliamo dei marron glacè, una “ galuperie” che, secondo alcune fonti, risulterebbero essere stati importati dalla Francia al Piemonte da alcuni pasticceri di Lione; altre, riferirebbero che, già nella zona di Cuneo – ricca di castagne – nel periodo dei primi del 600,  vennero inventati alla corte del Duca Carlo Emanuele I di Savoia. Un’altra narrazione scritta arriva sempre dal Piemonte, con il trattato “Confetturiere Piemontese” stampato a Torino nel 1790, in cui vengono descritti i diversi modi di “confettare i frutti”, castagne comprese. Non è un caso che in Francia vengano chiamati anche  “marron de Turin”.

A chiunque si addebiti l’invenzione, noi dolcemente lo ringraziamo…

La ricetta per la sua realizzazione prevede dei passaggi precisi: si parte dalla selezione delle castagne, rigorosamente appartenenti alle valli del cuneese, caratterizzate da un guscio tendente al rosso, dalle striature chiare, liscio e omogeneo, dalla polpa morbida e compatta e da un gusto dolce e ben definito. Ciò che fa la differenza è la lavorazione artigianale, basata ancora su operazioni manuali: dal processo di novena, nove giorni durante i quali i frutti vengono fatti ammorbidire in acqua insieme alle loro bucce, in modo da conservarne gli aromi e i profumi, alla pelatura – metodo a vapore adatto a evitare che il marrone si rompa e mantenga le sue caratteristiche.

I marroni sono quindi pronti per essere poi immersi in vasche d’acqua calda e zucchero, in modo tale  da perdere i  liquidi e assorbire la parte zuccherina ed  essere poi posizionati su griglie e ricoperti da una glassa di zucchero a velo. Dopo di che vengono fatti passare al forno per fissare la glassatura, concludendosi con il confezionamento in atmosfera modificata.

La pastry chef , Evi Polliotto, del gruppo Gerla 1927, ha realizzato una versione fantasiosa e  gustosa  del pasticcino glassato: nella storica pasticceria con sede nel cuore di Torino  in Corso Vittorio Emanuele II 88 ( e altre sedi aperte da poco),  si possono comunque trovare, come sempre, i celebri marron glacé artigianali preparati seguendo la ricetta tradizionale. Tutta la lunga lavorazione avviene nei locali del laboratorio in via Giotto 43 e ha inizio con un’attenta ricerca della materia prima: i marroni selezionati provengono unicamente dalla Valle di Susa e dalla Valle Pesio, e devono essere di media dimensione, per rimanere morbidi all’interno e croccanti all’esterno.

I marron glacé sono ottimi da gustare da soli ma ancora di più se impiegati in ricette della pasticceria come il caratteristico dolce Monte Bianco che, da Gerla 1927, si può trovare nell’originale versione Per Elisa. La creazione dell’Executive Pastry Chef consiste in un cake fatto con crema di marron glacé, marron glacé in pezzi, gelée di cassis (una varietà di ribes nero selvatico) profumato con del gin, guarnito con dei marron glacé in pezzi e una ganache montata con panna, cioccolato bianco e vaniglia, e per finire crema di marroni.

Abbiamo voluto condividere, coi nostri lettori, la ricetta- gentilmente concessa dalla stessa chef – che ha fatto letteralmente impazzire le nostre papille gustative.

CAKE AI MARRONI:

Ingredienti:

65g di burro

100g di latte

85g di farina

100g di crema di marron glacé

110g di tuorli

65g di uova intere

155g di albumi

75g di zucchero semolato

Procedimento:

Montare gli albumi con lo zucchero semolato.

Far girare parallelamente in planetaria con una foglia il burro a temperatura ambiente e lo

zucchero, aggiungere progressivamente il latte, le uova e i tuorli ed infine la crema di marroni.

Unire i due composti e versare in uno stampo inox di diametro di circa 18cm.

Cuocere per 20/25 minuti a 180 gradi.

MIRTILLI SALTATI IN PADELLA CON BURRO E ZUCCHERO DI

Procedimento:

Far sciogliere una noce di burro con dello zucchero fino a farlo fondere, poi versare i mirtilli in

padella e far saltare.

Versare sul cake ai marroni.

CREMA PASTICCERA

Ingredienti:

250g di latte

60g di tuorli

1/2 bacca di vaniglia

18g di zucchero semolato

Procedimento:

Unire lo zucchero ai tuorli.

Scaldare il latte con la bacca di vaniglia incisa, far arrivare a bollore e unire ai tuorli mixati con lo

zucchero.

Cuocere fino a quando la crema iniziata ad addensare. Togliere dal fuoco, mixare per lisciare la

texture e mettere da parte a raffreddare.

CHANTILLY ALLA VANIGLIA

Ingredienti:

500g di panna

25g di zucchero a velo

Più 100g di crema pasticcera

Procedimento:

Montare la panna con lo zucchero a velo, e quando inizia a “scrivere” unire la crema e finire di

montare.

Versare sopra il cake con i mirtilli precedentemente congelati.

Unire dei marron glacé a pezzi dentro la chantilly e mettere in frigo.

Una volta fredda, con l’aiuto di una sac à poche finire la torta con la crema di marron.

                                                                                                                                            Chiara Vannini

 

Il delicato risotto ai carciofi e funghi

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Poco calorici, saporiti e versatili, ricchi di ferro, hanno proprieta’ toniche e digestive ideali per il nostro organismo

Una ricetta delicata e raffinata con i carciofi che in questo periodo sono nel pieno del loro sapore. Molto amati in cucina, dal tipico sapore amarognolo, i carciofi sono ortaggi che si prestano a gustosi abbinamenti, poco calorici, saporiti e versatili, ricchi di ferro, hanno proprietà toniche e digestive ideali per il nostro organismo.

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Ingredienti:

350gr. di riso per risotti

5 carciofi

15gr. di funghi porcini secchi

1 scalogno (o mezza cipolla)

1 spicchio di aglio

1 ciuffo di prezzemolo

1 bicchiere di vino bianco secco

Brodo vegetale q.b.

Olio evo, burro, sale q.b.

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Pulire i carciofi, lavarli in acqua acidulata con gocce di limone, affettarli grossolanamente. Mettere i funghi secchi a rinvenire in una tazza di acqua calda.

In un largo tegame soffriggere lo scalogno e l’aglio con una noce di burro e due cucchiai di olio evo, versare il riso e lasciare tostare mescolando poi, sfumare con il vino bianco e lasciar evaporare. Unire i carciofi affettati, i funghi strizzati e tritati, salare e versare poco alla volta il brodo caldo sino ad ultimare la cottura. Spegnere la fiamma, mantecare con una noce di burro, cospargere di prezzemolo tritato e servire subito. Delizioso !

Paperita Patty