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Cerutti, Rom: presto il tavolo regionale

Per la prima volta la  Regione si è unita a una discussione costruttiva che ha l’obiettivo di  affrontare temi relativi ai Rom/Sinti presenti nel Torinese insieme ai soggetti  del privato sociale e del mondo ecclesiale

 

cerutti

L’assessora all’Immigrazione, Monica Cerutti, convocherà entro metà ottobre  il tavolo regionale sulla questione Rom. Partecipando l’11 settembre alla  riunione su questa tematica promossa dall’Ufficio Pastorale Migranti e  dall’arcivescovo di Torino, Cerutti ha dichiarato che “per la prima volta la  Regione si è unita a una discussione costruttiva che ha l’obiettivo di  affrontare temi relativi ai Rom/Sinti presenti nel Torinese insieme ai soggetti  del privato sociale e del mondo ecclesiale. Il tema è complesso, ma è anche uno  di quelli sui quali il nostro Paese è stato richiamato ad agire dalla stessa  Comunità europea. La Regione deve assumere nuovamente il ruolo di coordinamento  e legislativo che ha avuto in passato, dare risposte concrete ai problemi,  studiare una nuova comunicazione che metta in risalto le esperienze positive,  affrontare i problemi della casa del lavoro, ma soprattutto impegnarsi sui  minori”.

 

Amici della scuola Leumann, tre giorni per ridare vita al cotonificio

leumannGiunta alla ventesima edizione la mostra-mercato che porta a Collegno oltre 80 artigiani della tessitura in arrivo dall’Italia e dall’estero

 

Torna a ripopolarsi di tessitori, a Collegno, da venerdì 26 a domenica 28 settembre, la ex fabbrica dello storico Villaggio Leumann, nato nella seconda metà dell’800 intorno alla fabbrica di tessitura del cotone. Come accade dal 1995 e quest’anno per la ventesima edizione, l’Associazione Amici della Scuola Leumann organizza la manifestazione Filo lungo filo, un nodo si farà, mostra-mercato di artigianato tessile, con oltre ottanta espositori provenienti da venti regioni d’Italia oltre che dall’Albania, la Francia, la Georgia caucasica, e la Svizzera.

 

L’evento è reso possibile grazie alla cessione degli spazi dall’azienda Diffusione Tessile operante nella zona ed è promosso in collaborazione con il Coordinamento Tessitori, con il patrocinio della Provincia di Torino e grazie al patrocinio e sostegno economico della Regione Piemonte, del Comune di Collegno e della Camera di Commercio di Torino.

 

L’inaugurazione è venerdì pomeriggio, alle 17, con un convegno dal titolo Il lavoro possibile dedicato ai diversi aspetti della lavorazione a mano del filo e ospitato negli spazi dell’Auditorium Arpino, in via Bussoleno 50 a Collegno. Modera Eva Basile, progettista tessile e presidente del Coordinamento Tessitori. La mostra-mercato apre i battenti sabato alle 15 in corso Francia 313 e sarà ospitata in una struttura allestita nel parcheggio, all’interno dell’ex cotonificio. Oltre all’esposizione e vendita, sono previste anche dimostrazioni pratiche e l’attivazione di laboratori dedicati ai bambini, sia sabato che domenica. Durante il corso della manifestazione sarà, inoltre, allestita una ricca serie di mostre. L’evento si conclude domenica pomeriggio con una sfilata di modelli prodotti dagli espositori e la consegna del premio Magda Cavallo allo stand più originale.

 

«Filo lungo filo, un nodo si farà – commenta Rosalbina Miglietti, presidente dell’Associazione Amici della Scuola Leumann – da un lato consente ogni anno di riportare la “tessitura” a Leumann mentre dall’altra è diventata un appuntamento importante per artigiani e studiosi dell’arte tessile. Non esiste un analogo appuntamento da altre parti d’Italia e d’Europa. Per questo man mano che passano le edizioni cresce il nostro impegno organizzativo. Perché siamo convinti che, oggi più che mai, sia importante tornare a riflettere sul tema del lavoro in tutti i suoi aspetti».

 

Per sostenere l’evento e l’edizione del 2015, saranno proposte a tutti i visitatori, con offerta libera, presine, spille, orecchini, portagioie, portachiavi, addirittura anelli, che riproducono le casette del Villaggio Leumann realizzate, come forma di sostegno e autofinanziamento, dalle donne del Social Crochet e del Social Knitting di Roberta Castiglione e la Lana d’Abruzzo.

 

La storia
Il Villaggio Leumann nasce dalla tessitura. Infatti qui nella seconda metà dell’800 venne impiantato un cotonificio ed intorno alla fabbrica nacque e si sviluppò il Villaggio. Cuore di questa realtà è quindi il lavoro, in particolare un’attività, la tessitura, che è antica quanto la storia degli uomini. Nel 1972 il Cotonificio Leumann chiude e si rompe definitivamente il legame Villaggio-tessitura che sopravvive solo nella memoria di chi qui era venuto a lavorare. Valorizzare il Villaggio Leumann come documento di assoluto valore dello sviluppo industriale nell’area torinese e ristabilire il legame tra lavoro-tessitura-villaggio sono stati propositi che l’Associazione Amici della Scuola Leumann si è imposta e che hanno trovato una fortunata realizzazione nella manifestazione Filo lungo filo, un nodo si farà. Nata nel 1995, si tiene ogni anno all’interno del Villaggio Leumann.

 

PER INFORMAZIONI 
Associazione Amici della Scuola Leumann tel. 3333923444 – 3497835948
www.villaggioleumann.it • info@villaggioleumann.it

Al Mauto l’arte si veste

E’ dall’incontro e dall’amore per i tessuti che si delinea un lavoro del tutto personale e riconoscibile che prende il nome di “Sculture Vestite”

 

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Il Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli” di Torino è la location esclusiva che ospiterà fino a domenica 5 ottobre la mostra personale di Stefano Bressani, artista italiano e contemporaneo che si è distinto grazie a una visione e un modo del tutto innovativi di fare arte, “vestendo l’arte”. L’esposizione sarà curata da Carlotta Canton,direttrice artistica della storica Galleria d’arte contemporanea torinese, Davico Arte.

 

Dedicato alla storia dell’automobile, che è fatta essenzialmente di creatività, il Mauto è una realtà unica in Italia: la ristrutturazione architettonica del 2011 oggi completata da contenuti multimediali e interattivi e da una sezione dedicata interamente al design lo rende uno spazio nel quale estro creativo e innovazione convivono e crescono. In quest’ottica il museo rafforza il suo connubio con il mondo dell’arte, ospitando la mostra dell’artista pavese Stefano Bressani.

 

Il lavoro di questo artista, autodidatta di talento, è frutto di una continua ricerca e curiosità. Il connubio tra colori e nuovi piani prospettici, l’interesse per la “geometrizzazione” e la frammentazione delle immagini vengono riproposte nelle sue opere costantemente ma è dall’incontro e dall’amore per i tessuti che si delinea un lavoro del tutto personale e riconoscibile che prende il nome di “Sculture Vestite. Ideatore di una tecnica che rende unico e di grande riconoscibilità il suo operato, Bressani reinterpreta la realtà destrutturandola attraverso la scomposizione degli spazi per poi vestirla di una nuova visione.

 

Stefano Bressani espone in diversi contesti istituzionali del panorama Italiano e internazionale; attualmente presente a Venezia in una sede della Biennale presso lo Spazioporto (ex Chiesa di Santa Marta), in cui è stato invitato e scelto come artista interprete per l’evento internazionale intitolato The night of wonders, dedicato ai Pink Floyd. Tra le sue collaborazioni legate al mondo dell’automobile spiccano la Fondazione Piaggio di Pontedera e la mostra itinerante Contemporary art Meeting 500, dove con un’opera dedicata al mito della 500 e in onore ai 150 anni dell’Unità di Italia, percorre l’intera penisola.

 

La mostra, inserita nel regolare percorso di visita del museo, sarà aperta al pubblico secondo orari e modalità del Mauto. Ad accompagnare l’esposizione che si protrarrà sino al 5 ottobre, una videoproiezione curata dal video operatore Marco Sanna.

 

 

Mostra: “Sculture Vestite” di Stefano Bressani

info@stefanobressani.com, www.stefanobressani.com  

Curatore: Carlotta Canton

Organizzazione e ufficio stampa: B52Communication,  ufficiostampa@b52c.com; www.b52c.com

Luogo: Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli”, Corso Unità d’Italia 40, Torino, www.museoauto.it

Inaugurazione: 5 settembre 2014

Durata: 6 settembre – 5 ottobre 2014

Workshop con l’artista: Domenica 14 Settembre dalle ore 15:00 – 18:00

Orari: lunedì 10 -14, martedì 14-19, mercoledì-giovedì-domenica 10-19, venerdì-sabato 10-21

Costi: intero 8 euro, ridotto 6 euro, gratuito Abbonamento Musei Torino

 

 

 

 

Morbelli, la mostra torinese e la casa monferrina

L’esposizione a Torino con le opere del concorso “Omaggio a Morbelli” è anche occasione per sottolineare l’importanza di Villa Maria, residenza estiva dell’artista, che si annovera tra le più significative dimore storiche di artisti famosi scomparsi

 

villa maria

La mostra presso L’Art Gallery di Torino, in via Vanchiglia,  organizzata dagli ” Amis d’la Curma” che propongono la visione delle opere vincitrici del concorso “Omaggio a Morbelli” giunto alla decima edizione è anche occasione per sottolineare l’importanza di Villa Maria, residenza estiva dell’artista, alla Colma di Rosignano Monferrato, che si annovera tra le più significative dimore storiche di artisti famosi scomparsi.

 

Aprire ogni anno la casa di quello che è stato il pittore più osservante nell’applicare le regole del Divisionismo sperimentando le teorie scientifiche fino a giungere ad un personalismo verismo meditativo, è sicuramente occasione per comprenderne a fondo la personalità umana ed artistica.

 

Pur motivo extraartistico, le dimore storiche si fondono con la poetica di chi vi è vissuto, fanno parte del travaglio, dei tentativi, dei successi, degli incontri fra artisti. Allo stesso modo con cui si entra nel mondo visionario di Colombotto Rosso o nell’intimismo di Pellizza visitandone gli studi, nell’atelier di Morbelli ci si trova partecipi del suo sentire.

 

In particola modo aleggia il suo spirito nel giardino, amato così come Monet amava Giverny, dove i fiori, i cespugli, il panorama collinare monferrino lo stimolavano a cogliere luce e colore trasmessi a dipinti quali ” La prima lettera”, ” Lezione all’aperto”, ” Giardino alla Colma.

 

L’atmosfera è ancora la stessa, tenuta in vita dagli eredi, dall’associazione culturale che continua la tradizione del concorso invitando artisti a rendere omaggio a Morbelli ispirandosi alle sue opere.

 

Giuliana Romano

L’invasione degli ultratopi

topiSotto la Mole 8 milioni di ratti straordinariamente prolifici. La diffusione dei roditori è stata favorita dai grandi cantieri: nessun quartiere è immune. Quando decidono di colonizzare un nuovo territorio mandano in avanscoperta esemplari più anziani o più deboli per accertare l’assenza di pericoli

 

La notizia riportata dalle pagine torinesi di Repubblica, secondo la quale alle Molinette più di un simpatico roditore, di tanto in tanto,  farebbe capolino tra una sala operatoria e l’altra, rende attuale il tema della presenza dei topi nelle metropoli. Tema mai passato di moda.

 

Scava, scava e qualcosa salterà fuori. A Torino, la trasformazione è sotto gli occhi di tutti. L’ambiziosa rivoluzione urbanistica avviata negli ultimi anni ha restituito ai torinesi una città più bella e più vivibile. Anche per la popolazione dei roditori – o ratti che dir si voglia – che, sotto la Mole, si aggirerebbe addirittura attorno agli otto milioni di esemplari. Una media di sette-otto topi per ogni abitante. Gli avvistamenti sono molteplici e quotidiani. Sotto l’obelisco di piazza Savoia, attorno al monumento a Cavour di piazza Carlina, intorno al muro di cinta del cimitero monumentale. Per non parlare delle pantegane lungo i Murazzi e alla Pellerina. I ratti non disdegnano alcun quartiere. Infatti una delle tante conseguenze delle trasformazioni della città negli ultimi anni, passando attraverso piccoli o grandi cantieri è che i topi sono tornati allo scoperto non essendoci più appunto, un assetto definitivo nel sottosuolo.

 

Le torbide acque della metropoli sotterranea sono state smosse in grande stile e le colonie di Topolinia si sono risvegliate. Inoltre, come Roma e Parigi, si sa, la nostra città è attraversata da un grande fiume che le mette senz’altro a loro agio. Basta googlare “derattizzazione Torino” e si scopre che esistono decine di azienda specializzate nella disinfestazione contro i fastidiosi roditori. Ma perché – così almeno sembra – questi animali non possono essere sterminati del tutto? Per la loro formidabile prolificità. E’ accertato infatti, che quando una femmina di topo fa l’amore mette da parte un po’ di seme e può perciò, nel resto della vita , ingravidarsi da sola quando vuole. Complimenti. Ma non è tutto: da gravida, incontrando un maschio di maggior gradimento, riassorbe i feti fino ad annullarli, si fa quindi mettere incinta dal nuovo amico e riparte da zero.

 

Inoltre, le femmine sono naturalmente predisposte a rapporti multipli, pertanto, in calore, accontentano tutti i maschi che le circondano. Durante l’estro che dura in genere sei ore, si consumano fra in trecento e i cinquecento rapporti. Dar loro la caccia pare non essere un giochetto da ragazzi. Quando decidono di colonizzare un nuovo territorio, mandano in avanscoperta esemplari più anziani o più deboli per accertare l’assenza di pericoli. Oltre al ribrezzo quasi unanime che essi suscitano è lecito chiedersi: ma questi animali sono o no malati ? E se avessero la  peste, si chiedono i più timorosi? La risposta degli esperti è: sì lo sono. Ma come mai la peste non li stermina definitivamente? Proprio per la loro velocità nel riprodursi e riproducendo esemplari sempre più resistenti.

 

E perché a Torino, come in altre città (grazie al cielo) non c’è la peste? Perché tra uomo, topo e pulce non c’è promiscuità. Gli uomini stanno sopra e topi stanno sotto, seppur con qualche sporadica “missione” in superficie. E solo se si pensasse di pianificare un’offensiva finale per cacciarli definitivamente dai loro sotterranei i topi, gli ultimi topi, venendo alla luce, in via teorica, diffonderebbero il morbo. Meglio lasciarli in pace.

 

 (Nell’immagine, il celebre dipinto di Andy Warhol)

Clelia Ventimiglia

La leggenda dei polli di Hugonell

roia Il giovane venne accusato di furto, catturato, giudicato e condannato alla forca ma San Domenico lo miracolò

 

Un’altra tappa del Cammino verso Santiago De Compostela, compiuto dalla nosta collaboratrice Anita

 

Entriamo nella Rioja, regione del vino, e ci imbattiamo in Santo Domingo della Calzada la cui chiesa ospita un pollaio. Un miracolo infatti rende famosa questa città in tutta la Spagna.  Una coppia di Pellegrini proveniente dalla Germania, trovo’ ospitalità in una locanda dove lavorava una ragazza che si innamoro’ del loro figlio, Hugonell.

 

Questi la rifiuto’ e la giovane decise di vendicarsi mettendo nei bagagli del ragazzo un calice d’argento. Hugonell venne accusato di furto, catturato, giudicato e condannato alla forca ma San Domenico lo miracolò. I suoi genitori andarono quindi  dal Governatore della città e gli raccontarono l’accaduto mentre stava mangiando.

 

Egli incredulo rispose che Hugonell era vivo quanto i polli presenti nel suo piatto ed immediatamente i polli presero vita e saltarono giù dal tavolo. Da quel momento i polli sono il simbolo della città e due di essi vivono all’interno della cattedrale. Si dice che se all’ingresso ne sentite il canto l’arrivo a Santiago sarà più facile. 

 

Anita

Una festa popolare per dire grazie alla Croce Rossa

cri3cri4cri1Una storia che nasce nell’emergenza della guerra e che oggi è al fianco delle persone tutti i giorni per rispondere a molte necessità

 

A migliaia, tra torinesi e turisti, hanno partecipato sabato in piazza San Carlo, all’evento che il Comitato Provinciale della Croce Rossa di Torino ha promosso per celebrare il 150° anniversario della sua fondazione. Questa avvenne  con la 1° Conferenza diplomatica di Ginevra che terminò con la firma della Prima Convenzione di Ginevra (8-22 agosto 1864) nella quale fu sancita la neutralità delle strutture e del personale sanitario.

 

Un momento di festa dedicato in primo luogo a tutti i volontari, di tutte le età, che rendono viva l’associazione e le permettono di operare sul territorio a 360°. Inoltre un’occasione per far conoscere le diverse aree di intervento che costituiscono l’anima della CRI.

 

“La Croce Rossa svolge da 150 anni un servizio straordinario”  sottolinea  Graziano Giardino, Presidente Provinciale della Croce Rossa di Torino. “Oggi siamo nel salotto di Torino per ringraziare tutti i volontari e raccontare alla città questa storia straordinaria. Una storia che nasce nell’emergenza della guerra e che oggi è al fianco delle persone tutti i giorni per rispondere a molte necessità. Oltre ad essere presenti sul territorio con il servizio delle ambulanze, che tutti conoscono, la Croce Rossa copre una parte importante di attività socio assistenziali,  attraverso  servizi di assistenza, di attività d’emergenza, di unità di strada, e molti altre, che vogliamo far conoscere meglio ai cittadini”.

 

Momento clou della giornata il concerto, gratuito, del “Sunshine Gospel Choir”.

 

(Foto: il Torinese)

Arte per promuovere il Monferrato

La sesta edizione della M.A.C., ideata da Nadia Presotto e Albina Dealessi, si avvale, come per le precedenti edizioni,  del patrocinio del Comune di Lu. L’ intento è quello di  valorizzare il territorio  monferrino e le varie espressioni artistiche ed è visitabile fino al 21 settembre 2014

 LU

Domenica  14 settembre,  alle ore 11.00 s’ inaugura  la  6° edizione della M.A.C. –  Mostra d’ Arte Contemporanea –  allestita presso lo Spazio La Nisolina di via Mameli 63 in Lu, con le opere degli artisti: Ermanno Barovero, Giugi Bassani, Chen Li, Maria Grazia Dapuzzo, Albina Dealessi, Roberto Gianinetti, Renato Luparia, Giuseppe Marotto, Nadia Presotto.

 

Ermanno Barovero, artista torinese diplomato e ora docente  all’ Accademia Albertina; le sue opere sono emozionanti, di grande suggestione, trattate con sferzante energia gestuale e ampie spatolate che,rappresentano il lungo percorso di ricerca sviluppato dall’ artista negli anni, un rigoroso cammino intrapreso nel fermo proposito di rimanere fedeli al credo della pittura.

 

Giugi Bassani, diplomata all’ Accademia di Brera di Milano; già docente presso alcuni licei e l’ Accademia di Belle Arti di Novara. Artista dalla personalità eclettica, si inserisce nel solco della moderna sperimentazione con tecniche e materiali alternativi.

 

Chen Li, artista di origini cinese, residente in Torino. Pittrice, performer, usa la calligrafia e la grafica per progetti di arte contemporanea. Numerose le partecipazioni a rassegne d’ arte in Italia e all’ estero.

 

Maria Grazia Dapuzzo, di origini genovesi, residente in Casale Monferrato, è  artista di arti visive, architetto, scrittrice. Numerose le sue partecipazioni a rassegne espositive di rilievo. Il suo è uno stile personale di grande impatto ed emozione.

 

Albina Dealessi, artista di Lu, residente a Conzano; nelle sue tele informali il colore è spesso, come vuole la spatola  ed intenso per il piacere della materia e crea sovrapposizioni che rimandano ad immagini di paesaggi o ad astrazioni pittoriche.

 

Roberto Gianinetti incisore vercellese, diplomatosi all’ Accademia Belle Arti di Brera in Milano con tesi su tecniche incisorie, xilografia e rilievografia. Dal 2001 partecipa a rassegne e workshop nazionali e internazionali ed è vincitore di numerosi premi  con opere presente in vari musei.

 

Renato Luparia, fotografo di Conzano, specializzato in immagini di paesaggio e di natura, dotato di una innata sensibilità nei confronti dell’ ambiente. Ogni suo scatto è un paesaggio antropizzato che nasconde una storia, un’ emozione.

 

Giuseppe Marotto, casalese, ospite d’ onore di questa sesta edizione della M.A.C.. Artista, orafo, cineamatore ed  appassionato musicista. Non si rimane indifferenti davanti alle sue opere, in particolari quelle surrealiste, per l’ evidente bravura tecnica e perché ci si trova trasportati in una visione anomala e nuova di quanto ci sta attorno.

 

Nadia Presotto, vive e opera a Conzano (Al); le sue opere nascono dall’ unione tra il linguaggio figurativo e quello astratto, collocandosi fuori dagli schemi tradizionali. Landscapes e Cityscapes sono luogo d’ incontro tra memoria e immaginazione, tra natura e artificiosità.

 

La sesta edizione della M.A.C., ideata da Nadia Presotto e Albina Dealessi, si avvale, come per le precedenti edizioni,  del patrocinio del Comune di Lu. L’ intento è quello di  valorizzare il territorio  monferrino e le varie espressioni artistiche ed è visitabile fino al 21 settembre 2014.

 

 

LU MONFERRATO (AL) Spazio LA NISOLINA Via Mameli 63 – tel. 338.3354590

 

M. A. C.   6 ° edizione Mostra d’ Arte Contemporanea

 

Dal 14  settembre 2014 vernissage ore 11.00, al 21 settembre 2014

 

Orario dalle 10 alle 20 su appuntamento – chiuso lunedì –Sabato 20  e domenica 21 settembre aperto dalle 16 alle 20

 

INGRESSO LIBERO

 

 

 

Torino Spiritualità, il cuore intelligente dell’Europa

spiritualA rendere speciale la 10a edizione un programma più ricco, con 140 incontri e 130 voci dal mondo, 35 associazioni ed enti coinvolti

 

Il festival Torino Spiritualità presenta quest’anno 5 giorni di incontri sul  tema “Il cuore intelligente”. La rassegna, dal 24 al 28 settembre, è dedicata all’Europa. La 10/a edizione, infatti,  si svolge in concomitanza con il vertice dei ministri della Cultura europei in programma alla Reggia di Venaria il 23 e 24 settembre. La sera del 23 nel quartiere di San Salvario è stata organizzata la Notte Blu dell’Europa, ispirata al vessillo europeo. Inaugurazione al Teatro al Regio con il  filosofo Zygmunt Baumann e  Toni Servillo. Alla presentazione della rassegna erano presenti gli assessori alla cultura di Regione e Comune, Braccialarghe e Parigi.

 

A rendere speciale la 10. edizione un programma più ricco, con 140 incontri e 130 voci dal mondo, 35 associazioni ed enti coinvolti, e sempre più aperto alla città, con 40 luoghi sede e, novità della 10. edizione, la prima Notte Bianca della Spiritualità nel quartiere di San Salvario con mostre, concerti, letture, spettacoli, performance artistiche e laboratori esperienziali.

 

Ad animare la 10a edizione sono, tra gli altri,  il pianista di fama internazionale Roberto Prosseda, l’intellettuale e scrittore Marek Halter, il fondatore del Dalai Lama Center For Peace and Education Victor Chan, il priore di Bose Enzo Bianchi, la studiosa di scritture vediche Jaya Row, l’economista Geoff Mulgan, il matematico e pianista lituano Haim Shapira, la giornalista Concita De Gregorio, il maestro spirituale induista Radhanath Swami, l’economista Serge Latouche, il giornalista e critico televisivo Aldo Grasso, il giornalista e scrittore Corrado Augias, lo scrittore, regista e sceneggiatore Albert Espinosa, il filosofo Umberto Curi, lo psicologo e psicoterapeuta Giorgio Nardone, il teologo Vito Mancuso, lo scrittore Giuseppe Catozzella, il monaco induista Swami Abhishek Chaitanya, la scrittrice Valeria Parrella, il teologo gesuita Bartolomeo Sorge, lo psicanalista Massimo Recalcati, il filosofo Carlo Sini, il cappellano del carcere minorile Cesare Beccaria di Milano Don Gino Rigoldi, il giurista Gustavo Zagrebelsky, lo scrittore Giorgio Vasta, lo psichiatra Eugenio Borgna, il filosofo Sergio Givone.

Con Google Art in rete i musei torinesi

GOOGLELa piattaforma on-line propone agli internauti di tutto il globo il patrimonio culturale dei suoi partner

 

Sul web i grandi capolavori di GAM, Palazzo Madama, MAO e Borgo Medievale. Le opere esposte a Torino fanno ora parte di Google Cultural Institute. La Fondazione Torino Musei, in partnership con Google Cultural Institute ha fatto il proprio ingresso nel Google Art Project. Si tratta di una piattaforma on-line che propone in rete agli internauti di tutto il globo il patrimonio culturale dei suoi partner. Sul sito di Google Art Project, attraverso Google Street View, sarà possibile compiere un tour virtuale nei musei interessati.

 

Scoprite i tour virtuali delle collezioni: GAM http://bit.ly/1qB3Vlt, Palazzo Madama http://bit.ly/1qL3PWL, MAO http://bit.ly/1pOK4K5 e Borgo Medievale http://bit.ly/1qL45VR