ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 599

Ecco la prima Cell Factory made in Piemonte

Le nuove potenzialità della Terapia Cellulare e Genica

Sabato sono state presentate le attività della nuova Cell Factory, la prima Officina farmaceutica in Piemonte, che ha ottenuto a luglio 2017 l’autorizzazione dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).

Sono intervenuti, tra gli altri, Fiorella Altruda  Direttore del Centro Biotecnologie Molecolari, Giuseppina De Santis – Assessore delle Attività Produttive della Regione Piemonte e Gian Paolo Zanetta – Direttore Generale Città della Salute di Torino.

La Cell Factory dell’Università di Torino si configura come Centro di ricerca di eccellenza nel panorama nazionale ed internazionale per la sperimentazione clinica e la cura di malattie rare tra cui quelle su base genetica, grazie anche alla dotazione di strumentazione assolutamente all’avanguardia, e si inserisce comepunto di partenza del progetto più ampio del Parco della Salute.

La Cell Factory sarà adibita alla preparazione di cellule staminali adulte per l’applicazione clinica in terapia cellulare e terapia genica, nonché alla produzione di medicinali sperimentali sterili, preparati in asepsi. Le cellule destinate all’applicazione clinica devono essere coltivate seguendo le norme GMP (Good Manufacturing Practices), adottate dalle industrie farmaceutiche nella produzione dei farmaci. Secondo le recenti normative europee i prodotti delle colture cellulari rientrano nella categoria dei farmaci per terapie avanzate.

Nella prima applicazione clinica la Cell Factory verrà utilizzata per la preparazione di cellule staminali umane epatiche (HLSC), riconosciute dall’ European Medical Agency (EMA) come “orphan drug” da utilizzare in terapia cellulare in pazienti affetti da insufficienza epatica acuta (Studio Clinico di fase I “Human Liver Stem Cells in adult patients affected by Acute Liver Failure (ALF) and ineligible for liver transplantation”).

 

Rappresenta, inoltre, un asset importante che andrà sviluppato alimentando lo svolgimento di nuovi filoni di ricerca traslazionale che, partendo dalla ricerca di base e dalla preclinica, arriveranno alla clinica.

 

Saranno coinvolti, in questa prima fase, circa 50 tra docenti e ricercatori dei Dipartimenti di Biotecnologie, Scienze Mediche e Scienze Chirurgiche, ed 8 ricercatori / operatori. Dal prossimo anno saranno attivaticorsi di didattica per operatori che operano all’interno delle Cell Factory.

La struttura, inserita presso il Centro Biotecnologie Molecolari, è stata realizzata nel 2007-08 dall’Università di Torino, grazie al contributo della Regione Piemonte, e nel 2014 è stata sottoposta a revisione funzionale della strumentazione e degli impianti.

 

Sarà diretta dalla professoressa Fiorella Altruda (Site Manager Cell Factory), dal professor Lorenzo Silengo(Vice Site Manager Cell Factory) e dalla dottoressa Monica Gunetti (Quality Assurance Cell Factory).

Via Nizza riaperta, la sindaca: “Simbolo di rilancio”

La sindaca Chiara Appendino ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook, sulla riapertura del tratto di via Nizza a lungo chiuso per i cantieri. Ve lo proponiamo di seguito

“Sabato, dopo mesi di lavori e cantieri, è stata riaperta la circolazione in via Nizza, una via di cui spesso sono state raccontate le difficoltà.Vi avevo già parlato in altre occasioni dei progetti per questa zona della Città, che sono stati ribaditi dall’Assessora ai trasporti e alla viabilità, Maria Lapietra. Oltre al completamento della linea 1 della metropolitana ci saranno piste ciclabili, ampliamento del bike-sharing, attenzione al verde e alla mobilità anche per i diversamente abili.  Tra poco tempo sapremo chi saranno i vincitori del bando per il completamento dei lavori e potremo leggere un cronoprogramma concreto. I cantieri verranno aperti a lotti per ridurre al minimo l’impatto sulla vita della via. Tra i simboli di questo rilancio, sabato sera alla presenza dell’Assessore al commercio, Alberto Sacco, sono state poi accese le luci di Natale, anche grazie al sostegno dell’Associazione Commercianti Nuova Nizza Bengasi, Eataly e 8Gallery. Alla Circoscrizione alle realtà del territorio e a tutti coloro che che stanno collaborando a questo rilancio va il mio più sentito ringraziamento”.

La dolce morte. Papa Bergoglio dice la sua

Una recente presa di posizione di Papa Francesco sull’accanimento terapeutico ci riporta l’attenzione su una proposta di legge, da sempre ferma in Parlamento sulla “dolce morte”, l’eutanasia. La sortita del Papa può giovare. Sappiamo che ogni presa di posizione di Francesco è sofferta perché non ha il consenso unanime dei vescovi, anche di quelli che ha nominato. Se spesso la riconoscenza non c’è fra i comuni mortali, non è che nella Chiesa vada meglio e la guerra che gli fanno fa ritardare, talvolta, dichiarazioni che avrebbe espresso prima, ma anche esternare quelle che non avrebbe reso.

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Chi vi scrive ( l’intero giornale) è a favore del diritto alla vita, contrario alla pena capitale; ma per contro, è favorevole al diritto alla morte. Quando la dignità della vita, alla sopportazione del dolore, portano ad una sofferenza inenarrabile che non ci fa capire il disegno imperscrutabile divino che ammette tanto dolore nei confronti dei più deboli e sventurati, noi propendiamo per un’eccezione: la vita vegetale non è vita e non deve perciò essere tutelata. Seppur sia un argomento tanto dibattuto e da sempre in discussione alla Camera, sul tema dell’Eutanasia, si scontrano pareri discordanti, declinate con tante ipocrisie e posizioni di comodo. Tutti ( quelli della mia età) ricordano la vicenda toccante di Eluana Englaro. La richiesta della famiglia di interrompere l’alimentazione forzata, considerata un inutile accanimento terapeutico che scatenò un notevole dibattito sui temi legati alle questioni di fine vita. Dopo un lungo iter giudiziario, l’istanza fu accolta dalla magistratura per mancanza di possibilità di recupero della coscienza, ed in base alla volontà della ragazza, ricostruita tramite testimonianze. Recentemente una nuova sentenza della Suprema Corte è stata di parere diverso e sono state negate le attenuanti alla persona che ha ucciso la moglie con motivazioni legate alla sofferenza di lei. Questo conferma che la questione delle scelte di fine vita non possono essere risolte semplicemente attraverso una valutazione caso per caso.

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A dicembre ci sarà la commemorazione dell’undicesimo anniversario dalla morte di Piergiorgio Welby che decise di porre fine alle sue sofferenze. Malato di distrofia muscolare e all’epoca co-presidente dell’ALC, nel 2006, trasmise al Presidente della Repubblica Napolitano la richiesta di eutanasia. Dopo mesi di coinvolgimento del mondo scientifico e giuridico, Welby ottenne, legalmente, ciò che inizialmente gli era stato negato: l’aiuto di un medico per distaccare, senza soffrire, il respiratore. Il caso Welby fece maturare nel Paese il consenso alla libertà delle scelte di fine-vita e rappresentò un precedente giudiziario fondamentale per il diritto all’interruzione delle terapie.La sortita di Papa Francesco speriamo sia di ausilio per affrontare, a livello generale e non caso per caso, un argomento tanto spinoso, ma per il quale occorre arrivare ad una soluzione pacata ed equilibrata.

Tommaso Lo Russo

(foto: il Torinese)

 

Diamo una seconda vita agli oggetti

Inizia sabato 18 novembre la Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti (SERR), giunta quest’anno alla sua nona edizione. L’Iniziativa rappresenta la più ampia campagna di informazione e sensibilizzazione circa gli impatti ambientali connessi alla produzione di rifiuti e le molteplici azioni per ridurli. La “Settimana” si rinnova ogni anno con la finalità di accrescere la consapevolezza sulla prevenzione dei rifiuti e coinvolgere attivamente enti pubblici, imprese, società civile e cittadini europei. Iren partecipa attivamente al tema 2017, “Diamo una seconda vita agli oggetti”, realizzando alcune iniziative e progetti che coinvolgono il territorio piemontese. In particolare Amiat, Società del Gruppo Iren, ha realizzato una pratica pubblicazione relativa al corretto conferimento dell’organico accompagnata da una dettagliata guida al compostaggio domestico, con l’intento di favorirne la distribuzione e diffusione durante la “Settimana.” Inoltre, il Gruppo ha predisposto su alcuni quotidiani e settimanali locali la pubblicazione di alcune ricette estratte dal “Ricettario degli avanzi”, con lo scopo di invitare i cittadini a riflettere sui propri stili alimentari e sulle tante possibilità di evitare gli sprechi di cibo, contribuendo così alla riduzione dei rifiuti e a un contenimento delle spese domestiche.

L’azienda ha anche aderito a “Cit ma bun”, un progetto di economia circolare, ideato con la finalità di rintracciare e recuperare piccoli beni da avviare al riuso; l’iniziativa consiste nell’invitare, chi partecipa, a recuperare e riutilizzare tutti quegli oggetti di piccola e media dimensione che solitamente rimangono per anni depositati e impolverati nei cassetti o nelle cantine. A tal proposito, nelle prossime settimane presso le principali sedi di Iren a Torino verranno distribuiti alcuni box adibiti al recupero, in modo che anche i dipendenti dell’azienda possano diventare campioni del riuso, riempiendo le cassette di piccoli oggetti come bicchieri, stoviglie, soprammobili, piccoli manufatti, suppellettili, giocattoli usati che attraverso il progetto “Cit ma bun” possono conoscere una nuova vita. Infine, per quanto riguarda le attività di educazione ambientale per i più giovani, a Torino insieme al Centro Scienza e all’Istituto Comprensivo “D.M.Turoldo” (Circoscrizione 5) il tema dei rifiuti sarà approfondito con il Centro Ambiente Mobile e un ricco programma di laboratori, giochi e attività, aperti nel pomeriggio di giovedì 23 novembre anche ai genitori che potranno partecipare, insieme ai bambini, o in gara con loro, alle varie attività proposte durante la settimana.

 

 

L’argilla terapia ricreativa per i bimbi in ospedale

La Fondazione Lene Thun ONLUS inaugura due laboratori di ceramico-terapia attivi presso i reparti di Oncoematologia pediatrica e di Malattie metaboliche dell’ospedale Regina Margherita di Torino e presenta l’opera “L’Amico Gigante” creata dai giovani pazienti

Modellare un semplice pezzo di argilla può migliorare la qualità della vita di un bimbo ricoverato in ospedale, regalandogli un sorriso e momenti di spensieratezza durante la degenza? A volte basta poco per donare gioia. E questo è l’obiettivo della Fondazione Lene Thun, Onlus altoatesina che il giorno 17 novembre inaugurerà due laboratori permanenti di modellazione ceramica all’interno dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino. Alle 14.30 il taglio del nastro, presso i reparti di Oncoematologia pediatrica e di Malattie metaboliche, con la partecipazione di Ilona Thun, madrina della Onlus fondata dal padre Peter. In rappresentanza della struttura ospedaliera, saranno presenti alla cerimonia inaugurale Vinicio Santucci, Direttore Sanitario di Presidio, insieme a Franca Fagioli ed a Marco Spada, Direttori dei reparti coinvolti.

I laboratori di ceramico-terapia all’ospedale Regina Margherita si svolgeranno in modo permanente e gratuito ogni venerdì pomeriggio ed offriranno la possibilità ai piccoli ospiti dei reparti di Oncoematologia pediatrica e di Malattie metaboliche di partecipare a tre ore di modellazione ceramica, guidati da uno staff di volontari e ceramisti. Durante l’attività ricreativa i bambini avranno modo di scoprire la gioia della modellazione, creando piccoli lavori per se stessi ed opere più grandi, collettive, che poi potranno essere esposte negli spazi comuni dell’ospedale per regalare allegria e calore. Negli primi mesi di avvio del laboratorio, i piccoli pazienti hanno già lavorato ad una spettacolare e coloratissima opera dal titolo “L’Amico Gigante”, che verrà svelata durante la cerimonia. Settimana dopo settimana, bambini e ragazzi hanno modellato con l’argilla colorati tasselli per regalare al loro “amico”, alto quasi 3 metri, uno speciale “vestito di ceramica”. Ha preso così vita un gigante buono, che con il suo simpatico sorriso e la sua veste variopinta, dall’atrio d’ingresso dell’ospedale, regalerà a tutti i visitatori un tocco di gioia. La Fondazione Lene Thun Onlus, che da tempo svolge attività presso l’ospedale di Torino, lo scorso anno ha coinvolto bambini e ragazzi ospitati presso la struttura nel progetto “L’Albero dei Desideri”. Cosi con le mani e con il cuore sono nate meravigliose decorazioni per il grande Albero di Natale di piazza San Pietro e l’incontro con un uomo straordinario, Papa Francesco.

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La Fondazione Lene Thun, creata da Peter Thun per ricordare la gioia ed i benefici provati da sua madre, la Contessa Lene, mentre plasmava l’argilla dando forma alle celebri figure THUN, promuove dal 2006 laboratori di terapia ricreativa attraverso la modellazione ceramica in contesti di malattia e di disagio, prevalentemente sul territorio italiano. La manipolazione dell’argilla e l’attività di modellazione agiscono su due piani: regalano un’immediata sensazione di benessere, di piacevolezza e divertimento, e permettono, attraverso la creazione di forme tridimensionali, di dare voce alla propria sfera emotiva, attenuando le paure e la sofferenza interiore. Si creano così i presupposti per ricevere aiuto e sviluppare l’autostima e la socializzazione. Nel 2014 nasce il progetto “Fondazione Contessa Lene Thun negli Ospedali”, che prevede la realizzazione di Laboratori permanenti di modellazione della ceramica all’interno dei reparti pediatrici di grandi ospedali italiani. Attualmente sono già in attività altri 24 laboratori presso: il Policlinico Gemelli e l’ospedale Bambin Gesù di Roma, il Policlinico di Catania, l’ospedale San Gerardo di Monza, l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, l’ospedale di Merano, l’ospedale Annunziata di Cosenza, il Day Hospital della Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova e l’ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari, l’ospedale di Pescara e quello di Bolzano, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’ospedale Regina Margherita di Torino ed il Santobono Pausilipon di Napoli. L’attività si concentra soprattutto sui reparti di Oncoematologia pediatrica, che comportano una lunga e pesante ospedalizzazione, ma anche in alcuni reparti di Neuropsichiatria infantile. I laboratori, che si svolgono una volta alla settimana, vengono coordinati dallo staff di volontari e da ceramisti della Fondazione e sono offerti gratuitamente alle Strutture ed ai pazienti.

Una dorsale per lo sviluppo economico: Eurovelo8

Il patrimonio ambientale è considerato, a ragione, un bene fondamentale e l’attenzione nei suoi confronti da parte dei vari livelli di governo e amministrazione del territorio è sempre maggiore”. Con queste parole Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio regionale, ha aperto la conferenza stampa “Approccio sistemico, Blue economy. Una dorsale per lo sviluppo economico: Eurovelo8”. Il progetto della ciclovia Eurovelo8 nel tratto Torino-Saluzzo-Cuneo-Limone Piemonte, il cui studio è stato finanziato dall’assessorato al Turismo della Regione Piemonte, prevede infatti la realizzazione di una dorsale cicloturistica sul tracciato europeo, in una distanza che si snoda da Torino al confine francese. “Esiste un altro aspetto importante – ha proseguito Ruffino – in tema di politiche ambientali: quello del potenziale sviluppo economico frutto di progetti che incidono direttamente sui territori. In particolare, per valorizzare la tratta piemontese del progetto ‘Eurovelo8’ è utile applicare i principi di approccio sistemico della Blue Economy, per creare alleanze tra i Comuni del nostro territorio, così da promuovere i prodotti di eccellenza, il turismo, le attività alberghiere e di ristorazione. Coinvolgendo, infatti, nella filosofia di Eurovelo8 tutti i soggetti territoriali , in particolare scuole e mondo dell’associazionismo e volontariato, si può ampliare la diffusione dell’educazione alla cultura ambientale”.  

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La valorizzazione del percorso individuato consente poi di promuovere il territorio coinvolgendo soprattutto le aree torinese, pinerolese, saluzzese e cuneese, oltre alle molteplici diramazioni ciclo-turistiche che si estendono nelle valli e in pianura. È un progetto quindi che si inserisce nei programmi di investimento per la valorizzazione territoriale e la mobilità sostenibile, coniugando la tutela dell’ambiente naturale con lo sviluppo economico e sociale, potenziandone i flussi turistici. “Da una  innovativa e più completa concezione dell’uso delle due ruote – ha proseguito Ruffino – inteso come momento sportivo e soprattutto come strumento di sviluppo territoriale,  può davvero nascere una nuova concezione di crescita delle aree rurali, un’occasione per ‘fare sistema’ e per favorire la diffusione delle nostre comunità locali e del Piemonte nel suo complesso”. L’itinerario colleziona inoltre preziose testimonianze storiche ed artistiche del Piemonte, con le numerose chiese parrocchiali presenti sul tracciato, le antiche cascine e i centri storici. All’iniziativa hanno aderito 30 Comuni delle province di Torino e Cuneo, per favorire lo sviluppo congiunto di iniziative culturali e turistiche. Nel corso del dibattito l’assessora al Turismo, Antonella Parigi, ha evidenziato la vocazione turistica del Piemonte, sostenendo l’importanza delle piste ciclabili come scommessa per il futuro e strumento democratico di turismo. Per l’assessore Balocco, che non ha potuto presenziare, uno dei suoi collaboratori intervenuti ha sottolineato il buon lavoro di squadra tra assessorati, sindaci e territorio portato avanti per giungere al progetto e ha annunciato la pubblicazione di un bando dell’importo di circa 10 milioni di euro, entro fine dicembre 2017, dedicato alle piste ciclabili e alla sicurezza stradale.

All’incontro sono poi intervenuti Michele Bossio, progettista Eurovelo8 che ha sintetizzato lo studio di fattibilità del progetto, evidenziando in particolare le indicazioni di interventi infrastrutturali da realizzare sulla tratta da Torino a Limone Piemonte Ivan Marusich, sindaco di Voliera (To) ha poi rimarcato l’importanza di creare sinergie, per valorizzare soprattutto le piste ciclabili, l’ambiente e la cultura, con un approccio sistemico allo sviluppo territoriale. Luigi Bistagnino, della Fondazione Approccio sistemico, ha posto all’attenzione del pubblico il tema dell’approccio sistemico che valorizza le differenti potenzialità dei territorio, con particolare riferimento al Feudo dei Nove Merli, alle Terre del Pianalto di Poirino e a quelle D’Acaja. Erano presenti i consiglieri Andrea Appiano ed Elvio Rostano (Pd).

Daniela Roselli – www.cr.piemonte.it

“ULA&OP” festa in biblioteca

 Inaugura sabato 18 novembre, dalle ore 15.30 alle 19, a Torino (in corso Unione Sovietica 220/D – 2° piano) la biblioteca per i bambini “Ula & Op” dell’Associazione Ulaop Onlus, creata da Fondazione CRT e Fondazione Paideia per migliorare la qualità della vita dei piccoli e dei loro genitori.

 

A partire dalle ore 15.30 di sabato verrà svelato alle famiglie il ricco programma di laboratori gratuiti pomeridiani per i bimbi da 0 a 10 anni: gli incontri dedicati all’esplorazione delle emozioni, gli appuntamenti con l’improvvisazione teatrale e l’uso della voce, l’esperienza dei libri tattili e perfino l’arpa-terapia. Si proseguirà con il CantaFiabe, a cura dei Cantori Circolari diretti da Davide Conti, che coinvolgerà il pubblico in una inconsueta attività di fiabe in musica, per poi concludere la giornata con la merenda e l’intrattenimento per i bimbi, firmato dall’artista Vittorio Campanella. In occasione dell’inaugurazione verrà inoltre presentato il calendario 2018 dell’Associazione Ulaop con indicate le più importanti feste del mondo, che sarà disponibile a fronte di una donazione: il ricavato andrà a sostegno del “Banco del Sorriso”, progetto nato per raccogliere prodotti per i bambini (abiti, scarpe, carrozzine, passeggini, libri) da distribuire alle famiglie in difficoltà. I circa 3.000 titoli della biblioteca sono stati raccolti grazie a “Dona un libro vale un Sorriso”, iniziativa che prosegue per tutto l’anno. Tra i volumi saranno anche disponibili libri che trattano temi inerenti la genitorialità. Orari di apertura della biblioteca: lunedì e mercoledì dalle 10.00 alle 12.00, martedì e giovedì 16-18.30 (con alcune aperture straordinarie di sabato).

 

Facciamo luce sul tumore al pancreas

Giovedì 16 novembre è la quarta giornata mondiale dedicata alla lotta al tumore al pancreas, dal titolo “Facciamo luce sul tumore al pancreas”, in cui verranno illuminati di viola in tutta Italia alcuni significativi luoghi pubblici e privati, per attirare l’attenzione su uno dei tumori più aggressivi e con un più alto tasso di mortalità ( solo il 7-9 dei pazienti rimane in vita dopo 5 anni dalla diagnosi). Di questa forma tumorale ancora oggi si parla poco e soltanto il 2% dei fondi europei destinati alla ricerca è rivolto alla lotta a questa patologia. Ogni anno questa forma tumorale colpisce più di 12 mila persone, venendo spesso definita “killer silenzioso”, in quanto spesso la diagnosi avviene troppo tardi. In occasione della Giornata mondiale contro il Tumore al pancreas, l’associazione senza fini di lucro “Nastro viola” lancia, per il terzo anno consecutivo, la campagna di sensibilizzazione “Facciamo luce sul tumore al pancreas”, chiedendo di illuminare luoghi pubblici e privati di particolare rilevanza con il colore simbolo di questa patologia. Quest’anno l’associazione “Nastro Viola” vede la collaborazione di altre organizzazioni impegnate nella lotta a questa grave forma tumorale, la Fondazione Nadia Valsecchi, “Oltre la ricerca”, l'”Associazione MyEverest”, che collaboreranno per un fine comune, vedere illuminati di viola nella serata del 16 novembre ancora più Comuni che negli anni passati, come accade per Arona e Pinerolo in Piemonte. A Torino verrà illuminata di viola la Mole Antonelliana.

Mara Martellotta

Paideia, proposte nel segno della solidarietà

Dal 13 novembre al 23 dicembre a Torino design, oggettistica e prodotti gourmet a sostegno della costruzione del Centro Paideia per la riabilitazione infantile

Il Natale è solidale al Christmas Shop di Fondazione Paideia, aperto dal 13 novembre al 23 dicembre tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 19:00 in Piazza Solferino 9 a Torino, per un appuntamento natalizio sempre molto atteso.  Presso il Christmas Shop Paideia, quest’anno rinnovato nell’allestimento e nelle proposte, si potranno trovare oggetti di design e per la casa, idee regalo e prodotti alimentari di qualità, con grande attenzione all’eccellenza dei materiali e alla cura dei dettagli.

Il Christmas Shop Paideia persegue una finalità solidale molto importante per tanti bambini e famiglie: l’intero ricavato verrà infatti devoluto alla costruzione del Centro Paideia, polo di eccellenza nella riabilitazione infantile e spazio di socializzazione e inclusione per le famiglie che avrà sede nel cuore di Torino e sarà inaugurato nel 2018, e in particolare servirà a finanziare la Sala della Musica, un’area pensata per facilitare la relazione, l’apprendimento e la motricità, dove i bambini potranno condividere le proprie emozioni attraverso note, ritmi e melodie.

Piano industriale Iren e focus su Torino

Forte degli ottimi risultati ottenuti negli ultimi 30 mesi in termini di efficientamento, sinergie conseguite, riduzione dell’indebitamento e incremento strutturale di cassa, il Gruppo Iren ha presentato in Borsa Italiana il piano industriale al 2022

Un piano che, grazie ai benefici derivanti dalle azioni intraprese negli ultimi 30 mesi, potrà beneficiare di una flessibilità finanziaria che consentirà al Gruppo di cogliere significative opzioni di sviluppo al 2022 attraverso investimenti pari a 2.5 miliardi di euro, in crescita di circa 300 milioni (+15% circa) rispetto al precedente business plan, di garantire agli Azionisti una dividend policy chiara e soddisfacente con l’impegno del management verso una crescita annua del dividendo di almeno il 10% e – afferma il Presidente di Iren Paolo Peveraro – “di cogliere nuove opportunità di consolidamento territoriale attraverso operazioni di M&A, dalle quali stimiamo una crescita incrementale dell’Ebitda di circa 130 milioni di euro, non inclusa nei numeri del Piano”.

 

Un piano particolarmente orientato allo sviluppo, con focus sui business regolati e quasi regolati e investimenti concentrati al 95% sui territori di riferimento di Iren. Particolare importanza rivestirà in questo senso sia l’espansione delle reti di teleriscaldamento, che permetteranno una migliore saturazione degli impianti di generazione e ambientali (termovalorizzatori) già esistenti, sia lo sviluppo dei business a rete attraverso il completamento degli ATEM nel settore gas nei quali IREN possiede già una quota rilevante e nel settore delle reti idriche dove è previsto un piano di investimenti particolarmente significativi.

 

In particolare, in Piemonte, Iren prevede importanti investimenti nell’allacciamento di circa 11 milioni di metri cubi di volumetrie aggiuntive alla rete di teleriscaldamento nella provincia di Torino per oltre 170 milioni di euro, interventi di flessibilizzazione degli impianti di Moncalieri, Torino Nord e Turbigo e la realizzazione di 3 impianti mini-idroelettrici in località quali Noasca, Ceresole e San Mauro.

 

A ciò si aggiunge la crescita del settore Ambiente derivante dal rafforzamento nel “waste-to-material” sia attraverso operazioni di consolidamento, sia dallo sviluppo di impianti dedicati al trattamento di carta, plastica e rifiuto organico. In quest’ambito il Gruppo prevede la costruzione di due impianti di selezione dei materiali da raccolta differenziata, di cui uno a Parma e uno a Borgaro in grado, quest’ultimo, di trattare 156.000 tonnellate annue la cui entrata in esercizio è prevista nel 2020.

 

“Con il piano presentato oggi IREN si prepara ad affrontare le transizioni e i cambiamenti che stanno ridefinendo il mercato dell’energia e delle multiutility” – ha dichiarato Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato del Gruppo –. “La strategia del Gruppo fa leva sui punti di forza storici come il legame con i Clienti e le relazioni forti con i territori di riferimento, sviluppando una value proposition distintiva basata su integrazione dell’offerta, canali digitali e centralità del Cliente”. In questo scenario Iren pone al centro il cliente/cittadino con il progetto “new downstream” che ha l’obiettivo di trasformare la commodity energetica in un servizio ad alto valore aggiunto e che, grazie al successo già riscontrato nel primo anno di attività, consentirà un incremento della base Clienti del Gruppo, ad oggi pari a 1,7 milioni, di circa 200.000 unità al 2022 che si aggiungono agli oltre 250.000 nuovi clienti acquisiti nel corso degli ultimi 30 mesi.

 

Grande attenzione sarà posta alla sostenibilità ambientale con particolare focus sulla decarbonizzazione, con un risparmio del 14% delle emissioni di anidride carbonica, sull’economia circolare, sulla tutela delle risorse idriche (aumento della capacità di depurazione del 15% e riduzione del prelievo idrico dall’ambiente per uso potabile pari al 9%) e sulla resilienza delle città. Un’attenzione che si estenderà al risparmio energetico: dalla ristrutturazione di condomini con riqualificazione energetica alla partnership con piccole e medie imprese in un’ottica “ESCO”. A ciò si aggiunge l’ingresso nel mondo della mobilità elettrica, che interesserà la città di Torino già a partire dal 2017, attraverso l’adeguamento di una parte del parco auto aziendale e dei mezzi di raccolta dei rifiuti, oltre alla realizzazione di ulteriori iniziative in fase di studio quali l’installazione di colonnine pubbliche per la ricarica.

 

“Innovare il proprio modo di vedere il business anticipandone le sue probabili evoluzioni rappresenta la vera sfida che Iren intende raccogliere e che è ben presente nel nuovo Piano Industriale”, ha proseguito il Presidente Paolo Peveraro. L’innovazione rappresenterà infatti un elemento sempre più cruciale nel guidare il processo di crescita del Gruppo che porrà sempre più attenzione al confronto e alla collaborazione con start-up ad alto contenuto innovativo e tecnologico, considerando anche il Corporate Venture Capital come una leva decisiva nelle strategie di open innovation, e alla crescita del capitale umano, dove è previsto un raddoppio delle risorse sotto i 30 anni già al 2020 con l’ingresso di circa 180 nuovi talenti che porteranno nuove competenze e idee innovative al Gruppo.

 

Sulla base di tali linee strategiche il Gruppo IREN si prefigge al 2022 una crescita dell’EBITDA pari a circa 170 milioni di euro, che porterà il margine operativo lordo del Gruppo a 950 milioni di euro al 2022 (Cagr 3,3%) e un utile di Gruppo pari a circa 265 milioni di euro, in crescita del 52%.

 

In parallelo alla presentazione del piano industriale, il Gruppo ha approvato i risultati dei primi nove mesi del 2017 che hanno confermato il positivo andamento della società con ricavi a 2,6 miliardi in crescita del 17,3%, Ebitda a 622,2 milioni di euro (+11,3%), Utile netto a 179,5 (+42,3%) e Indebitamento Finanziario Netto in contrazione di 70 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016.

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La presenza di Iren a Torino (dati 2016):

 

  • 2.813 dipendenti
  • 47 nuove assunzioni nel 2016
  • 108 milioni di euro ordinati ai fornitori in provincia di Torino
  • 890.529 abitanti serviti nel settore ambientale
  • 603.180 abitanti serviti nel teleriscaldamento
  • 42,9% raccolta differenziata