ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 546

I cantieri del Terzo Valico

I membri delle Commissioni consiliari Trasporti e Lavoro (presiedute da Nadia Conticelli e da Raffaele Gallo), con l’assessore ai Trasporti Francesco Balocco, hanno svolto un sopralluogo al campo base di Arquata Scrivia (Al) per la costruzione del Terzo Valico

 La nuova linea ferroviaria veloce ad alta capacità (53 chilometri di cui 37 in galleria: il tunnel ferroviario più lungo d’Italia) collegherà Genova a Milano, permettendo un migliore trasporto delle merci dal Mediterraneo al nord Europa. “Abbiamo visto un cantiere diffuso e ben organizzato – ha dichiarato la presidente Conticelli – con un altissimo livello di attenzione alla sostenibilità ambientale”. All’incontro erano presenti: il Commissario di Governo per il Terzo Valico Iolanda Romano, l’amministratore straordinario e il direttore generale del consorzio Cociv Marco Rettighieri e Nicola Meistro, il responsabile RFI per il Terzo Valico Mariano Cocchetti, Claudio Cofano presidente dell’Osservatorio ambientale ed alcuni rappresentanti sindacali. I consiglieri hanno potuto vedere il campo base di Arquata e i lavori di scavo del tunnel del cantiere Moriassi-Libarna. Inoltre sono stati presentati alcuni dati relativi all’opera complessiva che è suddivisa in sette cantieri che coinvolgono 14 Comuni, da Pozzolo Formigaro (Al) a Genova: il costo totale dell’opera è di 6 miliardi 158 milioni, i primi 4 lotti (il 25% dell’opera) sono già avviati, mentre il 5° lotto per ora è fermo. “Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai lavoratori – ha detto a questo proposito l’assessore Balocco – il ritardo dei finanziamenti governativi crea disagi e preoccupazione”. Il totale dei lavoratori coinvolti in tutti i cantieri delle due regioni Piemonte e Liguria è di 2500 persone (di cui circa 650 dipendenti Coviv e 1750 di imprese terze).  Al sopralluogo hanno partecipato i consiglieri: Nadia Conticelli, Antonio Ferrentino, Domenico Ravetti (Pd), Valter Ottria (Leu), Luca Angelo Rossi (Fi), Federico Valetti Paolo Mighetti (M5s).  

Previdenza e nuovo lavoro al Nord

Sala Giolitti di Torino Incontra Via Nino Costa, 8  

 

Sabato 17 novembre, alle ore 9.30, presso la sala Giolitti di Torino Incontra, si terrà il convegno “La questione settentrionale. Previdenza e nuovo lavoro” organizzato dall’UGL, per confrontarsi sulle trasformazioni del mondo del lavoro sempre più caratterizzato da una flessibilità contrattuale notevole, la quale sta creando una nuova domanda di professionalità da parte delle imprese, modelli di organizzazione del lavoro innovativi ma anche di welfare. Si tratta della seconda tappa di un tour che sta coinvolgendo alcune città del Nord Italia. 

 

“Il mercato del lavoro sta subendo un vero e proprio mutamento dovuto all’ingresso delle nuove tecnologie nei processi produttivi. Tutto ciò ci deve indurre a ripensare l’intero sistema economico per poter garantire adeguate tutele ai lavoratori, partendo dal salario minimo garantito, fino al diritto alla giusta pensione. E’ uno scenario in cui il sindacato deve rendersi protagonista, interpretando al meglio i cambiamenti del mondo del lavoro, caratterizzato sempre più dalla flessibilità della retribuzione e dell’occupazione. In tal senso, rivendicare la propria centralità significa ridefinire il proprio ruolo”. Spiega Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, che sarà presente all’evento. 

 

All’incontro prenderanno parte: On. Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato per il Lavoro e le Politiche Sociali (Lega); Giovanna Pentenero, Assessore Istruzione, Lavoro, Formazione Professionale Regione Piemonte; On. Osvaldo Napoli, III Commissione Affari Esteri e Comunitari, Camera dei Deputati (FI); On. Stefano Caffaratto, XI Commissione Lavoro Pubblico e Privato, Camera dei Deputati (Lega); Giuseppe Baldino, Direttore Regionale INPS; Armando Murella, Segretario Regionale UGL Piemonte; Fiovo Bitti, Responsabile Centro Studi UGL.

 

A Cesar Hidalgo il premio Lagrange 2018

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Le reti motore dello sviluppo

” L’assenza di reti o il rinunciare alle reti di collegamento, grandi infrastrutture o reti culturali, è un impedimento allo sviluppo socio-economico. La valutazione di questi investimenti deve andare al di là delle mere valutazioni di breve periodo con le quali oggi si vuole decidere”. Proprio alla fine della presentazione del vincitore dell’11esima edizione del Premio Lagrange, rispondendo a una domanda di un giornalista , il segretario generale della influente Fondazione CRT , Massimo Lapucci, ha fatto entrare nella bella , ovattata sala ,ricca di boiserie, di via XX settembre a Torino, un argomento quanto mai esplosivo ,con un chiaro rifermento al dibattito in corso sul Tav . Un ulteriore messaggio a chi deve decidere del futuro di Torino. Il vincitore del Premio Lagrange è un giovane scienziato di origine cilena , che insegna al MIT di Boston, Cesar Hidalgo: esperto di quella ” scienza dei sistemi complessi” che intreccia economia, scienza dei dati e visualizzazione dei dati , creando piattaforme che rendono accessibili i grandi volumi di dati necessari per chi deve fare analisi e prendere decisioni sia a livello privato che di governo. Il prof Hidalgo, è detto nella motivazione del premio , adegua approcci matematici e di scienza delle reti allo studio dello sviluppo economico e crea strumenti informatici software per facilitare l’apprendimento nelle organizzazioni da cui emergono contributi rivoluzionari per la comprensione dei meccanismi con i quali i gruppi, le organizzazioni, le città e le nazioni imparano.” “La scienza dei sistemi complessi è strettamente legata al nostro domani”, ha detto il prof Mario Rasetti, presidente e fondatore di Fondazione ISI( Fondazione per l’Interscambio Scientifico) che con la Fondazione Crt organizza il premio. “Il Premio Lagrange –Fondazione CRT si rivolge a quei giovani ricercatori che in tutto il mondo stanno aprendo nuove strade, spesso seguendo un approccio multidisciplinare e sviluppando modelli innovativi.” Nel presentare il vincitore , il Presidente di Fondazione CRT , Giovanni Quaglia, ha annunciato l’apertura , nel 2019 alle OGR di Torino, di un innovativo centro di ricerca dedicato ai Data Science for Good, la Scienza dei Dati per il Sociale, in collaborazione con Fondazione ISI. Le attività comprenderanno la messa a punto di nuovi indicatori per la valutazione dell’impatto sociale, lo sviluppo di nuovi strumenti fondati sulla logica del pay by result, il supporto per campagne di raccolta fondi e crowdfunding e, in generale, il sostegno all’intero settore filantropico. César Hidalgo è nato nel 1979, laureato in fisica all’Universidad Catolica de Chile, con PhD a Notre Dame (Indiana, USA) e postdoc a Harvard, César Hidalgoè professore associato di Media, Arts and Sciences presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston, dove dirige il gruppo di ricerca Collective Learning. Nel 2014è stato co-autore di The Atlas of Economic Complexity: Mapping Paths to Prosperity, un volume che misura la situazione economica di 128 Paesi e la presenta attraverso un innovativo kit di mappe e visualizzazioni (una versione online è ospitata suatlas.media.mit.edu). Il suo ultimo libro L’evoluzione dell’ordine. La crescita dell’informazione dagli atomi alle economie(Bollati Boringhieri, 2016) è stato tradotto in oltre dieci lingue. A Hidalgo si devono alcune popolari piattaforme di “data visualization”(The Observatory of Economic Complexity, DataViva, Pantheon, Immersion, DataUSA, DataAfrica, DataChile), che hanno ricevuto oltre 100 milioni di contatti e numerosi riconoscimenti. Lo scienziato cileno è anche tra i fondatori di Datawheel LLC, società specializzata nella creazione di motori per la visualizzazione dei grandi dati che si propone l’obiettivo di “rendere l’informazione del mondo accessibile e comprensibile per il beneficio della collettività.

 

 

Piccoli grandi guerrieri. Giornata della prematurità

17 novembre 2018 dalle ore 11.00 alle ore 18,30. Piazza Borgo Dora, 61 Torino
In occasione della Giornata Mondiale della Prematurità (World Prematurity Day 2018), i Genitori Senior, volontari della Terapia Intensiva Neonatale Ospedaliera del Presidio Ospedaliero Sant’Anna di Torino, insieme alla fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna Onlus organizzano una giornata di conoscenza e divertimento per le famiglie.
L’appuntamento è alle ore 11.00 con una tavola rotonda sul tema della prematurità, in cui il dott. Farina, Direttore di Dipartimento Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, il dott. Paolo Manzoni, Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Asl di Biella e Ernesto Olivero, Fondatore del Sermig Arsenale della Pace di Torino, si confrontano sull’impatto della prematurità sulle famiglie e sulla società. Segue alle ore 12.00 la presentazione del libro “Avremo Cura di Te”, che raccoglie le storie di genitori e bambini della Terapia Intensiva Neonatale, con la dott.ssa Giovanna Cacciato e Anna Ambrosoli, psicologhe e psicoterapeute, il dott. Emmanuele Mastretta Neonatologo e i “Genitori Senior”. Alle ore 13.00 il pranzo preparato dalla mensa del Sermig, il cui ricavato sarà utilizzato dalla Fondazione Crescere Insieme al S.Anna Onlus per finanziare attività di formazione e sostegno delle famiglie dei bimbi ricoverati nella Terapia Intensiva Neonatale del S.Anna (è possibile prenotare al 3409520055). Alle ore 14,30 è previsto uno spettacolo musicale con il gruppo “NIDA” Nazionale Italiana dell’Amicizia e dalle ore 15,30 alle ore 17,30 si aprono i laboratori rivolti, ai quali i bambini possono partecipare liberamente:
– Filastrocche e costruzione di marionette con Elio Giacone
– Drums Circle con Fabio Partemi
– Laboratorio di fiabe con Valentina Russo
– Laboratorio di musica con Monica di Paolo
– Trucca bimbi e palloncini con “Ludonena”, Susanna Bert, Dario Ariani, e Emanuele Pivetta
– Yoga bimbi e massaggio con Elvira Gallo e Antonella Bombardieri
Dopo la merenda e il lancio dei palloncini, dalle ore 17,40 alle ore 18,30 la giornata si conclude con l’intrattenimento musicale del “Laboratorio del Suono” del Sermig di Torino. Sono presenti numerose associazioni Onlus che collaborano al sostegno del mondo ospedaliero infantile e familiare: Associazione italiana per la lotta al neuroblastoma Onlus, A.V.O. Torino Onlus, Casa OZ Onlus, Ciao ci Sentiamo Onlus. Sponsorizzano la giornata: il Sermig di Torino, Chicco, Crai, Partylandia, BM Be More.

Torino-Lione: “se non parte bruciati 75 milioni al mese”

Mentre la UE ribadisce l’importanza  che tutte le parti facciano sforzi per completare nei tempi la Tav, poichè se si avranno  ritardi  nella realizzazione si può verificare “una riduzione dei fondi di Bruxelles”, Paolo Foietta, commissario straordinario di governo per la Torino-Lione afferma che: “a dicembre devono partire le gare di appalto” . In caso contrario “parte il tassametro e con danno erariale di 75 milioni di euro al mese. Ad oggi non c’è nessun atto che blocchi l’opera: solo parole in libertà. Ma ci sono invece gli impegni presi per gli appalti”

A ottant’anni dalle leggi razziali

Al Palazzo del Rettorato Universitario di via Verdi 8 a Torino,nell’ambito del progetto “1938/2018 A ottant’anni dalle leggi razziali”, promosso da Museo Diffuso della Resistenza, Università di Torino, Centro Primo Levi, Polo 900 e Comunità Ebraica, verrà inaugurata la mostra “Scienza e vergogna”. La mostra affronterà il tema della responsabilità e ambiguità dell’Università nei confronti delle politiche razziali del fascismo. Giovedì 22 NOVEMBRE, ore 17,00 , al Polo del ‘900 in via del Carmine 14 a Torino, sempre nell’ambito del progetto “1938/2018 A ottant’anni dalle leggi razziali”, verrà inaugurata l’installazione multimediale “Che razza di storia”. Un quadro d’insieme sulle leggi razziali in Italia. Entrambe le iniziative, sostenute dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, vedranno la presenza del Presidente del Consiglio regionale piemontese, Nino Boeti.

 

Marco Travaglini

I costi di una badante, che cosa bisogna sapere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

 

Sono molte le persone interessate a sapere quanto costa mensilmente una badante. Ecco la spesa congrua da sostenere per tale figura professionale. L’Italia è uno dei Paesi con il tasso di anzianità più alto in Europa. Anche per questo motivo, la figura della badante è molto richiesta dalle famiglie che hanno bisogno di un sostegno per i propri cari. Non solo per le persone che non sono autosufficienti, ma anche per quelle che hanno la necessità di avere un piccolo aiuto nell’espletare le faccende domestiche. Senza contare il fatto che, nel caso in cui l’anziano debba sentirsi male, può ricevere soccorsi immediati che non avrebbe se fosse da solo.  Una cosa che le famiglie si chiedono però è: quanto può costare avete una badante in casa? I costi da sostenere sono equiparabili a quelli di un lavoro normale ovviamente. Innanzitutto bisogna distinguere tra convivente e non convivente. Nel primo caso, infatti, alle spese per la professione vanno aggiunte quelle del vitto e dell’alloggio, inesistenti invece nel secondo caso. Se la badante dovesse essere convivente della persona anziana, bisogna calcolare una spesa media di 1310 euro al mese. Lo stipendio si aggira intorno ai 965 euro al mese, a cui vanno aggiunti i contributi Inps e Inail (182 euro), le ferie (80 euro), la tredicesima (80 euro), il trattamento di fine rapporto (900 euro) che si matura per ogni anno di servizio.In generale la retribuzione base è di circa sette euro l’ora: per un part-time, quindi, lo stipendio mensile non potrà essere inferiore ai 750 euro al mese.

Local Energy Community per il domani

La nuova frontiera dell’efficienza energetica sarà un argomento centrale dell’edizione 2018 di Restructura, in programma all’Oval del Lingotto da giovedì 15 a domenica 18 novembre prossimi

A promuovere un workshop sul tema “Local Energy Community “, giovedì 15 novembre dalle 18 alle 19.30, presso la Sala Innovazione, sarà l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, il cui coordinatore regionale per il Piemonte è l’architetto Ivano Verra, con il patrocinio di AssoESCo, Associazione Italiana delle Energy Services Company. Attraverso presentazioni e dibattiti con gli stakeholder locali presenti, si vogliono inquadrare le Local Energy Community, che costituiscono un ecosistema energeticamente efficiente in cui nasce, intorno alle necessità delle collettività locali e del territorio, una spinta alla produzione ed alla gestione autonoma delle risorse energetiche. Gli enti locali stessi partecipano alla LEC (Local Energy Community) per favorire la costituzione del soggetto, garantire consumo ed ottimizzazione per la propria quota parte di interventi e consumi, attraverso il partenariato tra pubblico e privato e lo strumento di iniziativa privata, noto come Project Financing. Nuovi paradigmi di consumo e di produzione sono incentrati sulla generazione diffusa e su sistemi intelligenti di connessione e scambio con la rete. Tutto ciò ha una profonda implicazione sul sistema energetico complessivo, con una evoluzione del business model, delle normative, delle tecnologie e della relazione tra il fornitore di servizi energetici ed il cliente, con un ruolo più attivo di quest’ultimo nella produzione, distribuzione e consumo.

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La Local Energy Community rappresenta una comunità di utenze (private, pubbliche o miste) localizzate in una determinata area in cui gli utilizzatori finali (cittadini, imprese, Pa), progettisti, attori di mercato ed addetti alla pianificazione possono cooperare per sviluppare elevati livelli di fornitura “intelligente” di energia. Viene, quindi, ottimizzato l’utilizzo delle fonti rinnovabili dell’innovazione tecnologica, attuando l’applicazione di misure di efficienza. Si ottengono, così, tre risultati, economicità, sostenibilità e sicurezza energetica. Grazie al coordinamento di attori come la ESCo, le Local Energy Community possono investire in progetti volti a creare distretti energetici per la generazione diffusa, implementando altresi soluzioni di efficienza energetica e di riqualificazione degli edifici, con messa a norma NZEB e progettazione Smart. Così i gestori di immobili ed i cittadini diventano soggetti capaci di garantire il consumo dell’energia prodotta e di connettere autoproduzioni FER al sistema. Per il programma di ottimizzazione energetica non è sufficiente utilizzare singole tecnologie energeticamente efficienti o rinnovabili in singoli edifici o abitazioni. È necessario, invece, sviluppare un nuovo modello basato sul distretto energetico, vale a dire sulla rete che distribuisce agli edifici ed agli insediamenti “ecologici” l’energia autoprodotta, ricorrendo anche alle fonti rinnovabili. In Italia, tuttavia, non esiste un sistema “chiavi in mano” e chi voglia dotarsi di un impianto per l’autoproduzione è costretto a rivolgersi ad operatori diversi per integrare negli edifici i pannelli fotovoltaici, le apparecchiature di controllo ed i sistemi di illuminazione. Le aree mediterranee necessitano, quindi, di uno specifico modello per la generazione distribuita.

Mara Martellotta

Alpsib Forum: nuovi strumenti finanziari per il sociale

Building an equitable future: new forms of social impact investments across the Private, Third and Public sectors 
 
 
ALPSIB FORUM, organizzato da Next Level, è l’evento conclusivo di un progetto durato due anni durante i quali Francia Austria, Italia, Germania, Slovenia hanno lavorato insieme per costruire strategie comuni sui nuovi strumenti finanziari per l’impatto sociale.
 
Nel corso della mattinata verranno raccontate 6 storie eccezionali di investimento in impatto sociale e sanitario provenienti da tutta Europa: storie in cui pubbliche amministrazioni, investitori e imprenditori sociali hanno fatto la differenza insieme. Nel pomeriggio, 3 workshop saranno dedicati all’innovazione dei finanziamenti privati e pubblici in “impatto” e all’accesso alla finanza sociale per il Terzo Settore. 
 
Parteciperanno al Forum 50 esperti stranieri
Oltre ai partner di progetto, sarà presente la Banca Europea per gli Investimenti, il Fondo Europeo per gli InvestimentiBNP Paribas; l’investitore Svizzero InvethosStone King prestigiosa società di consulenza inglese, Il “Governement Outcome Lab” dell’Università di Oxford, e altri prestigiosi centri di ricerca sull’imprenditorialità sociale e i social impact bond da Francia, Svezia, Spagna, Grecia. 
 
Il Forum è un evento di respiro internazionale che vede Torino ancora una volta protagonista in innovazione sociale: per la prima volta è il terzo Settore che lancia la sfida alle pubbliche amministrazioni e agli investitori per cambiare le strategie di finanziamento.  
 

#GiùLeManiDallInformazione

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Questa mattina, in piazza Castello a Torino, contemporaneamente a tante altre piazze italiane la Federazione nazionale della Stampa italiana ha organizzato il flash mob #GiùLeManiDallInformazione, aperto non soltanto ai giornalisti, ma anche a cittadini e associazioni che “considerano l’informazione un bene essenziale per la democrazia”. All’iniziativa ha aderito il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.  «Ritrovarsi in piazza contemporaneamente – spiega Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi – significa respingere tutti insieme attacchi volgari e inaccettabili contro l’informazione e i giornalisti. Ormai non si tratta più di episodi isolati, ma di azioni mirate a screditare una categoria di professionisti con lo scopo di disorientare l’opinione pubblica. Una forza politica, il Movimento 5 Stelle, che teorizza il superamento del Parlamento e della democrazia liberale ha messo nel mirino i giornalisti e gli editori perché per realizzare questo progetto bisogna togliere di mezzo tutti gli organismi intermedi e impedire ai cittadini di conoscere. Soltanto un’informazione debole, docile o assente può consentire alla disinformazione di massa, veicolata attraverso gli algoritmi e le piattaforme digitali, di prendere il sopravvento e di manipolare il consenso e le coscienze dei cittadini. È un disegno al quale bisogna opporsi con forza». 

(foto: R. Chiaravalloti – il Torinese)