ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 527

Diritti umani e psichiatria: storia di errori ed orrori psichiatrici

La mostra multimediale itinerante del Citizens Commission on Human Rights (CCHR) sarà a Torino fino al 28 Febbraio 2019 nel suggestivo Salone Bianco del Palazzo della Luce di via Bertola, 40

La mostra è organizzata dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus, che ha scelto come tema e titolo di questa edizione “Diritti umani e psichiatria – storia di errori ed orrori psichiatrici: dalle origini all’attualità”.

In 200 metri quadrati di allestimento con pannelli fotografici e didascalie descrittive, coadiuvate da documentari filmati, l’esposizione fornisce una ricostruzione schietta e a volte cruda del conflitto sommerso e non ancora risolto nel campo della salute mentale, dove la dignità e la tutela dei diritti umani vengono tutt’oggi troppo spesso calpestati a favore del controllo sociale e di enormi interessi economici, a discapito degli sforzi profusi da parte di numerosi medici per migliorare il servizio sanitario.

L’edizione 2019 della Mostra Multimediale mantiene ed aggiorna i contenuti multimediali interamente dedicati al Trattamento Sanitario Obbligatorio, con un’ampia sezione di approfondimento sulla procedura del TSO, la normativa di riferimento, la sua storia e evoluzione nel corso degli anni, fino agli abusi narrati nei recenti fatti di cronaca e le proposte per una sanità migliore, nel rispetto della dignità umana.

La Mostra Multimediale include il seguente programma di iniziative, tutte ad ingresso gratuito:

·         Giovedì 21 febbraio, ore 18,00

Pier Maria Furlan presenta il suo libro “Sbatti il matto in prima pagina.”

Ordinario di psichiatria dell’Università di Torino, primo direttore universitario di un Dipartimento di salute mentale e patologia delle dipendenze, ha chiuso il manicomio di Collegno.

·         Venerdì 22 febbraio, ore 20:30

Proiezione del docu-film “Se mi ascolti e mi credi” sulla vita e l’opera di Giorgio Antonucci medico e psicanalista italiano. Punto di riferimento dell’antipsichiatria.

·         Lunedì 25 febbraio, ore 9:30

Tavola Rotonda su Disturbi comportamentali e psicofarmaci ai minori.

Moderatore Avv. Piero d’Ettore – avvocato penalista, Foro di Torino

Relatori:

      La professoressa Vincenza Palmieri, Psicologo Forense, Presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, Scrittrice e Saggista.

      La professoressa Tiziana Catenazzo, Dirigente Istituto Comprensivo Umberto I Peyron, Capofila Rete Nazionale Scuola in Ospedale e Responsabile per il Piemonte

      Il professor Pier Maria Furlan, Ordinario di Psichiatria dell’Università di Torino, che fu incaricato di chiudere il manicomio di Collegno.

      Gianluca Vignale Consigliere Regionale Piemonte

      L’avvocato civilista Pierluigi Monaco

      Il dottor Roberto Cestari, medico e Presidente del CCDU.

·         Martedì 26 febbraio ore 20,30

Proiezione del docufilm “Portami su quello che canta”, di Marino Bronzino e Claudio Zucchellini che racconta il processo allo psichiatra Giorgio Coda.

Si chiede cortese prenotazione su: portamisuquellochecanta@gmail.com

 

Orari di apertura della Mostra Multimediale:

mercoledì – venerdì 10.00 – 19.30

sabato e domenica chiusura ore 21.00

Giovani commercialisti a supporto degli enti locali

Il capoluogo piemontese è stato scelto per ospitare i lavori del prossimo Congresso Nazionale UNGDCEC, nei giorni dall’11 al 13 aprile prossimo. I lavori congressuali si svolgeranno presso il Centro Congressi Lingotto. Il tema del congresso sarà “Il Giovane Commercialista a supporto dell’attività degli enti locali e delle società partecipate”. Il  programma dei lavori e delle attività verrà reso disponibile a breve.

 

Orfani di femminicidio. Una legge incompiuta

Un incontro per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla legge nazionale che tutela gli orfani per crimini domestici ma che, in mancanza dei regolamenti attuativi, non può ancora produrre pienamente i suoi effetti

 

 È stato questo l’obiettivo del convegno “Orfani di femminicidio. Una legge incompiuta”, che si è svolto a Palazzo Lascaris lunedì 18 febbraio, organizzato dal Comitato associazioni femminili torinesi (Caft) con il patrocinio della Consulta femminile regionale. “La legge nazionale 4/2018 è un provvedimento importante, che colma un vuoto normativo creatosi a fronte del fenomeno diffuso delle violenze domestiche che possono sfociare fino all’omicidio e ha fra i suoi obiettivi quello di semplificare le attività processuali e successorie per gli orfani di femminicidio”, ha spiegato l’avvocata Assunta Confente. “Tuttavia, mancano ancora i regolamenti attuativi riferiti alla parte economica, per disciplinare il fondo per il diritto allo studio e alla formazione di questi orfani “speciali”. È fondamentale quindi che gli organi competenti si attivino affinché la norma possa avere compiuta applicazione”. All’incontro, aperto dalla presidente della Consulta femminile Cinzia Pecchio e moderato da Cristina Vernizzi, rappresentante del Caft, è intervenuta anche l’assessora regionale alle Pari opportunità e alle Politiche giovanili, Monica Cerutti, che ha ricordato anche l’esistenza di una legge regionale, la 4/2016  “Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli” che sta costruendo un importante sistema attraverso la rete dei centri antiviolenza e le altre realtà di supporto alle vittime. Hanno inoltre partecipato all’incontro la garante regionale per l’infanzia e per l’adolescenza Rita Turino, la psicologa e psicoterapeuta Claudia Cuminetti e il giudice onorario presso il Tribunale dei minori Ermelinda Bertini.

Open day all'Einaudi

In occasione del salone dell’Orientamento dell’Università di Torino, dal 19 al 21 febbraio 2019 il Collegio Einaudi aprirà le sue porte alle future matricole e ai nuovi allievi, che potranno partecipare a visite guidate presso le sezioni centrali di Via Maria Vittoria e di Via delle Rosine per osservare da vicino le strutture, gli ambienti e gli spazi, accompagnati dallo staff del Collegio, che risponderà a tutte le loro domande. Sarà possibile effettuare visite guidate alle strutture nei seguenti orari: Sezione Po, Via Maria Vittoria 39, ore 14.30;Sezione Mole, Via delle Rosine 3, ore 15.00.

 

Gli Open Day del Collegio Einaudi di Torino sono rivolti agli studenti iscritti agli ultimi anni delle scuole superiori di tutta Italia, italiani e stranieri, in vista del bando di ammissione per l’anno accademico 2019/20, che sarà pubblicato sul sito www.collegioeinaudi.it nei prossimi mesi e che offrirà l’opportunità a 100 studenti universitari selezionati per merito (dalle matricole alle lauree magistrali) di candidarsi per vivere un’esperienza unica di crescita, di condivisione e di formazione personalizzata durante gli anni universitari.

 

Saranno inoltre previsti appositi bandi per studenti universitari extra UE e posti dedicati invece a studenti già laureati, che affrontano un percorso di dottorato o specializzazione post laurea.

A Torino, in centro città, il Collegio Einaudi è presente con 5 residenze per 768 posti, in cui vivono studenti regolarmente iscritti ai corsi di laurea degli Atenei torinesi, e offre ai suoi studenti la camera singola, cablata per accesso a Internet. In ogni residenza ci sono cucine di piano attrezzate, sale studio, sala musica, area fitness e lavanderia. Non ci sono limiti di orari, né differenze di genere e di censo: al Collegio Einaudi si entra per merito e si paga in base all’indicatore ISEE.

 

Un grande fattore distintivo del Collegio Einaudi, rispetto a una normale residenza universitaria, è il Percorso Formativo Personalizzato, che prevede per tutti gli allievi un percorso gratuito di formazione interdisciplinare, in grado di arricchire ed estendere l’offerta formativa degli Atenei con una serie di attività integrative, dai corsi di lingua e di orientamento al lavoro, ai corsi per il potenziamento delle soft skill, dalla formazione musicale all’approfondimento di temi di attualità e di cultura generale.

 

Numerose anche le borse di studio per gli allievi più meritevoli (posti gratuiti, premi di studio, borse per soggiorni studio all’estero, premi di laurea, premi per le certificazioni linguistiche e per la mobilità internazionale) e intensa lacollaborazione con il CUS Torino per offrire servizi sportivi a prezzi vantaggiosi come un vero campus universitario.

 

Il Collegio Einaudi è fondatore della CCUM (Conferenza dei Collegi Universitari di Merito) e di EUCA (European University College Association) e promuove il diritto allo studio universitario, il merito e l’interdisciplinarità, per permettere ai giovani di talento di emergere, indipendentemente dal censo, attraverso un’ampia offerta formativa con una metodologia e diversi strumenti utili ad affrontare al meglio il percorso di studi universitari e l’ingresso nella carriera professionale.

 

Il Collegio sarà presente al Salone dell’Orientamento di Unito con uno stand nella Main Hall del Campus Luigi Einaudi. Per maggiori informazioni www.collegioeinaudi.it

Open day all’Einaudi

In occasione del salone dell’Orientamento dell’Università di Torino, dal 19 al 21 febbraio 2019 il Collegio Einaudi aprirà le sue porte alle future matricole e ai nuovi allievi, che potranno partecipare a visite guidate presso le sezioni centrali di Via Maria Vittoria e di Via delle Rosine per osservare da vicino le strutture, gli ambienti e gli spazi, accompagnati dallo staff del Collegio, che risponderà a tutte le loro domande. Sarà possibile effettuare visite guidate alle strutture nei seguenti orari: Sezione Po, Via Maria Vittoria 39, ore 14.30;Sezione Mole, Via delle Rosine 3, ore 15.00.

 

Gli Open Day del Collegio Einaudi di Torino sono rivolti agli studenti iscritti agli ultimi anni delle scuole superiori di tutta Italia, italiani e stranieri, in vista del bando di ammissione per l’anno accademico 2019/20, che sarà pubblicato sul sito www.collegioeinaudi.it nei prossimi mesi e che offrirà l’opportunità a 100 studenti universitari selezionati per merito (dalle matricole alle lauree magistrali) di candidarsi per vivere un’esperienza unica di crescita, di condivisione e di formazione personalizzata durante gli anni universitari.

 

Saranno inoltre previsti appositi bandi per studenti universitari extra UE e posti dedicati invece a studenti già laureati, che affrontano un percorso di dottorato o specializzazione post laurea.

A Torino, in centro città, il Collegio Einaudi è presente con 5 residenze per 768 posti, in cui vivono studenti regolarmente iscritti ai corsi di laurea degli Atenei torinesi, e offre ai suoi studenti la camera singola, cablata per accesso a Internet. In ogni residenza ci sono cucine di piano attrezzate, sale studio, sala musica, area fitness e lavanderia. Non ci sono limiti di orari, né differenze di genere e di censo: al Collegio Einaudi si entra per merito e si paga in base all’indicatore ISEE.

 

Un grande fattore distintivo del Collegio Einaudi, rispetto a una normale residenza universitaria, è il Percorso Formativo Personalizzato, che prevede per tutti gli allievi un percorso gratuito di formazione interdisciplinare, in grado di arricchire ed estendere l’offerta formativa degli Atenei con una serie di attività integrative, dai corsi di lingua e di orientamento al lavoro, ai corsi per il potenziamento delle soft skill, dalla formazione musicale all’approfondimento di temi di attualità e di cultura generale.

 

Numerose anche le borse di studio per gli allievi più meritevoli (posti gratuiti, premi di studio, borse per soggiorni studio all’estero, premi di laurea, premi per le certificazioni linguistiche e per la mobilità internazionale) e intensa lacollaborazione con il CUS Torino per offrire servizi sportivi a prezzi vantaggiosi come un vero campus universitario.

 

Il Collegio Einaudi è fondatore della CCUM (Conferenza dei Collegi Universitari di Merito) e di EUCA (European University College Association) e promuove il diritto allo studio universitario, il merito e l’interdisciplinarità, per permettere ai giovani di talento di emergere, indipendentemente dal censo, attraverso un’ampia offerta formativa con una metodologia e diversi strumenti utili ad affrontare al meglio il percorso di studi universitari e l’ingresso nella carriera professionale.

 

Il Collegio sarà presente al Salone dell’Orientamento di Unito con uno stand nella Main Hall del Campus Luigi Einaudi. Per maggiori informazioni www.collegioeinaudi.it

L'intelligenza? Non è questione di colore della pelle

Dimostrato da uno studio mondiale che l’intelligenza e lo sviluppo neuroevolutivo non dipendono dal colore della pelle, ma sono molto simili tra soggetti di aree geografiche e culturali molto diverse. Sono stati appena pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale Nature i risultati del progetto internazionale INTERGROWTH-21st, finanziato dalla Fondazione Bill & Melinda Gates e coordinato dall’Università di Oxford (UK), che ha monitorato dalla nascita fino ai due anni di età la crescita e lo sviluppo neuroevolutivo di neonati sani ed in buone condizioni ambientali, distribuiti in quattro continenti.  I ricercatori del gruppo hanno dimostrato che le tappe dello sviluppo neuroevolutivo nei primi due anni di vita, per quanto concerne l’apprendimento, il linguaggio e le abilità motorie, sono, così come la crescita corporea, molto simili tra soggetti di aree geografiche e culturali molto diverse, a parità di soddisfacenti condizioni socio-economiche, ambientali e di salute. Al progetto ha partecipato per la componente neonatale e pediatrica, unico Centro dell’Europa continentale, la Neonatologia universitaria della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Enrico Bertino).  Questi risultati sono di particolare rilievo in quanto si tratta del primo studio di questo tipo sullo sviluppo neuroevolutivo durante l’infanzia ad essere condotto in vari Paesi del mondo con metodologia uniforme e standardizzata. Nella prima fase dello studio è stato sviluppato da un team internazionale multidisciplinare, dopo accurata revisione della letteratura, un test multidimensionale ad hoc, finalizzato a misurare lo sviluppo neurocomportamentale durante la prima infanzia in soggetti appartenenti a contesti culturali diversi. Il test considera le abilità linguistiche, motorie, visive, uditive, cognitive e di attenzione.  I ricercatori hanno valutato 1307 bambini sani, residenti in aree urbane, adeguatamente nutriti ed in buone condizioni socio-economiche, in 5 Paesi del mondo (Brasile, India, Italia, Kenya e Regno Unito). Questa parte del progetto è stata coordinata per l’Italia dalla neonatologa Francesca Giuliani, dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.  La percentuale di variabilità totale nello sviluppo neuroevolutivo che può essere attribuita a differenze tra le diverse popolazioni è risultata molto bassa, variando dall’1,3% dell’area cognitiva al 9,2% della parte comportamentale. Nell’insieme, dunque, meno del 10% delle differenze nello sviluppo è attribuibile ai geni (nature), il resto è ambiente (nurture). I risultati dello studio sottolineano come le diseguaglianze ambientali e sociali durante la gravidanza e nella prima infanzia abbiano, nei diversi gruppi etnici, il ruolo più rilevante nel determinare le differenze non solo di salute e di crescita, ma anche di sviluppo neuroevolutivo, fornendo un importante contributo per la pianificazione a livello internazionale di adeguate politiche sanitarie e sociali.ll progetto INTERGROWTH-21st aveva già precedentemente dimostrato come da donne sane, ben nutrite, in buone condizioni socio-economiche ed ambientali, nascano neonati con una crescita intrauterina e postnatale simile, almeno fino ai due anni di età, indipendentemente dall’etnia e dall’area geografica di nascita. 



Pierpaolo Berra

L’intelligenza? Non è questione di colore della pelle

Dimostrato da uno studio mondiale che l’intelligenza e lo sviluppo neuroevolutivo non dipendono dal colore della pelle, ma sono molto simili tra soggetti di aree geografiche e culturali molto diverse. Sono stati appena pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale Nature i risultati del progetto internazionale INTERGROWTH-21st, finanziato dalla Fondazione Bill & Melinda Gates e coordinato dall’Università di Oxford (UK), che ha monitorato dalla nascita fino ai due anni di età la crescita e lo sviluppo neuroevolutivo di neonati sani ed in buone condizioni ambientali, distribuiti in quattro continenti.  I ricercatori del gruppo hanno dimostrato che le tappe dello sviluppo neuroevolutivo nei primi due anni di vita, per quanto concerne l’apprendimento, il linguaggio e le abilità motorie, sono, così come la crescita corporea, molto simili tra soggetti di aree geografiche e culturali molto diverse, a parità di soddisfacenti condizioni socio-economiche, ambientali e di salute. Al progetto ha partecipato per la componente neonatale e pediatrica, unico Centro dell’Europa continentale, la Neonatologia universitaria della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Enrico Bertino).  Questi risultati sono di particolare rilievo in quanto si tratta del primo studio di questo tipo sullo sviluppo neuroevolutivo durante l’infanzia ad essere condotto in vari Paesi del mondo con metodologia uniforme e standardizzata. Nella prima fase dello studio è stato sviluppato da un team internazionale multidisciplinare, dopo accurata revisione della letteratura, un test multidimensionale ad hoc, finalizzato a misurare lo sviluppo neurocomportamentale durante la prima infanzia in soggetti appartenenti a contesti culturali diversi. Il test considera le abilità linguistiche, motorie, visive, uditive, cognitive e di attenzione.  I ricercatori hanno valutato 1307 bambini sani, residenti in aree urbane, adeguatamente nutriti ed in buone condizioni socio-economiche, in 5 Paesi del mondo (Brasile, India, Italia, Kenya e Regno Unito). Questa parte del progetto è stata coordinata per l’Italia dalla neonatologa Francesca Giuliani, dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.  La percentuale di variabilità totale nello sviluppo neuroevolutivo che può essere attribuita a differenze tra le diverse popolazioni è risultata molto bassa, variando dall’1,3% dell’area cognitiva al 9,2% della parte comportamentale. Nell’insieme, dunque, meno del 10% delle differenze nello sviluppo è attribuibile ai geni (nature), il resto è ambiente (nurture). I risultati dello studio sottolineano come le diseguaglianze ambientali e sociali durante la gravidanza e nella prima infanzia abbiano, nei diversi gruppi etnici, il ruolo più rilevante nel determinare le differenze non solo di salute e di crescita, ma anche di sviluppo neuroevolutivo, fornendo un importante contributo per la pianificazione a livello internazionale di adeguate politiche sanitarie e sociali.ll progetto INTERGROWTH-21st aveva già precedentemente dimostrato come da donne sane, ben nutrite, in buone condizioni socio-economiche ed ambientali, nascano neonati con una crescita intrauterina e postnatale simile, almeno fino ai due anni di età, indipendentemente dall’etnia e dall’area geografica di nascita. 



Pierpaolo Berra

Volpiano, 20mila euro di libri

Disposto l’acquisto di volumi per ragazzi e per il patrimonio librario generale

Il Servizio culturale del Comune di Volpiano ha disposto l’acquisto di libri per la biblioteca comunale e l’Informagiovani, per un importo di 20mila euro nel biennio 2019-2020, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze della popolazione attraverso l’aggiornamento dei testi da destinare al prestito e alla consultazione. Gli acquisti sono destinati a volumi per la sezione ragazzi, per 2mila euro all’anno, e per il patrimonio librario generale, da selezionare in base alle novità, alle statistiche di lettura e gradimento, e alla possibilità di disporre di materiali per ipovedenti e per la comunicazione aumentativa. La sede di via Carlo Botta ospita le sezioni ragazzi, giovani e adulti della biblioteca, lo spazio dedicato all’Informagiovani con libri per la preparazione a test universitari e concorsi, le guide di viaggio e due postazioni Internet; il patrimonio librario ammonta a25mila volumi, nel 2018 i prestiti sono stati poco meno di 14mila e gli utenti attivi 1.800.

Anche Iren per “Just the woman I am”

Anche quest’anno Iren sarà al fianco dell’iniziativa “JUST THE WOMAN I AM”, l’evento promosso da Politecnico, Università e CUS Torino che si svolgerà domenica 3 marzo 2019 dalle ore 10 alle ore 18, con l’obiettivo di sostenere la ricerca sul cancro

Iren, da sempre vicina agli eventi del territorio, ancora una volta è sponsor della manifestazione, giunta ormai alla VI edizione e, per sottolineare l’importanza della ricerca, a partire dalla sera del 25 febbraio illuminerà di rosa la Mole, simbolo di Torino. Lo scopo comune è quello di contribuire a diffondere i valori formativi dello sport, del benessere e della socialità, sensibilizzando al contempo la cittadinanza sulla violenza di genere e sulla prevenzione e salvaguardia della salute dell’individuo contro i tumori. In quest’ultima edizione di “JUST THE WOMAN I AM” si potrà scendere in piazza anche il 2 marzo con il “Villaggio della Prevenzione” e usufruire di visite preventive gratuite, offerte dalle diverse associazioni che partecipano al progetto. Il Gruppo Iren, oltre a sostenere l’iniziativa, prenderà parte attivamente alla manifestazione con l’iscrizione di oltre 200 dipendenti per la corsa-camminata del 3 marzo: un nutrito gruppo di appassionati corridori e principianti, dunque, correrà per le vie del centro di Torino con il logo Iren sulla propria maglietta rosa.

Anche Iren per "Just the woman I am"

Anche quest’anno Iren sarà al fianco dell’iniziativa “JUST THE WOMAN I AM”, l’evento promosso da Politecnico, Università e CUS Torino che si svolgerà domenica 3 marzo 2019 dalle ore 10 alle ore 18, con l’obiettivo di sostenere la ricerca sul cancro
Iren, da sempre vicina agli eventi del territorio, ancora una volta è sponsor della manifestazione, giunta ormai alla VI edizione e, per sottolineare l’importanza della ricerca, a partire dalla sera del 25 febbraio illuminerà di rosa la Mole, simbolo di Torino. Lo scopo comune è quello di contribuire a diffondere i valori formativi dello sport, del benessere e della socialità, sensibilizzando al contempo la cittadinanza sulla violenza di genere e sulla prevenzione e salvaguardia della salute dell’individuo contro i tumori. In quest’ultima edizione di “JUST THE WOMAN I AM” si potrà scendere in piazza anche il 2 marzo con il “Villaggio della Prevenzione” e usufruire di visite preventive gratuite, offerte dalle diverse associazioni che partecipano al progetto. Il Gruppo Iren, oltre a sostenere l’iniziativa, prenderà parte attivamente alla manifestazione con l’iscrizione di oltre 200 dipendenti per la corsa-camminata del 3 marzo: un nutrito gruppo di appassionati corridori e principianti, dunque, correrà per le vie del centro di Torino con il logo Iren sulla propria maglietta rosa.