ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 493

Talenti per l’export

Il bando scade l’11 ottobre

 

Fondazione CRT forma talenti per l’export piemontese

Ottanta giovani potranno “diplomarsi” in export, grazie alla terza edizione del progetto Talenti per l’Export della Fondazione CRT rivolto ai laureati in tutte le discipline degli atenei del Piemonte e della Valle d’Aosta. Il bando, aperto fino a venerdì 11 ottobre sul sito www.fondazionecrt.it, offre ai partecipanti le competenze necessarie per gestire i processi aziendali orientati all’export e all’internazionalizzazione. Talenti per l’Export prevede un percorso di formazione intensivo di alto livello (160 ore tra novembre 2019 e aprile 2020), declinato in lezioni di “azzeramento”, lezioni di approfondimento, workshop, testimonianze aziendali, attività di team building e simulazioni di casi pratici. I temi di studio spazieranno dall’economia aziendale al digital marketing, dal diritto all’economia internazionale, dallo studio dei nuovi mercati alla valutazione del rischio Paese, dalla merceologia doganale alla comunicazione interculturale. La formazione si svolge durante i week end così da consentire a partecipazione anche a chi già lavora
L’obiettivo è acquisire competenze per supportare le aziende piemontesi in moco che possano aumentare la loro quota di export.

“ S tratta di un investimento in capitale umano in raccordo con il mondo produttivo”, ha detto il Presidente di Fondazione CRT Quaglia. “Molte aziende del nostro territorio hanno trovato nell’export una strada di sviluppo in tempo di crisi”.

Le esportazioni delle aziende piemontesi sono calate nel prio semestre dell’anno del 2,3% a frinte di un aumento delle esportazioni italiane nello stesso periodo del 2,7%. Si è risentito infatti della crisi del settore automobilistico. “Per questo il momento di formare persone preparate l’export è quanto mai opportuno”, a detto la vice presidente di Fondazione CRT Ferrino. “Il 93% di quelli che hanno frequentato i primi du corsi di Talenti per l’export”, ha haaggiunto, “ ha oggi una occupazione e di questi il 63% ha un contratto a tempo indeterminato.

Il bando prevede una laurea triennale di qualsiasi tipo conseguita in Piemonte o Valle d’Aosta, età massima 31 anni compiuti al 1 gennaio 2018, buona conoscenza dell’inglese. Il corso è gratuito. Saranno effettuate selezioni fra tutti i richiedenti.

La Regione chiede il bonus rottamazione auto per altre città oltre Torino

L’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, ha scritto al ministro Sergio Costa per chiedere di estendere a 14 città piemontesi il bonus fiscale da 2.000 euro per la rottamazione dei mezzi fino all’Euro 4 previsto nella bozza del decreto per il contrasto ai cambiamenti climatici. Attualmente il finanziamento andrebbe infatti solo ai torinesi, in quanto residenti in una delle città metropolitane inquinate interessate dalle procedure di infrazione comunitaria.

“Non le sfuggirà certamente – scrive Marnati – che tale provvedimento, così come impostato, rischia di assumere connotazioni gravemente discriminatorie a livello territoriale. Infatti, in Piemonte, oltre alla Città metropolitana di Torino, ci sono altre 14 città individuate nell’accordo del bacino padano dove è stato superato uno o più dei valori limite del Pm10 o del biossido di azoto per tre anni anche non consecutivi nell’arco degli ultimi cinque. Appare incomprensibile la ragione per la quale sono state inserite una parte di città ed escluse altre”.

“Facendo appello alla sua sensibilità – conclude l’assessore – la invito pertanto a rivedere i criteri di assegnazione, e di inserire nell’elenco dei beneficiari le seguenti città piemontesi, che stando così le cose saranno abbandonate a se stesse dallo Stato: Biella, Vercelli, Asti, Alessandria, Novara, Casale Monferrato, Bra, Carmagnola, Novi Ligure, Tortona, Chivasso, Trecate, Alba e Ivrea, dove abitano 615.000 persone”.

Merlo: “Anci, autorevolezza e rilancio dei piccoli comuni”

“Alla vigilia del congresso regionale, e poi nazionale, dell’Anci, e’ arrivato il momento di far
decollare un dibattito che faccia uscire l’organizzazione dei comuni italiani da una liturgia stanca e
del tutto burocratica. E pertanto inutile. A cominciare dal Piemonte. Due sono, tra le altre, le
condizioni essenziali per cercare di recuperare lo spirito originario di questa storica
organizzazione: il prestigio politico ed amministrativo di chi la guida e, soprattutto, un rilancio vero
e non pletorico dei cosiddetti ‘piccoli comuni’ che rappresentano l’ossatura centrale e dinamica del
sistema delle autonomie locali.
Forse è giunto il momento, appunto, per un impegno diretto del Sindaco di Torino per l’indubbia
importanza della città da un lato e per ridare prestigio ed autorevolezza alla stessa organizzazione
dall’altro. A prescindere da chi ricopre pro tempore quell’incarico. E poi c’è il tema del rilancio
concreto e del coinvolgimento diretto dei piccoli comuni. Senza queste due condizioni –
realisticamente praticabili – si corre il serio rischio di trasformare questo appuntamento in un
incolore e grigio passaggio burocratico. Del resto, non serve a nulla un congresso di puro ricambio
delle rappresentanze elettive negli organi di direzione. Se pure nell’Anci cede lo spirito di
solidarietà, sarebbe vano credere che non possa cedere in seno all’architettura complessiva delle
istituzioni.
Anche e soprattutto dai congressi delle Anci regionali, in questo caso del Piemonte, deve partire un
messaggio di riordino della funzione rappresentativa, per incidere di più e meglio nella costituzione
dei programmi associativi. Serve, quindi, un congresso di rifondazione perché l’Anci – come
abbiamo scritto nel Manifesto costitutivo del movimento ” Comunità, Sindaci al centro” – e’ un libro
che accresce, con il variare delle circostanze, le sue pagine. E questo per il semplice motivo che
l’Anci regionale e nazionale non può diventare un segmento dell’apparato pubblico amministrativo.
Sarebbe la sua fine politica e, soprattutto, sarebbe il tradimento della sua vocazione culturale e
politica originaria. Che resta, se lo vogliamo ricordare ancora una volta, la capacità di mettere
insieme enti piccoli e grandi, sia del nord che del sud, decidere di mettere insieme le loro
esperienze e organizzare, al contempo, una rappresentanza politico/istituzionale, non subalterna al
potere accentratore dello Stato”.
Giorgio Merlo Sindaco di Pragelato, coordinatore nazionale movimento “Comunità Sindaci al
centro”.

Il Poli al top nel trovare lavoro a un anno dalla laurea

E’ nel top 25% della classifica delle istituzioni valutate dal Ranking e si colloca in 14a posizione mondiale come tasso di occupabilità entro un anno dalla Laurea

 

 

Torino, 19 Settembre 2019 – Ottimo risultato per il Politecnico di Torino nella nuova classifica internazionale delle università QS Graduate Employability Rankings, pubblicata oggi da Quacquarelli Symonds (QS) che valuta le Università in base all’occupabilità e le prospettive per gli studenti.

L’Ateneo si colloca nel top 25% della classifica salendo nella fascia 111-120 mondiale e avvicinandosi così alle prime 100 Università su quasi 700 valutate, dove è già presente con due indicatori: il tasso di occupabilità entro un anno dalla Laurea, dove il Politecnico si colloca in 14° posizione mondiale le partnership con le aziende ai fini dell’offerta di tirocini dove l’ateneo migliora nettamente collocandosi in 97° posizione (rispetto alla 107° posizione dello scorso anno).

Tali indicatori rappresentano due importanti elementi di eccellenza dell’Ateneo in termini di impatto: l’elevato tasso di occupazione dei laureati al Politecnico di Torino in tempi brevi e la forte connessione con il contesto industriale ai fini della creazione di opportunità di lavoro.

Ambiti di miglioramento riguardano anche gli indicatori relativi alla reputazione dell’Ateneo presso gli stakeholder industriali e le opportunità offerte dall’ateneo di incontro tra aziende e studenti.

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che testimonia il nostro grande impegno nell’ambito della formazione dei nostri laureati e nella connessione con il mondo del lavoro”, sottolinea il Rettore, Guido Saracco, che continua: “Particolarmente positivo per noi è il tasso di occupabilità entro un anno dei nostri laureati che è sempre stato un nostro elemento di forza e rappresenta una garanzia di rapido ingresso nel mondo del lavoro”.

 

Scuola, parte il progetto Diderot di Fondazione Crt

PER OLTRE 100.000 STUDENTI: LA ‘GENERAZIONE GRETA’ A LEZIONE DI AMBIENTE, SMART MOBILITY E SVILUPPO SOSTENIBILE

Entrano in classe 16 linee didattiche innovative: dall’opera lirica alla matematica di Singapore, dalle costellazioni al “galateo della grammatica”, dalle neuroscienze all’alimentazione sportiva

Suona la campanella per il progetto Diderot della Fondazione CRT, che coinvolgerà oltre 100.000 studenti dai 6 ai 19 anni nell’anno scolastico 2019/2020.

Diderot, a partecipazione gratuita per le scuole primarie e secondarie del Piemonte e della Valle d’Aosta, porta in classe un ricco programma di lezioni, laboratori, spettacoli, mostre, per approfondire le materie tradizionali con metodologie innovative e avvicinarsi a discipline non sempre inserite nei programmi curricolari: dall’opera lirica alla matematica di Singapore, dalle costellazioni al “galateo della grammatica”, dalle neuroscienze all’alimentazione sportiva, dall’uso consapevole del denaro alla smart mobility e alla tutela dell’ambiente.

Il progetto ha interessato finora oltre 1 milione di studenti, 49.000 classi e 65.000 insegnanti, per un impegno complessivo della Fondazione CRT superiore ai 20 milioni di euro (di cui 1,4 milioni per questa 14ma edizione).

“ Quest’anno il progetto Diderot si focalizza in modo particolare sulla tutela dell’ambiente e sullo sviluppo sostenibile in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU: temi che, oltre ad essere molto vicini alla sensibilità dei ragazzi della ‘generazione Greta’, vanno posti sempre più all’ordine del giorno delle istituzioni filantropiche come le Fondazioni, non solo in Italia, ma anche in Europa – afferma il Segretario Generale della Fondazione CRT e Presidente di European Foundation Centre Massimo Lapucci –. Integrandosi con i programmi didattici ministeriali, il Diderot investe sul capitale umano, contribuendo a formare sui banchi di scuola le skills necessarie per una cittadinanza attiva, e offrendo nuove opportunità di crescita per tutti gli studenti”.

“ Sono grato alla Fondazione CRT per il contributo determinante che il progetto Diderot offre al miglioramento della qualità della didattica e dell’apprendimento – sottolinea il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Fabrizio Manca –. Questo atto illuminato di responsabilità sociale ci consente di condividere e promuovere una visione alta del significato delle parole ‘educazione e ‘istruzione’, riaffermando la centralità dello studente e l’importanza della sua formazione come cittadino consapevole, capace di compiere scelte libere e di costruire il suo progetto di vita futura”.

Quest’anno il progetto Diderot si articola in 16 linee didattiche, di cui due inediteDrop out sportivo proporrà attività motorie salutari alternative alle tradizionali discipline sportive e insegnerà a gestire l’alimentazione in funzione dell’età e della tipologia di sport praticato; la linea didattica I giovani per i giovani, invece, avvicinerà gli studenti alle neuroscienze e alla psicologia, mettendoli in contatto diretto con i ricercatori universitari in quelle discipline.

Sul palco delle OGR approderà in primavera la nuova Opera Show “L’anfora di Clio” che, attraverso un mix innovativo e coinvolgente di musica lirica, canto, danza e prosa, punterà a trasmettere il valore della speranza, sensibilizzando il pubblico dei bambini e ragazzi a prendersi cura dell’ambiente.

Rendere possibile…un’impresa impossibile stimolerà lo spirito imprenditoriale delle nuove generazioni attraverso casi-studio di tecnologie e aziende leader nel campo del trasporto sharing e della smart mobility, oltre alla scoperta di nuovi sbocchi professionali come il Mobility Manager.

Le mie impronte sul pianeta approfondirà, anche attraverso una app per smartphone, il tema della sostenibilità delle produzioni agroalimentari con i principi dell’agricoltura circolare per un uso efficiente delle risorse.

Economi@scuola rivolgerà l’attenzione all’uso consapevole del denaro e ai modelli di consumo coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

La linea didattica Rinnova..mente lancerà il Singapore Math Challenge: una competizione basata sul metodo matematico sperimentato con successo nella città-Stato del Sud-est asiatico, per aiutare gli studenti a risolvere operazioni anche complesse fin da piccoli.

La vita delle stelle svelerà l’affascinante mondo dell’astronomia, anche con attività pratiche come la realizzazione di una porzione di planisfero celeste e di un modello fisico tridimensionale di costellazione.

Digital Math Training, orientata al rafforzamento delle competenze matematiche e informatiche, affronterà problemi scientifici attuali nei campi della biologia e delle biotecnologie, della chimica, della geologia e della medicina, arrivando a spiegare, ad esempio, come si propagano le epidemie.

Programmo anch’io introdurrà in classe i concetti di programmazione con l’utilizzo dell’ultima versione di Scratch.

Arte e inglese saranno al centro di I speak contemporary, la linea realizzata in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che proporrà una nuova edizione del contest “Art at times” sull’arte contemporanea.

Alla ricerca dell’armonia utilizzerà invece il linguaggio della musica come legame tra diverse materie curricolari.

Viaggio nella grammatica fantastica guiderà i bambini nel “Galateo della Grammatica” con l’uso, ad esempio, dei pronomi di cortesia, e metterà in scena il lab-spettacolo “Essere o avere? Dilemma infinito!”.

Io vivo sano, in collaborazione con Fondazione Veronesi, spiegherà il funzionamento dei vaccini e l’importanza della prevenzione.

WeFree con la Comunità di San Patrignano si concentrerà sulla prevenzione delle dipendenze e del disagio giovanile.

Caffè Filosofico analizzerà identità e alterità, umanità e animalità.

Gli insegnanti potranno iscrivere le proprie classi sul sito www.fondazionecrt.it, giovedì 10 ottobre, dalle ore 14: il “click day” del Diderot.

Le Fondazioni CR Cuneo, Biella, Vercelli, la Regione Valle d’Aosta e la Fondazione Bonino-Pulejo di Messina (che porta il progetto in Sicilia e nella provincia di Reggio Calabria) cofinanziano alcune linee del Diderot per le scuole dei rispettivi territori.

I medici dello IEO arrivano a Torino

La partnership tra Affidea Nuova Lamp e l’Istituto Europeo di Oncologia porta gli specialisti vicino ai pazienti

 Con 850.000 pazienti curati dal 1994 al 2018 e un incremento annuo di 50.000 pazienti, l’Istituto Europeo di Oncologia è un punto di riferimento internazionale per la ricerca, prevenzione e cura dei tumori. Iniziato nel 2013, il progetto Medici IEO nella tua città ha l’obiettivo di accorciare le distanze fra le sedi IEO – presenti solamente in Lombardia – e i pazienti; lo scopo è di portare l’esperienza e la qualità IEO nell’ambito di prevenzione, diagnosi e cura sul territorio nazionale.

Affidea, provider di servizi sanitari, leader paneuropeo del settore, specializzato nell’erogazione di prestazioni di diagnostica avanzata, diagnosi del cancro, specialistica ambulatoriale, analisi di laboratorio, fisioterapia riabilitativa, ha aderito al progetto Medici IEO nella tua città con il Centro Affidea Nuova Lamp di Torino.

Grazie a questa partnership presso gli ambulatori solventi di AMP, situati proprio presso il Centro Affidea Nuova Lamp visiterà il Dr. Gianmatteo Pagani, chirurgo senologo con incarico di alta specializzazione dello IEO che erogherà le visite senologiche presso il centro di Corso Regina Margherita, 136, a partire dal 21 settembre 2019.

Il reparto di senologia di Centro Affidea Nuova Lamp di Torino completa così l’offerta diagnostica, dopo la recentissima installazione dell’innovativo Mammografo con Tomosintesi 3D di ultima generazione, che permette di effettuare esami diagnostici senza ansie e stress per le donne, con una dosimetria paragonabile a quella di un’indagine a due dimensioni. L’indagine mammografica così effettuata permette lo studio a strati dei tessuti mammari e rappresenta l’eccellenza in mammografia per attendibilità, qualità dell’immagine e prestazioni diagnostiche.

 

Per prenotare una visita con il Dr. Pagani sarà sufficiente chiamare il Centro Unico Prevenzioni IEO o contattare il Centro Affidea Nuova Lamp di Torino, i cui riferimenti sono riportati anche sul sito www.ieo.it nell’elenco dei centri convenzionati. Sempre sul sito dell’Istituto sarà possibile prenotare la propria visita online, consultando la sezione Medici IEO nella tua città.

La collaborazione sul territorio con poliambulatori e centri polispecialistici convenzionati con l’Istituto, come Affidea, consente di effettuare visite specialistiche in regime di solvenza con medici specialisti IEO.

Per contattare il Centro Unico Prevenzioni IEO:

Telefono: (+39) 02 5749001

Per contattare il Centro Affidea Nuova Lamp di Torino:

Telefono: (+39) 011 4363040

E-mail: info.nuovalamp.tor@affidea.it

 

 

 

 

 

 

Affidea Italia

Affidea Italia è uno dei principali erogatori di prestazioni di diagnostica per immagini, specialistica ambulatoriale ed esami di laboratorio con 21 Centri.

Affidea Italia (www.affidea.it) esegue oltre 600.000 esami di diagnostica per immagini, 434.000 visite specialistiche e 2,7 milioni di esami di laboratorio all’anno, offrendo prestazioni cliniche di eccellenza e trattamenti all’avanguardia. Affidea Italia impiega 1200 professionisti, di cui 1000 medici altamente qualificati, in sei regioni d’Italia: Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio e Umbria. Affidea Italia ha ottenuto nei suoi centri l’accreditamento di qualità ISO 9001:2015 multi-sito, per le prestazioni cliniche relative a “servizi specialistici ambulatoriali, diagnostica per immagini, medicina fisica e riabilitazione, medicina di laboratorio”.

Affidea Italia è riconosciuta per il suo approccio sicuro con i pazienti, avendo ottenuto per 8 centri il riconoscimento delle “5 Stars” per la sicurezza dei pazienti nell’Eurosafe Wall dalla Società Europea di Radiologia.

 

Testimoni di Geova “amore all’opera”: 80 mila presenti

Riceviamo e pubblichiamo

Ai congressi nel Nord-Ovest. 400mila in tutta Italia

 

Sedici congressi nella Sala delle Assemblee di Cameri, dal 31 maggio al 22 settembre con una partecipazione stimata di 56mila delegati. Tre congressi al MiCo – Milano Convention Centre, a cavallo fra luglio e agosto per altri 24mila. Questo il bilancio dell’estate 2019 dei Testimoni di Geova del Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria. Gli 80mila delegati del Nord-Ovest vanno ad aggiungersi a quelli di altri 54 congressi sparsi in tutta la penisola, per un totale complessivo, secondo gli organizzatori, di 400mila presenze. I numeri sono in linea con quanto scrive Massimo Introvigne: “I Testimoni di Geova rappresentano la seconda religione italiana, con una comunità di riferimento di circa 460.000 persone1

 

Il tema dibattuto: “L’amore non viene mai meno”.

 

Ovviamente quello per il prossimo. Che Cosa significa per i Testimoni di Geova amare il prossimo? Lo abbiamo chiesto ad Alberto Bertone, portavoce locale.

«Non solo andare di casa in casa in cerca di connazionali che ascoltino. Operiamo nei centri di accoglienza, ad esempio il C.A.R.A. di Mineo, cercando di trasmettere un messaggio di conforto agli immigrati. Al ciclo di congressi del 2019 avremo sessioni in 14 lingue. Questo significa che una considerevole parte dei Testimoni di Geova in Italia è composta di diverse etnie, con le quali – specie negli ultimi quarant’anni – si è condiviso il messaggio biblico. Era doveroso, del resto, poiché altri lo avevano fatto prima con noi. Se in Italia i testimoni di Geova sono cresciuti da poco più di cento – scampati alla persecuzione fascista – nel 1946, agli attuali oltre 250mila attivisti ciò è dovuto in gran parte all’opera dei missionari americani giunti in Italia nel secondo dopoguerra. Il programma di un congresso sarà interamente in LIS, la Lingua Italiana dei Segni, a beneficio dei sordi, e adattata ai non vedenti».

 

Come funziona, in pratica, l’amore cristiano oggi?

«Per essere vero e pratico, l’amore cristiano deve necessariamente avere una ricaduta positiva sul sociale. Coltivare l’amore e altre qualità affini nel quotidiano, significa vivere in contrapposizione allo spirito comune oggi, caratterizzato da immoralità, rivalità, vizi, sregolatezza, conflitti. Non stiamo parlando di perfezione, ma di qualità della vita: prodotto del vero cristianesimo. Un recente sondaggio condotto in Italia ha rilevato che, negli ultimi anni, grazie all’impegno dei Testimoni oltre 46mila persone hanno modificato comportamenti che li avevano condotti ad avere problemi con la legge e a crisi matrimoniali; che si sono liberati da droga, alcolismo, fumo, ludopatia, violenza domestica e linguaggio triviale2. Alcuni sono stati aiutati in carcere a fare questi cambiamenti – in quello di Bollate è stato autorizzato un luogo di riunioni di studio biblico – attraverso ministri di culto che fanno regolari visite ai detenuti3. Per citare un caso storico emblematico, la testimone di Geova Maria Ruhnau fu la donna che rimase accanto alla principessa Mafalda di Savoia, fino al suo ultimo giorno di vita, nel lager di Buchenwald4».

 

4 Massimo Introvigne, I Testimoni di Geova. Chi sono, come cambiano, Edizioni Cantagalli, 2015, p. 5.

2 Ansa 14-mar-18.

3 Matteo Luca Andriola, Testimoni di Geova in prima linea nella riabilitazione dei detenuti, Ristretti Orizzonti, 12 ottobre 2017.

4 Cristina Siccardi, Mafalda di Savoia dalla reggia al lager di Buchenwald, Edizioni Paoline, Torino 1999, pp. 257, 271.

 

Dati statistici sui Testimoni di Geova anno 2018

  • 8.579.909: i Testimoni a livello mondiale
  • 251.502: i Testimoni in Italia (oltre 400mila se si includono i simpatizzanti)
  • 240: i paesi in cui sono attivi i Testimoni di Geova
  • 119.954: le congregazioni in tutto il mondo
  • 2.921: le congregazioni in Italia
  • 20.329.317: il numero massimodi presenti alle riunioni dei Testimoni di Geova nel mondo

 

 

 

Per ogni informazione

consultare il sito ufficiale JW.ORG

Angeli custodi del mare

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Dalla Liguria

LA GUARDIA COSTIERA AL 59° SALONE NAUTICO DI GENOVA

IL BILANCIO DELLA STAGIONE ESTIVA 2019

                       

Quest’oggi a Genova, nella cornice della 59esima edizione del Salone Nautico, dopo l’inaugurazione e la visita allo stand della Guardia Costiera della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Paola De Micheli, la Guardia Costiera ha incontrato la Stampa per fare il bilancio sull’attività estiva e sulle azioni intraprese a tutela dell’ambiente marino e costiero.

Alla presenza del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino e del Direttore Marittimo della Liguria, Ammiraglio Ispettore Nicola Carlone, il Capitano di Vascello Cosimo Nicastro, Capo Ufficio Comunicazione della Guardia Costiera, ha presentato i risultati ufficiali dell’operazione Mare Sicuro 2019, un’attività che da quest’anno è stata anticipata per la prima volta al 1° giugno e che fino al 15 settembre ha visto impegnati 3.000 uomini e donne del Corpo, 300 mezzi navali e 15 mezzi aerei dislocati lungo gli 8.000 km di coste del Paese, sul Lago di Garda e sul Lago Maggiore, per la sicurezza in mare di bagnanti e diportisti, per vigilare sul regolare svolgimento delle attività ricreative, commerciali e a tutela dell’ecosistema marino.

Nel corso della presentazione, sono stati illustrati i dati relativi alle campagne Spiagge Libere e Acque Libere – da quest’anno incardinate nella più ampia operazione Mare Sicuro – svolte rispettivamente a tutela dell’ambiente marino e della pubblica fruizione dei litorali, come pure i dati relativi alla campagna Traghetti Sicuri a tutela della sicurezza della navigazione.

La partecipazione della Guardia Costiera al Salone Nautico ha rappresentato un’importante occasione per avvicinare ancora di più il grande pubblico della nautica e i numerosi visitatori alla cultura della protezione del mare attraverso le numerose attività operative del Corpo.

Nel suo intervento l’Ammiraglio Pettorino ha sottolineato i risultati raggiunti con l’operazione Mare Sicuro: “Abbiamo salvaguardato 40 milioni di persone e un milione di unità da diporto che anche quest’estate hanno potuto godere delle nostre spiagge e dei nostri mari in completa serenità e sicurezza. La sicurezza” ha poi proseguito l’Ammiraglio “non è uno slogan, ma un valore essenziale per la nostra vita. Ci rendiamo conto dell’importanza della sicurezza quando la perdiamo. Per non perderla, ogni giorno, ci sono gli uomini e donne del Corpo che la consegnano al nostro Paese”.

A testimoniare l’importanza che l’operazione ha ricoperto a livello nazionale, ecco alcuni dati salienti:

  • 2.205 persone salvate;
  • 692 unità da diporto soccorse;
  • 11.940 attrezzature balneari sequestrate;
  • 376.924 mq, tra spiagge e specchi acquei, restituiti alla libera fruizione;
  • il 100% della flotta Ro-Ro/Passeggeri ha garantito il collegamento tra i principali porti nazionali con regolarità e senza far registrare incidenti di rilievo.

Dall’analisi dei dati, facendo un veloce raffronto con gli anni precedenti, nonostante sia stata considerata una finestra temporale più ampia (1 giugno – 15 settembre), il numero dei soccorsi alle unità da diporto rimane stabile, segno che la vera chiave di successo per innalzare il livello di sicurezza è l’attività di informazione e prevenzione. Si consolida anche il numero dei controlli alle imbarcazioni da diporto: grazie all’iniziativa “Bollino Blu” – quest’anno sono stati rilasciati ben 6.300 bollini – i diportisti virtuosi hanno potuto evitare l’inutile duplicazione dei controlli.

L’evento è poi proseguito con la presentazione del libro “Mare Sicuro”, all’interno del quale – ha raccontato l’autrice Annachiara Valle – sono riportate quattro storie che mettono in evidenza l’abnegazione e la professionalità di chi ogni giorno è chiamato a salvare vite umane in mare, a tutelare l’ambiente marino e costiero e a controllare l’intera filiera ittica.

Riprendendo la parola, il Comandante Nicastro si è quindi soffermato sulla campagna ambientale “PlasticfreeGC“, promossa su tutto il territorio nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto su mandato del Ministero dell’Ambiente, e volta a sensibilizzare la collettività sul problema dell’inquinamento da plastica nei nostri mari e sulle nostre coste. Degno di nota il successo raggiunto dallo spot istituzionale, che nel solo periodo compreso tra il 12 luglio e il 25 agosto ha portato a ben 180 milioni di contatti. Infine il Comandante Nicastro ha annunciato lo sbarco, sugli store iOS e Android, dell’app dedicata – PlasticFreeGC – con la quale i più giovani potranno divertirsi a ripulire il mare dalla plastica ricevendo preziosi consigli per imparare a rispettare l’ambiente. Con una ulteriore funzione dell’app, che verrà presto implementata, sarà anche possibile segnalare l’avvistamento di cetacei al largo delle nostre coste, contribuendo a censire la presenza e la salute di questi importanti mammiferi marini.

Di seguito è intervenuta la dott.ssa Sabina Airoldi che ha presentato i risultati della seconda stagione della campagna “Cetacei, FAI attenzione!“, ideata dall’Istituto di ricerca Tethys e condotta insieme alla Guardia Costiera. Rispetto al 2018 c’è stato un incremento delle segnalazioni di avvistamenti di cetacei da parte di diportisti, operatori di whale watching, associazioni e naturalmente dalla Guardia Costiera di oltre il 50%, passando dalle 556 dello scorso anno alle 839 ricevute fino ad oggi. Tale aumento dimostra il crescente interesse da parte dei fruitori del mare a contribuire alla ricerca scientifica e alla protezione di queste specie chiave per l’ecosistema. Ben 11 quelle segnalate, fra cui due considerate accidentali in Mediterraneo, la megattera e la pseudorca. Di rilevante importanza sono state le 16 segnalazioni di grampo, il delfino scomparso dal mar Ligure occidentale.

Successivamente è stato proiettato un video in ricordo della violenta mareggiata che nella giornata del 29 ottobre 2018 ha colpito Santa Margherita, Rapallo e Portofino. Gli interventi del Comandante Generale e del Tenente di Vascello Antonello Piras, insignito della Medaglia d’Oro al Valor di Marina, hanno evidenziato il ruolo determinante della Guardia Costiera nelle operazioni di soccorso.

A conclusione dell’evento è stato presentato il backstage del calendario 2020 della Guardia Costiera, dedicato quest’anno alle bellezze paesaggistiche dell’ambiente marino e costiero sul quale gli uomini e le donne del Corpo sono chiamati a vigilare quotidianamente.

“La partita NEL cuore” al palasport di Collegno

I GIORNATA MONDIALE SUI TUMORI GINECOLOGICI:

Il 20 settembre tutti in campo: soci Acto, pazienti, sanitari, giocatori e giocatrici professionisti del Basket Collegno e della PMS Moncalieri. L’evento benefico di sport e informazione è organizzato da ActoPiemonte Onlus.

Ore 18.00 – Palazzetto dello Sport di Collegno, Via Antica di Rivoli 21, Collegno

Il 20 Settembre la Società Europea di Ginecologia Oncologica (ESGO) e ENGAGE, il network internazionale di associazioni di pazienti, promuovono in tutto il mondo un evento sportivo (basketball, volleyball, calcio) in cui le “Survivors” giocheranno con gli “Health Care Professionals” per focalizzare l’attenzione su tutti i tumori ginecologici e sulle migliori possibilità di prevenzione, diagnosi e cura.

In Piemonte la I GIORNATA MONDIALE SUI TUMORI GINECOLOGICI, sarà celebrata da ACTO PIEMONTE (Alleanza contro il Tumore Ovarico) al Palazzetto dello Sport di Collegno (Via Antica di Rivoli 21) con una serata di sport, di informazione e di riflessione che avrà come momento clou una partita di basket solidale: La partita NEL cuore, perché le donne sono nel cuore di tutti noi”, organizzata in collaborazione con il Collegno Basket.

Un evento benefico per celebrare le donne che combattono ogni giorno con una diagnosi di tumore ginecologico. Si affronteranno due squadre miste composte da soci Acto, pazienti, sanitari e giocatori di basket professionisti (fra cui i giocatori e le giocatrici del Basket Collegno e della PMS Moncalieri di A2).

“Sarà un open day che coinvolgerà pazienti, parenti, amici, professionisti della sanità e anche bambini”, spiega la Dott.ssa Elisa Picardo, Presidente di Acto Piemonte Onlus. “L’obiettivo dell’incontro – aggiunge – è quello di poter condividere un momento di sport e riflessione per tracciare un cammino di speranza per le pazienti colpite da tumori ginecologici”. I tumori ginecologici rappresentano il 10-15% del totale delle neoplasie che colpiscono le donne. I più comuni sono il cancro ovarico, endometriale e della cervice uterina, meno conosciuti il carcinoma vaginale e vulvare: “Per tutti questi tumori – afferma ancor Elisa Picardo – dovrebbe essere data maggiore importanza alla prevenzione primaria: è necessario avere uno stile di vita corretto, specialmente in perimenopausa e menopausa, che vada a contrastare stati di obesità o condizioni metaboliche ritenute fattori di rischio certi”.

“Sebbene i tumori ginecologici siano frequenti nelle donne, – dice la dott.ssa Annamaria Ferrero, Dirigente Medico Ginecologia A.O. Ordine Mauriziano di Torino, Membro del Consiglio Direttivo ESGO – spesso non attraggono un’elevata attenzione pubblica e le donne stesse talvolta sottovalutano i sintomi o sono reticenti a sottoporsi a controlli. Al fine di accrescere la sensibilità pubblica su questi temi è nato il “World GO Day”, la “Giornata Mondiale sui Tumori Ginecologici”, che verrà celebrata il 20 Settembre di ogni anno a livello mondiale, col fine di promuovere la collaborazione tra le associazioni di pazienti, attirare l’attenzione pubblica locale ed internazionale sui Tumori Ginecologici e promuovere l’informazione delle donne sulla prevenzione, la diagnosi ed il trattamento di questi tumori”.

“Sono felice di Ospitare al PalaCollegno questo evento così importante – spiega Massimo Pianotti Presidente del Basket Collegno – la collaborazione con ActoPiemonte è diventata ormai un sodalizio”.

“Negli ultimi decenni abbiamo fatto grandi progressi in molte neoplasie ginecologiche, purtroppo però i tumori di origine ginecologica sono una realtà multiforme – dice il Dott. Saverio Danese Direttore SC4 Ginecologia e Ostetricia, Ospedale Sant’Anna e Responsabile Day hospital Oncologico – e comprendono patologie con prognosi molto differente e una storia clinica complessa ed articolata. In alcuni casi la prevenzione, sia intesa come procedure di screening (ad esempio Pap Test e diagnosi dell’infezione dal virus HPV) che come procedure sanitarie attive (vaccinazione contro virus HPV), ha profondamente modificato la storia clinica. In altri casi è invece la modifica di abitudini di vita (riduzione dell’obesità, prevenzione e cura del diabete e dell’ipertensione) a modificarne l’incidenza. Ben vengano quindi i nuovi farmaci, il sempre migliore impegno chirurgico e l’attività di associazioni come Acto Piemonte per diffondere cultura e consapevolezza tra le donne, in modo da intervenire già ai primi sintomi”.

Questo – continua il Professor Paolo Zola, Coordinatore Gruppo di Studio Tumori Ginecologici – Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta – si può realizzare solo in Centri di Riferimento che, concentrando i casi, permettano di raccogliere le professionalità necessarie e maturare adeguate esperienze per realizzare le migliori e avanzate politiche di trattamento sotto una regia chiara e definita. Di fatto, in attesa di eventuali nuove molecole e/o tecnologie che permettano di migliorare i tassi di guarigione, il fatto di poter accedere a Centri di Riferimento deve essere considerato un valore aggiunto per le donne affette da queste malattie. Questo è l’obiettivo della Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta che da 20 anni lavora per realizzare questo risultato”.

Ingresso ad offerta libera partendo da 5 euro (gratuito per i bambini sotto i 12 anni). 

I biglietti sono acquistabili presso

PalaCOLLEGNO Via Antica di Rivoli, 21, Collegno (TO)

Studio Ginecologico Ostetrico Dott. M. Mitidieri Dott.ssa E. Picardo Via Torino 149, Nichelino (TO)

Salone Franco Curletto Torino Corso Ferrucci 34/a, Torino

Borgo D’Este Via Balme, 27, Torino

CAS PELVI – Ospedale Sant’Anna AOU Città della Salute e della Scienza di Torino Corso Spezia 60 – 1° Piano, Torino

e direttamente la sera dell’evento presso il Palazzetto dello Sport di Collegno.

Durante la serata ci sarà un banchetto Informativo ACTO (sarà presente una delegazione della rete ACTO ITALIA, con membri di ACTO PIEMONTE, ACTO CAMPANIA, ACTO LOMBARDIA, ACTO BARI) con la presenza di ginecologi degli ospedali Piemontesi.

Un Consiglio per crescere

Da Palazzo Lascaris

Ripartono i concorsi e le iniziative per gli studenti del Consiglio regionale e dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte che, nell’ultima edizione, hanno coinvolto oltre 18 mila ragazze e ragazzi del Piemonte: tra i rinnovati progetti c’è anche “Ambasciatori”, capofila in Italia e riprodotto l’anno scorso anche dalla Lombardia e dal Veneto, basato sul metodo di “educazione alla pari” e di “apprendimento cooperativo”, che ha coinvolto oltre 700 ragazzi. Più di 6700 sono invece i giovani che, solo lo scorso anno, hanno partecipato alle visite didattiche a Palazzo Lascaris, accompagnati da 680 docenti.

E poi ancora, storia contemporanea, cultura della legalità, uso consapevole del denaro, prevenzione, sport e benessere, educazione civica. Sono solo alcuni dei temi al centro delle iniziative ai nastri di partenza rivolte alle scuole piemontesi di ogni ordine e grado. Un fitto programma di bandi e concorsi attraverso cui i ragazzi degli istituti piemontesi non solo potranno cimentarsi in esperienze di alternanza scuola-lavoro e ottenere crediti formativi, ma che consentirà loro di avvicinarsi alle istituzioni attraverso un approfondimento diretto dei processi decisionali e delle tematiche che coinvolgono l’Assemblea legislativa piemontese e partecipare a momenti formativi qualificanti e utili alla formazione di futuri cittadini consapevoli.

A partire da lunedì 23 settembre i nuovi bandi di concorso saranno online sul sito del Consiglio regionale e su quello dell’Ufficio scolastico. Diversi i premi previsti per i ragazzi: da viaggi studio presso istituzioni italiane, europee ed internazionali a diplomi di attestazioni in occasioni di cerimonie pubbliche e riconoscimenti economici.

“Con queste iniziative – ha dichiarato il presidente del Consiglio Stefano Allasia – il Consiglio regionale ormai da tempo intende supportare le nuove generazioni affinché possano diventare nel futuro dei portatori di democrazia, rappresentanza, senso della comunità, identità, e magari anche i politici e gli amministratori di domani.  Ritengo che questa integrazione dell’offerta formativa, sia un’opportunità a di cui la scuola di oggi non può fare a meno e i progetti presentati intendono fornire un contribuito significativo in tal senso”.

“La sinergia interistituzionale e la collaborazione consolidata negli anni tra il Consiglio regionale del Piemonte e l’Ufficio Scolastico Regionale – afferma Fabrizio Manca, direttore generale dell’Ufficio Scolastico regionale per il Piemonte – rappresentano le chiavi strategiche e vincenti per valorizzare e integrare l’offerta educativa e formativa del territorio, allo scopo di favorire lo sviluppo di una cittadinanza attiva a partire dai primi anni di istruzione. I progetti che oggi presentiamo mettono al centro lo studente e la sua formazione come persona libera, consapevole e responsabile, una formazione che fa perno sui valori fondamentali della convivenza civile, che unisce istruzione, cultura e cittadinanza attiva per costruire nel presente la società del domani. La scuola è un bene comune che appartiene prima di tutto alla comunità, per questo è indispensabile continuare la collaborazione sinergica tra istituzioni in un’ottica di responsabilità sociale, come buona pratica che permette di promuovere una visione elevata del significato dei termini educazione e istruzione”.

Dichiarazioni dei componenti dell’Ufficio di Presidenza

“Il Piemonte è stata la prima regione in Italia ad istituire per legge un Comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione, e a promuovere un progetto di studio sulla storia contemporanea – ha affermato il vicepresidente, Mauro Salizzoni con delega al Comitato Resistenza e Costituzione – un progetto avviato nel 1981, che giunge quest’anno alla sua 39esima edizione e che, attraverso un capillare lavoro di approfondimento dei temi legati alla storia contemporanea, nel corso degli anni ha coinvolto oltre 42 mila studenti e più di 1.600 insegnanti, organizzando centinaia di viaggi nei luoghi della memoria. Viaggi che rappresentano preziose esperienze formative, aiutando le ragazze e i ragazzi a comprendere i valori che sono alla base della democrazia. Valori che non devono mai essere dati per scontati, ma che necessitano di essere difesi ed affermati ogni giorno, e in tutti gli ambiti della nostra esistenza. Viviamo in un’epoca di grande complessità, dove sarebbe necessario nelle scuole studiare di più e meglio la storia, mentre qualcuno pensa di cancellarla dall’esame di maturità! Per questo il Progetto di Storia Contemporanea assume una rilevanza ancora maggiore e mi auguro che anche quest’anno riscuota una significativa partecipazione di studenti e insegnanti”.

 

“Diventiamo cittadini europei – ha dichiarato il vicepresidente Franco Graglia con delega alla Consulta europea – ha tagliato il traguardo delle 35 edizioni. Negli anni il concorso della Consulta regionale europea ha visto la partecipazione di oltre 200 mila studenti delle scuole piemontesi. Anche i temi proposti nell’ultima edizione – uno su elezioni europee e competenze del Parlamento europeo, il secondo sulla parità uomo-donna e la lotta contro le discriminazioni – hanno consentito l’approccio dei giovani alle tematiche sociali, politiche ed economiche più attuali. Sicuramente un prezioso contributo di conoscenza nell’affrontare e nel costruire il percorso da cittadini d’Europa”.

“Anche quest’anno l’Osservatorio sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento presenta il concorso rivolto alle scuole superiori “Cultura della legalità e dell’uso responsabile del denaro” – ha dichiarato il consigliere segretario con delega all’Osservatorio usura, Giorgio Bertola – siamo giunti all’8a edizione di questa collaborazione tra il Consiglio regionale e le scuole piemontesi che ha riscosso in passato un gran successo di gradimento. Le nuove generazioni sono molto sensibili ai temi della legalità, dell’indebitamento e del gioco d’azzardo, con i loro lavori ci aiutano ad osservare le problematiche da prospettive nuove”.

“L’usura è una piaga ormai impressionante – ha aggiunto il consigliere segretario Gianluca Gavazza, con delega all’Osservatorio usura – la causa principale è attribuibile principalmente alle difficoltà economiche, ma anche ad uno spirito competitivo per cui l’individuo non “si accontenta mai”. Si tende a compiere il passo più lungo della gamba sia che si tratti di acquisti inutili o lussi esagerati per il proprio tenore di vita. Oggi, fortunatamente, c’è una maggiore preparazione in termini di leggi e modalità di intervento preventivi ed educativi di sostegno e supporto alle persone indebitate o vittime dell’usura. La prevenzione è importante, l’educazione al consumo e al risparmio, ancor di più, e non solo da un punto di vista etico. I giovani saranno gli imprenditori e i genitori di domani. È importante che siano consapevoli della realtà che li circonda e di quello che saranno le loro scelte nel futuro. Consapevoli dell’esistenza di strumenti di sostegno alle vittime di tali reati, parlandone anche in famiglia e con gli amici creando così una coscienza più ampia nella società civile”.

“In un contesto nel quale i problemi dell’unificazione europea sono sotto gli occhi di tutti e non è più un tabù mettere in discussione gli assiomi sui quali si sorregge l’UE – ha concluso il consigliere segretario Michele Mosca, con delega alla Consulta europea – la Consulta regionale europea dovrà fare un passo in avanti nelle attività sia dal punto di vista intellettivo che di quello fattuale. Nel primo caso, ponendo in discussione più punti di vista e sottolineando criticità, carenze e difformità del processo europeo; nel secondo caso domandandosi in che modo e in quale Europa si voglia diventare cittadini europei, e quale sia il contributo concreto che le organizzazioni e le associazioni che fanno parte della Consulta possano offrire per e insieme ai cittadini piemontesi. In questo modo la nostra Regione potrà avere effettivamente un ruolo specifico nel processo di unificazione europea”.