ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 398

Agricoltura: nuovi fondi alle aziende

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, tramite Arpea ha liquidato nel mese di settembre oltre 9 milioni di euro attraverso i fondi Feasr del Programma di sviluppo rurale 2014-2020.

Nello specifico i contributi erogati dall’Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura hanno interessato complessivamente circa 900 aziende agricole su tutto il territorio piemontese, che avevano presentato domanda di finanziamento sui bandi 2019 sulle misure del Psr 2014-2020.

I contributi erogati riguardano le misure del Psr per il ripristino dei danni derivanti da calamità naturali, per interventi agroambientali e investimenti in agricoltura biologica, per l’indennità compensativa per le aziende agricole di montagna, investimenti per migliorare la competitività delle aziende sul mercato globale, per la creazione e sviluppo delle aziende, per lo sviluppo delle aree forestali, per l’adesione ai regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, il sostegno alla cooperazione tra soggetti della filiera agroalimentare, lo sviluppo locale in territori più marginali del Piemonte (progetti Leader).

Per l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Protopapa si tratta di una “ulteriore tranche di contributi che va ad aggiungersi alle continue liquidazioni che sono state effettuate in modo costante dall’Assessorato all’Agricoltura e da Arpea durante il 2020, compresi i mesi estivi, per garantire alle aziende agricole piemontesi la liquidità necessaria per proseguire nelle attività”.

Altri uffici postali tornano agli orari normali

Da lunedì 21 settembre altri 16 Uffici Postali nel torinese  hanno ripreso ad osservare orari e giorni di apertura pre-Covid.

Gli Uffici Postali di San Bernardo di Carmagnola, Piobesi Torinese, Buttigliera Alta 1, Chiusa San Michele,  Devesi, Castelrosso, San Bernardo d’Ivrea, Cambiano, Villanova Canavese, Orio Canavese, Borgomasino, Alice Superiore e Azeglio torneranno quindi ad essere aperti tutti i giorni dal lunedì al sabato mentre gli uffici di Torino, di Via Lessolo, Via Bligny e Via Principe Tommaso torneranno  disponibili per la cittadinanza con orario continuato dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 19.05 (il sabato fino alle 12.35).

Formazione di eccellenza per il rilancio

L’assessore regionale alla Formazione Elena Chiorino ha partecipato, ad Alba all’evento «TECH 4.0 – Capitale umano e Impresa 4.0» organizzato presso la sede di «Apro» e ha potuto visitare e apprezzare la struttura, fondata da Monsignor Giovanni Battista Gianolio alla fine degli anni ’50 e che è diventata, nel tempo, una realtà di eccellenza in grado di formare circa 6000 persone all’anno.

“La formazione professionale di eccellenza è un presupposto fondamentale per la crescita e la competitività delle imprese e la Regione è impegnata a sostenerla e a valorizzarla, con l’obiettivo di creare, con la collaborazione di tutti, un vero e proprio modello piemontese. Perché non c’è competitività senza competenze e non ci sono competenze se non c’è formazione”.

E’ questo, in estrema sintesi, il messaggio che l’assessore regionale alla Formazione ha voluto lanciare concludendo, ad Alba, i lavori dell’evento «TECH 4.0 – Capitale umano e Impresa 4.0» organizzato da Apro Formazione, che ha presentato la nuova edizione della ricerca focalizzata sul distretto di Alba, Langhe, Roero, Canelli e Valle Belbo.

La nuova edizione dell’indagine è stata redatta per far conoscere a un pubblico ampio, non solo di addetti ai lavori, l’unicità, l’identità e la cultura territoriale di questo distretto tecnologico informale: una porzione di Piemonte che i dati descrivono come una rete articolata, ma coerente al suo interno, con un orizzonte di crescita e di sviluppo omogeneo, che nemmeno l’emergenza COVID-19 ha alterato nel complesso. La ricerca è stata presentata nei rinnovati spazi di Apro Tech, importante hub tecnologico innovativo per la formazione di base, avanzata e l’aggiornamento di lavoratori e aziende. Apro Tech sviluppa competenze in linea con le richieste della “quarta rivoluzione industriale” in atto, in sinergia con le aziende del territorio e le loro specifiche esigenze, grazie ad investimenti in attrezzature e know-how e alla stretta collaborazione con prestigiosi partner tecnologici.

«Ringraziamo l’assessore per la partecipazione al nostro evento – spiega Antonio Bosio, direttore di Apro Formazione, la scuola, agenzia Formativa e di Orientamento e Agenzia per i Servizi al Lavoro -. Siamo una realtà consortile nella quale sono rappresentati tutti i più importanti protagonisti dell’economia, della società e della politica del territorio. Gestiamo circa 600 studenti all’anno, ma con i nostri corsi coinvolgiamo circa 6000 persone, tra la sede Albese e quella di Canelli, nell’Astigiano. La presenza della Regione, intervenuta con il video messaggio del presidente, impegnato a Bruxelles, e con la significativa presenza dell’assessore, è molto importante e si colloca nell’ottica di rafforzare e consolidare ancora di più la nostra collaborazione, creando nuove sinergie facendo sistema».

L’assessore regionale alla Formazione ha ricordato “l’importanza dell’attività svolta da Apro, confermando la volontà della Regione di investire in una formazione di eccellenza in grado davvero di offrire alle aziende le professionalità che oggi ancora scarseggiano sul mercato del lavoro, con la finalità ultima di aumentare la competitività delle imprese che devono poter trovare, proprio sul territorio, quelle risorse delle quali necessitano per crescere e competere in mercati sempre più complessi e in fase di continua trasformazione digitale e tecnologica”.

“Puliamo il tuo parco!”, vince Beinasco

Sabato si è tenuta la giornata di pulizia del Parco del Sangone,  voluta da Vallelata e Legambiente con l’iniziativa “Puliamo il tuo parco!”, in occasione del Cleanup Day.

La campagna ha visto i consumatori scegliere il proprio parco del cuore. A Beinasco, che ha visto il proprio parco vincere fra quelli piemontesi,  i volontari si sono ritrovati per pulire e ridonare bellezza ad un luogo di svago e ritrovo per tutti i cittadini.

Siamo molto soddisfatti e vogliamo ringraziare tutte le persone che oggi si sono unite a Vallelata e Legambiente in questa giornata di impegno civico – dichiara Mauro Frantellizzi, Direttore Marketing Galbani Cheese – Oggi è fondamentale prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo e con la campagna “Puliamo il tuo parco!” abbiamo voluto dimostrare ancora una volta l’impegno di Vallelata per l’ambiente e il verde delle nostre città”.   

Il Tavolo Animali & Ambiente contro la stagione venatoria

Riceviamo e pubblichiamo / “CACCIA: DA DOMENICA LA STRAGE DI FAUNA SELVATICA”
Allodole e pernici bianche ringraziano la Giunta Regionale per la condanna all’estinzione.

Il Tavolo Animali & Ambiente, costituito dalle Associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS Gaia, condanna fortemente l’insensibilità dell’attuale Giunta regionale del Piemonte nei confronti dell’ambiente e delle specie in via di estinzione.

Domenica 20 settembre è iniziata infatti la strage della fauna selvatica, fortemente voluta dalla Giunta guidata da Alberto Cirio. Infatti, dopo la recente approvazione delle modifiche alla legge regionale, è anche stato emanato il calendario venatorio per la corrente stagione.
Quasi inutile dire che questo prevede il massimo consentito dalla legge, sia in termini di specie cacciabili che di carniere, vuoi giornaliero che stagionale.
Un esempio agghiacciante su tutti: ogni cacciatore potrà abbattere 10 allodole al giorno, con un limite di 50 per l’intera stagione. Calcolando che i cacciatori piemontesi sono circa 20.000, si arriva ad un numero potenziale di 1 milione di allodole abbattibili solo in Piemonte!
Un numero contro ogni logica e in grado potenzialmente di sterminare questo magnifico ed utilissimo uccello (perché insettivoro) dai nostri cieli. Ricordiamo che l’allodola è una specie in costante calo numerico in tutta Europa e che nel nostro Paese il loro numero negli ultimi venti anni si è quasi dimezzato.
Eppure, per accontentare una sparuta minoranza, non si esita a sacrificare un’intera specie.
Ma in generale ai cacciatori è stato concesso di sparare sempre di più, sia in termini di giornate e orari di caccia che di prede abbattibili.
Oltre all’allodola, numerose altre specie sono infatti diventate cacciabili, tra cui in particolare fischione, canapiglia, codone, marzaiola, folaga, pernice bianca.
Tutte specie a rischio di estinzione, quanto meno su scala locale, e comunque presenti nella nostra Regione con numeri estremamente ridotti.
La pernice bianca è specie in sofferenza su tutto l’arco alpino, dove anch’essa ha visto un dimezzamento degli individui a partire dall’inizio del secolo.
Si tratta in ogni caso di specie che non sono responsabili di danni all’agricoltura o ad altre attività antropiche: la loro uccisione, quindi, risponde soltanto a finalità di tipo ludico e nessun pretesto di riequilibrio ambientale o faunistico può essere addotto come giustificazione.
La stessa comunità scientifica ha manifestato chiaramente il proprio disaccordo su questo ampliamento di specie cacciabili.
Il Tavolo Animali & Ambiente denota quanto sia paradossale che, in un momento storico come il presente, nel quale si guarda alla scienza come all’unica speranza in grado di risolvere il grave problema sanitario che affligge l’intera umanità, si decida di non considerare in alcun modo quanto la medesima scienza ci suggerisce e si preferisce sacrificare, per un pugno di voti, una delle più importanti ricchezze naturalistiche del Piemonte.

Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Piero Belletti
PRO NATURA PIEMONTE

Ecco i fondi per rottamare i veicoli inquinanti

Un milione e 700 mila euro, questa la cifra che la Giunta metterà a disposizione dei cittadini piemontesi per rottamare i veicoli inquinanti e acquistare mezzi ecosostenibili a basso impatto ambientale.

La bozza di delibera, rivolta ai privati cittadini e illustrata in seconda e quinta Commissione  dall’assessore regionale all’Ambiente Marnati , si aggiunge alle due delibere approvate prima dell’estate dalla Giunta regionale  che stanziano 5.063.289 euro per incentivare la mobilità sostenibile nelle MPMI (micro piccole medie imprese) e 820.000 euro per gli Enti locali piemontesi. Ad usufruire del contributo regionale saranno tutti i soggetti privati residenti in Piemonte o dipendenti di aziende con una unità locale operativa in Piemonte.

Secondo l’assessore all’Ambiente, “in un periodo di ripensamento degli spostamenti anche da parte dei cittadini, reso più complesso dall’emergenza sanitaria, è importante che le politiche pubbliche adottino misure volte a stimolare gli stessi cittadini ad adottare modalità di mobilità più sostenibili e meno inquinanti. L’obiettivo di tale investimento è quello di velocizzare il rinnovo del parco veicoli piemontese ai fini di un miglioramento delle emissioni in atmosfera e della qualità dell’aria, anche nel rispetto del dell’Accordo di bacino padano del 9 giugno 2017 e del Piano regionale di Qualità dell’aria, approvato a marzo 2019”.

I cittadini piemontesi potranno usufruire del bonus a fondo perduto per l’acquisto di veicoli  Benzina, a combustione interna, di categoria almeno EURO 6 Dtemp; oppure bifuel con doppia alimentazione a Benzina/CNG (benzina e metano) o Benzina/GPL (benzina e gas di petrolio liquefatto); GNL (Gas Naturale Liquefatto) esclusivo,  CNG (Gas Naturale Compresso)/Metano esclusivo,  GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) esclusivo, per il trasporto persone (Elettrico puro,  Ibrido2 (benzina/elettrico o diesel/elettrico),  ciclomotori o motociclivelocipedi (bicicletta, anche pieghevole, bicicletta, anche pieghevole, a pedalata assistita, bicicletta cargo, assimilabile a un velocipede, per trasporto persone/merci, anche a pedalata assistita) e per la rottamazione del proprio veicolo (senza ulteriore acquisto di altro veicolo). Ciascun soggetto beneficiario potrà presentare fino a 2 domande di contributo, corrispondenti a 2 veicoli acquistati a fronte di 2 veicoli rottamati. I mezzi acquistati dovranno rimanere di proprietà del soggetto beneficiario per almeno 3 anni dalla data di concessione del contributo.

Dal 1 gennaio partirà anche il Progetto MoVe-In  (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti), un progetto sperimentale che promuove modalità innovative per il controllo delle emissioni degli autoveicoli attraverso il monitoraggio delle percorrenze, che tiene conto dell’uso effettivo del veicolo e dello stile di guida adottato. Uno strumento, a detta dell’assessore all’Ambiente, che permetterà alla Regione Piemonte di avere un’analisi dei dati che oggi non si possiede. Il progetto prevede che venga installata sul veicolo una scatola nera (black-box), che consente di rilevare le informazioni necessarie a tale scopo attraverso il collegamento satellitare ad un’infrastruttura tecnologica dedicata e abilitata a gestire le limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti.

 

Lavoro: i progetti della Regione per i disabili

Obiettivo: favorire l’occupazione anche per le categorie più svantaggiate offrendo nuovi strumenti. L’assessore al Lavoro conferma che gli uffici sono già all’opera per implementare le risorse con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno.

 

L’obiettivo è chiaro: permettere la realizzazione di progetti per offrire uno strumento ulteriore rispetto a quanto già esistente (ovvero il Buono servizi) per promuovere l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità e, in particolare, di quelle affette da disabilità grave.
Sono 30 i progetti presentati di cui 29 ammessi alla valutazione di merito. Lo stanziamento ammonta a due milioni di euro e consentirà il finanziamento dei primi 21 per la loro totalità e del 22esimo classificato in quota parte. Le iniziative dovevano essere presentate da un raggruppamento composto da un soggetto accreditato con il ruolo di capofila cui si aggiungono un ente pubblico ed uno del terzo settore.

L’iniziativa ha trovato riscontro in tutto il territorio piemontese, che ha risposto alla chiamata con iniziative articolate e di buon livello. Nello specifico 4 arrivano da Asti, 4 da Alessandria, 2 da Biella, 5 da Cuneo, 2 da Novara, 17 da Torino, e uno da Vercelli.
Significativa, per i soggetti pubblici, la partecipazione di parecchie ASL, dell’Università di Torino, di Enti gestori dei servizi sociali e Comuni. I progetti saranno avviati presumibilmente in autunno e vedranno la collaborazione anche di altri soggetti tra cui i Centri per l’Impiego che, proprio in questi mesi, sono oggetto di una robusta azione di rafforzamento, attraverso l’assunzione di nuovo personale.
Di particolare interesse anche la sperimentazione di metodologie innovative quali l’Individual Placement Support (IPS), un percorso riabilitativo orientato alla recovery che ha la finalità di accompagnare la persona con disabilità psichica in un processo di cambiamento per migliorare la propria salute e benessere e vivere in modo auto diretto, al meglio delle proprie potenzialità: un modello di intervento che, anche in questo caso ha come obiettivo ultimo l’inserimento lavorativo dei disabili psichici sostenendoli in un percorso di inserimento tempestivo nel mondo del lavoro.

Per l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino “uno dei punti cardine dell’azione di governo della Regione è non lasciare indietro nessuno. In particolare, in questo caso, le persone portatrici di disabilità, che più di altre incontrano difficoltà a inserirsi in un mercato del lavoro sempre più complesso e in continuo cambiamento. Questo bando risponde ad esigenze di interventi alternativi e sperimentali e proprio per questo l’ assessorato, sta valutando la possibilità di integrare le risorse per poter finanziare tutti i progetti ammessi”.

Un’ottima annata dopo la vendemmia a Villa della Regina

L’azienda vitivinicola Balbiano, che gestisce il vigneto della Residenza Sabauda, ha terminata la raccolta delle uve: “Quest’annata avrà un valore di rinascita più significativo del solito”
 

 Si è conclusa ieri la vendemmia 2020 di Vigna della Regina, una vendemmia “storica” come i filari che la compongono. Questo particolare vigneto, all’interno del parco della residenza sabauda Patrimonio Unesco di Villa della Regina, testimonia infatti il susseguirsi dei secoli coi suoi grappoli, memoria vivente della vigna reale impiantata nel ‘600 e che continua, ancora oggi, a scandire le stagioni di vita della Città. 

Ieri pomeriggio è stata ultimata la raccolta delle uve dislocate sul terreno di circa un ettaro a un passo dal centro di Torino, al termine della quale sono stati portati in cantina circa 50 quintali di uve Freisa sane e mature. “Il 2020 sarà un’annata impossibile da dimenticare – commenta Luca Balbiano che, insieme al vigneto urbano, gestisce l’omonima azienda di famiglia produttrice della DOC Freisa di Chieri – Oltre alle normali difficoltà legate all’imprevedibilità del meteo, si sono aggiunti i problemi per le restrizioni partite con il lockdown e, in parte, in vigore ancora oggi. Nonostante tutto la vite è una fonte d’ispirazione sorprendente: non si ferma mai e si “esalta” nelle difficoltà. Un esempio di reazione a cui ho pensato spesso nei mesi passati: anche dagli ostacoli più estremi si possono ottenere risultati straordinari. Mi piacerebbe che questa vendemmia, ancora più del solito, simboleggi un atto di speranza e di rinascita”.

Vigna della Regina è anche capofila della Urban Vineyards Association, la rete internazionale dei vigneti urbani di cui Luca Balbiano è Presidente. L’associazione, i cui membri stanno portando a termine proprio in questi giorni la vendemmia 2020, ha visto l’ingresso di un nuovo associato: dopo Parigi, Lione, Siena, Milano, Palermo e le due vigne di Venezia (San Francesco della Vigna e quelle dell’Associazione Laguna nel bicchiere) da alcune settimane si è infatti aggiunta la prestigiosa e storica Vigna dei Papi di Avignone. Una rete internazionale sempre più strutturata, nata per promuovere il patrimonio storico, culturale e turistico che questi affascinanti vigneti all’interno di città e metropoli rappresentano.

Domenica di giochi, musica e yoga all’Emergency Day

Domenica 20 settembre dalle ore 12:00 alle ore 19:00 il PAV Parco Arte Vivente di Torino ospita l’EMERGENCY DAY, una giornata di giochi, musica, proiezioni e yoga per tutte le età, volta a far conoscere i progetti dell’organizzazione non governativa e incontrare i suoi volontari del Piemonte e Valle D’Aosta.

Si parte a mezzogiorno con lezioni di yoga adatte a tutti tenute dagli insegnanti dell’Associazione Nazionale Insegnanti di Yoga Gaetana Lamensa e Roberto Zuddetich (ogni partecipante deve portare il proprio tappetino). E poi musica con l’esibizione jazz dei “4 Venti” alle 13.30; reading teatrale “Il cerchio della guerra”, dedicato alle attività di EMERGENCY dall’Afghanistan all’Italia, e giochi in giardino per bambini e famiglie a partire dalle 15:00. A seguire disegni e ritratti e, per chiudere la giornata, gran finale con il Concerto di musica classica del “Random Quartet”.

Durante tutto il pomeriggio saranno attivi uno spazio giochi, un punto per la raccolta e il riciclo dei tappi di plastica (P2) e un gazebo dove verranno offerti acqua, caffè e torte confezionate. Chi desidera fare un picnic nel parco potrà inoltre portare il pranzo da casa.

Tutte le attività saranno a offerta libera a sostegno dei progetti di EMERGENCY con il solo costo del biglietto di ingresso di 2,00 euro al PAV, il Centro sperimentale d’arte contemporanea che propone nel suo sito espositivo all’aria aperta 19 installazioni ambientali.

L’accesso al parco si trova in Via Giordano Bruno 39/A.

Per partecipare ai giochi, le famiglie dovranno prenotarsi scrivendo a prenotazioni@emergencypiemonte.it o chiamando i numeri 011 454 6456 o 349 556 5191.

Tutte le attività avverranno nel rispetto delle norme anti-Covid. L’accesso al PAV prevede quindi la misurazione della temperatura corporea ed è richiesta la mascherina.

EMERGENCY è un’associazione indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Da allora EMERGENCY ha curato oltre 11 milioni di persone, una ogni minuto. EMERGENCY promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.

Torino, un “pasto sospeso” per chi è stato messo in ginocchio dal covid

La Comunità Papa Giovanni XXIII scende in piazza con ‘Un Pasto al Giorno’ per i “nuovi poveri”

I volontari della Comunità saranno a Torino e in provincia il 26 e il 27 settembre per dare un aiuto concreto a chi ha perso tutto a causa della pandemia

Combattere le nuove povertà con un segno concreto, come una vera comunità: con questa missione i volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23) tornano nelle piazze di Torino e della provincia il 26 e il 27 settembre con l’iniziativa solidale ‘Un Pasto al Giorno’. Un impegno che, in questa fase difficile, guarda soprattutto a quelli che vengono chiamati “nuovi poveri”, coloro che hanno perso tutto a causa della pandemia di Covid-19 e che fino a poco fa riuscivano a cavarsela seppur in un equilibrio precario. Per molti il coronavirus ha significato proprio questo: nel solo mese di giugno in Italia i cosiddetti “nuovi poveri”, secondo una rilevazione della Caritas, sono stati il 34% del totale di coloro che si sono rivolti alle strutture di sostegno. Persone che riuscivano a garantirsi appena il necessario, l’essenziale, e che ora devono fronteggiare problemi gravi legati alla perdita del lavoro, alle difficoltà nel pagamento di bollette, affitti e mutui, ma anche a disagi psicologici e relazionali. C’è anche chi è stato costretto a rinviare cure e assistenza sanitaria e situazioni che, se prima erano difficili, adesso sono diventate drammatiche.

Proprio per questo diventa ancora più cruciale il contributo di chi si impegna per dare un supporto a tutte queste persone messe a dura prova dalle conseguenze del virus: 1 milione di nuovi poveri in Italia (dati Coldiretti) e una stima di 130 milioni di persone che si aggiungono a chi è cronicamente malnutrito nel mondo (dati Onu/Fao). Anche nella nostra regione le conseguenze del virus sono state importanti e la  Comunità – attiva con diverse realtà tra Case Famiglia, Case di accoglienza, Centri diurni – è diventata un punto di riferimento per tutte quelle persone, oltre 500, che vengono raggiunte con sostegno e aiuti alimentari.

«La fame è prima di tutto un’ingiustizia a cui noi della Comunità crediamo si debba rispondere non solo fornendo il cibo, ma anche con le nostre vite – spiegano i responsabili dell’Apg23 –  una scelta totalizzante, diversa e basata sul condividere l’esistenza con le persone povere e scansate da tutti. Noi l’abbiamo chiamata ‘Sharing Humanity’, convinti che il punto fondamentale per affrontare il futuro sia legato al sentirsi sempre di più una comunità fatta di persone e vite che si incontrano, condividono e affrontano i problemi insieme. La nostra missione, in questo senso, non si può fermare soprattutto di fronte alle nuove difficoltà emerse con la pandemia, perché non ci sono solo i problemi materiali, ma in questi tempi difficili anche il sostegno psicologico, quella mano tesa che ti fa sentire meno solo, diventa fondamentale. Mai come oggi, dunque, ritorna attuale la prima intuizione di Don Oreste Benzi: aiutare chi ha bisogno, farlo almeno con un pasto al giorno, ma anche offrendo amicizia, diventando famiglia».

Durante l’iniziativa del 26 e 27 settembre, che si terrà a Torino e provincia e contestualmente nelle citta di tutta Italia (tutte le info su www.unpastoalgiorno.org), ci sarà modo per portare a casa un segno concreto di accoglienza e solidarietà verso chi ha più bisogno. L’Apg23, infatti, attraverso il contributo degli artisti dell’Associazione Autori di Immagini, ha realizzato una collezione di tovagliette all’americana: un oggetto simbolico che rappresenta il posto preparato per qualcuno alla propria tavola. Ecco perché partecipare all’iniziativa e portarsi a casa le tovagliette di ‘Un Pasto al Giorno’ significa “prenotare” un posto alla tavola della Apg23 per chi oggi non riesce a provvedere da solo al cibo; sarà come “invitare” alla propria tavola una persona in difficoltà, apparecchiando un posto in più, nel segno di una solidarietà concreta che può fare la differenza proprio ora che ce n’è più bisogno.