ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 280

Sesso a scuola (ma solo nei nomi…)

di Gianluigi De Marchi

 

Ma vogliamo fare chiarezza sulla diatriba relativa alla prevalenza del maschile nel linguaggio e nell’insofferenza delle donne (e dei membri dei molteplici gender che affollano la scena)?

Ora che anche gli studenti del Cavour di Torino hanno lanciato il loro appello per abolire l’individuazione esatta del genere maschile o femminile nelle parole, è il momento di ricordare che le storture (se tali sono) non sono a senso unico.

Partiamo ad esempio dagli animali.

Ragazzi del Cavour, sottoscrivete un appello per dare dignità a certi insetti indicati solo al femminile! Aiutate ad uscire dall’ombra il formico, il cicalo, il coccinello, il libellulo, il vespo, il farfallo, che diamine hanno diritto di esistere e voi ve ne lavate le mani?

Ma ci sono anche i pesci ad essere discriminati dalle femmine. Pensate all’inesistente troto (che solo nei testi umoristici compare, citato negli ipodromi, dove si corre al troto e al galopo…), al tinco, al carpo, al mormoro, al sogliolo, all’ombrino, al triglio, all’acciugo, al mureno, al tracino… Sveglia ragazzi, organizzate la difesa di questi esseri abbandonati al femminismo più sfrenato!

E che dire degli uccelli? Lungi da me fare battutacce da avanspettacolo, ma è orribile pensare ad uccelli solo al femminile e privare di dignità il civetto, l’aquilo, l’anatro, il quaglio, il tortoro; per non parlare del povero gazzo che, forse proprio per l’assonanza un po’ triviale, non viene mai citato da nessuno…

La musica non cambia fra gli animali più evoluti, i mammiferi che forse, proprio perché nella classificazione linneana portano impresso il suffisso “mamma”, sono spesso dominati dal femminile. Non ci credete? Avete mai sentito nominare, cari ragazzi del Cavour, il scimmio, il giraffo, il marmotto, il talpo, il capro, il pantero, il baleno (occhio ragazzi, non è un pesce, anche se vive in acqua è un mammifero, spero ve lo abbiano insegnato…).

E chiudiamo queste brevi riflessioni con gli esseri umani. Voi vi lamentate che il genere maschile predomina, ma evidentemente non avete riflettuto sul vostro futuro… Pensate che se vorrete fare una professione legata all’arte, sarete chiamati “artista” e non (come sarebbe se il mondo fosse veramente maschilista) “artisto”! Sorte amara anche per chi vorrà gestire un parcheggio sotterraneo, perché non sarà un garagisto; per chi si dedicherà alla musica, perché non sarà un pianisto o un concertisto, un violinisto o un batteristo; per chi diventerà un campione di atletica senza essere un atleto; per chi si dedicherà alle corse di Formula1 (mestiere tipicamente macho  vero?) e non sarà chiamato piloto neppure esibendo barba e baffi…

Insomma ragazzi, pensate a cose serie, non a mettere un simbolo astruso alla fine di un nome per evitare di attribuire un genere preciso alle parole per non offendere gli altri; non vuol dire nulla ragazz*, student#, professor§, genitorǝ, cuginᵿ. Maschile e femminile sono generi linguistici che non coincidono con i generi sessuali; certo, i latini erano più precisi, perché usavano maschile e femminile per esseri viventi (umani, animali, piante) e riservavano un terzo genere, il neutro, per gli oggetti ed i concetti astratti. Abitudine saggia, persa nei secoli, ma non è manipolando la realtà che la si modifica…

In bocc* al lup* ragazz*!

Corecom, un bilancio da record

Presentati i dati relativi ai 5 anni del mandato del Coreecom e quelli sulla ricerca condotta nelle scuole superiori di secondo grado sul tema delle fake news e disinformazione

 

Sono stati presentati lunedì 29 novembre scorso a Palazzo Lascaris i dati relativi ai cinque anni dell’ultimo mandato del Corecom Piemonte, presieduto da Alessandro De Cillis, nell’ambito della presentazione al pubblico dei dati sulla ricerca sulle fake news e disinformazione, che ha coinvolto, attraverso un questionario, gli studenti di licei, istituti tecnici e professionali piemontesi.

Più di dodici milioni di euro sono stati restituiti ai piemontesi nell’ambito delle istanze di conciliazione con le compagnie telefoniche. Si tratta di numeri da record che, anche in questo mandato, confermano il Corecom quale un’eccellenza a livello nazionale.

Sono 36473 le istanze di conciliazione con le compagnie telefoniche ricevute nel mandato. 30622 sono state le udienze, di cui 26565 in presenza ( fisica o virtuale) del conciliatore e di entrambe le parti (operatore e utente). Gli accordi raggiunti in udienza o conciliazione semplificata sono stati 25084. Le istanze di definizione, di secondo grado, sono state 2749, di cui sono state portate a termine 2616.

Durante il periodo del mandato sono pervenute ben 4489 istanze relative a provvedimenti d’urgenza, procedura d’urgenza per la riattivazione del servizio sospeso, e sono stati emessi 1167 provvedimenti temporanei con ordine di attivazione dei servizio e 19 provvedimenti  di rigetto. Le rimanenti richieste sono state soddisfatte con la riattivazione spontanea da parte dell’operatore.

Il valore complessivo generato da rimborsi, storni e indennizzi a favore degli utenti, ammonta a 12,3 milioni di euro. I contenziosi conclusi, comprensivi delle pratiche aperte nel precedente mandato, sono 40531 ( di cui 37915 in conciliazione e 2616 in definizione ).

 

Ampia soddisfazione è  stata espressa dal presidente regionale del Corecom Piemonte Alessandro De Cillis in merito alla ricerca cui ha concorso il Corecom Piemonte sulle fake news e la disinformazione nelle scuole piemontesi, tematica che ha acquisito particolare attenzione in epoca di pandemia, dove spesso sono sorti contrasti sociali, alimentati altrettanto spesso da notizie falseriportate in rete.

“Abbiamo finalmente portato a termine – ha dichiarato il presidente  del Corecom Alessandro de Cillis – un lavoroampiamente importante  e innovativo nell’ambito delle tematiche della disinformazione e fake news. Avevamo l’onere di intervenire su questa nuova attività, soprattutto in relazione  alle problematiche affrontate dai minori e all’acquisizione delle informazioni e, principalmente, riuscire a distinguere tra informazione corretta e attività di comunicazione. I social creano un problema e la difficoltà degli editori è  abbastanza rilevante. Siamo riusciti a divulgare all’interno delle scuole del Piemonte l’attività di ricerca e, finalmente, avremo una cartina di tornasole in grado di farci comprendere come e con quali modalità i ragazzi vivano e affrontino il problema dell’informazione”.

Mara Martellotta 

Il te’ di Eleonor

IL PUNTASPILLI di Luca Martina

La settimana scorsa si è celebrata la giornata contro la violenza sulle donne. 

 

Parlarne oggi per me è un modo per ricordare come il problema andrebbe affrontato quotidianamente e non solo il giorno a lui riservato.

 

Il fenomeno non è, tragicamente, solo italiano anche se da noi è maggiore il numero di delitti commessi dal partner o dell’ex partner, quest’anno il 58% (63 su 109 totali) contro il 29% in Europa (dati del 2017).

 

Il nostro Paese, peraltro, registra una incidenza di questi odiosi soprusi simile alla media europea ed un minore tasso di femminicidi (in percentuale della popolazione).

 

Questo naturalmente non è di nessun conforto ma ci ribadisce come il fenomeno sia diffuso in tutto il mondo (ed in Europa si registra una minore incidenza rispetto agli altri continenti).

 

La riduzione della violenza fisica contro le donne rimane un imperativo morale ma, come analista dei fenomeni economici, non posso anche sottolineare il fardello che questa rappresenta per il nostro sistema.

 

Le discriminazioni, una delle declinazioni della violenza sull’altra metà del cielo, e la mancanza di attenzioni e tutele per lo svolgimento dell’attività lavorativa hanno provocato una ridotta partecipazione femminile al mondo del lavoro.

Avere un lavoro significa, tra l’altro, potersi sottrarre al potere impositivo di uomini violenti ed essere in grado di proteggere la propria famiglia (e crescere i figli) dai loro soprusi.

Negli Stati Uniti il costo della sola violenza sulle donne è stimato in 500 miliardi di dollari all’anno (il 2,5% del PIL).

Una stima è stata fatta per il nostro Paese dall’ EIGE, l’ Istituto europeo per l’Uguaglianza di Genere, quantificando il danno in 26 miliardi di euro (l’1,3% del nostro PIL).

 

A questo andrebbe aggiunto il contributo che le donne potrebbero fornire in presenza di pari opportunità, stimato in circa l’1% del PIL mondiale l’anno.

Per comprendere questi dati e le potenzialità economiche inespresse basterebbe ricordare che attualmente in Italia il 77% degli uomini hanno una occupazione retribuita contro il solo 56% delle donne.

 

Maggiori possibilità di occupazione significherebbero, quindi, una maggiore crescita economica (e sociale) aiutandoci ad uscire da una situazione che negli ultimi anni ha aggiunto alle nostre ataviche debolezze (burocrazia e scarsa efficienza del settore pubblico in primis) la crisi pandemica ancora in corso.

 

D’altronde sappiamo molto bene come i momenti più difficili e complicati non hanno mai spaventato le nostre madri (nonne, mogli, amiche, colleghe…).

 

Ricordiamocelo quindi ogni giorno, affinché si possa finalmente smettere di dovere parlare di uomini che considerano le donne come delle bustine di tè usate e da gettare con disprezzo nella spazzatura.

 

Questo perché, per parafrasare Eleonor Roosvelt, la donna è sì come una bustina del tè ma solo perché non si può dire quanto è forte fino a che non la si mette nell’acqua bollente!

 

Il progetto RePoPP compie 5 anni

Con la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2021 il progetto RePoPP compie 5 anni. Nato nel 2016 nel mercato di Porta Palazzo su iniziativa della Città di Torino, Amiat Gruppo Iren, Novamont, Eco dalle Città e Sea, con il passare del tempo il progetto è crescituto estendendosi a nuovi mercati e nuove attività.

Protagonisti indiscussi di RePoPP sono gli Ecomori, migranti e richiedenti asilo che hanno accettato la sfida di cimentarsi in una attività nuova che nel tempo si è trasformata in un vero green work che si basa sul recupero delle eccedenze alimentari. Infatti grazie al progetto è stato possibile attivare due contratti a tempo indeterminato, 18 tirocini professionalizzanti e decine di collaborazioni retribuite

In totale sono più di 120 gli Ecomori che hanno finora attraversato il progetto e che hanno trovato una via per la loro integrazione.

In cinque anni di attività sono state recuperate e ridistribuite più di 500 tonnellate di frutta e verdura nei 7 mercati coinvolti all’interno del progetto (Porta Palazzo, Foroni, Cincinnato, Porpora, Borgo Vittoria, Santa Rita, Onorato Vigliani) che contribuiscono tutti i mesi al sostentamento di quasi 1900 persone. 362 tonnellate a Porta Palazzo e 143 negli altri mercati, dove l’intervento è piu recente.

Altro fronte di azione è quello del miglioramento della raccolta differenziata, in particolate nel mercato di Porta Palazzo. Se nel 2016 (prima dell’avvio del progetto) si attestava intorno al 40% oggi, in base ai dati di Amiat Gruppo Iren, la raccolta differenziata nei primi dieci mesi del 2021 è superiore all’87%.Un record per un mercato.

RePoPP dunque non è solo lotta allo spreco alimentare e raccolta differenziata ma è anche integrazione, solidarietà, economia e cucina circolare. Infatti grazie alla collaborazione con il Mercato Centrale di Torino, tutti i giorni all’interno de “Il Banco Circolare” vengono preparati, sempre con le eccedenze del mercato, dai 20 a 50 pasti al giorno per sostenere le persone in difficoltà segnalate dalle Case del Quartiere di Torino, ma non solo. Sempre al Mercato Centrale dal mese di settembre è attivo un progetto di funghicultura che si basa sui principi dell’economia circolare attraverso il recupero dei fondi di caffè della caffetteria. A regime la sperimentazione permetterà di produrre circa 10 kg di funghi a settimana (qualità Pleurotus ostreatus) da integrare nella produzione di pasti.

Il compleanno è stato celebrato con un “evento” tra le bancarelle di Porta Palazzo con i rappresentanti dei soggetti promotori del progetto, e con l’esibizione del gruppo degli allievi della scuola di Circo Flick, che sono tra gli utenti abituali della distribuzione del’ortofrutta.

“In questi cinque anni ho seguito il progetto in maniera diversa e da oggi cercherò di occuparmene in prima persona. RePoPP è un progetto che la Città ha supportato e supporterà nei prossimi cinque, dieci e anche cinquant’anni.” Ha commentato scherzosamente Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione Ecologica della Città di Torino

“Amiat ha sostenuto fin dal suo esordio il progetto RePoPP, considerandolo una buona pratica di valorizzazione delle risorse e miglioramento della raccolta differenziata” dichiara Christian Aimaro Presidente di Amiat Gruppo Iren. “Oggi, a 5 anni di distanza, non possiamo che confermare che quella che era stata una felice intuizione si è rivelata anche una occasione privilegiata di inclusione sociale”.

“Cinque anni di vita e di crescita costante per un progetto multiforme e polifonico come Repopp è un vero primato, di cui non possiamo non essere orgogliosi – ha dichiarato Andrea Di Stefano, Responsabile Progetti Speciali e Comunicazione di Business di Novamont -. Abbiamo conseguito risultati eccellenti in termini di contrasto allo spreco alimentare, riduzione della produzione dei rifiuti e inclusione sociale, dimostrando cosa si può ottenere con spirito costruttivo e collaborativo. Repopp ha tutte le caratteristiche per essere definita una best practice, da promuovere e far conoscere anche al di fuori dei confini nazionali”.

“Buttare o non buttare? Questo è il problema. – dice Paolo Hutter, presidente di Eco dalle Città -. Così dovremmo sempre chiederci guardando un frutto o un ortaggio un po’ ammaccato. Repopp a Porta Palazzo è stato un moltiplicatore della giusta idea di salvare il più possibile il cibo. Con l’amministrazione comunale parleremo di come estendere ancora di più questa pratica fino a ridurre effettivamente i rifiuti organici”.

Nuovo volo Ryanair da Cuneo a Roma

Dal prossimo 28 marzo, in concomitanza con l’avvio della stagione estiva 2022, dall’Aeroporto di Cuneo si potrà volare con Ryanair, la compagnia aerea numero uno in Italia e in Europa, verso lo scalo di Roma Fiumicino. Il nuovo collegamento con la Capitale, con quattro frequenze settimanali nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì, rappresenta la quarta destinazione proposta dalla compagnia irlandese sullo scalo cuneese dopo Cagliari, Bari e Palermo. Le informazioni relative a orari e acquisto biglietti sono consultabili sul sito www.ryanair.com
“Accogliamo con grande soddisfazione questa nuova rotta di Ryanair – afferma Anna Milanese, Direttore Generale Aeroporto di Cuneo -. Il collegamento verso un hub importante come lo scalo di Roma Fiumicino, una rotta da sempre molto richiesta dall’utenza cuneese per motivi lavorativi oltre che turistici, rappresenta una porta sul mondo per i nostri passeggeri che da lì potranno proseguire verso altre destinazioni. Ringraziamo Ryanair per aver nuovamente sostenuto le nostre richieste e per accrescere il network servito da Cuneo”.
Il Direttore Commerciale di Ryanair, Jason McGuinness, ha dichiarato: “Ryanair, la compagnia aerea numero uno in Europa, è impegnata a ricostruire i settori dell’aviazione e del turismo in Europa mentre continua a rafforzare e far crescere la propria rete per trasportare 225 milioni di passeggeri all’anno entro il 2026. Siamo entusiasti di continuare a lavorare con l’aeroporto di Cuneo per permettere a tutti i nostri clienti di raggiungere le loro destinazioni di vacanza preferite la prossima estate, inclusa la nuova rotta Cuneo-Roma”.​

Barcellona: il Piemonte del congressuale incontra gli operatori internazionali

L’offerta meeting ed eventi è un settore prezioso per l’economia piemontese: nel 2019 ha generato il 15% delle presenze negli esercizi alberghieri

 

Il Piemonte congressuale torna a IBTM World, una delle più importanti fiere del settore Meeting, Incentives, Conferences and Exhibitions (MICE), in programma a Barcellona dal 30 novembre al 2 dicembre, dopo lo stop forzato nel 2020 causa pandemia.
VisitPiemonte-Regional Marketing and Promotion, società in-house della Regione Piemonte e di Unioncamere Piemonte per la valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio, sarà ospite all’interno dello stand “Italia” di Enit con un desk istituzionale, mentre le ATL di Torino e di Langhe Monferrato Roero avranno una propria postazione con una fitta agenda di appuntamenti.

«I sistemi che ruotano intorno al mondo dei meeting portano ai territori una consistente ricaduta economica e sono importanti per la crescita in termini di visibilità – sottolinea l’Assessore regionale alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio – Il turismo congressuale, considerato destagionalizzato rispetto alle richieste tradizionali, occupa una posizione di forte rilievo nel panorama regionale: abbiamo lavorato per prepararci alla ripartenza degli eventi, e abbiamo avuto il grande piacere di accogliere, a inizio luglio, uno dei primissimi eventi in presenza d’Italia, la 30esima edizione della Convention dell’Associazione MPI Italia Chapter – Meeting Professionals International, la più grande associazione che riunisce i professionisti del MICE: oltre 100 meeting planner da tutta Italia hanno trascorso 3 giorni tra Torino e le Langhe. Proprio il territorio delle Langhe e del Roero ha ripreso a ospitare in presenza i grandi appuntamenti fieristici internazionali legati all’enogastronomia, tra cui la 91esima edizione della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Novembre ha segnato per Torino il ritorno dal vivo di grandi eventi internazionali, come la principale fiera d’arte contemporanea in Italia, Artissima, e il prestigioso torneo di tennis Nitto Atp Finals. Il prossimo anno, tra gli eventi, porterà al PalaAlpiTour di Torino l’Eurovision Song Contest 2022 e gli appuntamenti legati al titolo di Regione europea dello Sport 2022 assegnato al Piemonte».

«Il Piemonte sa di avere tutte le caratteristiche per essere attrattivo e competitivo sul mercato degli eventi, grazie ad aree come Torino, Langhe Roero e Monferrato e i Laghi dove il MICE è consolidato, a location di assoluto prestigio e fascino, tra hotel, residenze di charme, castelli e ambientazioni post industriali perfettamente attrezzate che uniscono storia e contemporaneità, e a innumerevoli attività di corollario agli incontri: grandi musei, esperienze outdoor in tutte le stagioni e un’offerta di wellness e enogastronomia unica – conferma il Presidente di VisitPiemonte, Beppe Carlevaris – La pandemia ha portato con sé profondi cambiamenti, costringendoci a ripensare l’organizzazione degli eventi e a reiventarli in versione digitale o ibrida. Oggi il Piemonte guarda con ottimismo al futuro, lavorando anche per lo sviluppo di nuove aree e prospettive».

Secondo i dati del primo Osservatorio regionale dei Congressi e degli Eventi, realizzato in collaborazione con Federcongressi&eventi e ASERI, il turismo congressuale ha generato nel 2019 il 15% delle presenze negli esercizi alberghieri del Piemonte. Nel 2020 non è stato possibile fare rilevazioni a causa della pandemia, ma è intenzione di VisitPiemonte riprenderle per il futuro.

Sara Origlia eletta Presidente regionale del Movimento Donne Impresa

E’ stata eletta la nuova Presidenza del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Imprese Piemonte. All’unanimità delle presenti, la nuova Presidente incaricata è Sara Origlia, classe 1973, componente della Giunta di Confartigianato Imprese Piemonte e Vice Presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Imprese Cuneo.

Titolare della pasticceria “La Talpina snc”, la neo Presidente Origlia ha nominato, con l’approvazione del Consiglio direttivo, quale sua Vice Presidente Vicaria la Presidente del Movimento di Confartigianato Imprese Asti, Anna Oliva.

Tra i numerosi obiettivi espressi da Sara Origlia nel suo Programma di mandato per i prossimi quattro anni, quello di “accrescere nelle donne imprenditrici e nel nostro movimento, il valore della passione delle nostre professioni, la consapevolezza dei nostri ruoli, la formazione professionale e personale, la forza del lavoro di squadra e della delega per il raggiungimento degli obiettivi, la cultura d’impresa per trasmettere alle nuove generazioni cosa vuol dire fare impresa. Un’impresa caratterizzata dal valore artigiano e dalla resilienza che abbiamo dimostrato affrontando, superando e uscendo rinforzate dalle esperienze negative degli ultimi anni”.

Fortemente sentiti il sostegno e la fiducia espressi dall’uscente Presidente Regionale Daniela Biolatto, ora Presidente nazionale Movimento Donne, e della sua Vice Carla Gino (Donne Impresa Confartigianato Asti).

Istituto Comprensivo Caluso vince il Premio Federchimica Giovani

Premiati i ragazzi della 1°C per il progetto “Ma come ti vesti???”

 Sono stati assegnati  i Premi: “Chimica, la scienza che salva il mondo”, l’iniziativa promossa da Federchimica, Federazione nazionale dell’industria chimica, in collaborazione con la Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione.
Alla cerimonia online ha partecipato, con un videomessaggio, anche il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi  sottolineando come “la chimica è, e diventerà sempre più, la disciplina fondante anche per affrontare, in maniera significativa, la trasformazione necessaria ad invertire il cambiamento climatico.
Il videomessaggio è disponibile sul canale Youtube di Federchimica https://youtu.be/Wy7Nke-8p9E

Il riconoscimento è destinato alle Scuole Secondarie di Primo Grado di tutta Italia; l’edizione 2021 ha assegnato 26 premi e 13 menzioni speciali.
Gli studenti della 1°C dell’Istituto Comprensivo Caluso in provincia di Torino, con il progetto “Ma come ti vesti???” hanno vinto nella sezione Fibre Sintetiche sostenuta da Assofibre-Cirfs Italia, l’Associazione di Federchimica che rappresenta i produttori di fibre artificiali e sintetiche.
La motivazione della giuria è la seguente: l’elaborato risulta essere un lavoro di grande impatto visivo, gli studenti, sapientemente guidati dai docenti, hanno sperimentato in prima persona le caratteristiche delle principali fibre tessili. Il lavoro ha particolarmente colpito anche per come tutti i ragazzi della classe sembrano essere stati coinvolti e come lo spirito di gruppo trapeli dagli esperimenti e dalle foto allegate che danno ancora più valore al tutto. Interessante il metodo di apprendimento utilizzato (test e prove empiriche), lo sviluppo  dello stesso e lo stimolo al ragionamento che ne è conseguito. I ragazzi sicuramente manterranno un ricordo vivo delle esperienze fatte. Lavoro inclusivo, multidisciplinare e originale, soprattutto considerando che si tratta di una prima partecipazione al concorso.

Con questo successo la scuola ha vinto un buono da 2.000 euro per l’acquisto di materiale didattico.

Oltre a stimolare la curiosità e la conoscenza della chimica tra i giovani, valorizzando il suo contributo nei diversi ambiti della vita quotidiana, il Premio viene proposto, ogni anno, con l’obiettivo di favorire il dialogo tra Scuola, territorio e imprese chimiche e orientare i ragazzi verso percorsi di studio STEM alle superiori.

“Oggi come domani, per l’industria chimica la materia prima più importante è la ‘materia grigia’ che sta nella testa dei nostri giovani chimici, che ci aiuteranno a costruire il nostro e il loro futuro – così Paolo Lamberti, Presidente di Federchimica, si è rivolto agli oltre 400 ragazzi collegati – “I vostri brillanti progetti e le vostre idee dimostrano che avete compreso l’importanza decisiva della scienza, per la nostra comunità, come ha dimostrato l’esperienza del Covid-19, e anche per il vostro percorso di studi”.
“Il mondo – ha concluso Lamberti – non aspetta altro che la vostra visione, capacità, determinazione e freschezza. E l’industria chimica vuole poter contare su risorse motivate e appassionate, come voi, per progettare il futuro”.

Nonostante l’emergenza Covid-19 e il protrarsi della DAD, la partecipazione al Premio Nazionale Federchimica Giovani non è mancata neanche nell’edizione 2020-2021. Sono stati oltre 300 i lavori, di ottima qualità, che hanno coinvolto 4.600 studenti e che hanno saputo raccontare, in modo originale e creativo, come la chimica sia parte integrante del nostro quotidiano e sia fondamentale nelle grandi sfide sociali e ambientali che ci attendono.

Tutti i progetti vincenti sono disponibili a questo link:
https://www.federchimica.it/la-chimica-per/scuola/scuola-secondaria-di-primo-grado/premio-federchimica-giovani-2020-2021/vincitori-premio-federchimica-2020-2021

Il bando della nuova edizione del Premio è disponibile sul sito di Federchimica. Iscrizioni e consegna entro il 13 maggio 2022.
https://www.federchimica.it/la-chimica-per/scuola/scuola-secondaria-di-primo-grado/premio-federchimica-giovani-2021-2022

Torino, la città ha messo il pannolone

II “bogianen” an dijo:
famosa novità!

Già tuti a lo savìo
da doi mil’ann ansà.
Riputassion franch giusta:
sël Pò, sël Var, sël Ren,
al é na stòria frusta
che noi i bogioma nen.
Lo san s’a l’é nen vera
Guastalla e San Quintin,
Pastrengh, Gòito, Peschiera,
Palester, San Martin.
Gëneuria farisea,
veule accertev-ne ben?
Lo san fin-a ‘n Crimea
che noi bogioma nen.
Còsa mai veule? I soma
Na rassa d’ fafiochè,
Che un ciò quand i piantoma
Gnun an lo fa gavè…

…Ma cribio, ‘l temp

’s ambreuja,

papa, fransèis, alman,

për pijeine fin la greuja

al scur as dan la man.

Fòra ij barbis ch’a luso,

e con la spa ant ij ren,

adòss ai bruti muso..

Contacc, bogiom-ne nen?

 

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Torino, la città ha messo il pannolone

Le nuove frontiere del turismo post-Covid

 Ne parliamo con l’esperto Alessandro De Cillis

Le nuove frontiere del turismo post pandemico non sono tanto rivolte verso le rotte estere, quanto verso una nuova forma di turismo di promozione del territorio locale e di prossimità.

“La previsione è  sicuramente di crescita e di rinascita dell’incoming turistico – spiega Alessandro De Cillis, fondatore di De Cillis & Partners Communications e Co-fouder del DesignTech che aprirà a MIND, Milano Innovation District – in quanto gli italiani si sono riorientati verso un turismo interno, decidendo di riscoprire il nostro Bel Paese. D’altronde l’Italia detiene ben l’70 per cento dei beni culturali del mondo, 57 siti UNESCO e solo l’impossibilità o difficoltà a varcare i confini esteri, dettata dalla pandemia, hanno condotto alla rivalutazione dei singoli territori e del turismo cosiddetto ‘di prossimità’.

Anche il mercato dei tour operator si sta orientando in questa direzione e grandi operatori del settore si sono dedicati all’incoming in maniera più strutturata.

Nuove tipologie di offerte turistiche vengono indirizzate da nuove formule di soggetti, come le Olta o piattaforme di intermediazione, per esempio Airbnb, che in Italia ha da anni riscosso sempre maggior successo presso clienti esteri e, da un po’ di anni, anche presso turisti italiani”.

Un esempio delle nuove frontiere che sta conoscendo il portale Airbnb è quello della suite più alta d’Europa, creata insieme al complesso della Skyway del Monte Bianco. In occasione dell’apertura degli impianti di risalita e delle piste da sci, il 27 novembre prossimo, grazie a Airbnb una coppia potrà  dormire a 3466 metri di altezza, in uno spazio creato apposta nella stazione di arrivo della Skyway, presso punta Helbronner.

“Quasi tutti gli operatori nel settore turistico utilizzano il canale online – spiega Alessandro De Cillis -. Vi sono soggetti innovativi che lo fanno come WeRoad, una start up nata a Milano pochi anni fa, ma ormai conosciuta un po’ in tutta Italia, che nasce dall’esigenza di organizzare viaggi di gruppo tra persone che, per svariati motivi, di budget, di ferie o di impossibilità  di mettersi d’accordo con gli amici, non  vogliono rinunciare al piacere di viaggiare. WeRoad dà la possibilità a queste persone di viaggiare da sole, nel periodo in cui più preferiscono, in gruppi al massimodi quindici persone.

Chi si affida a WeRoad rappresenta, per esempio, una nuova tipologia di turista che preferisce alle grandi catene alberghiere, ai resort o ai villaggi all inclusive, l’immergersi nella cultura locale e nella natura del Paese ospitante, scegliendo anche percorsi turistici che consentano contatti con le popolazioni locali”.

“Torino e il Piemonte possono diventare una destinazione europea– aggiunge Alessandro De Cillis – per l’inverno 2021/22, anche alla luce di nuovi collegamenti aerei, tra cui l’apertura della base di Ryanair a Caselle. Torino rappresenta una città con enormi opportunità di crescita turistica, cui possono fare da volano grandi eventi come oggi sono le ATP Finals ( come avvenne per le Olimpiadi nel 2006).

Risulta fondamentale, tuttavia, per migliorare ulteriormente l’attrattività di Torino, delle sue località sciistiche e del territorio piemontese, avviare una buona campagna di comunicazione e marketing, capace di metter in luce le notevoli opportunità turistiche e non solo, anche legate alla gastronomia e al cibo quali veicoli per raccontare il territorio. Eventi come quelli recenti dedicati all’arte (penso a Artissima, Paratissima e Flashback), e i grandi eventi come le ATP Finals possono costituire un prezioso collante per amplificare la notorietà del territorio torinese e piemontese a livello internazionale, anche perché il tennis è uno degli sport più popolari in tanti Paesi del mondo e anche oltreoceano.

Risulta, però, fondamentale per il turismo anche locale e di prossimità, migliorare i servizi di accoglienza turistica, rendendoli maggiormente confortevoli e di più elevata qualità, potenziare l’accessibilità degli spazi cittadini e museali, diffondere i servizi turistici e migliorare il trasporto pubblico locale”.

“Un altro tassello che non deve essere dimenticato – conclude Alessandro De Cillis – per il potenziamento del comparto turistico è quello del turismo invernale, che più di ogni altro è stato  penalizzato dalle restrizioni dovute alla pandemia. È  fondamentale che si torni a sciare con regole precise, che possano consentire di praticare questo sport in totale sicurezza e con il giusto distanziamento in coda e sugli  impianti di risalita”.

Mara Martellotta