ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 268

Pulizia dei corsi d’acqua: per la sicurezza dei fiumi nuovi fondi dalla Regione

Il presidente Cirio e l’assessore Gabusi: «Crediamo nell’importanza di interventi costanti e continui nel tempo, il nostro finanziamento va proprio in questa direzione»

 

3 milioni di euro per la realizzazione di 104 interventi di manutenzione e pulizia dei corsi d’acqua minori in tutto il Piemonte. Sono questi i numeri dell’ultima manovra del 2021 della Regione Piemonte a favore della difesa e del suolo e della sicurezza del territorio. «Nonostante le difficoltà di bilancio – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Difesa del Suolo Marco Gabusi – abbiamo voluto mantenere l’impegno preso di mettere in sicurezza i corsi d’acqua che, a causa dei mancati interventi di manutenzione, rischiano di diventare un pericolo per il territorio in caso di maltempo. Da molti anni sentiamo le amministrazioni pubbliche lamentare, giustamente, una situazione problematica di fiumi e torrenti intasati e privi di interventi di pulizia: la Regione Piemonte vuole fare la sua parte per porre nuovamente in sicurezza il nostro sistema fluviale. Dopo aver sburocratizzato e semplificato l’asportazione di un milione di metri cubi di materiale dai fiumi principali con questo nuovo intervento intendiamo ora migliorare la condizione dei corsi d’acqua più piccoli, ma non per questo meno importanti».

Gli interventi finanziati, che saranno finanziati tra il 2022 e il 2023, riguardano principalmente la manutenzione idraulica, la movimentazione del materiale litoide in eccesso, il ripristino delle sponde compromesse, la pulizia e il taglio della vegetazione, la sistemazione e la ricalibratura dei corsi d’acqua. Gli interventi previsti sono 104 in tutte le province del Piemonte: 22 nell’Alessandrino con un finanziamento regionale di 445.000 euro, 20 nell’Astigiano per 345.000 euro, 10 nel Biellese per 317.240 euro, 15 nel Cuneese per 276.000 euro, 3 nel Novarese per 90.000 euro, 20 nel Torinese per 965.000 euro, 6 nel Verbano Cusio Ossola per 210.000 euro e 8 nel Vercellese per 335.000 euro. «Si tratta – concludono il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – di interventi essenziali per l’equilibrio del territorio, senza i quali molti corsi d’acqua diventano molto pericolosi in caso di forti piogge. Abbiamo tutti negli occhi le terribili immagini delle alluvioni con fiumi esondati che travolgono e inghiottono per sempre case e persone: una sana e costante manutenzione fluviale aiuterà senza dubbio a limitare al massimo i danni che purtroppo tutti conosciamo. La Regione Piemonte crede nella validità di un programma di manutenzione continuo e questo stanziamento di risorse è il nostro atto concreto in tale direzione».

Marazzato: crescita sostenibile, etica e trasparenza

AMBIENTE E RIFIUTI: ‘MARAZZATO CRESCE E MODIFICA IL SUO MODELLO DI PREVENZIONE 231

Il Board: “Etica d’impresa e trasparenza i valori assoluti per incrementare lavoro, solidità e sviluppo”.

La crescita sostenibile del Gruppo Marazzato, che quest’anno celebra i 70 anni di attività, richiede l’adeguamento costante di procedure di gestione e di controllo, in linea con nuovi obiettivi e altrettante necessità.

La storica impresa vercellese oggi leader italiano nelle bonifiche ambientali e soluzioni per il pianeta ha infatti, in linea con le modalità e gli orientamenti delle migliori aziende italiane, ha corretto e aggiornato il cosiddetto ‘Modello di prevenzione 231: un ulteriore passo verso l’obiettivo di ricercare condizioni di correttezza e trasparenza nella gestione delle attività aziendali.

Il tutto perfettamente in linea con quanto disposto dal nuovo Codice della crisi e della insolvenza, che impone proprio di costruire adeguati assetti organizzativi ai big large account attivi nei vari settori del mercato.

Uno strumento funzionale a rilevare tempestivamente eventuali crepe nella gestione delle operations di prassi e la perdita della continuità aziendale, prevenendo al contempo la commissione di reati e il rischio di fallimento.

In questo modo, è possibile assicurarsi una corretta gestione organizzativa, di controllo gestionale e amministrativo, atta a far emergere i segnali insorgenti dell’eventuale crisi d’impresa prima che la stessa diventi irreversibile, rimuovendone per tempo le cause e attuando interventi immediati ed effettivi tesi al recupero della normale e serena continuità.

Marazzato Soluzioni Ambientali S.r.l., società del Gruppo, ha adottato il modello 231 ormai dieci anni fa. Nel corso di questi anni abbiamo provveduto a numerose modifiche e implementazioni, a seguito di alcune modifiche organizzative e di struttura societaria o per recepimento di novità normative.

Oggi, questo aggiornamento integrale del Modello interviene in maniera ancora più significativa. Sebbene l’adesione al modello sia facoltativa, il CdA ha deciso di predisporre una mappa delle attività aziendali e ha individuato al suo interno le cosiddette attività “a rischio” ovvero quelle che, per loro natura, rientrano tra le attività da sottoporre ad analisi e monitoraggio alla luce delle prescrizioni del Decreto

introduce Alberto Marazzato, General Manager del Gruppo che porta il suo cognome e che guida insieme ai fratelli Luca e Davide, terza generazione di imprenditori alla guida dell’azienda familiare fondata dal nonno Lucillo e implementata dal padre Carlo.

Per poi chiosare: L’adesione sempre più convinta ai protocolli correnti in grado di assicurare benefici alle imprese e a chi vi opera in termini di correttezza amministrativa, fiscale, gestionale e procedurale costituisce uno degli obiettivi più ambiziosi sul quale fondare il nostro business quotidiano, specialmente in un anno così importante quale quello del nostro primo settantesimo anniversario”.

Sovraffollamento carcerario: problema individuale o sociale?

È di poche settimane fa la notizia che il carcere di Asti abbia tra i propri ospiti detenuti una percentuale di positivi al Covid19 del 35%, oltre a 12 positivi tra personale amministrativo e agenti di custodia.

Il problema non riguarda solo l’istituto di pena piemontese, ma è esteso su tutto il territorio nazionale.

Quest’ultima ondata di diffusione del contagio da Covid19, dunque, ha nuovamente portato alla luce il problema della corsa del virus nelle carceri italiane, strutture ormai organicamente sovraffollate di detenuti, nelle quali, oltre a carenze igieniche, di strumenti e programmi educativi, un ruolo preponderante gioca la mancanza di spazio dovuta ad un numero di detenuti eccedente la ordinaria capienza.

Nell’attuale situazione pandemica, pragmaticamente, ciò rende molto difficile, se non impossibile, garantire l’applicazione quantomeno della più elementare misura precauzionale, il distanziamento personale tra i detenuti.

Secondo i dati forniti nella propria Relazione annuale 2021 al Parlamento dal Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale l’inizio del 2020 era stato drammatico in termini numerici con 60.971 presenze nazionali a fronte di una capacità di meno di 50.000 unità.

Il 2021 ha visto una riduzione del numero dei detenuti, dovuta soprattutto ai legittimi interventi della magistratura di sorveglianza che, verso la metà dell’anno, ha consentito un assestamento a 53.661 unità, rispetto ad una capacità ospitativa limitata a 47.445.

Purtroppo quello del sovraffollamento carcerario è un problema annoso, ormai organico e strutturale, che ha visto l’Italia in più occasioni anche sottoposta al giudizio della Corte Europea dei Diritti Umani, che l’ha riconosciuta colpevole di una violazione sistematica e continuativa del diritto dei detenuti a non subire trattamenti contrari al senso di umanità e di dignità (art. 3 CEDU), con gravi incidenze e ripercussioni pregiudizievoli sul principio rieducativo della pena, previsto dall’art. 27 della nostra Costituzione.

La pena deve certamente avere un carattere sanzionatorio e retributivo, deve essere “un castigo” per chi si è reso colpevole di un reato e un monito per la collettività, ma al contempo deve essere funzionale alla rieducazione e al reinserimento sociale del reo.

Quest’ultimo aspetto molto spesso viene sottovalutato ovvero declamato in termini di principio, ma poco compreso ed ancora meno attuato.

Eppure è un dato fondamentale, quello più rispondente all’interesse comune.

Sempre secondo la Relazione 2021 del Garante al Parlamento il maggior numero di detenuti è ristretto per pene detentive inferiori ai tre anni, decorsi i quali il soggetto sarà nuovamente in stato di libertà.

Obiettivo di rilevanza sociale dovrebbe essere quello, dunque, di ridurre potenzialmente il rischio di ricaduta nel reato, rispondendo ciò a quell’esigenza di sicurezza avvertita come priorità dai consociati.

La visione della detenzione meramente punitiva ha carattere miope, soddisfacendo un bisogno di sicurezza immediato, ma privo di lungimiranza e previsione a medio lungo termine.

Ecco allora che quello del sovraffollamento carcerario con tutte le criticità che da esso conseguono, violazione dei diritti umani, impossibilità di organizzare progetti rieducativi e di reintegro sociale, difficoltà di garantire supporto educativo e psicologico a tutti i detenuti, non solo svilisce in astratto principi costituzionali che sembrano distanti ed avulsi dalla realtà, ma ricade concretamente sul tessuto sociale, restituendogli soggetti che,dopo aver scontato la loro pena, potenzialmente potranno ancora e nuovamente rappresentare un pericolo per la collettività, non essendo stata soppressa o depotenziata la loro capacità delinquenziale.

La creazione di un sistema penitenziario che consenta di proporre risposte alla commissione di reati tese a responsabilizzare in vista del futuro, piuttosto che a porre rimedio al passato, dovrebbe, pertanto, rientrare tra gli obiettivi primari non solo dell’agenda politica, ma dell’intera società.

L’auspicio è che sul punto possa davvero, e finalmente, esservi unità di intenti, capacità di coordinamento e interesse comune, da parte di tutti coloro che possono intervenire sul sistema, a partire dalla semplice sensibilizzazione, almeno tramite una più puntuale e realistica conoscenza del fenomeno, dell’opinione pubblica.

A cura di Carmen Bonsignore (www.carmenbonsignore.it)

 

 

 

Rapporto Sanità-Politica, Patrizia Polliotto fa il punto su ‘Radio Radio’

Oggi alle 13.35 è ospite in diretta nazionale anche in tv sul 253 del digitale terrestre

Sanità e politica, un rapporto difficile ma inevitabile. E soprattutto, che futuro attende la prima? A che punto è giunto il rapporto fra Stato e privati nel miglioramento della spesa per la salute pubblica?

A parlarne oggi a ‘Radio Radio’ in diretta alle 13.35 in fm, in streaming e in diretta tv nazionale sul canale 253 in qualità di voce autorevole e competente opinionista su ‘Radio Radio’ a ‘Un Giorno Speciale’ con Francesco Vergovich e il giornalista radiotelevisivo Maurizio Scandurra è Patrizia Polliotto, famoso legale d’impresa e Presidente degli ospedali milanesi Sant’Ambrogio, San Siro e Galeazzi, entrambi questi ultimi IRCCS.

Tre eccellenze sanitarie in capo al ‘Gruppo San Donato’ che con 1,7 miliardi di euro di fatturato e ben 16 ospedali (di cui 14 in Lombardia e 2 in Emilia-Romagna).

Patrizia Polliotto, proprio oggi, ha rilasciato un’interessante intervista nazionale al quotidiano on line Ilsussidiario.net, anticipando anche che “Anche la sanità si muove sui binari congiunti di formazione e innovazione tecnologica. A partire da luglio 2022 gli ospedali Galezzi e Sant’Ambrogio si sposteranno dalle loro sedi storiche nel nuovo superpolo tecnologico-sanitario che come ‘Gruppo San Donato’ stiamo ultimando nell’area ex Expo di Rho, zona di cerniera fra Piemonte e Lombardia. Sarà una delle strutture più ampie e avanzate d’Europa, frutto di un investimento complessivo, incluse attrezzature e macchinari, di ben 600 milioni di euro”.

Per ascoltare e vedere l’intervista radiotelevisiva, basta sintonizzarsi all’orario indicato sul sito www.radioradio.it.

Tavolo nazionale auto, decolla la proposta di Giachino

 “La mozione della Lega apre concretamente la strada al tavolo nazionale auto che coinvolga i parlamentari delle sette a regioni dove hanno sedi stabilimenti auto e aziende dell’indotto, come avevo proposto dopo il voto della legge finanziaria che scandalosamente non ha previsto fondi per il settore motore della industria in Italia e a Torino”. E’ il commento del leader dell’associazione Si Tav Si Lavoro Mino Giachino. “La mozione al governo farà riferimento ai ministri Giorgetti e Cingolani per la difesa e la trasformazione di un settore con oltre un milione di posti di lavoro, che negli ultimi anni non è stato difeso come si doveva dai governi precedenti – osserva  Giachino, sottosegretario ai Trasporti nell’ultimo governo Berlusconi e promotore del tavolo -. E’ un settore che va ancora più difeso dopo la vendita della Fiat alla Peugeot. Come dicono i grandi esperti di politica industriale è più facile difendere posti di lavoro esistenti che crearne nuovi. Il settore automotive con il settore edile sono quelli che propagano di più gli effetti delle politiche governative, non sarebbe male se la Regione o la Camera di commercio di Torino preparasse la documentazione più autorevole a sostegno della mozione auto”.

Obbligo vaccinale over 50, Confagricoltura: misura importante ma…

 “Bene per contrastare il Covid, ma occorre un inquadramento a livello europeo”

“L’introduzione dell’obbligo vaccinale per i lavoratori ultracinquantenni è un provvedimento importante per arginare il Covid, ma deve essere analizzato in un contesto più ampio per garantire gli equilibri utili all’avvio della prossima stagione dei raccolti”. Il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli, interviene così sulle misure che riguardano il mondo del lavoro, approvate il 5 gennaio da Palazzo Chigi.
In Italia, quasi il 35% della manodopera in agricoltura ha più di 50 anni. Stando ai dati Inps, l’obbligo vaccinale disposto dal Governo riguarda infatti 356.070 operai su un totale di 1.049.336.
Circa un terzo degli addetti (390mila) è straniero, di cui il 60% di provenienza extracomunitaria. Molti hanno ricevuto vaccini non riconosciuti dalle autorità sanitarie europee e altri non sono proprio vaccinati.
“Tra poche settimane si avvierà la stagione dei primi raccolti e le aziende agricole attendono l’arrivo di lavoratori extracomunitari, ma sono ancora molte le questioni aperte che, a nostro avviso, devono trovare un equilibrio in ambito internazionale. Il super green pass per gli over 50 è una di queste, così come il riconoscimento dei diversi vaccini somministrati extra UE. Bene ha fatto il Governo italiano a mettere in atto tutti i provvedimenti per contrastare la nuova ondata di Covid – precisa Brondelli – ma due anni di pandemia hanno palesato evidenti difficoltà nel trovare soluzioni condivise dagli Stati per garantire il flusso e la permanenza dei lavoratori stranieri nel settore primario”.
“Siamo inoltre in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Flussi 2021 appena approvato – aggiunge il Presidente di Confagricoltura Alessandria – e della conseguente circolare interministeriale per conoscere le date e i dettagli per avvalersi delle quote di lavoratori in agricoltura”.
Dopo la sperimentazione del 2020, nell’ambito dei 42mila addetti stagionali previsti dal Decreto nei settori agricolo e turistico-alberghiero – ricorda Confagricoltura Alessandria – è infatti prevista una quota di 14mila unità riservata alle istanze presentate dalle organizzazioni professionali agricole per conto dei datori di lavoro.
“Il nostro appello – conclude Brondelli – è di mettere in atto tutte le soluzioni possibili per risolvere i problemi pratici ed evitare che le giuste misure per contrastare l’emergenza sanitaria impattino con le necessità delle imprese agricole di garantire continuità produttiva e pertanto alimenti per tutta la popolazione”.

Prenotazioni ferme al 10 per cento negli hotel: “Peggio della zona rossa di un anno fa”

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La crescita dei contagi incide in modo disastroso sul turismo in questo mese di gennaio

Le stime di Federalberghi Torino indicano che il tasso di occupazione delle camere per gennaio e febbraio si fermerebbe sul 10%.

Una situazione che gli addetti ai lavori paragonano ai primi mesi dell’anno scorso, forse addirittura peggio, quando Torino e  il Piemonte erano in zona rossa  con il divieto di spostamento tra regioni.

Federalberghi sottolinea l’urgenza di aiuti per un settore che vale il 13 per cento del Pil italiano.

Uncem: “Un anno importante per montagne e parchi”

Il 2022 sarà un anno importante per le Montagne italiane. L’anno dei 70 anni dell’Uncem – fondata nel 1952 – è l’Anno internazionale dello Sviluppo sostenibile della montagna, dichiarato dall’ONU. Ma è anche l’anno di due compleanni, di due Parchi nazionali: compiono 100 anni il Parco nazionale del Gran Paradiso e il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. “Accostare queste quattro ricorrenze – evidenzia Marco Bussone, Presidente Uncem – significa guardare avanti e anche oltre dei compleanni, seppur importanti. I territori, con i Parchi, gli Enti montani, i paesi che fanno il Paese, sono luoghi nei quali le comunità costruiscono il futuro. Lo fanno forti di una Storia di democrazia e mobilitazione, di impegno e di valorizzazione. Apriamo l’anno nuovo facendo nostre le parole del Presidente Mattarella, pronunciate al Quirinale il 9 dicembre, nella Giornata della Montagna. Mattarella citava Goethe, che ‘ebbe a definire i nostri monti Maestri muti che fanno discepoli silenziosi. Dobbiamo confidare che questi siano numerosi e operosi'”.

“Parlaconme”: visitare le piantagioni per trasmettere valori

Questo il tema della puntata  di mercoledì 12 gennaio su Radiovidanetwork e condotta da Simona Riccio

 

La visita delle piantagioni come opportunità di trasmissione di valori sarà  la tematica al centro della puntata di PARLACONME di mercoledì  12 gennaio prossimo, in onda sulla Radio web Radiovidanetwork dalle ore 18 alle 19, e condotta da Simona Riccio,  Social media Manager del CAAT e Agrifood Specialist.

Ospiti della puntata saranno Cristina Bambini, Responsabile Marketing di Dole Italia, e Giusto Curti, amministratore delegato di Dole. Dopo la puntata che ha visto ospite l’atleta paralimpico Alessandro Ossola, appartenente alla Nazionale di Atletica Leggera, la trasmissione non poteva non proseguire sul filone della corsa e dello sport, andando a intervistare uno dei brand italiani che più si contraddistingue nel sostegno allo sport.

Dole Italia, la più grande azienda di distribuzione  di frutta fresca di alta qualità nel mondo, è  stata, infatti, Official Supplier dell’evento sportivo Sorrento-Positano, una kermesse che si è  svolta in uno più  affascinanti d’Italia.

La conduttrice Simona Riccio andrà  a ripercorrere alcune tappe dell’evoluzione commerciale di Dole e si confronterà sul percorso formativo e professionale che ha portato sia Cristina Bambini sia Giusti Curti in Dole. Cristina Bambini è  presente nell’azienda dall’agosto 2013 e parlerà  del nuovo concept comunicativo di Dole, che ha illustrato a Milano il 6 aprile 2017. All’epoca  eragiunto il momento di cambiare pagina, mantenendo comunque la linea della corretta alimentazione ricca di frutta e verdura  e, per questa ragione, nasceva il “100% Natural Snacking” e, sempre in quell’occasione, veniva presentato  il “Dole Snack Circle”. In questo contesto era stato mostrato uno dei 24 video della durata di 100 secondi ciascuno, dal titolo “Power shake alla banana”, un’idea decisamente brillante che voleva essere la risposta a chi desiderasse uno stile di vita sano, seguendo la formula della corretta alimentazione, in cui la frutta, abbinata a un altro elemento salutistico, la facesse da padrona.

Con l’amministratore delegato di Dole Italia, Giusto Curti, nel corso della trasmissione, emergerà  il ruolo fondamentale della passione nello svolgimento di questo lavoro. Giusto Curti opera nell’azienda dal 23 novembre del 2000 e parlerà dell’importanza di conoscere il prodotto per poterlo poi valorizzare al meglio, per fare anche comprendere il percorso che compie la banana prima di approdare sulle nostre tavole. Inoltre sottolineera’ l’importanza del fare squadra per trovare il giusto entusiasmo nel trasmettere il valore del prodotto, al fine di commercializzarlo e comunicarlo nel migliore dei modi.

Verrà inoltre spiegata la nuova campagna di comunicazione  dal titolo “Il sole anche quando non c’e”, uscita il 7 settembre del 2021 e presentata con successo al Mcfruit di Rimini. Si tratta di una campagna che è stata realizzata grazie alla collaborazione  degli studenti della laurea magistrale in Food marketing e strategie commerciali del Campus di Piacenza dell’Università Cattolica e dei Creativi di McCann WorldGroup Italia.

La puntata si concluderà parlando dell’importanza delle sponsorizzazioni da parte di Dole verso gli eventi sportivi.

La trasmissione PARLACONME viene trasmessa in diretta web Radio da Radiovidanetwork sul sito www.vidanetwork.it  e tramite app Radio Vidanetwork

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Dal giorno successivo sarà possibile ascoltare la trasmissione senza stacchi pubblicitari sul sito www.parlaconmeofficial.it

MARA MARTELLOTTA

Polliotto (UNC): “Treni e motori, Conciliazione Paritetica e Bonus Revisione”

La Presidente dell’Unione Consumatori Piemonte illustra due importati strumenti per gli utenti.

È attiva la conciliazione paritetica per i passeggeri del trasporto regionale di Trenitalia (Gruppo FS Italiane). “Uno strumento messo a punto insieme alle associazioni dei consumatori con l’obiettivo di risolvere le piccole controversie attraverso un sistema definito dall’azienda rapido, efficace e gratuito senza ricorrere alla giustizia ordinaria”, esordisce l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.
Il webform da compilare per presentare le domande è infatti online da inizio 2022 sul sito web trenitalia.com. “Si tratta di una procedura di risoluzione alternativa che si prefigge di accrescere la qualità generale del servizio, anche nel post-viaggio, offrendo una soluzione rapida, semplice ed extragiudiziale alle eventuali controversie tra Trenitalia e i passeggeri, che possono avvalersi di questo strumento nel caso di una risposta ritenuta non soddisfacente o se non ne hanno ricevuto alcuna nel termine di 30 giorni dalla presentazione del reclamo”, prosegue il noto legale. “Noi come UNC Piemonte disponiamo di un conciliatore all’interno delle nostre sedi di Torino e Pinerolo per garantire tempestiva assistenza ai consumatori in caso di necessità”, chiosa l’Avvocato Polliotto.
Ma c’è di più. Novità buone in termini economici in arrivo anche per gli automobilisti. “Ora c’è anche il Bonus Revisione. Il contributo può essere chiesto dal 3 gennaio per le revisioni effettuate dal primo novembre 2021 e per i tre anni successivi”.
Il sito del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili chiarisce che prende il via dal 3 gennaio 2022 la piattaforma informatica “Buono veicoli sicuri” che darà la possibilità di chiedere il rimborso di 9,95 euro a compensazione dell’aumento, pari alla stessa cifra, delle tariffe per la revisione dei veicoli a motore e rimorchi.
“Il contributo potrà essere chiesto per le revisioni effettuate dal primo novembre 2021, cioè il giorno in cui è entrato in vigore l’aumento tariffario, e per i tre anni successivi. questo nuovo bonus è concesso ai proprietari per un solo veicolo e per una sola volta”, precisa l’Avvocato Polliotto.
Per presentare la domanda i soggetti interessati devono accedere alla piattaforma attraverso l’identità digitale Spid, oppure la Carta d’identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns), compilare il modello disponibile sulla piattaforma e allegare la copia dell’attestazione dell’avvenuto pagamento della revisione. Il rimborso arriverà direttamente sul conto corrente.
L’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte è disponibile dal lunedì al venerdì in normale orario d’ufficio a Torino in Via Roma 366 (e anche a Pinerolo) telefonando allo 011 5611800 o scrivendo all’indirizzo e-mail uncpiemonte@gmail.com.