ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 237

Comunità energetiche, il bando ai Comuni del Pinerolese

I COMUNI DEL PINEROLESE SI AGGIUDICANO 230.000 € DI UN BANDO COMPAGNIA DI SANPAOLO PER SVOLGERE GLI ASSESSMENT NECESSARI ALLA COSTITUZIONE DI COMUNITA’ ENERGETICHE RINNOVABILI

Alla base un forte coordinamento di territorio espresso nella costituzione dell’associazione di scopo comunità energetica del pinerolese

Acea pinerolese ne ha seguito l’ideazione e attuerà la progettazione e la candidatura ai successivi bandi pnrr con la realizzazione da fine anno

 

 I Comuni, coordinati dall’ATS Comunità Energetica del Pinerolese e grazie al contributo tecnico della loro multiutility Acea Pinerolese, si sono aggiudicati 230.000 euro del bando Next Generation We di Fondazione Compagnia di San Paolo. Il finanziamento trasformerà in realtà il sogno dei Comuni di costituire diverse Comunità energetiche che vedranno come territori di sviluppo proprio Pinerolo, le valli e l’area di pianura e daranno una notevole spinta in avanti alla realizzazione che sarà coordinata così come lo è stata la candidatura vincente al Bando da Acea Pinerolese.

L’aggiudicazione del Bando – ha dichiarato Francesco Carcioffo, AD di Acea Pinerolese Industriale Spa – è un importantissimo obiettivo raggiunto da parte dei Comuni al fine di poter agevolmente concludere le fasi di studio delle varie comunità energetiche che potranno costituirsi nel Pinerolese. L’aggiudicazione testimonia la coesione e il forte lavoro di squadra dei Comuni, che con il nostro supporto e coordinamento, in qualità di Azienda del territorio con elevate competenze specifiche nel settore e il prezioso contributo del Prof. Angelo Tartaglia, porterà alla costituzione di numerose e diverse Comunità energetiche Rinnovabili che daranno sempre maggior concretezza all’impegno di smarcarsi dalle fonti fossili, sottoscritto dai comuni pinerolesi nel 2019  che ha portato alla costituzione della  prima OIL FREE Zone. Il pinerolese diventa sempre più un polo di rilevanza nazionale per le CER dopo aver dato battesimo alle prime Comunità energetiche Condominiali d’Italia.”

I Comuni del Pinerolese hanno saputo farsi trovare pronti ed uniti” – dichiara il Consigliere Scalenghese Emanuel Giraudo, Presidente dell’A.T.S. Comunità Energetica dei Pinerolese, entità giuridica costituita dalla maggior parte dei Comuni del Pinerolese – “Si tratta di un percorso nato qualche anno fa che ci ha portati a dotarci di una struttura stabile a partecipazione Comunale: l’Associazione Temporanea di scopo Comunità Energetica del Pinerolese. Abbiamo predisposto un progetto corale, grazie all’aiuto di ACEA Pinerolese, Politecnico di Torino ed Environment Park, presentando sette domande in rappresentanza dell’intero territorio: Scalenghe e Vigone per tutta la pianura; Pragelato, Pomaretto ed Inverso Pinasca per la Val Chisone e Germanasca; Cantalupa per la Val Noce e, infine, Torre Pellice in rappresentanza della Val Pellice. Tutte le domande sono state finanziate riconoscendo il valore di un territorio che sa coordinarsi ed accordarsi. Questo contributo deve essere il volano per portare sul territorio i fondi del PNRR e contribuire attivamente al processo di transizione energetica.”

Non di solo profitto vive l’imprenditore

Gli studiosi di finanza aziendale hanno sempre esaltato il profitto come unico obiettivo dell’attività imprenditoriale, sulla base del principio che l’imprenditore deve puntare alla massimizzazione del profitto!

 

Massimizzazione…

Quindi conseguimento del profitto più alto possibile, senza preoccuparsi di come è conseguito (anche danneggiando altre persone oppure creando problemi all’ambiente o alla società).
E nessuna considerazione sulla distribuzione del profitto, che va considerato di esclusivo beneficio dei soci o dell’imprenditore.
Gli autori sostengono che il mondo della produzione e il mondo della finanza debbano considerare non solo valori meramente quantitativi ed egoistici, ma anche valori qualitativi e sociali; giusto conseguire il profitto, ma meglio se, anziché massimizzarlo, si puntasse ad ottimizzarlo, arrivando ad un livello adeguato, ma compatibile con tutti coloro che vivono all’interno ed all’esterno dell’azienda.

Qualche brano del libro consente di coglierne a fondo il pensiero.

“L’impatto della gestione delle imprese finanziarie sulla Società sempre più rilevante, anche per il loro potere d’indirizzo sulle imprese non finanziarie, induce quindi a ritenere fondamentale che il rapporto tra finanza ed etica si evolva da quello, richiamato nel sottotitolo, tra “diavolo ed acqua santa”.

Un obiettivo fondamentale anche per l’impatto sulle future generazioni, ma di non facile ed immediata realizzabilità per una molteplicità di ragioni tra le quali una notevole capacità di “pressione” delle grandi istituzioni finanziarie su governi ed istituzioni finanziarie” (dalla prefazione del prof. Roberto Schiesari,

Dipartimento di Management Università di Torino).

Etica e profitto non sono conflittuali: contrapporre etica e profitto, apertura sociale ed utili aziendali è errato, partendo dal presupposto che l’uomo sia “monodimensionale”, capace di perseguire solo un unico obiettivo e non una serie di obiettivi diversi ma armonizzabili. La ricchezza “egoistica”, la sfrenata corsa verso la massimizzazione del profitto, l’accumulazione di patrimoni personali smisurati aumentano le disuguaglianze, sono una malattia subdola, un killer silenzioso, che giorno dopo giorno mina alle fondamenta il patto sociale.

L’economia deve cambiare visione: occorre realizzare un cambiamento che metta in moto un processo in vista di un’economia diversa da quella che fa semplicemente sopravvivere (lavorare per guadagnare i soldi per vivere); un’economia che include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda. L’ecologia e la cura del prossimo sono intimamente correlate. Ed occorre realizzare processi produttivi, progetti qualificati ed una progettualità solidale in grado di garantire equità e giustizia per tutti.

Accettare il “bene comune”:dobbiamo riscoprire il senso e il valore del bene comune in contrapposizione alla ricerca del bene del singolo. Che cos’è il bene comune? Pensiamo agli allevatori che d’estate portano sull’alpeggio le proprie mandrie affinché trovino erba fresca per il pascolo. Se l’interesse del singolo fosse superiore al bene comune ogni pastore avrebbe interesse a portare una mucca in più al pascolo per massimizzare i propri profitti ma ciò porterebbe all’esaurimento ed alla desertificazione del pascolo. Invece i pastori sanno che devono preservare il pascolo affinché non si desertifichi e possa negli anni continuare a svolgere la propria funzione per tutta la collettività; anche noi oggi dobbiamo riscoprire valore del bene comune sentirlo nostro e preservarlo per le generazioni future.” (estratto dal Capitolo 3)

E’ possibile coniugare Finanza ed Etica?
Un’utopia, forse, ma i tempi sono maturi per una riflessione profonda su nuovi modelli di gestione della micro e della macro economia.

Mara Martellotta 

GIANLUIGI DE MARCHI e MARCO PICCOLO – FINANZA ED ETICA, DIAVOLO ED ACQUA SANTA? Riflessioni e proposte per un nuovo modello d’impresa, Amazon libri, 2022, euro 10

 

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Una Pasqua di ripresa per hotel, ristoranti e negozi di cibo e pasticceria

Sono positivi i dati sugli affari a Pasqua, registrati da Confesercenti a Torino, ad incominciare dalle gite di Pasquetta: le macellerie hanno infatti avuto un notevole aumento negli acquisti e nelle prenotazioni di carne per le grigliate. Anche molti turisti sono arrivati in città’ e gli alberghi cittadini arrivano a sfiorare il 90% dell’occupazione, in particolare per le camere triple e quadruple, richieste dalle famiglie. Andamento positivo per le guide turistiche e i ristoratori che hanno avuto moltissime prenotazioni. Per quanto riguarda uova e colombe la produzione artigianale locale rimane la preferita, con vendite in aumento del 5% così come per il prodotto di alta qualità artigianale in gastronomia e in pasticceria (+10-15%). Riprendono in pieno le gite scolastiche +100%.

Nel 2023 Torino capitale dello sviluppo urbano

Nel  febbraio 2023 Torino ospiterà  il Cities Forum,  evento a cadenza biennale che interessa i principali protagonisti europei di sviluppo urbano.

Diciannove le città europee candidate:  nella short list con Lubiana, Tallin e Vitoria-Gasteiz, il capoluogo piemontese ha vinto con otto voti.

E’ “molto soddisfatto” il sindaco Stefano Lo Russo. Si tratta del  più grande evento della Commissione Europea e riunisce i principali attori urbani a livello europeo, nazionale, regionale e locale. La quinta edizione accoglierà circa 700 partecipanti in due giorni.

 La Città di Torino  ha presentato la sua candidatura con un programma che è risultato il migliore. La Fondazione CRT ha offerto gli spazi delle Ogr come luogo principale degli incontri. Tra i temi affrontati, la dimensione urbana della politica di coesione, l’agenda urbana per l’UE, il ruolo delle città nell’attuazione del Green Deal europeo, la risposta dell’UE alla dimensione urbana dell’Agenda 2030 e il New Urban Agenda, la Nuova Carta di Lipsia e iniziative a livello di UE per sostenere le città.

 

Rinasce l’Osservatorio sulla salute delle donne

Rinasce l’Osservatorio Cittadino sulla salute delle donne, uno strumento istituito nel 2003 per monitorare e promuovere il raccordo con rappresentanti di istituzioni locali, ospedali, Asl, professioni mediche e organizzazioni della società civile che si occupano di promozione della salute femminile.

Oltre al ruolo di dialogo e coordinamento, l’Osservatorio faciliterà la lettura, in un’ottica di genere, di tutti i dati relativi alla salute delle donne sul territorio, definendo strumenti di monitoraggio e criteri di valutazione.Potrà inoltre sviluppare proposte per favorire l’utilizzo e la valorizzazione dei servizi che in città tutelano la salute della donna, ma anche ricerche innovative e pubblicazione delle offerte e delle istanze ai servizi, nonché iniziative aperte alla cittadinanza.

 

La prima riunione ne sancisce la nuova costituzione, dopo oltre dieci anni di inattività, grazie all’impegno e all’impulso di tanti soggetti diversi: “E’ la ripresa di un cammino e siamo consapevoli che ci attende un enorme lavoro per contrastare le strumentalizzazioni politiche dei corpi delle donne” ha dichiarato Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare, Diritti e Pari opportunità.

La necessità di un confronto tra l’Amministrazione comunale e le associazioni cittadine che si occupano della salute femminile era stato evidenziata durante il forum ‘Salute é autodeterminazione’, promosso dalla Città di Torino l’8 marzo scorso. “Abbiamo colto la richiesta di molti soggetti cittadini di riattivare questo spazio di confronto e presidio da parte del Comune per monitorare e tutelare la salute delle donne che vivono a Torino” ha aggiunto Rosatelli.

Pam Panorama e Borello rinnovano la partnership

Pam Panorama e Borello annunciano con grande soddisfazione reciproca il rinnovo della partnership che li lega dal 2019 e che vedrà entrambe le parti coinvolte in uno sviluppo congiunto di 30 nuovi supermercati nei prossimi anni.

I buoni risultati ottenuti in questi anni di collaborazione sono stati la base e il presupposto per questo nuovo accordo che vede piena condivisione delle strategie commerciali e dell’interpretazione del territorio e crea il presupposto per allargare la collaborazione attraverso il coinvolgimento di altri imprenditori dell’area piemontese.
Borello, rappresenta una realtà di grande rilevanza nel settore del Retail in Piemonte e vanta oggi 44 supermercati.
“Siamo orgogliosi di annunciare il rinnovo dell’accordo con Fiorenzo Borello (nella foto) e la sua famiglia. – dichiara Riccardo Martinelli, Direttore Divisione Prossimità – Si tratta di una realtà di grande tradizione in Piemonte che ha appena celebrato il prestigioso traguardo dei 50 anni di attività imprenditoriale. Questa collaborazione ci permette inoltre di garantire ai clienti qualità, convenienza, servizio con rinnovata attenzione ai temi dell’ambiente e dei piccoli produttori di qualità del territorio”.
“Siamo entusiasti di aver rinnovato l’accordo con Pam in continuità con la proficua collaborazione di questi anni che arriva dopo importanti risultati ottenuti insieme – dichiara Fiorenzo Borello – Ho grande fiducia nel trasparente rapporto con gli azionisti di PAM e nella professionalità, competenza e affidabilità di Andrea Zoratti, direttore Generale di Pam Panorama, di Riccardo Martinelli Direttore Divisione Prossimità e dei loro collaboratori”.

Pinerolo: Unc Piemonte e Phoenix insieme

IN AIUTO DI CONSUMATORI, PRIVATI E IMPRESE

Siglato il protocollo d’intesa tra il Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori e il noto player pinerolese per potenziare l’assistenza a cittadini e Pmi del territorio della Val Chisone.

“Unc Piemonte opera da sempre nell’attuazione di corrette strategie di prevenzione del contenzioso, fornendo ascolto preventivo, indirizzo e supporto legale sui più svariati fronti. Ed è in questo senso che s’inserisce la nuova collaborazione ufficializzata con la stipula del protocollo d’intesa tra il Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, la Delegazione di Pinerolo UNC e la Phoenix S.r.l.s., Società fondata e guidata dalla Dottoressa Patrizia Culasso, specializzata in servizi Caf e Patronato sia alle persone fisiche che ai piccoli artigiani, commercianti e soggetti d’impresa”.
Lo rende noto l’Avvocato Patrizia Polliotto, Presidente del Comitato piemontese di UNC, da Lei fondato nel 2010. “Tra i servizi offerti: elaborazione dati e dichiarazioni fiscali, modello unico società di persone, modello redditi persone fisiche, mod. 730, ISEE e tutta la migliore e più puntuale, repentina assistenza tecnica possibile in materia di accesso ai bonus di Stato tra cui assegno unico universale, invalidità, permessi retribuiti legge 104, pensioni e moltissimi altri ancora”, chiosa il noto legale torinese.
“ La collaborazione con la Phoenix S.r.l.s., che ringraziamo per il suo prezioso e concreto supporto alla nostra associazione in un momento così delicato dell’economia e della storia del Paese, è uno strumento per ampliare i servizi della nostra associazione offrendo agli associati di UNC Piemonte delle sedi di Torino e Pinerolo e agli assistiti della Phoenix S.r.l.s. dei vantaggi personalizzati per i servizi resi”, afferma l’Avvocato Samuele Perassi, Responsabile di Unc Pinerolo coadiuvato dalla Dottoressa Jessica Campolongo.
“Siamo fieri e onorati di entrare nella rosa dei collaboratori del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori. Una via maestra per essere ancora più vicini a cittadini e imprenditori nel muoversi con disinvoltura ed efficacia in un mondo burocratico complesso e che, se ben gestito, può offrire moltissime e utili agevolazioni, specie in una fase di transizione complessa quale quella in corso”, conclude entusiasta la Dottoressa Patrizia Culasso, Amministratore di Phoenix S.r.l.s.

Giovani under 31, c’è il bonus affitti

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Tra le principali novità della legge di Bilancio 2022 riepilogate dal paragrafo 5 della circolare 9/E/2022 dell’Agenzia delle Entrate, c’è la possibilità di usufruire del bonus affitti per under 31 nel caso in cui la locazione riguardi solo una porzione dell’unità immobiliare (ad esempio una stanza).
La circolare illustra le novità per i giovani che prendono in affitto un appartamento. In particolare: viene innalzato da 30 a 31 anni non compiuti il limite di età per beneficiare del bonus; lo sconto fiscale può coprire fino al 20% dell’ammontare del canone, fino a un importo massimo di 2mila euro; viene esteso da tre a quattro anni e spetta anche nel caso in cui il contratto abbia ad oggetto una porzione dell’unità immobiliare adibita a residenza (ad esempio, una sola stanza).
Chi ha i requisiti richiesti, dopo aver inoltrato la domanda, potrà ottenere il bonus sotto forma di credito di imposta. L’agevolazione, non prevede nessuno sconto sull’affitto. L’agevolazione verrà corrisposta sotto forma di detrazione IRPEF, che potrà essere fruita tramite la dichiarazione dei redditi.
Grazie alle modifiche, viene riconosciuta dall’anno d’imposta 2022 una detrazione dall’imposta lorda di 991,60 euro per i primi quattro anni di durata contrattuale: ai giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti; con un reddito non superiore a 15.493,71 euro; che stipulano un contratto di locazione di una unità immobiliare o sua porzione da destinare a propria residenza.
Inoltre, se superiore a 991,60 euro, la detrazione è pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione, entro il limite massimo di 2.000 euro.
Per poter richiedere il bonus bisognerà comunicare all’Agenzia delle Entrate: i dati personali del giovane richiedente; i dati relativi alla tipologia di immobile destinato all’abitazione; il contratto di affitto stipulato con il proprietario di casa; la documentazione che accerta la tipologia dell’immobile secondo i requisiti; la documentazione che riporta il reddito annuo del giovane, secondo le soglie massime previste: si potrà presentare l’Isee oppure la dichiarazione dei redditi.
E’ opportuno sapere che le richieste possono essere processate anche tramite i Caf abilitati.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

Pressione fiscale al 49 per cento, la più alta d’Europa

COMMERCIALISTI 

La categoria in audizione alla Camera sul Def lancia l’allarme sull’incremento del carico fiscale: “Tenere sotto controllo l’aumento del gettito Iva” 

Roma – La pressione fiscale reale italiana, calcolata al netto del sommerso, ha raggiunto ormai il 49%, il livello più alto d’Europa. Nel 2019 era al 48,2%. Il dato è stato fornito dal Consiglio nazionale di commercialisti nel corso di un’audizione sul Def svoltasi presso le commissioni Bilancio di Camera e Senato. “Stante l’elevata quota di economia sommersa e illegale in Italia – hanno spiegato Tommaso Di Nardo e Pasquale Saggese, ricercatori della Fondazione nazionale della categoria- la pressione fiscale reale, il sacrificio cioè realmente imposto alla collettività che opera nell’economia emersa, è di gran lunga più elevato di quello ufficialmente registrato dall’Istat per tutta l’economia. La contabilizzazione da parte dell’Istat di una consistente quota di economia sommersa ed illegale nel Pil, pari per il 2019 a 203 miliardi di euro, l’11,3% del Pil, determina un livello particolarmente elevato della pressione fiscale reale, pari nel 2019 al 48,2%”.

Pur non essendo ancora disponibili le stime Istat dell’economia sommersa per il 2020 e il 2021, i commercialisti hanno sostenuto che, “alla luce dell’incremento della pressione fiscale ufficiale, è comunque possibile ritenere che la pressione fiscale reale si sia incrementata di pari passo. Mantenendo costante la quota di economia sommersa all’11,3% del Pil nominale, come rilevato dall’Istat per il 2019, la pressione fiscale reale nel 2021 raggiunge il 49% del Pil emerso, portando l’Italia al primo posto in Europa”.

“Per il 2022 e per gli anni successivi – hanno proseguito – il DEF prevede una riduzione della pressione fiscale essenzialmente dovuta alla revisione dell’Irpef operata nella legge di bilancio 2022 e all’abolizione dell’Irap per le attività di impresa e lavoro autonomo svolte in forma individuale”. Per il sostegno alla ripresa economica, sarebbe secondo i commercialisti “fondamentale ridurre la pressione fiscale che grava sulle famiglie che, negli ultimi anni, è sempre aumentata. Nonostante gli interventi volti alla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro dipendente, il livello complessivo del gettito tributario imputabile alle famiglie è quello che ha subito l’effetto maggiore dello shock fiscale 2012-2013 anche per effetto di una tassazione immobiliare particolarmente elevata a cui si aggiunge l’incremento della fiscalità locale che, anche per compensare il venir meno dei trasferimenti statali, è cresciuto progressivamente seppure in maniera ampiamente differenziata sui territori”.

I rappresentanti della categoria hanno poi sottolineato come “l’evidente incremento del gettito delle imposte indirette trainato dall’Iva e generato in larga misura dall’importante crescita dell’inflazione, si abbatte sulle famiglie italiane contribuendo ad appesantire ancora di più il carico fiscale complessivo. Pertanto – hanno concluso – sarebbe auspicabile tenere sotto controllo il gettito Iva che sta alla base della lievitazione della pressione fiscale indiretta dell’ultimo anno, ed eventualmente, laddove le condizioni del quadro macroeconomico e di finanza pubblica lo permettessero, compatibilmente con la normativa europea, adottare opportuni provvedimenti di sterilizzazione dell’aumento del gettito Iva”.

UPS Italia pianta 200 alberi a Torino

In collaborazione con International Tree Foundation ed EarthDay.org

UPS Italia, rinnovando l’impegno per rendere più sostenibili le proprie attività nel mondo, ha piantato 200 alberi a Torino nell’area di Strada del Portone (identificata insieme ai responsabili dell’Unità Operativa Alberate dell’Area Verde della Città di Torino), in collaborazione con International Tree Foundation ed Earthday.org.
All’evento, che si è tenuto ieri, hanno partecipato Alice Ravinale, consigliera comunale della Città di Torino e Britta Weber, UPS Italia Country Manager, con lo staff management dell’azienda.
“La Città di Torino è impegnata nell’elaborazione di strategie di adattamento e di mitigazione ai cambiamenti climatici. Uno dei nodi è la piantumazione di nuovi alberi – racconta l’assessora alle Politiche ambientali della Città di Torino Chiara Foglietta -. Ci siamo candidati alla call europea per le 100 città climate neutral entro il 2030 e abbiamo bisogno che ogni soggetto faccia la propria parte per arrivare a questo risultato. Siamo felici di aver contribuito al raggiungimento del risultato di oggi, sperando che ne seguano molti altri”.
“Ringrazio UPS Italia per aver scelto Torino per la messa a dimora di 200 nuovi alberi – commenta l’Assessore alla Cura della città e al Verde della Città di Torino Francesco Tresso –. Per la nostra amministrazione è fondamentale collaborare con partner e aziende del territorio che siano sensibili alle tematiche di sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di contribuire insieme a valorizzare e incrementare il verde urbano. È anche grazie a queste iniziative che negli ultimi due anni abbiamo messo a dimora 50 mila nuovi alberi per creare nuovi boschi urbani, con lo scopo di potenziare i corridoi ecologici, favorire la biodiversità e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici nelle aree urbane. Torino è inoltre tra le 138 città inserite nell’elenco delle Tree Cities of the Word, il prestigioso riconoscimento assegnato dalla FAO e dalla Arbor Day Foudation alle città che maggiormente si contraddistinguono per la gestione e la cura del verde urbano”.

“Siamo impegnati a fare sempre di più per sostenere le comunità in cui operiamo e viviamo, anche proprio qui a Torino – afferma Britta Weber, Country Manager di UPS Italia –. Ci siamo posti l’obiettivo di piantare più di 50 milioni di alberi entro il 2030, e nell’ultimo anno abbiamo realizzato più di 50 iniziative ambientali a livello globale, contribuendo a ridurre gli effetti del cambiamento climatico nelle zone urbane.”
L’obiettivo di piantare 50 milioni di alberi in tutto il mondo entro il 2030 dalla Fondazione UPS contribuirebbe, nei prossimi 40 anni, all’assorbimento di 4 milioni di tonnellate di carbonio dall’atmosfera, il filtraggio di 3,55 miliardi di metri cubi di acqua di deflusso e quasi 8.000 tonnellate di particolato microscopico nell’aria, rimuovendo così 289.000 tonnellate di inquinamento chimico dell’aria, e generando un ritorno economico di 16,45 miliardi di dollari in benefici ambientali.
UPS (NYSE:UPS) è una delle maggiori società di spedizione pacchi al mondo, con un fatturato di 97,3 miliardi di dollari e fornisce un’ampia gamma di soluzioni logistiche integrate per i clienti in più di 220 Paesi e territori. Concentrati sull’obiettivo di “far avanzare il nostro mondo consegnando ciò che conta”, gli oltre 534.000 dipendenti dell’azienda condividono una strategia espressa in modo semplice e messa in pratica con efficacia: il cliente prima di tutto, le persone al comando, l’innovazione al centro. UPS è impegnata a ridurre il proprio impatto ambientale e a sostenere le comunità che serve in tutto il mondo. UPS assume, inoltre, una posizione irremovibile a sostegno dei valori della diversità, dell’uguaglianza e dell’inclusione. La società è presente online col suo sito www.ups.com; ulteriori informazioni sono disponibili su www.pressroom.ups.com e www.investors.ups.com.