ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 182

Guida in stato di ebbrezza: ecco cosa si rischia

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Ogni anno in Italia si registrano percentuali sempre più alte di incidenti dovute a comportamenti alla guida non consoni o al limite. I casi più drammatici, che coinvolgono spesso giovani ma non solo, sono quelli relativi a sinistri causati da persone in stato di ebrezza o, in certe circostanze, anche sotto effetto di stupefacenti. Mettersi alla guida in stato di alterazione, alcolica o da droghe, infatti, non solo è un pericolo per noi, ma anche e soprattutto per gli altri. Oltre a essere, come ovvio, un pericolo per l’incolumità fisica, anche quella economica però non è da sottovalutare.
Da anni, infatti, il codice della strada (collegato a quello penale), prevede multe salatissime nel caso in cui si venisse trovati alla guida in condizioni non consone. Non è un caso, infatti, che in situazioni di incidenti stradali più o meno drammatici, uno dei primi accertamenti sul guidatore è l’alcol test o quello sulle sostanze stupefacenti. Guidare sotto effetto di sostanze che alterano riflessi e movimenti, infatti, è severamente vietato dalla legge italiana e non solo.
Nello specifico, infatti, guidare dopo aver bevuto o assunto droghe, provoca un calo della lucidità e della concezione del pericolo. Chi guida in queste condizioni, infatti, il più delle volte non si rende conto di manovre azzardate, ostacoli o, nei casi più drammatici, delle persone per strada. Nascono da queste circostanze, infatti, tragici incidenti che il più delle volte provocano sangue sulle strade italiane, soprattutto nella notte e nei weekend.
La legge parla però chiaro. Il codice della strada infatti non fa sconti a chi viene trovato alla guida in stato di ebrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti. Nello specifico, agli articoli 186 e 186bis del codice vengono puniti in modo severo tutti coloro che guidano sotto l’influenza dell’alcol. La legge individua tre soglie di tasso alcolemico (TA), cioè di quantità di alcol nel sangue, individuando, dunque, quattro possibili situazioni: TA fino a 0,5 grammi di alcol per litro di sangue; TA superiore a 0,5 g/l ma non superiore a 0,8 g/l; TA superiore a 0,8 g/l ma non superiore a 1,5 g/l; TA superiore a 1,5 g/l.
Nei primi due casi, la violazione della norma è punita con una sanzione amministrativa, nelle altre due situazioni, invece, si tratta di un reato, giudicato da un tribunale in composizione monocratica, che prevede, tra l’altro, anche la misura dell’arresto.
La stessa legge, poi, considera alcune variabili al contorno per modulare pene e sanzioni in base alla categoria del conducente (professionale, minore di 21 anni, neopatentato), il tipo di veicolo guidato (auto, ciclomotori, motocicli, motoveicoli) e se si è provocato o meno incidenti.
Con un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l, in particolare, si rischia una sanzione che va da 800 a 3.200 euro, più la sanzione accessoria, sul piano penale, fino a sei mesi di reclusione. Vi si aggiunge anche una sospensione della patente da sei mesi a un anno.
Per un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l la sanzione pecuniaria va dai 500 a 2.000 euro, con reclusione da tre ai sei mesi come sanzione eventuale.
Nel caso peggiore, quello che supera il tasso di 1,5 g/l scatta invece l’arresto fino a un anno di reclusione, il ritiro patente fino a due anni e una sanzione pecuniaria di 6.000 euro.
Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

 

La procrastinazione

La procrastinazione, dal latino “pro” (a favore) e “cras” (domani) è la tendenza a rimandare a dopo un’attività, un compito, un impegno.

Solitamente si tende a procrastinare per guadagnare tempo, per ritardare la soluzione di un problema o per evitare una situazione spiacevole, preferendo svolgere altre attività più piacevoli o meno stressanti (ozio, svago).

Non va visto necessariamente come un atto negativo; talvolta si procrastina per studiare meglio la situazione, per attendere un momento più propizio per agire. Diventa negativo quando si rischia di pagare per questo ritardo, perché si agisce fuori tempo massimo, perché nel frattempo qualcun altro ha agito contro di noi.

Se anche voi avete questa tendenza, non sentitevi soli: uno studio ha rilevato come almeno il 20% degli adulti e almeno la metà degli iscritti all’Università tenderebbe a rimandare gli impegni; questo spiegherebbe, in parte, il numero di studenti fuori corso.

Quali sono le cause che spingono a procrastinare?Disinteresse verso il compito da svolgere, scarsa autostima, mania di perfezionismo, difficoltà di organizzazione, ipengiofobìa (paura di assumersi responsabilità).

Spesso in questi casi salta fuori la sindrome di Dunning-Kruger, cioè sentirsi inadeguati e percepire le proprie abilità inferiori a quelle degli altri, o addirittura percepire gli altri come bravissimi quando in realtà non lo sono.

E’ evidente che, se ci si rende conto che la tendenza a procrastinare diventa cronica e se da ciò può derivarne un danno per noi, per la nostra economia o per la nostra immagine, si rende necessario adottare dei correttivi.

Se decido di scrivere un libro, non posso aspettare di avere uno studio con la giusta esposizione, la scrivania corretta, il necessario per scrivere subito la versione definitiva: sarà, invece, opportuno cominciare a tirare giù le idee, scriverle anche su un taccuino per evitare che mi passino di mente e solo quando avrò ciò che desidero trasferirò il mio lavoro stando nello studio adatto.

La paura dell’insuccesso, in particolare, spinge all’autosabotaggio; nella nostra mente si sviluppa un meccanismo inconscio che ci porta a trovare sempre nuove scuse, a non trovare mai le condizioni adatte e, quindi, a creare realmente le condizioni per non poter assolvere il compito affidatoci o il progetto che abbiamo in mente.

Anche chi sia affetto da pigrizia congenita deve entrare nell’ottica di provare e lasciarsi andare nella realizzazione del progetto, con ciò di cui dispone, con i tempi che gli sono propri, con le capacità di cui dispone in quel momento. Solo dopo aver iniziato potrà correggere il tiro velocizzandosi, migliorando la creatività, correggendo errori effettuati in corso d’opera.

Ma come iniziare correttamente? Appunto, iniziando. Una buona pianificazione sta alla base di ogni buona riuscita, pianificando le varie fasi con riferimento ai tempi, alla durata, ad altri fattori che possano influenzare la riuscita. Una volta iniziato, il più è fatto, basta sconfiggere l’inerzia che bloccava l’inizio dei lavori.

Naturalmente dipende tutto dalla complessità del lavoro da svolgere; quando più questo è complesso, tanto più andrà suddiviso in piccole parti, ognuna realizzabile distintamente per poi unire le varie parti nel lavoro completo.

Completa un passo alla volta: saltare da una fase ad un’altra prima che sia completata porta soltanto a confondersi ed a non seguire più un filo logico, con l’unico risultato di impiegare più tempo e peggiorare la qualità dell’esecuzione.

Ovviamente ogni distrazione dev’essere bandita: dai social al pub, dal telefono alla TV qualsiasi fonte di distrazione o di disturbo va accantonata, anche facendosi violenza, perché altrimenti sarà un eterno rimandare, ora per un like ricevuto, poi per la telefonata di un amico, poi perché c’è la partita in TV.

Se, ciò nonostante, ancora ti manca lo stimolo ad iniziare poniti un premio al raggiungimento degli obiettivi; come nelle aziende viene concesso l’MBO (management by objectives) al direttore che raggiunga gli obiettivi prefissati, così tu pensa a concederti un premio quando il tuo compito sarà completato. A seconda dell’importanza di ciò che hai conseguito, potrà essere un regalo che sognavi da tempo, un week end da solo o in compagnia di chi desideri, una settimana su un’isola o ciò che più ti piace.

Quando molti anni fa smisi di fumare, nel giro di una notte passai da 60 sigarette al giorno a zero, dopo una settimana ordinai un’auto nuova, sapendo che avrei risparmiato molti soldi e, per contro, che avendo speso per l’auto nuova non avrei potuto permettermi di riprendere il vizio. Dopo 8 anni  ho cambiato auto, e dopo 13 continuo a non fumare.

Imparare ad agire è un esercizio, come fare la dieta o andare in palestra: superate le difficoltà iniziali, scoperto il segreto per riuscire tutto sarà più facile.

 

Sergio Motta

Monitoraggio ponti e viadotti, al via bando Anas

  • Il bando è parte dell’investimento da 275 milioni finanziato con il “Fondo Complementare” connesso al PNRR
  • Il Programma di sensoristica SHM (Structural Health Monitoring) prevede 5 gare: le prime tre sono andate in Gazzetta ufficiale fra aprile e ottobre 2022, l’ultima sarà in GU a breve

Prosegue l’impegno per il monitoraggio tramite sensori di mille ponti e viadotti lungo la rete Anas (Gruppo Fs Italiane). Da ieri, infatti, è in Gazzetta ufficiale il quarto dei cinque bandi di gara del Programma SHM (Structural Health Monitoring). Il bando, per complessivi 143 milioni di euro, riguarda la fornitura e installazione di impianti di monitoraggio strutturale.

Nel dettaglio, le attività riguarderanno l’installazione di sensori e tecnologie IoT, per l’acquisizione on site dei parametri tecnici sui cui verrà applicato un algoritmo AI Anas per fornire indici sintetici, grazie all’infrastrutturazione digitale delle opere d’arte.

L’appalto, suddiviso in sei lotti sulla base delle Strutture Territoriali Anas, sarà così ripartito: 29 milioni di euro verranno attribuiti al lotto 1 (Strutture Territoriali di Piemonte e Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia); 32 milioni di euro al lotto 2 (Strutture Territoriali di Liguria, Toscana, Marche, Umbria); 24 milioni di euro al lotto 3 (Strutture Territoriali di Abruzzo e Molise, Puglia, Basilicata); 18 milioni di euro al lotto 4 (Strutture Territoriali di Lazio, Campania, Sardegna);  20 milioni di euro al lotto 5 (Struttura Territoriale della Calabria); 20 milioni di euro al lotto 6 (Struttura Territoriale della Sicilia).

L’investimento complessivo del Programma SHM (Structural Health Monitoring) per l’infrastrutturazione e il monitoraggio dei Ponti e Viadotti presenti sulla rete gestita è pari a 275 milioni di euro, finanziati dal “Fondo Complementare” connesso al PNRR. Il Programma prevede 5 gare: le prime tre sono andate in Gazzetta ufficiale fra aprile e ottobre 2022, l’ultima sarà in GU a breve.

Il Programma SHM consente un controllo molto più ampio su tutto il processo di monitoraggio dello stato di salute delle infrastrutture, consentendo la piena integrazione con i protocolli manutentivi attraverso l’utilizzo di una banca dati centralizzata delle opere d’arte (ponti e viadotti). L’acquisizione costante delle informazioni relative allo stato di queste opere consentirà, inoltre, attraverso l’applicazione di algoritmi di Intelligenza Artificiale, la definizione di processi di manutenzione predittiva.

Al fine di garantire la massima tempestività nell’avvio delle attività, tutti i lotti, di durata biennale, verranno attuati mediante il flessibile strumento dell’Accordo Quadro.

Le offerte digitali, corredate di tutta la documentazione richiesta per ciascuna gara pubblicata in data odierna, dovranno pervenire, a pena di esclusione, sul Portale Acquisti di Anas (https://acquisti.stradeanas.it) entro e non oltre le ore 12 del 12 dicembre 2022.

Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara e per i termini di presentazione delle offerte è possibile consultare il sito internet stradeanas.it alla sezione Bandi e avvisi, oppure l’area Bandi e Avvisi del Portale Acquisti di Anas (https://acquisti.stradeanas.it).

Il video sul Programma SHM e la mappa dei mille ponti oggetto di monitoraggio strumentale sono disponibili al link https://www.stradeanas.it/it/le-strade/monitoraggio-di-ponti-e-viadotti-tramite-sensori

Fondi Ue, un tesoro da 2 miliardi. Tutti i progetti di spesa delle regioni del Nord Ovest

/

 

Corsa a ostacoli, per colpa dei ritardi indotti dal Covid, per arrivare alla programmazione 2021-2027 del Fesr, il Fondo europeo per lo sviluppo regionale, che scaricherà nei prossimi anni nelle tre regioni del NordOvest risorse per oltre 2 miliardi. Il Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore  in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, dedica l’apertura ai programmi delle regioni del Nord Ovest che sono già al via e in attesa dei bandi che arriveranno nei prossimi mesi. Apre le danze il Piemonte, che porta a casa risorse aumentate del 50% rispetto alla precedente programmazione (da 954 a quasi un miliardo e mezzo) e che a inizio 2023 inizierà con i progetti destinati all’efficientamento energetico delle imprese, vera emergenza in fase di rialzi pesanti dei costi di energia e materie prime. Alla Liguria andrà un tesoretto pari a 631 milioni: obiettivo della Regione è avviare nei primi sei mesi del 2023 il maggior numero possibile di bandi per attivare un effetto anticiclico sull’economia del territorio. In primo piano resta per la Valle d’Aosta il tema del completamento della connessione veloce sull’intero territorio regionale, a sostegno della competitività delle imprese e per assicurare attrattività all’area alpina, in chiave anti spopolamento. La regione può contare su un tesoretto di quasi 93 milioni di euro.

 

Uncem contro la desertificazione bancomat

Uncem da oltre dieci anni si occupa di desertificazione bancaria e riorganizzazione dei servizi. Il Presidente nazionale Marco Bussone ha nuovamente scritto una lettera al Presidente di ABI e ai vertici dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, rispetto all’attivazione e al mantenimento di sportelli bancomat – sempre più articolati e ricchi di servizi. “Condivido l’istanza posta dalle Associazioni dei Consumatori. Da diversi mesi è in discussione una riforma del modello dei costi dei prelievi su circuito Bancomat, in particolare quelli effettuati da utenti su banche diverse da quella del proprio conto corrente – scrive Bussone – Il nuovo modello se confermato prevede una commissione massima di 1,50 euro contro gli attuali 1,83 euro di media con punte di 2 euro. Inoltre la commissione verrà applicata dalla banca che detiene lo sportello bancomat (come già avviene in altri Paesi europei). Queste nuove modalità comportano un risparmio medio per il consumatore pari a 0,30 centesimi su circa 500 milioni di operazioni annue per oltre 150 milioni di euro di costi in meno a carico degli utenti. Questa modifica è secondo Uncem necessaria e urgente. È molto importante per agevolare gli utenti, ma anche il mantenimento e il potenziamento dei servizi sui territori”.
Col nuovo modello, secondo Uncem, tutte le banche saranno incentivate a installare più sportelli automatici, dotati altresì di servizi sempre più innovativi, anche nelle zone soggette a desertificazione bancaria, vista la difficoltà di installare uno sportello automatico in aree remote. Ciò è fondamentale per garantire un presidio di servizi bancari di base in ogni Comune italiano, anche considerando il loro valore sociale di supporto alle fasce di popolazione meno digitalizzate. Anche le banche digitali e di minori dimensioni potranno essere incentivate a estendere la loro rete di sportelli automatici, anziché affidarsi – come accade oggi – a reti di altre banche, i cui costi di gestione ricadono in grande misura sui loro correntisti che ingiustamente sono chiamati a pagare un servizio dato ad altri.
“A nome di Uncem -scrive ancora il Presidente – mi auguro in particolare che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato possa positivamente valutare la proposta, soprattutto per gli impatti positivi che avrà in termini di presenza dei servizi bancari offerti alla clientela a livello locale, in anni di progressiva riduzione del presidio”

Un teatro viaggiante contro la violenza di genere

QUESTO NON È UN AUTOBUS

inaugurerà il suo tour in giro per le piazze d’Italia

l’11 novembre 2022 a Poirino (TO)

proseguendo dal 14 novembre al 6 dicembre

in 10 Comuni della Provincia di Piacenza

Un’iniziativa ideata e coordinata da Sciara Progetti Teatro

QUESTO NON È UN AUTOBUS: un teatro viaggiante contro la violenza di genere. Un autobus a due piani, ri-allestito e ri-progettato meccanicamente per trasformarsi in teatro su ruote, punto d’ascolto e presidio culturale itinerante, è in partenza per un viaggio lungo le strade d’Italia per incontrare le comunità e affrontare il tema della violenza di genere attraverso interventi artistici e sociali: A Poirino (TO), dove tutto ha avuto inizio, si terrà la tappa inaugurale.

QUESTO NON È UN AUTOBUS è un’iniziativa, ideata e coordinata da Sciara Progetti Teatro, compagnia teatrale specializzata in educazione non formale, riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna, dal Ministero della Cultura e ente di formazione accreditato dal Ministero dell’Istruzione per i temi della creatività.

QUESTO NON È UN AUTOBUS contiene, sui suoi due piani, un punto d’ascolto, spazi attività per il teatro e per videoproiezioni, e deve il suo nome al famoso quadro di Magritte “Ceci n’est pas une pipe” –  simbolo del paradosso tra realtà e rappresentazione – per farsi portavoce di un messaggio ben definito: questo autobus, seppur oggetto a forma di autobus, è in realtà un teatro viaggiante e un contenitore di molteplici esperienze. La sua opera di sensibilizzazione – composta da i temi sociali che verranno affrontati, gli incontri e gli spettacoli che verranno realizzati e i soggetti che accoglierà a bordo, come artisti, educatori, ricercatori, operatori sociali, studenti, cittadini –  sarà solo la rappresentazione di una condizione sociale reale, come le forme di violenza di genere, e potrà avere valore solo al di fuori del BUS, attraverso la consapevolezza e il comportamento di chi è stato coinvolto da esso.

L’idea di realizzare un bus-teatro itinerante si concretizza grazie alla collaborazione tra Sciara Progetti Teatro,  il Comune di Poirino(TO) e la Cooperativa Sociale Mirafiori nel 2018: 3 soggetti uniti dalla visione e  missione comune di diffondere una cultura dei sentimenti  e dell’ascolto, toccando un nervo scoperto della nostra società; temi urgenti e  necessari, più che mai attuali, come quelli della paura e della violenza  sulle donne.

E’ per questo motivo che QUESTO NON E’ UN AUTOBUS inaugurerà l’11 novembre il suo tour in giro per le piazze d’Italia proprio a Poirino (TO) alla presenza di tutta comunità, di chi ha creduto sin da subito in questo progetto: la Casa delle donne di Poirino (TO), la  Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino), gli amministratori comunali di diversi comuni del Piemonte, insieme a vari imprenditori di Poirino (TO) e dei comuni limitrofi quali la REER S.p.A.; Witt Italia S.p.A.; FedEli Marocco.

Dal 11 al 12 novembre, QUESTO NON È UN AUTOBUS sosterà a Poirino e nelle frazioni di Favari e Marocchi  (TO), per portare le proprie attività di animazione culturale ad ingresso libero per le comunità tutte. Nella giornata di venerdì 11 novembre il BUS ospiterà in anteprima attività culturali e formative per gli studenti delle classi terze medie delle scuole del territorio, al fine di promuovere nelle giovani generazioni un’educazione alla cittadinanza di genere e una cultura di non discriminazione.

La serata inaugurale aperta al pubblico sarà sempre venerdì 11 novembre alle 20.30 presso il Teatro Salone Italia di Poirino (TO). Dopo un momento ufficiale di presentazione del progetto alla presenza del pubblico, dei rappresentanti amministrativi comunali e regionali e di tutti gli attori del progetto nonché degli Enti e Associazioni sostenitori, si vedrà il debutto del tour del BUS che proprio a Poirino aprirà le sue porte per la prima volta al pubblico. Alla fine della serata si potrà infatti prenotare la speciale visita a bordo del BUS.

Il bus sarà visitabile gratuitamente e su prenotazione nella giornata di sabato 12 novembre 2022: saranno proposte attività interattive ed esperienziali per riflettere sul tema della violenza alle donne e informare sulla cultura del consenso. Nello specifico, sul BUS si potrà assistere a videoproiezioni e sarà attivo un luogo di ascolto, una camera di raccolta di messaggi inviati da adulti o ragazzi,  per poter condividere opinioni, esperienze, pensieri sul tema della cultura del consenso e del contrasto alla violenza di genere.

Dopo la tappa inaugurale di Poirino (TO), dal 14 novembre al 06 dicembre 2022,  il BUS raggiungerà 10 Comuni montani delle Valli D’Arda, Nure e Trebbia in Provincia di Piacenza, nell’ambito del progetto “Utopia Possibile BUS” finanziato dalla Regione Emilia Romagna. Il BUS sosterà in ciascun comune per tre giornate proponendo gratuitamente attività di animazione culturale ad ingresso libero per la comunità –  al mattino per gli studenti delle scuole e al pomeriggio e alla sera per gli adulti – con l’obiettivo di  promuovere attività di informazione e sensibilizzazione sul tema della cultura del consenso e del contrasto alla  violenza sulle donne oltre che di creare nuove opportunità di rete e possibili collaborazioni tra enti territoriali di diversa natura, impegnati nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere.

Un primo tour a cui potranno seguire tanti altri in giro per l’Italia e per l’Europa, perché QUESTO NON È UN AUTOBUS può diventare un contenitore viaggiante che possa ispirare e raccontare storie; che possa aiutare i ragazzi e gli adulti a riflettere su loro stessi e sulle loro azioni. Un luogo in cui si raccoglieranno storie incontrando le città e le periferie d’Italia e d’Europa che può fungere da cassa di risonanza in movimento per portare all’attenzione di più soggetti possibile le proprie attività di sensibilizzazione su tematiche sociali e culturali.

QUESTO NON È UN AUTOBUS

lab@sciaraprogetti.com

sciaraprogetti.com

Ita Airways, da dicembre più voli Torino-Roma

ORA DISPONIBILI 5 FREQUENZE AL GIORNO TRA IL CAPOLUOGO PIEMONTESE E LA CAPITALE

 Dal 1° dicembre 2022 ITA Airways amplia la sua presenza su Torino, aumentando le frequenze del volo giornaliero da e per Roma Fiumicino dalle attuali 21 a 35 frequenze settimanali.

Sono perciò 2 i nuovi voli che ogni giorno si aggiungono e che si sommano ai 3 attualmente in programmazione, per un totale di 5 voli.

Ritorna dunque ad essere pienamente servito uno dei collegamenti più richiesti da Torino.

L’aumento di frequenze permette infatti una maggiore scelta e flessibilità sia per i viaggi di andata e ritorno in giornata, sia di incrementare la connettività a lungo raggio verso destinazioni come New York, Boston, Miami, Los Angeles e ancora San Paolo, Buenos Aires, Tokyo Nuova Delhi e le Maldive.

Qui di seguito il riepilogo degli orari:

AZ 1421 1234567 FCO 09:10 TRN 10:25

AZ 1417 1234567 FCO 13:15 TRN 14:30 volo new

AZ 1435 1234567 FCO 17:20 TRN 18:35

AZ 1423 1234567 FCO 19:25 TRN 20:40 volo new

AZ 1431 1234567 FCO 21:25 TRN 22:40

AZ 1432 1234567 TRN 07:00 FCO 08:15

AZ 1412 1234567 TRN 11:10 FCO 12:25

AZ 1428 1234567 TRN 15:15 FCO 16:30 volo new

AZ 1430 1234567 TRN 19:30 FCO 20:45

AZ 1416 1234567 TRN 21:25 FCO 22:40 volo new

I voli sono in vendita da oggi sul sito www.ita-airways.com, in agenzia di viaggio e sulla app di ITA Airways.

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha dichiarato: “A partire da dicembre l’aeroporto di Torino e quello di Roma Fiumicino saranno collegati 5 volte al giorno. Si ritorna così all’offerta del periodo pre-pandemico, con un programma di voli che permetterà a Torino e al Piemonte di essere anche molto ben collegati al sempre più ricco network di lungo raggio di ITA Airways”.

Forum Italiano per la Sicurezza Urbana nel 2023 a Torino

Torino torna nel Comitato esecutivo del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana e si prepara a ospitare l’assemblea annuale del 2023.

Il passaggio del testimone con Firenze, sede dell’evento annuale 2022, è avvenuto  lunedì 24 ottobre. L’Assessora alle Politiche per la Sicurezza, Gianna Pentenero, ha partecipato alla tavola rotonda su “Giovani e Città. Protagonismo e cittadinanza attiva per prevenire il disagio” insieme agli assessori alla sicurezza e alle politiche giovanili del Comune di Firenze, Benedetta Albanese e Cosimo Guccione, all’assessore alla sicurezza di Perugia, Luca Merli, e alla direttrice generale del Comune di Barcellona, Maite Casado Cadarso, oltre a Federica Zanetti, Valeria Ferraris e Vincenzo Scalia, rispettivamente dell’università di Bologna, di Torino e di Firenze.

“È stata una giornata importante perché ha sottolineato il bisogno di una trasversalità nelle nostre politiche – ha spiegato l’Assessora Pentenero -, così come occorre porre attenzione alla prevenzione e non inseguire sempre l’emergenza. Oggi, la Polizia Municipale di Torino dispone di strumenti e di un Reparto Specialistico di Investigazioni Tecnologiche (RIT) che ci consentono di aggregare dati e approfondire i fenomeni, localizzarli precisamente sul territorio e temporalmente. E lo stesso discorso vale per tutti gli interventi del Nucleo di Polizia di prossimità dei nostri Vigili. Tutto questo lavoro, appunto, pensiamo possa aiutarci anche a ottimizzare le risorse per gli interventi e rendere più efficaci i controlli e, appunto, co-progettare la prevenzione”.

Dopo il lockdown: il lascito della pandemia sui bilanci delle imprese

Workshop

Giovedì 10 novembre 2022, ore 10:00 – 12.00

Camera di commercio di Torino, Sala Giunta

Via Carlo Alberto 16 Torino

 

Una crisi che fermasse le imprese non c’era mai stata. Cristallizzare e congelare per mesi le attività come ha influito sulle imprese del Piemonte? Una ricerca del Comitato Torino Finanza ha analizzato l’universo dei bilanci delle società di capitali piemontesi dell’anno della pandemia e di quello precedente.

Programma

Apertura dei lavori

Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino

Presentazione dell’indagine

Giuseppe Russo, Step Ricerche

Tavola rotonda di discussione

Modera: Francesco Antonioli, direttore di Mondo Economico

Partecipano:

Luca Asvisio, Presidente Ordine Commercialisti ed esperti contabili di Torino

Alain Devalle, SAA e School of Management Università degli Studi di Torino

Gianna Pentenero, Assessore alle attività produttive del Comune di Torino

Andrea Tronzano, Assessore allo sviluppo economico Regione Piemonte

Giampaolo Vitali, Istituto per la ricerca sulla crescita economica sostenibile, CNR

 Chiusura dei lavori

Vladimiro Rambaldi, Presidente Comitato Torino Finanza