“Cluster Legno Piemonte. Crescere insieme in filiera” è il titolo del convegno che si tiene domani, lunedì 2 settembre 2024 a Saluzzo presso il Foro Boario dalle ore 10,30, presso lo Spazio incontri all’interno della Mostra della Meccanica Agricola. Verrà presentato il Cluster Legno Piemonte alle imprese e ai soggetti istituzionali del territorio. Dialogo, progetti, strumenti per le filiere di domani. Intervengono Francesca Neberti, Vicesindaca di Saluzzo, Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, Cristina Allisiardi, Direttore MIAC Cuneo e Project manager del Progetto PSR Cluster Legno Piemonte, Lucio Vaira, Dottore Forestale, Polo del Legno Monviso, Enrico Allasia, Presidente Confagricoltura Cuneo e Responsabile settore legno nazionale di Confagricoltura, Marco Bonavia, Dottore Forestale. Intervengono al convegno i rappresentanti di CNA, Confindustria, Confartigianato, Coldiretti, CIA, Confagricoltura, Legacoop, Fedagri Confcooperative, Confcooperative. Cluster Legno Piemonte è un progetto nato grazie al contributo del PSR 2021/2027 Regione Piemonte, Operazione 16. 2. 1 Azione 1 Bando 2/2022, per innovare a livello organizzativo la filiera del legno
Il “caso Polonia” ha suscitato un ampio dibattito politico e sindacale. Ecco l’opinione del presidente di Confartigianato imprese Piemonte
«Forse non sarà un ricatto ma una proposta su base volontaria, ma l’offerta ai carrellisti di Mirafiori di recarsi a lavorare per un periodo in Polonia, mentre al contempo si chiede agli operai del Sud la disponibilità a venire a Torino, è emblematica di cosa accade quando la finanza soppianta l’industria: si rinuncia alla dignità del lavoro, allo sviluppo del territorio e alle prospettive di crescita di una comunità»: così Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte commenta le ultime vicende relative al Gruppo Stellantis e allo stabilimento di Mirafiori. «Il mix di ingordigia e di incapacità ha trasformato la più importante fabbrica di automobili italiana in una fumosa bisca di affaristi, dove nessuno è in grado di offrire a Mirafiori e ai suoi lavoratori un orizzonte certo, nuove assunzioni e nuovi modelli. Così prosegue la lenta e inesorabile agonia, preludio della scomparsa di Mirafiori e con essa dell’indotto artigiano. Se fossimo in un Paese serio, dopo la collettivizzazione delle perdite e la privatizzazione degli utili attuata come sistema, la “Fiat” sarebbe già stata espropriata da un pezzo dallo Stato ex art. 43 della Costituzione. Ai tempi di Marchionne quanto meno i vertici Fiat giocavano a carte con i rappresentanti della politica. Se oggi Meloni, Cirio e Lo Russo volessero ricordare ai vertici Stellantis che cosa è la responsabilità sociale dell’impresa, ex art. 41 della Costituzione, temo che non riuscirebbero neppure a farsi rispondere al telefono».
Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.
Dall’Ecobonus, passando anche per il bonus mobili, il bonus verde o il bonus ristrutturazione, le agevolazioni per il 2024 non mancano.
Da gennaio scorso, infatti, la super agevolazione sulle spese per i lavori che migliorano di due classi l’efficienza energetica scende dal 110% al 70% ed è destinata solo a specifici utenti. Il Superbonus al 70%, infatti, può essere richiesto solo dai condomìni e dai proprietari di edifici da 2 a 4 unità immobiliari.
Una misura che, tra l’altro, nel 2025 calerà ulteriormente al 65%, dopodiché terminerà. Ma per chi ha avviato i lavori nel 2022 resta la possibilità di cedere il credito o avere lo sconto in fattura. Per coprire i costi dell’intervento i condomini dovranno però versare una differenza di almeno il 30% o concordare con l’impresa una riduzione dei lavori.
Un’altra importante agevolazione da tenere in considerazione è il cosiddetto Bonus Ristrutturazione. Agevolazione prorogata fino al 2024, offre la possibilità di ottenere una detrazione del 50% su tutte le spese sostenute per i lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria.
Il limite massimo di spesa è di 96 mila euro per ogni unità immobiliare e rientrano in queste spese quelle per sostituire il tetto, gli infissi esterni, i serramenti e le persiane, ma anche vari interventi di modifica del materiale oppure della tipologia degli infissi stessi. Come l’Ecobonus, dal 17 febbraio 2023 non è più possibile optare per lo “sconto in fattura” o per la cessione del credito d’imposta.
A rientrare tra le agevolazioni per ristrutturare casa c’è anche il Sismabonus ordinario, che consente di portare in detrazione le spese sostenute per effettuare i lavori di riduzione del rischio sismico, migliorando la classe sismica dell’immobile oggetto dell’intervento. Può essere richiesto fino al 31 dicembre 2024 e spetta una detrazione minima del 50% e massima dell’85% in base a determinate condizioni.
La detrazione va calcolata su un ammontare massimo di 96 mila euro per unità immobiliare che deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo. La detrazione è però più elevata quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 classe (70%) o di 2 classi (80%) e quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (sempre 80 o 85%).
Chi compra un immobile in un edificio demolito e ricostruito nei Comuni in zone classificate a “rischio sismico 1”, può detrarre dalle imposte dal 75 all’85%, fino a un massimo di 96 mila euro.
Altro bonus è quello per eliminare le barriere architettoniche, misura che permette di avere diverse agevolazioni.
La detrazione Irpef, infatti, può essere del 50%, da calcolare su un importo massimo di 96 mila euro, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024, da ripartire in 10 quote annuali. Scende al 36%, da calcolare su un importo massimo di 48 mila euro, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2025.
Ma c’è anche la possibilità di avere una detrazione del 70%, prevista inizialmente solo per l’anno 2022 e prorogata al 31 dicembre 2025.
Prorogato dalla legge di Bilancio 2022 fino a tutto il 2024, il Bonus Verde consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private e realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. A dare diritto all’agevolazione rientrano anche le spese di progettazione e manutenzione se connesse all’esecuzione di questi interventi.
La detrazione, che va ripartita in dieci quote annuali di pari importo, va calcolata su un massimo di 5 mila euro per unità immobiliare a uso abitativo. Pertanto, la detrazione massima è di 1.800 euro (36% di 5.000) per immobile. Hanno diritto all’agevolazione i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi e che hanno sostenuto le relative spese. Anche i familiari conviventi di chi possiede o detiene l’immobile possono accedere al bonus, sene sostengono le spese e le fatture e i bonifici sono intestati a questi soggetti.
Ultimo, ma non per importanza, è il Bonus Mobili. Si tratta di una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione è calcolata su un importo massimo di 5 mila euro, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio. La detrazione viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
I pagamenti vanno effettuati con bonifico o carta di debito o credito, mentre non è consentito pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Ma attenzione, perché l’agevolazione del 50% della spesa sostenuta per l’arredo si applica solo al contribuente che ha usufruito della detrazione per i lavori di recupero edilizio. Se, per esempio, un coniuge ha sostenuto le spese per la ristrutturazione e l’altro coniuge quelle per l’arredo, nessuno dei due ha diritto al bonus.
Carmagnola, al via la Fiera del peperone
La più grande manifestazione fieristica italiana dedicata a un prodotto agricolo in programma fino all’ 8 settembre 2024
Carmagnola, 31 Agosto 2024 – Inaugurata la 75esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola in programma fino a domenica 8 Settembre. La serata condotta dal noto presentatore e volto televisivo Nicola Prudente, in arte Tinto accompagnato dalla madrina dell’evento Matilde Brandi ballerina, showgirl, conduttrice televisiva e attrice teatrale, e dal padrino Sergio Mùñiz attore, cantante e modello spagnolo ha da subito riscosso grande successo del pubblico con Piazza Sant’Agostino gremita.
Tra gli ospiti istituzionali anche l’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone “Il peperone di Carmagnola rappresenta l’orgoglio del nostro territorio e di tutto il Piemonte. Questo evento valorizza non solo il prodotto, ma anche gli agricoltori e i commercianti che ne fanno un patrimonio della comunità. La Regione Piemonte è al fianco del Comune di Carmagnola, offrendo sostegno sia istituzionale che finanziario per promuovere i prodotti del territorio.”
Il Sindaco Ivana Gaveglio ha sottolineato il ruolo centrale della Fiera nel mettere in risalto l’importanza dello stare insieme e la tradizionale ospitalità dei carmagnolesi. “Mettiamo in mostra la nostra città, dimostrando quanto sia accogliente. Durante questi dieci giorni di festa, celebriamo non solo il nostro prezioso peperone, ma anche l’importanza della convivialità, dell’armonia e delle relazioni umane. Un momento in cui i carmagnolesi si riscoprono e si ritrovano, mentre i visitatori hanno l’opportunità di conoscere una città che ha un grande patrimonio storico-culturale e molto da offrire.
“Una prima serata partita decisamente bene, una bella sfida. Questa manifestazione ha un brand affermato visti i suoi 75 anni di storia quindi la sfida è cercare di alzare l’asticella ancora più in alto – spiega Stefano Pelliciardi, SGP Grandi eventi organizzatore della kermesse – cercando di definire ancora meglio le aree commerciali e di richiamare sempre più visitatori provenienti da diverse regioni. Questa edizione vuole celebrare la cultura gastronomica, la tradizione e l’innovazione agroalimentare, con importanti ricadute positive per la città grazie anche al ricco calendario di appuntamenti per coinvolgere il pubblico in un viaggio alla scoperta del peperone di Carmagnola”.
Questa sera alle ore 21.00 verrà consegnato il Premio Peperone D’oro al M° Alberto Cipolla, orgoglio carmagnolese, compositore delle musiche di alcuni celebri musical e direttore in diverse occasioni della prestigiosa Orchestra del Festival di Sanremo. Alle 21:30 seguirà lo spettacolo di Leonardo Manera, tra i comici italiani più apprezzati dal pubblico.
Immancabile invece l’appuntamento con il Peperone Day per domenica 1 Settembre, una giornata speciale per festeggiare un prodotto unico nel suo genere con diverse iniziative, dallo storico Concorso del Peperone riservato ai produttori locali e presentato da Tinto, dove verranno premiati gli esemplari più pesanti delle quattro tipologie di peperone al Peperone Urbano una competizione orticola ideata dal Consorzio del Peperone e dal Comune di Carmagnola che premierà i primi tre classificati che si sono cimentati nella coltivazione biologica del famoso prodotto orticolo nella propria casa. Nella stessa giornata si svolgerà anche l‘immancabile “Festa di Re Peperone e la Bela Povronera”, grande sfilata che vedrà protagonisti, insieme alle due maschere tradizionali carmagnolesi, circa 300 personaggi in maschera provenienti da diverse regioni. La giornata si concluderà con lo spettacolo dell’attore comico e cabarettista Franco Neri.
Appuntamento a Carmagnola con la 75esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone fino all’8 Settembre con ingresso gratuito. Una kermesse cultural-gastronomica organizzata dalla Città di Carmagnola e prodotta da Sgp Grandi Eventi.
Tutti gli spettacoli sono a fruizione gratuita.
Il programma dettagliato è reperibile in https://fieradelpeperone.it
Boom turistico con oltre 6 milioni di arrivi e 16 milioni di presenze per il Piemonte che si afferma, commenta la Regione, “come una delle destinazioni turistiche più dinamiche d’Europa”.
La notizia in occasione dell’annuncio della presenza di una delegazione alla tappa di Tokyo del tour mondiale della nave scuola della marina militare italiana Amerigo Vespucci.
“Gli stranieri – si legge nella nota della Regione- hanno superato gli italiani, rappresentando il 52% degli arrivi contro il 48% degli italiani.
I visitatori internazionali hanno registrato un aumento del 15%, con Germania e Francia in testa e gli Stati Uniti al sesto posto”. La Regione informa che “anche nei primi sei mesi di quest’anno, il trend positivo è proseguito, con un incremento degli arrivi e delle presenze che varia dal 2,2% al 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Anche quest’anno è incoraggiante il trend dei dati che riguardano le iscrizioni ai test di ammissione al Politecnico di Torino: per i corsi di Ingegneria, Architettura, Design e Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico-Ambientale, gli e le iscritti/e ai test sono stati 15.447,segnando rispetto all’anno scorso un aumento superiore al 28%.
Le prove per l’ammissione all’Anno accademico 2024/2025 sono tornate ad essere erogate esclusivamente in presenza, con la sola eccezione del test di Architettura per studenti internazionali. I test sono iniziati a febbraio e hanno previsto quest’anno anche sessioni a Martina Franca, Trapani, Istanbul (Turchia) e Taskent (Uzbekistan), in modo da allinearsi con le università straniere e di dare ai ragazzi e alle ragazze maggiore possibilità di fare una scelta consapevole. L’ultima data prevista per i corsi di Ingegneria, Design e Pianificazione è venerdì 30 agosto.
I dati sugli iscritti attestano ancora una volta la reputazione positiva dell’Ateneo anche a livello internazionale. Gli e le studenti internazionali che hanno affrontato l’ammissione ai corsi triennali sono stati più di 3.500, che si aggiungono agli oltre 1.000 studenti che hanno ottenuto l’accesso ai corsi grazie al riconoscimento delle certificazioni internazionali SAT, ACT, GRE e GMAT: si tratta di certificati rilasciati da enti terzi accreditati, che attestano la preparazione del candidato o candidata in determinate materie, molto diffusi all’estero, e considerati equivalenti al superamento del test.
Si può osservare, per l’area dell’ingegneria, che i corsi di studio erogati in inglese come Informatica, Meccanica, Autoveicolo, Electronic and Communications, e Civil and Environmental Engineering continuano ad essere la scelta primaria soprattutto per studenti extra-UE, mentre Informatica, Meccanica, Aerospaziale, Biomedica, Gestionale e Autoveicolo compongono il 73% delle aspiranti matricole; conferma il trend positivo degli ultimi anni anche Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Paesaggistico-Ambientale; stabile Design e Comunicazione, mentre è da evidenziare il significativo aumento degli iscritti e iscritte ai test per Architettura – quasi 2000 con 594 internazionali – nonostante la scelta dell’Ateneo di erogarlo esclusivamente in presenza, in controtendenza con la scelta delle altre università italiane.
Gli iscritti ai test si contenderanno i 5.037 posti disponibili per i corsi di Ingegneria, gli 80 per il corso in Pianificazione territoriale, urbanistica e paesaggistico-ambientale, i 250 per il corso di Design e comunicazione, e i 500 posti disponibili per il corso di laurea in Architettura.
“Ci incoraggia constatare come il Politecnico rappresenti la scelta vincente per sempre più ragazzi e ragazze e per le loro famiglie: è per noi la conferma del valore della nostra offerta didattica e dell’attenzione che poniamo nel reclutamento dei nostri futuri studenti. La scelta di tornare all’erogazione dei test di ammissione esclusivamente in presenza da un lato, e l’adozione di misure quali il riconoscimento delle certificazioni valide anche all’estero dall’altro, soprattutto per andare verso una dimensione sempre più internazionale, sono stati una scelta vincente. Una scelta che però, ovviamente, ha efficacia solamente nel momento in cui l’aspirante studente trova al Politecnico un ambiente in cui vivere un’esperienza di vita, oltre che di studio, e riscontra nella qualità della nostra formazione un valore aggiunto per poi accedere al mondo del lavoro”, commenta il Vice Rettore per la Formazione Fulvio Corno.
“Siamo molto soddisfatti di questi dati, aggiunge il rettoreStefano Corgnati, perché rappresentano un’attestazione non solo dell’attrattività del nostro Ateneo ma anche della capacità di rispondere alle richieste di offerta formativa, attraverso una didattica solida e moderna, cosicché i nostri percorsi di studi possano aprire a opportunità di valorizzazione per i futuri laureati e laureate. Interessanti sono anche i dati sulle preferenze espresse in fase di preimmatricolazione: permane l’interesse verso le nostre discipline storiche e tradizionali, ma cresce quello verso altre discipline, più orientate ad offrire sguardi tecnologici più multidisciplinari e trasversali, a conferma della nostra visione di un Ateneo sempre più capace di fornire risposte transdisciplinari ai problemi complessi del nostro tempo”.
Come ogni anno InfoJobs, la piattaforma leader in Italia per la ricerca di lavoro online, ha analizzato il mercato del lavoro con il nuovo Osservatorio Mercato del Lavoro Primo Semestre 2024*. Un mercato che si dimostra dinamico rispecchiando il trend già delineato l’anno precedente e confermando una crescita e un’evoluzione delle modalità in cui le aziende cercano nuove risorse: un maggior numero di ricerche proattive delle aziende e di consultazione dei CV che i candidati caricano in piattaforma.
L’Osservatorio, analizzando le oltre 180.000 offerte di lavoro pubblicate in piattaforma tra gennaio e giugno 2024, ha illustrato la geografia degli annunci e le categorie professionali più richieste.
In questo scenario la regione Piemonte, con le oltre 18.000 offerte di lavoro che rappresentano il 9,9% del totale, si posiziona al quarto posto nella classifica nazionale InfoJobs. La regione si ritrova per poco fuori da un podio capitanato da Lombardia al primo posto (29,1%), Emilia-Romagna (16,7%) al secondo e Veneto (13,6%) al terzo.
La geografia delle offerte di lavoro in Piemonte
Per quanto concerne le province, Torino è in prima posizione in regione con il 48,7% delle offerte sul totale della regione. Seguono, con svariati punti di distacco, Cuneo (16%), Novara (11,2%) e Alessandria (10,2%). Chiude la top 5 delle province Asti con il 4,5% delle offerte di lavoro. A seguire troviamo invece Vercelli (4,2%), Verbano-Cusio-Ossola con il 2,8% e Biella (2,5%).
Analizzando il numero di offerte si segnala una crescita importante per tutte le province, ma in particolare si segnala Vercelli con un aumento del +35,6%, Verbano-Cusio-Ossola con +28,7% ed infine Alessandria che registra un +22,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Categorie professionali più richieste
In questi primi sei mesi del 2024 la categoria professionale maggiormente richiesta in Piemonte è stata Operai, produzione, qualità (30,1%), seguita da Acquisti, Logistica, Magazzino (10%), Amministrazione, contabilità e segreteria (8,5%).
Analizzando le evidenze emerse, seppur fuori top 3, vediamo in crescita anno su anno la categoria Farmacia, medicina e salute con +42% e la categoria Ingegneriacon una crescita del +13,4%.
Le professioni con maggior numero di offerte
Entrando nel dettaglio delle offerte di lavoro presenti in piattaforma ecco la top 5 delle figure professionali più cercate in regione:
- Esperto contabile
- Magazziniere
- Barman
- Impiegato tecnico meccanico
- Addetto alla logistica
Curiosando, inoltre, tra le posizioni della top 10, la classifica del Piemonte restituisce un quadro abbastanza variegato che spazia dal Disegnatore meccanico (6°) al Saldatore (7°), dall’ Idraulico (8°) all’ Elettricista (10°) valorizzando un’ampiezza di mansioni che rispecchiano un territorio ricco di opportunità per diversi profili.
Il prefetto Maurizio Falco, Commissario straordinario del Governo per l’attuazione della misura del Pnrr finalizzata al superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, è stato ieri in Piemonte per vedere da vicino uno di quelli che ha classificato tra i migliori esempi italiani.
Due i momenti della visita:
– dapprima a Torino al Grattacielo Piemonte per incontrare il vicepresidente della Regione Elena Chiorino e gli assessori all’Immigrazione e Sicurezza Enrico Bussalino, all’Agricoltura Paolo Bongioanni e alla Montagna Marco Gallo, con il viceprefetto di Torino Michele Lastella in qualità di coordinamento delle Prefetture piemontesi, il prefetto di Cuneo Mariano Savastano e il vice prefetto di Cuneo Maria Antonietta Bambagiotti.
– quindi i rappresentanti della Regione, il commissario Falco e il prefetto Savastano si sono recati nel Municipio di Saluzzo, capofila del progetto beneficiario delle risorse Pnrr, per incontrare il sindaco Franco Demaria e fare il punto sullo stato di avanzamento della progettualità e del piano di azione locale con i sindaci e rappresentanti dei Comuni di Savigliano, Manta, Scarnafigi, Verzuolo, Lagnasco, Busca e Tarantasca, che ne sono enti attuatori esterni
“Oggi abbiamo avuto la dimostrazione tangibile di quanto sia alto il livello di attenzione che il Governo Meloni ha, insieme ai ministri Calderone, Lollobrigida e Piantedosi, nel contrasto al caporalato. Ringrazio il commissario Falco per l’attenzione che dedica al nostro territorio e per la determinazione nell’attuazione del suo mandato – ha affermato il vicepresidente Chiorino – divenuto esempio di buona pratica grazie al lavoro che ha saputo fare il Saluzzese. Ricordo anche che la Regione ha istituito un tavolo di coordinamento per la lotta al caporalato, fortemente voluto dal presidente Cirio, proprio per garantire la dignità di queste forme di occupazione, oltre alla sicurezza dei lavoratori con l’ordinanza anti-caldo”.
“Ho trovato in Piemonte un modello virtuoso che merita di essere d’esempio a livello nazionale. Un sistema che si muove in modo sinergico e in chiave di prospettiva – ha sottolineato il commissario Falco – Saluzzo e il suo territorio saranno quindi in prima fila per ottenere le risorse adeguate per la realizzazione delle strutture ancora necessarie ad aumentare i posti a disposizione per i lavoratori, ergendo così un muro contro l’illegalità e creando una sponda verso lo sviluppo economico. D’intesa con il ministro Calderone e con l’Unità di missione Pnrr di Palazzo Chigi l’intenzione è di mettere queste risorse in sinergia strategica con le diverse iniziative già sul campo a valere su diverse fonti di finanziamenti italiani ed europei. E chi è già pronto potrà vedersi assegnare i fondi non utilizzati da altri enti. Sono felice di aver riscontrato di persona tutto quello che avevo letto nelle carte e il desiderio anche culturale di dare dignità a quei lavoratori che vivono in questo momento in condizioni non accettabili”.
Per l’assessore Enrico Bussalino “la presenza del Commissario testimonia l’attenzione costante del Governo su un tema di fondamentale importanza, su cui la nostra Regione pone da sempre la massima attenzione. Il Protocollo Saluzzo sta mostrando risultati positivi e proseguiremo su questa strada”.
L’assessore Paolo Bongioanni ha condiviso “la scelta di andare in visita sui territori per capirne le problematiche e individuare le soluzioni per risolverle” ed ha elogiato quanto finora fatto per dare una soluzione abitativa a questa tipologia di lavoratori stagionali”. Ha poi detto che è “fondamentale contrastare il fenomeno e coloro che agiscono nell’illegalità nel rispetto dei lavoratori e anche delle tante aziende serie e d’eccellenza che contribuiscono ogni giorno alla crescita del Piemonte e dell’Italia”.
L’assessore Marco Gallo ha ricordato quanto vissuto in prima persona come sindaco di Busca “per arrivare ad elaborare soluzioni che hanno portato risultati importanti” ed ha auspicato che accettino di essere coinvolti anche gli altri 30 Comuni del distretto della frutta.
“Io mi sono insediato da poche settimane e non ho potuto che prendere atto dell’ottimo lavoro svolto in questi anni, non soltanto dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine ma da tutto il sistema territoriale – ha dichiarato il prefetto Savastano – Quello del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura è un fenomeno che purtroppo esiste, ma su questo territorio si sono gettate le basi concrete per fronteggiarlo e superarlo. Continueremo a lavorare potenziando ciò che è stato già fatto con grande efficacia in questi anni e già nei prossimi giorni convocherò due incontri, a Saluzzo e ad Alba, per fare il punto sui protocolli messi in atto con l’obiettivo anche di ampliare la platea dei comuni che vi aderiscono”.
Il sindaco di Saluzzo Demaria ha sostenuto che “i lavoratori stagionali per noi sono una risorsa e non un problema in un territorio dove il tempo della raccolta della frutta si è allargato da maggio a novembre, pertanto si deve continuare ad offrire loro una sistemazione adeguata. Entro fine settembre predisporremo al Commissario la documentazione richiesta. Stiamo lavorando per allargare la rete dell’accoglienza, che oggi coinvolge solo 10 Comuni dei 44 che costituiscono il distretto frutticolo. E potremo anche pensare di aumentare i numeri delle accoglienze e dei progetti già esistenti. Pertanto non solo confermiamo il progetto, ma rilanciamo chiedendo ulteriori risorse per i nuovi ingressi”.
Il Piemonte da anni è al lavoro per il contrasto al caporalato e per garantire condizioni adeguate di accoglienza dei lavoratori stagionali soprattutto nella stagione estiva e autunnale. Il coinvolgimento in prima fila nel protocollo Cuneo, con la regia della Prefettura ha consentito di avviare un sistema integrato di accoglienza diffusa per il personale regolare, a cui è garantita anche assistenza sanitaria e supporto nell’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro. Il protocollo coinvolge non solo le forze dell’ordine e le istituzioni, con dieci Comuni, la Regione Piemonte e la Provincia di Cuneo, ma anche le Associazioni datoriali di categoria del lavoro agricolo, le organizzazioni sindacali ed enti del terzo settore.
In particolare, a supporto del protocollo sono state messe in campo dalla Regione le risorse del progetto nazionale Common Ground, che per il Piemonte vale 5,2 milioni di euro in 30 mesi, che ha già consentito di allestire circa 250 posti letto e di garantire una ampia rete di servizi per l’assistenza e l’accoglienza dei lavoratori. Per quando riguarda poi nello specifico la misura del Pnrr destinata al superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, di cui il prefetto Falco è commissario, il finanziamento è di 1,7 milioni di euro.
La Città di Torino ha avviato l’iter per l’assegnazione in gestione dell’edificio dell’ex fabbrica Superga di via Verolengo 28, oggetto in passato di ripetuti tentativi di vendita all’asta andati deserti. L’arrivo di una proposta di parternariato speciale pubblico-privato ha permesso infatti di attivare la procedura di selezione pubblica, aperta anche a eventuali altri soggetti interessati, che porterà all’individuazione del progetto più conforme agli obiettivi delineati dall’amministrazione comunale per la rigenerazione e la valorizzazione di edifici dismessi attraverso progetti culturali, di innovazione, inclusione sociale e produzione artistica.
Questa mattina la Giunta comunale ha esaminato la proposta di parternariato speciale pubblico-privato (PSPP) pervenuta da Paratissima Produzioni e Servizi Impresa Sociale S.r.l., che mira a trasformare l’ex Superga in un centro culturale multifunzionale. Riscontrata la coerenza con le finalità delineate nel Documento unico di programmazione (Dup) 2024-2026, l’esecutivo di Palazzo Civico ha deliberato la pubblicazione di un bando sui canali istituzionali della Città, per 30 giorni, al fine di favorire la più ampia partecipazione di eventuali altri soggetti interessati e raccogliere il maggior numero possibile di proposte. Al termine della procedura, sarà scelto il progetto che meglio risponde all’interesse pubblico e ai principi di autosostenibilità e compatibilità con le risorse pubbliche disponibili, valutando anche, attraverso uno o più tavoli tecnici, le soluzioni più innovative e originali.
Il complesso immobiliare, divenuto patrimonio della Città alla fine degli anni Novanta e affidato fino al 2016 all’ASL TO2, è situato nella Circoscrizione 5, in prossimità della “Spina 3”, ed è sottoposto a vincolo di interesse culturale. Si tratta di tre edifici, per un totale di circa 3800 mq, a cui si aggiunge un cortile di circa 1300 mq, condiviso con un altro fabbricato, attualmente adibito ad archivio comunale.
Simposio sulla carne piemontese
Confagricoltura Torino, nell’ambito delle azioni atte a promuovere e commercializzare le produzioni agricole e agroalimentari del nostro territorio partecipa, anche quest’anno, alla Rassegna Zootecnica Regionale per la valorizzazione del vitellone piemontese della coscia I.G.P., giunta alla 20ma edizione, in programma dal 28 agosto al 2 settembre 2024 a Riva presso Chieri.
In seno alla Rassegna Zootecnica, Confagricoltura Torino organizza il VII Simposio sulla carne bovina di razza Piemonteseabbinato a una cena dove, come da tradizione ormai, la carne della nostra razza da carne più importante è valorizzata dalla cucina di Lorenzo Bechis, chef patron della Rosa Bianca di Chieri. Sono proposte ricette specifiche in abbinamento a vini del nostro territorio. Quest’anno il tema è “La Piemontese è buona … tutta”; il titolo della serata vuole veicolare un messaggio importante rivolto a consumatori privati e ristoratori. La nostra razza è notoriamente rinomata, anche per l’ottima resa alla macellazione. Inoltre dobbiamo focalizzare sui tagli che non devono solo essere quelli pregiati; anche le frattaglie, il cosiddetto quinto quarto, le parti considerate meno nobili devono essere valorizzate. Questo per molteplici motivi, non ultimi, un’economia domestica che deve rivolgere il consumatore anche a tagli meno costosi ma che da un punto di vista gastronomico hanno indubbie e prelibate caratteristiche organolettiche. Gusti e sapori, che nella cena di Confagricoltura Torino, saranno messi in risalto attraverso ricette della tradizione sapientemente attualizzate.
Lato cantina, i protagonisti sono la Freisa di Chieri Doce l’Erbaluce di Caluso Docg, vini ottenuti dai vitigni che sono stati negli anni passati, vitigno dell’anno della Regione Piemonte. I produttori, associati di Confagricoltura Torino, presenti alla serata per presentare le loro etichette sono Emanuele Miglioretti, titolare dell’Agricola Miglioretti di Pino Torinese e Sergio Tos, vicepresidente della Cantina della Serra di Piverone, nonché vicepresidente di Confagricoltura Torino.
L’evento si svolge presso la cascina “Al Colombè” di via Colombaro 3 a Buttigliera d’Asti. Si tratta della struttura adibita a eventi del titolare del succitato ristorante Rosa Bianca di Chieri.
Al sindaco di Riva presso Chieri, Massimo Perotti, al presidente e al direttore di Confagricoltura Torino, Gian Luigi Orsolani e Maria Luisa Cerale, si affianca Alessandro Filippa, direttore commerciale di Coalvi(Consorzio di Tutela della Razza Piemontese). Partecipano, inoltre, alla serata, numerose autorità locali, allevatori e alcuni giornalisti.
Gian Luigi Orsolanievidenzia che ” la Piemontese è un vanto locale che porta il nome della nostra regione ovunque e di cui dobbiamo essere fieri. È la seconda razza per numero di capi in Italia, seconda solo alla Frisona. Alle indubbie caratteristiche organolettiche, si aggiunge una filiera corta, controllata a tutti i livelli che garantisce sicurezza al consumatore.”
L’evento è realizzato con contributo della Camera di commercio di Torino.