Si è trattato con ogni probabilità di un omicidio-suicidio, una terribile tragedia familiare a Paternò, nel Catanese. Lo ipotizzano i carabinieri e la Procura dopo il sopralluogo del medico legale. Un consulente finanziario di 35 anni ha ucciso con una pistola calibro 22 la moglie, di 34 anni, i suoi due figli, di 6 e 4 anni, e poi si è suicidato. I corpi della moglie e dei bambini sono stati trovati dal padre della donna sul letto, quello dell’uomo era a terra con accanto l’arma. Alcuni giornali online scrivono che il movente della strage potrebbe essere la gelosia.
E’ agli arresti domiciliari un infermiere dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. L’accusa è di violenza sessuale aggravata nei confronti di una paziente. E’ stato sospeso dal lavoro ed è atto la pratica per il suo licenziamento. La vittima ha chiesto aiuto ai medici di San che hanno informato dell’accaduto i carabinieri. Secondo gli inquirenti l’infermiere, che si professa innocente, avrebbe effettuato pratiche sanitarie non di sua competenza e molto invasive.
CANTINE D’ITALIA 2019
Oltre 400 persone presenti, circa 80 aziende vinicole rappresentate in sala, giornalisti ed enoappassionati per discutere di turismo del vino e premiare la grande accoglienza italiana in cantina.
Cantine d’Italia 2019, la Guida a cura di Go Wine che si propone di promuovere la grande accoglienza italiana in cantina, è stata presentata a Milano con un grande evento. Alcuni numeri del volume: oltre 750 cantine selezionate, 230 “Impronte d’eccellenza” per l’enoturismo, oltre 4.200 vini segnalati, 1.600 indirizzi utili per mangiare e dormire. Un volume che racconta luoghi e storie di uomini e donne del vino. Conduce al vino attraverso la cantina come sito da visitare e come fattore che concorre alla promozione del turismo del vino. Una sorta di omaggio alla grande accoglienza italiana in cantina! A tenere a battesimo la nuova edizione Gioacchino Bonsignore (giornalista Tg5 Gusto), Anna Schneider(ricercatrice presso il Cnr di Grugliasco) e Antonio Paolini (Gambero Rosso): i primi due hanno anche firmato due interventi che aprono il volume e che accrescono la natura di una Guida che ha nel racconto il suo punto di forza. In sala oltre 80 aziende vinicole rappresentate, con moltissimi uomini e donne del vino provenienti da ogni parte d’Italia. Massimo Corrado, presidente di Go Wine, ha presentato le linee generali del volume e le sue principali novità. La Guida tende a valorizzare la cantina come luogo inserito nel contesto di un territorio vinicolo e come dimora ove uomini e donne operano. Essi realizzano quella virtuosa opera di promuovere il territorio mentre promuovono se stessi. Una Guida che pertanto non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che desidera essere un’occasione per creare cultura a favore del vino e dei suoi territori. E per far riflettere sull’importante ruolo che la viticoltura italiana sta svolgendo a favore della bellezza e della valorizzazione di tanti territori. “Continua la crescita di investimenti e attenzioni da parte delle aziende vinicole verso il turismo del vino – ha evidenziato Corrado nel suo intervento. In Guida sono numerose le realtà che si presentano sia attraverso attività parallele come agriturismo, b&b, sia attraverso iniziative che rendono la cantina un luogo aperto per incontri, eventi culturali, manifestazioni legate al gusto. Al contempo la Guida richiama una maggiore attenzione per l’enoturista italiano: in questa direzione si segnala ilfattore “D”: D come domenica. Ovvero un simbolo posto a fianco di quelle cantine che manifestano disponibilità effettiva ad accogliere i visitatori alla domenica: direttamente o su appuntamento.
Sono in totale 230 le “Impronte Go Wine” nella edizione 2019: rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine assegna alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo. Si tratta dei tre fattori su cui si compone la presentazione delle aziende vinicole e su cui si va a definire una loro valutazione. Sito da intendere come luogo ove si trova la cantina, guardando anche alla cantina medesima dal punto di vista architettonico. Ma sito anche come patrimonio di vigneti complessivo di cui dispone la cantina. Accoglienza per valorizzare la vocazione della cantina verso una parallela attività: sia per attività come agriturismo, B&B o ristorazione, sia per iniziative culturali che denotano un atteggiamento di “apertura” della cantina verso il mondo esterno. Vino, come profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’exploit di una singola vendemmia; dunque anche tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, di una particolare cura verso specifiche tipologie di vini.
Nella speciale classifica per regioni ai vertici troviamo la Toscana con 49 impronte, seguita da Piemonte (41) e Veneto (34)
Sono 17 le Cantine che raggiungono il vertice delle “Tre Impronte Go Wine”:
Badia a Coltibuono (Toscana); Bellavista (Lombardia); Bisol (Veneto); Ca’ del Bosco (Lombardia); Capezzana(Toscana); Castello di Modanella (Toscana); Castello di Verduno (Piemonte); Ceretto (Piemonte); Donnafugata(Sicilia); Ferrari (Trentino); Florio (Sicilia); Fontanafredda (Piemonte); Lungarotti (Umbria); Malvirà (Piemonte);Masciarelli (Abruzzo); Planeta (Sicilia); Tenuta Vicchiomaggio (Toscana).
Uno spazio importante nella cerimonia è stato riservato alla consegna dei 7 “Premi Speciali”, che si rivolgono a Resort e Tavole aziendali d’eccellenza, vini “storici” e “autoctoni”, Enocultura, EnoArchitetture.
Ecco i premi speciali di Cantine d’Italia 2019:
Premio “Alto Confort” per il Relais aziendale dell’anno:
Albergo Real Castello di Verduno (Verduno, Piemonte);
Premio “Cantine Golose” per la Tavola aziendale dell’anno:
Agriturismo Salae Domini Antonio Caggiano (Taurasi, Campania);
Premio “Cantine Meravigliose” per l’EnoArchitettura dell’anno:
Conte Collalto (Susegana, Veneto);
Premio Enocultura:
Premio Casato Prime Donne, Donatella Cinelli Colombini (Montalcino, Toscana);
Premio “Autoctono si nasce”:
Nerobufaleffj Nero d’Avola, Gulfi (Chiaramonte Gulfi, Sicilia);
Premio “Buono…non lo conoscevo!”:
Bianco d’Alessano, I Pastini (Martina Franca, Puglia);
Premio “Vini Storici d’Italia”:
Ferrari Perlè Trentodoc, Ferrari (Trento, Trentino).
E’ poi seguita l’esclusiva e straordinaria degustazione dei Vini Top premiati dalla Guida, a beneficio del numeroso pubblico partecipante all’evento.
La Guida Cantine d’Italia 2019 è edita dall’associazione Go Wine; conferma l’impegno dell’associazione volto ad affermare, anche attraverso la Guida, i principi ispiratori dell’attività associativa. La redazione Go Wine cura la redazione di tutto il volume e del repertorio delle cantine selezionate, con i contributi e le segnalazioni di giornalisti e delegati Go Wine in Italia. Le oltre 700 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all’esperienza diretta. Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere. Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l’accoglienza e i vini. Inalterato è sempre lo spirito dell’opera: spingere l’appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d’elezione.
Per ulteriori informazioni:
gowine.editore@gowinet.it
Ciclista muore travolto da bus
Ha accoltellato la madre e si è ferito con il coltello più volte nel collo, la notte scorsa nel loro appartamento a Broni, nel Pavese, al termine di una lite. Il ragazzo di 18 anni si trova in condizioni gravissime nel reparto di Rianimazione del Policlinico San Matteo di Pavia. Lì si trova anche la madre, di 43 anni, in gravi condizioni ma non in pericolo di vita.
ReS On Network e il Comune di Stresa premiati a Illuminotronica con Award Ecohitech
ReS On Network Londra e il comune di Stresa (VB) si aggiudicano con il progetto Isola delle Reti la XIX edizione di Award Ecohitech, il riconoscimento istituito da Assodel, Associazione Distretti Elettronica Italia, che premia le smart cities. Lo scenario è quello di Illuminotronica, la mostra convegno dedicata alla digital transformation e alle nuove tecnologie in programma dal 29 novembre al 1° dicembre a BolognaFiere. Giovedì 29 novembre, Marco Santarelli, direttore scientifico di ReS On Network Londra è intervenuto al convegno “Smart City. Casi di eccellenza in ambito urbano” presentando il progetto e ha ritirato a nome dell’amministrazione di Stresa il prestigioso riconoscimento, dedicato ad aziende ed enti pubblici che hanno raggiunto grandi risultati in termini di eco-compatibilità e risparmio energetico attraverso l’uso di tecnologie innovative. Il sindaco del comune Giuseppe Bottini, che per impegni istituzionali non ha potuto prendere parte all’evento, ha mandato un messaggio di ringraziamento che è stato letto durante la premiazione: «Stresa è onorata di ricevere un premio così importante: la collaborazione fornita al progetto Isola delle Reti, tutt’ora “in progress” è indice di un interesse profondo per tutto ciò che costituisce una gestione “green” delle città e del territorio, in un’ottica di risparmio energetico e tutela dell’ambiente». (In allegato il testo completo).
Lampioni e panchine intelligenti per un’isola autosufficiente e sicura
Isola delle Reti è un progetto del team di ricerca di ReS On Network, guidato da Marco Santarelli, che mira a trasformare l’Isola dei Pescatori del Lago Maggiore (Stresa, VB) in una località sicura, energeticamente indipendente e sostenibile. L’approvvigionamento energetico prevede lo sfruttamento combinato di diverse fonti di energia rinnovabile quali luce, vento e moto ondoso del lago. Sull’isola Wireless Street-lamp, WSL – speciali lampioni senza fili e non collegati alla rete elettrica – sono in grado di accendersi sfruttando fonti energetiche come quella eolica o solare, anche in combinazione fra loro. Durante il giorno il lampione accumula energia e al diminuire della luminosità dell’ambiente si attiva autonomamente. Dopo un numero di ore prefissato, la potenza della luce viene ridotta, in modo da potere risparmiare energia e permettere un’accensione prolungata nel tempo. Al sorgere del sole, quando la luminosità raggiunge un determinato valore prestabilito, WSL smette automaticamente di emanare luce. Contribuiscono alla produzione energetica le panchine intelligenti, elementi di arredo urbano dotati di pannelli fotovoltaici e connessione internet, anch’esse totalmente indipendenti dalla rete elettrica. Dotate di porte USB permettono ai passanti di riposarsi e godere del paesaggio come comuni panchine, ma anche di ricaricare i propri device e di navigare grazie alla rete 4G LTE. Le panchine dispongono di sensori di temperatura e umidità oltre a sensori che in caso di pioggia fanno sì che si spengano automaticamente. Le panchine sono infine in grado di trasmettere la propria energia ai lampioni o a qualsiasi altro dispositivo installato sull’isola che richieda energia per il suo funzionamento. In fase di valutazione l’inserimento nel progetto di speciali boe ricoperte di una vernice fotovoltaica in grado di raccogliere energia solare e capaci di catturare l’energia generata dal moto ondoso del lago, trasmettendola ai dispositivi presenti sulla terraferma.
Un modello per la sicurezza, autonomo e replicabile
Il progetto Isola delle Reti vuole portare sull’Isola dei Pescatori una sperimentazione delle Reti circolanti proprie di intelligenza artificiale e Internet del Tutto. Idee mutuate anche dallo scienziato Tesla soprattutto per distribuire gratuitamente energia elettrica e garantire l’autosufficienza e la sicurezza della realtà approvvigionata. Esposta a erosione costiera, rischi idrogeologici e a un flusso turistico importante concentrato nei periodi di primavera ed estate, l’Isola dei Pescatori rappresenta un luogo strategico per testare soluzioni innovative, monitorare dati e controllare i flussi di persone. in una parola fare intelligence ambientale per la sicurezza e la sostenibilità. Essendo autonoma e slegata dalla rete elettrica, Isola delle Reti è in grado di assicurare la fornitura di energia anche in situazioni di emergenza e blackout. Esempi virtuosi analoghi sono già attivi in altre grandi e piccole isole dai mari del Nord all’Oceano Pacifico, come rivela Legambiente nel dossier “Undici isole in transizione verso 100% rinnovabili” citando El Hierro (Spagna), Samso (Danimarca), Eigg (Scozia), Bonaire (Paesi Bassi), Bornholm (Danimarca), Pellworm (Germania), Tokelau (Nuova Zelanda), Aruba (Paesi Bassi), Muck (Scozia), White (Inghilterra) e Gigha (Scozia). Il modello proposto da Isola delle Reti può essere replicato in qualsiasi luogo, fornendo una soluzione sostenibile in realtà a rischio o dove l’approvvigionamento energetico risulta difficoltoso. L’idea è quella di creare dei nuclei autonomi di produzione e stoccaggio di energia attraverso lo sfruttamento e l’integrazione di diverse fonti rinnovabili. Marco Santarelli, direttore scientifico di ReS On Network, ha sottolineato il valore simbolico che partire da un luogo come l’Isola dei Pescatori ha per lui e il suo team: «Noi ci occupiamo di reti e le soluzioni che proponiamo sono soluzioni di rete. Trovo quindi importante iniziare proprio da un’isola che porta il nome dei pescatori, ovvero coloro che da sempre utilizzano le reti e vivono delle loro reti». Con i suoi 0,034 chilometri quadrati e una popolazione residente tutto l’anno di soli 37 abitanti, l’Isola dei Pescatori si trasforma in un piccolo laboratorio a cielo aperto di innovazione energetica per dimostrare che è possibile puntare sulle rinnovabili per rispondere a tutti i fabbisogni energetici.
I dati
febbraio:
Abitanti residenti: 37
Superficie dell’isola: 0,034 kmq
Fabbisogno energetico mensile: 194.472,0185 KWh
Costo energetico: 2.722,47 euro
Durante il periodo primaverile ed estivo le presenze sull’isola aumentano e così i consumi energetici, il picco viene raggiunto ad agosto. A seguire le stime di fabbisogno e costo energetico nei mesi di aprile e agosto. I dati sono stati ottenuti incrociando open data di istat.it, piemonte-turismo.it e tripadvisor che hanno permesso di ricavare i dati relativi a: fabbisogno energetico; flusso turistico mensile (2012-2017) a livello provinciale e il flusso turistico annuale (2012-2017) a livello comunale (Stresa). Le recensioni mensili Tripadvisor sono state utilizzate per evidenziare la stagionalità dei flussi turistici.
aprile:
Fabbisogno energetico: 14.274.517 KWh
Costo energetico: 199.615 euro
Presenze sull’isola: 81.475
agosto:
Fabbisogno energetico: 27.464.970 KWh
Costo energetico: 384.071 euro
Presenze sull’isola: 157.000
Tre ragazze minorenni di nazionalità romena di 16 e 17 anni, una delle quali incinta al settimo mese, sarebbero state fatte prostituire da sei indagati dalla Dda di Bari e dalla Procura per i Minorenni. Si tratta di romeni di una stessa famiglia, che sono agli arresti per i reati di riduzione in schiavitù, prostituzione minorile e sequestro di persona. I sei abitano in un campo nomadi a Foggia. Sono una coppia, i loro tre figli e una donna compagna di uno dei ragazzi. Sembra che volessero vendere per 28 mila euro il bimbo in grembo a una delle minorenni romene costrette a prostituirsi e segregate in baracche dove venivano picchiate selvaggiamente.
Il tribunale civile di Genova ha condannato il comune a risarcire un privato che aveva perso l’automobile nell a drammatica alluvione del 9 ottobre 2014. Si tratta di “una negligente e imprudente inerzia da parte del Comune” poichè il parcheggio di Corte Lambruschini, nonostante fosse in una zona alluvionabile non era stato adeguato con opportuni lavori. Per questo. Per i giudici il parcheggio municipale interrato non è a norma ed è a rischio di totale allagamento. Si è inoltre appurato che il condominio era stato costruito senza i sistemi antiallagamento prescritti. Una sentenza che potrebbe dare speranze ad altri danneggiati in situazioni analoghe.
FOCUS INTERNAZIONALE di Filippo Re
Gli Hezbollah sulle rive del lago di Tiberiade pronti a sferrare un attacco letale allo Stato ebraico. Milizie iraniane installate sul Golan sul punto di piombare sulla Galilea. Missili persiani puntati contro l’Arabia Saudita e contro le basi americane in Medio Oriente. Scenari catastrofici e inimmaginabili ma forse neanche tanto lontani dalla realtà. Lo scontro finale tra Israele e la Persia si avvicina? I generali iraniani soffiano sul fuoco delle tensioni con l’America e avvertono che le basi militari statunitensi situate nella regione sono facilmente raggiungibili dai missili persiani.
Al Udeid nel Qatar, la più grande base americana in Medio Oriente, Al Dhafra negli Emirati Arabi e Kandahar in Afghanistan si trovano a poche centinaia di chilometri di distanza dalle rampe di lancio iraniane. Nel Golfo e nel Mare dell’Oman le navi da guerra a stelle e strisce con decine di aerei da combattimento e migliaia di militari possono finire nel mirino dei Pasdaran. “Le strutture militari americane che spiano il nostro Paese sono ora sotto la copertura dei nostri missili, proprio come la carne sotto i nostri denti”. Le parole del comandante delle forze aeree delle Guardie della rivoluzione, il generale Amirali Hajizadeh, risuonano minacciose nei cieli del Levante. “Non saremo noi ad iniziare uno scontro ma ci difenderemo se attaccati”. Replica così il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif alle accuse dell’Occidente di alimentare il caos e l’instabilità nella regione e di sostenere il terrorismo. Resta però il fatto che dal Mediterraneo al Golfo Persico, da Beirut alla Mesopotamia, le ambizioni imperiali degli ayatollah non conoscono confini. Dalle basi iraniane in Siria si lanciano avvertimenti a Gerusalemme e da Teheran si minaccia l’Arabia Saudita rafforzando l’alleanza con il Qatar e sostenendo militarmente i ribelli yemeniti sciiti contro Riad. Teheran starebbe inoltre sviluppando nuovi missili balistici intercontinentali. Nel nord dell’Iran esisterebbe, secondo gli analisti militari, una struttura, forse nascosta all’interno di una montagna, in cui gli iraniani starebbero lavorando con sofisticate tecnologie belliche. Sul Golan, dalle torri di avvistamento con la stella di David si controllano i movimenti del nemico in uno stato di allerta continua come non accadeva da tempo. “Non vogliamo svegliarci al mattino e vedere gli Hezbollah sulle sponde del lago di Tiberiade. Non possiamo permettere alle milizie iraniane di mettere radici sul Golan che deve restare sotto la nostra sovranità. Continueremo a colpire le basi iraniane sul territorio siriano finchè ne rimarrà una in piedi”. È la risposta del premier israeliano alla strategia del nuovo impero persiano che mostra i muscoli in Medio Oriente ma così facendo rischia di incendiare l’intera regione. È infatti Teheran la principale minaccia alla sicurezza di Israele, non per i suoi piani atomici ma per la presenza degli iraniani a poche decine di chilometri dai suoi confini con milizie sciite, basi militari e depositi di missili, temendo che replichi in Siria quanto fatto con Hezbollah in Libano che sostiene e arma da decenni. Getta acqua sul braciere mediorientale il capo della diplomazia degli ayatollah: “non vogliamo ricostruire il nostro millenario impero ma non riconosciamo nessun altro impero e crediamo che la supremazia di una potenza non durerà”. L’odio reciproco tra gli Stati Uniti e l’Iran dura da 40 anni e Zarif non ha dubbi sul fatto che l’America, Israele e l’Arabia Saudita vogliano la caduta della Repubblica islamica: “è quello che hanno sempre voluto e non hanno mai abbandonato questa illusione“. Fragile all’interno, impoverito dalle sanzioni americane, nel mirino di separatisti arabi e curdi e colpito da gruppi jihadisti, il regime degli ayatollah minaccia tuoni e fulmini all’esterno. Ma fino a quando riuscirà a intimidire i suoi avversari? Sul fronte delle alleanze, mai molto durature in Medio Oriente, qualcosa scricchiola. Per Mosca la presenza militare iraniana in Siria comincia a essere piuttosto ingombrante. Fino a quando gli interessi strategici russi, turchi e siriani convergeranno? Nel recente vertice russo-turco sulla crisi siriana a Istanbul, con la Merkel e Macron, mancava proprio l’Iran, un attore fondamentale nel teatro siriano, oltre agli Stati Uniti. Teheran si sente sotto attacco e deve rispondere alle pressioni economiche che giungono da Washington impegnata a contenere l’influenza iraniana nel Siraq e nello Yemen. L’intesa sul nucleare si salverà senza gli Stati Uniti? I Paesi europei hanno assicurato più volte di voler conservare l’accordo sul nucleare e continuare i rapporti economici con la Repubblica Islamica ma il governo iraniano ha ribadito che non rispetterà l’intesa se non vedrà benefici economici per sé. Fa notare inoltre che i Paesi europei non hanno ancora istituito un meccanismo finanziario che consenta loro di continuare le transazioni con Teheran nonostante le sanzioni bancarie imposte dall’America. Se l’intesa del 2015 sul nucleare iraniano salterà del tutto, dopo l’uscita di Trump nel maggio scorso, la potenza persiana potrà riprendere ad arricchire l’uranio. Se da una parte l’Iran mostra fermezza nel duello con gli Stati Uniti e i Paesi della regione, dall’altra si prepara a difendersi dall’assalto americano che ha imposto a Teheran sanzioni molto dure per isolare il regime e impedirgli di ampliare la propria influenza fino al Mediterraneo. Le sanzioni introdotte dalla Casa Bianca ai primi di novembre sono le più dure della storia contro l’Iran perchè puntano ad azzerare le esportazioni di petrolio iraniano. Provocheranno un calo rilevante dell’economia iraniana come sostiene il Fondo monetario internazionale (Fmi) e soprattutto un netto calo nelle vendite di petrolio. Per il Fmi l’economia è destinata a calare dell’1,5% quest’anno e del 3,6% nel 2019. L’inflazione salirà a livelli molto alti superando il 30% il prossimo anno e la disoccupazione lascerà a casa molta gente, soprattutto giovani. L’Iran rischia il collasso anche se, come deciso dall’amministrazione americana, potrà continuare a vendere il greggio a otto Stati ancora per qualche mese ma nel frattempo le esportazioni sono già scese da 2,8 a 1,8 milioni di barili al giorno. Per non finire schiacciata dalle sanzioni la Repubblica islamica cerca alleati negli europei e nei Paesi della regione. Con l’Iraq vuole consolidare il commercio bilaterale con l’obiettivo di far passare il volume di affari complessivo con Baghdad dagli attuali 12 a 20 miliardi di dollari. L’Iraq è il secondo mercato più importante dopo quello cinese per i prodotti iraniani.
Dal settimanale “La Voce e il Tempo”
Un insegnante di una scuola superiore di Udine avrebbe più volte molestato e fatto apprezzamenti sconvenienti nei confronti di undici alunne minorenni. Il docente è stato sospeso dall’insegnamento con l’accusa di molestie e violenza sessuale. Come scrive il quotidiano Messaggero Veneto, la vicenda risale allo scorso anno scolastico. Le indagini sono effettuate dalla Squadra Mobile della Polizia coordinate dalla Procura. Le segnalazioni erano state fatte alla dirigenza scolastica dai coordinatori di classe e dagli insegnanti che avevano ascoltato le confidenze delle ragazze.