Dall Italia e dal Mondo- Pagina 42

Gli hacker di Scarlett Johansson

Non ci posso proprio credere, questo deve aver pensato la diva di Hollywood quando gli hacker si sono interessati nuovamente a lei

La splenda attrice 34enne, protagonista di film di successo come Lost in Translation, The Island o la saga degli Avengers è sotto assedio da parte dei pirati informatici dal 2011, quando cominciarono a carpirle foto, entrando nel suo database, per rivenderle all’ex marito Ryan Reynold.

Se al peggio non c’è mai limite ora deve vedersela con un robot che ne riproduce le sembianze e video realizzati con software open source che prelevano contenuti, autentici, disponibili online e li manipolano con sequenze tratte da film pornografici.

Vale a dire, il film pornografico è autentico, una modella ha girato quelle scene, ma Scarlett Johansson non c’entra nulla, è una delle tante vittime di internet, ma intanto il video è stato visualizzato oltre un milione e mezzo di volte. Praticamente è come se fosse una sorta di fotomontaggio, molto più aggressivo, perché la tecnica e perfidia lo permette. Dopo le Fake news ora siamo ai deepfake e per questi non ci sarà salvezza.

Nel 2011 l’hacker fu individuato nel 35enne Christopher Chaney che avrebbe trafugato foto e video anche di altri personaggi di Hollywood, tra questi Christina Aguilera. La conclusione amara dell’attrice: “Ogni Paese ha proprie regole sui diritti d’immagine, così mentre potresti essere in grado di ottenere una rimozione di certi siti che usano la tua immagine negli Stati Uniti, lo stesso potrebbe non avvenire in altri Paesi”.

 

Concludiamo anche noi in modo amaro, perché potrebbe sembrare che questi fatti criminosi possano riguardare solo i Vip… fino a quando non coinvolgeranno anche il comune cittadino (fidanzato, moglie, amante, vicina di casa…) Di questi tempi potrebbe non essere solo una previsione strampalata! Il fatto che ogni hacker sia in grado di rubare una password e sottrarre l’identità a qualcuno non ci fa dormire sonni tranquilli.

 

Tommaso Lo Russo

 

Neonato muore in ospedale a causa di una infezione

DALLA LOMBARDIA   Un bimbo nato prematuro il 4 dicembre è deceduto nel reparto di terapia intensiva neonatale degli Spedali Civili di Brescia per un’infezione di cui non si conoscono ancora  le cause. E’ la terza morte in una settimana: i due neonati morti alcuni giorni fa erano stati nella  stanza con il piccolo mancato  ieri pomeriggio dopo  uno choc settico verificatosi il 29 dicembre. Secondo l’ospedale, i tre casi non sarebbero però collegati. L’autopsia sul neonato sarà eseguita domani.

COME (CERCARE DI) SOPRAVVIVERE IN TRIBUNALE

Sono pillole, metaforicamente parlando, quelle che Giacomo Ebner con il suo bugiardino di 89 pagine di spassosa lettura, dispensa per sopravvivere in Tribunale, o meglio per tentare di sopravvivere. Per la precisione, il titolo è “Dodici qualità per sopravvivere in tribunale (e non è nemmeno certo) della Giappichelli Editore di Torino

 

Ne hanno parlato con l’autore, la presidente della Fondazione Scuola Forense, avv. Paola Donvito e l’avv. Simona Ciarrocchi, a Taranto nell’Auditorium “Avv. F. Miro”del Tribunale. Le compresse, continuando nell’allegoria, contengono più principi attivi di saggezza, e non solo, ma anche di realismo, visto che il dottor Ebner, risulta molto attento ai suoi pazienti che descrive con dovizia di particolari, in forma leggera ma non superficiale, come riferisce nella “Prefazione” l’avvocato Chiara Madia.Le compresse poi sono varie, ben colorate e colorite, ricche di aneddoti, di particolari curiosi, inediti, densi di significati e ricreativi, ottenute per compressione di un volume di principi attivi che diversamente sarebbe molto più esteso, e destinate ad una somministrazione verbale. I loro bordi possono risultare smussati. Possono inoltre presentare linee o segni di rottura, per favorirne la suddivisione, e riportare simboli (i disegni sono di Stefano Ebner) o altri marchi (quelli degli autori delle varie citazioni riportate). Sono inoltre rivestite con sostanze diverse per motivi estetici o bio-farmaceutici, come nel caso delle compresse gastro-resistenti o a rilascio modificato. Queste sostanze di rivestimento sono costituite di ironia, comicità, e sono indispensabili per la riuscita della terapia, perché come dice Chiara Madia, una risata può seppellire il peggiore dei nemici. Concetto che abbiamo voluto subito fare nostro, come si vede dal taglio dato sin dall’inizio a questo scritto.

Nella terapia di Ebner, si parla dei pazienti e non della malattia come in ogni buon metodo di cura omeopatica, dove ci si prefigge di curare il malato e non la malattia, secondo il principio dell’individualità che considera ogni paziente nella sua unicità e lo osserva nella
sua complessità di sintomi, segni, costituzione, ereditarietà, ambiente lavorativo, affetti, traumi, alimentazione, e tutto ciò che interferisce con la sua vita in Tribunale. Sì, in Tribunale, “una foresta intricata di sentimenti, di aspettative, di rabbia cieca, di calca insensata; di gioia irrefrenabile, di promesse e premesse, di speranza oltre la preghiera, di risate in lontananza, di silenzi tesi”, come si legge nello scritto. Il tutto è tratto da una storia vera, quella dell’autore, Giacomo Ebner, nato a Roma, che fa tesoro della sua esperienza e della sua capacità di cogliere molti particolari della realtà e la sua veste più profonda, in chiave ironica, che fa parte della sua personalità e che quindi emerge spesso, proprio a partire dalla sua persona. Come si legge nel retro della copertina, “voleva diventare medico, ha preferito fare l’ammalato. Da dodici anni convive con il Parkinson, e con fierezza sostiene di essere un magistrato che trema senza paura. È stato avvocato, poi giudice del dibattimento e delle indagini preliminari. “ I pazienti a cui si rivolge, sono tutti quelli che mettono piede in Tribunale, i praticanti avvocati, i magistrati ordinari in tirocinio, gli stagisti delle scuole legali o delle università, gli interpreti, i trascrittori, gli imputati e i testimoni. Ce n’è per tutti, ma in particolare per i magistrati (pubblici ministeri e giudici) e gli avvocati, nelle loro diverse tipologie. I principi attivi hanno le qualità della credibilità, del rispetto, della passione, del buonsenso, della gratitudine, della comprensione, del discernimento, dell’empatia, della dialettica, dell’intuito, della riesilienza e dell’autoironia. La malattia, infine, viene solo considerata in modo essenziale nelle “Conclusioni”. È dovuta sostanzialmente alla differenza tra la legalità e la giustizia. “La prima è così umana nella sua limitatezza e nel sapore di insoddisfazione che a volte lascia; la seconda quasi divina, appagante, perfetta”. Il malessere parte tutto da questa realtà : “Alcune persone litigano per predisporre una regola che altre persone, a volte litigando, applicano ad ulteriori persone che hanno appena litigato” , scrive Ebner. E “sono i genitori con i figli, gli insegnanti con gli studenti, i commercianti con i 730, i politici con le pressioni che ricevono, i giornalisti con le verità scomode, che rendono la legalità strumento concreto ed efficace del vivere assieme” e “sono però proprio le persone che nel proprio quotidiano la testimoniano che danno valore e sostanza alla legalità e le fanno toccare vette di giustizia”. Poi “Nella parola legalità è contenuta la parola lealtà. Lealtà vuol dire osservare la legge anche se nessuno ti guarda e nessuno ti punisce. (…) E per osservare la legge con lealtà ci vuole tanto coraggio. Ancora più coraggio ci vuole ad applicarla sia per difendere qualcuno, sia per portare avanti un’indagine, sia per giudicare, perché non coinvolgi solo te stesso ma anche gli altri” precisa Ebner. Compito, di per sé molto arduo. Ed è ancora l’avvocato Chiara Madia che nella “Prefazione”, tocca lo stesso tasto e scrive : “Nessuno, se non gli avvocati e i magistrati, può immaginare quanto sia complicato e impegnativo il ruolo che ci siamo scelti: la responsabilità della strategia difensiva e il rapporto con il cliente da una parte, la responsabilità della decisione dall’altra”. Ecco perché nelle preferenze dell’autore, al primo posto c’è prepotentemente “colui che entra in Tribunale….ovviamente con la possibilità di uscirvi”. E lui si adopera per questo obiettivo. Da qui la sua cura elaborata per salvaguardare l’esistenza di costui, affinché possa sopravvivere, credendo, l’autore, “nel genere umano e nella sua capacità di redenzione”, perdonando le reciproche debolezze e collaborando per il migliore risultato finale possibile (cit. Chiara Madia). Infine, tenendo conto del motto saggio e ironico di Giacomo Ebner, “siamo tutti appesi ad un filo, e io sono anche sovrappeso”, con il suo stesso spirito saggio e ironico che ci ha conquistati dalla prima pagina letta, pensiamo che bisognerebbe cercare di non appesantirci più del dovuto, tenendo lontani i macigni dal nostro cuore, per essere i più leggeri possibile, evitando così che possa spezzarsi prima del tempo, il filo a cui siamo appesi.

Vito Piepoli

 

Ghiaccio blocca auto della partoriente, i carabinieri salvano lei e il bimbo

DALLA PUGLIA   Era in auto con la famiglia per andare di corsa in ospedale perché stava per partorire il proprio bambino, ma il ghiaccio sulla strada, la scorsa notte, l’ha bloccata. La donna di 37 anni è stata così portata in ospedale da un carabiniere che si è messo alla guida del veicolo sul quale viaggiava. Il fatto è accaduto sulla strada provinciale che collega Francavilla Fontana (Brindisi) a San Marzano di San Giuseppe (Taranto). Il luogo era difficile da raggiungere anche dall’elisoccorso. Ma i Carabinieri hanno dato un lieto fine alla vicenda e il bimbo è nato in ospedale in ottime condizioni di salute.

TV, A “DALLA PARTE DEGLI ANIMALI” CON MICHELA VITTORIA BRAMBILLA I REPARTI CINOFILI DELLA FINANZA

Tante sorprese e tanti ospiti nella prima puntata dell’anno di “Dalla parte degli animali”, la trasmissione ideata e condotta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, in onda domenica, giorno dell’Epifania, alle 10,50 su Retequattro. Grande spazio sarà dedicato alla Guardia di Finanza, che per la prima volta presenterà i nuovi reparti impegnati nel servizio Cites, cioè per il contrasto al traffico di animali di specie protette, e quelli cinofili, impiegati per individuare narcotrafficanti e contrabbandieri, di tabacco e addirittura di valuta. Oltre ai tre “finanzieri a quattro zampe”, Tango, Jackie e Jack, che daranno dimostrazione delle loro capacità, nella cascina-studio, ci saranno una poiana africana da reinserire nel suo ambiente naturale, una tridacna (il più grande bivalve del pianeta) e coralli, tutti sequestrati dalle Fiamme gialle durante gli interventi contro il commercio illegale.

 

Non è tutto. Per lo spazio “L’amico famoso” conosceremo Whisky, il cagnolino della fashion blogger Elena Barolo, e i quattrozampe del conduttore televisivo Davide Mengacci, che racconterà una storia commovente. Invece la giornalista Costanza Rizzacasa d’Orsogna l’ha scritta: quella del suo gatto disabile Milo. Ne parlerà presentando il libro “Storia di Milo, il gatto che non sapeva saltare”. Tra gli animali da adottare, due labrador abbandonati per dieci anni a guardia dei cancelli di una fabbrica, una cagnolina randagia salvata dall’amore dei bimbi di una scuola pugliese, tanti cuccioli abbandonati ed una scrofa, Stella, sfuggita ai maltrattamenti e al macello. Questi e altri i protagonisti del primo appuntamento dell’anno con un format originale, che riscuote il gradimento del pubblico. “I telespettatori – afferma l’on. Brambilla – non solo ci premiano con gli ascolti, ma soprattutto chiamano i nostri numeri o scrivono alla mailportamiacasa@dallapartedeglianimali.it per offrire una nuova casa agli animali che presentiamo”.

La “missione” di “Dalla parte degli animali”, infatti, è molto semplice: avvalersi della televisione per promuovere le adozioni, contribuire a ridurre le conseguenze del randagismo, vera e propria piaga nazionale, e a diffondere la cultura del possesso responsabile. Dalla cascina-studio nel bel mezzo della Brianza l’on. Brambilla presenta video di trovatelli girati nei rifugi di tutto il Paese, introduce servizi sulle strutture che li ospitano e sui volontari che li accudiscono, li propone in adozione e consegna direttamente alle famiglie adottanti il nuovo amico: un esempio positivo per chi (siamo ancora in clima natalizio), vorrebbe regalare una nuova chance a un quattrozampe sfortunato. Il video di presentazione della quinta puntata è pubblicato su YouTube al link https://www.youtube.com/watch?v=KAy1Eg1Kly0.

“Dalla parte degli animali” è un programma Videonews, a cura di Carlo Gorla con la regia di Lorenzo Annunziata.

Per rubare l'auto investe e ferisce il proprietario

DALL’EMILIA ROMAGNA E’ accusato di tentato omicidio, furto e resistenza a pubblico ufficiale il  20enne italiano, di origini slave, residente a Rimini, arrestato  dalla polizia di Stato dopo un inseguimento. Il ragazzo era alla guida di una Fiat monovolume, rubata dopo aver investito e ferito il proprietario, e non si era fermato all’alt intimato dai  poliziotti, fuggendo a tutta velocità, sbattendo contro le auto parcheggiate e passando con il rosso a tutti i semafori. le volanti lo hanno bloccato a Rimini dopo 20 minuti di inseguimento.
   

Per rubare l’auto investe e ferisce il proprietario

DALL’EMILIA ROMAGNA E’ accusato di tentato omicidio, furto e resistenza a pubblico ufficiale il  20enne italiano, di origini slave, residente a Rimini, arrestato  dalla polizia di Stato dopo un inseguimento. Il ragazzo era alla guida di una Fiat monovolume, rubata dopo aver investito e ferito il proprietario, e non si era fermato all’alt intimato dai  poliziotti, fuggendo a tutta velocità, sbattendo contro le auto parcheggiate e passando con il rosso a tutti i semafori. le volanti lo hanno bloccato a Rimini dopo 20 minuti di inseguimento.
   

500 mila dollari al mese giocando ai videogame

Guadagna fino a 500mila dollari al mese giocando ai videogame. Tyler Blevins, il cui nome di battaglia è “Ninja“, americano, ha 27 anni. E’ diventato famoso grazie alle sue abilità ai videogame, ed è seguito online da milioni di fan.  Nel 2018 è riuscito a guadagnare 10 milioni di dollari con gli introiti derivanti dagli  abbonati che seguono  le partite di “Ninja” sulla piattaforma Twitch, dedicata  ai videogiochi, dove è proprio lui il giocatore più seguito, con ben 12 milioni di followers e una media di 53mila visualizzazioni a partita.

MARINA MILITARE: PUBBLICATO IL BANDO DI CONCORSO PER ACCEDERE ALL’ACCADEMIA NAVALE DI LIVORNO

Segui le novità della #MarinaMilitare live su Twitter (@ItalianNavy #ProfessionistiDelMare #ilTuoFuturoèilMare) o sul sito della Marina Militare (www.marina.difesa.it)

 E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (nr.102 del 28.12.2018 – 4^ Serie Speciale) e terminerà il 28 gennaio il bando di concorso per l’ingresso in Accademia Navale dei futuri ufficiali della Marina Militare . Nel 2019 sono 110 i posti disponibili per la 1^ classe dei corsi normali dell’Università del Mare che offre un’opportunità formativa esclusiva e avvincente per ragazzi e ragazze che vogliono investire da subito sul proprio futuro, per diventare veri professionisti del mare.

Tanti e variegati sono infatti  i  percorsi di studio e gli indirizzi professionali a seconda del Corpo di appartenenza: in Scienze Marittime e Navali per il Corpo di Stato Maggiore, in Ingegneria Navale, Ingegneria civile e ambientale, Ingegneria delle Telecomunicazioni per il Corpo del Genio della Marina, in Medicina e Chirurgia per il Corpo Sanitario Militare Marittimo, in Giurisprudenza per il Corpo di Commissariato Militare Marittimo ed in Scienze dell’Amministrazione e Governo del Mare per il Corpo delle Capitanerie di Porto.

Lo slogan della campagna per l’arruolamento #IlTuoFuturoèilMare rappresenta la sintesi di un percorso impegnativo ed ambizioso con il quale i ragazzi e le ragazze dovranno confrontarsi con le proprie capacità e aspirazioni per garantire a se stessi un futuro da protagonisti con il mare. L’Ufficiale di Marina, sia che ricopra ruoli di tipo operativo, che tecnico-logistico o di supporto, conduce una vita dinamica, piena di soddisfazioni professionali ed umane e di grande responsabilità in quanto vene chiamato da subito a condurre team di uomini e donne,  oltre alla gestione dei mezzi e delle risorse a disposizione della Forza Armata.

Questo concorso costituisce quindi un’occasione irripetibile per i giovani che vogliono intraprendere una carriera ad alta specializzazione in un ambiente lavorativo in cui ogni persona è un elemento imprescindibile di un ingranaggio perfetto, partendo comunque da un patrimonio unico di tradizioni, storia e valori etici e morali fondamentali per formare i leader del futuro, capaci di operare con professionalità e spirito di sacrificio in molteplici contesti per la sicurezza e la salvaguardia del Paese e a beneficio della collettività con una naturale propensione alla tutela dell’ambiente marino.

Per conoscere meglio la realtà dell’Accademia Navale, nei giorni 19 e 26 gennaio l’Istituto aprirà le porte ai visitatori che potranno così scoprire le varie attività svolte dagli allievi. Sulla pagina dedicata del sito www.marina.difesa.it sarà possibile trovare tutte le informazioni necessarie per partecipare al concorso.

Polizia postale, l’attività di un anno

In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del nostro vivere quotidiano, l’impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni nell’anno 2018 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale, con particolare riferimento ai reati di precipua competenza di questa Specialità.

CNCPO – Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online

 

L’aumento esponenziale del numero degli adolescenti presenti sul web ha determinato un’importante crescita del numero di minorenni vittime di reati contro la persona: sul territorio nazionale, dai 104 casi registrati nel 2016 si è passati a 177 nel 2017 e 202 casi trattati nel 2018; le vittime hanno tutte un’età compresa tra i 14 e i 17 anni.

 

Nell’ambito della pedopornografia online, nell’anno in corso, sono stati eseguiti 43 arresti e denunciate 532 persone, anche grazie alla fondamentale cooperazione di polizia a livello internazionale.Tra le operazioni più significative, coordinate dal Centro Nazionale del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, si segnala l’operazione “Ontario” che ha consentito l’esecuzione di 22 perquisizioni, 4 persone tratte in arresto e 18 persone denunciate in stato di libertà; nell’ambito dell’operazione “Safe Friend” sono state eseguite 15 perquisizioni che hanno consentito di arrestare 2 persone e denunciarne 13.Le indagini svolte dal Compartimento di Torino nell’Operazione “Good Fellas” hanno consentito di eseguire contestualmente 16 perquisizioni in tutta Italia nel mese di giugno, portando all’arresto di 6 persone, nonché di denunciarne in stato di libertà 10.Costante in materia anche l’attività di prevenzione e monitoraggio della rete, che ha riguardato 33086 siti internet a livello nazionale, di cui 2182 inseriti in black list.Le indagini relative al fenomeno dell’adescamento di minori online hanno portato sul territorio nazionale all’arresto di 3 persone e alla denuncia di 136 indagati. Sul territorio Piemontese e Valdostano si sono registrati complessivamente una trentina di fenomeni legati allo sfruttamento sessuale dei minori online, riguardo ai quali il 90% dei soggetti responsabili è stato individuato e deferito all’A.G.

 

Nell’ambito dei reati contro la persona perpetrati sul web, il ricatto on line è un fenomeno in continua crescita con 940 casi trattati dall’inizio dell’anno, atteso che il dato emerso è parziale e fortemente ridotto rispetto alla reale entità del fenomeno. Sono 20 le persone denunciate e 2 le persone arrestate in Italia nel 2018. Anche grazie a una complessa attività condotta in ambito internazionale in collaborazione con la Gendarmerie Royale del Marocco, tramite gli organi di coordinamento istituzionali, sono stati arrestati 23 cittadini del Marocco destinatari delle transazioni finanziarie provento di estorsioni a sfondo sessuale. Dal mese di gennaio ad oggi, sono state denunciate complessivamente 955 persone e 8 sono state tratte in arresto, per aver commesso estorsioni a sfondo sessuale, stalking, molestie sui social network, minacce e trattamento illecito di dati personali. Tra i reati contro la persona, in costante aumento sono le diffamazioni on line, soprattutto ai danni di persone che ricoprono incarichi istituzionali o che sono note. In questo ambito, nel 2018, sono state denunciate 685 persone sul territorio nazionale e 40 su quello Piemontese.

 

Di rilievo è l’attività condotta dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni nel contrasto ai reati d’incitamento all’odio, svolgendo il prezioso ruolo di punto di contatto nazionale per il contrasto all’hate speech on line. Sono oltre 5000 gli spazi virtuali monitorati nel 2018 per condotte discriminatorie.

 

Nel contrasto alle TRUFFE ONLINE, nel 2018 la Specialità ha denunciato 3355 persone, ne ha arrestate 39, e ha sequestrato 22.687 spazi virtuali; ha inoltre ricevuto e trattato circa 160.000 segnalazioni di truffe o tentate truffe. Significativa l’attività svolta sulle cosiddette frodi delle assicurazioni. Questa tipologia di truffa viene commessa attraverso la commercializzazione di polizze assicurative mediante la creazione di portali, in taluni casi con riproduzioni di pagine web di compagnie note, sulle quali sono promosse polizze assicurative temporanee false, esercitando in tal modo attività di intermediazione assicurativa in difetto di iscrizione al registro degli intermediari autorizzati.

 

CNAIPIC

Di evidente incremento è l’attività di contrasto alla minaccia cyber svolta dal Centro Nazionale Anticrimine per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C.), attestata dal rilevante aumento del numero di alert diramati alle infrastrutture critiche nazionali che, rispetto al 2017, è quasi raddoppiato sino a raggiungere 55843 segnalazioni di sicurezza.

 

La tempestiva condivisione dei c.d. “indicatori di compromissione” dei sistemi informatici con le più importanti infrastrutture critiche e sensibili sul territorio, anche grazie alla stipula di numerosi protocolli d’intesa, ha consentito di rafforzare gli strumenti volti alla protezione della sicurezza informatica, garantita anche dalla costante attività di monitoraggio informativo in ambienti di interesse investigativo.Tra le attività investigative condotte, in tale ambito, si segnalano 68 indagini avviate nel 2018 in tutta Italia per un complessivo di 15 persone deferite alle competenti AA.GG .Nell’ottica di un’efficace condivisione operativa, il Centro ha nel corso dell’anno proseguito la stipula di specifici protocolli a tutela delle infrastrutture critiche nazionali, parallallelamente alla stipula di intese sul territorio tra i Compartimenti e le infrastrutture sensibili.

 

FINANCIAL CYBERCRIME

Con riferimento al financial cybercrime, le sempre più evolute tecniche di hackeraggio, attraverso l’utilizzo di malware inoculati mediante tecniche di phishing, ampliano a dismisura i soggetti attaccati, soprattutto nell’ambito dei rapporti commerciali, anche per l’utilizzo di particolari tecniche di social engineering e di cyber profiling. Infatti lo scopo delle organizzazioni criminali è quello di intromettersi nei rapporti commerciali tra aziende, attraverso le informazioni acquisite, dirottando asset finanziari verso conti correnti nella disponibilità dei malviventi. Il BEC (business e-mail compromise) o CEO (Chief Exeutive Officer) fraud sono la moderna applicazione della tecnica di attacco al sistema economico nazionale denominata “man in the middle”. A tal riguardo, a fronte di circa 90 casi registrati in Piemonte e Valle D’Aosta, sono stati al momento indagati 30 soggetti.Nonostante la difficoltà operativa di bloccare e recuperare le somme frodate, soprattutto perché inviate verso paesi extraeuropei (Cina, Taiwan, Hong Kong), grazie alla versatilità della piattaforma OF2CEN (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per l’analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore, nell’anno 2018, la Specialità a fronte di una movimentazione in frode denunciata di 38.400.000,00 € ha potuto già recuperare e restituire circa 9 milioni, mentre sono in corso attività di cooperazione internazionale finalizzate al recupero delle restanti somme. Nell’ambito della Cooperazione Internazionale appare opportuno segnalare la recente operazione di respiro internazionale denominata “Emma4”, coordinata dal Servizio Polizia Postale con la collaborazione di 30 Paesi Europei e di Europol, volta a identificare i c.d. “money mules”, riciclatori primi destinatari delle somme provenienti da attacchi informatici e campagne di phishing.A luglio scorso in tale ambito si è conclusa l’Operazione denominata “Sim Swap” che prende il nome dalla particolare tecnica utilizzata dai malviventi, che rappresenta una modalità innovativa di attacco ai sistemi di home banking, che prevede la sostituzione, attraverso dealers compiacenti, delle sim telefoniche attraverso le quali giungono ai titolari dei conti attaccati le OTP (one time password) per effettuare le disposizioni di trasferimento di denaro. L’operazione si è conclusa con l’esecuzione di 14 ordinanze di custodia cautelare.In Piemonte nel mese di novembre sono stati inoltre inviduati ed arrestati due soggetti stranieri dediti alla manomissione di sportelli Bancomat. Si erano resi responsabili di numerosissimi furti realizzati mediante l’utilizzo di carte civetta.

 

LOTTA AL CYBER TERRORISMO

La recente direttiva del Sig. Ministro dell’Interno sui comparti di specialità ha confermato in capo alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, sia a livello centrale che territoriale, le competenze in materia di contrasto al fenomeno del terrorismo di matrice jihadista in rete, con particolare riferimento al monitoraggio del web, quale principale strumento di strategia mediatica del Daesh, già espletato da personale della Polizia Postale e delle Comunicazioni, affiancato da un qualificato, supporto di mediazione linguistica e culturale.Tale rinnovato, rafforzato, impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni in tale ambito ha reso necessario implementare le attività in argomento, ampliando il coinvolgimento di un maggior numero di Compartimenti nel summenzionato monitoraggio, nonché un potenziamento del numero dei mediatori linguistici e culturali, il cui prezioso apporto, per la peculiarità della materia e dei relativi contenuti multimediali presenti nella rete, risulta assolutamente indispensabile.Nell’ambito della prevenzione e contrasto al terrorismo internazionale di matrice jihadista e, in particolare, ai fenomeni di radicalizzazione, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha svolto attività sia di iniziativa, che su specifica segnalazione, al fine di individuare i contenuti di eventuale rilevanza penale all’interno degli spazi e servizi di comunicazione on line, siti o spazi web, weblog, forum, portali di social network e i cosiddetti “gruppi chiusi”, anche a seguito di informazioni pervenute dagli stessi cittadini tramite il Commissariato di P.S. Online.L’attività, funzionale a contrastare il proselitismo e prevenire fenomeni di radicalizzazione, ha portato a monitorare circa 36.000 spazi web e alla rimozione di diversi contenuti (250).Nel corso di tale attività di monitoraggio, si è inoltre riscontrato un effettivo incremento dell’azione da parte dei maggiori fornitori di servizi Internet (Facebook, Google, Twitter, etc.) volta alla rimozione di contenuti illeciti presenti sulle proprie piattaforme, grazie anche alla richiesta di maggiore collaborazione elaborata in numerose sedi istituzionali nell’ambito di progetti internazionali (es. EU Internet Forum), ai quali ha preso parte la Specialità.L’attività preventiva e informativa della Polizia Postale e delle Comunicazioni ha visto, inoltre, momenti di collaborazione con la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e le locali Digos, anche in caso di necessari approfondimenti tecnici in relazione a posizioni emergenti o monitorate sul territorio nazionale. Ciò anche al fine di consentire l’eventuale adozione di decreti di espulsione connessi a ragioni di sicurezza nazionale emessi dal Ministro dell’Interno.

 

PREVENZIONE NELL’USO DELLE TECNOLOGIE

La Polizia Postale e delle Comunicazioni è inoltre impegnata, ormai da diversi anni, in campagne di sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet, rivolte soprattutto alle giovani generazioni.Nello specifico si evidenziano le campagne itineranti della Polizia Postale e delle Comunicazioni, ed in particolare “Cuoriconnessi” ed “Una Vita da Social”: grazie a quest’ultima sino ad oggi sono stati incontrati oltre 1 milione e 700 mila studenti, 180.000 genitori, 100.000 insegnanti per un totale di 15.000 Istituti scolastici e 250 città italiane.Gli incontri educativi su tutto il territorio nazionale nel corso dell’anno hanno raggiunto oltre 300 mila studenti e circa 3000 Istituti scolastici per i quali è stata messa a disposizione anche un’email dedicata: progettscuola.poliziapostale@interno.it.Il portale del Commissariato di P.S. online è divenuto il punto di riferimento specializzato per chi cerca informazioni, consigli, suggerimenti di carattere generale, o vuole scaricare modulistica e presentare denunce.Uno strumento agevole che consente al cittadino, da casa, dal posto di lavoro o da qualsiasi luogo si desideri, di entrare nel portale ed usufruire dei medesimi servizi di segnalazione, informazione e collaborazione che la Polizia Postale e delle Comunicazioni quotidianamente ed ininterrottamente offre agli utenti del web.