Dall Italia e dal Mondo- Pagina 4

‘PoliLine Garden’, il giardino esclusivo che parla all’ambiente

Nasce la prima linea biocompatibile per arredo esterno interamente a incastro e zero manutezione.

Anche il verde ha il suo perché. E’ un tratto di esclusività, che conferisce valore agli ambienti quotidiani. Siano essi giardini, balconi, terrazzi verticali. Ambienti preziosi per migliorare la qualità della vita fra le mura domestiche. Spesso chiamati a trasformarsi in piccole oasi formato famiglia o a uso personale. Un obiettivo ambizioso che richiede un giusto equilibrio fra spazio, contesto, funzionalità, ergonomia, comodità e design.

Sono questi i valori alla base di ‘PoliLine Garden’, ultima nata in casa ‘It Design’, società leader nelle tecnologie d’arredo a impiego domestico. Una linea di ritrovati di ultimissima generazione in grado di rivoluzionare il rapporto con gli oggetti dedicati alle aree esterne: sedie, tavolini, sdraio e lettini prendisole, fioriere, cassapanche assumono così un ruolo nuovo e caratterizzante, in armonia con il contesto che le ospita.

Con numerose opzioni di scelta anche sotto il profilo delle dimensioni e del gusto delle forme, pronti a stupire con semplicità per la praticità e il gusto che li contraddistingue tutti indistintamente.

PoliLine Garden’ è un prodotto che parla al cuore di chi vuole distinguersi. Ricercando la bellezza nella sintonia di motivi e decorazioni che appagano l’occhio confortando il corpo. Garantendo qualità e affidabilità nel tempo. Ripagando l’investimento con la durevolezza di un progetto nato per resistere alle sfide sempre più aggressive e imprevedibili di fenomeni meteorologici in continuo cambiamento. Senza alcun bisogno di manutenzione. Mantenendo colore, appeal e fascino estetico.

Con in più un’importantissima novità: sicuri sotto ogni profilo, gli elementi da arredo da giardino a marchio ‘PoliLineGarden’ sono tutti assemblabili a incastro: senza il minimo ricorso ad attrezzi che espongono a rischi, né tantomeno a utensili elettrici.

Ma c’è di più. Un’ampia gamma di possibilità di combinazione li rende altresì idonei alle situazioni più svariate: dai balconi delle città alle esigenze più sofisticate e complesse come residenze che prevedano anche luoghi comprensivi di area barbecue, piscina, solarium e gazebi esterni per il relax o in cui accogliere e ricevere visite per residenze mono o bifamiliari che prevedano affacci e sbocchi su aree esterne di varia metratura.

Come le opere d’arte, ogni pezzo della serie ‘PoliLineGarden è in sé unico: frutto di fattura artigianale, conferisce allo spazio circostante un tocco di classe in più.

Questo il mood di IT Design Srl, primaria realtà italiana attiva nel cosiddetto settore delle Garden Technologies: una start-up nata a Giaveno, nel Torinese, che da un decennio a questa parte ha contribuito a riscrivere il delicato rapporto tra uomo e green in formato casa.

Architetti, arredatori, interior designers, amanti del bello e del made in Italy: questo l’ampio pubblico cui si rivolge ‘PoliLineGarden’.

Abbiamo puntato su prodotti ecosostenibili realizzati interamente in laminato HPL (High Pression Laminate): 70% cellulosa, 30% resina. Con l’intento di parlare a quanti credono che bellezza, semplicità e rispetto per l’ambiente sono un trinomio che viaggia di pari passo. Chi sceglie ‘PoliLine’ lo fa consapevolmente, investendo su una qualità che è sinonimo di soddisfazione e risparmio. Su prodotti nati per durare a lungo, con manutenzione zero e facilità di pulizia”, spiegano i Fratelli Francesco, Marco e Salvatore Polito, manager di IT Design Srl.

Tutte le informazioni su www.polilinegarden.it.

Broker online: cosa sono e quali scegliere

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Chi sono i broker online? Scopriamolo insieme e capiamo quali scegliere per iniziare con il trading.

Cosa sono i broker online e quali scegliere per iniziare con il trading

Esiste tanta curiosità sul mondo del trading e su quello dei broker online, per questo bisogna fare un po’ di chiarezza. Approfondire la questione con informazioni di base ma dettagliate permetterà a chiunque di inserirsi nel mondo degli investimenti finanziari senza correre troppi rischi legati all’inesperienza.

Sono molte le domande che ci si pone prima di iniziare a investire online e non è sempre facile capire quali sono i broker online più sicuri e affidabili e non solo quelli più famosi e conosciuti.

Cos’è un broker online?

Un broker online è una piattaforma di trading, un fornitore che consente a tutti i propri clienti di effettuare i loro investimenti utilizzando la piattaforma digitale come:

  • Intermediario tra acquirente e venditore;
  • Strumento di vendita.

Un buon broker online, come www.ibroker.it è anche uno strumento trustless davvero interessante perché permette di effettuare compravendite senza conoscere direttamente il venditore e l’acquirente ma fidandosi della solidità della piattaforma.

Comparsi nella seconda metà degli anni Novanta, oggi i broker online capaci di consentire ai propri clienti di effettuare una transazione tramite le loro piattaforme di trading proprietarie sono una realtà consolidata. Come funziona il sistema? In un modo davvero semplice e intuitivo: una volta ricevuto l’ordine di vendita o di acquisto la piattaforma controlla tutti i diversi mercati e permette di abbinare con successo acquirente e venditore. 

L’ordine e il prezzo della transazione sono messi a disposizione delle autorità e la piattaforma invia un contratto automatico e questo significa che il denaro dovuto a un venditore viene automaticamente accreditato sul suo conto e che entro 3 giorni deve avvenire lo scambio della compravendita.

Quali broker scegliere per iniziare

Scegliere un broker che sia efficace e sicuro e non solo famoso non è sempre facile, è importante fare le ricerche per verificare che il broker con cui si intende iniziare abbia un’autorizzazione a trattare con i soldi dei risparmiatori e i mercati finanziari.

5 Cose da sapere prima di comprare Solana (SOL)

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 Solana (SOL) è diventata molto popolare negli ecosistemi DeFi e NFT, in quanto gli utenti di Ethereum sono alla ricerca di nuove piattaforme con transazioni più rapide ed economiche. Ecco 5 cose da sapere a riguardo.

Cinque cose da sapere prima di acquistare Solana

La blockchain pubblica e open-source chiamata Solana è in grado di supportare smart contract, token non fungibili (NFT) e un’ampia gamma di applicazioni decentralizzate (dApp). La crypto SOL, che è nativa della blockchain di Solana, serve come meccanismo di trasferimento della liquidità e di sicurezza della rete attraverso lo staking.

Raj Gokal e Anatoly Yakovenko hanno fondato Solana nel 2017. Yakovenko, attuale CEO di Solana Lab, ha una forte esperienza nell’architettura di sistema ed ha cercato di applicare le sue competenze ad un nuovo paradigma di blockchain che consentisse un’elaborazione più rapida ed economica delle transazioni.

In questo articolo vedremo 5 cose da sapere prima di acquistare Solana (SOL). Dopodiché, se lo desiderate, potrete comprare la criptovaluta sul sito di Young Platform, un exchange tutto italiano.

Solana uno dei concorrenti principali di Ethereum

Il fatto che così tanti individui siano alla ricerca di alternative a Ethereum è uno dei principali fattori che influenzano l’ascesa di Solana. Gli smart contract sono stati originariamente introdotti in Ethereum, la seconda blockchain più grande al mondo. Le applicazioni decentralizzate (dApp) ed altri programmi possono essere lanciati sulle piattaforme blockchain grazie agli smart contract.

Il problema è che le transazioni su Ethereum a volte sono molto costose a causa dell’estrema congestione della rete. Di conseguenza, le piattaforme emergenti più veloci e meno costose, tra cui Solana, sono al centro dell’attenzione. Molti presunti killer di Ethereum sono in lizza per il dominio sulle blockchain Proof-of-Stake, ognuno dei quali cerca di attirare gli sviluppatori e di accaparrarsi una fetta di mercato.

La blockchain di Solana è velocissima

La capacità di Solana di elaborare circa 50.000 transazioni al secondo è una delle sue principali attrattive. In confronto, Ethereum elabora molte meno transazioni al secondo, anche se con il Merge diventerà più veloce.

Anche se la velocità non è tutto, Solana è la criptovaluta più veloce sul mercato. È anche importante notare che Visa dichiara di elaborare circa 24.000 transazioni al secondo, il che suggerisce che Solana potrebbe competere favorevolmente con le attuali reti di pagamento tradizionali.

Solana usa il Proof of History

Le reti blockchain necessitano di un meccanismo di consenso per mantenersi sicure e prevenire le frodi. Bitcoin, ad esempio, impiega un approccio di validazione Proof of Work. Questo approccio è sicuro ma poco efficiente dal punto di vista energetico.

Altri network iimpiegano un meccanismo di consenso Proof of Stake, che limita il pool di validatori a coloro che possiedono una quantità sufficiente di token e lo rende più veloce ed affidabile. Solana fa un ulteriore passo in avanti, elabora le transazioni così rapidamente perché i timestamp sono integrati nella sua architettura di convalida di tipo Proof of History.

Solana è utilizzata da tantissime dapp

Sebbene Ethereum possa essere un network più lento rispetto ad altri, ha il vantaggio di essere stato il primo ad arrivare sul mercato ed i programmatori sono abituati a utilizzare la sua infrastruttura e il suo linguaggio. Di conseguenza, Ethereum continua ad ospitare la maggior parte delle applicazioni decentralizzate (dApp) sulla sua rete.

Nonostante ciò, nell’ecosistema di Solana ci sono più di 300 applicazioni in esecuzione. Queste includono token non fungibili (NFT), applicazioni di gioco ed applicazioni di finanza decentralizzata (DeFi).

Solana (SOL) è cresciuta molto

Negli ultimi anni, il valore della criptovaluta Solana (SOL) è ampiamente cresciuto e, ad oggi, Solana è una delle criptovalute con la maggiore capitalizzazione di mercato. Nonostante un 2022 difficile, molti utenti continuano a pensare che Solana abbia un ottimo potenziale futuro.

Se state pensando di comprare Solana, sappiate che le criptovalute sono volatili e per questo dovreste essere pronti ad affrontare sia aumenti che diminuzioni dei prezzi.

Giubileo, una grande squadra al servizio del commiato

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Dal 1998 a Torino la più ampia e moderna gamma di servizi per dirsi addio con stile. Con tutta l’assistenza burocratica per il post-funerale.

Dal 1998 a oggi ‘Giubileo’, di strada, ne ha macinata tanta. Trasformandosi nel partner di fiducia per dirsi addio con stile. Mantenendo il rispetto delle tradizioni in un mondo che cambia. Guardando avanti, ampliando la gamma di servizi perché la cerimonia dell’ultimo saluto fosse sempre più indistintamente aperta a tutti coloro che credono che salutarsi per sempre meriti la dovuta attenzione come per tutti i momenti che contano una volta nella vita.

Ed è così che l’impresa divenuta eccellenza italiana del settore continua nel proprio percorso di crescita e sviluppo che l’ha portata a dotarsi, prima in Europa, di una avanguardistica Sala del Commiato unica nel proprio genere nel Vecchio Continente in grado di ospitare qualsivoglia rito laico o religioso.

Un luogo aperto a tutti che, grazie all’informatica e alla tecnologia del contatto unite a un efficiente sistema di videoproiezione e registrazione, consente la partecipazione multimediale (e la conservazione del filmato a titolo di ricordo) al commiato anche di chi è distante o impossibilitato a spostarsi per assistere alle esequie del proprio caro.

Un ambiente, questo, che trova posto nella raffinata Casa Funeraria di Corso Bramante 56 provvista di comodi parcheggi riservati e un ampio numero di camere ardenti private in cui ospitare al meglio, in uno spazio adeguato, ampio e confortevole il defunto per le visite di amici e parenti.

Ma c’è di più. Funerale a parte, ‘Giubileo’ è la prima onoranza funebre torinese a disporre al proprio interno di un Centro Servizi Integrato che, dal semplice esperto, all’impiegato contabile, a un pool coeso ed efficiente di professionisti quali avvocati, commercialisti e notai accompagna le persone nel districarsi in maniera funzionale nei labirinti burocratici che seguono la scomparsa del proprio caro.

Secondo una linea guida e un protocollo ben preciso che fa dell’accoglienza, dell’ascolto, della cortesia e della competenza il poker di valori alla base della mission di ‘Giubileo’. Senza dimenticare il fatto che ‘Giubileo’ è l’onoranza funebre italiana a disporre internamente di una scuola di formazione professionale per necrofori specializzati costantemente aggiornati sotto il profilo delle procedure operative e delle normative.

Con lo sguardo attento e altresì rivolto anche al ricorso ad autofunebri sempre nuove e di ultimissima generazione, perché anche il servizio di accompagnamento e trasporto si mantenga su elevati standard qualitativi, con un parco mezzi autorizzati sempre in ottima efficienza e quantità per gestire il massimo numero possibile di servizi funebri.

Tutti elementi preziosi, questi, che fanno di ‘Giubileo’ l’unica casa funeraria torinese a essere dotata della rinomata Certificazione Europea ISO 15017. Insieme a un altro punto innovativo: l’aver creato ‘100Anni’, il Commiato disposto in vita, che offre una lunga serie di vantaggi concreti a quanti intendano pensare per tempo al viaggio più importante manlevando i propri cari da tutte le incombenze correlate.

Maggiori informazioni sul sito www.giubileo.com.

Da Torino a Manchester sulle orme del Budda10

Inaugura al Mao una mostra pioneristica a cura di Davide Quadrio e Laura Vigo, che mescola artefatti, led, installazioni contemporanee, un tea space e un ricco programma di performing art.

Torino riconferma la sua natura pioneristica con la mostra del Mao – Museo d’Arte Orientale intitolata Buddha10. Frammenti, derive e rifrazioni dell’immaginario visivo buddhista un progetto che parte dalle opere presenti nelle collezioni per aprire prospettive più ampie relative a questioni che riguardano il museo, le sue collezioni e su cosa significa gestire, custodire e valorizzare un patrimonio di arte asiatica in ambito occidentale.

Nelle sale dedicate alle esposizioni temporanee si potranno ammirare oltre venti grandi statue buddhiste in legno o pietra di epoche diverse (dal V al XIX secolo) delle collezioni del MAO,  accostate ad alcune sculture – tra cui oltre trenta bronzetti votivi della collezione Auriti e due straordinarie teste scultoree in pietra di epoca Tang (618-907 d.C.) – provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma, con cui il Museo ha avviato una proficua e articolata collaborazione, e a un importante prestito proveniente dal Museo d’Arte Orientale E. Chiossone di Genova

Grazie alla collaborazione con il Centro per la conservazione e il restauro dei beni culturali La Venaria Reale, polo di eccellenza a livello italiano e internazionale, in occasione dell’esposizione Buddha10, è stato realizzato un complesso e profondo restauro delle opere, ripristinandole e riportandole a uno stato di conservazione tale da consentirne l’esposizione al pubblico. Inoltre è stato avviato uno studio pioneristico che permetterà di comprendere meglio come queste opere sono state realizzare. L’unico precedente di un lavoro di tale portata e importanza è stato fatto al Met di New York. Non è dunque un caso se parte di questa mostra, a partire da maggio 2023, volerà a Manchester dove sarà ospite del Centre for Chinese Contemporary Art.

A Torino, la mostra durerà un anno intero e sarà un vero e proprio work in progress con la possibilità di ammirare straordinarie sculture buddhiste mai mostrate al pubblico. Il percorso è arricchito da suoni e profumi molecolari, video Led con spiegazioni semplici e puntuali per accompagnare il visitatore in quella che diventa una vera e propria esperienza sensoriale. Non mancheranno un percorso per non udenti e uno studiato per non vedenti in collaborazione con l’Istituto dei Sordi di Torino.

Al primo piano, in sala Mazzonis sarà possibile, grazie alla realtà virtuale, visitare la grotta 17 dei templi buddhisti di Tianlongshan, da cui provengono alcune delle opere in mostra, per fornire un ulteriore livello di approfondimento e di comprensione di questo sito archeologico e dei suoi reperti. La ricostruzione in 3D è stata realizzata in collaborazione con la Chicago University. Scansionando con il proprio smartphone un codice QR posto all’ingresso, una volta entrati in sala, si potrà puntare il proprio telefono verso appositi segnali e scoprire vestigia che fanno parte dello stesso templio ma che non sono fisicamente presenti.

Dalla prossima settimana un tea space dedicato, arricchirà il percorso espositivo, permettendo anche la stazza di tè.

Il percorso di mostra è arricchito dalla presenza di opere di artisti contemporanei, che proporranno nuove letture e riflessioni sulle collezioni museali. Fra gli artisti coinvolti segnaliamo Lu YangXu Zhen, Wu Chi-Tsung, Charwei Tsai Zheng Bo, le cui opere saranno parte integrante del percorso di mostra. In particolare, l’installazione Drawing life di Zheng Bo è anche parte del progetto espositivo The Mountain Touch, visitabile al Museo Nazionale della Montagna dal 5 novembre 2022 al 2 aprile 2023, mentre Ah! di Charwei Tsai è uno dei tre capitoli di So will your voice vibrate di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, realizzato con GAM e Palazzo Madama.

Sempre in primavera la mostra subirà un cambiamento radicale e, grazie all’intervento di studiosi e artisti e alla sostituzione di numerose opere, il percorso espositivo verrà profondamente rinnovato: i visitatori saranno quindi invitati a tornare più volte in Museo per scoprire nuove opere e nuovi spunti di riflessione. Per chi non possiede la tessera musei, il Mao raccomanda di conservare il biglietto di ingresso a 10 euro. Ritornando, sarà possibile usufruire di un biglietto ridotto a 5 euro.

QUI trovate il programma completo di tutti gli eventi che ruoteranno attorno a Buddha10. Non perdetevela!

Loredana Barozzino

Gigi Meroni, un anniversario che non tramonta

Era il 15 ottobre 1967. Muore in un incidente stradale, a sera inoltrata e in una giornata piovosa, nel centralissimo corso Re Umberto, Gigi Meroni, il George Best del calcio italiano.

Un calciatore singolare, originale, estroso e straordinario. Un idolo del “popolo granata”, ma soprattutto una persona, un giovane ragazzo che ha saputo anticipare le dinamiche di una società in perenne evoluzione e in continuo cambiamento. Gigi Meroni è scomparso ad appena 24 anni e, per tutti, resta la famosa ala destra dal numero 7, i calzettoni abbassati, i capelli lunghi con baffi folti che abita in una soffitta di piazza Vittorio Veneto a Torino, che convive con una donna già sposata e che, soprattutto, entusiasma gli stadi di tutta Italia con i suoi dribbling inconfondibili e le sue fantasie inimitabili sul campo. Un ragazzo corretto in campo che non litiga mai con i difensori, anche quelli che lo marcano duro perchè non riescono a fermarlo nè sulle ali e nè, tantomeno, al centro del terreno di gioco. Eppure Gigi Meroni, anche nella sua trasparenza e correttezza di comportamento, è un “segno dei tempi”. Anticipa, forse inconsapevolmente, il ‘68. Con la sua personalità negli stadi, con il suo stile di vita – mai ostentato – nella dimensione privata e, soprattutto, con il suo modo d’essere nella società di quel tempo. Meroni, per fare un solo esempio, non gioca granché in Nazionale – pur avendone, come ovvio, il talento e le capacità – perchè la sua “capigliatura” è incompatibile con il clichè di quella stagione. E lo stesso Avvocato Gianni Agnelli, recita la leggenda, – ma non solo – rinuncia all’acquisto della mitica “farfalla granata” per ben 600 milioni di lire nel 1966 perchè le avvisaglie parlano già di una rivolta degli operai “granata” della Fiat se quella operazione dovesse andare in porto. E anche l’Avvocato, straordinario conoscitore dei talenti calcistici, si dovette fermare….
Ma Gigi Meroni si ferma per sempre in quella brutta, fredda e piovosa serata del 15 ottobre 1967. È ormai inutile raccontare le dinamiche di quell’incredibile incidente stradale e le ore che lo hanno preceduto. Si spiega solo con quel “destino” crudele e spietato a cui non ci si può ribellare. Ma da quella drammatica serata il “mito” di Gigi Meroni non solo è entrato per sempre nella leggenda granata ma è destinato a segnare la stessa storia del calcio italiano. Perchè oggi, come ieri e come ieri l’altro, quando si parla di Gigi Meroni il pensiero corre subito, e senza esitazioni, lungo la strada del talento calcistico, della capacità di stupire, dell’anticonformismo vissuto e non urlato e della sua voglia di fantasia creativa e non replicabile. E noi, tifosi “granata” ma anche e soprattutto amanti del calcio, ogni qualvolta corriamo lungo corso Re Umberto non possiamo non volgere lo sguardo o a destra o a sinistra – a seconda della direzione di marcia – per continuare a salutare Gigi ricordato da una targa, un pallone e quel suo sguardo triste, genuino e pulito. Uno sguardo identico a quello che lo vede uscire dal prato verde dello stadio “Comunale” di Torino nel tardo pomeriggio di quel 15 ottobre 1967 dopo aver contribuito, con la consueta maestria, a battere la Sampdoria per 4 a 2. In attesa del derby con la Juventus della domenica successiva che vincemmo con un sonante 4 a 0 ma dove Gigi Meroni lo seguì già in compagnia dei “campioni” del Grande Torino di Valentino Mazzola.
Giorgio Merlo

 

Giubileo, “Ecco ‘100 Anni’: il commiato disposto in vita”

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La rinomata impresa dell’ultimo saluto presenta un’importante innovazione in linea con il cambiamento della società.

Un tempo era il fondo patrimoniale, poi è stato il momento di trust, vincoli di destinazione e, più in generale, del recepimento, nel nostro Ordinamento giuridico e legislativo, dei più moderni istituti legati la concetto di autotutela patrimoniale, come insegnano i ben più civili ed evoluti Paesi del Nord.

Ed è risaputo che, oggi, la legge offre importanti e ancora poco diffusi strumenti per consentire, a chi è ancora in vita, utili atti dispositivi tesi a migliorare il benessere di chi resta. “E’ questo, in sintesi, il punto di partenza sul quale il nostro centro studi e ricerche interno ha elaborato, tra i primi in Italia, un nuovo tipo di servizio in linea con il mutamento della società.Perché, per noi di ‘Giubileo’, è fondamentale il rispetto delle tradizioni in un mondo che cambia. Evolve così ‘100 Anni’, il Commiato disposto in vita. Una formula nata nel lontano 1998 e rimasta sempre al passo con i tempi che consente di manlevare i propri cari dalla fatica di incombenze e pratiche complesse che rendono ancora più pesante il momento del lutto. Con in più anche tutta una serie di vantaggi fiscali, previdenziali e patrimoniali di cui possono godere in due: chi lo attua, e chi un domani avrà solo il compito di partecipare alla cerimonia d’addio”.

Esordisce così Serena Scarafia, Presidente del Cda della nota e stimata onoranza funebre torinese. La stessa che per prima ha smascherato in Italia il turpe e diffuso fenomeno del racket del caro-estinto: ovvero, la compravendita quotidiana di cadaveri nei luoghi di cura, dolore e riposo, battaglia che l’azienda continua a sostenere con ingenti investimenti di risorse tese ad affermare anche qui il primato della legalità e della dignità.

Presso il nostro head quarter di Corso Bramante 56 a Torino, abbiamo creato una Office Unit dedicata in cui forniamo consulenza preventiva gratuita a quanti intendano approfondire per tempo e in misura dettagliata la cosiddetta previdenza funeraria. Un team di professionisti titolati composto da notai, avvocati ed esperti fiscali affronterà singolarmente, caso per caso, ogni esigenza individuando in forma tailor made, quindi sartoriale, quale migliore percorso proporre per affrontare al meglio, da ambo le parti, il momento dell’ultimo saluto”.

Tutte le informazioni sul sito www.giubileo.com.

Aborto e obiezione di coscienza

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Un gruppo di femministe arrabbiate sostiene che il diritto dei medici ginecologi all’obiezione di coscienza a praticare l’aborto va abolito,  facendo del medesimo un diritto assoluto. Forse queste donne non sanno cosa significhino i problemi di coscienza che sono alla base delle nostre libertà,  come la stessa legge 194 che depenalizza il reato di interruzione di gravidanza, garantisce ai medici.
Violare il diritto all’obiezione significa snaturare la stessa legge 194, frutto di un dibattito parlamentare intenso ed attento che le femministe odierne non sembrava  in grado neppure di capire.
La 194 afferma il principio dello Stato laico che non esprime giudizi morali, tutelando nel contempo chi pensa ad essi e vuole essere coerente con se’ stesso. In una società imbarbarita in cui l’aborto è  usato come un contraccettivo del giorno fare sesso viene considerato solo come scopare, a prescindere da ogni funzione procreativa, ignorando la famiglia naturale.
La 194 va applicata interamente e non si possono calpestare i diritti e i sentimenti altrui per tutelare non i propri diritti, ma i propri comodi. Una società che vive una forte decrescita demografica con effetti devastanti già nel presente, dovrebbe anche pensare ad altro, lasciando che le estremiste sfoghino, novelle “streghe”, le loro voglie liberticide in piazza senza prestare loro ascolto. I loro proclami pieni zeppi di * la dicono lunga su che gente si tratti. Piccole imitatrici di Murgia e compagne che hanno davvero esagerato con delle vere e proprie orge di demagogia che oggi ben pochi possono prendere sul serio.

Lettera aperta di Quaglieni a Mauro Laus

Caro Senatore, questa mattina ho vinto la pigrizia domenicale ereditata dalla pandemia di leggere a letto i giornali e sono stato al teatro Alfieri ad ascoltarla

Ero curioso anche perché un comizio alle 9,30 del mattino oggi è cosa ardua.Nessuno finora si è azzardato a confrontarsi con l’Alfieri, luogo deputato nel passato remoto solo per grandi leader nazionali. Lei è riuscito a riempire il teatro, un fatto unico, credo negli ultimi dieci anni, per qualsiasi partito ed ha raggiunto anche altre  molte migliaia di ascoltatori via internet.
La conduttrice dell’intervista che ha reso agile con misura sapiente   il comizio che oggi appare  di per se ‘ improponibile, è stata una coprotagonista discreta  d’eccezione perché Laura Pompeo, donna di cultura e politica di razza, ha dimostrato cosa significhi parteggiare, ma anche stare al disopra con equilibrio, toccando tutti i temi senza censure.
Laura Pompeo ha alle sue spalle e davanti a sé il ruolo dei colloqui intervista da casa tramite internet che ci hanno salvato  dall’isolamento della pandemia attraverso una trasmissione su Fb di grande successo da cui è nato anche un libro che sta riscuotendo vasto interesse.
Io l’ho ascoltata con piacere e quasi mai ho dissentito da lei perché lei si è rivelato un politico che non parla il politichese, è appassionato delle sue idee e delle sue origini di cui è  anzi giustamente orgoglioso ,ma non è mai fazioso.
Quanta differenza con altri suoi colleghi! Ha anche dimostrato cosa ha fatto in Parlamento nei suoi cinque anni al Senato con una sorta di rendicontazione ai suoi elettori che molti paracadutati o non si scordano di fare.
Quando ha parlato di diritti non si è rivelato giacobino come altri suoi colleghi, anche se ha tralasciato di pronunciare la parola dovere. Sarà che ,occupandomi  quest’anno di Mazzini , io la parola doveri la dico spesso,ma credo che il senso di tutto il suo discorso-intervista sia stato all’insegna del dovere civile.
Oggi troppo spesso si rivendicano i diritti, ma  anche i doveri a me paiono  importanti perché senza doveri, come insegnava Mazzini, i diritti si vanificano.
Molte cordialità.
Pier Franco Quaglieni

Onoranze Funebri a Torino, Giubileo: “Un grande evento privato per ricordare le nostre radici”

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La Presidente Serena Scarafia: “Eccellenza e avanguardia al servizio dell’ultimo saluto”.

Giubileo, dal 1998, fa rima con onestà e trasparenza,tradizione, classe ed eleganza nell’arte dell’ultimo saluto. Un’azienda prestigiosa che, in vista dei primi 25 anni che compirà nel 2023, si appresta a rendere omaggio alle proprie radici.

Alla storia di una vita, come recita uno fra i tantissimi slogans promozionali di maggior successo con cui, per prima in Italia, la stimata impresa familiare fondata dalla coppia di coniugi Luciano e Piera Scarafia, ha debuttato nel campo della pubblicità massiva, rivoluzionando dal profondo e anche da vicino la comunicazione del delicato e complesso settore delle onoranze funebri.

Ed ecco che, per celebrare degnamente le proprie radici, “Giubileo ha scelto di ricordare le proprie radici con un grande evento privato riservato a un pubblico selezionato in quel di Lombriasco, nell’hinterland torinese, il ridente Comune tutt’ora scenario di una felice storia familiare e imprenditoriale che prosegue in crescendo dal Dopoguerra ai giorni nostri”, esordisce Serena Scarafia, Presidente del Cda del noto marchio torinese.

Con l’obiettivo di guardare avanti facendo tesoro del passato. Rispettando le tradizioni in un mondo che cambia. Nell’intento condiviso di fare del commiato un momento ancora più prezioso e degno di nota con tutta la qualità, il pionierismo e l’avanguardia che fanno in ogni occasione della nostra filiera di servizi una vasta gamma a disposizione della cerimonia e del rito funebre”, conclude Serena Scarafia.

Oggi, ‘Giubileo’, continua a distinguersi nella conquista di nuove e sempre più ampie porzioni di eccellenza. E’ infatti la sola casa funeraria torinese dotata di Certificazione Europea ISO 15017, e altresì l’unica a disporre di una modernissima e spettacolare ‘Sala del Commiato’ ad alto contenuto e potenziale tecnologico in cui celebrare qualsivoglia tipo di rito dell’addio, consentendone la fruizione e la partecipazione a distanza anche a chi fosse impossibilitato a trovarvisi in presenza.

Un segnale preciso che testimonia il percorso di ricerca e studi sin qui compiuto dal brand torinese ormai diventato sinonimo di funerale di livello in città. Come testimonia anche la nuova campagna che ornerà con la consueta genialità anche i posters stradali delle principali arterie viarie del capoluogo piemontese per promuovere l’utilissimo servizio di Camere Ardenti Private, luogo di pregio, comfort e privacy in cui vegliare il proprio caro prima delle esequie senza limiti di giorni e orari, 7 giorni su 7 dalle 9 alle 18.00 con adiacente e ampio parcheggio privato custodito.

Tutte le informazioni su www.giubileo.com.