Dall Italia e dal Mondo- Pagina 3

Regali gourmet per Natale: come trovare l’ispirazione​​​​

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Il conto alla rovescia per Natale, ormai, è iniziato e a breve si dovrà necessariamente pensare ai regali da fare ai propri cari.

Che siano amici, parenti, fidanzati o genitori, tutti, in qualche modo, hanno qualcuno in mente a cui riservare un pensiero e anche un oggetto materiale.

Di idee da cui trarre spunto ce ne sono davvero tante e certo parte sempre tutto dai gusti e i desideri del destinatario, così come dalla relazione che lega con l’altra persona. In alcuni casi può essere un gesto affettivo, fatto per dimostrare i propri sentimenti, in altri, un atto di riconoscenza, un presente per mostrare la propria considerazione e cortesia.

Qualunque sia il legame tra chi deve fare e ricevere il regalo può comunque succedere di non sapere cosa scegliere. Può essere perché non si conosce abbastanza l’altra persona o perché la si conosce da tanto e ormai sono esaurite le idee originali.

A prescindere da tutto questo, per chi ha bisogno di trovare un qualcosa che possa sempre risultare gradito e un classico che non delude mai, la soluzione può risiedere nei regali gastronomici.

Il regalo gourmet è fatto appositamente per prendere per la gola la persona che lo riceverà e senza dubbio è un pensiero sempre gradito.

Ecco allora qualche idea simpatica e golosa da regalare alle persone del cuore, in occasione del Natale.

 

Calendario dell’Avvento gourmet

 

Il calendario dell’Avvento è un pensiero davvero sfizioso da regalare a chiunque e a prescindere dall’età e dal rapporto che c’è. Questo semplicemente perché esistono davvero tanti tipi di calendari dell’avvento. Di solito, i calendari dell’Avvento sono strutturati per accogliere in tutte le caselle dei giorni tra l’1 e il 25 dicembre un dolcetto o un cioccolatino da scartare e gustare.

Un’idea sfiziosa può quindi essere rappresentata dal calendario dell’avvento Venchi, nota azienda produttrice di cioccolato, che ogni giorno propone una deliziosa e iconica sorpresa.

 

Prodotti del mercato equosolidale

 

Un’altra tendenza molto in voga può essere quella di unire il concetto di solidarietà con quello di regalo natalizio. Esistono molti negozietti specializzati nel mercato equosolidale che vendono prodotti realizzati secondo le migliori regole etiche e sostenibili, nei paesi più svantaggiati, in modo da offrire ai loro abitanti occasioni di sviluppo, attraverso il commercio.

Qui si possono trovare diversi prodotti particolari, derivanti da materie prime del posto e anche particolarmente ricercate, come mandorle, dolci a base di frutta secca, noci di macadamia e tanto altro ancora.

 

Cesto di prodotti tipici

 

Un altro pensiero gourmet molto diffuso in questo periodo, estremamente versatile proprio perché può essere personalizzatoe quindi costruito secondo il proprio gusto personale, è il cesto di prodotti tipici. Dalle ricette tradizionali di un territorio, come dolci natalizi della tradizione, fino a bottiglie di vino, olio, pacchi di pasta, conserve, prodotti da forno, liquori. In questa occasione ci si può davvero sbizzarrire, dando la possibilità a chi lo riceverà di gustare i prodotti tipici della propria zona.​​

Luce e gas, ‘uBroker’: “Tecnologia e visione per creare risparmio e lavoro”

L’azienda rivoluzionaria del comparto luce e gas contribuisce ad azzerare le bollette creando nuove opportunità di impiego, anche per i propri clienti.

‘uBroker Spa’ continua nel proprio percorso di miglioramento della qualità della vita degli italiani. Lo fa in due modi, articolati e complementari. Da un lato, incrementando il risparmio in bolletta, grazie a un rodato meccanismo di fidelity program in grado di azzerarla. Dall’altro, rivelandosi, oltre che una fra le multiutilities companies più vantaggiose attualmente presenti sul mercato, anche un’azienda in grado di erogare sicure e proficue opportunità di lavoro.

Sono moltissimi, infatti, i casi di persone che nel programma ScelgoZero hanno individuato, oltre che una modalità di contenimento costi di luce e gas assolutamente concreta, anche un’occasione professionale allettante, stimolante e performante.

Il progetto Zero, infatti, permette così di unire alla propriaoccupazione, anche una seconda e alternativa fonte di reddito con cui implementare e migliorare il proprio potere d’acquisto e tenore di vita. Già, perché la bolletta, con ‘uBroker Spa’ diventa un punto di partenza nuovo. Una forma di crescita in grado di premiare chi sceglie di mettersi in gioco in prima persona in un contesto fortemente meritocratico, motivante e gratificante. È così che dal 2015 a oggi in ‘uBroker Spa’ hanno fatto ingresso un numero sempre crescente di persone e professionisti che hanno operato una radicale scelta di campo.

Scelte che li hanno portati persino a lasciare routine, mestieri di una vita e carriere ben avviate per fare consapevolmente il proprio ingresso in un mondo in cui formazione, crescita e lealtà sono i valori alla base della realtà che per prima ha rivoluzionato il modo di approcciarsi ai consumi di elettricità e gas.

Studenti, impiegati, dirigenti, quadri e artigiani accomunati tutti dall’aver fatto di ‘uBroker Spa’ il punto di svolta della propria carriera, incrementando soddisfazioni e margini. Persone “normali” che si sono trasformate in figure apicali, raggiungendo traguardi ambiziosi ed economicamente impattanti difficilmente conseguibili in una situazione imprenditoriale tradizionale. Il tutto grazie al valore assoluto della fiducia, che in ‘uBroker Spa’ è la leva principale, insieme alla trasparenza. Principi moltiplicatorigrazie ai quali, oggi, l’impresa fondata dalla coppia di visionari Cristiano Bilucaglia e Fabio Spallanzani ha posto solide radici ottenendo prestigiosi riconoscimenti da parte dei principali organi ed enti finanziari ed economici, sia nazionali che internazionali.

Con un valore aggiunto in più: “La risposta per una società migliore, sana e solida è il lavoro. La risposta per arginare la criminalità anche. In un momento storico conflittuale in cui l’occupazione scende e l’inflazione sale, noi proseguiamo con determinazione sulla strada intrapresa nel creare nuove opportunità di impiego dalle prospettive a lungo raggio. Lo facciamo massimizzando il risparmio in fattura e garantendo i budget delle famiglie e delle PMI dalle pericolose fluttuazioni di un mercato sempre più incostante. Abbiamo applicato ai valori di ieri le moderne tecnologie informatiche di oggi, in particolar modo quelle del contatto, che consentono di moltiplicare esponenzialmente le possibilità di condividere contenuti edificanti, economicamente e socialmente utili, come il sogno, con noi divenuto realtà, di una bolletta azzerata, Canone Rai e accise incluse. E fare così di una spesa una risorsa, fatto che ci rende fieri”, queste le parole di Cristiano Bilucaglia, Ceo di ‘uBroker’.

Cosa vedere in un giorno nei dintorni di Torino

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Scopri i posti più belli da vedere nei dintorni di Torino, per una giornata tra arte, storia, architettura ed enogastronomia piemontese

 

I dintorni di Torino da scoprire in giornata

La Mole Antonelliana e il Museo Egizio sono tra le mete più visitate di Torino, ma vale la pena vivere anche un’avventura fuori porta. Prenotate un’auto su Enterprise e lasciatevi stupire dalle ville, dai castelli e dalla natura maestosa, per una giornata veramente indimenticabile.

 

In questo articolo vi raccontiamo cosa vedere in una giornata nei dintorni del capoluogo piemontese, con incredibili chicche e curiosità.

 

Cosa vedere nei dintorni di Torino

Poco fuori da Torino troviamo la Palazzina di caccia di Stupinigi. Un’incantevole dimora in stile rococò, che era utilizzata da re e regine d’Italia per brevi soggiorni durante le battute di caccia. Circondato da boschi, il palazzo vi accoglie con il suo lungo e maestoso filare di cipressi. Dopo aver apprezzato i bellissimi giardini interni, non perdetevi il ​​lusso degli interni, tra sontuose sale e saloni, progettati dall’architetto Juvarra.

 

Una manciata di minuti d’auto più in là si trova la splendida Reggia di Venaria. Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1997, restituita ai visitatori in tempi piuttosto recenti dopo un laborioso restauro: una “piccola” Versailles di 80.000 mq di edificio monumentale, 60 ettari di giardini e più di 3000 di parco.

 

Il nucleo della villa fu costruito nel corso del 1600 dal duca Carlo Amedeo di Savoia. Tuttavia, gli appartamenti interni hanno subito continui ammodernamenti. Attraversa la Galleria Centrale lunga 80 metri dell’architetto Juvarra, con ampia volta a botte finemente decorata, sul pavimento marmoreo a scacchi. La visita degli appartamenti richiede circa 2 ore, a cui bisogna aggiungere circa un’ora e mezza per visitare i giardini esterni.

 

 

L’adiacente Parco della Mandria, è area regionale protetta nonché il parco storico cinto da mura più grande d’Italia. È un sito di grande importanza naturalistica e storico-architettonica, dove si trovano il Castello (detto anche Borgo Castello per l’agglomerazione di edifici) e oltre 20 edifici storici tutelati: reposoir di caccia (il Castello dei Laghi e la Bizzarria), antiche cascine (Rubbianetta, Vittoria, Comba, Romitaggio, Grangetta, Prato Pascolo, Peppinella, Oslera, Brero, Ciabot) e una chiesetta di origine romanica (San Giuliano).

 

Se siete disposti a fare un po’ più di strada, dovete assolutamente vedere a meno di 100 km da Torino i tesori delle Langhe. Il pensiero va subito a Barolo e il suo omonimo vino: un piccolissimo borgo circondato dai vigneti, che percorrerete fino ad arrivare al Castello Falletti. All’interno  è stato allestito il WiMu (Wine Museum), i cui interni sono stati pensati dallo stesso architetto del Museo Nazionale del Cinema di Torino per creare un museo interattivo, nuovo ed esperienziale. Fatevi sorprendere anche dall’architettura della Cappella della SS Madonna delle Grazie, meglio conosciuta come Cappella del Barolo, si trova tra i vigneti nei dintorni di Borgo La Morra: costruita agli inizi del secolo scorso, e dipinta con colori accesissimi che non ci si aspetta di trovare in un luogo di culto.

 

Non tanto lontano fatevi guidare dai ricordi scolastici nella visita di Grinzane Cavour, in  cui ancora oggi è possibile visitare il castello, oggi adibito a museo etnografico, che appartenne al celeberrimo conte. In pochi sanno che persino Camillo Benso conte di Cavour in gioventù si cimentò nella produzione di vino, ottenendo ottimi risultati proprio nei terreni della tenuta su cui insiste il castello.

Borello apre a Chivasso un supermercato “galleria d’arte”

CON CHIVASSO TAGLIATO IL TRAGUARDO DEI 52 NEGOZI DELLA NOTA CATENA DI SUPERMARKET

Qualcuno tra gli ospiti dell’inaugurazione, nel vedere l’allestimento dei prodotti alimentari nei banchi macelleria, gastronomia e formaggi ha detto: “queste composizioni sembrano opere d’arte”.

In effetti Borello Supermercati, nota catena piemontese che con il market di Chivasso,  in via per Piazza d’armi 7, inaugurato oggi pomeriggio raggiunge il traguardo di ben 52 punti vendita, punta molto sulla qualità dei prodotti: la carne, ad esempio, è stata valutata tra le migliori in assoluto a livello nazionale.

La clientela ha dimostrato in tanti anni di attività del marchio Borello di saper apprezzare la competenza e la professionalità dell’azienda, così da consentire la capillare diffusione dei negozi.

All’inaugurazione, in presenza di numerose autorità locali, ha fatto gli onori di casa il patron Fiorenzo Borello. Il supermercato di Chivasso sarà aperto al pubblico a partire da domani.

 

Maurizio Scandurra: “Ho scelto Giubileo perché mi tutela dal racket del caro-estinto”

La testimonianza del giornalista tv, che si domanda: “Perché nessun’altra onoranza funebre ne parla?”

Quella contro il lurido commercio di salme che spesso va in scena nei luoghi di cura e di dolore è una rovente e accesa battaglia di legalità che vede da tempo in prima linea Maurizio Scandurra.

Il giornalista cattolico radiotelevisivo torinese, anche frequente opinionista a ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’ condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, da tempo ha intrapreso un percorso di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su quello che, le cronache, sogliono definire ‘racket del caro-estinto’.

Un argomento sempre attuale, che ha ripreso vigore con la pandemia e il post-Covid, vista l’impennata di decessi. Un fenomeno turpe e squalificante che danneggia le imprese funebri oneste, il dolore di famiglie e parenti, e il Fisco per via del fatto che la criminalità organizzata e non sceglie la compravendita di cadaveri con relative aste giornaliere dei corpi nelle camere mortuarie per riciclare denaro sporco attraverso “mance” elargite a personale colluso con la malavita”, prende a narrare il giornalista.

Per poi proseguire: “Ma il fatto che più stupisce è che nessuna onoranza funebre, nessun operatore del settore mai ne parli. Mai affronti questo argomento, anche solo in chiave sociale e informativa. L’unica impresa italiana che per prima ha avuto il coraggio di farlo pubblicamente, concorrendo a far saltare per ben tre volte il banco di un cartello criminoso negli anni Duemila è stata la torinese Giubileo. Che, da quel momento in poi, ripeto, è stata la prima e sola voce in tal senso, e anche una voce sola, salvo rarissime eccezioni che hanno visto in qualche regione italiana impresari funebri onesti e altrettanto coraggiosiimpegnarsi, e anche con non pochi rischi, per la legalità e la giustizia. Per il rispetto di defunti e famiglie contro una piovra oscura e silente che ogni giorno agisce indisturbata laddove si muore e si soffre, favorendo illeciti arricchimenti brevi manu”.

Scandurra, già protagonista in tv di importanti inchieste sul tema andate in onda anche su ‘ReteQuattro’ e ‘Canale Italia’, oltre che di numerose interviste apparse nei mesi scorsi sui maggiori settimanali italiani, prosegue nel racconto: “Il silenzio tombale, mi si perdoni la battuta, che aleggia su un tema così delicato, devenecessariamente far riflettere. E’ una spia accesa. E’ un chiaro indicatore di un’anomalia da parte di una parte del settore. Chi lavora seriamente ha il dovere di far sentire in tal senso la propria voce. Mi domando, ripeto, per quale motivo nessuna onoranza funebre mai ne parla. Questo è un dato di fatto”.

Continua ancora il giornalista: “Il dovere del cristiano, per me che credo, è la testimonianza. Lo dice il Vangelo. Quando, nel 2022, persi la mia amatissima nonna, mancata in ospedale, in famiglia decidemmo autonomamente di rivolgerci a un’onoranzafunebre di indubbia trasparenza e altrettanta, evidente eccellenza. Sapevamo bene che i ‘consigli’ in ospedale ed Rsa sono vietati, e che chi accetta è complice. Perciò puntammo su ‘Giubileo, di cui abbiamo sempre apprezzato e stimato il coraggio schietto delle campagne informative per difendere cittadini e consumatori dai pericolosi rischi del racket del caro-estinto”.

Approfondisce Maurizio Scandurra:Rivolgerci a loro è stato naturale, riconoscendone un indiscusso primato quale presidio di legalità, oltre che di qualità: per la discrezione, l’eleganza, la competenza e l’umanità con cui siamo stati assistiti prima e dopo le esequie, incluso quel capolavoro di accoglienza assoluta che è la loro Casa Funeraria e il loro modernissimo hub disbrigo pratiche postfunebri, struttura unica nel suo genere. Ringraziare pubblicamente ‘Giubileo’ è un doveroso atto di gratitudine, ma anche un modo per condividere la mia felice esperienza con quanti, come me, desiderino garanzie di tutela anche nell’ora del dolore per un commiato in piena regola”.

Infine, un invito: “Il rispetto per chi parte è una testimonianza d’amore da parte di chi resta, e anche verso chi resta. Il mio augurio va indistintamente anche a tutte le altre imprese funebri serie e oneste torinesi, piemontesi e italiane, perché tutti insieme, seguendo l’esempio virtuoso e producente di ‘Giubileo’, si possa contribuire e concorrere a garantire il rispetto delle leggi migliorando al contempo la qualità dei servizi e degli standard di un comparto economico e sociale così importante per la vita e la dignità del Paese”, chiosa benaugurante e deciso Maurizio Scandurra.

“In cammino”, percorso turistico sulla Via Francigena

Progetto virtuoso fortemente voluto dalla Regione Piemonte per rendere agibile a tutti, anche ai diversamente abili un percorso turistico sulla via Francigena.
Inclusione e accessibilità sono fondamentali per rendere fruibile a tutti il percorso.
Oltre al progetto finanziato da Regione Piemonte e Mic. In collaborazione con molte realtà territoriali sotto la guida della Consulta persone disabili, nella cornice sabauda, nella sala del caminetto di Palazzo Madama sono stati presentati  il progetto regionale e la mostra curata dalla fondazione Carlo Acutis….Sui sentieri della Sindone.
Mostra che sarà visitabile, gratuitamente fino ad ottobre


Coinvolti ben tre assessorati regionali,il progetto, prevede attività in corso di realizzazione :  la formazione per gli operatori turistici, la mappatura degli itinerari per valutarne l’accessibilità, la realizzazione di pannelli multisensoriali, l’acquisto di ausili per le attività di accompagnamento e montagna terapia, l’attivazione di tirocini extracurriculari per disabili.

” In molti hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto – ha detto l’assessore Vittoria Poggio -. Un percorso straordinario quello della Via Francigena ed è un orgoglio grande quello di aver reso inclusive le visite. Sono state realizzate delle mappature, un lavoro mirato e puntuale affinché tutti , anche chi ha fisicamente delle difficoltà, possano partecipare attivamente

“La Via Francigena – ha dichiarato il  presidente Fondazione Torino Musei -, nota fin dal VII secolo, divenne in Piemonte lo snodo centrale delle grandi vie di fede. Fu un canale di sviluppo culturale dell’Europa del Medioevo, ma anch dei grandi centri. Il ruolo della mostra è anche quello di mettere in evidenza  il ruolo di Torino e del Piemonte come porta di ingresso dell’intera penisola. Interessante, lo spunto della mostra sul tema pellegrinaggio: riflessione esistenza e spiritualità”.

La Via Francigena in Piemonte  ha una lunghezza di circa 650 chilometri, coinvolge 107 comuni, cinque province (Torino, Vercelli, Biella, Asti e Alessandria) e quattro parchi naturali.

Quattro in particolare i percorsi: “Via Francigena di Sigerico” ( territorio Morenico Canavesano); Via Francigena della Valle di Susa (il tratto Monginevro – Arles si collega con il Cammino di Santiago di Compostela); Torino-Vercelli;  da Torino alla Liguria, attraverso i territori di Asti ed Alessandria.

GABRIELLA DAGHERO

La Città di Torino ricorda Bruno Caccia

Sono passati quarant’anni da quel 26 giugno del 1983 quando il procuratore torinese Bruno Caccia rimase ucciso in un attentato per mano della criminalità organizzata. Dopo avergli intitolato una scuola nei mesi scorsi, la Città di Torino lo ha ricordato oggi con una commemorazione istituzionale cui hanno partecipato la vicesindaca Michela Favaro, l’assessore Jacopo Rosatelli e la presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo.

Cogliendo l’occasione di un anniversario importante e dell’esempio altissimo rappresentato da Bruno Caccia, l’amministrazione comunale ha inoltre promosso un bando per sostenere iniziative di educazione alla legalità e alla cittadinanza responsabile. Tra queste le attività partite in mattinata in alcuni centri estivi cittadini e rivolte a oltre 3mila bambini e ragazzi, come quelle all’oratorio Monterosa che hanno visto la partecipazione della Vicesindaca Michela Favaro. Un modo per ricordare il Procuratore e attualizzarne l’eredità morale e l’esempio.

“Fare memoria di un grande personaggio non può essere solo ricordare il passato ma far vivere la sua eredità nel presente affinché possa incidere sul futuro – ha spiegato la Vicesindaca- .Per questo, per far conoscere Bruno Caccia e rendere i cittadini più giovani protagonisti dell’impegno nella lotta alle mafie e nella tutela della legalità abbiamo organizzato con l’aiuto di Libera una “Caccia al tesoro”. Hanno aderito 35 Centri Estivi tra scuole, oratori e parrocchie coinvolgendo oltre 3000 bambini e bambine. Abbiamo scelto di giocare insieme perché nel gioco, per divertirsi, servono le regole e per lasciare un messaggio chiaro a tutti e tutte: non ci piace sempre dover rispettare le regole ma, pensiamoci, senza regole non si potrebbe fare niente, non si potrebbe giocare, fare sport, suonare, scrivere, muoversi. Grazie alla famiglia Caccia, agli assessori, ai consiglieri, alle consigliere della Città e delle Circoscrizioni, ai rappresentanti della Polizia di Stato, agli avvocati della Fondazione Fulvio Croce e ai volontari di Libera per aver partecipato all’iniziativa recandosi oggi nei Centri Estivi”.

Il programma delle iniziative promosse dall’amministrazione comunale si concluderà il 6 e 7 ottobre con le Giornate della Legalità, promosse per aumentare la consapevolezza dei cittadini sulle attività di contrasto alla criminalità; due giornate che vedranno l’apertura di luoghi simbolo di questo impegno come la Prefettura, il Tribunale e gli immobili confiscati alla criminalità organizzata, oltre a conferenze, spettacoli, visite guidate, mostre e attività aperte a tutti. In questa occasione avverrà anche la consegna del premio “Bruno Caccia”, destinato a giovani che si siano distinti per il loro impegno nella promozione della legalità sul territorio, con la presentazione delle attività realizzate nell’ambito della prima edizione dell’omonimo bando.

Lazarus al Teatro Carignano

C’è tempo fino al 18 giugno per assistere allo spettacolo in cartellone al Teatro Carignano di Torino ,agli sgoccioli di questa attiva  stagione del Teatro Stabile Lazarus.
Spettacolo imperdibile per i fans del Duca bianco, la maestria di Valter Malosti porta in scena un capolavoro che è un mixer di capolavori la musica di Davide Bowie,il film l ‘uomo caduto sulla terra.
Un Manuel Agnelli protagonista supportato da una compagnia giovane e grintosa, brava la band.

GABRIELLA DAGHERO

120 minuti di musica dal vivo, prosa danza , interpretazione,emozioni

In fiera a Giaveno i moderni pollai domestici e arredi da giardino

Il 2 giugno a ‘Maggionatura’ ‘It Design’ presenta le linee ‘PoliLine’ e ‘Cucciolotta’.

Venerdì 2 giugno a Giaveno è di nuovo tempo di “Maggionatura”, manifestazione patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e dedicata ai prodotti agroalimentari, al florovivaismo, al benessere, alla manualità e alla creatività.

Fiera da sempre molto partecipata che, eccezionalmente, per quest’anno si recupera nel giorno tradizionalmente dedicato alla Festa della Repubblica Italiana, per via delle condizioni meteorologiche avverse delle scorse settimane.

Nell’ambito della rassegna troverà spazio anche l’evento “Giaveno Città in fiore”, con la partecipazione di vivai e aziende florovivaistiche scelte fra le migliori del settore.

Tra i protagonisti, una è nata proprio nella ridente cittadina alle spalle dei laghi di Avigliana, si chiama ‘IT Design’: e sarà presente con le gamme PoliLine Garden’ e ‘Cucciolotta’,innovative linee di pollai domestici e arredamenti da giardino ecosostenibili interamente fabbricate in laminato HPL (High Pression Laminate): 70% cellulosa, 30% resina. Per un verde privato da abitare in armonia, soddisfacendo al contempo le richieste sempre più esigenti di quanti, in crescita, ormai considerano di diritto galline e pulcini veri e propri animali d’affezione, più che da cortile come in passato.

Un materiale dalle molteplici proprietà funzionali, impiegato per la prima volta a livello mondiale in chiave ecosostenibile, frutto di un’idea geniale dei Fratelli Francesco, Marco e Salvatore Polito che a Giaveno vivono e operano da oltre trent’anni.

Con innumerevoli punti di forza: L’assenza di bulloni e viti li rende entrambi facili da montare, grazie a una moderna ed efficace tecnologia a incastro capace di assicurare praticità. Ezero manutenzione, zero attività di riverniciatura, pulizia immediata e durabilità estesa nel tempo. E il vantaggio di confezioni facilmente componibili, altrettanto assemblabili e spedibili in modo facile e sicuro dal nostro stabilimento di Giaveno, ove nascono, in Europa e in tutto il resto del mondo”, spiegano i Fratelli Francesco, Marco e Salvatore Polito.

Incorruttibili anche all’azione di agenti atmosferici sempre più imprevedibili e potenzialmente anche violenti, gli arredi da giardino ‘PoliLine Garden’ e i pollai a uso domestico ‘Cucciolotta’  entrambi dal disegno elegante e mai banale, perfettamente integrabile in ogni contesto – sono la risposta pratica ed efficace per convivere in contesti familiari e domestici in cui sceglierli è un investimento ripagato dalla fedeltà del prodotto stesso. Una scelta che appaga l’occhio. Un atto che rispetta l’ambiente e chi lo ama.

PoliLine’ e ‘Cucciolotta’ sono altresì utili anche a impieghi professionali rispettivamente in strutture ricettivo-alberghiere, residence e hotel, così come supporto a fattorie, allevamenti a scopo educativo e agriturismi che prevedano la presenza di piccoli volatili e mammiferi.

Più informazioni su www.polilinegarden.it e www.cucciolotta.com.

Le app di incontri, l’amore ai tempi dei social. La nostra inchiesta

Una app per trovare l’anima gemella o anche solo un’amicizia o l’avventura di una notte. E’ Tinder, la risposta social che evita la “complicazione” di relazioni sociali dirette finché non si verifica un incontro reale dopo avere chattato per conoscersi meglio.

L’app  mostra, oltre alle foto dei titolari dei profili, anche la distanza chilometrica della persona che ti interessa. Molti i torinesi e le torinesi presenti. Tra i profili da qualche tempo sono pubblicati anche quelli di alcuni nostri collaboratori, che mostrano le loro foto vere o “mascherate”, allo scopo di fare nuove amicizie da raccontare ai nostri lettori (ovviamente nel rispetto della privacy delle persone coinvolte). Questo articolo verrà così aggiornato di tanto in tanto in base alle esperienze, ai dialoghi, alle “amicizie” che vivremo online. 

Dai primi contatti emerge  uno spaccato delle relazioni virtuali che poi, però, spesso diventeranno concrete. Dialoghi romantici, oppure un po’/molto spinti, a volte rivelatori di solitudine o di ricerca di divertimento e – perché no – di amore vero. Ne parleremo ancora  sul “Torinese”.

Per iscriversi a Tinder è necessario avere  almeno 18 anni. Ma si scopre che alcuni utenti fingono di essere maggiorenni. Per cui: se e quando lo si viene a sapere dopo averglielo chiesto  è saggio – anzi è d’obbligo – declinare eventuali inviti a conoscersi di persona. Molti utenti, si deduce, sono escort maschi o femmine. Nella rete si trova di tutto e bisogna rispettare non solo le leggi ma (sarebbe carino) anche le regole della buona educazione. Se le immagini del tuo profilo non sono belle , essenzialmente perchè non sei bello tu, è difficile ricevere like. Alcuni soggetti postano foto fasulle di modelli e modelle strafighe: soprattutto se questi ti concedono il loro like è logico che non sono foto reali e che si tratta di profili fake magari appartenenti a disperati alla ricerca di sesso o – quasi peggio – di truffatori.

Altro sito, destinato in modo specifico ai gay è Romeo. Qui, a differenza di Tinder, è possibile scambiarsi oltre ai messaggi (inviabili a tutti, anche a chi non ti mette il suo like) anche immagini in più oltre a quelle del profilo. Anzi, c’è chi senza che nemmeno tu lo chieda, ti spedisce foto intime ancor prima di presentarsi. C’è da scandalizzarsi? No. Che cosa ti aspetti da un sito di incontri così esplicito?

Cari lettori, se volete raccontateci le vostre esperienze sui siti di incontri, le pubblicheremo volentieri sul nostro giornale.

ALCUNI DEI DIALOGHI DEI NOSTRI CRONISTI (IN BLU, IN GRIGIO L’INTERLOCUTORE) “MASCHERATI” SU TINDER UNA VOLTA RICEVUTO IL MATCH: