CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 822

Il Toro che vorrei

Grande evento giovedì 20 novembre per tutti i tifosi granata

toro bandiera

Don Aldo Rabino, cappellano del Torino dal 1971, presenta oggi, giovedì 20 novembre alle ore 18 presso il Circolo della Stampa di Palazzo Ceriana Mayneri, il libro “Il Toro che vorrei”, scritto a quattro mani insieme con il giornalista Beppe Gandolfo, Priuli e Verlucca editori. Dopo il successo riportato da questa coppia ormai collaudata con “Il mio Toro. La mia missione”,finalista al Bancarella e giunto alla terza edizione, il nuovo libro sarà presentato alla presenza di Matteo Darmian ed Emiliano Moretti, reduci dalla recente esperienza con la Nazionale italiana. Interverranno anche molti personaggi che hanno fatto la storia di questa squadra, come Roberto Salvadori, Renato Zaccarelli, Claudio Sala, Nello Santin, Giorgio Puja, Angelo Cereser,Natalino Fossati, Rosario Rampanti. Non mancheranno protagonisti più recenti come Roberto Cravero, Giancarlo Camolese, il dg Antonio Comi, il team manager Giacomo Ferri, l’allenatore della Primavera Moreno Longo e il responsabile della Scuola Calcio, Silvano Benedetti. Il ricavato della vendita de “ Il Toro che vorrei” verrà destinato alle missioni di don Aldo Rabino e alla sua Onlus “Oasi”.

 

                                                                           Mauro Reverberi  

 

Sea, per gli anziani dal centro alle periferie

anziani parcoanziani

Prosegue il nostro viaggio attraverso le realtà associative che si occupano di anziani. Oggi parliamo di SEA Italia onlus (Servizio Emergenza Anziani), il Coordinamento Nazionale delle associazioni SEA territoriali che operano in Piemonte e in Lombardia

 

L ’11 gennaio 1988 il SEA iniziava la propria attività nel quartiere popolare di Madonna di Campagna in Torino con i primi 11 volontari. Da allora vi è stato un crescendo di iniziative, con l’apertura di sedi territoriali in Torino e provincia, in Piemonte e in Lombardia.Il SEA Italia è costituito il 2 maggio 2000 per l’esigenza di coordinare l’attività delle numerose associazioni cresciute sulle radici del primo SEA fondatore.

 

Oggi il Coordinamento SEA Italia conta 21 SEA territoriali che operano nei quartieri delle città, nel centro e nelle periferie, nei paesi dell’area extraurbana e nelle zone rurali. Ciascuna risponde ad una propria dirigenza e sviluppa l’organizzazione più consona alle necessità del territorio, in stretta collaborazione con le istituzioni locali. Il coordinamento SEA Italia vanta circa 1.000 volontari che operano nelle Associazioni Territoriali SEA e collaborano tra loro per le esigenze comuni e per creare nuove possibilità di sviluppo ad un’opera di volontariato ormai indispensabile per assistere i bisogni di una popolazione che, invecchiando sempre più, richiede civile rispetto e attenzione per la qualità della loro vita.

 

Come il SEA Italia, tutte le Associazioni SEA territoriali sono associazioni ONLUS di volontariato di ispirazione cristiana che rispondono in autonomia alle esigenze del territorio e ai bisogni delle persone anziane, con servizi gratuiti di accompagnamento e di assistenza domiciliare. Le Associazioni SEA intervengono direttamente con i loro volontari attraverso la segnalazione diretta degli anziani in difficoltà, dei loro parenti o dei loro amici e vicini.

 

Le sedi sono distribuite nelle città, nelle periferie e nei territori rurali, collaborano tra loro, con le istituzioni di supporto sociale e attivano iniziative di carattere socioculturale per offrire agli anziani soli (e talvolta emarginati) l’occasione di incontri e di attività gratificanti. Tutti i volontari SEA sono al servizio di chi, in difficoltà perché senza mezzi propri, ha necessità di raggiungere ospedali, medici, parenti e amici o luoghi di aggregazione per attività sociali e culturali.

 

Indirizzo: via Cassini 14 , TORINO

 

Cesare Barbero: l’eleganza per i signori, non per i ricchi

BARBERO EMERSONSono pochi i torinesi dei “salotti” buoni che non sono passati nell’atelier del “ragioniere”, e che non hanno respirato, almeno qualche volta, l’atmosfera british che un magazzino di tessuti (tale era agli inizi la rinomata boutique) ha saputo acquisire negli anni. Giovedì alla Chiesa di Santa Cristina in piazza San Carlo si terrà una messa che darà modo alla cittadinanza di dare un ultimo saluto all’uomo che rappresentò, con grande sobrietà e dedizione, lo stile classico ed inglese per oltre mezzo secolo

 

La pioggia di questi giorni ha salutato uno dei più grandi magistri elegantiarum torinesi: il “ragioniere” Cesare Barbero, più noto per il brand del negozio che avviò 58 anni fa, e che si può ancora trovare all’ammezzato di via Cesare Battisti 1, in pieno centro: Jack Emerson.

 

Sono pochi i torinesi dei “salotti” buoni che non sono passati nell’atelier del “ragioniere”, e che non hanno respirato, almeno qualche volta, l’atmosfera british che un magazzino di tessuti (tale era agli inizi la rinomata boutique) ha saputo acquisire negli anni. Nel tempo, il magazzino è divenuto piccolo centro sartoriale per riparazioni e poi, con l’importazione diretta di famosi prodotti dell’eleganza maschile, è diventato un punto di riferimento dello stile classico che ha anche saputo dettare tendenza.

 

Eppure, lo stile di Jack Emerson è rimasto fortemente “torinese”. Nessuno sfarzo modaiolo, nessuna concessione al mondo del fashion e degli eccessi che spesso accompagnano i negozi frequentati da una clientela fatta di vip e personaggi pubblici. Nessun vernissage o party, solo scaffali pieni di stoffe ed un ambiente che non ha mai del tutto perso l’impostazione originale, anche quando ormai era diventato un piccolo centro commerciale in cui dalle scarpe al cappello, il gentleman poteva trovare tutto.

 

Ecco che così un luogo fisico, discreto e riservato anche nella visibilità al pubblico (nessuna grande vetrina e solo pochi anni fa un accesso autonomo alla strada, che ha affiancato la semplice targhetta sul campanello) ha saputo raccontare un approccio all’abbigliamento ed alla propria cura che solo i sabaudi possono capire: un posto per conoscitori che ha accolto reali e capitani d’industria (se così si vogliono definire Umberto Agnelli e l’Avvocato), ma anche persone molto più normali, accomunate dal gusto di una città che al primo sguardo sembra grigia, mentre sotto sotto nasconde colori raffinati riservati a chi li sa scovare.

 

Jack Emerson, per curiosità, è un personaggio che Cesare Barbero definì “un amico di famiglia”, ma che forse è identificabile in una figura romantica che visse tra Firenze e Capri, con la sua sposa scrittrice, e che leggende urbane vorrebbero spia dei servizi segreti della Corona Inglese.

 

Le esequie del “ragioniere” si sono tenute con grande discrezione, dopo la scomparsa del novantenne da tempo malato avvenuta giovedì scorso in una clinica privata, ma giovedì prossimo alla Chiesa di Santa Cristina in piazza San Carlo si terrà una messa che darà modo alla cittadinanza di dare un ultimo saluto all’uomo che rappresentò, con grande sobrietà e dedizione, lo stile classico ed inglese per oltre mezzo secolo.

 

Un lutto che, per noi che amiamo una Torino che negli anni ’30 era la vera capitale della Moda italiana, ci dà modo di riflettere su un centro sempre più affollato di grandi catene low cost, in cui l’amore e la passione per il proprio lavoro sartoriale hanno lasciato il posto a offerte e sconti da fast food dell’abbigliamento. L’unica speranza che rimane riguarda, cinicamente, un’eredità che si spera fatta di gusto, e non solo una sfrenata galoppata verso la massificazione del commercio e degli stili. Forse, se questo sarà il nostro destino, l’addio non sarà solo a Barbero, ma anche a ciò che ci ha insegnato.

 

Giovanni Vagnone

Le borse di studio del Comune

Concorso rivolto a studenti della scuola secondaria di secondo grado meritevoli per profitto e per reddito

Classe studenti
Il Comune di Torino ha indetto un concorso per l’attribuzione di n. 73 borse di studio intitolate alla memoria di “Primo Vittorio” “Bonifetti Vittoria ved. De Amicis” “Felice Casale” “Eunice Tinti” e “Pietro Rubatto” in esecuzione delle loro volontà testamentarie, rivolto a studenti che nell’anno scolastico 2013/2014 hanno frequentato una classe di una scuola secondaria di secondo grado meritevoli per profitto e per reddito. Le domande dovranno pervenire entro le ore 12,00 del 31 dicembre 2014. Maggiori informazioni e i documenti da scaricare sono disponibili sul sito dei Servizi Educativi.

 

www.comune.torino.it

“Art’Ecò: l’ecologia nel tuo spazio”

con reg lascaris A Palazzo Lascaris premiazione del Concorso promosso dalla Consulta regionale Giovani e dall’Accademia Albertina

 

La Consulta Giovani del Consiglio regionale Piemonte premia la giovane creatività con un concorso di idee, che ha preso il via nel maggio scorso in collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti, per la realizzazione di opere e manufatti sulla tematica ambientale “Art’Ecò : l’ecologia nel tuo spazio” rivolto agli studenti dell’Accademia. Sono 20 i lavori pervenuti, tutti ispirati alle tematiche ambientali, che abbracciano diverse discipline artistiche: 10 sculture, 2 pitture, 2 installazioni, 2 opere grafiche, 4 tra video, opere e proiezioni fotografiche.

 

Mercoledì 19 novembre, alle ore 10, presso la sala Viglione di Palazzo Lascaris (Torino, via Alfieri 15) si terrà la cerimonia di premiazione, alla quale interverranno: Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale del Piemonte; Alessandro Benvenuto, consigliere segretario delegato alla Consulta regionale dei Giovani; Fiorenzo Alfieri e Salvatore Bitonti, rispettivamente presidente e direttore dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino; Laura Valle, docente e coordinatrice del progetto “Art’Ecò: l’ecologia nel suo spazio”. Modera Alessandra Comazzi, giornalista e critico televisivo de “La Stampa”.

 

Le opere selezionate saranno esposte nel porticato d’onore di Palazzo Lascaris da mercoledì 19 a lunedì 24 novembre e, in seguito, presso i locali dell’Edisu e del Campus universitario Einaudi.  Verrà inoltre pubblicato un catalogo di tutte le opere in concorso, a cura del Consiglio regionale del Piemonte e della Consulta Giovani.

 

 

Info: Consulta Giovani del Consiglio regionale tel. 0115757.079 consulta.giovani@cr.piemonte.it

 

(Foto: il Torinese)

Spose etniche o Anni Ruggenti?

wedd scarpeLa tendenza nasce da Idea Sposa, la fiera tenutasi al Lingotto di Torino

 

Wedding planner, preparatevi: nel 2015  sarà lo stile etnico a dominare i matrimoni,  affascinato da cultura e colori dell’India. La tendenza nasce da Idea Sposa, la fiera tenutasi al Lingotto di Torino. Protagonista la fantasia, con le nozze ispirate alle favole di Disney o agli Anni ruggenti del Grande Gatsby.

Torino fashion per turisti ma non solo

Guida ai fashion designer sotto la Mole, distribuita gratuitamente in 70 hotel e bed and breakfast cittadini (da 3 a 5 stelle) e nel punto Informazioni sul Turismo di Piazza Castello

 

 fashion guida tram

Per i turisti che vogliono scoprire la Torino “da indossare” ora c’è “Fashion tour”, la guida a 10 atelier e fashion designer all’ombra della Mole; distribuita gratuitamente in 70 hotel e bed and breakfast cittadini (da 3 a 5 stelle) e nel punto Informazioni sul Turismo di Piazza Castello.

 

L’iniziativa è un progetto pilota dell’Associazione Culturale Arte in Voce che ha pensato di tracciare una mappa del lato fashion del capoluogo subalpino, aggiungendo così un tassello glamour alle altre attrattive turistiche; in collaborazione con l’Associazione Regionale dei Portieri d’Albergo le Chiavi d’oro e con Turismo Torino e Provincia.

 

Vediamo allora chi sono i 10 fashion designer di questa prima edizione di “Fashion tour”.

 

-“Bibi Gramaglia selezione”, piccolo select shop in cui trovare gioielli unici e collezioni di  accessori e abbigliamento di alto artigianato, in edizioni  limitate.

 

-“Na2Rale”, brand che combina sartorialità  italiana e look metropolitano in un nuovo concetto di lifestyle, con polo, camicie, felpe e Hydro jackets a km zero.

 

-“Walter Dang”, stilista franco-ispano-vietnamita che ha mosso i primi passi nell’haute couture parigina con Pierre Cardin.  Ha scelto Torino per fondare la sua Maison di abiti femminili, accessori e gioielli che esprimono il suo spirito cosmopolita.

 

-“Mariateresa Grilli Atelier”, nel quartiere Gran Madre, in cui la couturier di origine napoletana crea abiti sartoriali e accessori artigianali con materie prime naturali e pregiate, capi di maglieria unici, innovativi per stile e tecniche di  lavorazione.

 

-Capi unici e prêt- ã- porter contemporaneo anche  nell’”Atelier Ombradifoglia” della stilista Elena Pignata. Le sue collezioni sono realizzate con tessuti pregiati, hanno forme ricercate e non convenzionali.

 

-“Born in Berlin” nel centro storico è negozio e atelier insieme in cui trovare collezioni  uomo-donna, accessori, borse e capispalla in pelle di fattura artigianale.

 

-Borse e accessori anche da “Trakatan”, brand dal design essenziale, con pelli conciate al vegetale, cuciture a mano e il timbro marchiato a fuoco sulla pelle.

 

-“Diderot Maison”, a due passi dal Duomo, è specializzato in coloratissimi ed eccentrici papillons: ogni pezzo è unico, fatto a mano con tessuti pregiati.

 

-Occhiali su misura nel laboratorio “Turineyes”che fonde manualità dell’artigianato e tecnologia di precisione in occhiali pensati e modellati sui lineamenti  del cliente, originali nella forma e nella personalizzazione.

 

-Gioielli interamente fatti a mano, secondo antiche tecniche, da “Jamais Sans Toi”, delle sorelle Gallo che uniscono i loro talenti. Valentina, diplomata in restauro e scultura della ceramica, incontra la passione per il design del gioiello di Camilla, diplomata in arte orafa: ed ecco le loro creazioni dallo spirito  contemporaneo.

 

Per  ora sono 10, ma il numero è destinato a crescere e la guida a diventare sempre più punto  di riferimento per turisti informati, che vogliono andare a colpo sicuro; ma anche occasione per i torinesi  di  scoprire nuovi indirizzi  fashion nella loro città.

 

(Nella foto la copertina della guida)

 

Laura Goria

 

Il Gran Paradiso entra nella “lista verde”

GRAN PARADISOSi tratta della prima certificazione su scala  mondiale che esamina efficacia ed equità nella gestione dei Parchi

 

Importante riconoscimento per il  Parco Nazionale del Gran Paradiso: da oggi entra nella ‘Green List’ delle aree protette. Si tratta della prima certificazione su scala  mondiale che esamina efficacia ed equità nella gestione dei Parchi. Il congresso internazionale dei Parchi di Sidney ha sancito l’ingresso del parco italiano. La certificazione Green List d’ora in poi sarà considerata in tutto il mondo punto di riferimento per identificare i parchi che operano nel rispetto delle regole ambientali e a favore del territorio.

Quegli animali “indesiderabili”

Alcuni animali sono maltrattati, allontanati, osteggiati perché considerati pericolosi, perfino nocivi

maiali

Da lunedì 17 novembre, nella Sala Incontri dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Via Arsenale 14/g a Torino, è esposta la mostra “Gli indesiderabili”, dedicata agli animali con i quali è possibile convivere. Alcune specie di animali sono maltrattati, allontanati, osteggiati perché considerati pericolosi, perfino nocivi. Questa mostra offre un piccolo spunto di riflessione per una convivenza rispettosa, poiché migliaia di animali vengono uccisi ogni anno nel nostro Paese, senza alcuna necessità, a volte per una malsana intolleranza. Sarà possibile visitare l’esposizione fino al 17 dicembre 2014 (lunedì-venerdi 9-13 / 14-16)

 

(www.cr.piemonte.it)

Can you Elpe us? 120 secondi con l’anima

contestUn contest finalizzato alla produzione di cortometraggi lunghi non più di 120 secondi che esprimano l’anima di Elpe attraverso cinque concetti che hanno contraddistinto i primi 20 anni di attività del Gruppo: Spirito di squadra, Passione, Altruismo, Coraggio e Persone che muovono aziende

 

Raccontarsi attraverso il talento e la voglia di emergere dei giovani studenti universitari del corso di laurea in Dams(Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo). In un periodo sempre più delicato per gli atenei e i giovani che vogliono accedervi (problemi nel reperire fondi da una parte, famiglie italiane sempre più in difficoltà ad affrontare le spese per l’istruzione dall’altra), il Gruppo Elpe ha scelto di offrire un’importante opportunità agli studenti del Dams.

 

Nasce con questo presupposto “Can you Elpe us?”, un contest finalizzato alla produzione di cortometraggi lunghi non più di 120 secondi che esprimano l’anima di Elpe attraverso cinque concetti che hanno contraddistinto i primi 20 anni di attività del Gruppo: Spirito di squadra, Passione, Altruismo, Coraggio e Persone che muovono aziende.

 

L’obiettivo è realizzare un video virale, capace di coinvolgere lo spettatore e indurlo a condividerlo con i suoi amici. Per far questo dovrà far ridere, emozionare, stupire, riflettere, o tutte e tre le cose assieme. Di certo non dovrà conformarsi ai classici video aziendali: in questo concorso al centro del progetto ci dovrà essere l’idea creativa, la
qualità della sua realizzazione (sceneggiatura, riprese, ecc.) e l’emozione che riesce a trasferire.

 

«Abbiamo individuato nel Dams, e nei suoi studenti, un partner ideale per comunicare i nostri valori – spiega Giuseppe Gibin, presidente del Gruppo Elpe – Elpe è un’azienda che dimostra concretamente ogni giorno di credere nelle qualità dei più giovani. Lo scopo di questo concorso è duplice: avere un punto di vista sul nostro Gruppo con un linguaggio anticonvenzionale e adatto ai new media, e sostenere un’istituzione come l’Università degli Studi di Torino che rappresenta una vera e propria eccellenza piemontese».

 

La professoressa Giulia Carluccio, Presidente del Corso di Studi in Dams, ha accolto con entusiasmo il progetto di Elpe anche e soprattutto perché rientra nella logica laboratoriale che è uno dei punti di forza dell’organizzazione formativa del Dams. «La sinergia fra Università e aziende rappresenta un terreno fertile nel quale articolare delle esperienze pratiche che avvicinano il mondo degli studenti a quello del mercato dell’audiovisivo, oggi più che mai diffuso in differenti piattaforme. Il Corso di Studi in Dams è convinto che questa iniziativa sia solo la prima di una collaborazione con Elpe che si strutturerà in diverse occasioni».

 

A determinare i primi dieci classificati e i vincitori sarà una giuria di esperti qualificati selezionati dal Dams (giornalisti, registi, attori, docenti, personaggi di rilievo del mondo della cultura). La premiazione avverrà in una serata di gala dove verranno proiettati i video finalisti e dove saranno consegnati i riconoscimenti del valore totale di
5.350,00 euro.

 

DURATA
Data di inizio del contest: 8/10/2014
Data di fine del contest: 8/12/2014

 

COMPENSI
1° posto: € 2.500,00
2° posto: € 1.500,00
3° posto: € 1.000,00
Dal 4° al 10° posto: € 50,00

 

INFO
elpe.it
contest@elpe.it
ufficiostampa@elpe.it
dams.unito.it