CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 320

A Bardonecchia Badini Confalonieri e Quaglieni presentano Mazzini

Venerdì 12 agosto alle ore 17,30, a Bardonecchia, nel Palazzo delle Feste (Sala Giolitti), verrà presentato “I doveri dell’uomo” di Giuseppe Mazzini, Edizioni Pedrini 2022. Interverranno il prof. Luca Badini Confalonieri ed il prof. Pier Franco Quaglieni, curatore del libro ed autore del saggio introduttivo. L’evento è organizzato dal Centro “Pannunzio” con il patrocinio del Comune di Bardonecchia. Ingresso libero.

Cento anni di Fenoglio, gli appuntamenti dall’8 agosto al 4 settembre

Proseguono gli eventi del centenario fenogliano nella stagione “Un giorno di fuoco” . Tutte le domeniche  il tour gratuito “Tra le righe di Fenoglio” nel centro storico di Alba. “Fenoglio in Europe” alla Censa di Placido

La mostra “Vecchi mulini nei luoghi fenogliani” di Italia Nostra a San Donato di Mango
“Over the rainbow” il laboratorio teatrale del Teatro Caverna a San Benedetto Belbo
La mostra fotografica “Posti della Malora” a Mango.Gianrico Carofiglio ad Alba per Attraverso Festival. Fotomaratona Fenogliana “Un giorno di Foto” del Gruppo Fotografico Albese
Anche ad agosto sono tanti gli appuntamenti che celebrano i cento anni di Beppe Fenoglio: tra tour cittadini, mostre fotografiche e teatro in Alta Langa.

Martedì 9 agosto alle ore 21.00 a Lequio Berria ultima replica della stagione di “Per me era Beppe” del Teatro Caverna, uno spettacolo sullo scrittore albese raccontato attraverso le parole dei suoi amici. L’ingresso è libero e gratuito. Tutti gli amanti dello scrittore albese e gli appassionati di teatro potranno cimentarsi nel laboratorio teatrale intensivo “Over the rainbow” organizzato dal Teatro Caverna, compagnia teatrale con sede a Bergamo, ma che da sempre guarda con particolare affetto alla figura di Beppe Fenoglio, ai suoi scritti ed ai comuni delle Langhe che lui tanto amava. Il workshop dedicato agli amanti del palcoscenico si terrà dal 29 agosto al 3 settembre a San Benedetto Belbo (informazioni dettagliate su www.teatrocaverna.it)

Beppe Fenoglio_foto di Aldo Agnelli_archivio Centro Studi Beppe Fenoglio_Valdivilla 1958.jpg
Un appuntamento internazionale si terrà alla Censa di Placido di San Benedetto Belbo alle ore 18.00 di sabato 13 agosto con “Fenoglio in Europe” ovvero la presentazione del numero di Europe – Revue littéraire dedicato a Fenoglio. La rivista Europe – Revue littéraire è una delle più antiche testate letterarie francesi, fondata nel 1923 da scrittori di diversa provenienza ed estrazione che chiedevano a gran voce, dopo i nefasti eventi della prima guerra mondiale, un’Europa unita e solidale. Prossima anch’essa al centenario, la rivista ha deciso di dedicare parte del numero di maggio 2022 alla figura e alla letteratura di Beppe Fenoglio ospitando tra le sue pagine saggi di Jean-Louis Jacquier-Roux, Alessandro Martini, Pietro Citati, Edoardo Borra e Damiano Grasselli. All’incontro letterario del 13 agosto interverranno il sindaco di San Benedetto Belbo Emilio Porro, il giornalista, poeta e saggista Jean-Louis Jacquier-Roux insieme all’attore, regista e documentarista Damiano Grasselli del Teatro Caverna e a Daniele Cerrato, figlio di Ugo Cerrato, uno dei più cari amici di Beppe Fenoglio, e consigliere comunale che insieme al sindaco ha contribuito alla realizzazione del restauro della Censa.

Censa Di Placido-  San Benedetto Belbo__foto di Filippo Ghisi

Tutte le domeniche di agosto continuano gli appuntamenti con “Tra le righe di Fenoglio”, il piacevole percorso con visita guidata di 11 tappe nel centro storico di Alba. Si parte alle ore 10.30 da Piazza Rossetti 2, sede del Centro Studi e luogo ideale per iniziare il racconto della vita di Beppe Fenoglio, che si snoda tra vita privata e civile, dall’amato Liceo Classico “G. Govone” al Palazzo Comunale e agli altri luoghi descritti e vissuti dallo scrittore. Partecipazione gratuita, iscrizioni sul sito beppefenoglio22.it (per la data del 14 agosto non sarà necessario attendere la conferma di prenotazione ma basterà prenotarsi sul sito e presentarsi alle 10,30 davanti al Centro Studi Fenoglio).

L’esposizione fotografica, organizzata dalla sezione albese di Italia Nostra, dal titolo “Vecchi mulini nei luoghi fenogliani” sarà visitabile presso la Sala della Memoria dell’Associazione Arvangia a San Donato di Mango dal 12 al 16 agosto.

Prosegue fino al 28 agosto a Mango (CN) presso il Salone “Don Bosso” la mostra fotografica “Posti della Malora”. Le immagini di questa mostra – organizzata dall’associazione culturale Manganum in collaborazione con il Comune di Mango ed il Gruppo Fotografico Albese – sono dedicate alla Langa di Fenoglio riferendosi al libro fotografico omonimo, pubblicato nell’ottobre 1999 e composto da un totale di 153 fotografie.

Cambiamo mese e ci avviamo alla conclusione della stagione estiva “Un giorno di fuoco” con due importanti appuntamenti.

Giovedì 1° settembre alle ore 21.00 nell’arena esterna del Teatro Sociale di Alba si terrà la prima assoluta di “Senza fiori né discorsi. Vita, scrittura e leggenda di Beppe Fenoglio”. Dalla collaborazione fra Attraverso Festival e Centro Studi Beppe Fenoglio è nato un progetto speciale attesissimo che vedrà il coinvolgimento di Gianrico Carofiglio, uno dei più importanti scrittori italiani, che ha in Fenoglio uno dei suoi padri nobili. Lo spettacolo replicherà i giorni successivi a Nizza Monferrato e a Casale Monferrato. Attingendo dalla figura del Maresciallo Fenoglio, protagonista dei romanzi Una mutevole verità, L’estate Fredda e dell’ultimo capitolo La versione di Fenoglio Carofiglio racconta in un incontro molto speciale come e per quali vie l’influenza fenogliana sia arrivata fino a lui, quanto la lezione di Fenoglio e della sua scrittura aspra, tagliente, definitiva e modernissima sia ancora viva. Info sui biglietti al sito www.attraversofestival.it

L’ultimo degli appuntamenti dei Notturni nelle Rocche dedicati a Beppe Fenoglio sarà venerdì 2 settembre a Castagnito (CN). La passeggiata naturalistica organizzata dall’Ecomuseo delle Rocche in collaborazione con l’Associazione Giù la testa proporrà la lettura teatrale “Un giorno di fuoco” con la Compagnia L’Angelo Azzurro e Mauro Carrero. (Ritrovo ore 20.45 davanti alla Chiesetta di Madonna del Popolo (imbocco di via Roncheiso).www.attraversofestival.it

La seconda stagione del calendario per il Centenario di Beppe Fenoglio si chiuderà domenica 4 settembre a partire dalle ore 10.00 in Piazza Rossetti con la Fotomaratona Fenogliana “Un giorno di Foto” organizzata dal Gruppo Fotografico Albese BFI. Il gruppo fotografico cittadino, attivo dal 1965, per la terza edizione dell’iniziativa coinvolgerà tutti gli appassionati di fotografia dotati di qualunque mezzo fotografico digitale, in una divertente giornata per le vie della città. Nella giornata verrà allestito un click-point per accogliere i partecipanti dalle ore 8.00 alle 9.30 ai quali verranno assegnati 9 temi fotografici da svolgere in 9 ore. Tre temi ogni tre ore che avranno come ispirazione le frasi e le parole tratte dalle opere dello scrittore albese. Per maggiori dettagli e per poter partecipare è necessario iscriversi entro il 30 agosto sul sito www.gruppofotograficoalbese.it

Per tutta la durata del centenario fenogliano, in collaborazione con il Comune di Alba, è allestita l’installazione “Piazza Rossetti 1” una struttura – pensata e realizzata dall’architetto Danilo Manassero con le fotografie di Antonio Buccolo – che svela attraverso un gioco poligonale gli interni di quella che un secolo fa era Casa Fenoglio. Anche questa iniziativa rientra nel progetto Atlas Fenoglio. Un’identità letteraria per un nuovo secolo, realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando «In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori» della Missione Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura.

Il calendario degli appuntamenti, in continuo divenire, è aggiornato sul sito del Centenario Fenogliano www.beppefenoglio22.it

 

PER INFORMAZIONI
Centro Studi Beppe Fenoglio – www.beppefenoglio22.it
centenario@centrostudibeppefenoglio.it – tel. 0173 364623

Comune di Alba, Assessorato ai Servizi Culturali- www.comune.alba.cn.it
cultura@comune.alba.cn.it – tel. 0173 292346

Quell’“antico” bibliotecario, la magia della “Bergamo Alta” e quella tesi scomparsa, un po’ troppo gossipara

“La trappola dei ricordi”

Il ricordo è un po’ sfocato. Del resto son passati quasi cinquant’anni. Di lui ho però ben chiaro, davanti ai miei occhi, i suoi occhi. Occhi vispi, un sorriso gentile, un volto reso gradevole, al primo impatto, dalla grande cortesia.

Occhi, tuttavia, che alla mia comparsa (una volta, di rado due alla settimana, per alcune settimane) mutavano di botto espressione e sembravano gridar vendetta. Altri occhi, quelli del minuto (tale lo ricordo) bibliotecario, certo non più di “primo pelo”, dell’antica “Biblioteca” della Bergamo Alta: vade retro vade retro, sembravano investirmi e supplicarmi (sia pur con affabile ospitalità) ogni volta che mi vedevano varcare la soglia d’ingresso, dopo il fantastico, breve viaggio sull’ultracentenaria Funicolare che da “Berghèm de sota” (o “de hòta”) mi portava a “Berghèm de sura” (o “de hura”). All’arrivo, che spettacolo! La “Piazza Vecchia” (per secoli fulcro del potere di Bergamo, con i suoi maestosi edifici disposti con una tal armonia da far dire a Le Corbusier che “sarebbe stato un delitto toccarne una sola pietra”), il “Palazzo della Ragione” (1100), il “Campanone” e, al centro la “Fontana Contarini”, donata alla Città nel 1780 dal podestà Alvise Contarini. Sul lato opposto, il “Palazzo Nuovo”, sede del Comune fino al 1873 ed oggi della gloriosa “Biblioteca Angelo Mai”, fra le più prestigiose in ambito nazionale, con un immenso patrimonio librario composto da incunaboli, cinquecentine, stampe, manoscritti e altri reperti di inestimabile valore. Metà anni ’70. Quella era la mia meta. Torino – Porta Nuova, Bergamo – Stazione Centrale, Funicolare, Bergamo Alta e Biblioteca con quel gentile “antico” bibliotecario, cui al solo vedermi si drizzavano in testa i pochi capelli ancora condonatigli dal tempo fuggevole.

Lì mi trasferivo, da mattino a pomeriggio inoltrato (ma sempre con indicibile piacere) per consultare volumi “improbabili” carichi di secoli, di storia … e di polvere, tanta polvere che ad ogni girar di pagine formava una sorta di nuvolaglia tal da nascondere l’intera area circostante e mai rimossi (chissà da quando?) dalla loro postazione. Capite il perché della “perplessità” (chiamiamola così ) dell’“antico” bibliotecario? Ma chi me lo faceva fare? Una piacevolissima (?!) tesi di laurea, per la quale ad un “tafazziano incallito” come il sottoscritto non bastava il materiale (pur bastevole) delle Civiche Biblioteche subalpine o milanesi. E no. La Biblioteca “Angelo Mai” di Bergamo era il luogo ideale per quella tesi sul Teatro veneziano del ‘700 ed, in particolare, su “La fortuna di Carlo Gozzi presso i contemporanei” che mi ero andato a scegliere con buona pace del mitico e mite professor Giorgio Barberi Squarotti (allora docente di Letteratura Italiana all’Ateneo torinese) e dell’”antico” bibliotecario già più volte citato. Oggi rivedo quello spettacolo di luoghi (Biblioteca compresa), attraverso le foto inviatemi da mia figlia Elena e da Maurizio, in gita a Bergamo dopo aver accompagnato la piccola, meravigliosa Beatrice alla vicina “Leolandia” di Capriate San Gervasio. Osservo le foto e rivedo luoghi che mi sono rimasti, nonostante tutto, nel cuore. Rileggo le “baruffe” teatrali e di vita fra il Conte Carlo Gozzi (quello delle “Fiabe teatrali”, tanto amate da Goethe, con la celebre “favola nera” della “Turandot”, che diventerà capolavoro del Novecento sotto le amorevoli ali di Giacomo Puccini) e il grande Carlo Goldoni. Il mondo fiabesco contrapposto al realismo della borghesia goldoniana. In mezzo il modesto abate e drammaturgo Pietro Chiari, la nota “Compagnia Sacchi”, gli articoli di Gasparo Gozzi (fratello di Carlo) sulla “Gazzetta Veneta” e su “L’Osservatore Veneto”. Più aulica la presenza in disputa di Giuseppe Parini, nelle sue “Lettere”. Liti anche accese, che accendevano i cuori e le voci del popolo.

Spesso precipitate e buttate in gazzarra. Da comprensibili dispute teatral-letterarie a volgari, dispettosi schiamazzi da cortile. In mezzo arlecchinate, mirandolinate, serve e servette, popolani e aristocratici, attori e attricette, amori e amoruncoli e capocomici a far da miccia impietosa. Gossip (da vendere), si direbbe oggi. Fatti da copertina, buoni per giornali e giornaletti gossipari. Di cui (cribbio!), ridendone, mi lasciai prendere la mano. E la tesi, per cui tanto spesi, fra andate e ritorni in chilometri ferroviari, se ne infarcì oltremodo. Il buon Barberi Squarotti ne rise e mi lasciò andare, nonostante tutto, con un immeritato 110 e lode. Lode “regalata” dai molti 30 e 30 con lode, inoppugnabile curriculum del Libretto Universitario. Comunque, diciamocela tutta, per me quei viaggi mordi e fuggi alla Bergamo Alta, rappresentarono un’esperienza bellissima. Merito dei testi ogni volta consegnatimi con pazienza “da beatitudine” dall’“antico” e gentile bibliotecario, ma soprattutto di quella meraviglia di città che mai avrei potuto dimenticare. Ora di quella tesi non m’è rimasta traccia. Ne tenni due coppie. Una per la mia fidanzata di allora che sicuramente (eccome!) ne avrà fatto buona lettura e una per me, dispersa nei vari traslochi del dopo-laurea. Qualche anno fa, per sfizio, ne ho richiesto copia all’Università nelle segreterie di via Po a Torino. Risposta: dispersa nella terribile alluvione del 2000, quando le acque della Dora si riversarono negli Archivi dell’Ateneo, compiendo danni enormi. Mannaggia, che sfiga! Una punizione? Forse. Troppo “gossipara” quella tesi. Alla Dora il compito del meritato castigo!

Gianni Milani

Prosegue l’estate di Off Topic fra concerti, teatro, e stand up comedy

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Dall’ora del tramonto aperitivi e cene a cura del Bistró

 

 

 

 

Prosegue l’Estate di OFF TOPIC, il ciclo di appuntamenti nel cortile dell’hub culturale di Via Pallavicino 35, che tiene viva la città di Torino dall’ora del tramonto, fra musica, teatro, presentazioni di libri, rassegne e con i freschi aperitivi a cura del Bistrò per combattere l’afa estiva.

 

 

Venerdì 5 agosto ultimo appuntamento prima della pausa estiva che vede esibirsi sul palco di OFF TOPIC Brattini and friends con Davide Bava live. A partire dall’ora dell’aperitivo, per accompagnare le serate estive di OFF TOPIC, i rinfrescanti cocktail e le sfiziose tapas del  Bistró.

 

OFF TOPIC ci dà appuntamento dopo la pausa estiva venerdì 26 agosto con _resetOff, il format targato _resetfestival e prodotto da The Goodness Factory. Una vetrina per dare la possibilità a musicisti e band emergenti di tutta Italia di esibirsi a Torino.

 

 

 

 

Mario Biondi chiude Monfortinjazz

MONFORTINJAZZ 2022
quarantaseiesima edizione

Venerdì 5 agosto ore 21.30
MARIO BIONDI
biglietti 55,00€ posto unico

Chiuderà venerdì 5 agosto alle 21.30 la 46° edizione di Monfortinjazz a Monforte d’Alba. E sarà una chiusura alla grandissima, con lo straordinario concerto che Mario Biondi porta ancora una volta all’Auditorium Horszowski, una vera e propria festa della musica per il ritorno alla capienza piena.

Il crooner catanese dalle molteplici anime musicali presenta all’affezionato pubblico di Monfortinjazz un concerto che ha come protagonista “Romantic”, un nuovo album sull’amore che si rifà al groove degli anni 70. «Speravo di non far sposare questo progetto con un periodo di guerra. Credo che una visione romantica della vita sia salvifica. Ha radici profonde che mi hanno aiutato, mostrandomi il lato migliore delle cose. In fondo sono un folle sognatore, a volte in modo quasi utopistico». In scaletta brani cult, inediti e rivisitazioni con il jazz che sposa il soul. Tra questi spiccano Take It As It Comes, la versione inglese di Prendila così di Battisti e Ricuordate in duetto con Lina Sastri. «Puntiamo sulle atmosfere romantiche, non troppo sdolcinate. Un mix di sonorità e ritmo. Pezzi che mi hanno colpito e coinvolto. Sono cresciuto con i Pink Floyd e il rock. Ho amato visceralmente James Brown al quale ho sempre invidiato le spaccate esibite fino a settanta anni. Per me, due metri su 120 kg, sarebbe troppo impegnativo».
A questo link la biografia di Mario Biondi

Le prevendite sono disponibili online su TickeOne.
A Monforte d’Alba presso Osteria la Salita, Edicola Bruno e Monforte Tourist Office.
Tutte le informazioni sono reperibili al sito Monfortinjazz.it.

IL PROGRAMMA

10 luglio ore 18.30 – Matteo Mancuso
biglietti 20,00€ posto unico

22 luglio ore 21.30 – Vinicio Capossela ‘round one thirty-five
biglietti 50,00€ posto unico

24 luglio ore 18.30 – Les Negresses Vertes
Biglietti 30,00€ posto unico

28 luglio ore 21.00 – Benjamin Clementine
biglietti 40,00€ posto unico

5 agosto ore 21.30 – Mario Biondi
biglietti 55,00€ posto unico

Monfortinjazz.it / info@monfortinjazz.it

Forte di Exilles, al via la rassegna estiva

Festa a Exilles per la riapertura della fortezza dopo due anni di chiusura per il Covid e per l’avvio della rassegna estiva di spettacoli, mostre e visite guidate fino a domenica 11 settembre.
Ad inaugurare la stagione, organizzata dall’Associazione Revejo, mercoledì 3 agosto alle 21.00, lo spettacolo di Marco Paolini. Il calendario di eventi prosegue il 6 agosto alle 21.00 con il cantante australiano Nick Cester, il 17 agosto con il giovane violinista Federico Mecozzi, il 20 agosto con Tangram Teatro e il 4 settembre, sempre alle 21.00, con la pianista Frida Bollani Magoni.
A livello museale, l’Associazione Amici del Forte di Exilles propone tre visite giornaliere, una al mattino e due al pomeriggio con prenotazioni al 327-6262304.
Sul loggiato è allestita la mostra relativa alla vita nel forte dalla fine dell’Ottocento al 1943 mentre nelle cannoniere si può vedere l’esposizione sulle memorie militari in Alta Valle di Susa. Nell’ala sud del cortile del Cavaliere si trova invece la rassegna sugli itinerari Quattro-Cinquecenteschi tra pinerolese, Valle di Susa e Briançonnaise.
Inoltre il forte ospita l’installazione “La via francigena tra passato, presente e futuro”.              f.r.

Sul trenino nelle miniere di Prali

Felpa, giacca a vento, caschetto, scarpe da ginnastica e via sul trenino alla scoperta della miniera di talco più grande d’Europa, quella di Prali, in Val Germanasca, vallata alpina a una settantina di chilometri da Torino.

Il talco, quel prezioso minerale che viene impiegato in vari settori, dal cosmetico al chimico, dall’alimentare al farmaceutico, abbondava in queste valli e in parte c’è ancora, e per evitare che la chiusura delle miniere ne cancellasse per sempre la memoria è stato realizzato un grande progetto museale. L’obiettivo è quello di valorizzare il lavoro in miniera e di accendere i riflettori sulla cultura e sulla storia di un’intera valle, dalla religione alla cultura valdese, dalla lingua occitana all’economia familiare. Tutto ciò è diventato realtà nell’Ecomuseo delle miniere e della Valle Germanasca. Per andare all’avventura sotto terra e per scoprire segreti e curiosità legati alla vita dei minatori e all’estrazione del talco più puro d’Europa bisogna andare a Prali ed esplorare due miniere, la miniera Gianna e la miniera Paola percorrendo, su un trenino e in parte a piedi, quasi due chilometri di gallerie e cunicoli, senza naturalmente correre alcun pericolo. Tutto è organizzato alla perfezione e la prenotazione è obbligatoria. Il trenino sferraglia nelle gallerie di Prali in assoluta sicurezza. È lo stesso trenino che un tempo portava il “Bianco delle Alpi”, una varietà di talco assai pregiata, e oggi trasporta i visitatori.
All’uscita delle gallerie, al termine del tour, è interessante dare un’occhiata al museo che mette in vetrina gli strumenti utilizzati dai minatori e descrive le condizioni di vita degli stessi lavoratori. Il lavoro minerario ha in passato trasformato radicalmente il modo di vivere degli abitanti e l’ambiente della Val Germanasca. Nelle gallerie venivano impiegati centinaia di minatori, oltre 350, e la miniera di Prali era la più grande d’Europa. Per oltre un secolo e mezzo la coltivazione del talco ha dato un lavoro ai valligiani, un’occupazione stabile e ben pagata, anche se dura e pericolosa, ma pur sempre una valida alternativa all’emigrazione in cerca di fortuna e lavoro. Molti minatori ci lasciavano le penne, non tanto per incidenti in galleria o vittime di esplosioni ma a causa della respirazione della polvere di talco che invadeva i polmoni. Ci si ammalava di silicosi polmonare e molti minatori morivano prima dei settanta anni. Le miniere di Prali sono chiuse dal 1995 ma il talco resiste in valle. Con poche decine di minatori al lavoro e con sistemi più moderni e più sicuri, la vicina miniera di Rodoretto continua a produrre talco pregiato, ogni anno almeno 30.000 tonnellate. La visita nelle gallerie di Prali dura quasi due ore. Le miniere sono visitabili da marzo a novembre, solo su prenotazione. Per informazioni contattare l’Ecomuseo Miniere di Prali, telefono 0121-806987 – info@ecomuseominiere.it. È aperto tutti i giorni tranne il martedì con orario 9,30 -12,30 / 13,30-17,00. E’ obbligatoria la mascherina FFP2. Il biglietto costa 16 euro, ridotto 13,50, scuole 11 euro, gratis 3-5 anni e Abbonamento Torino Musei.      Filippo Re

Cinema nel Parco del Castello di Miradolo 

La figlia oscura

 

“Cinema nel Parco” è un’immersione totale nella natura, al centro di un’arena di oltre 2.000 metri quadrati disegnata da 7 maxi-schermi, nel parco centrale del Castello di Miradolo (TO). Per non disturbare l’equilibrio del parco, l’audio è udibile solo attraverso cuffie silent system luminose. In programma 7 appuntamenti, fino all’11 agosto, tutti i giovedì alle ore 21.30. Non ci sono sedie, né posti assegnati: ogni spettatore dovrà portare da casa un plaid per sedersi sul prato e assistere alla proiezione dal proprio angolo preferito.

Giovedì 4 agosto è in programma la proiezione de La figlia oscura. Tratto dal libro omonimo di Elena Ferrante, “La figlia oscura” è il film diretto da Maggie Gyllenhaal, per la prima volta dietro la macchina da presa, che ha ottenuto 3 candidature agli Oscar, 2 ai Golden Globes, 2 ai Bafta ed è stato premiato al Festival di Venezia. La protagonista è Leda Caruso, una docente universitaria americana di letteratura italiana, in vacanza presso una località di mare vicino a Corinto. Sulla spiaggia dove si reca ogni giorno arriva come un uragano una numerosa e rumorosa famiglia di Queens che ha origini greche e probabilmente qualche legame con la malavita organizzata. Dopo la reazione di fastidio iniziale, Leda comincia ad osservare con interesse Nina, la giovane madre che fa parte del gruppo degli “invasori”, e il rapporto fra Nina e la sua bambina riporta alla memoria della docente la propria relazione con le due figlie, ormai ventenni, quando erano ancora piccole. Una relazione complessa e per certi versi conflittuale che è venuta inevitabilmente a cozzare con il legittimo desiderio di Leda, brillante linguista, di avere una carriera nel mondo dell’accademia.

La figlia oscura (2022) è diretto da Maggie Gyllenhaal, con Olivia Colman, Jessie Buckley, Dakota Johnson, Ed Harris, Peter Sarsgaard. Titolo originale: The Lost Daughter.