Di quali libri ha discusso community de Il Passaparola dei Libri nel mese di luglio? Come c’era da spettarsi, al primo posto c’é Come D’Aria , della sfortunata Ada D’Adamo postuma vincitrice del più recente Premio Strega; al secondo posto un altro romanzo premiato, al Bancarella stavolta, ovvero La Portalettere di Francesca Giannone; terzo posto per L’Insostenibile Leggerezza Dell’Essere, romanzo “cult” del defunto Milan Kundera, tornato prepotentemente alla ribalta letteraria.

Incontri con gli autori
Questo mese abbiamo fatto la conoscenza di Stefania P. Nosnan, scrittrice udinese autrice di Sangue agli Dei (Bertoni, 2023) un giallo ambientato in una riserva Navajo e con la scrittrice e giornalista Tindara Lanza de’ Rasi che ha esordito nella narrativa con il suo primo romanzo L’Ibiscus Stava Fiorendo (Kimerik, 2023)
Per questo mese è tutto: vi ricordiamo che se volete partecipare ai nostri confronti, potete venire a trovarci su FB e se volete rimanere aggiornati sulle novità in libreria e gli eventi legati al mondo dei libri e della lettura, visitate il nostro sito ufficiale all’indirizzo www.unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it











L’ha scritto Cristiano Bussola, giornalista alessandrino di nascita e torinese d’adozione, appassionato di televisione. Racconta, attraverso una quarantina di testimonianze, l’avventurosa storia del luinese Renzo Villa, uno dei pionieri della televisione commerciale italiana, morto prematuramente nel 2010. Pagina dopo pagina, sfogliando i ricordi di registi e conduttori, cantanti e comici, cameraman e telespettatori, prende vita l’incredibile impresa di un uomo che amava lo spettacolo e la cultura al punto da spingersi, nel 1975, a fondare la prima tv privata in Italia a trasmettere via etere al fianco del petroliere Giuseppe Mancini e dell’amico Enzo Tortora, notissimo volto del piccolo schermo grazie alla Domenica Sportiva e a Portobello. L’esperienza di Telealtomilanese, che trasmetteva da Busto Arsizio in provincia di Varese, dovette fare i conti con mille ostacoli e con il sequestro operato dalla polizia del trasmettitore e delle telecamere dell’emittente. Ma Villa e Tortora non erano certamente dei tipi che si lasciavano intimorire. Nel 1977 fondarono una nuova tv, Antennatre Lombardia, emittente che farà la storia delle trasmissioni televisive, all’avanguardia dal punto di vista della tecnologia e del linguaggio, con uno
studio ( il celebre Studio 1 a Legnano) che poteva vantarsi di essere il più grande d’Europa, trasmettendo le immagini a colori nell’anno in cui anche la Rai andò oltre al bianco e nero. Nelle interviste raccolte da Cristiano Bussola con un lavoro dove s’intuisce la grande passione per il piccolo schermo viene ricostruita la storia della creatura mediatica di Renzo Villa che lanciò la réclame a livello imprenditoriale in un contesto di creatività e sperimentazione con programmi che sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo come La Bustarella, condotta da Ettore Andenna, Il Pomofiore condotto da Lucio Flauto con la regia di Cino Tortorella ( il mitico mago Zurlì dello Zecchino d’Oro) e Bingooo, il gioco a premi ispirato alla versione anglosassone della tombola che andò in
onda per 420 puntate, condotto dallo stesso Villa che compose ed eseguì anche la sigla del programma (“Se la vita non ti sembra bella, gioca al Bingoo, ridi, canta e balla, se sei triste e pieno di guai, vieni dai, e sorriderai…”) che, incisa sul vinile a 45 giri registrò la vendita record di un milione e mezzo di copie. Le testimonianze raccolte da Bussola offrono una visione ricchissima della personalità di Villa e degli anni ruggenti di Antennatre Lombardia tra il 1977 e il 1987. Oltre al già citato Andenna ci sono gli esordi di Massimo Boldi e del suo personaggio Max Cipollino, Gerry Bruno già leader dei Brutos, Enrico Beruschi e Elena, la figlia di Lucio Flauto, Donatella Rettore e Wally Villa che tiene viva la memoria del
marito attraverso l’associazione di amici che porta il suo nome. E ancora Peppo Sacchi, Memo Remigi, Johnson Righeira (L’estate sta finendo fu un grande successo sull’emittente lombarda),il giornalista sportivo Ravezzani, Wilma De Angelis e tantissimi altri. L’ultima parte del libro è dedicata all’album fotografico di quel decennio d’oro che suscita ricordi ed emozioni. Cristiano Bussola ha avuto il grande
merito di dare l’opportunità a chi ignorava questa storia e i suoi protagonisti di conoscere Renzo Villa e i suoi collaboratori che, dal più umile operatore e tecnico ai volti più noti e popolari, hanno contribuito alla storia delle televisione italiana regalando a una larghissima platea di spettatori una grande “fetta di sorriso”.

Domenica 6 agosto, il ritrovo è nell’“Aia della Cascina Berzide” con “Radio Juice – I grandi successi rivisitati in chiave acustica” e arricchiti da effetti elettronici, beatbox, da Giulia Cavallera, Andrea Griffone, Claudio Bozzolasco e Paolo Tarolli (“Fondazione Academia Montis Regalis”). La serata sarà animata dalla partecipazione attiva del pubblico, che avrà un ruolo fondamentale nella realizzazione del concerto.
Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
Il germanista Karl –Markus Gauss, classe 1954, ci aveva già appassionati con il precedente “Nella foresta delle metropoli”, una mappa temporale del vecchio continente in cui era chiara la sua grande capacità di essere un viaggiatore nella memoria europea.
E’ rocambolesca la trama di questo romanzo dello scrittore yiddish Premio Nobel Isaac Bashevis Singer ((1902- 1991), uscito a puntate tra agosto e aprile 1972 sul quotidiano di New York (in lingua yiddish) “Forverts”, e finora inedito in volume.
A mettere al mondo Leonardo da Vinci il 15 aprile 1452, uno dei maggiori geni dell’umanità, sarebbe stata la schiava circassa, Caterina. Lo svela nel suo romanzo Carlo Vecce, professore all’Orientale di Napoli, filologo e studioso del Rinascimento, che padroneggia 6 lingue, autore di saggi dottissimi, abilissimo nello scandagliare importanti archivi storici.
E’ talmente bravo che ha vinto gli ND Awards 2020, contest internazionale, come migliore fotografo non professionista nella sezione architettura d’interni. Inoltre vanta collaborazioni prestigiose con grandi fotografi, primo fra tutti Thomas Jorion.
stesse sono innumerevoli e nascondo meraviglie incredibili. Lui le scopre, vi entra con passo felpato, grande rispetto ed estrema sensibilità, poi compie la sua magia: riesce a cogliere l’essenza del luogo, la intuisce tra calcinacci e muri scrostati.
Il libro è acquistabile sul suo sito, va consultato ripetutamente, con calma, e ad ogni sguardo scoprirete qualche dettaglio in più. Perché, come ci ha raccontato, il suo non è semplicemente addentrarsi in luoghi massacrati dall’incuria.