Al “Teatro Toselli” di Cuneo, l’“ACI” locale torna a dire “No” all’incessante fenomeno della violenza sulle donne
Domenica 23 novembre, ore 17,30
Cuneo
“Pare che quest’anno sia diminuito il numero delle ‘vittime donna’, ma i numeri sono ancora troppo alti. Festeggeremo davvero solo quando il numero sarà pari a ‘zero’. Fino ad allora, continueremo a fare rumore e cercheremo, anche quest’anno, di far sì che le parole ‘Mai’ e ‘Più’ non siano effettivamente solo parole”. Ma “Parole” ben chiare. Come quelle succitate, usate da Giuseppe De Masi, direttore dell’“ACI” di Cuneo, per raccontare le motivazioni alla base dell’organizzazione dello spettacolo “Mai Più! (Non) Sono Solo Parole!”, in programma domenica 23 novembre, dalle 17,30, presso il cuneese ottocentesco “Teatro Toselli” (via Teatro Toselli, 9), quale serata di sensibilizzazione, per l’appunto, contro il drammatico, inarrestabile fenomeno della criminale violenza sulle donne. A fianco di “ACI – Cuneo” nell’organizzazione dell’evento, ad ingresso gratuito (con prenotazione obbligatoria su “Eventbrite”), anche “Trs Radio Savigliano”.

Lo spettacolo si tiene in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” che si celebra ogni anno il 25 novembre e si svolge con il patrocinio della “Città di Cuneo”, inserendosi all’interno del calendario eventi di “8 marzo è tutto l’anno”, l’annuale rassegna di appuntamenti proposta dall’assessorato alle “Pari Opportunità – Servizio Parità e antidiscriminazioni” del “Comune di Cuneo”.
La serata, condotta da Davide De Masi (direttore artistico) e Simona Solavaggione (“Trs”), richiede, come detto, la prenotazione obbligatoria su “Eventbrite”. Per maggiori info: eventi@acicuneo.it
Ancora il direttore Giuseppe De Masi: “Portiamo a Cuneo una nuova edizione di ‘Mai Più! (Non) Sono Solo Parole”, lo spettacolo/talk show sull’importanza del fare rete nella lotta alla violenza contro le donne, attraverso gli strumenti dell’arte, della danza, della musica e delle parole. Per questa edizione il ‘Comune di Cuneo’ ci ha concesso l’onore di poter calcare il ‘Teatro Toselli’: da questo importante palco cercheremo, nel nostro piccolo, di portare avanti un messaggio chiaro e preciso: ‘basta con la violenza di genere!’”.
La manifestazione vedrà la partecipazione di Giuseppe De Masi (direttore “ACI Cuneo”), Elena Banin (avvocato esperta di “diritto delle donne”) e Chantal Milani (antropologa forense, esperta in casi di violenza e rappresentante dell’Associazione “Mai + Sole”).
Sul palco saliranno inoltre professionisti e volti noti del mondo dello spettacolo, come Cecilia Gayle (che interpreterà i suoi celebri successi da “El Pam Pam” a “El Tipitipitero”), Mauro Villata, direttamente da “Colorado Cafè” ed Athena Privitera, influencer e attivista contro la violenza sulle donne.
Momenti chiave dello spettacolo anche suggestive performance di danza. Ad esibirsi saranno “Palcoscenico Performing Arts Center” (Sezione di Ginnastica Ritmica “ISEF” di Torino), “Out of Dance”, “Julie’s School” e “La Maison de la Danse”.
- m.
Nelle foto: Un momento di una precedente edizione dello spettacolo e Giuseppe De Masi, direttore “ACI Cuneo”

A introdurre gli spettatori nell’incubo è Marco Divsic, un Jonathan Harker timoroso e determinato, che entra in sala trascinando con sé la sua ricerca di Mina. La Mina di Chiara Ferrara è un’apparizione rarefatta, quasi sognata, che solo nel finale si rivela sorprendentemente terrena. Ma è la meravigliosa Federica Rosellini a imporsi con un Dracula prima mostruoso e poi terribilmente umano: una figura androgina, fragile nella sua condanna all’immortalità, che domina lo spazio con corpo e voce anche quando non è fisicamente presente. Accanto a loro, Michelangelo Dalisi e Michele Eburnea offrono prove solide che contribuiscono a tenere in equilibrio una drammaturgia densa e costruita per sottrazione.
Il Dracula, a questo punto di De Rosa-Sinisi, può essere messo in scena solo qui al Teatro Astra, perché tra queste mura è stato cucito, come una fodera al suo mantello. Non lasciatevi sfuggire queste piccole magie irripetibili. Con questo cast, questi costumi, queste atmosfere. In realtà lo spettacolo richiederebbe due visioni: la prima con lo stomaco, lasciandosi andare alla potenza istintiva delle immagini; la seconda con la testa, per giocare a cogliere ogni riferimento letterario, artistico e cinematografico disseminato lungo il percorso. Resterà in scena fino al 30 novembre.

