L’artista Giacomo Sampieri è stato selezionato dall’associazione degli Amici dell’Arte di Pianezza per dipingere il drappo che andrà come Palio al vincitore della corsa dij Semna-sal, che si svolge a Pianezza nella 3a domenica di settembre.
Nella giornata inaugurale Gli Amici del Palio di Pianezza presenteranno alla cittadinanza il Palio. In tale occasione viene inaugurata la mostra con le opere scelte dal pittore fra quelle recentemente realizzate.
La selezione comprende ritratti, figure e paesaggi prevalentemente eseguiti con la tecnica ad olio su tela.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo che presenta alcune delle opere esposte, con antologia critica a cura di A. Mistrangelo e E. Di Mauro.
La manifestazione è patrocinata dal Comune di Pianezza (To)
mostra Giacomo Sampieri – Pittore del Palio dij Semna-sal 2024
luogo Galleria d’Arte Contemporanea Villa Casalegno
via al borgo 2 – 10044 Pianezza(TO)
inaugurazione sabato 7 settembre 2024, dalle ore 16
periodo mostra dal 7 al 22 settembre 2024
aperture sabato 14 e 21 settembre ore16.00 -19.00
la domenica 10.30 – 12.30 / 16.00 – 19.00
a cura di Associazione Gli Amici dell’Arte di Pianezza
La mostra prosegue la collaborazione tra il maestro e il museo MIIT di Torino che, nel 2018, aveva ospitato la sua prima personale italiana. È comunque dagli anni Novanta che Holleespone in tutto il mondo i suoi lavori, che spaziano dalla grafica alla pittura, dalla scultura alle installazioni.

Non è stato costruito come centro difensivo ma piuttosto per essere una residenza sfarzosa e ben protetta: così volle la nobile famiglia Challant che visse per tanti anni al suo interno. Avvicinandosi al castello colpisce il fatto che, contrariamente a tanti altri castelli eretti per scopi difensivi, quello di Fénis non si trova su un monte o su un’alta collina ma su una lieve altura circondata da prati e vigneti. È un gran bel castello medievale, uno dei più belli d’Italia, che ogni anno viene visitato da oltre 80.000 persone. Lasciarselo sfuggire transitando per la Valle d’Aosta sarebbe un vero peccato. Più che ad arcieri e soldati dobbiamo immaginare un via vai di cavalieri, dame e principesse nelle sale del castello fino al cortile affrescato con San Giorgio che uccide il drago, tra preziosi affreschi, enormi camini, scaloni e simboli del potere.
Tra feste e tradizioni locali il piccolo comune di Fénis,1700 abitanti, offre ai turisti un calendario ricco di eventi anche dopo l’estate. A fine settembre “Castello in fiera” con mercatini, musica e intrattenimenti all’esterno e all’interno del maniero e a ottobre sarà la volta della rassegna dedicata alla castagna. Gli Challant conducono le danze anche al castello di Aymavilles, a dieci chilometri da Aosta, su una collina circondata da vigneti in Valle Cogne. Imponente, elegante e torreggiante, domina dalla sommità di un’altura la valle centrale e da lassù si ammirano il castello reale di Sarre, residenza di caccia dei Savoia, e il fiabesco castello di Saint-Pierre che aprirà al pubblico il prossimo anno. In origine Aymavilles era circondato da una cinta muraria, oggi scomparsa e sostituita da giardini e aiuole fiorite. Assoluta novità di quest’estate, il maniero è stato aperto al pubblico a maggio dopo oltre dieci anni di restauri. Il primo riferimento storico del castello risale al 1207 e dal Trecento, con il passaggio dai Savoia agli Challant, nobile famiglia della Valle d’Aosta, l’edificio subisce, tra medioevo e barocco, grandi trasformazioni. Il nuovo maniero, realizzato all’inizio del Quattrocento, fu sopraelevato, ai quattro angoli furono costruite delle torri semicircolari e fu scavato un fossato ma è nel Settecento che il castello venne trasformato in una residenza. Tutto fu ristrutturato e rinnovato, sia all’esterno che all’interno. Del vecchio castello rimase ben poco e l’edificio perse il suo antico aspetto difensivo medievale. Oggi ci troviamo davanti a una moderna residenza signorile immersa nel verde che negli ultimi due secoli ha avuto diversi nuovi proprietari, liguri e piemontesi, che hanno più volte modificato gli interni, utilizzando il castello come museo e poi come luogo di villeggiatura estiva. Nelle sue sale, oltre alla storia del castello, si può ammirare la raccolta d’arte e archeologia dell’Académie Saint-Anselme. Nel 1970 il castello di Aymavilles è stato acquisito dalla Regione autonoma Valle d’Aosta. Per contatti e informazioni telefonare al castello di Fénis 0165-764263. Per il castello di Aymavilles telefono 0165-906040. E’ consigliabile la prenotazione online. Filippo Re
Del “mio” Gioberti (ho conseguito la maturità classica nel 2009) ricordo le aule prive di LIM, odorose di gessetto da lavagna, rammento le pareti smunte, sulle tinte dell’ocra, i banchi rettangolari dotati di sottobanco, ossia quegli spazi perennemente ricolmi di fogli piegati, di carta delle merendine, di bigliettini dimenticati che mamma mia se fossero caduti all’improvviso! E poi l’armadio di classe, strabordante dei libri che non sempre riportavamo a casa e i grandi finestroni che si affacciavano sul cortile quadrato, che dall’alto mi ricordava quello di una prigione e ancora i lunghi corridoi e i caffè presi sul suono della campanella. “E”, “e”, “e” tante congiunzioni per un’infinità di momenti che non so se posso descrivere così apertamente.
Vi posso raccontare di un “maiale volante” appeso al soffitto, comprato grazie ad una colletta di classe proprio come “mascotte” porta fortuna. E quanto ci sarebbe ancora da dire. Quanti pianti fece la mattina la ragazzina mentre andava a scuola, quante notti passò a studiare per poi prendere talvolta solo delle misere sufficienze, quante sconfitte ma anche quante vittorie. E quante rinunce: inconciliabile con l’intensità dello studio la scuola di danza, che ha dovuto lasciare proprio quando stava imparando a ballare sulle punte. Le scarpette rosa rimasero un ricordo riposto in solaio.
Inaugurazione sabato pomeriggio del 24 agosto, a Torre Pellice, negli Spazi Espositivi di Open Ada, in via della Repubblica 6, della personale di Susanna Viale, curata da Monica NuceraMantelli, dal titolo “Fantastic & Spiritual Creations”. Il termine espositivo è stato prorogato dal 5 ottobre al 19 ottobre, con orario 15-19.
“Le nuove opere esposte in Fantastic & Spiritual Creations- dichiara la curatrice della mostra, Monica Nucera Mantelli – sonocreature inconsuete, che pare vengano avvistate fantasmagoricamente quando si assottiglia il velo tra il mondo fisico e quello spirituale. Sono rappresentazioni evocative e coloratissime, che offrono l’opportunità di connettersi con le forze superiori e di ricevere messaggi e segnali da altri regni”.
Oltre a qualche citazione dei suoi mosaici più recenti e piccole sculture, l’allestimento propone, a corredo del magico mondo di Viale, annesso alla natura e ai suoi codici di svelamento, slideshow di immagini sulle Alebijes dell’artista messicano Mario Alva, suo collega di esperienze artistiche in America Latina”.
L’inaugurazione è proseguita domenica 25 agosto, alla presenza dell’artista e della curatrice Monica Nucera Mantelli, con apertura dalle 15 alle 18. Un appuntamento assolutamente speciale è stato quello con il sound healing, o bagno sonoro ( aperto a tutti) curato e condotto dalle 16 alle 18 da Gabriella Irtino e Guido Battistin. Si è trattato di un’immersione con le opere nei suoni armonici delle campane tibetane antiche, campane di cristallo a 432 Hertz monocorde Pitagora o Ocean Drum. Con la propria stuoia ci si siede e ci si lascia immergere dal potere benefico di queste sonorità.
