CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 197

Proseguono gli eventi al Circolo Violeta Parra di Beinasco

Proseguono gli eventi al Circolo Violeta Parra di Beinasco: domenica 18 giugno è previsto il consueto “Blues & Jazz for Luigi”, dedicato a Luigi Tempera, raffinato e originale chitarrista blues e veterano della scena musicale italiana che ci ha lasciati ormai nel lontano 2014 e ha ideato, insieme a Piero Contu, il Beinasco Blues & Jazz Festival poi confluito nei festival estivi organizzati dal Circolo come il “Blues Day, che verranno portato avanti anche quest’anno e in quelli a seguire con idealismo e convinzione come ringraziamento e tributo allo storico direttore artistico per gli splendidi quattordici anni passati insieme.

Il Blues and Jazz Day for Luigi inizierà alle ore 17.30 con la Jam Session “Suona con noi”: sul palco musicisti jazz e blues che accettano di condividere lo spazio musicale con chiunque si senta all’altezza!

Alle ore 19,15 si esibisce Matteo Salvadori con il progetto Great American Songbook.

Un concerto per cantare e raccontare alcune delle canzoni del “Great American Songbook”, un oceano di musica in cui le storie dei grandi interpreti, compositori, opere teatrali e film, per cui queste composizioni venivano scritte, s’intrecciano in maniera incredibilmente affascinante, dando vita ad un interpretazione colorata di blues.

Matteo Salvadori
Dal 1993 al 1996 suona nel gruppo MaoelaRivoluzione, con cui incide 2 dischi, “Sale”, e “Casa” con la Virgin. Il gruppo ha una intensa attivita’ live. e partecipa a Sanremo Giovani.

Studia a Milano con Gigi Cifarelli.
Nel 1997 collabora con Daniele Silvestri, partecipando alle registrazioni di due suoi dischi e alla sua esibizione al Festival di Sanremo nel 1999 . Dal 1998 al 2001 suona negli 883 di Max Pezzali, registrando tre album ed effettuando numerosi tour in Italia e all’ estero.
Successivamente suona nel nuovo disco degli Heavy Metal Kids, storica e influente formazione rock inglese degli anni 70, ed effettua un tour negli Stati Uniti nella band di Danny Peyronel (cantante/ compositore inglese che ha scritto per Sade, Meat Loaf, ed ha fatto parte degli Ufo).
Nel 2012 suona nel disco di Rocco Papaleo, attore e cantante che ha presentato il Festival di Sanremo 2012.
In ambito jazzistico ha collaborato con Emanuele Cisi, Giorgio Li Calzi (suona nel cd “Organum” del 2011), ed altri.
Ha inoltre suonato e collaborato nel corso degli anni con molti altri artisti come Saturnino, Max Gazze’, Jovanotti, i Giuliodorme, Jeremy’s Joke, Too Rude, Robertina Magnetti, Fratelli di Soledad e altri.

Alle ore 20,15 è il turno di Anouman Trio con un Jazz Manouche pieno di energia.

Il Trio francese Anouman è composto da una cantante jazz, da un contrabbassista e da un chitarrista. Oltre al Jazz sul palco ci sarà della musica pop (Amy Winehouse, Stevie Wonder…), canzoni della tradizione francese (Gainsbourg…) e tanto jazz manouche.

Il gruppo suona da oltre un decennio e trasmette tanta passione e forza con la propria musica.

Alle ore 21,15 grande musica con gli Hot Shots Blues. Il gruppo è composto da quattro musicisti di lunga esperienza animati dalla passione per il palco e per la buona musica, con in serbo alcuni dei brani più significativi del rock e del blues. Una carica di adrenalina unità a professionalità, bravura, energia e coinvolgimento. Potenti come un colpo ben assestato.

Alle ore 22,15 si chiude con il grande Martin Craig From Black City con il suo Funk mescolato a note di Soul e Blues.

Martin Craig è un chitarrista e compositore italo-americano nato a Rivoli. Le sue influenze musicali spaziano dal funk al rock, ma ha un occhio di riguardo al blues ed al soul. La sua carriera di oltre vent’anni l’ha portato a suonare in diversi tour sia in Italia sia all’estero. Dopo aver pubblicato tra il 2017 ed il 2021 tre dischi con i The Black City, Martin si sta ora dedicando al suo primo progetto da solista, il cui disco d’esordio uscirà nel 2022 via Blue Mama Records. (Fonte)

Per prenotare i posti chiamare il numero 333/37.54.535. Ingresso gratuito, proposta ristoro su prenotazione.

Per info 011/26.48.591 – 333/37.54.535 e 339/29.78.912;

E-mail: parravioleta239@gmail.com

Staff Comunicazione Violeta Parra – eventistampa@gmail.com 333 430 97 09

Giuseppe Mazzini: troppo avanti per essere attuale

Ricordando la fastosità con cui celebrammo in tutto il Paese i 150 anni dell’Unità d’Italia, confesso che mi sarei aspettato qualche sforzo in più per commemorare lo scorso anno  – a 150 anni dalla morte- Giuseppe Mazzini: l’ideologo perennemente incompreso (ma sempre opportunisticamente sfruttato), colui che definì le basi etiche della nostra repubblica.

Dei quattro protagonisti del Risorgimento, Mazzini dovette vivere il suo sogno da esule, persino da rinnegato, o “magnifico perdente“, come recita il titolo di un bel romanzo di Sonia Morganti a lui dedicato. Non si può certo dire che gli altri procedessero in armonia verso la strada che li portò a raggiungere lo storico traguardo: Vittorio Emanuele e Cavour si detestavano, ma condividevano l’odio per Mazzini… e la tragica prematura morte del Conte ce ne risparmiò le possibili conseguenze. Garibaldi -inizialmente seguace di Mazzini – abbandonò il sogno repubblicano per unire l’Italia sotto la monarchia, ma mai perdonò a Cavour la cessione di Nizza, sua città natale. Nell’aula del Parlamento Subalpino a Palazzo Carignano ancora riecheggiano le pesanti parole rivolte a Cavour dal neo deputato Giuseppe Garibaldi, appena eletto nel collegio di Nizza, che, quand’egli giunse all’emiciclo, non era più italiana…

…Palazzo Carignano, appunto: qui -dove Vittorio Emanuele II nacque, il Conte Camillo Benso di Cavour lavorò intensamente e Garibaldi fieramente inveì- ha sede il Museo Nazionale del Risorgimento, che purtroppo a Mazzini dedica ben poco spazio e considerazione. Da questa istituzione, almeno in occasione dell’anniversario, confidavo un qualche risarcimento postumo, magari nelle sale riservate alle mostre temporanee, che invece ho trovato  occupate da un colorato collage di immagini dedicate al fenomeno di Garibaldi (nel 2022 ricorrevano i 140 anni dalla sua morte) “Icona Pop“: l’Eroe dei due Mondi rappresentato come fenomeno di marketing e brand pubblicitario, insomma.

Questa premessa rende ancor più meritevole l’iniziativa del direttore/fondatore del Centro Studi Mario Pannunzio di Torino Pier Franco Quaglieni, che ha curato la riedizione del saggio sui “I Doveri dell’Uomo“, pubblicato dalla Casa Editrice Pedrini proprio in occasione dei 150 anni dalla morte di Mazzini.

Quaglieni nel libro  ci fa subito notare come la scelta di ricordare in questo modo Giuseppe Mazzini si riveli sempre attuale: lo fu nel centenario, quando già cinquant’anni fa il Centro Pannunzio -allora presieduto da Arrigo Olivetti- decise di promuovere un convegno incentrato sul tema “Mazzini e il marxismo“, una cultura che ai tempi esercitava forte egemonia soprattutto negli ambienti universitari. Il convegno, purtroppo, saltò a causa di elezioni anticipate (allora, come oggi, guarda caso) che distrassero uno degli illustri relatori -Giovanni Spadolini- eletto senatore e “volato” ad altri lidi, quelli che poi segnarono la sua carriera politica.

Il tema scelto era accattivante: Mazzini e Marx si conobbero a Londra, dove erano vicini di casa, e inizialmente sembrava potesse nascere ta loro un’intesa, ma molto presto le posizioni si allontanarono. Ancora nel 1972, ci ricorda Quaglieni, l’ “intellighenzia” imperante filo marxista seguiva le tesi gramsciane che ritenevano Mazzini un “utopista impolitico” che “aveva totalmente svalutato i limiti del marxismo – leninismo e della sua realizzazione storica in Russia che il suo sodale Gobetti aveva definito una “rivoluzione liberale”. Gobetti giunse a teorizzare che Mazzini andasse sostituito da Marx, un’affermazione che lasciò dubbioso anche il gobettiano Norberto Bobbio che aveva rivolto la sua attenzione più a Cattaneo che a Mazzini in un raffinatissimo saggio dedicato alla cultura militante”.

Va detto che Michail Bakunin definì Mazzini “l’essere umano più nobile e più puro che io abbia incontrato in tutta la mia vita“.

Ed ora ci troviamo a dar ragione a Giuseppe Mazzini, troppo spesso inascoltato e troppo poco rivalutato.

Nel saggio pubblicato da Pedrini possiamo leggere un inedito di Renzo De Felice che rimase nell’archivio dei lavori preparatori del convegno: “Mazzini e il Socialismo“, anche queste righe si rivelano adesso premonitorie.

A 150 anni dalla morte, il pensiero di Mazzini potrebbe essere richiamato per contrastare il fenomeno del nazionalismo populista che tanta presa ha nella pubblica opinione.

Mazzini, meglio di ogni altro, seppe interpretare la differenza fra patriottismo e nazionalismo. In una lettera del 1861 ad un corrispondente tedesco scrisse: “chi fa la santa parola di Nazionalità sinonimo d’un gretto geloso ostile nazionalismo commette lo stesso errore di chi confonde religione e superstizione”.

Per “gretto nazionalismo” -scrive maurizio Viroli- “Mazzini intende la perversione del principio di nazionalità”. Il valore della nazionalità degenera in meschino nazionalismo quando si trascura il principio che «la libertà d’un popolo non può vincere e durare se non nella fede che dichiara il diritto di tutti alla libertà».

La Patria é una comunione di liberi e d’uguali affratellati in concordia di lavori verso un unico fine. Voi dovete farla e mantenerla tale. La Patria non é un aggregato, é una associazione. Non v’é dunque veramente Patria senza un Diritto uniforme. Non v’é Patria dove l’uniformità di quel Diritto é violata dall’esistenza di caste, di privilegi, d’ineguaglianze dove l’attività d’una porzione delle forze e facoltà individuale é cancellata“, leggeremo nel saggio sui Doveri.

Recensendo l’ultimo libro di Pier Franco Quaglieni, “La Passione per la Libertà“, scrissi di “un capitolo che non c’è“, ma del cui spirito tutto il libro è permeato. Il saggio è stato redatto in periodo di piena pandemia, quando le nostre libertà venivano spesso limitate dalle responsabilità che avremmo dovuto assumerci per tutelare la salute nostra e dell’intera comunità. “Libertà significa anche responsabilità”: è un concetto ben chiaro a Quaglieni nelle considerazioni che andava stilando. La pubblicazione de “I Doveri dell’Uomo” sembra essere la naturale continuazione del suo percorso di autentico e irreprensibile storico liberale.

Quando Mazzini, nel 1860, pubblicò “I Doveri dell’Uomo” si rendeva naturalmente conto che scrivere di doveri costituiva un argomento impopolare nell’epoca dei “droits“: “un mezzo aleatorio, difficile da proporre a un movimento politico -cito Sauro Mattarelli- non perché fosse superato, ma, semmai, perché si guardava troppo avanti, a una società ideale che non c’era. Erano richieste consapevolezze e responsabilità che raramente si trovano nelle persone; ma, soprattutto, questa teoria si basava (e si basa) su una prospettiva che rompeva con gli schemi concettuali a cui siamo abituati“. E anche oggi potremmo dire lo stesso.

Che Mazzini fosse un utile strumento di propaganda valido per tutte le stagioni lo dimostra l’utilizzo che della sua opera e del suo pensiero è stato fatto nei decenni seguenti la morte: “I Doveri dell’Uomo” venne adottato nella scuola di inizio ‘900 come testo obbligatorio, ma purgato di quelle parti che potevano infastidire la monarchia; il suo pensiero -radicalmente cambiato nelle premesse e profondamente falsificato – passò come base fondativa della dottrina fascista, principalmente tramite il lavoro del filosofo Giovanni Gentile e del giurista Alfredo Rocco, tanto che l’opera originale fu bandita dall’Italia fascista; Luigi Einaudi teneva in bella mostra sulla sua scrivania una lettera autografa di Giuseppe Mazzini “al quale si ispirò per il suo settennato soprattutto nella dimensione del senso educativo che l’istituzione repubblicana comportava” (parole di Carlo Azeglio Ciampi), ma forse anche per mostrare la sua fede all’istituzione repubblicana, lui che aveva votato per la monarchia; Carlo Calenda apre e chiude il suo ultimo libro “La Libertà che non Libera” con citazioni de “I Doveri dell’Uomo“, opera che dichiara essere fonte primaria di ispirazione per la sua attività politica…. Mazzini, insomma, può sempre venire in soccorso per giustificare, corroborare, legittimare e persino indirizzare l’opinione che si vuol comunicare ad interlocutori più o meno autorevoli. Troppo spesso, però, si tratta di citazioni abusive e abusate, stravolte dalla mancanza di quel senso etico che Giuseppe Mazzini seppe dimostrare con la sua esistenza esemplare.

Perché vi parlo io dei vostri doveri prima di parlarvi dei vostri diritti? Perché, in una società dove tutti, volontariamente o involontariamente, vi opprimono, dove l’esercizio di tutti i diritti che appartengono all’uomo vi è costantemente rapito, dove tutte le infelicità sono per voi e ciò che si chiama felicità è per gli uomini dell’altre classi, vi parlo io di sacrificio e non di conquista? Di virtù, di miglioramento morale, d’educazione, e non di benessere materiale? È questione che debbo mettere in chiaro, prima di andare innanzi...” Scrive Mazzini, “Libertà vera non esiste senza eguaglianza, e l’eguaglianza non può esistere fra chi non move da una base, da un principio comune, da una coscienza uniforme del Dovere“, aggiungerà.

Con questo spirito abbiamo riletto  “I Doveri dell’Uomo” consapevoli  del pensiero di un uomo che è sempre stato avanti.

Troppo avanti per essere attuale.

EDOARDO MASSIMO FIAMMOTTO
Pannunzio Magazine

Rivoli Beach – Summer Festival

Il cartellone estivo della Città di Rivoli

4^ edizione

Ingresso gratuito

Dal 12 giugno al 30 luglio 2023

Tanti eventi estivi

Un’estate ricca di musica, divertimento e sport. Dal 12 giugno torna Rivoli Beach, tanti appuntamenti per vivere al meglio l’estate in città, tra relax e intrattenimento. Nell’arco di oltre un mese si alterneranno momenti di intrattenimento musicale, culturale, teatrale, sportivo a cura della Città di Rivoli e del Consorzio Turismovest, in collaborazione con associazioni sportive e culturali del territorio.

Rivoli Beach è ormai una consuetudine per l’estate rivolese, il modo migliore per accompagnare con un’ampia offerta le lunghe giornate estive, tra divertimento e sport – dichiara il Vice Sindaco di Rivoli Laura Adduce –. Abbiamo realizzato un calendario ricco nella speranza che possa coinvolgere il maggior numero di cittadini e di turisti”.

Tanti, infatti, gli eventi in programma. Dal 12 giugno fino al 30 luglio l’area verde di parco Salvemini si trasforma in una grande area dedicata alle attività di gioco all’aperto come ping pong e volley. Il parco sarà anche il luogo ideale per concerti e spettacoli: verrà infatti allestita l’area estiva con un palco per l’esibizione di gruppi musicali e spettacoli teatrali per famiglie, grazie alla collaborazione di musicisti, artisti e associazioni del territorio. La musica parte il 30 giugno con le sonorità di Lucio Battisti e fino al 16 luglio tutti i weekend saranno il momento ideale per ascoltare buona musica dal vivo. La domenica, invece, spazio al teatro per bambini, con spettacoli coinvolgenti per famiglie (2, 9 e 16 luglio alle 17,30).

Piazzale Mafalda di Savoia ospiterà domenica 25 giugno alle 17 la Filarmonica San Marco di Buttigliera Alta per i 40 anni di fondazione mentre il 21 e 22 luglio, dalle 21,30, un importante evento canoro, l’Incanto Summer Festival, due serate con 15 nuove voci dai più famosi talent televisivi accompagnati da un’orchestra sinfonica di 60 elementi e la direzione artistica del noto cantautore Enrico Ruggeri.

Per chi vorrà godersi l’estate sognando la spiaggia, il luogo adatto sarà piazza I Portici dove dal 24 giugno al 23 luglio verrà allestita l’area con il campo da beach volley e la zona relax con sdraio e ombrelloni, oltre ad uno spazio dedicato ai più piccoli con giochi gonfiabili accessibili tutti i giorni dalle 17 a mezzanotte.

E ancora conferenze, musica e spettacoli ai Giardini di Palazzo Piozzo di Rosignano con il programma I Caffè di Palazzo Piozzo, a cura dell’istituto musicale Città di Rivoli G. Balmas (info e programma www.istitutomusicalerivoli.it).

Infine, tante altre offerte per vivere al meglio le lunghe giornate estive, come la passeggiata nella lavanda delle giornate 1-2-3 luglio (Info: Az. Agricola Racca 3493304598, 3492265167, www.societaagricolaracca.it, info@societaagricolaracca.it) e il ballo d’estate (ballo al palchetto, ballo liscio, latino americano, balli di gruppo) dal 28 al 30 luglio in piazza Fratelli Cervi.

Coinvolta anche quest’anno la vicina Buttigliera Alta con il concerto di musica classica alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso domenica 25 giugno alle 17. Inoltre dal 30 giugno al 2 luglio piazza Donatori di Sangue ospiterà il summer festival con street food e musica mentre il 15 e 16 luglio ci sarà il Festival Internazionale di Musica Celtica.

Il programma completo di Rivoli Beach è disponibile sul sito del Consorzio Turismovest www.turismovest.it. Si consiglia di consultare i canali social di TurismOvest per essere aggiornati su eventuali cambiamenti di programma.

PROGRAMMA COMPLETO

RIVOLI BEACH – SUMMER FESTIVAL 2023

Il Cartellone estivo della Città di Rivoli

MUSICA, SPORT, INTRATTENIMENTO

12 GIUGNO – 30 LUGLIO 2023

4° EDIZIONE

Nell’arco di un mese si alterneranno momenti di intrattenimento musicale, culturale e sportivo a cura della Città di Rivoli e del Consorzio Turismovest, in collaborazione con alcune associazioni sportive e culturali del territorio.

PARCO SALVEMINI – CORSO SUSA 132 – RIVOLI

AREA GIOCO E SPORT ALL’APERTO

Dal 12 Giugno al 30 Luglio

In collaborazione con alcune Palestre e Associazioni sportive della Città, ci saranno molteplici appuntamenti che coinvolgeranno l’area verde del Parco che sarà attrezzata per attività di gioco all’aperto come ping pong, volley, badminton-volano…

Maggiori dettagli su: www.turismovest.it – www.comune.rivoli.to.it – facebook: Citta di Rivoli

CONCERTI E SPETTACOLI PER BAMBINI
Dal 30 Giugno al 16 Luglio

Verrà allestita l’area estiva con un palco per l’esibizione di gruppi musicali e spettacoli teatrali per famiglie, grazie alla collaborazione di musicisti, artisti e associazioni del territorio.

Maggiori dettagli su: www.turismovest.it – www.comune.rivoli.to.it – facebook: Citta di Rivoli

Di seguito il programma:

Venerdì 30/06 ore 21,30 MUSICA AKuaKiara (Battisti cover band)

Sabato 1/07 ore 21,30 MUSICA Marconi Blues Band di Rivoli (Blues)

Domenica 2/07 ore 17,30 TEATRO PER BAMBINI “Le buffe fiabe animate” a cura di Compagnia TeatrAli Aps (spettacolo interattivo)

Venerdì 7/07 ore 21,30 MUSICA Heaven (Elisa cover band) e Violet Beat di Rivoli (pop rock)

Sabato 8/07 ore 21,30 MUSICA Razza Sospetta e Alex the Motown Band (R&B, beat, soul, anni 50-60)

Domenica 9/07 ore 17,30 TEATRO PER BAMBINI “Magicamente in favola” a cura di Le Fiabe di Beba (spettacolo interattivo)

Venerdì 14/7 ore 21,30 MUSICA Prospettiva Zero (tributo a Renato Zero)

Sabato 15/07 ore 21,30 MUSICA LauraDue (cover band Laura Pausini)

Domenica 16/07 ore 17,30 TEATRO PER BAMBINI “Arrivano i clown” a cura dei Pentaclown (spettacolo per famiglie)

PIAZZALE MAFALDA DI SAVOIA – RIVOLI

SPETTACOLI MUSICALI

Domenica 25/06 ore 17,30 MUSICA Filarmonica San Marco di Buttigliera Alta – per i 40 anni di fondazione (musiche da film)

In caso di brutto tempo la manifestazione si svolgerà in Piazza donatori di Sangue a Buttigliera.

Venerdì 21/07 e Sabato 22/07 ore 21,30

MUSICA Incanto Summer Festival, 2 serate con 15 nuove voci dai più

famosi talent televisivi, orchestra sinfonica di 60 elementi, Direzione artistica Enrico Ruggeri

PIAZZA “I PORTICI” – VIA ROMBO’ – RIVOLI

BEACH VOLLEY E AREA RELAX

Dal 24 Giugno al 23 Luglio

Maggiori dettagli su: www.turismovest.it – www.comune.rivoli.to.it – facebook: Citta di Rivoli

AREA GIOCO BIMBI CON GONFIABILI

Dal 24 Giugno al 23 Luglio

orario 17-24

GIARDINI DI PALAZZO PIOZZO DI ROSIGNANO – VIA CAPELLO 3 – RIVOLI

I CAFFE’ DI PALAZZO PIOZZO fra Musica, Arte e Socialità

Concerti, conferenze, spettacoli

A cura di Istituto Musicale Città di Rivoli G. Balmas

Dal 10 giugno al 22 settembre 2023

Ore 18,00 – Ingresso libero

Info e Contatti: segreteria.didattica@istitutomusicalerivoli.it; tel. 011 9564408; www.istitutomusicalerivoli.it; Fb@istitutomusicalerivoli; IG: @musicalerivoli

Sabato 10 giugno Musica da Film Back home – Archiensemble

Giovedì 22 giugno Musica pop Pick n’ bow

Sabato 24 giugno Tavola rotonda sullo stato della musica moderna oggi Moderna a chi?

Martedì 27 giugno Musica pop Acrobazie – Nicolas Roncea

Giovedì 29 giugno Musica pop Musica da cameretta – LastanzadiGreta

Sabato 1 luglio Musica pop Note d’amore – Crossing sound trio

Lunedì 3 luglio Conferenza L’arte dell’improvvisazione

Mercoledì 5 luglio Libri e Musica Swinging Stravinsky

Giovedì 6 luglio Musica Jazz Benvenuti al Nord e Sud America (in Jazz) – Jazz Ensemble 2

Sabato 8 luglio Teatro Musicale Dulcamara e il suo Elisir

Venerdì 15 settembre Musica pop Fonni

Venerdì 22 settembre Libri e Musica16 racconti per Torino – La Compagnia del Ciglio

AZIENDA AGRICOLA RACCA, STR. BIBIANA 7, FRAZ. BRUERE – RIVOLI

PASSEGGIATA NELLA LAVANDA

1-2-3 luglio 2023

Orario 10-21

Passeggiata, acquisto prodotti dell’azienda, possibilità di pranzo, cena o merenda sinoira su prenotazione

Info: 3493304598, 3492265167, www.societaagricolaracca.it, info@societaagricolaracca.it

PIAZZA FRATELLI CERVI – RIVOLI

IL BALLO D’ESTATE

Ballo al palchetto, ballo liscio, latino americano, balli di gruppo

Dal 28 al 30 luglio

Orario 20,30 – 24,00

Maggiori dettagli: https://www.aptrivoli.it – www.comune.rivoli.to.it – facebook: Citta di Rivoli

Inoltre, a Buttigliera Alta (Maggiori dettagli: www.comune.buttiglieraalta.to.it)

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso – Strada Sant’Antonio di Ranverso, 6

Concerto a offerta libera. Regie Armonie. Itinerari in Musica.

Domenica 25 giugno, ore 17 – O quanto a me sei caro

Info: 011 9367450 (da mercoledì a domenica); ranverso@biglietteria.ordinemauriziano.it

ranverso@ordinemauriziano.it – http://www.ordinemauriziano.it/precettoria-di-s-antonio-ranverso

Piazza donatori di Sangue, Buttigliera Alta:

Venerdì 30 Giugno: Summer festival con street food e dj

Sabato 1 Luglio: stand food con grigliate e altro. Ore 21,30 danze con I Roeri.

Domenica 2 Luglio: Stand food con Porchetta di Tarcisio. Ore 21.30 danze con Luigi Gallia.

Festival Internazionale di Musica Celtica”:

15 luglio, ore 21, Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

16 luglio, ore 18, Teatro Don Vallino, Via Rosta 14, Buttigliera Alta

Un convegno organizzato dalla Fondazione Firpo sulla figura di Costantino Nigra

 

La Fondazione Firpo organizza  venerdì 16 giugno alle ore 10 un incontro con Gianpaolo Fassino  dell’Università del Piemonte Orientale e con Andrea Pennini dell’Università  di Torino,  con l’introduzione di Claudio  Risso,  dell’Università del Piemonte Orientale.

Presso la Sala Seminari della Fondazione Firpo, in piazza Carlo Alberto 3, al primo piano, si parlerà di “Costantino Nigra. Dalla piccola patria al grande mondo”.

È ben noto il ruolo cruciale svolto da Costantino Nigra a Parigi nella preparazione diplomatica della seconda guerra d’indipendenza,  un ruolo che la letteratura ha trasfigurato fino ad attribuirgli connotati romanzeschi. Si pensi a Salvator Gotta e all’omonimo scenaggiato agli albori della televisione italiana

Nigra diede un contributo di grande rilievo alla costruzione del Regno  d’Italia e continuò  a svolgere importanti funzioni diplomatiche sino alla vigilia della morte, che lo colse all’età di 79 anni.

Meno nota è  la sua attività di letterato e di pionieristico raccoglitore della cultura  popolare piemontese,  che fa di lui uno dei fondatori dell’etnologia e dell’etnomusicologia.

Andrea Pennini e Gianpaolo Fassino si soffermeranno sulle due anime del politico canavesano che, come ha scritto lo storico Umberto Levra, mentre svolgeva la sua delicatissima missione alla corte  di Napoleone III, non trascurava, però, la pubblicazione a puntate a Torino della prima versione ampliata delle Canzoni popolari del Piemonte. L’evento avverrà in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.

MARA MARTELLOTTA

 

The Dark Side Orchestra

Venerdì 16 giugno, ore 21

Cortile d’Onore Palazzina di Caccia di Stupinigi

 

L’anteprima nazionale di uno degli album più iconici della musica contemporanea, The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, chiude la stagione teatrale del Teatro Superga

 

 

Per chiudere la stagione teatrale 2022/2023 del Teatro Superga, nel Cortile d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi andrà in scena venerdì 16 giugno l’anteprima nazionale che celebra l’anniversario di uno degli album più influenti e iconici della musica contemporanea, The Dark Side of the Moon.

Sono trascorsi 50 anni da quando questo disco ha ridefinito il concetto stesso di concept album, infrangendo ogni record e rimanendo nelle classifiche più di ogni altro disco mai inciso, vendendo oltre 50 milioni di copie.

The Dark Side Orchestra è un concerto evento, unico nel suo genere, che ricorda e omaggia The Dark Side of the Moon attraverso una rielaborazione sinfonica degli arrangiamenti, un’orchestra di trenta elementi, un coro e una band dal vivo, per immergere gli spettatori nel paesaggio sonoro e nelle meraviglie liriche di un album senza precedenti. Il progetto è firmato da Pink Floyd History, la realtà che dal 2001 ha rivoluzionato il panorama degli spettacoli tributo proponendo show curati nei minimi particolari con scenografie coinvolgenti, giochi di luce e videoproiezioni originali.

 

Biglietti su Ticketone, da 26 a 45 euro + ddp

 

 

Info

Teatro Superga, via Superga 44, Nichelino (TO)

www.teatrosuperga.itbiglietteria@teatrosuperga.it

Tutto su “I fiori nell’arte”, conferenza di Alessia Cagnotto

Mercoledì 14 giugno 2023, presso il Centro Pannunzio, nella sede di Via Maria Vittoria 35 H, alle ore 18, la Prof.ssa Alessia Cagnotto ha tenuto la conferenza I fiori nellArte, un tema di alto pregio e di vasta entità a cui la relatrice ha saputo dare un particolare rilievo tecnico e specialistico.
Di fronte ad un pubblico attento e interessato, la parola esperta e precisa della docente di Arte, con il supporto via via delle immagini proiettate,  ha avuto modo di delineare, con competente  certezza, lessenzialità della poetica degli autori presi in esame, attraverso un linguaggio preciso, aperto e coinvolgente.  La sala piena e silente ha seguito linteressante taglio dialettico dato dalla docente, il cui modulo narrativo ha saputo presentare le opere esaminate ciascuna non semplicemente come quadro a se stante, ma inserite tutte in una dimensione emozionale, capace di evocare ambienti e situazioni, con accostamenti sorprendenti e illuminanti.  
E così il racconto si snoda e quasi esige una simpatia che si collega finemente al contesto: la natura, dice la docente, è da sempre fonte di ispirazione per gli artisti, in tutti i suoi aspetti, partendo dai paesaggi fino al genere “natura morta”. Rientrano in questa ultima categoria “i fiori”, soggetto che non da subito viene considerato importante, si dovrà infatti attendere la celebre “cesta” di Caravaggio prima che tali tipologie di composizione vengano comprese come un genere autonomo. Le composizioni floreali, continua la Professoressa, piacciono molto ai pittori fiamminghi, anche se “l’epoca d’oro” del soggetto fiore è senza dubbio l’Impressionismo. I grandi nomi dell’Ottocento, Renoir, Monet, Manet, Van Gogh e molti altri osservano costantemente la natura e i suoi dettagli, dal loro peculiare e unico modo di osservare e riproporre nascono le eterne opere note come le serie dei “Girasoli” o delle “Ninfee”. Fanno quasi contrasto con tali componimenti, luminosi e dai toni accesi, le composizioni delle epoche successive: il Novecento, secolo devastato dalle guerre, trova voce negli artisti, i quali ascoltano il mondo gridare, per riprendere le parole di Munch, come dicono i fiori nevrotici di Schiele, i turbolenti petali di Nolde, fino alle metalliche composizioni di Lempicka. I fiori si rivelano ancora fonte di grande interesse per gli artisti contemporanei, ed anche per i fotografi, così come dimostrano le sensuali immagini di Mapplethorpe e quelle di Araki. Quello che può parere semplice e silenzioso, come un piccolo fiore, effimero e delicato, è in realtà fonte infinita di spunto e rielaborazione, eterno escamotage per coloro che da sempre necessitano di esprimere se stessi.Il tempo passa veloce, e la conferenza si chiude non senza alcune domande che il pubblico interessato rivolge allesperta, la quale volentieri risponde con raffinata precisione artistica e piacevolezza verbale, note che hanno segnato questo suo incontro.

Barno Ismatullaeva una delle due Cio-Cio-San al teatro Regio

Due protagoniste  si alterneranno nel ruolo

 

La signora Barno Ismatullaeva sosterrà il ruolo di Cio-cio-san nella produzione di Madama Butterfly di Giacomo Puccini, che è in scena già da martedì 13 giugno scorso. Liana Haroutounian si alternerà come protagonista nelle recite del 15, 17, 20, 23 e 27 giugno. Matteo Lippi sarà il tenente Pinkerton per tutte le recite poiché Rame Lahaj non potrà prendere parte alla produzione per una indisposizione che gli impone un riposo assoluto per 15 giorni.

Madame Butterfly va in scena nell’allestimento del Teatro Regio firmato da Damiano Michelietto. Orchestra e Coro del teatro Regio saranno diretti dal maestro Dmitri Jurowski. Il Coro è istruito da Andrea Secchi che, con questa produzione, saluta il teatro Regio.

Il soprano Barno Ismatullaeva ha fatto il suo debutto la scorsa estate sul palcoscenico del lago di Bregnez in Madama Butterfly, diretta da Andreas Homoki, per la direzione musicale di Enrique Mazzola.

La stampa internazionale ha scritto di lei che si trattava di una “Cio-Cio-San semplicemente sbalorditiva […] la grande aria di Cho Cho San riesce a essere di una bellezza commuovente.

Il tenore genovese Matteo Lippi si è formato sotto la guida di Mirella Freni e porta sul palcoscenico del teatro Regio il suo Pinkerton, che è stato ampiamente applaudito al suo debutto al Glynderbourne Festival.

Mara Martellotta

 

I biglietti per la Madama Butterfly sono in vendita alla biglietteria del Teatro Regio

www.teatroregio.torino.it

Tel 0118815241/0118815242

In mostra nel “Chiostro di San Francesco” a Cuneo preziose miniature

“Tacuinum sanitatis: dalla Cura della Terra alla Salute del Corpo e dell’Anima”

 Illustrazioni tratte da un Codice medievale

Da sabato 17 giugno a sabato 1° luglio

Cuneo

Risalgono al Trecento ma, sotto l’aspetto scientifico, toccano tematiche di grande attualità. Nel complesso sono 32 le preziose miniature ingrandite che descrivono le proprietà medicinali di spezie e cibi – ma anche stagioni, eventi naturali e psichici che incidono non poco sulla salute dell’uomo – contenute nel “Tacuinum sanitatis: dalla Cura della Terra alla Salute del Corpo e dell’Anima”, esposte dal prossimo sabato 17 giugno (inaugurazione, ore 15) a sabato 1° luglio (da martedì a domenica, dalle 15,30 alle 18,30), presso il Chiostro del “Complesso Monumentale di San Francesco”, in via Santa Maria 10 (tel. 0171/634175), a Cuneo. Curatrice, insieme a Maurizio Tulliani, Elena Modena (fondatrice del trevigiano “Centro Studi Claviere” e docente all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia), la mostra, realizzata con il sostegno della “Provincia di Treviso”,  è organizzata da “Maestro Società Cooperativa” di Cuneo e fa parte del calendario di appuntamenti del “Festival Modulazioni. Musica senza tempo” che porta la musica antica nei siti storici della città di Cuneo con una ricca proposta distribuita in quattro fine settimana a partire dal mese di giugno fino al prossimo ottobre. In occasione dell’inaugurazione, sabato prossimoalle 17“InUnum Ensemble” (fondato nel 2003 per la divulgazione del repertorio medievale, in particolare della produzione polifonica sacra dal Duecento al Quattrocento) proporrà il concerto “Laude iocunda / La Musica che sana”, in collaborazione con il “Museo Civico” di Cuneo e il “Centro Studi Claviere” di Vittorio Veneto (Tv). Gli ingressi agli eventi sono gratuiti, fino a esaurimento posti.

Per info e per conoscere il programma completo è possibile consultare il sito www.modulazioni.net, le pagine Fb (www.facebook.com/modulazioni.net) e IG (www.instagram.com/modulazioni) o scrivere a info@modulazioni.net

Spiegano i direttori artistici del Festival, Alessandro Baudino e Paola Cialdella“Sotto il nome di ‘Tacuina sanitatis’ vengono classificati tutti quei manuali di scienza medica scritti e miniati dalla seconda metà del XIV secolo al 1450 circa. L’esposizione consta di 32 pannelli di dimensioni tali da arredare il chiostro in un percorso contemplativo di lettura, ascolto, riflessione. Contenuti, suoni e voci dell’‘InUnum Ensemble’ saranno in armonia con la mostra, portando lo spettatore a fare un tuffo nel passato, che dà lezioni al tempo presente, nel momento in cui siamo chiamati a una speranzosa ricerca di equilibrio per la nostra salute, personale e sociale. Un’esperienza da vivere”.

In una fase storica di scambievoli incroci di civiltà (fra mondo greco, arabo, latino ed ebraico – cristiano) il “Tacuinum” esposto a Cuneo documenta, in modo essenziale, come l’attenzione alla salute, anche psichica, trovi forti radici nell’alto Medioevo “che riconducono – sottolinea la curatrice della rassegna, Elena Modena –   alle sottili riflessioni sul tema proposte dai Padri della Chiesa e dai monaci del deserto, per trovare, poco dopo il Mille, ulteriore elaborazione negli scritti di Corrado di Hirsau, Ugo di san Vittore, Ildegarda di Bingen, in particolare entro il tema del contrasto tra vizi e virtù letto in chiave psicologico-comportamentale”“Nel ‘Tacuinum’ – ancora Modena – lo sguardo aperto alle esigenze del corpo e dell’anima, che arriva a includere le emozioni, il movimento fisico, la musica in ogni sua forma pratica, mantiene questa visione armonica della creatura umana, fatta di evidente complessità, basata a sua volta su intrecci di equilibri soggetti a cambiamento con il mutare delle stagioni, dei venti, dell’età, dell’alimentazione e delle dinamiche relazionali e sociali”.

g.m.

Prima edizione del premio Scatti Sapiens Torino

PRIMA EDIZIONE PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023

Cresce la passione per la fotografia a Torino, dopo l’investimento di Intesa San Paolo per la realizzazione di Gallerie d’Italia, l’ attività di Camera ed il ritorno di Phair Photo Art Fair quest’anno alla quarta edizione.

Il Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence (Via Santa Giulia, 41), come per eventi di successo in passato, promuove la diffusione delle arti nel tessuto cittadino e ospita il primo PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023.

FINALITA’

Il premio è istituito da Eventi Sapiens IV Marzo s.s., al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, con la main partnership di Glamour Driving, con la digital partnership di Riflessi shop.com e la collaborazione di Rossetti Fashion, Boudoir Torino e Madavin.

Con il PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023 nasce un concorso dedicato ad un selezionato numero di fotografi amatoriali, che hanno l’opportunità di confrontarsi con altri appassionati.

L’iniziativa punta a promuovere la crescita di fotoamatori di talento, affinché avviino consapevolmente l’esplorazione dei territori dell’arte.

I fotografi in gara, selezionati dal direttore artistico Dario Brocca Ciaros, sono non professionisti di ogni nazionalità, sesso ed età, purchè maggiorenni.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

La competizione è stata l’occasione per valorizzare i set allestiti al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence di Torino, attraverso la creazione d’immagini dal sapore fashion e glamour.

Tutti i partecipanti hanno avuto a disposizione due quadri:

  • Set Nostalgie di motori, in esterno, con automobili messe a disposizione dall’Organizzazione, poste nella corte del Santa Giulia Art and Wine Hotel Residence;
  • set C’era una volta la moda, in una camera della

struttura.

Su ogni set è stata presente una modella su iniziativa dell’ organizzazione.

I partecipanti hanno avuto a disposizione un parco luci a led o a flash fornito dal partner RIFLESSI SHOP.COM, da gestire in autonomia.

Durante la gara i partecipanti sono stati supportati dalla direzione artistica del fotografo Dario Broch Ciaros, presente per il superamento di eventuali problemi tecnici e creativi.

CALENDARIO

APERTURA DELLE ISCRIZIONI LUNEDì 10 APRILE 2023 CHIUSURA DELLE ISCRIZIONI DOMENICA 30 APRILE 2023 PRIMO SET SABATO 6 MAGGIO 2023

SECONDO SET SABATO 13 MAGGIO 2023

TERZO SET SABATO 20 MAGGIO 2023

Prossimi appuntamenti…

ANNUNCIO VINCITORI MERCOLEDì 14 MAGGI 2023

PREMIAZIONE GIOVEDì 15 GIUGNO 2023

SELEZIONE DEL VINCITORE

Il vincitore del PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023 sarà scelto dal voto insindacabile della Giuria che selezionerà sulla base dei seguenti criteri:

  • aderenza all’obiettivo del Concorso;
  • originalità;
  • qualità tecnica;
  • qualità artistica.

LA PREMIAZIONE

Il fotografo ha già consegnato all’Organizzazione due immagini selezionate per ogni set.

Il 14 giugno una giuria qualificata selezionerà i primi 3 classificati e giovedì 15 giugno 2015 avverrà la cerimonia di premiazione al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence di Torino.

PREMI

Il premio PRIMA EDIZIONE SCATTI SAPIENS TORINO 2023 sarà assegnato al

vincitore eletto dalla Giuria e consisterà in oggetti fotografici grazie alla courtesy di RIFLESSI SHOP.COM, e a due voucher omaggio per utilizzi in day use di ambienti al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, per la realizzazione di un set fotografico.

Al secondo classificato verrà consegnato un voucher omaggio per l’utilizzo in day use di ambienti al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, per la realizzazione di un set fotografico.

Al terzo classificato verrà consegnato un voucher omaggio per l’utilizzo di un’auto in day use di quattro ore stanziali al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, per la realizzazione di un set fotografico.

La Mostra dedicata al PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023 verrà allestita entro il 2023 nei locali del Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence.

Il primo classificato vedrà la propria opera esposta con la targa

Vincitore del PRIMO PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023’.

Rumi, un rivoluzionario della poesia

L’ANGOLO DELLA POESIA

Di Gian Giacomo Della Porta e Mara Martellotta

 

“O uomo! Viaggia da te stesso in te stesso”

Rumi, conosciuto anche come Jalal-al-din Mohammad Balkhi, è stato un poeta persiano nato nel 1207, a Balkh, antica città della via della seta oggi in Afghanistan all’epoca nell’area di influenza persiana originario di una nobile famiglia di mistici sufi oggi conosciuto più per le frasi e aforismi, Rumi ha segnato un profondo rinnovamento nel mondo islamico ponendosi come punto d’incontro tra Oriente e Occidente.

Scrisse una delle opere più importanti e profetiche in assoluto del misticismo universale, il Mathnawi, considerato alla pari del libro religioso per eccellenza, il Corano.

Liberatosi da tutti i dogmi delle religioni che peraltro amava in tutte le forme, attraverso la poesia ha trovato la via di accesso diretta al suo cuore e ai mondi spirituali superiori, una via di libertà spirituale che molto ricorda un’affermazione di Gesù: “Il vero tempio non sono le chiese, ma il nostro cuore”.

Una poesia, una preghiera la sua che nasce dall’ascolto interiore, in cui lo Spirito divino diventa una vibrazione che risuona in Rumi a contatto con tutte le cose del mondo.

Rumi rivoluzionò l’Islam mettendo al centro l’amore poiché proprio attraverso questo sentimento che tutto può legarsi e armonizzarsi. Si tratta di un pensiero che si avvicina di più alle filosofie orientali, in particolare al buddismo, che non all’Islam, per sottolineare la grandezza del pensiero di Rumi.

Il viaggio diventa una metafora di vita di cui il poeta fu maestro.

Conoscere la vita e l’opera di Rumi significa cogliere le sue poesie nell’amore supremo per l’infinito che impara a dialogare con l’universo e con ognuno di noi.

Ecco alcuni dei versi più rappresentativi di Rumi:

“Là fuori/oltre a ciò che è giusto e sbagliato/esiste un campo immenso/ Ci incontreremo lì

“Gli amanti non si incontrano/finalmente in qualche luogo./ Sono sempre stati l’uno nell’altro”

“Nel momento in cui accettiamo i problemi / che ci sono stati assegnati/ le porte si aprono”

“Il modo in cui fai l’amore è il modo in cui Dio sarà con te”.