Un grande concerto benefico gratuito in Santuario con gli Anno Domini Gospel Choir, l’ex Matia Bazar Silvia Mezzanotte e i cantautori Andrea Mingardi, Bungaro e Danilo Amerio. Presentano Simona Tagli e Maurizio Scandurra.
Avrà luogo giovedì 21 novembre alle ore 21.00 ‘Voci di Natale per San Pancrazio’, il grande concerto benefico che unisce gospel, musica leggera e solidarietà con il Patrocinio del Comune di Pianezza.
Come location, gli ambienti suggestivi del Santuario di San Pancrazio di Pianezza in Piazza Santuario 3, amato tempio di spiritualità che sin dal lontano 12 maggio del 1450, data della famosa apparizione del martire che lo intitola, richiama annualmente migliaia di fedeli: complice altresì la fama del luogo sacro legata anche alla benedizione di veicoli leggeri e pesanti contemporanei e d’epoca.
L’atteso evento – anteprima pop della 27ª Edizione del ‘Gospel Jubilee Festival’ del 21 Dicembre a Torino al ‘Teatro Agnelli’ con ospiti i ‘The Voices of Victory’ di Orlando, in Florida – è promosso da ‘Alsil Onlus’ (Associazione per la Legalità e la Sicurezza sul Lavoro), FMPI (Federazione Medie e Piccole imprese), ‘E.Bi. Conf.’ (Ente Bilaterale) e ‘FSP Polizia di Stato’.
Finalità della nobile iniziativa, promuovere la raccolta fondi destinata all’acquisto di un nuovo impianto acustico per il luogo sacro da adibire a scopo liturgico e musicale.
Protagonisti della serata gli ‘Anno Domini Gospel Choir’ fondati e diretti dal Maestro Aurelio Pitino (che abbandonò a fine anni ’80 il successo internazionale come cantante dance per seguire la fede), la prima e più famosa corale gospel cristiana di fama internazionale con all’attivo collaborazioni di pregio con artisti quali Antonella Ruggiero, Andrea Bocelli, Raphael Gualazzi (che accompagnarono sul palco di Sanremo 2014), Mariella Nava, Dolcenera, Gerardina Trovato, Franco Fasano, Gatto Panceri e moltissimi altri.
Con loro, quattro guest star della grande canzone italiana: Silvia Mezzanotte, raffinata ex voce dei Matia Bazar, e i rinomati cantautori italiani Andrea Mingardi (l’autore più prolifico per Mina degli ultimi vent’anni), Bungaro (anche firma di grandi successi, tra gli altri, per Marco Mengoni, Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, Giusy Ferreri) e Danilo Amerio (anche penna raffinata per Anna Oxa, Fiordaliso, Mietta, Umberto Tozzi, Raf, Marco Masini e Mia Martini, tanto per citarne alcuni).
Presentano la conduttrice tv Simona Tagli, nei mesi scorsi anche grande protagonista al ‘Grande Fratello’ sulle reti Mediaset, e il giornalista Maurizio Scandurra, anche noto opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’ condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo.
Durante la serata, verrà omaggiata a fini benefici al miglior offerente anche un’opera a tema del noto artista pop piemontese Stefano Berardino, ideatore italiano della cosiddetta ‘MotoringArt’ nonché seguitissimo sui social content creator per ‘Stellantis & You Torino’.
“La società civile ha il dovere di interagire e collaborare con le istituzioni religiose che concorrono al benessere del territorio”, esordisce Luca Pantanella, Presidente di ‘Alsil Onlus’ e di ‘E.Bi.Conf’ Piemonte, nonché primo promotore della kermesse anche quale Vice Presidente Nazionale di FMPI e Segretario Generale Provinciale Torinese del Sindacato FSP Polizia di Stato. “I Padri Passionisti di San Pancrazio sono un punto di riferimento prezioso per la spiritualità piemontese, e svolgono un servizio attento all’ascolto della comunità. Felici di aver dato vita a questo progetto, e altrettanto fiduciosi nella grande partecipazione di quanti vorranno dare il proprio, generoso contributo partecipando al concerto”.
“Come Amministrazione Comunale, siamo lieti di ospitare artisti cristiani conosciuti e stimati in tutto il mondo, le cui canzoni sono ormai patrimonio comune. Per noi il Santuario di San Pancrazio è un simbolo rappresentativo di cui siamo fieri, oltre che grati alla Comunità Passionista che lo anima con fervore quotidiano”, sono le parole di Antonio Castello, Sindaco di Pianezza.
Mentre per Maurizio Scandurra, anche giornalista cattolico, “Doveroso ringraziare anche tutti i partner piemontesi che hanno reso possibile tutto questo con sensibilità e disponibilità davvero uniche: il Comune e la ‘Pro Loco’ di Pianezza, ‘Pianalto My Land’, ‘Mib Solutions’, ‘Adlstudio Sas’, ‘Hqs – High Quality Sound’ di Fabrizio Argiolas, i celebri ristoranti astigiani ‘Golden Truffle’ e ‘L’ Antico Granaio’ di Calliano Monferrato, le onoranze funebri ‘Giubileo’, il Meeting Center ‘Giubileo Incontri’ e le Farmacie del ‘Gruppo Marinello’. Idem per i media partners tra cui ‘Radio Grp’, il settimanale d’informazione ‘Il Mercoledì’ e l’agenzia di comunicazione ‘Inde Studio’”.
“In qualità di Rettore del Santuario di San Pancrazio, esprimo sincera gratitudine a tutti i partecipanti coinvolti, anche a nome dei miei confratelli, per questa lodevole iniziativa, a testimonianza del buon esempio di cooperazione che enti religiosi e società civile sono chiamati a dare ogni giorno per il bene di tutti”, chiosa infine Padre Giuseppe Cortesi.
Ingresso libero sino a esaurimento posti in Piazza Santuario, 3 a Pianezza. Ampio parcheggio interno.
Per informazioni, è disponibile il numero di telefono 329 7811407 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA
La storia di “Alice ancora non lo sa” è ambientata sullo sfondo dell’alta Maremma Toscana, dove l’autrice è cresciuta nella casa al mare a Castiglione della Pescaia. Luogo scelto (quando ancora la pineta era vergine) dal padre che qui decise di comprare una delle prime villette, e che amò tantissimo.
La Baronessa è Pannonica (detta Nica) Rotschild -prozia dell’autrice- ed è stata l’aristocratica inglese mecenate e musa ispiratrice del jazz americano a cavallo degli anni Quaranta e Cinquanta. Hannah Rotschild ha ricostruito la sua esistenza privilegiata e fuori dagli schemi, raccontandola in questo romanzo-biografia accurato e scorrevole.
Questo romanzo è l’ultimo della trilogia della scrittrice spagnola nata nel 1925 e morta a 88 anni nel 2014; considerata una delle voci più importanti del suo paese nel Novecento. Autrice di una trentina di opere narrative, Vincitrice di parecchi premi (inclusi il Planeta e nel 2010 il Cervantes), diventata membro della Reale Accademia della lingua spagnola.
E’ il romanzo di esordio di Selby Wynn Schwartz, attivista e critica americana nata nel 1975 in California, docente di scrittura alla Stanford University. Filo rosso di questo libro (entrato nella longlist del Man Booker Price 2022) è l’amore per la poetessa greca Saffo, i cui frammenti vengono incrociati con i destini di alcune donne che, tra la fine dell’800 e il Ventesimo secolo, sono state innovatrici dotate di forza e coraggio nel rompere le convenzioni ed inseguire la libertà.






Questa definizione di Paese sicuro o insicuro che viene usata per i migranti potrebbe essere facilmente adattata anche per l’Italia o almeno per tante zone del Nord e del Sud. La insicurezza percepita da tanti italiani nelle grandi città non è un’ invenzione della propaganda. In effetti l’eredità ricevuta dai Governi precedenti e la scarsa efficienza dell’attuale Governo hanno creato un disagio evidente, causato da immigrati nulla facenti sempre più prepotenti e aggressivi e da una delinquenza autoctona che si manifesta con ammazzamenti, furti, rapine sempre più eclatanti e numerose. Le zone circostanti delle grandi stazioni sono oggi a rischio: al minimo può capitare un borseggio. In certe ore le città sono preda esclusiva della teppaglia italiana e/o straniera e i cittadini sono costretti a rintanarsi in casa per tutelare se’ stessi . Chi può compra antifurti sempre più sofisticati per cercare di tutelarsi. I tempi della serratura contro la chiave bulgara sono trapassati. Ovviamente andrebbero anche aggiunti reati come l’occupazione di case e reati contro le persone per futili motivi. Anche molte realtà famigliari sono funestate da omicidi che appaiono a volte del tutto improvvisi e immotivati, come se essi fossero frutto di improvvisi impazzimenti. Dall’insieme si deduce un clima generale che provoca ansia sociale e individuale di grado elevato. Gli ansiolitici registrano consumi mai toccati prima non solo per problemi personali o di coppia. Chi può permetterselo, viaggia in taxi. Gli slogan e gli anatemi di Salvini non restituiscono tranquillità sociale, ma accrescono le divisioni e moltiplicano le tensioni. Se aggiungiamo le gravi preoccupazioni che creano ampi settori dell’economia e della produzione abbiamo una fotografia allarmante che forse consiglierebbe a noi italiani di trasferirci da altre parti, ammesso che, visti da vicino, ci siano Paesi più sicuri. Anche noi emigranti? Non è un’ipotesi, sia pure un po’ paradossale, da scartare a priori. Occorre una classe politica capace che non si improvvisa e che a ben guardare , non esiste neppure in Francia, ne’ in Germania e neppure in Spagna.
La visita a Emma Bonino da parte di Papa Francesco fa quasi pensare al santo di Assisi che ammansì il lupo di Gubbio, se pensiamo che l’aborto è stato definito recentemente omicidio e i medici che lo praticano sono stati considerati dal Papa “sicari”. La Bonino ha il primato assoluto in tema di aborto sul quale è stata costruita la sua carriera politica. Il Papa vuole dare un esempio di bontà e di perdono , quasi di affetto verso la Bonino a cui porta fiori e cioccolatini quasi come ad una innamorata. Ho conosciuto la Bonino in qualche occasione anche come Ministro degli Esteri. Una volta ho cenato con lei senza riuscire a stabilire se non un algido rapporto molto convenzionale. Mi sembrò molto fredda e distaccata e forse io le diedi l’impressione di un disincantato intellettuale fuori dal coro. Ero amico di Pannella e il rapporto tra i due leader si stava già incrinando. Per altro, io sono stato sempre distante dalle sue idee, che ritengo modeste e rimaste, malgrado i tanti viaggi, sempre un po’ provinciali. Adesso Francesco ha quasi beatificato la “lupa di Bra” che, malgrado un cancro al polmone, continua a fumare come una turca, come si diceva a Bra. Viene comunque fuori una grande lezione di amore cristiano verso chi la pensa diversamente su temi fortemente divisivi, anche se su migranti e carcerati i due la pensano allo stesso modo. Sarebbe impensabile un Papa Wojtyla che va a far visita alla Bonino, portando fiori e gianduiotti. Ha sicuramente ragione Bergoglio nelle sue aperture che smorzano le dure parole sull’aborto e soprattutto sui “medici sicari”. Anche il vetero anticlericalismo della Bonino sembra essersi dissolto anche se non siamo in vista di una conversione . Sono gesti che possono creare turbamenti in parte dei credenti, ma già il Cardinale Federico Borromeo fu molto “inclusivo”, si direbbe oggi con parola “follemente corretta” ( Ricolfi ), nei confronti dell’Innominato.
LETTERE
A Torino sono scomparse le salumerie che erano un fiore all’occhiello della città, come è ancora così nella mia amata Bologna. A Torino ci sono solo più supermercati e Eataly. Che tristezza! Giorgia Lissone Campanini