Cosa succede in città- Pagina 94

“Eclectic Estival”. Dal jazz alla musica classica

Quattro appuntamenti musicali raccontano l’eclettismo della musica nella torinese “Villa Chiuminatto”

Sabato 9 e domenica 10 settembre

Straordinaria e centenaria (il prossimo ottobre) Villa Liberty, opera dell’architetto piemontese Gottardo Gussoni, che scelse di costruirla insolitamente in travertino e con stile eclettico – in netto contrasto con gli altri villini della torinese Crocetta – sarà “Villa Chiuminatto”, in via Galliano 27, ad ospitare e ad ispirare anche quest’anno, sabato 9 e domenica 10 settembre (a partire dalle 17,30) la seconda edizione dell’“Eclectic Estival”. Promosso dalla “Fondazione BuonoLopera” e assolutamente “trasversale per stili – spiega il direttore artistico, musicista e compositore umbro, Federico Bonifazi – che riflette l’eclettismo della villa, straordinario connubio fra antico e moderno”, il Festival si inserisce si inserisce “nel programma di quegli eventi benefici che hanno tutti un comune denominatore: offrire momenti artistici di alto livello capaci di emozionare ma soprattutto di catturare l’attenzione su temi di impatto sociale raccogliendo fondi per realtà ‘no profit’ del territorio”. In quest’ottica, l’evento intende sostenere quest’anno il progetto dell’Associazione Culturale “I Buffoni di Corte”, devolvendo interamente il ricavato, ottenuto attraverso le donazioni raccolte sulla piattaforma “Rete del Dono”, alla Onlus di corso Sebastopoli, realtà torinese fondata nel 2008 che si occupa di offrire a persone con disabilità percorsi artistici volti alla valorizzazione dell’ “io”. Il palco di “Eclectic Estival” metterà in scena anche un loro inedito.

Quattro gli appuntamenti articolati in due giorni. Si parte sabato 9 settembre alle 17.30 con il pianoforte a quattro mani del duo formato da Chiara Nicora e Ferdinando Baroffio, attivo dal 1993, che propone musiche da Mozart, Bach, Schubert, Brahms e dal viennese Czerny. Dalla classica al jazz. Nel secondo concerto della giornata, la voce della cantante afroamericana Joyce Elaine Yuille incontra infatti l’ensemble jazz “The Jammers”, formato da Alessandro Fariselli al sax tenore, Sam Gambarini all’organo e Fabio Nobile alla batteria, strumentisti che, insieme o singolarmente, hanno collaborato con numerosi artisti internazionali, da Fabrizio Bosso a Flavio Boltro, Paolo Fresu, Jimmy Haslip, Mario Biondi e Tullio De Piscopo. Originaria di New York, nella zona di El Barrio, Spanish Harlem, Joyce Elaine Yuille, entra giovanissima nella “Fiorello Laguardia High School of the Music & Performing Arts” di Manhattan, divenuta poi famosa nel mondo con la serie televisiva “Saranno Famosi”. Lasciati gli States, intraprende una carriera di modella a Parigi ed infine approda in Italia dove entra nel mondo musicale e matura una grande esperienza nel circuito live dei club e festival, collaborando con Paolo Conte, Donna Summer e Gloria Gaynor.

Domenica 10 settembrealle 17.30, a salire sul palco sarà il “Trio Ovidius” composto dal soprano Jolanta Stanelyte, dal sassofonista Gaetano Di Bacco e dal pianista Guido Galterio. Il Trio, attivo dal 2016, mostrerà tutte le capacità liriche di uno strumento come il sax, poco conosciuto nella sua veste classica, attraverso un viaggio sentimentale nella “melodia dell’anima”, un percorso di emozioni e suggestioni intense tra le più belle romanze da camera e canzoni composte tra ‘800 e ‘900 e ispirate tutte ai temi dell’amore e della passionalità.

A seguire, grande chiusura con il pianista Dado Moroni e il trombettista Giampaolo Casati, due tra i più internazionali strumentisti italiani, che proporranno un viaggio nella storia del jazz, ripercorrendo alcune irresistibili atmosfere sulle note dei duetti Armstrong-Hines, sulle armonie incredibili inventate da Duke Ellington, passando dal trascinante swing di Fats Waller e al contempo rivisitando storici brani di Gershwin e dell’“American Songbook” tra Broadway e gli affascinanti “speak easy”.

In occasione del Festival, a “Villa Chiuminatto” sarà anche inaugurata, sabato 9 settembre, l’esposizione temporanea a cura della “Massimo De Carlo”, la galleria milanese di arte contemporanea che vanta artisti in scuderia del calibro di Maurizio Cattelan, Elmgreen&Dragset, Carsten Höller, Urs Fischer e Liu Xiaodong. Un’occasione per fruire di un’ulteriore esperienza eclettica artistica, grazie al dialogo tra arte contemporanea e architettura storica. La mostra sarà visitabile fino al 4 novembre.

Per info: “Villa Chiuminatto”, via Galliano 27, Torino o info@buonolopera.foundationDonazioni e acquisto ticket: “Rete del Dono”, www.retedeldono.it/it/onp/fondazione-buonolopera

g.m.

Nelle foto:

–       Villa Chiuminatto

–       Joyce Elaine Yuille & The Jammers

–       Trio Ovidius

Regio, Stagione d’Opera e di Balletto. Al via la vendita per l’Anteprima Giovani de La Juive

ANTEPRIMA GIOVANI

LA JUIVE

Al via la vendita per l’Anteprima Giovani de La Juive:
passioni che bruciano e sentimenti assoluti nel grand-opéra di Halévy diretto da Daniel Oren. Un monumentale e imponente nuovo attesissimo allestimento di Stefano Poda

Riparte Contrasti in collaborazione con The Goodness Factory,

ospite del dopo spettacolo: Guinevere

Teatro Regio, martedì 19 settembre 2023 ore 20

Nella foto:
Ph. Federica Cocciro

Inizia, martedì 5 settembre alle ore 11, la vendita dei biglietti per l’Anteprima Giovani dell’opera La Juive (L’ebrea) di Fromental Halévy. il nuovo allestimento del Teatro Regio inaugura la Stagione 2023-2024. Lo spettacolo è in scena martedì 19 settembre alle ore 20 ed è riservato al pubblico under 30. I biglietti a € 10 sono disponibili on line e alla Biglietteria, fino a esaurimento dei posti disponibili.

Partner della produzione è Intesa Sanpaolo.
Il 19 settembre il Regio aprirà le porte a partire dalle ore 19.15: si potrà condividere un aperitivo nel Foyer del Toro e alle ore 20 avrà inizio l’Anteprima Giovani dell’opera. Al termine, nel Foyer del Toro si potrà assistere a Contrasti con l’artista Guinevere.

Questa inaugurazione si configura come un avvenimento storico: un secolo e mezzo dopo l’ultima rappresentazione al Teatro Regio, avvenuta nel 1885 nella versione in italiano, va in scena La Juive (L’ebrea) di Fromental Halévy in un nuovo allestimento del Teatro Regio.

L’opera, su libretto di Eugène Scribe, sarà rappresentata in lingua originale francese. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio sale Daniel Oren, direttore di grande prestigio e appassionato conoscitore della Juive. Il nuovo e attesissimo allestimento è di Stefano Poda, regista profondamente legato a Torino, che per il Regio ha creato produzioni spettacolari, da Thaïs Turandot Faust e che, come di consueto, firma regia, coreografia, scene, costumi e luci. Protagonisti sono Mariangela Sicilia (Rachel), Gregory Kunde (Éléazar), Riccardo Zanellato (Brogni), Martina Russomando (Eudoxie) e Ioan Hotea (Léopold). Il Coro è istruito dal maestro Ulisse Trabacchin.

Nella foto:
Guinevere – ph. Alice Blandini

Guinevere, alias Ginevra Battaglia, è una songwriter, attrice e performer nata a Milano da genitori artisti e cresciuta tra i palcoscenici teatrali prima di approdare al suo debutto in musica con Running In Circles, EP d’esordio pubblicato da La Tempesta, interamente co-prodotto con Matteo Pavesi (già al lavoro con Alice Phoebe Lou, Eugenia Post Meridiem). Running In Circles è un cammino che gradualmente ci porta, mano nella mano, a sentire con delicatezza e cura il respiro corto di chi vede la società correre senza mai fermarsi, cieca e sorda alle richieste d’aiuto di chi la abita. È un invito a sostare, ad ascoltarsi e ad ascoltare, a guardare davvero e a prendersi cura, in un’atmosfera di fragilità, tenerezza e speranza. Il suono poggia su radici folk, ora intense ed evocative, ora sferzanti e icastiche, che lambiscono anche i territori della musica classica e del jazz, con uno sguardo che porta l’ascoltatore lontano, in quella dimensione di mezzo che non percepisce il tempo.
L’ingresso per l’Anteprima Giovani è riservato agli under 30 e i minori di 14 anni devono essere accompagnati da un maggiorenne under 30.

Contrasti è realizzato dal Teatro Regio in collaborazione con

Nella foto:

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

Vendita on line su www.teatroregio.torino.it e alla Biglietteria del Teatro Regio (piazza Castello 215 – Torino) – Tel. 011.8815.241/242. Orario di apertura: da lunedì a sabato ore 11-19; domenica ore 10.30-15.30; un’ora prima degli spettacoli

Un weekend per regalare libri, penne e quaderni ed esaudire i desideri dei piccoli studenti in difficoltà

Torino, sabato 9 e domenica 10 settembre 2023

 

 

Mission Bambini e Feltrinelli Librerie insieme per il Banco dei Desideri

 

Libripenne e quaderni sono alcuni dei numerosi prodotti che si possono donare ai piccoli studenti dai 3 ai 14 anni che vivono in contesti di difficoltà socio-economica delle periferie delle principali città italiane. Sabato 9 e domenica 10 settembre in oltre 75 città, tra cui Torino, torna il Banco dei Desideri, l’evento annuale promosso da Mission Bambini in collaborazione con Feltrinelli Librerie.

Chiunque effettuerà acquisti in una delle 112 librerie Feltrinelli potrà aggiungere prodotti vari di cartoleria come quaderni, penne, colori e gomme; ma anche libri gioco e di favole, atlanti e dizionari; infine, ampia scelta di giochi educativi e di società, puzzle, costruzioni e bambole e peluche per i più piccoli, tutti accuratamente selezionati dai librai Feltrinelli.

I prodotti donati attraverso il Banco dei Desideri saranno raccolti e distribuiti da Mission Bambini a una selezione di scuole primarie e secondarie di primo grado e centri per l’infanzia distribuiti in tutta Italia che accolgono gli studenti meno fortunati. Nelle quattro edizioni del Banco dei Desideri sono stati raccolti oltre 40mila prodotti scolastici per un valore complessivo di circa 160mila euro.

 

“Con settembre torna l’appuntamento con il Banco dei Desideri che ci vede impegnati in tutta Italia per garantire a tanti studenti l’opportunità di tornare sui banchi di scuola con tutto ciò che serve per affrontare il nuovo anno scolastico, con le stesse opportunità degli altri compagni” dichiara Sara Modena, Direttrice Generale di Mission Bambini“In 112 librerie Feltrinelli volontari e librai sono a disposizione per dare consigli a chiunque voglia donare un quaderno, un libro e, conseguentemente, un sorriso a un piccolo studente in difficoltà.”

 

Torino sarà possibile fare acquisti e donazioni presso il “Banco dei Desideri” nei punti vendita di: Corso Vittorio Emanuele II 53 (Stazione Porta Nuova), Piazza Castello 19, Piazza C.L.N. 251, Via Crea 10 al C.Comm. Le Gru e Via Nizza 262 presso il C.Comm. Lingotto. Per info e trovare il punto vendita più vicino: https://missionbambini.org/news/banco-dei-desideri-2023/

Sulla rotta dei Re, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Il 10 settembre tornano le #CamminateReali, il terzo tour a piedi ti porta in atmosfere d’altri tempi, tipiche ambientazioni rurali e uno scenario incomparabile con la straordinaria Residenza Reale Sabauda opera dell’architetto Filippo Juvarra.

Quando: 10 settembre
Partenza e arrivo: Palazzina di Caccia di Stupinigi
2 percorsi, da 10 e 20 km

ℹCosto e iscrizioni https://camminatereali.it/camminate-reali/itinerario-3/

Con il Patrocinio e la collaborazione del Comune di Nichelino

Residenze Reali Sabaude Camminate Reali Fondazione Compagnia di San Paolo

Rock Jazz e dintorni a Torino: Stefano Bollani e Francesca Michielin

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

Martedì. Al Foro Boario di Carmagnola si esibisce Marco Ligabue. A Chieri nell’Area Tabasso è di scena Aka 7even.

Mercoledì. Inaugurazione di “Ritmika” al PalaExpo di Moncalieri con i Santi Francesi.

Giovedì. Al Blah Blah suonano i canadesi Pointed Sticks. A “Ritmika” sono di scena Paola & Chiara. Al Museo d’Arte Orientale va in scena la performance “Crossing Borders” del produttore DjScotch Egg con la percussionista Shin Hyo In.

Venerdì. Al Blah Blah per il “D.U.I Fest” suonano Tons, Maddy Mama Davis e Baratro. Per “Ritmika” a Moncalieri esibizione dei Planet Funk e The Bloody Beetroots. A Ivrea per il “Papyrus Jazz Festival”,  tributo a Joni Mitchell da parte di Rossana Casale.

Sabato. Per “MiTo” in piazza San Carlo, l’Orchestra Rai diretta da Juraj Valcuha con al pianoforte Stefano Bollani, esegue musiche di Gershwin  e Berstein. Al Magazzino sul Po suonano i Green Milk From The Planet Orange. A Ivrea per il festival jazz si esibisce il trio del batterista Joey Baron. Chiusura di “Ritmika” con Francesca Michielin con Mobrici. A Villa Chiuminatto è di scena il quartetto della vocalist Joyce Elaine Yuille.

Domenica. Ancora a Villa Chiuminatto suona il pianista Dado Moroni in duo con il trombettista Gianpaolo Casati. Per “MiTo” all’auditorium Toscanini, il fisarmonicista Richard Galliano con  l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali diretta da Alessandro Cadario, eseguirà musiche di Piazzolla.

Pier Luigi Fuggetta

In Barriera il mese di settembre si apre con il teatro: Nuova edizione di “Kairòs Open Air”

“Spazio Kairòs” di via Mottalciata

Dal 7 al 17 settembre

Lo spazio è sempre quello: l’ex fabbrica di colla di via Mottalciata 7, fra “Aurora” e “Bariera di Milano”, convertita nel 2020 in spazio teatrale dalla Compagnia torinese “Onda Larsen”, affiliata “Arci” e fondata nel 2008 da Riccardo De Leo, Gianluca Guastella e Lia Tomatis. Sempre qui, in quello spazio magico che da tre anni è per l’appunto “Spazio Kairòs”, andrà nuovamente in scena, dopo la prima edizione, la seconda di “Kairòs Open Air”, il “festival di teatro che risveglia la programmazione di settembre”. In tutto otto serate, caratterizzate da una scelta di titoli dal “sapore giovane e frizzante” e comprese fra giovedì 7 e domenica 17 settembre.

Le compagnie arrivano da tutto il Nord Italia e il cartellone è saggiamente articolato in piècesteatrali di assoluta piacevolezza. Dal testo in apertura, giovedì 7 settembre, affidato al cantautore e umorista torinese Beppe Puso (al secolo Giuseppe Curto) che presenterà “Come diventare un cantautore famoso e successivamente un sex symbol portoricano”, monologo stracarico di ironia su come diventare cantautori di successo, al “Cordialmente Gassman”, la storia del grande mattatore raccontata dal suo “alter ego” (Alberto Giusta) portata in scena domenica 17 settembre (ultima serata) dal “Teatro dell’Ortica” di Genova.

In mezzo, venerdì 15 settembre, un testo celebre come “I monologhi della vagina” (Premio “Obie Award 1997”) nella messa in scena dei “Cattivi Maestri”, compagnia di Savona che macina repliche su repliche del celebre testo della drammaturga statunitense Eve Ensler, ma anche “Superhero – Avventure da orfano”, sabato 9 settembre, di Nicola Bizzarri, nella messa in scena di “Stendhart” di Lecco, uno spettacolo che ha vinto il  Premio assoluto della critica al“Memorial Giovanni Leone” di Roma e racconta, passando da Batman a Peter Pan a Dumbo, cosa significhi essere orfano e quali conseguenze porti nella vita.

Non manca, nell’ottica di catalizzare nuovi pubblici, una serata, giovedì 14 settembre, dedicata alla stand up comedy, condotta da Dario Benedetto, e un’altra, venerdì 8 settembre, con il “juke box teatrale”, uno “show di teatro off” firmato dalle “Officine Gorilla” di Alessandria e “composto” sulle indicazioni del pubblico in sala.

In agenda, troviamo coinvolta anche una compagnia di Torino: i “Fools”, con Luigi Orfeo che, domenica 10 settembre, omaggia Rossini e propone “Il Barbiere di Siviglia – Fiaba in musica per attore solo”.

Da segnalare anche la (doverosa) partecipazione di “Onda Larsen” che, sabato 16 settembre(ore 19) proporrà “F.F.F. – Una Festa Festosa Festante”, per dar avvio in bellezza alla stagione 23/24 e “anche per ricordarsi che l’estate non è ancora finita”.


Gli spettacoli (tranne la “Festa” di “Onda Larsen”) sono sempre alle 21 ma “Spazio Kairòs” apre le porte già alle 19 per chi vuole aspettare, chiacchierando e bevendosi magari una fresca birra nel dehors.

Per info: “Spazio Kairòs”, via Mottalciata 7, Torino, tel. 339/3881949 o www.ondalarsen.org

g.m.

Nelle foto:

–       Beppe Puso

–       Da “Cordialmente Gassmann”

–       Dario Benedetto

SU & GIU’ / Giovani protagonisti a Torino – Degrado in piazza Sofia

SU 👍 Giovani protagonisti a Torino

“I Giovani costruiscono le Regioni del futuro”. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in occasione della II edizione de “L’Italia delle Regioni”, lancia una Call for Ideas rivolta agli under 30 per renderli co-protagonisti del Festival nazionale che si svolgerà a Torino dal 30 settembre al 3 ottobre. L’obiettivo è conoscere e ascoltare il punto di vista dei ragazzi tra i 18 e i 28 anni e far emergere una proposta concreta che tenga conto di alcuni indicatori come la fattibilità, la sostenibilità, l’impatto sul territorio, l’innovazione e la digitalizzazione, temi che le Regioni stanno affrontando e sui cui dovranno lavorare nell’immediato futuro.  Per partecipare alla call è necessario inviare una progettualità o un’idea innovativa in merito ai cinque temi chiave su cui verteranno i tavoli di lavoro del Festival (sviluppo economico e infrastrutturale; difesa del territorio; assistenza alle persone; attrazione dei talenti; internazionalizzazione dei territori) utilizzando l’apposito modulo presente sul sito www.regioni.it entro e non oltre il 15 settembre. Alla proposta si potrà allegare anche un breve video di massimo un minuto; una selezione delle clip migliori sarà proiettata durante l’evento de L’Italia delle Regioni e pubblicata sui canali social della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Le candidature saranno valutate da un team di funzionari e dirigenti tecnici della Conferenza. Le cinque persone selezionate, una per ciascun tavolo, avranno la possibilità di partecipare al Festival a Torino e avranno l’opportunità di presentare il proprio progetto ai tavoli di lavoro tematici e di confrontarsi con i presidenti e assessori di Regione e con gli stakeholder chiave, sia del settore pubblico che privato.  Infine verrà scelto dal team di valutazione il miglior progetto tra i cinque selezionati: la persona vincitrice avrà la possibilità di svolgere uno stage presso la sede della Conferenza delle Regioni e Province autonome a Roma. Tutte le informazioni sono presenti sul sito:

https://www.regioni.it/materie/italiadelleregioni/callforideas/

GIU’👎Degrado in piazza Sofia

Scrive il consigliere comunale Pino Iannò di Torino Libero Pensiero:“Da tempo i residenti di piazza Sofia e dintorni lamentano la situazione critica di degrado e insicurezza, che coinvolge l’area. Rom che bivaccano ovunque e lasciano rifiuti, l’area giochi è diventata una discarica, nel parco della Confluenza è sorto un camping con tende canadesi (nella foto di copertina) e un senza tetto dorme sotto la tettoia posta accanto all’ex vivaio comunale. Questa mattina alle 7, orario in cui molti vanno a camminare o correre al parco della Confluenza, c’è stata un’aggressione ai danni di C.L. di 56 anni, che fortunatamente si è conclusa solo con qualche escoriazione. Mentre inizia a correre è stato seguito e aggredito da due energumeni di colore sui 25 anni, che prima gli hanno puntato il coltello per rubare l’unica cosa in suo possesso, il telefonino. C.L. si è dimenato ed è riuscito ad evitare il peggio e correndo li ha inseguiti dicendo di essere un poliziotto e così hanno buttato il telefonino. E’ urgente prendere provvedimenti, caro Sindaco che solo un paio di giorni fa, ha firmato il Patto per la sicurezza e smettiamola con il finto buonismo. Soprattutto non andiamo ad aggiungere altri problemi, pensando di creare un centro di accoglienza per migranti nell’ex caserma di via Bologna. Non andiamo a creare una nuova zona discarica!”

Una notte al Monte dei Cappuccini

  • Museo Nazionale della Montagna
    Piazzale Monte dei Cappuccini, 7 – Torino
  • Club Silencio

 

Il  Club Silencio torna al Monte dei Cappuccini e al Museo della Montagna, per una serata unica dal tramonto a mezzanotte con vista mozzafiato su Torino.

Scopri la collezione permanente e le mostre temporanee del Museo alla scoperta del mondo alpino e delle sue curiosità. Durante la serata i Frati Cappuccini saranno guide d’eccezione in una visita gratuita alla Chiesa e al Chiostro di Santa Maria al Monte.

La serata continua con la selezione musicale a cura di RECALL con HolyU & Tommaso Bruno e non mancheranno le proposte drink e food gourmet.

Per maggiori informazioni e per accreditarti: https://to.clubsilencio.it/cappuccini/

Al Teatro Romano di Torino La Colonia, testo utopistico scritto da Marivaux 

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Domenica 3 settembre – Lunedì 4 settembre 2023

Ore 21:00

 

TEATRO ROMANO DI TORINO

Via XX settembre, 88 – TORINO
Infoline: +39 011 5213323

 

Il biglietto di 9 euro per i Musei Reali di Torino dà automaticamente l’accesso allo spettacolo

Testo alternativo

© Filippo Manzini

Dopo il successo al Teatro della Pergola di Firenze, dove ha debuttato in anteprima nazionale, arriva al Teatro Romano di Torino il 3 e 4 settembre La Colonia, testo utopistico scritto da Marivaux nel 1750, ripreso e tradotto per la prima volta in italiano dal regista Beppe Navello. Un’opera di straordinaria attualità sulla condizione femminile che narra di una rivolta di donne, dopo un naufragio su un’isola deserta, contro i mariti che vogliono legiferare senza coinvolgerle, per costruire un nuovo mondo in quella colonia sperduta in mezzo all’oceano.

 

Con le scene e costumi di Luigi Perego, le musiche di Germano Mazzocchetti e le luci di Orso Casprini, la commedia è pensata per numerosi personaggi – più della metà sono donne, rarità nella tradizione teatrale – ai quali Marivaux offre la possibilità di misurarsi con molteplici registri interpretativi.

 

La compagine di interpreti, che fa parte de la “Compagnia di Sala Prove”, nata una decina di anni fa proprio grazie a Navello – è composta da Daria Pascal Attolini, Marcella Favilla, Luigi Tabita, Luchino Giordana, Maria Alberta Navello, Fabrizio Martorelli, Giuseppe Nitti, Cecilia Casini, Giulia Lanzilotto, Claudia Ludovica Marino, Erica Trinchera e Alessandro Panatteri.

Le tematiche espresse, che risuonano straordinariamente contemporanee alle nostre orecchie, erano uno dei più controversi argomenti nel dibattito filosofico e sociale dell’Illuminismo francese.

 

«Nel 1750 – ricorda Navello – Marivaux decise di riadattare una sua vecchia commedia in tre atti che non aveva avuto successo, ricompattandola in un atto unico: ventuno anni prima, il 18 giugno 1729 quella commedia, sotto il titolo La nouvelle colonie, era stata rappresentata al Théâtre des Italiens e, nonostante il cast annoverasse alcune star dell’epoca come Silvia Balletti e Pierre François Biancolelli, era stata ritirata dopo una sola rappresentazione. Colpa del testo ispirato a una delle questioni filosofiche più scottanti sollevate dagli illuministi? Colpa di un eccesso di verbosità in un teatro come quello italiano che i parigini continuavano a considerare erede della Commedia dell’Arte? Una scarna cronaca del “Mercure de France” è tutto quel che ci rimane della recita del 1729 e non consente valutazioni storico critiche convincenti.»

 

«Ma è un fatto significativo – continua il regista – che Marivaux, autore ormai affermato e consacrato alla fama, decida di rimettere mano a quell’opera dopo tanti anni: il problema dell’uguaglianza dei sessi poteva, sì, essere impopolare nella Francia ancien régime, ma non doveva essere rimosso per sempre nella storia contemporanea, proiettando la sua forza ineluttabile in un futuro prossimo nel quale le donne sarebbero state protagoniste. La colonia, quel secondo tentativo, Marivaux lo destinò soltanto alla lettura “in una Società”: come a ribadire che i tempi non erano maturi per declamare tanta sovversiva originalità sulle tavole del palcoscenico; come era successo d’altronde a un altro testo ispirato alle idee dei philosophes, L’Isola della Ragione, che l’autore si rammaricava di aver portato all’insuccesso teatrale dopo il buon esito riscontrato invece attraverso le letture ad amici e intellettuali.»

 

«Si dirà – conclude – che mettere in scena una commedia sulla rivolta delle donne non solo non comporta rischi, ma è così politicamente corretto da rischiare quasi il conformismo. Eppure, non è conformista ascoltare le parole di un classico (cioè di un autore che non finisce mai di essere contemporaneo, per ricordare una delle più felici definizioni della parola) a proposito della questione femminile, tema sociale e filosofico ben lontano dall’essere definitivamente risolto duecentosettantatré anni dopo. Proprio perché tiene conto con autoironia delle timidezze, delle resistenze, delle paure ancestrali che accompagnano da sempre l’accettazione di una parità completa tra le due metà del cielo. E poi perché è una commedia, forma teatrale che non si prende sul serio neanche quando fa finta di predicare, ma gioca con gli strumenti del buon teatro, con i caratteri, con le battutacce, con l’invenzione del naufragio in un’isola deserta, mitologica risorsa in teatro per rappresentare utopie palingenetiche. E se nel testo di Marivaux il finale resta prudentemente senza esito rispetto alle speranze che ha generato durante tutto il tempo dell’azione, è inevitabile sentire che quella conclusione è provvisoria e prefigura un futuro diverso affidato alle generazioni che verranno. È quanto cerca di esprimere questa messa in scena, la prima in italiano e nel nostro Paese, per quanto io sappia, della storia plurisecolare di questo testo”.

 

La Produzione è realizzata dall’Associazione Teatro Europeo in collaborazione con il Teatro della Toscana e con il sostegno di MIC Direzione Generale Spettacolo nell’ambito del Progetto “Marivaux: le utopie”. Un’iniziativa con il patrocinio dell’Institut français Italia. L’evento è in collaborazione con i Musei Reali di Torino.

BEPPE NAVELLO

Dopo aver compiuto studi universitari in Italia e in Francia, si è formato teatralmente al Teatro Stabile di Torino come regista assistente di Mario Missiroli, tra il 1977 e il 1981. Le sue prime regie sono su testi contemporanei: al Teatro Stabile dell’Aquila, nel 1983, dirige Questa sera da Tosti di Alberto Gozzi e al Teatro Stabile di Torino, nello stesso anno, La casa dell’ingegnere di Siro Ferrone, tratto da La cognizione del dolore di Carlo Emilio Gadda. In quegli anni intraprende anche la collaborazione con i programmi culturali della RAI, firmando centinaia di testi e regie radiofoniche per le tre reti nazionali dell’emittente pubblica.

È del 1986 la prima nomina a direttore del Teatro Stabile dell’Aquila. Le sue regie più importanti: Sogno di Oblomov di Siro Ferrone, e un esperimento di teatro a puntate: I tre moschettieri, durato tutta la stagione ‘86/’87.  Tra il 1990 e il 1993 dirige il Teatro di Sardegna, a Cagliari, dove firma le regie de Il gioco delle parti di Luigi Pirandello, de Il vampiro di Angelo Brofferio e di Casa di bambola di Henrik Ibsen. Tra il 1994 e il 1997 torna alla direzione del Teatro Stabile dell’Aquila (regie di La donna del mare di Ibsen, Il Misantropo di Molière, Il caso Papaleo di Ennio Flaiano). In seguito, con una compagnia privata, firma le regie di Alfieri! Alfieri!Il costruttore Solness di Ibsen e La signorina Julie di Strindberg. Ha firmato anche, insieme a una regista francese e a un regista belga, la messa in scena di Le cercle de craie caucasien di Brecht al Festival di Aix-en-Othe e al Théâtre de la Villette a Parigi (1997).

Nel 2001 fonda il Festival internazionale “Teatro Europeo” diventato poi “Teatro a Corte” perché itinerante attraverso le dimore sabaude del Piemonte: fino al 2017, il festival è cresciuto all’insegna dell’amicizia italo francese (più di cento compagnie d’Oltralpe invitate nel corso degli anni), diventando punto di riferimento dell’innovazione europea in particolare per le creazioni in situ. Dal 2007 al 2017 ha diretto a Torino la Fondazione Teatro Piemonte Europa, riconosciuta dal Ministero Teatro Stabile d’Innovazione, poi promossa a Teatro di Rilevante Interesse Culturale e che dal 2010 ha ottenuto in gestione il Teatro Astra di Torino. Per quel palcoscenico, nello stesso periodo, ha creato numerosi spettacoli di successo presentati nei cartelloni dei maggiori teatri italiani, tra i quali: Donne informate sui fatti di Carlo Fruttero, Dette d’amour d’Eugène Durif, Il Divorzio di Vittorio Alfieri, Il Trionfo del Dio Denaro di Marivaux, Una delle ultime sere di Carnovale di Goldoni; e ha promosso, invitando registi stranieri (Jean Claude Penchenat, Myriam Tanant, Robert Talarczik), spettacoli bilingue con attori italiani, francesi e polacchi: Cinema! (in due versioni, italo francese e polacca); Bar Franco ItalienRemake. Dal febbraio al maggio 2017 ha occupato lo stesso Teatro Astra con l’imponente cantiere scenografico progettato da Luigi Perego per una riedizione della saga de I Tre Moschettieri in otto puntate, riprendendo i testi scritti trent’anni prima per il Teatro Stabile dell’Aquila dai maggiori drammaturghi italiani: un’avventura che ha coinvolto un centinaio di lavoratori dello spettacolo tra i quali una cinquantina di giovani attori e che ha appassionato ogni settimana il pubblico torinese per quarantotto repliche in otto puntate, ciascuna diretta da registi diversi (lo stesso Navello, Gigi Proietti, Piero Maccarinelli, Myriam Tanant, Andrea Baracco, Robert Talarczyk, Ugo Gregoretti e Emiliano Bronzino).

Dal 2019, B.N. siede nel Comitato Scientifico del progetto internazionale, sostenuto dall’Institut Universitaire de France, Marivaux et les scènes européennes guidato da Paola Ranzini dell’Università di Avignone: tra le altre iniziative, è in corso la pubblicazione degli Omnia di Marivaux in italiano presso l’editore Cue Press. Il primo volume è in libreria dal settembre 2021 e il 23 novembre 2021 ha debuttato alla Pergola di Firenze, per la prima volta in lingua italiana, La seconda sorpresa dell’amore, con la traduzione e la regia, appunto, di Beppe Navello.

Dal 2015 è consigliere d’amministrazione dell’Alliance Française di Torino e nel 2021 è stato nominato consigliere d’indirizzo del Teatro Regio di Torino dal Ministro della Cultura.

Nel suo percorso professionale, Beppe Navello ha diretto, tra gli altri: Paolo Bonacelli, Carmen Scarpitta, Caterina Vertova, Elia Schilton, Gianni Garko, Domiziana Giordano, Laura Lattuada, Pina Cei, Maddalena Crippa, Giustino Durano, Lina Sastri, Roberto Alpi, Giorgio Albertazzi, Anna Galiena, Romina Mondello, Lino Capolicchio, Giuseppe Pambieri, Daniela Poggi, Patrizia Zappa Mulas, Franca Valeri, Geneviève Penchenat, Antonino Juorio.

Elaborato il piano strategico. Barriera: Fondazione Amendola guarda al futuro

EVENTI, TECNOLOGIA E COMUNICAZIONE PER DIVENTARE HUB CULTURALE IN BARRIERA DI MILANO

Elaborato il piano strategico 2023-2026, da realizzare con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando NGY 

Aumentare le attività che coinvolgano gli abitanti di un quartiere difficile come Barriera di Milano, facendo diventare la sede di via Tollegno un luogo di incontro e scambio culturale tra generazioni e comunità diverse. Sviluppare le attività comunicative, con un occhio di riguardo ai giovani e alle nuove tecnologie, per veicolare al più ampio numero di persone possibili i messaggi di coesistenza pacifica tra i popoli, autodeterminazione dei cittadini e giustizia sociale propri del pensiero amendoliano.

Sono questi gli obiettivi principali che la Fondazione Amendola intende realizzare nel prossimo triennio, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Next Generation You 2022, come raccontato nel dettaglio dal piano strategico 2023-2026 “+40 Culture Hub in Barriera”, elaborato in collaborazione con la Fondazione Giacomo Brodolini.

Un progetto ambizioso, che rilancia le tradizionali attività della Fondazione Amendola e apre a nuove attività, con l’obiettivo ultimo di dare vita a “un polo culturale e aggregativo permanente che permetta di coniugare cultura scientifica e divulgazione, avvicinando nuovi pubblici alle tematiche del pensiero politico novecentesco, della pace e collaborazione tra i popoli, del lavoro e dei diritti, dell’umanesimo quale strumento di crescita individuale e civica”, attraverso la promozione di attività e progetti culturali di aggregazione, divulgazione e riqualificazione del tessuto urbano e sociale.

A livello di comunicazione, il rilancio (anche in versione on line) della storica rivista “Il Rinnovamento”, la cui pubblicazione è stata interrotta nel 1993, va di pari passo con l’impiego di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, necessità ineludibile per il settore culturale dal momento che offre possibilità nuove di diffusione e divulgazione rivolte agli Under 30. In questo ambito rientrano il wi-fi ultraveloce, i libri in realtà aumentata, le app per le mostre d’arte.

Nella strategia per rilanciare la sede di via Tollegno come hub culturale più attivo, aperto e contaminato, rientrano numerose azioni, a partire dall’organizzazione di eventi dal vivo (mostre, spettacoli, concerti, visite all’installazione multimediale del Telero “Lucania 61”) con strumenti tecnologici innovativi e dall’apertura di una residenza artistica, sempre in collaborazione con altre realtà culturali e sociali del quartiere Barriera di Milano.