La giuria era presieduta da Valerio Mastandrea
L’Italia partecipava con ben quattro film su quindici alla 33a edizione del Torino Film Festival, ma non si è conquistata alcun riconoscimento. Il miglior film è ‘Keeper’, del regista belga Guillaume Senez è il miglior film di quest’anno. Si tratta di un esordio alla regia, con protagonista un portiere 15enne che affronta la paternità, La giuria era presieduta da Valerio Mastandrea. Premio Speciale della giuria all’argentino ‘La Patota’ di Santiago Mitre. Il Tff era dedicato al grande Orson Welles.
(Foto: il Torinese)



Un’altra giornata densa di incontri e appuntamenti nella sale del Torino Film Festival


La diva ha visitato il Museo Egizio, accompagnata dai suoi due figli e da una guida messa a disposizione dalla presidente Evelina Christillin. Intanto si predispongono le misure di sicurezza per i concerti in programma in piazza d’Armi. Cani antiesplosivo, bonifiche prima di ogni serata, anelli concentrici – in tutto tre – per l’ingresso al palaAlpitour e controlli nel complesso intensificati dopo gli attentati di Parigi, questa sera in occasione del primo dei 3 concerti di Madonna. Davanti alla struttura (così come di fronte all’hotel Principi di Piemonte, nella foto, dove alloggia la star) stazionano numerosi fan fin da ieri. Gli organizzatori chiedono agli spettatori di anticipare l’arrivo al palazzetto, anche per chi già dispone di biglietti, e di non portare borse ingombranti, il cui contenuto potrebbe essere “frainteso”. Nelle immagini anche il sopralluogo del comandante della Polizia Municipale, Gregnanini.
Tensione durante il corteo studentesco contro la “buona scuola” a Torino. Un gruppo di studenti ha organizzato un lancio di uova contro la sede del Miur di corso Vittorio Emanuele urlando slogan contro il ministro Giannini e il presidente del Consiglio Renzi. In piazza Castello è stata bruciata una bandiera del Pd.



La battaglia di Roberto Rosso ha un aspetto positivo: è condotta alla luce del sole. Si può non condividere ciò che dice e
Addirittura c’è chi favoleggia di un possibile e sotterraneo accordo tra il Berlusca ed il nostrano e provinciale Peron ( Renzi, ovviamente) per dividersi Milano e Torino. Milano dopo Pisapia alla destra e a Torino la riconferma del giramondo Piero Fassino.Dietrologia? Sicuramente, ma anche testimonianza di una totale confusione. Con i 5 stelle gufanti convinti, non a torto, che il tutto porta acqua al loro mulino. 
