Un po’ di Salone del Libro anche in ospedale, per donare parole, emozioni e spunti di riflessione anche a chi, per motivi di salute, non può frequentare gli appuntamenti del Salone al Lingotto o godere dei tanti momenti di condivisione offerti dal Salone Off in tutta la città. Con Pagine in corsia il Salone entra negli ospedali torinesi per proporre letture ad alta voce ai pazienti, ai loro famigliari ed agli utenti in attesa di visita. Il tutto grazie alla preziosa collaborazione delle Biblioteche Civiche torinesi, del Circolo dei lettori, dei volontari del Servizio civile nazionale e dei volontari civici e del progetto Senior Civico della Città di Torino. Un modo per fare vivere davvero a tutti il Salone del Libro, con letture da romanzi di autori contemporanei e classici.
Giovedì 18 maggio 2017, luoghi e orari delle letture:
AOU Città della Salute e della Scienza di Torino – Presidio CTO
Via Zuretti, 2
Luogo: atrio
Orario: ore 9-13
AOU Città della Salute e della Scienza di Torino – Presidio Molinette
Corso Bramante, 88/90
Luogo: Coes-Centro Oncoematologico
Orario: ore 9.30-12.30 e ore 14-16
AOU Città della Salute e della Scienza di Torino – Presidio Sant’Anna
Via Ventimiglia, 1
Luoghi: sala d’attesa Centro di Ecografia e Diagnosi Prenatale (2° piano) e sala d’attesa Breast Unit (1° piano)
Orario: 9-11
Cinquanta studenti – 29 ragazze e 21 ragazzi -, accompagnati da 10 docenti in rappresentanza di otto istituti superiori delle province di Asti, Cuneo, Novara, Torino e Vercelli parteciperanno, dal 19 al 21 maggio al viaggio studio in Austria, con meta il campo di concentramento di Mauthausen e il Memoriale di Gusen
sterminio venne attuato in gran parte nella vicina cava di granito– con la sua “scala della morte” e i suoi 186 ripidi scalini – , e la lenta agonia per denutrizione e stenti, pur essendo presenti anche alcune camere a gas. Mauthausen era lo “Stamm Lager”, il “campo madre” di un gruppo di quarantanove campi e sottocampi di concentramento nazisti satelliti – a partire da quelli di Gusen – sparsi in tutta l’Austria. Su quella collina i deportati morirono di stenti e conobbero l’orrore delle camere a gas e dei forni crematori. Considerato tra i più spietati campi dell’universo concentrazionario nazista,vi era reclusa – in condizioni di vita indescrivibili – la manodopera-schiava che, dopo una violenta spersonalizzazione di ogni individuo, veniva selezionata per il lavoro forzato nel campo principale e in quello dei 49 “kommandos” o sottocampi. Furono oltre 122 mila le persone che trovarono la morte a Mauthausen. Prima della fuga, il 4 maggio 1945, le SS tentarono di distruggere le prove dei crimini da loro commessi, e approssimativamente solo 40 mila vittime vennero identificate, tra le quali cinquemilasettecento italiani, come si può leggere nell’iscrizione sulla lapide all’ingresso del campo.
Il Consiglio di amministrazione della Fondazione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, d’intesa con tutti i Soci Aderenti, ha ieri conferito all’unanimità a Valerio Binasco la consulenza per la direzione artistica nel triennio 2018-2020: dal 1° gennaio 2018 Binasco succede quindi a Mario Martone alla guida artistica del Teatro.

Reverdito Editore, realtà affermata a livello nazionale da quasi 50 anni, presenta il primo libro della collana “Psicologia Divulgativa”, dal titolo “Cyberbullismo”
Mercoledì 3 maggio il tour fa tappa allo store Ikea di Collegno
E’ stato illustrato nella sede di Ape Confedilizia Torino, il progetto “Educare alla proprietà”. Si tratta di un’idea nata sotto la Mole, che ha come obiettivo l’organizzazione di percorsi differenziati di sensibilizzazione alla cultura del diritto di proprietà.
Il “Laboratorio metropolitano su giovani e lavoro” riguarderà la fascia 18-25 anni, per affrontare il loro futuro professionale
. Colpa in parte della medicina difensiva ma anche degli strumenti diagnostici sempre più potenti come la Tac. Nel 1980 le radiazioni cui era sottoposto un qualsiasi soggetto erano per l’80% di tipo naturale – cioè provenienti dall’ambiente – e solo il 15% di tipo medico. Percentuali che nell’arco di 30 anni si sono quasi ribaltate con le radiazioni utilizzate in ambito clinico, che oggi toccano quasi il 50% del totale. La principale fonte di radiazioni mediche è la tomografia computerizzata con il 77% della dose collettiva totale. Ormai si preferisce usare la Tac alla radiografia perchè consente una visione maggiore, ma una Tac equivale a circa 250 lastre al torace.
questo modo, il paziente non solo avrà accesso alle immagini radiologiche ma sarà anche in grado di conoscere direttamente i dati relativi all’esposizione a radiazioni ionizzanti. Il paziente, oltre al dato riguardante l’esposizione radiologica, se desidera potrà avere ulteriori informazioni più dettagliate e spiegazioni scrivendo direttamente alla Fisica sanitaria, alla mail indicata in fondo al referto.
di Pier Franco Quaglieni