Cosa succede in città- Pagina 480

Over My Eyes, immagini dall’Iraq in mostra a Palazzo Lascaris

/
27/01/2015 — Kirkuk, Iraq — Abdullah Hazbar from outside his tent. Abdullah was wounded by Iraqi war planes’ bombing when he left his village with his family.

Dal 1° marzo a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte (via Alfieri 15 a Torino), la mostra fotografica “Over My Eyes: una mappa di sfollamento”.

Dal 2014 in Iraq la guerra contro l’ISIS (Islamic State in Iraq and Syria) ha costretto alla fuga più di tre milioni di persone. La metà ha trovato rifugio nel Kurdistan iracheno, una regione autonoma nel nord del Paese abitata da circa cinque milioni di curdi e amministrata dal Governo Regionale del Kurdistan.

La mostra Over My Eyes presenta quaranta immagini di diverso formato, alcuni testi e due video. Attraverso lo sguardo di una giovane generazione di fotografi locali presenta frammenti della realtà quotidiana  degli Iracheni che spesso non sono documentati: dalle vaste montagne ai confini settentrionali del Paese, alle più disparate situazioni in ogni angolo dell’Iraq che raccontano le vite e le storie di chi vive da anni nei campi profughi, mentre la guerra continua a devastare la nazione.

Le fotografie sono il risultato di un anno di collaborazione tra un gruppo di fotografi iracheni e un team di editor, curatori e scrittori internazionali.

Le immagini esposte fanno parte di Darst Projects e sono state realizzate dai fotografi: Rawsht Twana, Bnar Sardar, Seivan M. Salim, Aram Karim, Hawre Khalid, Twana Abdullah, Sebastian Meyer e Ali Arkady.

Intervengono alla presentazione:

Francesca Cirilli, rappresentante Associazione Jest

Stefano Carini, fotografo ideatore del progetto

Rawsht Twana, fotografo del progetto

Younis Tawfik, giornalista e scrittore iracheno

 ***

La mostra “Over My Eyes: una mappa di sfollamento” sarà aperta al pubblico a Palazzo Lascaris

dal 2 al 30 marzo 2018.

Orari: dal lunedì al venerdì 9 – 17

Ingresso gratuito

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

.

Guttuso alla Gam – Un motivo in più per non votare Di Maio  – La Fondazione Cavour di Santena – Il questore di Fiume Palatucci Il ritorno di Ghigo

***

Guttuso alla Gam
La mostra retrospettiva  di Renato  Guttuso alla Gam in occasione del cinquantenario del ’68 rivela il fiato corto delle iniziative proposte della Galleria torinese che non riesce a tenere il passo dei tempi di Patrizia Asproni che realizzò  mostre di livello internazionale che posero Torino al centro dell’interesse artistico. La scelta di Guttuso lo dimostra in maniera evidente. Guttuso è stato un pittore di strettissima osservanza marxista , un vero e proprio militante del Pci al cui servizio pose la sua arte. Il realismo socialista fu in larga misura il suo vangelo, pur con qualche strappo che rappresenta la parte migliore della mostra torinese.  In tutte le feste dell’”Unità” c’erano riproduzioni in vendita di sue opere. Ogni buon militante aveva in casa almeno una stampa del pittore. I funerali di Togliatti sono stati eternati ,si fa per dire, da una sua opera gigante in cui sono rappresentati tutti i capi comunisti, a partire a Lenin. Basterebbe l’esaltazione acritica di Togliatti a dimostrare che Guttuso sia stato, in primis, un gregario comunista. Mario Soldati lo disprezzava  proprio per queste sue chiusure e mi raccontò anche episodi che non gli fanno onore. Lui visse una vita alto borghese in contrasto con la sua militanza. Ovviamente, se fossimo in presenza di un grande artista, queste cose sarebbero delle inezie trascurabili. Ma Guttuso non fu un grande artista e neppure oggi  può essere rivalutato come tale.  Ebbe qualche simpatia per il ’68,manifestandola in una lettera a Giorgio Amendola. Rimase però saldamente legato al partito in cui venne eletto in Parlamento in tempi successivi. Quindi la mostra per il cinquantenario del ’68 appare immotivata. Ebbe anche un amore chiacchierato con la “contessa” Marzotto che ritrasse nuda. La Marzotto senza veli era  sinceramente molto meglio di Togliatti.   La Marzotto era una popolana che aveva sposato il conte Marzotto, ma che non disdegnava di distrarsi con altri uomini, specie se intellettuali, un po’ come la “marchesa” Ripa di Meana. Non credo che ci saranno le code per vedere Guttuso. E mi spiace per Torino e per la Gam, oggi in mano a persone che certo non brillano per capacità ed inventiva.

***

Un motivo in più per non votare Di Maio

Il movimento grillino e’ una minaccia alla democrazia. E’ composto da gente improvvisata che non sa neppure scegliere i propri candidati come dimostrano, ad esempio, le numerose infiltrazioni massoniche malgrado il divieto di essere iscritti alla massoneria. I mancati rimborsi rivelano fatti e persone davvero indecenti. Il mito dell’onestà e’ stato infranto e la incompetenza ad amministrare le grandi e le piccole città da parte grillina rivela un dato preoccupante. Nel migliore dei casi i grillini sono degli improvvisatori ignoranti. C’è un motivo in più per non votarli, che si è aggiunto : la gaffe istituzionale di farsi ricevere al Quirinale per ottenere prima del voto un avallo presidenziale a possibili ministri. Una gaffe che rivela ignoranza delle regole ed anche arroganza perché Di Maio, un ragazzo impreparato e incolto, pensa di aver già vinto la partita. Il passo falso con Mattarella e’ rivelatore di un disprezzo più o meno inconsapevole per le Istituzioni repubblicane che rendono il grillino incompatibile con il ruolo di premier, che egli si illude di poter ricoprire. Un episodio rivelatore dei pericoli gravissimi di un voto ai 5 stelle.

***

La Fondazione Cavour di Santena

La Fondazione Cavour di Santena, accusata di aver restaurato in modo maldestro degli scritti del Gran Conte, è una delle istituzioni più serie ed accreditate. Presieduta prima dal magistrato Mario Garavelli e poi dall’ex ministro Nerio Nesi rappresenta un’eccellenza italiana. Con Nesi, che si è dedicato con grande passione a valorizzare la Fondazone, essa ha raggiunto obiettivi impensabili. Attaccarla appare un atto strumentale che non si capisce da dove parta e chi intenda avvantaggiare.

***

Il questore di Fiume Palatucci

Ho partecipato al Polo del ‘900 ad un dibattito promosso dalla Associazione Venezia Giulia-Dalmazia su Giovanni Palatucci questore di Fiume della RSI. E’ stato insignito dei maggiori riconoscimenti da parte della Comunità ebraica e dallo Stato di Israele per aver salvato moltissimi ebrei dallo sterminio. Il presidente Scalfaro gli conferì alla memoria la Medaglia d’oro al valor civile, la Chiesa cattolica l’ha proclamato Servo di Dio. Palatucci agì con coraggio ed abnegazione. Si preoccupò anche del fatto che Fiume dovesse restare italiana rispetto alle mire dei comunisti di Tito. Fu deportato dai tedeschi al campo di Dachau con l’accusa di cospirazione con il nemico e vi morì a pochi giorni dall’agognata liberazione. Adesso il centro americano intitolato a Primo Levi rimette tutto in discussione e sostiene che Palatucci non meritò i riconoscimenti, parlando addirittura di agiografia nei suoi confronti. La storia è sempre fatta di confronti e di riscontri, ma l’idea di trovare documenti attestanti quanto fece il questore di Fiume è un’idea piuttosto bislacca perché essi o non ci furono o vennero distrutti proprio per la delicatissima azione che egli svolse sotto gli occhi dei tedeschi. Esistono invece tante testimonianze di ebrei salvati da Palatucci e queste testimonianze non possono essere ignorate. In ogni caso egli fu un grande italiano che visse momenti tragici e convulsi con dignità. Merita tutto il nostro rispetto. L’idea di infangare tutto e tutti appartiene ad un revisionismo storico all’incontrario che non appare accettabile.

***

Il ritorno di Ghigo

Lunedì 26 febbraio, il senatore Enzo Ghigo ritorna,pur non candidato, all’impegno politico,presentando i candidati di Forza Italia. Ghigo è stato Presidente della Regione Piemonte per dieci anni e parlamentare per due legislature. Ha dimostrato di saper governare il Piemonte con competenza,equilibrio,lungimiranza. E’ un fatto positivo che un uomo come lui,sia pure indirettamente,ritorni alla politica. Di lui può giovarsi molto la politica,elevando il suo tono,in verità mai così basso come in queste elezioni.

***

Lettere     scrivere a quaglieni@gmail.com

.

Se il Salone non paga

Ho  fatto dei lavori per il Salone del libro per due anni consecutivi senza mai essere stato pagato. Adesso mi dicono che con la liquidazione della Fondazione per il salone perderò i miei soldi. Non le sembra un’operazione ingiusta ?

Lettera firmata

.

E’ sicuramente ingiusta, ma voglio approfondire e in via privata le scriverò quanto sarò riuscito a sapere. Ho fortissimi dubbi sulla gestione del Salone nel corso degli anni e temo che molte spese non fossero di per sé necessarie. Spero che i diritti di chi lavora vengano salvaguardati. Io nel 1994/96 scrissi molti articoli per un quotidiano romano che dichiarò fallimento. Presi un ottavo di quanto mi spettava. Liquidare la Fondazione non deve significare calpestare i diritti di chi ha lavorato. E spero che accadrà così.

.

Antisemitismo all’Università

Ho notato che un documento di oltre cento professori e intellettuali, tra cui lei, che si rivolge al Rettore per chiedere provvedimenti atti ad impedire episodi gravi di antisemitismo nelle aule del campus Einaudi, non è stato pubblicato dal quotidiano “La Stampa”, ma solo dal “Corriere di Torino “ che ha dato ampio spazio anche al rettore Ajani. Due modi di intendere il giornalismo molto difformi. I giornali hanno il dovere di informare, non di scegliere le notizie a loro discrezione.

Giuditta Bajero

.

Condivido le sue osservazioni, il lettore ha il diritto, comprando il giornale, di essere informato. I giornalisti non hanno obbligo di pubblicare tutto e devono necessariamente scegliere, specie quelli della carta stampata. Ma il silenzio su certe notizie non è giustificabile. Il fatto che ci siano più giornali a Torino è una garanzia di pluralismo che altrimenti sarebbe violata. La crisi di vendite è anche legata al fatto che i lettori non accettano più di subire le scelte discrezionali e i silenzi dei giornali. I giornali on line che sono molto più aperti e documentati hanno contribuito a metterli in crisi.

DOMENICA GRAN BALON SPECIALE PER LA FESTA DELL’ANTICO CARNEVALE

Domenica si terrà un’edizione straordinaria del mercato periodico tematico ‘Gran Balon’. L’iniziativa si inserisce nella due giorni di festa dell’Antico Carnevale del Balon (24 e 25 febbraio).​ Visto il successo ottenuto nel 2017 – ​la manifestazione è stata seguita da oltre 30mila visitatori – l’Associazione commercianti Balon, sempre con la finalità di valorizzare una delle zone più caratteristiche di Torino, ha riproposto l’evento. Come lo scorso anno si celebrerà lo storico Carnevale del Balon, un appuntamento legato alla tradizione che vuole diventare una ricorrenza fissa in città. Sono previste mini ambientazioni a tema carnevalesco, soprattutto in costume e, in collaborazione con la Famija Turineisa, con Gianduja e Giacometta, con la maschera del borgo, la “Rusnenta” e  i gruppi di rievocazione storica, sarà organizzata una sfilata per ‘raccontare’ un viaggio a ritroso nel tempo. Inoltre, a due passi dalla mongolfiera, il pubblico in maschera potrà partecipare a un contest fotografico. Nell’area mercatale invece, in collaborazione con l’associazione culturale due fiumi, ​saranno esposti oggetti in disuso, di cui si è quasi persa la memoria storica, ma ancora presenti solo sui banchi del Balon. Ad aprire l’evento, sabato 24 febbraio, la tradizionale consegna delle chiavi della città. La festa terminerà domenica sera con il gran ballo in Piazza Borgo Dora e la premiazione dei gruppi di rievocazione storica.

 

(lc – www.comune.torino.it)

 

(foto: il Torinese)

ERMAL META REDUCE DAL FESTIVAL INCONTRA I SUOI FAN A MONDOJUVE

Venerdì 23 febbraio dalle ore 17:30 Mondojuve – lo Shopping Center al confine con Torino, tra i Comuni di Vinovo e Nichelino che ha dato il via allo sviluppo del maggiore Parco Commerciale del Piemonte – ospiterà Ermal Meta, il cantautore reduce dal successo al 68esimo Festival di Sanremo 2018  in coppia con Fabrizio Moro


L’artista incontrerà i propri fan e sarà a disposizione per il firmacopie del nuovo album “Non abbiamo armi” – il terzo da solista per Ermal – che include anche “Non mi avete fatto niente”, il brano vincitore di Sanremo, nato dalla reazione che i fan di Meta e Moro hanno avuto dopo gli attentati di Manchester (al concerto della popstar americana Ariana Grande) e di Barcellona. Molte sono state le persone che hanno confessato ai due artisti di avere paura di partecipare ai concerti dopo questi sanguinosi attacchi. L’inedita coppia ha deciso così di scrivere una canzone per scacciare via gli incubi ed infondere coraggio. Obiettivo che i due cantanti hanno cercato di raggiungere anche con il video legato al brano, accompagnato da sottotitoli in svariate lingue per far arrivare il messaggio della loro canzone al maggior numero di persone possibile. Oltre ad incontrare l’artista, i clienti di Mondojuve avranno anche la possibilità di usufruire di un’interessante promozione sulla Gift Card, la tessera che permette di effettuare acquisti presso i negozi del Centro con validità di 12 mesi e senza costi aggiuntivi, che sarà acquistabile nel taglio da 50 Euro al prezzo di 35 Euro tutti i giovedì fino al 1 marzo.

***

Per maggiori informazioni su questo evento e su tutte le attività del centro è possibile consultare il sito ufficiale: www.mondojuve.it o la pagina Facebook Mondojuve Shopping Center.

Porta Nuova nel caos: un guasto manda in tilt il sistema di circolazione

Alcuni treni coinvolti hanno portato un ritardo di oltre 60 minuti creando grossi disagi soprattutto per i numerosi pendolari che ogni mattina si spostano per lavoro.

Dalle 8e39 di questa mattina, tutti i treni in arrivo e in partenza da Porta Nuova hanno accumulato lunghi ritardi – anche oltre i 60 minuti – a causa di un guasto ai sistemi di regolazione automatica della stazione. Il guasto tecnico ha mandato completamente in tilt tutto il traffico dei treni presenti nella stazione centrale di Torino, coinvolgendo i convogli del trasporto regionale ma anche tutti quelli dell’alta velocità. Si sono verificati ritardi di oltre 60 minuti per Frecciarossa e Italo in arrivo (e partenza) da Milano, Roma, Venezia e Salerno, creando grossissimi disagi soprattutto per i numerosi pendolari che ogni mattina utilizzano il treno per spostarsi sul posto di lavoro. Trenitalia ha fatto sapere che i tecnici Rfi si sono da subito messi a lavoro per cercare di risolvere il problema e di ripristinare il corretto funzionamento del sistema ma purtroppo i grossi disagi continueranno nel corso della giornata a causa del numero molto elevato di treni coinvolti.

 

Simona Pili Stella

CURA, in mostra i racconti fotografici sulla Città della Salute

/

E’ stata presentata presso il Palazzo della Regione Piemonte, nel corso di una conferenza stampa, la mostra ” CURA –  ” a cura di IED, l’Istituto Europeo di Design , realizzata grazie anche alla collaborazione con la Regione Piemonte e Roche. A illustrarne le particolarità sono intervenuti Bruna Biamino, Coordinatrice del Corso di Fotografia dello IED e Curatrice della mostra, Paola Zini, Direttore di IED, Giulio Fornero in rappresentanza della Città della Salute e della Scienza, l’ On. Antonio Saitta, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Dario Scapola, Direttore Market Access Roche. Dalla collaborazione tra lo IED e la Città della Salute e della Scienza è nato un inedito progetto di fotografia. ” Gli studenti – come ha spiegato la Docente Bruna Biamino, che li ha seguiti durante tutto l’iter progettuale – hanno vissuto per mesi tra i corridoi e nei vari reparti della Città della Salute per documentare e raccontare la buona sanità pubblica torinese”. “Alcuni studenti del Corso Fotografico IED – ha spiegato Paola Zini – hanno infatti lavorato per un anno ai rispettivi progetti di tesi aventi come focus la quotidianità che ruota intorno alla Città della Salute e della Scienza di Torino. I risultati di questo lavoro sono il cuore della mostra fotografica : una selezione di 150 scatti in esposizione presso il Palazzo della Regione Piemonte dal 19 febbraio al 13 marzo, tutti i giorni dalle ore 10 alle 18 con ingresso libero”. I progetti fotografici , oltre a raccontare storie di eccellenza sanitaria e professionale, mettono in luce un filo rosso che percorre corridoi, uffici, stanze e sale e che riguarda la dimensione umana. Dario Scapola di Roche ha poi messo in rilievo l’importanza della collaborazione fra pubblico e privato , collaborazione che può perfino fungere da acceleratore. ” E’ la prima volta – ha commentato Giulio Fornero – che abbiamo visto tutti gli ospedali di Torino raccontarsi tutti insieme in modo qualitativo ed efficace”. “Tradurre in immagini la malattia, con le goie, i dolori, la sofferenza che essa porta con sé,è stata una sfida molto complessa e importante”, ha concluso L’Assessore Antonio Saitta. La mostra consiste, oltre che nell’esposizione di pannelli fotografici, anche nella presentazione di alcuni video, uno dei quali molto particolare, che documenta un progetto , voluto e promosso dalla Prof.ssa Chiara Benedetto, Primario della Divisione di Ostetricia e Ginecologia del S.Anna e Presidente di Medicina a Misura di Donna Onlus, le “Vitamine musicali”. Dal 23 ottobre 2017 la Comunità di Jazz si è offerta al progetto ” Vitamine musicali ” del S.Anna, arricchendo così di jazz la densa programmazione della musica dal vivo in ospedale, in alleanza della cura al day hospital oncologico, nei reparti maternità e nei luoghi di attesa o transito. Un’operazione richiesta dallo stesso personale sanitario. L’invito alla Comunità degli Artisti Jazz di Torino da parte di Raimondo Cesa, regista teatrale ed esperto in arti performative, ha generato un’adesione valoriale con mobilitazione collettiva senza precedenti. Oltre sessanta artisti jazz con la loro generosità hanno già ampliato il programma di musica in ospedale. Nel video presentato alla mostra CURA possiamo vedere interventi di musicisti fra i quali Alfredo Ponissi, Fabio Giachino, Paolo Porta, Valerio Signetto, Pino Russo, Barbara Raimondi, Max Gallo, Ugo Viola, Fabio Gorlier, Enzo e Paolo Zirilli, Riccardo Ruggieri, Sergio Di Gennaro, Roberto Taufik, Gilson Silveira, Alberto Varaldo, Luigi Di Nunzio, Mario Tavella, Stefano Calcagno, Giulia Firpo, Sabrina Mogentale.

Helen Alterio

IL “POLI” RIQUALIFICA IL PATRIMONIO IMMOBILIARE MILITARE A TORINO

/

Firmato un Accordo tra Ministero della Difesa, Agenzia del Demanio, Politecnico di Torino e Città di Torino per trasformare le caserme dismesse in edifici sostenibili, energeticamente efficienti e aperti al territorio


Il patrimonio immobiliare pubblico e in particolare le numerose infrastrutture militari non più utili ai fini istituzionali costituiscono un valore sociale ed economico di fondamentale importanza per il Paese e, adottando strumenti e percorsi di valorizzazione adeguati, possono diventare un fattore di crescita economica e sviluppo del territorio, grazie a operazioni di riqualificazione, risparmio energetico, riduzione dell’impatto ambientale, riconversione ad altri usi.

Proprio con queste finalità è stato siglato quattro anni fa un accordo tra Ministero della Difesa e Politecnico di Torino, oggi rinnovato e ampliato grazie anche alla sottoscrizione di un nuovo accordo tra Ministero della Difesa, Agenzia del Demanio, Politecnico e Città di Torino. A firmare gli accordi il Segretario Generale della Difesa Generale S. A. Carlo Magrassi, il Rettore del Politecnico di Torino Marco Gilli, la Sindaca della Città di Torino Chiara Appendino, il Direttore dell’Agenzia del Demanio Regionale Piemonte e Val d’Aosta Luca Terzaghi, il Direttore dei Lavori e del Demanio della Difesa Generale di Divisione Massimo Scala.

La collaborazione quadriennale tra Politecnico e Difesa è stata estremamente proficua per l’incremento delle conoscenze sul patrimonio immobiliare in uso al Ministero della Difesa. In particolare, il Dipartimento di Architettura e Design in questi anni si è speso in un’importante attività formativa, grazie all’impegno dei professori Paolo Mellano e Gentucca Canella, negli Atelier di progettazione condotti insieme ai professori Carla Bartolozzi, Daniela Bosia, Cristina Coscia, Rossella Maspoli. 

 I primi studi realizzati in ambito didattico con i contributi progettuali degli studenti su ipotesi di riqualificazione di alcuni edifici militari torinesi e dell’area di Bolzano (in forza di una collaborazione tra Politecnico, Libera Università di Bolzano, Agenzia del Demanio, Difesa e Provincia Autonoma di Bolzano) in residenze universitarie, housing sociale e co-housing, servizi alle persone e alle imprese, attività culturali, parcheggi, spazi per il verde pubblico sono già stati oggetto di mostre e saranno presto pubblicati. Grazie al rinnovo di questo accordo, saranno quindi proposte nuove iniziative e progetti condivisi di ricerca, innovazione e formazione, eventi istituzionali di promozione della cultura scientifico-tecnologica, anche a livello locale.

La Città di Torino, con il nuovo accordo siglato oggi, si inserisce in questa collaborazione, partendo dalle esigenze di sviluppo del proprio territorio e tenendo conto di quelle che sono le esigenze del proprio “tessuto urbanistico”, con l’obiettivo di realizzare studi, analisi di fattibilità e possibili soluzioni per l’ottimizzazione, la razionalizzazione e la riqualificazione del patrimonio immobiliare militare presente sul territorio cittadino.

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

.

Il 4 marzo  – Assurdità torinesi  – Le Regie Patenti del 1848 – ZTL prolungata, un abuso e un danno – Se un genitore picchia il vicepreside – Tra sciocchezze e stile

 

 

 

Il 4 marzo
Le schede elettorali per il 4 marzo appaiono pasticciate e c’è il rischio di annullamenti di schede. I partiti ,invece di polemizzare aspramente tra loro, dovrebbero contribuire a spiegare il meccanismo di voto e l’uso delle schede. Che il sistema elettorale sia pasticciato è fuori di dubbio. Dimentichiamoci di votare ,pensando ai candidati imposti questa volta come non mai. Troppi candidati blindati che, tra il resto, non danno nessun prestigio alla liste, ma sono messi lì per succhiare voti ed avere da qualche parte la certezza di essere eletti. Dimentichiamo i loro nomi, anche se pochissimi sono candidati di pregio, confusi con omuncoli e donnette non degne di rappresentarci in Parlamento. Bisognerà votare il simbolo dei partiti e delle coalizioni per evitare annullamenti. Torniamo indietro di decine d’anni quando gli elettori comunisti votavano solo il partito. E’ una democrazia dimezzata, ma è sempre meglio che non votare. Diffidiamo solo degli improvvisatori grillini che hanno dato pessimi risultati dove hanno governato. Essi sono una minaccia alla democrazia.  A Torino c’è capolista al Senato un tal senatore Castelli che in cinque anni è rimasto silente  e non ha versato tutte le  quote di stipendio stabilite dal suo stesso partito. Non dimentichiamo questo nome.

***

Le Regie Patenti del 1848

Il 17 febbraio ricorda le Regie Patenti del 1848 – anno dello Statuto- con le quali il re Carlo Alberto riconosceva i diritti civili e politici ai Valdesi. Con la proclamazione del Regno d ‘Italia  tali diritti vennero estesi a tutti i cittadini valdesi del Regno. I Valdesi  ricordano quella data con feste solenni.La libertà religiosa veniva sancita e il regime liberale  riconosceva uno dei principi basilari su cui si fonda. La libertà religiosa-diceva Francesco Ruffini- è alla base di tutte le libertà. I tempi delle discriminazioni religiose erano finiti insieme alle intolleranze che avevano caratterizzato anche la storia sabauda. Sempre nel 1848 vennero emancipati di gli ebrei pochi mesi dopo i valdesi. Anche a Torino esisteva un ghetto. In epoca in cui gli ebrei in Europa sono minacciati dalla presenza sempre più arrogante delle comunità islamiche antisemite, è utile anche il ricordare  questo episodio storico . Le Legge razziali del 1938 cancellarono i diritti degli ebrei che pure si erano distinti nel Risorgimento e nella Grande Guerra. Il regime fascista  dimenticò anche che molti ebrei avevano aderito al fascismo.

***

ZTL prolungata, un abuso e un danno

Una petizione che sta raccogliendo molte adesioni ,sottoscritta ai sensi dell’art.12 dello Statuto della Città di Torino,esprime la protesta dei cittadini per la modifica e prolungamento dell’orario della ZTL. Si prevedono infatti  molti disagi che provocherebbe ai residenti , ai cittadini, alle attività economiche  presenti sul territorio interessato con la conseguente  ridotta fruibilità del centro della Città, cuore pulsante della medesima. L’orario prolungato fino alle 19,30 della ZTL provocherebbe congestione nelle strade limitrofe con aumento dei gas di scarico delle auto,c reando grave danno alle attività non necessariamente solo commerciali del centro della città. Il balzello previsto per entrare in auto nel centro pari a 5 euro appare un vero e proprio abuso. In mancanza di una adeguata rete di trasporto pubblico urbano l’operazione significherebbe uno smaccato  favoreggiamento dei centri commerciali con grave danno per i commercianti della zona a traffico più che limitato , bloccato. Ciò provocherebbe un’ulteriore crisi di molti esercizi che sarebbero condannati alla chiusura.  Io firmerò la petizione ed invito a firmarla. Sabato 24 ci sarà una grande manifestazione di protesta contro le politiche velleitarie ed arroganti della gestione grillina della Città .

***

Assurdità torinesi 
Due ristoranti in piazza Solferino hanno dovuto eliminare i loro dehors che non davano fastidio a nessuno perché erano in una rientranza dei marciapiedi ed erano anche belli esteticamente. Quello del ristorante “Solferino” in particolare, un grande ristorante erede di una bella tradizione toscana. Era piacevole cenarci, con vista sul giardino della piazza e la splendida fontana Angelica . Mi sembra inspiegabile la loro chiusura, mentre imperversano dehors in tutte le vie del centro e delle diverse movide che tolgono spazio al parcheggio delle auto . Stranezze che accadono forse solo a Torino dove interi pezzi di via sono riservate al parcheggio delle auto private di appartenenti a categorie privilegiate. Chi va in ufficio con la propria auto non dovrebbe fruire del privilegio del parcheggio gratis e sicuro. 

***

Se un genitore picchia il vicepreside

Un genitore ha picchiato il vice preside della scuola del figlio per un rimprovero: 30giorni di prognosi. Un diciassettenne  sfigura con un coltello  una professoressa che  lo perdona, viene di ricevuta da Gentiloni e il ministro Fedeli la propone per il cavalierato. Episodi che esprimono un gravissimo disagio che è esattamente agli antipodi della “buona scuola”. Il permissivismo combinato al bullismo ha distrutto la scuola che era già stata massacrata dall’eterno ‘68 italiano durato trent’anni . Per far funzionare le scuole ci vorranno i carabinieri ?Non e ‘ una domanda provocatoria .La scuola e’ per “i capaci e meritevoli anche se privi di mezzi “,come dice la Costituzione . I fancazzisti e  i violenti devono cercarsi un lavoro o almeno un lavoretto o limitarsi a farsi mantenere dai genitori. Vada per i bamboccioni, ma chi fa anche danni, va fermato. Se guardassimo agli arredi scolastici, ci accorgeremmo che essi sono oggetto costante di vandalismo. I presidi che cercano di fare ordine, finiscono come il capo istituto del ”Regina Margherita”, un invito esplicito a starsene tranquilli, senza cercarsi grane: le scuole devono governarle i sindacalisti…

***

Tra sciocchezze e stile
Giletti nella sua trasmissione “Non e’ l’arena“ fatica  per tenere ascolti accettabili e scade spesso nello scandalismo plebeo come gli e’ capitato domenica scorsa, parlando di fascismo, dove Alessandra Mussolini e’ apparsa una signora ( l che è tutto dire) di fronte alle banali volgarità sull’antifascismo ascoltate di fronte ai drammi di Macerata che non possono essere affrontati con  slogan stupidi   come quello relativo al  Tricolore  che sarebbe nato nella Resistenza, una vera idiozia. Poi  c’era Catherine Deneuve, sicuramente un’attrazione , ma Giletti si è dimostrato un pessimo intervistatore e ha buttato sul personale il discorso, sollecitando la Deneuve a parlare dei suoi amori. L’attrice si è rifiutata, dicendo che certe cose appartengono al privato e non si portano in tv. Grande lezione di stile e di vita per una televisione all’italiana fatta di pettegolezzi  e di banalità .

***

LETTERE  scrivere a quaglieni@gmail.com

.

Viva l’operetta!

Ho letto che al teatro “Alfieri” anche quest’anno c’è il festival dell’Operetta,un genere ormai in via di estinzione che la televisione ha cancellato da tempo. Forse sono solo un nostalgico dei tempi andati perché io amo l’Operetta.
                                                                                                                             Filippo Usai

L’Operetta è una forma di spettacolo che ci fa sognare tempi migliori. Io l’apprezzo. Ricordo le grandi compagnia di operetta con Nuto Navarrini e Carlo Rizzo e cantanti famosi. Ci faceva rivivere i fasti della Belle Epoque. E anche le ingenuità  di un’epoca andata. La musica era bella. Quando posso, vado ad assistere all’Operetta. Tra il festival di Sanremo che non ho seguito in televisione e una serata a teatro con l’operetta, scelgo quest’ultima.  Le americanate che ci affliggono in televisione, i dibattiti urlati con le tante sciocchezze   che ci obbligano a sentire, l’enormità di una pubblicità invasiva e fastidiosa  turbano le nostre serate televisive. Meglio ,una volta tanto, l’operetta o, decisamente , l’opera, se ci garantiscono che le quinte del “Regio” sono sicure…

.
La città che non cambia
Sono quasi due anni che Appendino governa la città, ma non vedo cambiamenti in meglio, ma solo in peggio. Quando ci sarà uno spiraglio di luce ?Io ho votato Cinque Stelle, ma sono delusissima.                            Delia Camisa

.

non vedo spiragli di luce con Appendino sindaco. Mi sembra incapace di governare e mi stupisco che i grandi giornali torinesi la sostengano in modo piuttosto sfacciato. Evidentemente ci sono interessi che travalicano quelli della città. Le donne e gli uomini del Sindaco appaiono scialbi, per non dire di certi uomini di fiducia inquisiti e che davvero davano l’idea di essere un po’ penosi. Manca una squadra di governo e manca un sindaco capace di fare il sindaco. Raggi lentamente si sta un po’ riprendendo dopo un inizio burrascoso. Appendino sta procedendo in senso contrario. Voglio ricordare che troppi imbecilli che con i grillini non avevano nulla da spartire consigliarono di votarla e troppi torinesi altrettanto superficiali e creduloni al ballottaggio la votarono stanchi del sistema Torino. Detto sistema è invece stato rinvigorito dal Sindaco grillino che, mentre dimentica le periferie, non esita a coltivare i salotti e i tinelli buoni.

 

Nel weekend Torino diventa capitale italiana del profumo

La città diventa Capitale  del Profumo con ospiti internazionali di grande fama nell’ambito della mostra “PerFumum. I Profumi della storia” Torino capitale del profumo, è questo il progetto di Roberta Conzato e Roberto Drago, fondatori dell’Associazione culturale Per Fumum, per la città con la più alta concentrazione di profumerie di nicchia per metro quadro. Nell’ambito della mostra “PerFumum. I profumi della storia” a Palazzo Madama dal 15 febbraio al 21 maggio, l’Associazione Per Fumum organizza una rassegna di incontri sulla cultura dell’olfatto per “mettere il naso” nel mondo della profumeria. Gli eventi si terranno il 15, 16, 17, 18 febbraio e il 7 e 8 aprile 2018 presso Palazzo Madama e altre sedi in città e saranno l’occasione di incontrare creatori di profumi riconosciuti a livello internazionale come Jean Claude Ellena, celebre profumiere francese e storico naso di Hermès e Lucien Ferrero, maestro profumiere e amministratore della Scuola di Alta Profumeria di Forcalquier, che illustrerà come i sensi classici che tutti enumeriamo come 5, possano in realtà essere considerati in totale 12. Con l’Osmothèque di Versailles, unico museo al mondo ad avere la collezione completa dei profumi originali prodotti dal 1800 ad oggi, si potrà fare un vero viaggio nella profumeria moderna e nei suoi capolavori, con il Consorzio del Bergamotto e della Società Capua 1880 si approfondirà la storia del bergamotto, dai metodi di estrazione del prezioso olio essenziale all’utilizzo e all’importanza nel mondo della profumeria. “Sono felice di veder realizzato un mio grande sogno: l’unione della magia del profumo con la bellezza della mia città. – dice Roberta Conzato, Presidente dell’Associazione Per Fumum – L’educazione olfattiva per troppo tempo non ha avuto la ribalta che merita, oggi possiamo dire di aver raggiunto un traguardo importante, che per noi di Per Fumum è un punto di partenza per sviluppare la cultura del profumo”. “Torino è una delle città più importanti in Italia per il mondo della profumeria artistica e per la sua impronta culturale – continua Roberto Drago, Socio Fondatore dell’Associazione Per Fumum – quindi è la sede più indicata per tenere a battesimo una manifestazione di questo tipo. La città sarà animata da eventi che si terranno a Palazzo Madama e in altre sedi in città”. Non mancheranno commistioni con la musica con il concerto per organo a cura del maestro Filippo Sorcinelli, “sarto dei papi” e creatore dei marchi Unum, Sauf e Nebbia, che sarà accompagnato dalla soprano Giovanna Donini e con il mondo food & beverage, grazie ai rinomati bartender Antonio Parlapiano e Oscar Quagliarini. Il creatore di fragranze Luca Maffei, di Atelier Fragranze Milano, esporrà dei profumi realizzati ispirandosi alle collezioni storiche di Palazzo Madama del periodo romano, medievale, rinascimentale e barocco. Le fragranze saranno in mostra fin dal 15 febbraio. Nel mese di marzo si terranno inoltre alcuni laboratori sul profumo in varie sedi della città. In occasione della mostra e della rassegna di eventi dedicati al meraviglioso mondo dell’olfatto, infine, numerose boutiques tra profumerie di nicchia, negozi di abbigliamento e attività commerciali del centro e di altre zone di Torino hanno aderito all’invito dell’Associazione Per Fumum e allestiranno le loro vetrine a tema.

Regali online, le abitudini dei torinesi per San Valentino

L’analisi si è concentrata in particolare sul Piemonte e su Torino, rivelando i gusti e le tendenze a livello locale. Tra le principali rilevazioni, quelle relative al livello di interesse da parte di uomini e donne, fasce d’età più attive nella ricerca del regalo perfetto, spesa media per acquisto e regali più ricercati

https://www.regali.it/regali-online-san-valentino

 

 

La festa più romantica dell’anno è arrivata e la scelta del regalo perfetto per il partner impazza sul web. In questa occasione speciale Regali.it, piattaforma specializzata in idee regalo originali e divertenti, ha analizzato abitudini e comportamenti degli italiani, scoprendo a Torino un’attenzione particolare verso la ricorrenza e svelando le tendenze di acquisto a livello locale. Lo studio, dedicato ai regali online per San Valentino, è stato realizzato a seguito della recente diffusione dei dati sullo stato dell’ecommerce in Italia da parte dell’Osservatorio eCommerce B2c. Secondo la ricerca si tratta proprio di questo tipo di ricorrenze che ne spingono la crescita, stimata nel 2017 al 17% in più rispetto all’anno precedente.

 

Torino città degli innamorati

 Torino patria dell’amore. Il volto romantico della città si mostra in particolare nel famoso Parco del Valentino. I sui alberi ad alto fusto custodiscono i sogni delle migliaia di coppie che si perdono tra i suoi prati e viottoli. Oggi lo studio conferma questa vocazione della città,  inserendola tra le prime dieci in Italia per livello di attenzione a questo giorno speciale.  Ecco che, con il 6,9% di visualizzazioni dedicate a regali di San Valentino nel periodo che precede la ricorrenza, il capoluogo di regione è in terza posizione per livello di interesse sul piano nazionale. La precedono Milano, 15,5%, e Roma, 14,2%.

  

Donne in cerca del regalo perfetto

 San Valentino è un giorno da celebrare, anche attraverso l’acquisto di un dono per la propria metà. Secondo l’analisi, questa è un’inclinazione che accompagna in particolare le donne. Il numero di acquisti per queste ultime, infatti, è nettamente superiore a quello che caratterizza gli uomini.Ciò è vero sia a livello nazionale, dove la percentuale di transazioni è per la donna del 60,2%, contro il 39,8% degli uomini, che a livello locale. A Torino, spetta alle donne il 73,3% degli acquisti, mentre agli uomini solo il 26,6%.  ù

 

Giovani i più attenti alla ricorrenza

In linea con i dati nazionali, sono i giovani i più interessati all’acquisto di un regalo per il giorno più romantico dell’anno. A Torino, in particolare, è la fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni la più interessata all’acquisto di un regalo. Le visualizzazioni di possibili doni per la persona del cuore rappresentano qui il  26,7% del totale.Una percentuale superiore anche a quella riscontrata sul piano nazionale. Qui i 25 – 34enni manifestano il 25,9% di interesse, superando i giovanissimi tra i 18 e i 24 anni, che conquistano invece il 25,9% Alto tasso di romanticismo in Italia anche per i 35 – 44enni al 21,5%.

 

Spesa maggiore per le donne

Ma quanto sono disposti a spendere i torinesi per la loro dolce metà?L’analisi indica che a Torino la spesa media per ordine è di 45,11 euro. In particolare, se gli uomini spendono mediamente 43,22 euro, sono le donne le più generose con 47,00 euro per ordine.Il dato si discosta da quello nazionale secondo cui l’uomo con il 28,6% delle visualizzazioni effettua il 42,4% della spesa complessiva, dimostrando di comprare meno ma di spendere proporzionalmente in più.

 

La magia di un aperitivo itinerante

Un vero e proprio cult a Torino. Si tratta dell’Aperitivo su tram, un tour della città da condividere con una persona speciale. Il regalo è tra i più gettonati del capoluogo piemontese, che partecipa così ai festeggiamenti offrendo la sua splendida scenografia.Ma le Emozioni da vivere in due sono tra le più ricercate anche nel resto d’Italia. Ne fanno parte soggiorni da favola, percorsi di degustazione e altre esperienze da condividere con la persona amata. Per i regali che la compongono, la percentuale di visualizzazioni a livello nazionale è dell’8,1%.

 

Nota metodologica

Studio effettuato nel mese di gennaio 2018 per un numero complessivo di oltre 1,5 milioni di pagine visualizzate e 5.000 idee regalo disponibili.