Decoro urbano: Palazzo a Vela non sia esempio di incuria

STORIE DI CITTA’  di Patrizio Tosetto

Incuria, Incuria, Incuria.  Non ci sono altre parole per descrivere lo stato di totale abbandono dell’ area esterna del Palavela. Mia moglie mi ha messo sull ‘allerta. Danno il permesso ai padroni di cani di entrare nel recinto? Possono? Confesso, non ci credevo e ho dovuto ricredermi. Campionati mondiali di biliardo.  Bello e funzionale all interno. Desolante all’ esterno. Sicuramente un non invitante biglietto da visita internazionale. Peccato per tutti noi torinesi. Un’ occasione mancata. Ed ultimamente non c’ e’ da scherzare per la nostra citta’. Accidenti…eppure il Palavela è  tra le bellezze architettoniche del mondo. Costruito per il centenario dell’Unità d’Italia.  Sono I fratelli  Rigotti che hanno avuto l’idea vincente delle Vele. Poi Nel 2006 la ristrutturazione guidata da una icona Italiana dell’ architettura, Gae Aulenti.  Ora? Semplicemente una domanda: cosa fare per evitare l’incuria. Francamente poco: come tagliare l’erba ed estirpare le erbacce, impedire l accesso agli incivili. 

Ci siamo fatti persuasi che basterebbe una organizzazione a basso costo per chi gestisce la struttura di proprietà del Parco Olimpico.  Una Gestione decisamente non brillante. Speriamo che  funzionari e ammistratori del Parco Olimpico ne terranno conto quando dovranno scegliere il nuovo operatore per Gestire la struttura. 

 

Patrizio Tosetto

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