Cosa succede in città- Pagina 477

Un francobollo per i 200 anni di don Bosco

Salesiani: 2 francobolli per i 200 anni nascita don Bosco -

Verrà emesso dal ministero dello Sviluppo Economico il 19 maggio

 

Al Bookshop della Regione Piemonte e presso lo Spazio Filatelia di via Alfieri 10 a Torino srà venduto il francobollo celebrativo che verrà emesso dal ministero dello Sviluppo Economico il 19 maggio in occasione del bicentenario dalla nascita di San Giovanni Bosco. Verrà utilizzato l’annullo speciale realizzato da Filatelia di Poste Italiane e sarà a disposizione  anche un Folder numerato contenente un francobollo nuovo e una busta primo giorno.

La ricetta dei sindaci di centrodestra

pichetto

Proposte per l’Europa, si incomincia dai Comuni

 

“Un assessore per i fondi comunitari in ogni Comune d’Italia”. È questa la proposta lanciata oggi a Torino da Antonio Tajani, vicepresidente del Parlamento Europeo; Alberto Cirio, europarlamentare azzurro e Gilberto Pichetto coordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte per l’apertura della campagna elettorale dei candidati a sindaco del centrodestra a Moncalieri, Beppe Furino, e a Venaria, Gigi Tinozzi. Deve finire la stagione dell’Italia che riceve dall’Europa meno di quanto versa ogni anno per restare nel club Ue  – ha sottolineato il vicepresidente Tajani –. I sindaci quindi devono comprendere  che Bruxelles è sempre più punto di riferimento se si vogliono avere risorse fresche per gli investimenti e quindi è indispensabile dotarsi di persone che siano in grado di intercettare i tanti bandi che ogni anno l’Italia perde per scarsa attenzione, a favore degli altri Stati dell’Unione. Ci deve essere insomma una persona che intrattenga costantemente rapporti con gli uffici della Comunità Europea per non farsi sfuggire occasioni uniche per migliorare la qualità di vita dei propri concittadini. I nostri candidati sindaco Furino e Tinozzi hanno inserito nel loro programma questa proposta perché ci credono e perché avranno come punto di riferimento nell’Ue il sottoscritto”.

 

La nostra è una rivoluzione copernicana  – ha spiegato l’europarlamentare  Cirio –. Il centro sinistra mediamente nomina dieci assessori alla spesa e uno alle tasse. Noi invece sostituiamo a quest’ultimo uno che i soldi invece di prenderli dal portafoglio dei cittadini, li trovi attraverso la risposta ai bandi europei. Siamo già pronti a comunicare ai prefetti l’istituzione di questa delega che oggi non esiste formalmente ma che invece reputiamo centrale per la buona gestione delle amministrazioni decentrate. Il mondo è cambiato e i trasferimenti agli enti locali andranno sempre a diminuire. Diventa quindi indispensabile confrontarsi su come reperire le risorse per mantenere e migliorare i servizi attualmente offerti ai nostri concittadini”.Ogni anno non vengono spesi dall’Italia circa la metà dei fondi ottenuti attraverso la partecipazione ai bandi comunitari  – ha concluso Pichetto –.Vi è poi la partita di tutte quelle linee di finanziamento che o non vengono attivate, perché i Comuni sono occupati a gestire l’ordinaria amministrazione, o vengono persi per l’incapacità di fare rete tra i vari enti locali, una situazione che rende più deboli i nostri progetti  in base ai criteri Ue. Ecco perché reputo vincente la creazione di un soggetto che si occupi solo di intercettare e aderire alle azioni promosse dalla programmazione Ue”.

 

(Foto: il Torinese)

Scambio di neonati al Sant'Anna, "errore di un'infermiera"

sant'anna ospedali

La direzione dell’ospedale dice che si è probabilmente trattato di uno sbaglio da parte dell’infermiera e il caso si è infatti risolto in pochi minuti

 

E’ stata avviata un’indagine interna all’ospedale Sant’Anna per uno scambio di neonati all’ospedale. Il personale ha portato il bimbo sbagliato a una mamma che aveva partorito da un giorno. La direzione dell’ospedale dice che si è probabilmente trattato della disattenzione di una infermiera e il caso si è infatti risolto in pochi minuti. “Si è trattato di un errore umano gravissimo – spiega all’Ansa  Enrico Bertino, primario di Neonatologia – ma per fortuna abbiamo dei buoni sistemi di controllo che permettono di intercettare l’errore”. Il piccolo è stato portato in stanza dai presunti genitori, ma il peso del bambino non corrispondeva, il primo ad accorgresene è stato il padre, di origine ucraina. Controllando  il braccialetto si è scoperto lo sbaglio. In ospedale a ogni neonato in sala parto viene posto davanti ai genitori, un braccialetto, uguale a quello che viene messo alla mamma. Inoltre, quando il neonato arriva in reparto si attacca anche un adesivo che viene inserito nella cartella del neonato. Al Sant’Anna nascono ogni anno più di 7.000 bambini e un caso simile non era mai accaduto. 

 

(Foto: il Torinese)

Corso Grosseto, il tunnel dei sospetti

TUNNEL GROSSETO

E’ stata aperta l’inchiesta in cui è indagata anche l’ex assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino

 

Ora il Pd chiede al presidente Chiamparino di bloccare il tunnel di corso Grosseto: se ci sono irregolarità (alcuni giornali parlano di tangenti da un milione) l’opera deve essere fermata. Il pasticciaccio del progetto pubblico da 131 milioni di euro,  affidato e poco dopo modificato con l’aumento dei costi, sta scuotendo la politica. Sul tunnel di corso Grosseto, opera che consentirà di andare in treno da Porta Susa a Caselle,  è stata aperta l’inchiesta in cui è indagata anche l’ex assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino dei Fratelli d’Italia. Il fascicolo in tribunale è stato affidato al pm Stefano Demontis. Tra gli indagati, ad oggi sei, anche il compagno della Bonino, l’imprenditore Ezio Bigotti e Leo Massari, un dirigente di Scr, la società della Regione che gestisce gli appalti. L’ipotesi formulata è corruzione e turbativa d’asta in relazione alla procedura con cui sono stati affidati i lavori al gruppo di imprese formato da Itinera (Gavio) e Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna.

"Domenica a Porta Palazzo" con la merenda in cassetta

In piazza della Repubblica appuntamento domenicale aperto a tutti organizzato dall’associazione Rinascita di Porta Palazzo. La festa della Mamma per  le Mamme e i bimbi del Nepal. Domenica 10 maggio

 

 

PORTA PALAZZO2Un modo diverso di vivere il mercato e di fare la spesa: questa la proposta di  Porta Palazzo per la prossima domenica 10 maggio. Una giornata ricca di appuntamenti e di cose da scoprire e da assaggiare. Dalle 11 si potrˆ fare la spesa ai banchi di frutta, verdura, abbigliamento, casalinghi di un centinaio di commercianti. Nel quarto di Piazza della Repubblica vicino alla Galleria Umberto I, ci saranno i banchi di street food, quasi a invitare a scoprire la nuova vocazione della Galleria, che si sta trasformando in un nuovo tempio del fast food cittadino. Saranno presenti anche banchi d’artigianato e a completare l’offerta uno spazio costituito da tre librerie indipendenti torinesi – Il ponte sulla Dora, Linea 451, La farfalla di Snipe – per dare spazio  ai libri, alla lettura e alla cultura e non solo all’enogastronomica. Sul lato settentrionale di corso Regina Margherita sono previsti anche spazi per l’intrattenimento dei bambini e per la musica, con piccoli concerti jazz, blues e folk. Il mercato  il luogo di aggregazione per eccellenza, spazio multietnico e multiculturale quello di Porta Palazzo e proprio da qui parte un’iniziativa dedicata a raccogliere fondi per le popolazioni terremotate del Nepal.

 

porta palazzoIl 10 maggio festa della mamma Cocina Clandestina – format Radio di Grp – a partire dalle 16.30  insieme all’Associazione per la Rinascita di Porta Palazzo e Associazioni della zona (Associazione Cooperativa Internazionale per lo Sviluppo entità del Sermig per i progetti di sviluppo e di sostegno nelle emergenze nel mondo, l’Associazione Fuori di Palazzo, Associazioni e comitati Riuniti di Porta Palazzo, Apertamente Cittadine, Luoghi Comuni di Porta Palazzo, Food Clinic) e altre che si aggiungeranno per strada, pensa alle mamme e ai bambini che hanno perso tutto durante la grande scossa che ha fatto tremare la terra organizzando un inedito evento benefico. La “Merenda in cassetta” l’evento che si inserisce nella “Domenica a Porta Palazzo” e sarà una grande merenda “sinoira” allestita con le cassette della frutta del mercato: un grande tavolo conviviale nel mercato più Grande d’Europa.  Chiunque  potrà partecipare allestendo il proprio tavolo con le cassette della frutta del mercato e portarsi da casa la propria merenda che potrà poi condividere e scambiare con gli altri partecipanti.

 

Una Merenda che farà scoprire il lato buono anzi stellato del cibo: grandi chef e food supporter hanno sposato l’iniziativa e scenderanno in piazza per aiutare le mamme e i bambini del Nepal preparando piccole golosità e cucinando in piazza organizzando showcooking con i prodotti del mercato. Marcello Trentini del Magorabin di Torino, Ugo Fontanone di Fra Fiusch (Revigliasco), Luca Barbiero, CioccolaTorino Group con i suoi Maestri Pasticceri (con cioccolato, torte e dolci), Pasta&Company con la sua pasta artigianale…. una cordata di eccellenze per sensibilizzare e  dare una mano concreta. E se non hai le tue cassette o non fai in tempo Domenica a recuperarne…. l’Associazione per la Rinascita di Porta Palazzo con i suoi ambulanti ti metterà a disposizione delle cassette per allestire il tuo tavolo.

In caso di maltempo la Merenda si trasferirà sotto le ali del Mercato.

Slow Food e Nova Coop insieme contro lo spreco

Il 9 maggio l’Ortomusic alla Fabbrica delle “e” di Torino. Grazie al recupero dei prodotti invenduti da Nova Coop, si prepareranno alcuni piatti a base di verdura e di frutta fresche, poi donati gratuitamente e a suon di musica a tutti i partecipanti

 

gusto fruttaSensibilizzare al tema dello spreco alimentare divertendosi: questo l’obiettivo di Slow Food Italia e Nova Coop, che il 9 maggio organizzano l’Ortomusic alla Fabbrica delle “e” di Torino. Grazie al recupero dei prodotti invenduti da Nova Coop, si prepareranno alcuni piatti a base di verdura e di frutta fresche, poi donati gratuitamente e a suon di musica a tutti i partecipanti. Il tutto preceduto da un convegno che vede coinvolti rappresentanti delle istituzioni, l’Università di Torino e i giovani studenti del Liceo Gioberti, in cui mettere l’accento su spreco alimentare nei campi e sugli scaffali dei supermercati.  Secondo il Ministero dell’Ambiente nel 2013 sono rimaste nei campi 1,4 milioni di tonnellate di prodotto agricolo, per vari motivi non raccolto o andato sprecato, che corrispondono al 3% circa della produzione agricola nazionale. «Le cause di questo fenomeno che caratterizza il nostro sistema agroalimentare sono le più svariate. Una su tutte, però, dovrebbe farci riflettere a poche ore dall’inaugurazione di Expo2015: le cifre risibili pagate ai contadini per i prodotti ortofrutticoli», commenta Francesco Mele, responsabile programma di lotta agli sprechi alimentari.

 

«Per fare solo un esempio, possiamo prendere in considerazione le arance calabresi, pagate ai produttori 7 centesimi al chilo, ma lo stesso discorso vale anche per la filiera del latte. Facile comprendere come sia impossibile per un produttore agricolo sostenere la produzione e la raccolta del prodotto nel campo a queste cifre», continua Mele. «La diretta conseguenza di un sistema così squilibrato a svantaggio del produttore è che quest’ultimo decide di lasciare sul campo buona parte del prodotto perché non ha sufficienti mezzi economici per poterlo raccogliere».Per sensibilizzare su questi temi, Slow Food organizza da qualche anno le cosiddette Disco Soup o Disco Salade in tutto il mondo. In poche parole, queste iniziative consistono nella raccolta di prodotti eccedenti da campi, aziende agricole, mercati, supermercati e dalla loro preparazione collettiva, a suon di musica, prima di distribuirle gratuitamente ai  partecipanti.frutta

 

«Nova Coop da sempre è particolarmente sensibile alla riduzione degli sprechi. Una sensibilità che decliniamo ogni giorno con un’attenta gestione delle merci e impegnandoci a donare alle Onlus del territorio le merci non più vendibili ma ancora consumabili. Si tratta di un impegno portato avanti da più di dieci anni grazie alla Legge del Buon Samaritano; solo nel 2014 abbiamo donato quasi tre milioni di euro di merce», dichiara Ernesto Dalle Rive, presidente di Nova Coop. «L’impegno di Nova Coop per la realizzazione dell’Ortomusic sarà assai concreto. Pensiamo quella sera di riutilizzare quasi 400 kg di frutta e verdura di stagione provenienti dai nostri  supermercati e ipermercati».L’appuntamento di Torino sarà l’occasione per lanciare l’iniziativa #100volticontrolospreco promossa da Slow Food e Nova Coop, campagna di comunicazione sociale volta a coinvolgere il pubblico under 30  e i clienti dei supermercati nella lotta contro lo spreco alimentare.

 

 

(Foto: il Torinese)

Nell'Italia dei cattivi maestri (elementari) l'iconoclasta Matteo tira diritto

tricolore domenica corrieregobetti teatroAVVISTAMENTI

Si demolisce con allegra inconsapevolezza ciò che resta della nostra memoria. Vedere per esempio in apertura dell’Expo un coro di ragazzi che crede di fare prova di spirito civile, sostituendo nell’Inno Nazionale le parole “siam pronti alla vita” al corretto “siam pronti alla morte”, è semplicemente avvilente. Significa, detto senza retorica, buttare nella spazzatura il Risorgimento, buona parte del nostro Ottocento, senza contare l’oltraggio alla memoria di quanti sono caduti per l’Unità d’Italia

 

Come ricorda la lapide posta sulla facciata del Gobetti di via Rossini (foto in alto), in quel teatro torinese si tenne nel 1847 la prima esecuzione del canto “Fratelli d’Italia”, composto da Goffredo Mameli (1827-1849) e inno della Repubblica Italiana dal 1946.

 

RENZI LAVAGNA

Curioso che finora nessuno dell’entourage di Renzi abbia mai respinto con sdegno i paragoni tra il Premier  e il Cavaliere (quello del 1922, non quello di Arcore), e sì che le occasioni non sono mancate. Non si è mai visto un Governo che si voti a maggioranza, con la fiducia, una legge elettorale su misura: mai, tranne appunto, che nel 1923, quando il governo Mussolini impose il voto di fiducia sulla legge Acerbo (proporzionale, premio dei due terzi dei seggi alla prima lista che superasse il 25% dei voti) che avrebbe consegnato nel ’24 il Parlamento ai fascisti. Anche questa retorica decisionista, che ha sostituito le scritte sui muri con volatili tweet, mantenendosi sulla stessa linea, non può non richiamare ricordi di famiglia: “Andiamo avanti come treni”, “Noi tireremo diritto”, e così via. Quasi impossibile distinguere.

 

tricolore amintricolore duceSenza voler drammatizzare, ché in Italia la rivoluzione è sempre flaianamente rinviata a data da destinarsi causa cattivo tempo, colpisce anche la retorica dei buoni sentimenti e del “lasciate fare a me, che è per il vostro bene”, a livelli che neppure Berlusconi – il quale, da imprenditore, ha pur fatto qualcosina per conto suo più di Matteo – si sarebbe mai permesso. Certo, non possiamo pretendere che la nuova classe dirigente renziana si preoccupi di studiare quel tanto di storia che serve a maneggiare con attenzione i buoni sentimenti e il paternalismo da stato etico: leggersi l’illuminante “Liberal Fascism” di Jonah Goldberg, per verificare quanto Hitler, Stalin e persino Pol Pot e Idi Amin si interessassero di salutismo, difesa dell’ambiente, sviluppo sostenibile, alimentazione a Km0, equità sociale e persino di pace nel mondo.

 

Quello che invece preoccupa è quando questa tendenza iconoclasta, miscelandosi con la crassa e diffusa ignoranza delle nozioni di base che dovrebbero essere impartite entro il compimento del tredicesimo anno di età, demolisce con allegra inconsapevolezza ciò che resta della nostra memoria. Vedere per esempio in apertura dell’Expo un coro di ragazzi che crede di fare prova di spirito civile, sostituendo nell’Inno Nazionale le parole “siam pronti alla vita” al corretto “siam pronti alla morte”, è semplicemente avvilente. Significa, detto senza retorica, buttare nella spazzatura il Risorgimento, buona parte del nostro Ottocento, senza contare l’oltraggio alla memoria di quanti sono caduti per l’Unità d’Italia – ridateci Bossi col suo “Tricolore nel cesso”, almeno lui aveva motivi di spicciola propaganda.

 

Pensare di modificare secondo moda, con incredibile leggerezza, un qualsiasi inno nazionale – compreso quello della Repùblica de las bananas, è indice di assenza di riferimenti e quindi di vuoto identitario. Non si è più nessuno; nomi, famiglie, storie, monumenti, sepolcri, gioie, dolori: tutto dura meno dello spazio di una puntata di X-Factor. Spesso mi sorprendo a chiedermi l’origine di questa peculiare 

tricolore maestramaledizione italiana. In fin dei conti, i progressisti e multiculturali Francesi continuano a cantare un inno vecchio di 220 anni, che reclama il “sangue impuro” dei nemici per irrigare i campi; gli Inglesi si tengono stretto un inno risalente al 1740, che canta le glorie di un impero defunto da tempo e di un generale massacratore di Scozzesi.  L’allegro e maestoso inno americano celebra il sangue dei nemici “che lava la sozzura delle loro stesse impronte” sul sacro suolo patrio. Non parliamo degli Spagnoli, che ancora suonano la Marcia reale reintrodotta dai Generalissimo Franco, non potendolo cantare perchè ancora invita i figli del Popolo Spagnolo ad “alzare il braccio” sotto il nuovo regime che assicura pace e lavoro. Insomma, non c’è niente di cui vergognarsi nell’Inno di Mameli: molti erano pronti alla morte per l’Italia unita e molti si sono sacrificati. Che non lo sappiano gli studenti, è triste. E’ drammatico che non lo insegnino più i loro maestri – maestri elementari, s’intende.

 

fv

Via Baretti e la sfida di andare oltre il concetto di “Movida”

Intenso calendario di attività per il fuori salone, a partire dal 12 maggio in via Baretti

 

salvario notteSta passando inosservato ma è un passaggio culturale interessante quello di via Baretti, una strada di 300 metri nel cuore di San Salvario, che per risolvere le ormai annose tensioni tra locali e residenti ha deciso di costituirsi in associazione e mettere a confronto gestori, fruitori, cittadini. Il progetto è iniziato tre mesi fa e fino ad oggi è consistito nell’organizzazione di domeniche dedicate a tutti, in cui i locali hanno promosso attività diurne a braccetto coi commercianti, coinvolgendo tutte le fasce d’età. Ma è oggi che in conferenza stampa è stato lanciato dal presidente, Davide Pinto, un ricchissimo palinsesto di eventi collegati ad uno degli appuntamenti più interessanti offerti da Torino: il Salone internazionale del Libro.

 

Sarà infatti il 12 maggio il giorno in cui sei poeti inaugureranno una serata particolare, con un percorso di recitazione che culminerà (a via temporaneamente pedonalizzata) attorno alle 23. La rappresentazione prenderà il via alle ore 20.00 dal “Balcone dell’amor scortese” da cui Alessandra Racca e Paolo Agrati leggeranno poesie d’amore “con la A maiuscola, minuscola e anche media”; continuerà alle 20.40 dal “Balcone fuori come un balcone” da cui Pippo Balestra e Sergio Garau leggeranno poesie “normali ma non troppo”; e avrà la sua conclusione recitata dal “Balcone della staffa” alle ore 21.20, da cui Arsenio Bravuomo e Giacomo Sandron leggeranno poesie di vino e del ritorno a casa ad ora tarda. Dalle 22.00, scendendo nuovamente sul livello della strada, sarà poi aperto il microfono per chi vorrà leggere versi, quasi versi, controversi. Come collante tra i diversi punti di poesia, già dalle 19.30, ci sarà la musica della band di Gipo di Napoli. A coronamento del percorso culturale suggerito, sempre alle 22.00, Eduardo Margaretto tornerà a Torino da Barcellona per presentare “John Fante – Vidas y Obra” con lettura in musica delle opere del noto autore di origini italo-americane e poi, in conclusione, chi vorrà potrà leggere versi in libertà. Lo spirito è quello del poetry slam ed è il primo modo dell’Associazione di Via Baretti per rimarcare la propria proposta di intrattenimento e crescita culturale in quella che si propone come la principale “social street” di Torino. Un altro elemento di legame, tra via Baretti e il Salone del Libro, sarà la possibilità per i possessori dei biglietti della nota fiera di usufruire di uno sconto del 10%, personale, sulle proprie consumazioni.

 

La settimana seguente sarà ricchissima di iniziative, che l’Associazione si riserva di comunicare in seguito, ma si ribadiscono su tutte le attività due linee d’azioni e di valore prevalenti: ecologia e qualità. A proposito dell’ecologia, la finalità dell’Associazione è quella di ridurre le emissioni di CO2 e di trasformare i 15 locali dell’associazione in aziende ad impatto zero, intervenendo per quanto possibile sulla mobilità ed i trasporti (sono stati contattati in comune i responsabili, le cooperative di taxi ed il discusso soggetto privato “Uber”), rafforzando quanto già fatto (ad esempio con un unico contratto di fornitura elettrica certificata come rinnovabile). D’altra parte, l’offerta culturale mira ad un pubblico più maturo e consapevole, che possa apprezzare una varietà di offerta che spazia dalla pizza alla cucina francese, dal sushi ai drinks classici, spaziando dagli hamburger ad altre tipicità, fortemente connesse con il territorio ed aggregate dalla collocazione topografica. Un trait d’union basato su qualità e impegno per tutti, che vorrebbe andare ben al di là della discussione “pro” o “contro” movida che sembra interessare di più i media oggi.

 

 Giovanni Vagnone

 

(Foto: il Torinese)

San Mauro, il controllo del vicinato dà buoni frutti

carabinieri

carabinieri carErano circa le tre del mattino, quando i soliti ignoti hanno tentato la “spaccata” contro una parafarmacia. Un volontario del primo gruppo di Controllo del Vicinato, allertato dal rumore che i ladri stavano  facendo nel compiere il tentativo di furto, ha immediatamente dato l’allarme e chiamato i carabinieri che sono prontamente intervenuti

 

Quanto è avvenuto alle prime ore di lunedì 4 maggio è la conferma della validità del metodo del Controllo del Vicinato che, da pochi mesi, viene applicato a San Mauro Torinese. Erano circa le tre del mattino, quando i soliti ignoti hanno tentato la “spaccata” contro una parafarmacia. L’esercizio, negli ultimi mesi, era stato più volte oggetto di fatti criminosi culminati con il furto, l’ultimo in ordine di tempo era avvenuto un mese fa. Un volontario del primo gruppo di Controllo del Vicinato, allertato dal rumore che i ladri stavano  facendo nel compiere il tentativo di furto, ha immediatamente dato l’allarme e chiamato i carabinieri che sono prontamente intervenuti. Nel frattempo anche altre persone  si erano affacciate alle finestre per vedere che cosa stesse accadendo. I ladri si sono dati alla fuga ed il colpo è stato sventato. Il Controllo del Vicinato è stato adottato il 9 marzo scorso dal consiglio comunale di San Mauro Torinese, con una votazione all’unanimità, approvando una mozione del consigliere Ferdinando Raffero. “Questo sistema è basato sull’osservazione passiva, sul senso civico delle persone. Il non far finta di niente, l’affacciarsi quando si sente suonare l’allarme del vicino, il prendere nota di particolari che, a prima vista, possono apparire insignificanti ma che possono essere messi in relazione con altri, tutto questo va nella direzione della prevenzione della microcriminalità e serve da deterrente evidenziando che una comunità è vigile sull’argomento della sicurezza”. Intanto l’Associazione Controllo del Vicinato celebrerà il suo primo congresso nazionale a Gabicce (Pesaro Urbino) il 16 e 17 maggio prossimi dove sarà presente anche una rappresentanza piemontese.

 

(Foto: il Torinese)

Massimo Iaretti

Nel giorno del Grande Torino

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La Fifa proclama il 4 maggio “giornata mondiale del giuoco del calcio”

 

La Fifa ha voluto ricordare con un tweet, sul proprio profilo ufficiale, il Grande Torino, oggi,  nel 66° anniversario della tragedia di Superga. “Ricordiamo il Grande Torino”, scrive sul social network la Fifa, che proclama il 4 maggio “giornata mondiale del giuoco del calcio”. E, in omaggio alla tradizione,  nel pomeriggio gli Invincibili granata vengono ricordati con una funzione religiosa, nella basilica di Superga. Poi, la squadra rende omaggio alla lapide e il capitano Glik legge solennemente ad alta voce i nomi dei caduti.