Cosa succede in città- Pagina 410

Ultimi giorni per visitare "I Macchiaioli"

Chiude domenica 24 marzo la mostra organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, a cura di Cristina Acidini e Virginia Bertone, con il coordinamento tecnico-scientifico di Silvestra Bietoletti eFrancesca Petrucci, che vede la collaborazione dell’Istituto Matteucci di Viareggio e che presenta oltre 80 opere provenienti dai più importanti musei italianienti e collezioni private, in un ricco racconto artistico sulla storia del movimento dei macchiaioli, dalle origini al 1870, con affascinanti confronti con i loro contemporanei italiani. Il pubblico ha accolto con grande interesse l’esposizione, e a ieri la mostra ha raggiunto 95.491 presenze. A chiusura della mostra si prevede il superamento dei 100.000 visitatori a dimostrazione del gradimento suscitato da questo percorso espositivo. Per agevolare coloro che ancora non avessero visitato la mostra, la GAM prolungherà eccezionalmente l’orario di apertura fino alle 21.00 (ultimo ingresso alle 20.00) nelle giornate conclusive di sabato 23 e domenica 24 marzo. Anche la caffetteria del museo e le librerie saranno aperte eccezionalmente fino alle 21.00. Inoltre sia sabato 23 sia domenica 24 sono previste due visite guidate extra (alle 18 e alle 19.30) con prenotazione obbligatoria:

Bene la bandiera europea. Ma non si dimentichi il tricolore

di Pier Franco Quaglieni
L’invito ad esporre la bandiera europea mi ha lasciato perplesso. Sia chiaro, non ho nulla in contrario, anzi, ma vorrei dire  che chi oggi propone di mettere alle finestre quella bandiera, non ha mai detto in passato  di esporre il tricolore. Le due bandiere non sono  incompatibili, anzi si integrano in quella visione europea che fu dei nostri grandi del Risorgimento, da Cavour a Mazzini. L’europeismo  che pensa utopisticamente di annullare le patrie  nazionali, non è il mio. Io mi richiamo a Federico Chabod che unì l’idea di nazione con quella di Europa e  molto meno ad Altiero Spinelli che pure rispetto ed anche ammiro. Questi inviti sotto elezioni non appaiono disinteressati e credo saranno non tantissimi gli italiani che li  accoglieranno. Molti anni fa , quando Bossi offese volgarmente il tricolore, io proposi ai torinesi di esporre la nostra bandiera. Lo feci attraverso un comunicato stampa e rilasciai anche  una breve intervista a “La stampa”. Poco dopo mi telefono’  il sindaco di Torino Valentino Castellani che mi propose di ritirare la proposta che poteva rivelarsi controproducente, in quanto forse pochi torinesi avrebbero messo fuori la bandiera. Poteva essere una sfida persa proprio nei confronti della Lega, mi disse il Sindaco. Io fui subito convinto dell’esattezza della  lucida riflessione di Castellani e telefonai al giornalista, pregandolo di soprassedere.  Quando ho letto della proposta mi è tornato alla mente questo episodio. In effetti l’Europa attuale difficilmente suscita entusiasmi perché appare un’Unione algida di interessi finanziari. L’Europa di Manzoni e di Mann e’ lontana anni -luce da Bruxelles .Se poi a fare certe proposte sono alcuni politici, il discorso si complica ulteriormente, con buona pace della madamine che distribuiscono bandiere azzurre in piazza San Carlo. Solo una riflessione critica sull’Europa di oggi può salvare l’idea dell’Europa futura .Le difese acritiche possono andar bene ad Emma Bonino e a Carlo Calenda, ma non a me che negli anni 70 fui vicepresidente del Consiglio italiano del Movimento Europeo e credo disperatamente  in un’Europa che abbia innanzi tutto un’anima fatta di cultura e di storia.

Con la "Fornero" nei prossimi tre anni mille pensionati comunali

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AL VIA LE ASSUNZIONI DEGLI AGENTI DI POLIZIA MUNICIPALE

 

Nel corso del 2019, saranno 200 i dipendenti del Comune di Torino che andranno in pensione con la cosiddetta legge Fornero (133 donne, 67 uomini). Sono invece 183 le persone che potrebbero avvalersi, nell’anno in corso, dell’opportunità di pensionamento grazie alla “quota 100”. Di queste, 73 hanno presentato domanda. I dati sono stati illustrati dal direttore della Divisione Personale, Giuseppe Ferrari, nel corso della riunione della I Commissione competente in materia di Personale, presieduta da Marco Chessa. Nel triennio 2019 – 2021, in base a quanto previsto dalla Legge “Fornero”, andranno in pensione 960 persone. A questi, potenzialmente, se ne potrebbero aggiungere 612 che matureranno i requisiti previsti per la “quota 100”. Intanto, è stato annunciato, a partire da questa settimana saranno assunti 50 vigili, vincitori del recente concorso per il quale è stata predisposta una graduatoria complessiva di 420 unità. Per questa selezione, la Città aveva ricevuto 6000 domande. Sono stati 2300 i candidati che si sono presentati alla preselezione. Mille sono coloro che sono stati selezionati per la prova scritta, superata da 635 candidati. 

Fondi del ministero per rinnovare il Teatro Regio

Dal ministero dei Beni Culturali arriveranno 8,5 milioni per il Teatro Regio  da utilizzare per interventi strutturali. La notizia giunge direttamente dal ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli al termine dell’incontro con la sindaca Appendino e i vertici dell’ente lirico. Tra le  opere di ristrutturazione, in particolare la scena teatrale che sarà meccanizzata. “Vogliamo spendere i fondi nel giro di 18 mesi”, ha detto il ministro.

Le Poste si rinnovano in Lungo Dora Firenze

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Poste Italiane comunica che fino a sabato 23 marzo, l’ufficio postale in Lungo Dora Firenze sarà interessato da lavori infrastrutturali di adeguamento normativo, volti  a migliorare la vivibilità degli ambienti lavorativi e per la clientela. Per garantire la continuità del servizio, per tutta la durata dei lavori, gli abitanti di Torino potranno rivolgersi al vicino ufficio di Corso Palermo, disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato dalle 8.20 alle 12.35, dove sarà possibile svolgere tutte le operazioni finanziarie e postali e ritirare la corrispondenza non consegnata per assenza del destinatario. L’ufficio postale Lungo Dora Firenze riaprirà secondo i consueti orari al pubblico lunedì 25 marzo.
(foto archivio – il Torinese)

La generosità delle "Vitamine Jazz" all’ospedale S. Anna

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Mobilitazione senza precedenti degli artisti torinesi a favore del S. Anna di Torino. Raggiunti in 18 mesi 100 appuntamenti delle “Vitamine Jazz”, rassegna parte del progetto “Vitamine musicali”, il più ampio e longevo programma al mondo di esecuzioni dal vivo realizzate in un ospedale (oltre 265 incontri dal 2016), varato all’ospedale S. Anna dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus in collaborazione con l’AVO-Associazione Volontari Ospedalieri. Oltre 200 generosi artisti si sono esibiti, in alleanza della cura, al day hospital oncologico durante le cure chemioterapiche, hanno dato il benvenuto alla vita nei reparti maternità e cambiato il tempo dell’attesa nelle sale d’aspetto. Un’operazione richiesta dal personale sanitario, alla quale gli artisti hanno risposto generosamente. Un’esperienza di arricchimento personaleFesteggiamenti il 20 marzo alle ore 12 in all’Aula Dellepiane, Via Ventimiglia 3, Presidio Ospedaliero S. Anna, con la partecipazione di molti fra i jazzisti delle “Vitamine Jazz” che daranno vita ad una Jam Session.La chiamata di Raimondo Cesa – regista teatrale ed esperto in arti performative – rivolta nell’estate 2017 alla Comunità degli Artisti Jazz di Torino di esibirsi all’Ospedale S. Anna si è tradotta in una straordinaria gara di solidarietà.Il 20 marzo, nell’Aula Dellepiane del Presidio Ospedaliero S. Anna – Via Ventimiglia 3 Torino, si celebra il 100mo appuntamento delle “Vitamine Jazz“, che con il coinvolgimento di oltre 150 artisti sta generando una adesione valoriale con una mobilitazione collettiva, a titolo gratuito, senza precedenti.

Le più diverse compagini, composte da musicisti di fama internazionale, sono scese in campo su richiesta del personale, per accompagnare le Donne durante le chemioterapie, cambiare la percezione del tempo dell’attesa nelle aree ambulatoriali, dare il benvenuto alle nuove vite. L’ospedale si rivela una “grande scuola di empatia” e gli appuntamenti, presentati in un programma reso pubblico ogni mese sul sito della fondazione e nei reparti, sono attesi da pubblico, personale e dagli stessi musicisti, come momenti di arricchimento per tutti.”Le note rimangono nell’aria, cambiano i paesaggi mentali e relazionali“, “la paziente con patologie oncologiche ritrova il suo essere persona, si risvegliano risorse interne“, “la musica dà significato a ciò che pare non averne, dà espressione all’inesprimibile” come emerge dai focus group di valutazione dell’impatto condotti dall’Università IULM con il Personale impegnato nel compito di “prendersi cura dell’altro“.

La rassegna fa parte del più ampio e longevo programma di musica dal vivo mai realizzato a livello internazionale in un ospedale: le “Vitamine musicali“, ideate nel 2016 dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna al S. Anna, che coinvolgendo oltre 13 istituzioni culturali veleggiano intorno ai 270 incontri. Il progetto è parte dell’inedita piattaforma di ricerca-azione sulla relazione virtuosa tra “Cultura e Salute” varata dall’Ente dai suoi esordi, agli inizi degli anni 2000, in cui si confrontano istituzioni culturali e cognitive, medici, esperti nelle scienze sociali, economisti della cultura che porta in Ospedale esperienze pilota esportabili in altri contesti.Le nuove frontiere della ricerca scientifica continuano ad approfondire le potenzialità degli effetti del suono sull’organismo, dimostrando che la musica è anche in grado di stimolare la produzione di endorfine (gli ormoni del “buon umore”) e il sistema immunitario.

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“L’arte ha indubbiamente la capacità di rendere gli spazi pubblici ambienti di vita più vicini e accoglienti per tutti noi.” dichiara il prof. Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di TorinoIl progetto “Vitamine Jazz” promosso all’’Ospedale S. Anna, eccellenza europea per ricerca e cura per la ginecologia e l’ostetricia, dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna, raggiunge oggi un traguardo straordinario, non solo per il numero delle esecuzioni musicali e la grande partecipazione di artisti, ma anche perché dimostra che un ambiente artisticamente e culturalmente stimolante interviene sul miglioramento del percorso di accoglienza e cura. Un contributo essenziale al futuro della medicina universitaria, che rientra a pieno titolo negli obiettivi strategici di responsabilità sociale nei confronti dei territori nei quali l’Ateneo opera.

“Siamo orgogliosi di questo traguardo delle 100 Vitamine Jazz all’insegna dell’umanizzazione delle cure e dell’ospedale. Nell’ottica della presa in carico delle pazienti, non solo dal punto di vista medico sanitario, ma soprattutto dal punto di vista della persona a 360°” afferma il Dott. Silvio Falco, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino. “Questo progetto vuole essere a sostegno delle donne, affinché la loro quotidianità in ospedale non si trasformi in isolamento, ma soprattutto diventi un sostegno. Ringraziamo tutti gli artisti, la Fondazione e tutte le Istituzioni che hanno permesso questa iniziativa senza precedenti in Italia“. “Questo progetto conferma la Dott.ssa Grace Rabacchi Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero S. Anna rappresenta un valido esempio di buona prassi per l’obiettivo di umanizzazione delle cure nel nostro Ospedale Ostetrico-Ginecologico” L’Arte, come dimostrano le Vitamine musicali e innumerevoli evidenze cliniche, è un alleato al percorso di cura” afferma la Prof.ssa Chiara Benedetto, Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna e Direttore della Struttura Complessa Universitaria Ginecologia e Ostetricia 1, Presidio Ospedaliero Universitario S. Anna. “Siamo riconoscenti agli Artisti, alle Istituzioni che rappresentano, agli organizzatori che hanno sposato la missione del nostro Ente che da dieci anni lavora a fianco dell’Università e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria per supportare la ricerca, l’adozione di tecnologie sempre più avanzate, la formazione dei professionisti e per far sì che cure e ambienti rispondano sempre più e sempre meglio ai desideri e alle aspettative delle pazienti e delle loro famiglie.I risultati di un lavoro collettivo, che unisce Scienza e Arte, sono leggibili in Ospedale e hanno ispirato altre realtà“. Oggi l’Ospedale S. Anna, ambiente multiculturale per definizione, con i nuovi ambienti ristrutturati in dialogo con l’Arte, le performance musicali e la collaborazione con Abbonamento musei, è una carta d’identità della Torino della Cultura che pensa alla qualità della vita delle persone.Alla vigilia del Festival Jazz (il cui Direttore Artistico Diego Borotti, anche lui protagonista di una “Vitamina Jazz”, sarà presente in Aula Dellepiane) la programmazione in ospedale è in continuo divenire. I musicisti ritornano, portano amici in un passaparola. “La musica è conversazione, comunicazione in armonia. Il jazz in particolare è condivisione continua. Dall’interazione fra musicista e spettatore nascono le successive improvvisazioni”, afferma con orgoglio Raimondo Cesa che cura la rassegna e presidia ogni incontro nel quale è frequente vedere le pazienti unirsi nel canto, leggere lo stupore sul volto dei bambini. “E’ arrivato al S. Anna, a favore delle donne, il grande patrimonio della tradizione jazzistica del territorio, di umanità, che proviene dal dialogo di molte culture che creano l’inedito. Composizioni originali e improvvisazioni, nelle quali le sonorità jazzistiche si alternano ad atmosfere mediterranee e sudamericane, portano le menti verso altri immaginari, fuori dalle mura ospedaliere. Assistiamo ad una invasione pacifica di artisti che con il loro contributo confermano l’importanza di questa musica nella storia culturale della nostra città”. Il Trio di Janeiro con la voce di Sabrina Mogentale, Fabrizio Forte alla chitarra e Maurizio Murgia alle percussioni saranno i protagonisti della centesima Vitamina nei reparti dell’Ospedale. A loro si uniranno in una Jam session in Aula Magna tanti altri Jazzisti in rappresentanza della feconda produzione creativa torinese che è approdata nel più grande ospedale d’Europa dedicato alle Donne.

 

Con la Città Ideale la cultura è gratis

7 istituzioni piemontesi si uniscono per aprire a tutti le porte dell’arte contemporanea

Domenica 17 marzo 2019

Attività gratuita per famiglie

 

Nell’autunno del 2018, la Regione Piemonte e sette istituzioni artistiche del territorio – Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Cittadellarte / Fondazione Pistoletto, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, MEF Museo Ettore Fico, PAV Parco Arte Vivente – hanno firmato un protocollo d’intesa per favorire la diffusione della conoscenza, comprensione e valorizzazione dell’arte contemporanea presso il grande pubblico. Il protocollo nasce dal desiderio di consolidare e promuovere il sistema dell’arte contemporanea a Torino e in Piemonte, quale strumento di sviluppo culturale, turistico ed economico, attraverso azioni quali il coordinamento della programmazione e dei calendari delle attività, la promozione coordinata delle iniziative, la valorizzazione delle competenze, esperienze e risorse professionali. La prima azione di questa collaborazione, a cura della Fondazione Torino Musei, si inserisce sotto il cappello “Le Chiavi del Contemporaneo”, un festival sviluppato insieme ai Dipartimenti Educazione dei musei e con la volontà di diventare un appuntamento fisso per i prossimi anni. Il primo incontro del festival, dal titolo “La Città Ideale”, è programmato per il 17 marzo 2019: una giornata educativa interamente dedicata ad attività e laboratori pensati per le famiglie. Attraverso la condivisione e lo scambio di idee si vuole concretizzare quanto esplicitato nel titolo: la cultura dell’arte mira a istituire nuovi codici di comunicazionenuove chiavi per leggere il presente, per abbattere le barriere, per includere pubblici eterogenei, metterli in comunicazione, farli crescere insieme, affinché siano i promotori della città ideale del futuroSono convinta – sostiene Antonella ParigiAssessore alla Cultura della Regione Piemonte  che l’arte e la sua fruizione mediata e condivisa possano contribuire alla consapevolezza del presente e alle trasformazioni future del nostro mondo. Ancora una volta Torino e il Piemonte attivano attraverso l’arte una felice collaborazione tra pubblico e privato”. “Siamo entusiasti – dice Elisabetta RattalinoSegretario Generale della Fondazione Torino Musei– di partecipare a questo importante progetto volto alla diffusione dell’arte contemporanea, sempre più importante risorsa per il nostro territorio, mettendo a disposizione le competenze della Fondazione Torino Musei”. Tutte le attività e i laboratori a cura dei Dipartimenti Educazione dei musei sono gratuiti.  Per maggiori informazioni sulle attività e modalità di prenotazione  vi invitiamo a visitare il sito di Contemporary Art Torino Piemonte www.contemporarytorinopiemonte.it

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“Le Chiavi del Contemporaneo. La Città ideale” è un progetto di:

Regione Piemonte

Città di Torino

 

A cura di:

Fondazione Torino Musei

 

Insieme ai Dipartimenti Educazione di:

Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

Cittadellarte / Fondazione Pistoletto

Fondazione Merz

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

MEF Museo Ettore Fico

PAV Parco Arte Vivente, Centro sperimentale d’arte contemporanea

 

Con il supporto di

DMO Piemonte Marketing

Contemporary Art Torino Piemonte

 

Benessere, cibo, salute. Se ne parla all'Unitre

Nell’ Aula Magna del Liceo Classico Massimo d’Azeglio – Via Parini, 8 

Imparare ad alimentarsi in modo corretto è il tema dell’incontro, organizzato dall’ Università della Terza Età, “Benessere, Cibo, Salute”, che si terrà venerdì 15 marzo alle ore 15.30, nell’Aula Magna del Liceo Classico Massimo d’Azeglio, in via Parini 8 a Torino. Interverranno Serafina Petrocca, docente del corso Unitre “Cibo e salute” e Biagio Incignoli, docente del corso Unitre “Medicina: per la salute del cuore”.

L’incontro affronterà i seguenti argomenti:

  • Un’alimentazione deve essere corretta “non per rispondere ad un canone estetico ma per salvaguardare la nostra salute”.
  • Alimentarsi in modo sano deve essere la base per una prevenzione primaria e secondaria di numerose patologie cardiovascolari.
  • Anche i ragazzi hanno purtroppo, modificato il loro stile di vita con il risultato di un aumento del sovrappeso e dell’obesità.

Un aiuto nel mangiare sano si avrà con la presentazione delle ricette della nutrizionista Serafina Petrocca.

Ingresso libero sino ad esaurimento posti

Per info:

UNITRE TORINO

Corso Trento, 13, Torino

Tel. 011/4342450

e-mail: info@unitretorino.net

www.unitretorino.net

Nuovi progetti per gli "Alumni" del Poli

La rinnovata sinergia tra l’Ateneo e i suoi Alumni permetterà una serie di nuove attività orientate in primo luogo all’innovazione didattica

 

 Felice Vai, classe 1971, è stato eletto oggi Presidente dell’Associazione Alumni del Politecnico di Torino. Con questa elezione si è completato l’iter di rinnovamento dell’Associazione ex allievi: a novembre 2018 sono stati approvati un nuovo statuto e una nuova denominazione, mentre il 27 febbraio 2019 è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo, che è ora composto dagli ingegneri Maria Giulia Ballatore, Giovanni Bertolone, Giorgio Mirone e Carmelo Traina, dagli architetti Sergio Cavallo e Felice De Luca e dai professori Cristian Campagnaro, Flavio Canavero, Giovanni Durbiano,  Emilia Garda e Marco Carlo Masoero.Grazie al nuovo Statuto sono adesso considerati Alumni – con un’accezione più ampia rispetto al passato –  tutti coloro che abbiano conseguito un diploma di laurea, una laurea, una laurea triennale, specialistica, magistrale, un master o un dottorato Presso il Politecnico di Torino, nonché il personale docente e ricercatore che è o è stato in ruolo presso il Politecnico (Art. 4) La rinnovata sinergia tra l’Ateneo e i suoi Alumni permetterà una serie di nuove attività orientate in primo luogo all’innovazione didattica, con seminari e testimonianze di Alumni come portatori di esperienze tecniche e professionali, introduzione di moduli di soft skill, per aiutare a valorizzare adeguatamente le competenze tecnico-scientifiche degli studenti, tutoring in attività didattiche progettuali e mentoring di studenti. Altre iniziative saranno legate al career services e career development, sia per gli studenti che per gli Alumni. Volano per le nuove attività, saranno il potenziamento del database di contatti, un rinnovato sito web(www.alumni.polito.it) che integri le attività dell’Associazione e le iniziative dell’Ateneo per la comunità degli Alumni, e i più moderni canali di comunicazione, primo tra tutti una nuova piattaforma social,PoliNet, che offrirà agli iscritti contenuti dedicati e opportunità privilegiate di formazione continua e networking. Felice Vai, laureato in Ingegneria Chimica con indirizzo Processistico presso il Politecnico di Torino, è titolare della FV s.r.l., società di consulenza del settore energia e Presidente della Compagnia delle Opere del Piemonte, Associazione che rappresenta oltre 500 imprese del Piemonte. “Sono onorato ed entusiasta di servire il Politecnico, quella che considero una delle istituzioni più rilevanti del nostro territorio, una realtà che ha la responsabilità di formare i nostri giovani verso un futuro complesso ed affascinante, contraddistinto da cambiamenti repentini ed estremamente profondi”, commenta il neo Presidente Felice Vai“Come già formalizzato nel Piano Strategico di Ateneo – conclude Carla Chiasserini, Delegata del Rettore per gli Alumni e l’Accompagnamento al Lavoro – gli Alumni costituiscono un patrimonio di esperienze, competenze, prospettive e relazioni di straordinaria importanza che deve essere valorizzato soprattutto per le nuove generazioni di studenti e laureati. In questa prospettiva, l’Ateneo intende potenziare la collaborazione con gli Alumni, che saranno sempre più partner nelle attività del Politecnico, sia nella didattica, che nell’accompagnamento al lavoro, fino ad arrivare alla creazione di occasioni di finanziamento da parte degli Alumni per le attività di ricerca e trasferimento tecnologico dell’Ateneo”.

Torna a Torino la Partita del cuore

L’ annuncio è stato dato nel corso dell’ incontro annuale con le 22 delegazioni piemontesi. Allegra Agnelli: ” Quello che avevamo promesso lo abbiamo realizzato e adesso possiamo con fierezza disegnare il futuro della Fondazione e dell’Istituto di Candiolo”

Il 2019 è un anno importante per la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Momento culminante delle attività di raccolta fondi a favore dell’ Istituto di Candiolo sarà la 28/ma edizione della Partita del cuore, che il 27 maggio prossimo vedrà affrontarsi all’ Allianz Stadium di Torino la Nazionale Italiana Cantanti e i Campioni della Ricerca. E’ stato, inoltre, completamente ridisegnato il sito (www.fprconlus.it) per rendere più semplice la consultazione e le donazioni online, frutto di una strategia di rinnovamento che vede la Fondazione presente su tutti i canali di comunicazione. E’ il segno di un impegno che continua da oltre 30 anni con immutato slancio, come ha sottolineato il Presidente della Fondazione, Allegra Agnelli, accogliendo i rappresentanti delle 22 delegazioni piemontesi riuniti all’Istituto di Candiolo per l’ annuale incontro plenario.
“Curare sempre di più e sempre meglio è la nostra missione ha detto, parlando a delegati, volontari, medici e ricercatori – non possiamo fermarci perché dobbiamo, e vogliamo, fare ancora tanto. Quello che avevamo promesso lo abbiamo realizzato e adesso possiamo con fierezza disegnare il futuro della Fondazione e dell’Istituto. E’ un nuovo punto di partenza”. 
“Risorse indispensabili” sono le delegazioni e le migliaia di sostenitori che non hanno mai fatto mancare il loro aiuto, a testimonianza del forte legame tra l’ Istituto e il territorio. “Solo grazie a loro ha proseguito Allegra Agnelli – oggi riusciamo a mettere a disposizione di ricercatori e clinici le migliori armi disponibili per combattere il cancro. Quest’ anno abbiamo dotato l’Istituto di macchinari all’avanguardia per la chirurgia robotica e grazie ai fondi del 5X1000 è stato possibile dare l’avvio a importanti progetti di ricerca multidisciplinari”. Come FUTURO, che analizza le caratteristiche molecolari di un tumore fin dalla prima diagnosi, e ARDITE, che avrà la durata di 5 anni e che riguarda i tumori del colon retto e del distretto cervico-facciale”.
“Nel 2018 – ha detto il Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Gianmarco Sala – grazie all’impegno di delegati, volontari e grazie alla generosità di tanti sostenitori, la Fondazione ha potuto mettere a disposizione dell’Istituto di Candiolo IRCCS importanti risorse per attrezzature, strumentazioni e capitale umano, finalizzate alla Cura e alla Ricerca sul cancro. Ne è un esempio il Robot da Vinci, che ha ampliato la prospettiva in materia di chirurgia robotica. Per noi la centralità della persona è un valore, per questo nei prossimi anni ci impegneremo per continuare a garantire ai pazienti le migliori risorse umane e tecnologiche disponibili”.
Andrea Bettarelli, responsabile Fundraising e Comunicazione, ha annunciato che la Partita del Cuore torna all’ Allianz Stadium dopo i successi delle edizioni 2013, 2015 e 2017, e ha ripercorso le tappe degli eventi organizzati: sportivi, culturali, gastronomici. Ha ricordato in particolare Life is Pink, “per la prima volta la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ha colorato di rosa il mese di ottobre, con campagne e iniziative dedicate alla lotta ai tumori femminili”
Il Direttore Scientifico, Anna Sapino, ha ricordato che a Candiolo nella ricerca sono impegnate 310 persone e che c’ è stata una costante crescita qualitativa: “Le pubblicazioni scientifiche sono cresciute del 32% in un anno e Candiolo è al secondo posto fra tutti gli istituti italiani per numero di pubblicazioni sulle 10 più importanti riviste del mondo”.
Alberto Bardelli, Direttore del Laboratorio di Oncologia Molecolare, ha riassunto i filoni di ricerca principali: “Uno riguarda l’ immunogenomica, studiamo come  fare in modo che le mutazioni del Dna che causano il cancro siano riconosciute e attaccate dal nostro sistema immunitario, il secondo l’ evoluzione della biopsia liquida con il monitoraggio dei pazienti reduci da un intervento chirurgico, il terzo lo studio delle tracce molecolari che l’ ambiente, gli stili di vita, i comportamenti lasciano nei tumori”.
“Nel corso del 2018 ha detto il Direttore Sanitario, Piero Fenu ci sono state due importanti novità: l’ attivazione di una evoluta piattaforma per la chirurgia robotica e la certificazione dell’ Istituto per gli studi sperimentali di fase 1 dei farmaci. La fase 1 è la più delicata in quanto è il primo step della sperimentazione sull’ uomo e per ottenere la certificazione bisogna avere specifici requisiti”. Per quanto riguarda l’ attività assistenziale, “nel 2018 i volumi sono ulteriormente cresciuti, con 7.812 ricoveri e 6.600 interventi chirurgici”.
Le delegazioni della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro sono ad Alba, Alessandria, Asti, Bra, Canelli, Casale Monferrato, Castellamonte e Cuorgnè, Chivasso, Ciriè, Cuneo, Fossano, Giaveno, Ivrea, Mondovì, Nizza Monferrato, Pianezza, Pinerolo, Rivoli, Saluzzo, San salvatore Monferrato, Santhià e Villafranca Piemonte